Mercoledì, 02 Marzo 2016 11:19

Picchia la compagna e la minaccia di morte, poi sdrammatizza: "Sono cose che capitano tra conviventi" In evidenza

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Dopo aver picchiato la compagna per l'ennesima volta e minacciata con un coltello da cucina ha cercato di sdrammatizzare l'accaduto. Arrestato dai Carabinieri, per il 38enne è scattato il "Divieto di avvicinamento".

Bologna, 2 marzo 2016

I Carabinieri della Stazione di Budrio, in provincia di Bologna, hanno arrestato un 38enne salernitano per maltrattamenti in famiglia.

E' successo lunedì sera, poco prima delle ore 20:00, quando un Carabiniere addetto alla ricezione del pubblico, presso la Stazione dell'Arma di Budrio, ha ricevuto la richiesta di aiuto di una donna terrorizzata dal compagno che poco prima, colto da un raptus di gelosia, l'aveva presa a schiaffi. La notizia è stata comunicata velocemente a una pattuglia di Carabinieri che si trovavano in zona per un servizio di controllo del territorio. Immediatamente, i militari sono andati a bussare a casa della vittima. La dona, italiana, sulla quarantina, oltre a confermare quanto detto telefonicamente, ha raccontato che il compagno, dopo averla picchiata sul volto, per l'ennesima volta, e minacciata con un coltello da cucina, dicendole: "Io ti ammazzo!", si era allontanato a piedi.

Pochi istanti dopo, il 38enne ha telefonato alla compagna suggerendole di chiamare subito i Carabinieri, perché aveva deciso di tornare a casa e uccidere lei e la figlia minorenne che la donna aveva avuto con l'ex marito. Gli inquirenti hanno impedito che l'azione fosse portata ad ulteriore conseguenza, intercettando l'uomo, pochi istanti dopo, sotto casa della donna e arrestandolo per maltrattamenti in famiglia.
"Sono cose che capitano tra conviventi", è quanto il violento ha dichiarato ai militari che lo stavano ammanettando, cercando di sdrammatizzare quello che aveva fatto.

In sede di rito direttissimo, celebratosi ieri mattina nelle aule giudiziarie del Tribunale di Bologna, l'arresto è stato convalidato e il 38enne è stato rimesso in libertà con la Misura cautelare personale del "Divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalla persona offesa", con obbligo di mantenere una distanza di almeno 100 metri dalla stessa, art. 282 ter del C.P.P.

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