I lavori, già previsti dal piano di controllo periodico del patrimonio arboreo delle strutture sanitarie, sono stati anticipati dall’aggravarsi delle condizioni di stabilità delle piante. Una volta ottenuta la necessaria autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggio, si è quindi deciso di dare corso all’espianto di 28 esemplari, attaccati da un insetto denominato “cameraria ohridella” e quindi diventati insicuri. L’intervento è stato affidato alla ditta appaltatrice Cooperativa Geocart.
Dopo la messa in sicurezza, si provvederà alla posa di nuovi ippocastani per ricostruire il patrimonio arboreo.