La Motobefana è ormai una tradizione parmigiana che, dopo il fermo degli anni del Covid è ripartita alla grande e quest’anno ha visto la partecipazione di oltre 650 centauri che hanno portato solidarietà ed allegria presso l’Ospedale dei bambini.
La partenza è stata alle 9 dal circolo Toscanini in zona Crocetta per poi dirigersi presso l’Ospedale dei bambini intitolato a Pietro Barilla ove sono stati consegnati giocattoli e merendine ed è stata fatta la promessa di devolvere il ricavato di questa bella manifestazione. Il lungo serpentone si è diretto, poi, presso la Comunità di Santa Maria per consegnare altri doni e proseguire per un lungo giro nelle strade cittadine fino al traguardo del parco Ducale che ha visto tante Befane festeggiare e brindare.
La manifestazione è stata organizzata in ricordo di Lorenzo Polito, il ragazzo dodicenne, appassionato di moto, venuto a mancare nel 2019 a causa della fibrosi cistica.
Le arzille vecchine hanno regalato tanti sorrisi ai bambini ma anche agli adulti offrendo ancora una volta una bella testimonianza di solidarietà.
Quest'anno oltre alle moto, agli scooter e a qualche quad c’erano anche tre monoruotisti Konrad, Francesco e Raffaele che hanno voluto vestire i panni della Befana a bordo dei loro innovativi mezzi. Le mono ruote sono state molto apprezzate ed hanno stupito ed incuriosito tutti i presenti non solo per la simpatia dei tre conducenti ma, soprattutto per l’agilità ed il senso di libertà che essi esprimono. Così la Motobefana parmigiana è stata anche l’occasione per fare conoscere meglio un mezzo non ancora così popolare tanto che il nuovo Codice della strada non ne disciplina nemmeno la circolazione. Konrad, che è uno dei maestri della Scuola Italina Monoruote, dice che si attendono i Decreti Attuativi e che al momento ci si trova in un limbo normativo.
Anche le Befana sulle mono ruote sono assicurate e sotto le vesti stracciate ci sono tutti i dispositivi di protezione per non farsi male. I tre centauri in mono wheel hanno raccontato a tutti circa i vantaggi del loro mezzo soprattutto per la trasportabilità, la capacità di socializzare ed ancor più la sua straordinaria agilità, raccomandando di utilizzare sempre il buon senso e di rispettare i limiti di velocità.
In conclusione anche quest’anno una Motobefana all’insegna della tradizione ma con molti elementi di novità visto che oltre alla scopa utilizza mezzi nuovi per trasmettere simpatia e vicinanza al prossimo.