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Bologna – Wuppertal, 24 agosto 2017 – Arrestata in Germania dalla Polizia tedesca una delle nigeriane coinvolte nell'operazione "Falsa speranza".
La Polizia tedesca ha eseguito un mandato di arresto europeo nei confronti di una ventisettenne nigeriana, destinataria del provvedimento emesso a seguito dell'operazione "Falsa speranza", un'indagine dei Carabinieri della Compagnia Bologna Centro, coordinati dalla Procura della Repubblica di Bologna, tesa a smantellare un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione 

In attesa dell'estradizione, la donna, individuata a Wuppertal (una città extra circondariale tedesca situata nel Land della Renania Settentrionale-Vestfalia), su indicazione degli stessi Carabinieri di Bologna, è stata rinchiusa in carcere.

Bologna, 25 luglio 2017 – Alimentavano tratta di giovani nigeriane per sfruttarle: "Operazione falsa speranza" smantellata dai Carabinieri della Compagnia Bologna Centro un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
Un'associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione ed all'ingresso illegale sul territorio nazionale, avente base operativa a Bologna e composta da 11 soggetti nigeriani, è il risultato dell' "Operazione Falsa Speranza" del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro che questa notte ha eseguito un "Fermo di indiziato di delitto" nei confronti di tutti gli appartenenti all'agguerrito sodalizio criminale, interessando le Procure di Bologna, Modena, Bolzano e Crotone.

Il gruppo criminale investigato, cui vengono contestati numerosi reati ed interamente composto da nigeriani, aveva nel tempo creato un fiorente mercato degli schiavi in danno di ragazze nigeriane, minorenni e non, che venivano attirate in Italia attraverso la falsa speranza di un futuro migliore, salvo poi, attraverso ripetute violenze e minacce trovarsi ad essere sfruttate per esercitare il meretricio in varie città italiane ed estere. L'indagine è stata avviata nel luglio del 2016, a seguito della denuncia di una giovane donna nigeriana la quale, ingannata in patria da colei che è poi emerso essere la promotrice dell'organizzazione criminale investigata, giunta in Italia con la promessa di trovare una vita migliore, al rifiuto di esercitare il meretricio, era stata violentata da alcuni. Le violenze subite avevano cagionato alla giovane lesioni permanenti agli organi genitali, determinando l'asportazione di parte degli stessi, e la contrazione del virus del HIV.
L'attività investigativa dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia presso la Procura della Repubblica di Bologna, ha portato all'individuazione di un'organizzazione criminale dedita ai trasferimenti clandestini di giovani donne africane che una volta giunte in Italia venivano obbligate con violenza a prostituirsi per ricomprarsi la libertà.
20170824-cartina-NigeriaAll'interno dell'associazione al cui vertice vi era una donna, trentottenne nigeriana, residente a Bologna, vi era una netta ripartizione dei ruoli tra coloro i quali erano deputati all'individuazione in Nigeria delle potenziali vittime, all'organizzazione del viaggio in Italia via Libia, alla fuga dai centri di accoglienza fino al trasferimento a Bologna nonché sodali deputati all'attività contabile ed alle "punizioni" delle vittime in caso di resistenze a vendere il proprio corpo per ripagare il debito contratto. A supporto dell'organizzazione una struttura presente nel continente africano per alimentare il flusso delle nuove schiave. Le illecite finalità procuravano ingenti guadagni all'associazione criminale, proventi che venivano reinvestiti nell'acquisto di nuove schiave ed in parte illecitamente reintrodotti nelle nazioni di origine.
Cattura


LEGENDA: 1) Nigeria – Benin City 2) Niger – Agadez 3) Libia – Sabha 4) Libia – Tripoli 5) Italia
Percorso totale di circa 6500 km
Le indagini hanno consentito altresì di dimostrare che la donna a capo dell'associazione oltre ad occuparsi di prostituzione, era una sorta di autorità parallela nella comunità nigeriana bolognese, a cui rivolgersi per entrare clandestinamente in Italia.
Verosimili attriti nella gestione delle illecite attività condotte, aveva portato il gruppo a dividersi in un'ulteriore cellula criminale dedita agli stessi traffici e gestita da un'altra nigeriana che si avvaleva a seconda delle necessità dell'associazione madre.

In sintesi, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno scoperto un vero e proprio racket milionario della tratta di esseri umani destinati alla prostituzione, i cui proventi illeciti permettevano di alimentare il circolo vizioso della sottomissione e della violenza. L'importo del debito contratto, incrementato a dismisura rispetto a quanto realmente investito, è compreso tra i 40.000 e i 70.000 euro. L'estinzione dello stesso, garantito da ancestrali e temutissimi rituali di vuduismo, poteva richiedere anche parecchi anni, dipendendo dall'esercizio dell'attività di meretricio per decine di ore al giorno, spesso condotta anche senza protezioni. Ad attendere le donne sfruttate, dopo ore da incubo a prostituirsi vi erano alloggi disumani che condividevano nel cuore di Bologna.
La fase esecutiva ha determinato l'esecuzione di n. 11 fermi d'iniziativa a carico di altrettanti soggetti. Le operazioni di Polizia giudiziaria hanno coinvolto n. 4 Procure della Repubblica:
- Bologna (n. 8 fermi eseguiti – disposte n. 4 custodie cautelare in carcere/3 arresti domiciliari);
- Modena (n. 1 fermo eseguito – n. 1 convalidato – disposta n. 1 custodia cautelare in carcere)
- Crotone (n. 1 fermo eseguito – n. 1 convalidato – disposta n. 1 custodia cautelare in carcere)
- Bolzano (misura cautelare della custodia cautelare in carcere disposta da parte del G.I.P. di Bologna).
Attualmente localizzate e tratte in salvo n. 6 giovani malcapitate vittime di tratta e/o attualmente sfruttate.
Attività di perquisizione, condotte su Bologna – Modena – Crotone – Bolzano - Cesena – Torino, hanno determinato il sequestro di circa 15.000 euro, di denaro contante nigeriano ed inglese, nonché di documentazione di interesse.
All: Foto conferenza stampa – Comando Provinciale Carabinieri Bologna.

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Marzabotto, 24 agosto 2017 – Ladri e ricettatori: coppia di coniugi denunciati dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Marzabotto hanno denunciato una coppia di coniugi bolognesi, trentasettenni, per tentato furto aggravato e ricettazione in concorso. I due soggetti sono stati identificati durante un servizio di controllo finalizzato al contrasto dei reati predatori che i militari stavano effettuando in via dell'Industria, nei pressi dell'officina "Felci Gomme". All'arrivo dei Carabinieri, la coppia si trovava all'interno dell'azienda e stava caricando dei cerchi per auto nel vano di carico di un furgone in uso agli stessi. Dopo aver escluso che i due stessero lavorando onestamente, i militari hanno scoperto che si trattava di una coppia di ladri professionisti con precedenti di polizia per reati specifici. La donna era stata arrestata il 21 febbraio 2015 dai Carabinieri di Zola Predosa mentre stava rubando assieme al figlio di 8 anni (v. comunicato stampa del 23 febbraio 2015 – all'epoca trentacinquenne). I cerchi per auto, asportati da uno scaffale dell'azienda, sono stati restituiti al legittimo proprietario, mentre all'interno del furgone sono stati rinvenuti una trentina di kg di oggetti in rame ed ottone, la cui provenienza è sospetta.
Zola Predosa, 23 febbraio 2015 – A 8 anni aiuta la madre a rubare. Trentacinquenne arrestata dai Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Zola Predosa hanno arrestato una 35enne di Bologna per furto aggravato in concorso. Alle ore 19:00 di sabato, la Centrale Operativa del 112 ha ricevuto la segnalazione di un furto in atto all'interno dell'isola ecologica, per la raccolta differenziata dei rifiuti, situata in via Roma. Giunti sul posto, i militari hanno visto tre persone e un bambino allontanarsi da un mucchio di materiale elettrico accatastato all'esterno dell'isola ecologica e scappare in direzione dei campi. Dopo una decina di minuti, fallito il tentativo di rintracciare i soggetti, i Carabinieri sono tornati sulla scena del delitto e hanno trovato la 35enne che, aiutata dal figlio di 8 anni, era tornata sul posto per caricare la refurtiva nel furgone: due scatole di cartone contenenti 100 sacchi di immondizia nuovi e del materiale elettrico. Come disposto dall'Autorità Giudiziaria, la donna, gravata da numerosi precedenti di polizia, è stata accompagnata a casa unitamente al figlio, in attesa di essere tradotta in Tribunale per l'udienza di convalida dell'arresto prevista per questa mattina.

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Castel San Pietro Terme, 24 agosto 2017 – Fumare fa male: sei giovani segnalati alla Prefettura per droga.
I Carabinieri della Compagnia di Imola, durante un servizio antidroga eseguito per le strade di Castel di San Pietro Terme, hanno segnalato sei giovani alla Prefettura di Bologna per detenzione per uso personale di stupefacenti, perché trovati in possesso di alcuni grammi tra hashish e marijuana. Si tratta di un illecito di tipo amministrativo, quello che i militari hanno contestato ai ragazzi, in particolare a quattro di loro, perché nei confronti degli altri due, essendo minorenni, è stato necessario l'intervento dei genitori. La droga è stata sequestrata dai Carabinieri.
Di seguito, una nota informativa dei Carabinieri di Imola, in particolare rivolta ai giovani, sulle conseguenze provocate dall'uso delle sostanze stupefacenti:
Violazioni amministrative
Nel corso dei vari controlli antidroga si è chiaramente percepito che i giovani controllati, oltre ad ignorare gli effetti dannosi per la loro salute, solitamente non hanno neanche cognizione delle sanzioni amministrative conseguenti all'uso personale di sostanze stupefacenti. Il Testo unico sulla droga (D.Lgv.309/1990) prevede: "Chi, per uso personale, acquista, possiede riceve o comunque detiene stupefacenti è sottoposto, per un periodo da un mese ad un anno, secondo la tipologia dello stupefacente, alla sospensione della patente di guida o del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o al divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni; alla sospensione della licenza di porto d'armi o divieto di conseguirla; sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli; sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario. Le sanzioni sono cumulabili tra loro.
Inoltre, qualora ricorrano i presupposti, il Prefetto invita la persona trovata in possesso di stupefacenti a seguire appositi programmi terapeutici e socio-riabilitativi.
Se l'interessato è persona minore di età, il Prefetto, qualora ciò non contrasti con le esigenze educative, convoca i genitori o chi ne esercita la potestà, li rende edotti delle circostanze di fatto e dà loro notizia circa le strutture per i programmi terapeutici. Se è straniero il questore ne tiene conto per le valutazioni di competenza in sede di rinnovo del permesso di soggiorno.
Particolare tenuità
Solo nei casi di particolare tenuità della violazione ed in presenza di elementi tali da far presumere che la persona si asterrà, per il futuro, dal commettere nuovamente la violazione, in luogo della sanzione, e limitatamente alla prima volta, il Prefetto può definire il procedimento con il formale invito a non fare più uso delle sostanze stesse, avvertendo il soggetto delle conseguenze a suo danno.
Disponibilità dei veicoli a motore
Ove, al momento dell'accertamento, la persona trovata in possesso di stupefacente per uso personale abbia la diretta e immediata disponibilità di veicoli a motore (quindi, anche nel caso in cui non sta guidando ed il mezzo è parcheggiato), gli organi di polizia procedono altresì all'immediato ritiro della patente di guida. Qualora la disponibilità sia riferita ad un ciclomotore, gli organi accertatori ritirano anche il certificato di idoneità tecnica, sottoponendo il veicolo a fermo amministrativo. Il ritiro della patente di guida, nonché del certificato di idoneità tecnica e il fermo amministrativo del ciclomotore hanno durata di giorni trenta.
Potenziale pericolo per la sicurezza pubblica
Inoltre "qualora in relazione alle modalità od alle circostanze dell'uso" si ritenga che dall'uso personale "possa derivare pericolo per la sicurezza pubblica", qualora l'interessato risulti già condannato, anche non definitivamente, per reati contro la persona, contro il patrimonio, per fatti inerenti gli stupefacenti o per violazione alle norme sulla circolazione stradale, può essere inoltre sottoposto ad una o più delle seguenti misure (per una durata massima di due anni):
- obbligo di presentarsi almeno due volte a settimana presso il locale ufficio della Polizia di Stato o presso il comando dell'Arma dei carabinieri territorialmente competente;

- obbligo di rientrare nella propria abitazione, o in altro luogo di privata dimora, entro una determinata ora e di non uscirne prima di altra ora prefissata;

- divieto di frequentare determinati locali pubblici;

- divieto di allontanarsi dal comune di residenza;

- obbligo di comparire in un ufficio o comando di polizia specificamente indicato, negli orari di entrata ed uscita dagli istituti scolastici;

- divieto di condurre qualsiasi veicolo a motore (questa per una durata massima di anni quattro).

Pubblicato in Cronaca Emilia
Giovedì, 24 Agosto 2017 05:50

Rubati alcuni computer al Padiglione Rasori

Il furto è stato compiuto nella notte al Day hospital pneumologico. Sul posto la Polizia per gli accertamenti del caso

Parma 23 agosto 2017 - E stato denunciato questa mattina dal personale del Day hospital pneumologico il furto di diversi computer tra palmari, tablet e portatili, avvenuto nella notte tra martedì 22 e mercoledì 23 agosto al piano rialzato del padiglione Rasori. I ladri sono entrati, presumibilmente, forzando la porta finestra nel retro del padiglione, trovata aperta questa mattina dal personale in servizio, presente sul posto insieme alle Forze di Polizia che stanno conducendo le indagini.

L'Azienda ospedaliera, con l'aiuto di tutti i servizi e le strutture aziendali, ha già alzato il livello di attenzione e sta proseguendo il piano di potenziamento dei sistemi di sicurezza all'interno dell'ospedale, rafforzando contemporaneamente il servizio di vigilanza in capo alla ditta specializzata. Servizio di sorveglianza che ha aumentato il numero dei giri di pattugliamento notturno e ha avviato un presidio fisso in diverse zone dell'area ospedaliera. Quanto avvenuto ha investito il Rasori, storico padiglione del Maggiore, dove a parte il Day hospital, non sono ospitate altre strutture sanitarie ma uffici tecnici e ammnistrativi di Azienda ospedaliero-universitaria e Azienda Usl, oltre alle sedi di alcune associazioni di volontariato. Le unità operative di Pneumologia e Clinica Pneumologia erano infatti state trasferite a fine giugno 2015 nei nuovi spazi dell'Ala sud e dell'Ala Est.

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Pubblicato in Cronaca Parma
Venerdì, 18 Agosto 2017 14:27

Arresto in flagranza di reato

Arresto in flagranza per furto aggravato di un cittadino italiano, M.S. J. Classe 1997, con precedenti penali e di Polizia per reati contro il patrimonio

Parma 18 agosto 2017 - Nella nottata odierna verso le ore 01.50 circa, personale dell'Ufficio Volanti, nel transitare in via Bixio angolo via Costituente, notava la porta d'ingresso del bar denominato GALA infranta e dal lato opposto al marciapiede, un ragazzo che indicava loro un individuo che si allontanava in direzione barriera Bixio. Prontamente raggiunto e bloccato, l'uomo cercava di disfarsi di un sacchetto, successivamente rinvenuto, contenente un Ipad con relativo carica batteria, tre accendini e moneta per la somma di euro 41,00, merce risultata asportata all'interno del bar in questione e custodita all'interno di questi Uffici. Per i fatti sopra esposti veniva tratto in arresto in attesa di giudizio per direttissima.

Pubblicato in Cronaca Parma
Giovedì, 03 Agosto 2017 16:00

Il furto al Panorama si trasforma in rapina

Parma: Ieri verso le ore 16.35 la volante veniva inviata presso il supermercato panorama per sedare una lite in atto tra alcuni soggetti che si trovavano al piano terra del centro commerciale. Durante le fasi dell'intervento, un poliziotto, per meglio capire la dinamica della lite, si portava al piano superiore del centro commerciale ove tutto era iniziato. Giunto al primo piano l'attenzione del poliziotto si spostava subito sulla guardia giurata il quale richiedeva il suo intervento poiché due soggetti extracomunitari stavano rubando alcune bottiglie di superalcolici.

Il poliziotto e la G.P.G. si avvicinavano alle casse ed individuavano i ladri. I due, capito di essere stati scoperti, si dividevano e tentavano la fuga. Grazie alla reattività del poliziotto uno dei due soggetti veniva raggiunto dopo pochi metri e dopo una breve colluttazione, veniva assicurato; l'altro ladro invece riusciva a guadagnare la fuga seminando il panico tra i presenti all'interno del centro commerciale spintonando diversi clienti che inevitabilmente cadevano a terra ma, fortunatamente, senza che nessuno riportasse ferite gravi.
Il fermato, D.A. classe '92 originario del Senegal, con numerosi pregiudizi di polizia per furto e spaccio di stupefacenti e con il divieto di ritorno in vari comuni italiani, a seguito di perquisizione personale, veniva trovato in possesso di uno zaino di colore blu che all'interno presentava una schermatura per eludere il sistema antitaccheggio, contenente nr. 7 bottiglie di superalcolici, nonché una confezione in cellophane con all'interno circa 30 grammi di sostanza stupefacente tipo marijuana. D.A. veniva pertanto arrestato per il reato di rapina impropria, resistenza e lesioni a P.U. - in quanto l'operatore di Polizia intervenuto, riportava nella colluttazione giorni 7 di prognosi - nonché denunciato per la detenzione ai fini di spaccio della sostanza stupefacente.


FURTO SUPERMERCATO INTERSPAR

La trascorsa notte, verso le ore 03.45, a seguito di allarme al 113, la volante si portava in via San Leonardo in quanto era stata segnalata la presenza nel piazzale del supermercato "Interspar" di alcune persone incappucciate e vestite di nero che stavano scappando.
Immediatamente la pattuglia si portava sul posto ed insieme alla guardia giurata effettuava un controllo per vedere se vi erano stati dei tentativi di furto.
Giunti nei pressi dell'ingresso del supermercato i poliziotti notavano che una vetrina laterale era stata completamente sfondata ed i ladri, una volta dentro, avevano rotto una vetrina espositiva di cellulari portando via decine di smartphone e tablet di diverse marche.
Gli agenti effettuavano subito un pattugliamento della zona alla ricerca degli autori del furto con esito negativo.
Parma, 3 agosto 2017


Ufficio Stampa e Relazioni Esterne
Questura di Parma

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Martedì, 04 Luglio 2017 11:36

Trovati oltre duecento scatoloni di abiti rubati

Ieri mattina, verso le ore 10.00, personale di polizia ha compiuto un blitz in un casolare in zona via Traversetolo, a seguito di una segnalazione. Le Volanti, giunte sul posto, hanno rinvenuto oltre duecento scatoloni contenenti jeans e pantaloni etichettati, provento di un furto compiuto alcuni giorni fa al magazzino della ditta "T'AMO" di Fidenza.
All'interno degli scatoloni venivano rinvenuti 4498 paia di pantaloni e 10 gilet da uomo. Al termine degli adempimenti e dei rilievi eseguiti da personale del locale Gabinetto di Polizia Scientifica intervenuta sul posto, i capi di abbigliamento - pantaloni da uomo e da donna di diverse taglie ­- opportunamente censiti e catalogati, sono stati restituiti al legittimo proprietario.
Al momento sono in corso accertamenti al fine di risalire agli autori del furto.

Pubblicato in Cronaca Parma
Martedì, 27 Giugno 2017 11:15

Furto nella notte al Barino

Terzo colpo in soli due giorni a Parma. Dopo il furto di domenica mattina all'attività commerciale Amor di Patata, dove i ladri hanno infranto la vetrina del negozio asportando il registratore di cassa e quello della notte fra domenica e lunedì presso la sede del Campus universitario di via delle Scienze, dove ignoti si sono intrufolati all'interno degli uffici dello stabile del Palacampus forzando gli armadietti degli spogliatoi, e dopo aver infranto una finestra della Segreteria Golf sono riusciti ad entrare all'interno per rovistare alla ricerca di oggetti di valore, è toccato al Barino.

Nella nottata appena trascorsa, una volante della Polizia di Stato è intervenuta presso il locale a seguito di segnalazione di furto, dove ignoti, poco prima dell'intervento della volante, hanno asportato un tombino in ghisa dalla sede stradale e infranto la porta secondaria del locale, riuscendo ad accedere all'interno. Un volta dentro, hanno puntato al cassetto del registratore di cassa con all'interno contante per circa 300 Euro. Sono in corso le indagini per risalire ai responsabili.

Parma, 27 giugno 2017

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Presso l'Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Parma è custodita dal 24 gennaio 2017 una bicicletta di probabile provenienza furtiva (foto).
La Questura cerca il legittimo proprietario.
L'interessato alla restituzione potrà contattare o presentarsi presso quest'Ufficio munito della relativa denuncia di furto.

QUESTURA DI PARMA
Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico
Tel. 0521/219546

Pubblicato in Cronaca Parma

E' un pluripregiudicato catanese di 38 anni, A.G., senza fissa dimora, il responsabile del furto avvenuto questa notte alle 03.00 presso l'edicola di via Emilia Est 474: l'uomo è stato tratto in arresto da un equipaggio volante in servizio di controllo del territorio.

A.G., infatti, dopo aver sfondato la parte laterale dell'edicola si è introdotto all'interno ed ha asportato merce per alcune centinaia di euro: con dvd, figurine ed altro materiale si stava allontanando furtivamente quando un equipaggio della Polizia di Stato ha notato il sospetto nei pressi dell'edicola appena razziata.
Immediatamente bloccato è stato trovato in possesso della refurtiva asportata.
Gravato da precedenti specifici l'uomo sarà processato questa mattina con rito direttissimo, tutta la merce è stata restituita al legittimo proprietario.

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Giovedì, 23 Febbraio 2017 11:31

Parma - Scippa anziane a bordo del suo scooter

La polizia di stato arresta il responsabile, incastrato dalle testimonianze e dalle telecamere del centro commerciale Eurosia. Almeno tre le anziane donne vittime dello scippatore.

Parma, 23 febbraio 2017

Giovane in sella ad uno scooter color grigio prendeva di mira le signore anziane. Alla fine del mese di settembre inizi ottobre scorso, ben tre gli scippi consumati. Il primo nel tardo pomeriggio del 23 settembre 2016 in viale Mariotti, quando una 74enne è stata raggiunta da dietro ed affiancata dal giovane in scooter grigio per strapparle dal collo la collana in oro.

Il secondo nei pressi della chiesa di strada Sant'Eurosia da cui l'anziana vittima 80enne stava uscendo. Lo scippatore l'ha aggiunta alle spalle e le ha strappato la borsetta per poi fuggire lungo via Rossi, facendola cadere e causandole una escoriazione al braccio. Il bottino: un portamonete, telefono cellulare, documenti e 250 euro.

Il terzo episodio è avvenuto nel tardo pomeriggio del 3 ottobre 2016, ancora una volta in strada Sant'Eurosia ed ancora una volta in danno di un'anziana signora 83enne, in uscita dalla vicina chiesa. Dalle parole della donna, gli investigatori della Squadra Mobile hanno ricostruito i concitati secondi della sua aggressione: l'anziana mentre si trovava ancora nel cortile della Chiesa, ha sentito il rumore di un motorino alle sue spalle e dopo pochi istanti si è sentiva strattonare la spalla e tirare la borsetta contenete, tra le altre cose, la somma di 150 euro. La rovinosa caduta a terra, a seguito del forte strappo, ha causato alla signora la frattura al bacino con prognosi totale di 33 giorni.

Nel frattempo, le indagini degli investigatori dell'Antirapine erano già in moto ed avevano consentito di raccogliere utili elementi. Infatti, a seguito del secondo episodio, tramite il responsabile del servizio di Sicurezza del centro commerciale Eurosia (non lontano al teatro degli eventi), gli agenti hanno scoperto che nel parcheggio sotterraneo era stata rinvenuta una borsa con i documenti della vittima, acquisendo le registrazioni delle telecamere di sicurezza che avevano ripreso lo scippatore giungere nel sotterraneo a bordo di uno scooter color grigio.

La svolta alle indagini è, però, giunta all'indomani dell'ultimo episodio quando è stato ascoltato, presso gli Uffici della Squadra Mobile, uno dei testimoni che aveva assistito ai fatti ed era riuscito a memorizzare il targhino dello scooter. Gli investigatori della Sezione Antirapine, dopo aver vagliato centinaia di targhe ed incrociato le stesse coi modelli di scooter, sono risaliti allo scooter giusto che risultava poi essere intestato ad un cittadino indiano, che l'aveva prestato al nipote.

Singh Lovejeet, rintracciato ed accompagnato presso questi Uffici della Questura, unitamente allo scooter in suo possesso, ha ammesso di aver commesso solamente due scippi, coinvolgendo per il terzo episodio un suo connazionale. Le indagini svolte dagli investigatori dell'Antirapina ed in particolare le analisi dei tabulati del telefono del ragazzo, hanno però permesso di scagionare il "fantomatico complice" e di stabilire la colpevolezza anche del terzo episodio. Il Pubblico ministero, dr.ssa Daniela Nunno, preso atto della molteplicità di gravi indizi di colpevolezza nonché della gravità delle azioni dallo stesso perpetrate, ha richiesto ed ottenuto dal G.I.P. presso il Tribunale l'emissione di una misura restrittiva della libertà personale, contestando i reati di furto con strappo, continuato e lesioni personali.
Rintracciato dagli investigatori della sezione Antirapine, nei giorni scorsi, è stato arrestato e rinchiuso presso il carcere di Parma.

Pubblicato in Cronaca Parma
Mercoledì, 22 Febbraio 2017 17:54

Modena - Furto in un bar di via Cesena

La Polizia di Stato arresta in flagranza responsabile di tentato furto al bar Clic di via Cesena. Un complice dell'arrestato è riuscito a darsi alla fuga nelle concitate fasi dell'arresto.

Modena, 22 febbraio 2017

Il ladro è stato trovato mentre stava tagliando la saracinesca del bar "Clic" di via Cesena 4 con l'intento di consumare un furto. E' accaduto la scorsa notte, alle 02.00 circa quando durante un normale servizio di pattugliamento un equipaggio volante ha notato un uomo che cercava di nascondendosi dietro un cespuglio. Insospettiti dal movimento i poliziotti si sono recati sul posto dove si sono imbattuti in due soggetti con il volto coperto da passamontagna e muniti di ricetrasmittenti che hanno cercato di darsi alla fuga.
In sede di sopralluogo è stato accertato il taglio della saracinesca del bar e la manomissione dei nottolini delle serrature. Il complice dell'arrestato è riuscito a darsi alla fuga nelle concitate fasi dell'arresto.
Processato per direttissima, nel primo pomeriggio, l'uomo è stato sottoposto all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Pubblicato in Cronaca Modena