Venerdì, 15 Settembre 2023 04:14

Giuseppe: “Dopo il vaccino anticovid soffro di polimialgia reumatica e acufeni” In evidenza

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Giuseppe Testa ci racconta la sua storia di dolore fisico e di tumulto interiore in seguito alla vaccinazione anticovid.

Di Giulia Bertotto Roma, 14 settembre 2023 (Quotidianoweb.it) - Giuseppe Testa, ha 67 anni, e vive a Bari, ci ha contattati per raccontarci la sua testimonianza intorno alla vaccinazione anticovid. Una storia di dolore fisico e di tumulto interiore. Giuseppe ha deciso di uscire Fuori dal silenzio .

Signor Giuseppe, ci ha raccontato di essere stato, già prima dell’inizio della campagna vaccinale anticovid, molto titubante rispetto ad essa. Le lasciamo la parola.

Sì, ero perplesso e per così dire sospettoso, già prima dell’inizio della campagna vaccinale anticovid, ma non per via di pregiudizi. Fin da piccolo, ho sempre letto tutto ciò che mi capitava a tiro, ho consumato i miei occhi nella lettura di libri di qualsiasi genere ed epoca. Avevo letto tanto anche su questi preparati medici chiamati “vaccini”. Ma a volte sapere non significa riuscire a comportarsi coerentemente. Mi ero documentato a lungo, sapevo bene che questi vaccini non avevano superato le tre fasi richieste per l’approvazione; sapevo anche che all’interno vi erano sostanze nocive. Conoscevo anche chi c’era dietro, facendosi passare per filantropo. Conoscevo le “spinte” interessate che c’erano state a Bruxelles per farli accettare approvare acquistare, sapevo e so bene che era ed è il massimo finanziatore dell’OMS; la stessa persona che in tempi antecedenti aveva predetto una pandemia.

Credo nei progressi e nel ruolo della Scienza, ma la stessa negli ultimi anni ha preso una deriva assurdamente connotata da mercificazione e finalizzata solo ai guadagni più assurdi.

Tuttavia l’arrivo di un nipotino atteso per troppi lustri, un intervento urgente a cui sottopormi agli occhi, l’atteggiamento dei miei figli e le pressioni sociali di tanti amici e parenti…mi hanno persuaso a vaccinarmi. Insomma, la colpa di quanto mi è successo è anche mia, seppure le attenuanti sono significative.

Lei ha ricevuto tre dosi del profarmaco anticovid, ma solo dopo la terza dose, ci ha detto, ha iniziato ad accusare dolori e malesseri.

Ho eseguito la prima e seconda dose senza particolari fastidi. Non so le date precise perché in un attacco d’ira ho strappato i documenti.

La terza dose, Pfizer, l’ho eseguita in data 15 gennaio 2022.

Circa due mesi dopo mi sono svegliato di colpo per dolori lancinanti diffusi in tutto il corpo; partivano dalla punta dei piedi e si irradiavano in ogni tendine e muscolo sino alla nuca. Non sopportavo nemmeno il tocco di un lenzuolo. Piangevo, non resistevo. Non avevo mai provato dolori di questa entità. Mia moglie mi fece assumere degli antinfiammatori, ma non cambiò nulla. Non ne potevo più; poi decise di farmi una puntura di cortisone, e poi una seconda. Lentamente, funzionarono. Dal giorno dopo iniziai un giro di visite con specialisti vari: neurologo, neurochirurgo, otorino, e relativi esami. Altro che stare con il mio nipotino, soldi e tempo se ne andavano nelle visite mediche.

Quando incontrai quello che oggi è il mio reumatologo, al quale portai vari esami del sangue, incominciai ad intravedere qualcosa di chiaro.

Mi è stata diagnosticata una “Polimialgia”; dicendomi che fortunatamente il mio fisico reagiva bene al cortisone. Ma questa diagnosi resta molto vaga, e le cause dell’insorgenza di questa patologia sono sconosciute.

Oggi come sta? Nella sua diagnosi viene menzionata la vaccinazione anticovid?

 

E’ passato più di un anno e ancora convivo con questa Polimialgia reumatica; alternando le dosi di cortisone, che assumo al momento in fase decrescente, fino a che il corpo me lo consentirà. Dopo la terza dose di vaccino anticovid il mio mondo è diventato nero.

Pensavo fosse finita, invece no; mi ritrovo ad accusare anche gli acufeni. Ma questi li sopporto, in confronto ai dolori della Polimialgia, sono fastidi più tollerabili. Il mio medico curante, che è anche un amico di famiglia, non ritiene collegabili i miei sintomi con la dose di vaccino.

Lei vive con profondo pentimento e rammarico la decisione di essersi vaccinato, seppur sotto una serie di pressioni sociali e familiari.

Sì. Io non cerco giustificazioni, il corpo mi dice che ho sbagliato e molto. Negli ultimi tempi ho visto troppe cose strane, ho perso troppi vicini e conoscenti, troppi tumori hanno spezzato in giovani vite. Non riesco ad accettare e a comprendere come la quasi totalità dei Media e dei nostri politici coprano tutto questo misfatto. E, spesso, mi pongo una domanda: ma siamo certi che loro si siano vaccinati? Tutti?

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