Modena, 13 agosto 2013 - -
"Distorsioni che riguardano nello specifico il commercio di prodotti agricoli. Auspichiamo ci sia nei confronti del fenomeno l'intervento degli organi preposti".
"Penalizzate le imprese che svolgono normale attività di vendita. Controlli da intensificare"
"Con ogni probabilità, anche nel territorio della bassa modenese, più d'uno, date le segnalazioni pervenuteci, ha ritenuto opportuno interpretare a modo proprio la legge sulle liberalizzazioni. E tra le principali motivazioni di questa scelta, potrebbe rientrare la volontà di arrotondare le proprie entrate cercando di farla franca. Certo è che in questo modo, si viola più d'una delle normative vigenti in materia di commercio, si favorisce la concorrenza sleale, oltre che l'illegalità, mentre a rimanere penalizzati sono settori commerciali ed imprenditori onesti già costretti a misurarsi con le dure conseguenze di una crisi, da cui emerge in primo luogo il calo dei consumi, che non accenna a mollare la presa. e soprattutto del sisma". E' netta la presa di posizione di Confesercenti Area Nord. Da diversi comuni del territorio sono pervenute all'Associazione imprenditoriale segnalazioni di abusivismo commerciale. "Il nostro auspicio è che gli organi preposti possano intervenire celermente intensificando i controlli e reprimendo tali fenomeni".
In aggiunta ai 'classici' ambulanti itineranti o produttori che abitualmente continuano a collocarsi ai lati delle strade comunali più trafficate, Mauro Bega direttore di Confesercenti per l'Area Nord, tiene a precisare che ora pare esserci, anche chi vende frutta, ortaggi o altro ancora direttamente sul proprio fondo agricolo, o presso la propria abitazione, senza il rispetto dei requisiti utili a svolgere tali attività. "Alcune distorsioni da sempre presenti sul mercato e che in epoche di crescita erano già comunque mal sopportate sono ora diventate, un serio problema di 'turbativa alla libera concorrenza' non più accettabile. E abbiamo ragione di credere, anche dopo le segnalazioni pervenuteci, che tali distorsioni oltre ad essere presenti riguardano nello specifico il commercio di prodotti ortofrutticoli".
"È risaputo che il mondo agricolo – continua Bega - può per legge beneficiare rispetto al commercio di diverse agevolazioni fiscali. Ragione, che dovrebbe indurre chi tra gli imprenditori agricoli ha il desiderio di vendere al dettaglio i propri prodotti - ricavati in misura prevalente dalla propria azienda, per coltura o allevamento e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie - di rispettare e attenersi a quanto previsto dal Decreto Legislativo n.228 del 18 maggio 2001. Compresa inoltre, la priorità del rispetto dei seguenti obblighi: le aziende agricole che commerciano i loro prodotti debbono essere iscritte all'anagrafe regionale delle aziende agricole; pubblicizzare i prezzi dei prodotti con cartelli chiari e ben visibili; indicare quelli non di loro produzione e la relativa provenienza; evidenziare l'orario di vendita".
"Apprezzando quindi il lavoro svolto fino ad oggi dalle forze dell'ordine locali, Polizia Municipale in primis, volto a sanzionare e reprimere le irregolarità rilevate siamo a ribadire l'importanza della legalità e della trasparenza anche nello svolgimento di qualsiasi attività commerciale, a maggior ragione in un periodo come quello attuale di difficoltà economiche aggravato anche dagli effetti del sisma. Per questo – conclude Bega – auspichiamo ci sia da parte degli organi preposti l'intenzione di agire nei confronti di questo fenomeno, in modo incisivo e determinato. Pianificando anche operazioni di controllo congiunte tra il Corpo di Polizia Intercomunale e gli Organi di controllo e vigilanza Provinciali, finalizzate a verificare la regolarità dei prodotti e le relative autorizzazioni alla vendita. "
(fonte Confesercenti Modena)