Venerdì, 21 Marzo 2025 06:05

La storia dell’Europa e le nuove sfide In evidenza

Scritto da Elvis Ronzoni e Raffaele Crispo

di Raffaele Crispo e Elvis Ronzoni Parma 21 marzo 2025 - Giovedì 20 marzo presso Palazzo Soragna, sede dell’Unione Industriali, si è tenuto un interessante convegno sul passato, il presente e il futuro dell’Europa grazie a relatori importanti invitati dalla Fondazione del Collegio Europeo presente in città.

Sembra fatto apposta eppure tale incontro era stato organizzato nel lontano settembre, ma la data del dibattito è caduta proprio nel giorno in cui si è riunito il Consiglio Europeo per parlare di “Europe Rearm” e il giorno stesso della telefonata tra Trump e Putin.

Il caso ha voluto anche che questo convegno fosse più attuale che mai perché proprio il giorno prima la nostra premier Giorgia Meloni aveva tirato in ballo il manifesto di Ventotene, cosa che ha dato adito a numerose polemiche anche nella società civile.

Dopo i saluti istituzionali del Prof. Cesare Azzali, qui in qualità di Presidente della Fondazione Collegio Europeo di Parma, che ha rimarcato l’urgenza e la necessità di muoversi verso una maggiore integrazione dei popoli nel vecchio continente, c’è stato il saluto del giornalista e scrittore Simone Baglioni in qualità di Pro Rettore dell’Università di Parma che ha sottolineato l’importanza di dare più forza alla legge e di non fare prevalere l’arroganza di alcuni leader politici. Il primo ad intervenire è stato l’Ambasciatore Rocco Cangelosi, autore di tante pubblicazioni, che ha parlato delle sfide geopolitiche globali di fronte alle quali si trova l’Europa. Cangelosi ha detto che l’Europa si sta svegliando da un sogno e che la legalità non è più assicurata. L'ex diplomatico ha aggiunto che l’Europa è una realtà fragile, imperfetta ma è un patrimonio che dobbiamo preservare perché è cresciuta negli anni grazie ai tanti trattati e ai numerosi allargamenti dei propri confini. La parola poi è passata al Prof. Giuseppe Sarcina giornalista di chiara fama e autore di testi e editoriali sugli equilibri interni dell’Europa e dei rapporti con gli altri stati. L'autore di “Un mondo sospeso” ha esordito dicendo che per la nostra analisi dobbiamo partire da due date ormai storiche; la prima l’invasione russa in territorio ucraino, la seconda il ritorno di Trump alla Casa Bianca. Senza mezze parole Sarcina ha detto che di fronte allo strapotere di Trump, che vuole togliere armi all’Europa e intende indebolire la NATO, occorre prendere una posizione perché il riarmo non è l’unica opzione e la strada del dialogo è sempre la più giusta e la migliore. Il giornalista ha ricordato a tutti che la Comunità Europea fin dalla sua nascita è stata promotrice di pace e alle sue parole ha fatto eco Dieter Schlenker, direttore degli archivi storici dell’Unione Europea, il quale ha portato in sala una copia dell’ormai famoso manifesto di Ventotene. Schlenker ha detto che tale documento va riletto in modo critico, ma soprattutto con rispetto, contestualizzandolo al periodo in cui Spinelli ed altri lo generarono. Esso è un patrimonio culturale europeo per la sua importanza e tutti noi italiani dobbiamo esserne orgogliosi.

A legare e moderare i vari interventi ha provveduto il Direttore Scientifico della Fondazione Collegio Europeo Alfredo De Feo il quale ha anche tirato le somme di tutti gli interventi nonché le considerazioni espresse da alcuni presenti in sala.

Così, tutti relatori e uditori hanno vissuto un momento di confronto e di crescita con note amare alternate ad altre più fiduciose. In tutti però ha albergato sempre più l’orgoglio di essere e di considerarsi europei, con la consapevolezza che indietro non si torna e che dobbiamo essere sempre più attenti e vigili ai probabili e repentini mutamenti dello scacchiere geopolitico mondiale.

LOCANDINA_CONVEGNO_SFIDA_PER_LEUROPA.jpg

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"