Lunedì, 18 Novembre 2024 11:04

Una Poesia per Mario Tommasini In evidenza

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Manchi a tutti carissimo Mario

per il tuo essere unico e visionario,

sin da bambino eri contro le ingiustizie

e soffrivi per gli inganni e le altrui furbizie.

Già da giovane rappresentavi lo spirito emiliano

essendo stato un eroico e valoroso partigiano

e nella lotta e negli incontri clandestini

si intravedeva già l’audacia del Tommasini.

Eri sempre attento a ciò che ti accadeva intorno

e ti facevano soffrire i lamenti dall’ospedale di Colorno

così iniziasti la tua lunga battaglia

anche grazie alla forte intesa con Basaglia.

Molte vite sembravano assenti e spente

sol perché erano dei malati di mente,

per loro a Vigheffio apristi “la fattoria”

che allora sembrava una vera pazzia.

Fosti paladino della chiusura dei vecchi manicomi

dove le persone non avevano né nomi né cognomi

lì le condizioni di vita erano a dir poco disumane  

a causa di costrizioni forzate e insane.

Ti adoperasti affinché i brefotrofi fossero svuotati

e tutti gli orfani venissero dalle madri naturali amati

anche in questo campo facesti meraviglie

 affidando i bambini abbandonati alle famiglie.

Tanta energia per liberare ogni carcere minorile

e rendere la gioventù di molti più civile

per te non c’era rieducazione dietro le cancellate

che ostacolavano alle nuove vite di essere riprogettate.

Quanta sensibilità per i ragazzi meno abili e non fortunati

eliminando per loro percorsi particolari e differenziati,

ma, come gli altri cominciarono le scuole a frequentare

 per condividere esperienze ed insieme studiare.

Ti preoccupasti di dare un lavoro ai detenuti in semilibertà

affinché potessero esprimersi con tutte le loro capacità

creando dal nulla l’innovativa cooperativa Sirio

che alla nascita sembrava, per molti, essere un delirio.

Istituisti il primo servizio di medicina del lavoro

e anche quello fu un tuo personale capolavoro

perché sia i mestieri che la salute sono un tesoro

 e tu donasti ad entrambi garanzia e decoro.

Organizzasti appartamenti protetti per gli anziani

così che anche loro potessero avere fiducia nel domani 

e ti battesti in modo proverbiale e senza eguali

per la creazione dei piccoli e preziosi orti sociali.

Geniale fu l’idea dei comitati anziani di quartiere

dove ritrovarsi era sempre una gioia e un piacere

 e ancor di più lo fu la realizzazione del borgo di Tiedoli come comunità

per far nascere una nuova forma di assistenza, condivisione e solidarietà.

Lottavi sempre come un guerriero

e venivi spinto solo dal tuo pensiero,

avevi diversi oppositori ma mai nemici

e tra gli studiosi e politici annoveravi amici.

Ti caratterizzava una gioiosa e singolare irruenza

ma eri mosso in ogni gesto dalla tua coscienza,

non bramavi per incarichi e poltrone

e ti impegnavi con spirito di abnegazione.

Ti fu conferito il premio Schweitzer e il Sant’Ilario

per il tuo essere al di fuori dell’ordinario

 ora ci sono un premio e una fondazione a te dedicati

per tramandare foto, articoli, documenti e filmati.

Godiamo ancora del tuo entusiasmo e delle tue capacità

e per aver conferito alle nostre vite maggiore civiltà  

sarai per sempre da tutti ricordato

e giammai potrai essere dimenticato.

...

(di Elvis Ronzoni e Raffaele Crispo)

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