Martedì, 19 Novembre 2024 06:11

“Lettere al Direttore” Occorre riformare il Fisco.

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Riceviamo e pubblichiamo dal Signor Rino Basili.

Egregio Direttore,

sembra che l'evasione fiscale italiana sia due volte superiore a quella francese, tedesca e inglese, quattro volte rispetto a quella di Austria, Olanda e Irlanda, poi il prelievo sui redditi da lavoro dipendente e da pensione supera l’80% di quello complessivo dichiarato e il sistema di welfare scricchiola anche sotto il peso del declino demografico. Un altro dato ci dice che il 63% delle imposte italiane arriva dal 15% dei contribuenti, quindi in Italia ci sono ancora milioni di finti poveri, quando non addirittura finti nullatenenti. È evidente che il sistema non regge senza una riforma strutturale del fisco, che elimini gli squilibri e consenta una progressiva emersione del nero e dell’evasione. In Italia si parla molto di pensioni e molto poco di assistenza e di come gestirla e riformarla evitando sprechi, e così, mentre il sistema pensionistico è in grado di autosostenersi con i contributi versati da lavoratori e imprese, lo stesso non può dirsi per assistenza e sanità che in assenza di contributi di scopo, come accade purtroppo in Italia, devono appunto essere sostenuti attingendo dalla fiscalità generale. 
Quello che si evidenzia è che la descrizione dell’Italia come Paese oppresso dalla tasse è scorretta, ad essere oppressa è una minoranza di Cittadini, mentre una grande parte di loro paga poche tasse, o non ne paga affatto, da risultare totalmente a carico della collettività. Il paradosso perciò è che il sistema di welfare e prestazioni redistribuisce ampiamente al fisco, grazie principalmente ai Cittadini onesti, che peraltro non beneficiano, se non marginalmente di bonus, sgravi e agevolazioni.

 

Rino Basili Parma, 18 novembre 2024

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