Il mito dell'automobilismo si è fermato a Parma e la città ducale ha risposto con un calore, cuore e entusiasmo come i parmigiani sanno fare quando sono ben stimolati. E la 1000 Miglia è veramente un evento unico, stimolante e capace di solleticare tutti i sensi.
di Lamberto Colla - Parma 17 maggio 2015 - -
Parma è impazzita per la 1000 Miglia che, per la prima volta, ha fatto tappa in città. In molte altre occasioni le rombanti signore, immatricolate entro il 1957 e che avevano avuto l'onore e il coraggio di percorrere i circa 1.600 chilometri della corsa su strada Brescia - Roma - Brescia nelle 24 edizioni competitive, avevano attraversato il parmense e il capoluogo ma mai, prima di ieri, avevano tagliato il traguardo di tappa.
Nella splendida e suggestiva cornice di Piazza Duomo hanno sfilato, sin quasi a mezzanotte, le oltre 400 reduci della corsa competitiva che dal 1927 al 1957 si correva in un'unica tappa.
Difficile accettare l'idea che la 1000 Miglia attuale sia solo un "Museo Viaggiante" dell'automobilismo.
Ad ascoltare il rombo "rotondo" dei motori e vedere le carrozzerie danzare, ancora silenziose e morbide, sul "ciottolato" antistante il Battistero, verrebbe da pensare che siano auto replica e non solo delle arzille e temerarie vecchiette ancora eccitate dall'idea di essere ammirate.
Un rapporto diretto e immediato si è infatti instaurato tra le scalmanate vetture e il pubblico che incitava alla "gasata" per assaporare i profumi degli oli incombusti e il rumore dei 4, 8 o 12 cilindri delle Alfa, Bugatti, Ferrari, Fiat, Mercedes, Om e così via sino a arrivare ai prototipi o pezzi unici, costruiti al solo scopo di tagliare per primi il traguardo della mitica Mille Miglia.
E la risposta è stata immediata, una gasata con derapata controllata per salutare i tantissimi assiepati dietro le transenne.
Pubblico e equipaggi in perfetta sintonia empatica si scambiavano saluti, sorrisi e foto. Già, perché il vezzo del selfie ha pervaso anche le signore dell'automobilismo.
Telecamerine fissate agli specchietti o ai miseri parabrezza delle decappottabili hanno immortalato il loro avventuroso viaggio in questo pezzo d'Italia che, da domani, gli equipaggi condivideranno con i loro amici e familiari al rientro nel loro Paese.
Circa 40 erano i Paesi rappresentati, dall'estremo oriente all'estremo occidente, tutti catapultati in questo piccolissimo angolo della Terra, patria mondiale dei sapori, dei motori e culla della civiltà, per gustare le emozioni "retrò" di della mitica 1000 Miglia.
A anticipare l'arrivo delle concorrenti (438 auto da sogno), hanno sfilato sul palco le Ferrari e le Mercedes costruite dopo il 1957.
Uno spettacolo nello spettacolo e un tributo a queste due straordinarie e leggendarie Case Automobilistiche che incarnano il significato autentico di ricerca, innovazione e nobile competizione agonistica.
Per l'occasione le Mercedes facevano bella mostra del numero 722 in onore di Sterling Moss che proprio sessant'anni fa vinse la Mille Miglia al tempo record, ancora oggi imbattuto, di 10 ore, 7 minuti e 48 secondi.
Grazie "Mille Miglia" e un bravo collettivo agli organizzatori dell'evento, Fiere Parma e Comune di Parma. Un'emozione pura che sarebbe piacevole rinnovare anche l'anno prossimo.
(galleria Immagini allegata)