Lunedì, 28 Ottobre 2024 10:12

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Epilogo e riassunto della 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma

Con la consegna dei premi si sono chiusi definitivamente ieri i festeggiamenti del festival capitolino. Tra i vincitori, il film su Berlinguer “La grande ambizione” e “Leggere Lolita a Teheran” del regista israeliano Riklis.

Di Samuel Campanella Roma, 27 ottobre 2024 - Ritornando alla nostra rubrica Festival, domenica 27 ottobre, si è conclusa la 19ª edizione della Festa del Cinema di Roma, un appuntamento che quest’anno ha saputo catturare l’attenzione del pubblico e della critica grazie a una variegata programmazione e alla presenza di ospiti internazionali. Tra i grandi vincitori spicca la regista cinese Huo Xin, che con il suo “Bound in Heaven” ha trionfato come Miglior Film. Una vittoria che conferma l’apertura artistica degli autori cinesi, capaci di imporsi con storie di forte impatto emotivo e sociale e di proporre importanti innovazioni narrative negli ultimi anni. Al suo fianco, il giovane talento francese Michiel Blanchart ha ottenuto il Gran Premio della Giuria per il film “La nuit se traîne”. Blanchart, con il suo stile innovativo e provocatorio, è stato capace di esplorare e trasmettere le complessità della condizione umana, riaffermando la vitalità della scena cinematografica francese.

Tra i momenti più acclamati del festival, si menziona l’assegnazione del prestigioso Premio del Pubblico FS al film “Leggere Lolita a Teheran” del regista israeliano Eran Riklis. L’adattamento cinematografico del celebre romanzo di Azar Nafisi ha toccato profondamente il pubblico, che ha premiato la pellicola per la sua sensibilità e capacità di raccontare, attraverso il potere della letteratura, le sfide e la resistenza delle donne in un contesto di repressione culturale.

Il cinema italiano, nonostante l’agguerrita competizione internazionale, è riuscito a ottenere pochi ma importanti riconoscimenti. Il camaleontico Elio Germano ha riaffermato il suo talento vincendo il premio Vittorio Gassman come Miglior Attore per la sua intensa interpretazione nel film “Berlinguer - La grande ambizione”. La sua performance ha ridato vita a una figura storica della politica italiana, regalando al pubblico un ritratto intenso e accurato del compianto Enrico Berlinguer. Il successo del cinema italiano è stato ribadito anche dal premio di Miglior Opera Prima assegnato a “Ciao Bambino” di Edoardo Pistone, un film che ha saputo sorprendere per la delicatezza e profondità con cui affronta l’infanzia e le sue sfide. Pistone, con una narrazione toccante e diretta, dimostra la capacità di trattare temi universali, confermandosi un talento emergente che porta un linguaggio nuovo e innovativo, di cui il nostro cinema necessita.

Tra applausi e riviste patinate, il festival si è dimostrato anche una cartina tornasole, evidenziando le difficoltà del cinema italiano a competere su scala internazionale. Ne sono prova i titoli supportati dall’Emilia Romagna Film Commission i quali non hanno ottenuto alcun riconoscimento oltre la candidatura. Un dato che riflette l’esigenza di un maggiore allineamento tra le produzioni e le tendenze di mercato, le quali richiedono linguaggi e temi più innovativi e universali.

La Festa del Cinema di Roma, quindi, non è stata soltanto una celebrazione, ma anche un'importante occasione di riflessione per l'industria cinematografica italiana. L'evento ha offerto, a livello internazionale, nazionale e regionale, uno spaccato sulle nuove direzioni che il cinema contemporaneo sta imboccando, aprendo una finestra sul futuro e lasciando in eredità spunti preziosi per produttori, registi e artisti. La scena cinematografica globale si dimostra sempre più fluida e interconnessa, e l'Italia, pur con le sue complessità, è chiamata a cogliere queste sfide, puntando su opere capaci di esprimere quella voce autentica e originale che in passato ha reso il nostro cinema un faro artistico nel mondo, e che ora è tempo di riaccendere.

Ecco la lista dei vincitori:

- Miglior film: “Bound in Heaven “di Huo Xin 

- Gran Premio della Giuria: “La nuit se traîne” di Michiel Blanchart 

- Miglior regia: “Jazzy” di Morrisa Maltz

- Miglior sceneggiatura: “Bring Them Down” di Christopher Andrews

- Premio Monica Vitti alla miglior attrice: Ángela Molina in “Polvo serán”

- Premio Vittorio Gassman al miglior attore: Elio Germano in “Berlinguer - La grande ambizione”

- Premio speciale della Giuria: Cast femminile di “Leggere Lolita a Teheran” 

- Premio Miglior Opera Prima: “Ciao Bambino” di Edoardo Pistone

- Menzione speciale: Liu Hsiu-Fu in “Pierce”

- Premio del pubblico FS: “Leggere Lolita a Teheran” di Eran Riklis 

- Premio Progressive alla carriera: Johnny Depp

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