Sono Elisa Morotti, Francesca Ardone, Chiara Musarra, Simona Arleoni ed Enza Presutti, che, conosciutesi sul lavoro (nel quotidiano sono clienti una dell’altra), hanno pensato di unirsi per organizzare il progetto “50 sfumature di autostima”.
Si tratta di un vero e proprio percorso al femminile della durata di sei mesi per educare donne di tutte le età a migliorare la propria immagine, a conoscersi meglio, a prendersi cura di sé, a dedicarsi del tempo. E ad accrescere, per l’appunto, la propria autostima.
“Visto che ognuna di noi ha una professione atipica, durante queste serate abbiamo la possibilita di raccontare quello che facciamo” – inizia subito Elisa Morotti che di professione si occupa di consulenza di immagine e che stasera condurrà la serata con Enza Presutti – “si crea così un momento di grande condivisione e ognuna di noi racconta cosa si può fare per migliorare la propria immagine, raggiungere i propri obiettivi e piacersi di più”.
C’è davvero tutto questo bisogno di autostima? “In effetti si. Spesso si arriva alla consapevolezza di un cambiamento da fare e si capisce che bisogna agire, ma non si sa bene da dove partire. Per questo si affida a Elisa, che si occupa la parte più esteriore, per arrivare alla parte più interiore, passando anche per l’intimo” - mi racconta Enza.
Enza ha un negozio di intimo a Cavriago, tra Reggio Emilia e Parma, ed è un bra fitter certificata. Ma cosa fa una bra-fitter? Il neologismo nasce dalle parole inglesi Bra (reggiseno) e Fitting (da to fit, adattare) ed è un innovativo sistema per trovare la forma, la misura e la vestibilità perfette del reggiseno. “È una professione nata negli Usa e arrivata in Europa solo da qualche anno - ci spiega – per farlo è necessario aver frequentato dei corsi e aver passato degli esami specifici”.
“La mia professione - continua Enza - riguarda soprattutto donne con misure abbondanti (oggi si chiamerebbero curvy) che, non trovando un intimo comodo e confortevole, si rivolgono a me per una consulenza. Va detto che io non tratto prodotti commerciali ma semi-sartoriali e di alta qualità. E che chi si rivolge a me sa che si deve fidare del mio occhio e della mia esperienza.”
Ma - precisa Enza - Il giusto intimo serve per tutti i giorni, non solo per le occasioni speciali e anche se il capo che vendo non si vede, in realtà migliora la vestibilità e il comfort di tutto il vestiario. Credimi è un lavoro molto tecnico, indipendentemente dalle mode!”
Quali sono i cambiamenti dopo le vostre consulenze? “Per farti un esempio, mi dà molta soddisfazione vedere quando una donna decide di passare dal coprente costume intero ad un bikini che ho studiato per lei. Perché credo che quello che le donne vedono come un difetto, per me sia solo la loro unicità”.
“Io sconsiglio i cambiamenti repentini – interviene Elisa – ma nei percorsi graduali. Uscire dalla propria zona di comfort e mettersi in gioco richiede tempo che non deve essere una forzatura. Faccio questo percorso con loro mai a senso unico, ascoltando le loro esigenze e la loro percezione di sé e insieme capiamo cosa vogliono e dove vogliono arrivare. Io lavoro sempre sui pregi, mai sui difetti, perché da lì riusciamo a scoprire le potenzialità di una persona. All’inizio tante persone sono un po’ diffidenti e restìe al cambiamento, ma poi scoprono aspetti personali che non sapevano di possedere. Il cambiamento comincia a vedersi quando queste persone ricominciano a uscire, a tornare in palestra oppure si iscrivono ad un corso di ballo”.
Già, dove vuole arrivare una donna o un uomo che si rivolge ad una consulente di immagine? “Non esiste un solo obiettivo – mi spiega Elisa - chi si rivolge a me può voler migliorare la propria immagine professionale, a seguito di un avanzamento di carriera e per esigenze di comunicazione di immagine o anche solo quella privata, dovuta ad un cambio della sua vita, come ad esempio una separazione. Spesso si rivolgono a me delle coppie che mi regalano vicendevolmente come personal shopper per Natale” – mi racconta sorridendo - “Lavorare sugli uomini richiede invece un progetto di elaborato, soprattutto per l’abbigliamento. Dall’altra parte pero l’uomo è più pratico, mette in atto più velocemente i cambiamenti che suggerisco e si affida di più ai miei consigli”.
Le serate delle “50 sfumature di autostima” sono rivolte prettamente ad un pubblico femminile di tutte le età, ma le organizzatrici stanno valutando l’idea anche di un sequel a formula mista in cui coinvolgere anche il sesso maschile. Tuttavia le donne sono più solidali tra loro e in queste situazioni si aprono di più rispetto ai loro colleghi maschi, mi dicono sia Enza che Elisa.
Scoprirete le altre professioniste in un altro articolo a loro dedicato.
Per il momento vi ricordo che il prossimo appuntamento sarà martedì 16 aprile dalle ore 20.00 con la Mental Coach Chiara Musarra, sempre all’interno dell’elegante salotto di My Love loft di Reggio Emilia, Via dello Statuto 4. Ingresso su prenotazione al numero 3270454633.