Già da giovane rappresentavi lo spirito emiliano
essendo stato un eroico e valoroso partigiano
e nella lotta e negli incontri clandestini
si intravedeva già l’audacia del Tommasini.
Eri sempre attento a ciò che ti accadeva intorno
e ti facevano soffrire i lamenti dall’ospedale di Colorno
così iniziasti la tua lunga battaglia
anche grazie alla forte intesa con Basaglia.
Molte vite sembravano assenti e spente
sol perché erano dei malati di mente,
per loro a Vigheffio apristi “la fattoria”
che allora sembrava una vera pazzia.
Fosti paladino della chiusura dei vecchi manicomi
dove le persone non avevano né nomi né cognomi
lì le condizioni di vita erano a dir poco disumane
a causa di costrizioni forzate e insane.
Ti adoperasti affinché i brefotrofi fossero svuotati
e tutti gli orfani venissero dalle madri naturali amati
anche in questo campo facesti meraviglie
affidando i bambini abbandonati alle famiglie.
Tanta energia per liberare ogni carcere minorile
e rendere la gioventù di molti più civile
per te non c’era rieducazione dietro le cancellate
che ostacolavano alle nuove vite di essere riprogettate.
Quanta sensibilità per i ragazzi meno abili e non fortunati
eliminando per loro percorsi particolari e differenziati,
ma, come gli altri cominciarono le scuole a frequentare
per condividere esperienze ed insieme studiare.
Ti preoccupasti di dare un lavoro ai detenuti in semilibertà
affinché potessero esprimersi con tutte le loro capacità
creando dal nulla l’innovativa cooperativa Sirio
che alla nascita sembrava, per molti, essere un delirio.
Istituisti il primo servizio di medicina del lavoro
e anche quello fu un tuo personale capolavoro
perché sia i mestieri che la salute sono un tesoro
e tu donasti ad entrambi garanzia e decoro.
Organizzasti appartamenti protetti per gli anziani
così che anche loro potessero avere fiducia nel domani
e ti battesti in modo proverbiale e senza eguali
per la creazione dei piccoli e preziosi orti sociali.
Geniale fu l’idea dei comitati anziani di quartiere
dove ritrovarsi era sempre una gioia e un piacere
e ancor di più lo fu la realizzazione del borgo di Tiedoli come comunità
per far nascere una nuova forma di assistenza, condivisione e solidarietà.
Lottavi sempre come un guerriero
e venivi spinto solo dal tuo pensiero,
avevi diversi oppositori ma mai nemici
e tra gli studiosi e politici annoveravi amici.
Ti caratterizzava una gioiosa e singolare irruenza
ma eri mosso in ogni gesto dalla tua coscienza,
non bramavi per incarichi e poltrone
e ti impegnavi con spirito di abnegazione.
Ti fu conferito il premio Schweitzer e il Sant’Ilario
per il tuo essere al di fuori dell’ordinario
ora ci sono un premio e una fondazione a te dedicati
per tramandare foto, articoli, documenti e filmati.
Godiamo ancora del tuo entusiasmo e delle tue capacità
e per aver conferito alle nostre vite maggiore civiltà
sarai per sempre da tutti ricordato
e giammai potrai essere dimenticato.
...
(di Elvis Ronzoni e Raffaele Crispo)