Violenza di genere: sono 31mila le donne che hanno sporto denuncia nell'ultimo quinquennio in Emilia-Romagna, nel 2017 in 3.520 sono state accolte dalla rete regionale. Primo rapporto dell'Osservatorio regionale: i dati consolidati su denunce, femminicidi, Centri, Case rifugio e strutture per uomini maltrattanti. Le cifre inedite sugli accessi ai Pronto soccorso.

Bologna -

I dati delle violenze sulle donne ma anche quelli dell’accoglienza e dell’ascolto, i progetti messi in campo dalla Regione Emilia-Romagna. A un anno dall’istituzione, arrivano i dati dell’Osservatorio regionale sulla violenza di genere. Il report per la prima volta offre un panorama esaustivo su denunce, femminicidi, strutture e le cifre inedite sugli accessi ai Pronto soccorso, oltre a dar conto del lavoro svolto nell’ultimo anno dalla Regione per la formazione degli operatori dei servizi sanitari dell’emergenza e per l’operatività e l’ampliamento dei Consultori, riportando i dati dell’Istat e del Ministero.

 

 

I dati dell’osservatorio sono stati presentati questa mattina nella sede della Case delle donne per non subire violenza, a Bologna, alla presenza dell’assessora alle Pari opportunità Emma Petitti e del presidente del Coordinamento dei centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna Angela Romanin. Nell’occasione è stato illustrato il progetto del Coordinamento regionale “Donne al centro contro la violenza”. Presente Roberta Mori della Commissione Parità dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna.

“Nella nostra regione– ha detto l’assessora Petitti– vi è una lunga tradizione di collaborazione pubblico-privato. E’ una strada che percorriamo per non lasciare soli chi sta sul fronte di questa battaglia. L’impegno di questa Regione sta nel fornire strumenti di prevenzione, educazione e informazione. Cinque anni fa abbiamo approvato la legge sulla parità, quindi il Programma regionale Antiviolenza, poi abbiamo investito risorse con i nostri bandi. E’ nato anche l’Osservatorio che ci ha aiutato a capire in modo più organico come nasce e si sviluppa questo fenomeno. Dal quadro è risultato un dato che mi fa molto piacere: le donne sono più coraggiose, escono dall’ombra, denunciano e sanno di non esser più sole”.

 

VIOLENZA SULLE DONNE: I CASI IN EMILIA ROMAGNA

L’Emilia-Romagna è una delle regioni dove i tassi di violenza contro le donne sono più alti in Italia ma è anche la prima per le denunce di violenze sessuali (15,6 ogni centomila donne), percosse (28,6), lesioni dolose (89,6) e la quarta per i femminicidi (0,6 su centomila). Tassi inferiori alla media nazionale si riscontrano invece riguardo allo stalking (23,2).

Nell’ultimo quinquennio le donne che hanno sporto denuncia nella nostra regione per aver subito una violenza sono state oltre 31.000 (dati 2012-2016 – Ministero Interno), di cui 14.000 sono state vittime di minaccia, oltre 3.000 di stalking, 1.700 di violenza sessuale, 13.000 di una violenza fisica grave o gravissima quali percosse, lesioni e tentati omicidio, mentre 66 sono state assassinate.

Nel decennio 2007-2016 - fatta eccezione per le vittime di stalking, che sono cresciute costantemente da quando nel 2009 lo stalking è diventato un reato, i dati registrano una chiara diminuzione delle vittime di questi reati: le vittime di minacce sono scese di quasi 30 punti percentuali dal 2007 al 2016, di 27 per le violenze sessuali, di oltre 30 per le percosse, di 20 per le lesioni, di 8 per i tentati omicidi, mentre il numero di donne uccise è rimasto uguale.

 

LA RETE REGIONALE DI AIUTO 

La Regione Emilia-Romagna per contrastare il fenomeno ha messo in piedi un sistema che si basa su una rete di 56 sportelli per ascolto e presa in carico, 20 Centri Antiviolenza, che forniscono accoglienza, consulenza, sostegno alle donne, anche con figli/e, minacciate o che hanno subito violenza e 39 Case Rifugio, strutture a indirizzo segreto o riservato che forniscono, a titolo gratuito, alloggio sicuro alle donne con o senza figli minori che subiscono violenza, indipendentemente dal luogo di residenza, per salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica. Inoltre, sono sorti in Emilia-Romagna 10 Centri di aiuto per uomini maltrattanti un’esperienza innovative per il trattamento di uomini violenti.

 

I DATI DEI CENTRI ANTIVIOLENZA

Nel corso del 2017 i Centri Antiviolenza dell’Emilia-Romagna hanno registrato 17.235 contatti da parte di 5.345 donne, di cui il 44,6% ha contattato un centro per la prima volta. Delle 5.345, 1.732 sono state indirizzate ad altri servizi, in particolare: circa un migliaio ai servizi territoriali (Servizio Sociale, Forze dell’ordine, Consultori familiari, Pronto soccorso, Sert, altro Centro antiviolenza); 280 ad accoglienza in emergenza/pronta accoglienza e 148 ad accoglienza in casa rifugio. Risultavano in carico presso i Centri antiviolenza 3.520 donne (di cui 2.526 accolte nel 2017).

La Regione Emilia-Romagna attraverso un bando, le cui attività sono state realizzate nel 2017, ha inoltre finanziato 49 progetti per 1 milione di euro per rafforzare le politiche regionali di contrasto alle discriminazioni di genere e alla violenza sulle donne e promuovere una cultura della parità e del contrasto agli stereotipi. Oltre metà dei progetti sono promossi da Enti Locali, il 24% (12 progetti) da associazioni o soggetti del privato sociale e il20,4% (10 progetti) da un Centro Antiviolenza. Sono stati coinvolti circa 24.500 cittadini, tra cui 14.200 studenti, più di 600 insegnanti e 380 genitori e 1600 operatori dei servizi. 

Nel 2017 la Regione aveva anche stanziato 240.000 euro per realizzare un progetto formativo finalizzato a migliorare le capacità di accoglienza da parte dei servizi di emergenza e della rete dei servizi territoriali per le donne che subiscono violenza e i loro figli. Fra gli obiettivi: la definizione di protocolli integrati di assistenza e modelli condivisi di intervento. La Regione ha avuto un ruolo di coordinamento del progetto con il coinvolgimento del Servizio politiche sociali e socioeducative, del Servizio Assistenza Territoriale, del Servizio Assistenza Ospedaliera e dell’Area formazione dell’Agenzia Regionale. Nella prima parte del progetto sono stati formati 168 operatori dei servizi di cui 84 dei Pronto soccorsi e 84 dell’area dei consultori e dei servizi sociali. /AA

 

Fonte: Regione ER

In occasione dello sciopero generale riferito all’intera giornata di venerdì 23 novembre 2018, proclamato dalle Organizzazioni Sindacali ANAAO ASSOMED, CIMO, AAROI-EMAC, FP CGIL MEDICI E DIRIGENTI SSN, FVM Federazione Veterinari e Medici, FASSID (AIPAC-AUPI-SIMET-SINAFO-SNR), CISL MEDICI, FESMED, ANPO-ASCOTI, FIALS MEDICI, COORDINAMENTO NAZIONALE DELLE AREE CONTRATTUALI MEDICA E VETERINARIA UIL FPL, ASSOMED, SIVEMP – del personale appartenente alla dirigenza medica, veterinaria, sanitaria, professionale, amministrativa, tecnica del Servizio sanitario nazionale, compreso Irccs, Izs  e Arpa, dipendenti delle aziende ed Enti del SSN, l’Azienda Usl Irccs di Reggio Emilia comunica che saranno garantite le prestazioni riferite all’assistenza sanitaria in regime d’urgenza, comprese le prestazioni specialistiche, diagnostiche e di laboratorio di supporto all’espletamento dell’attività di emergenza-urgenza.

Reddito di solidarietà. In poco più di un anno in Emilia-Romagna già erogato a oltre 10.500 famiglie, più di 25mila persone: negli ultimi mesi i beneficiari aumentati del 30%. Da luglio, il Res integra il Rei nazionale per un contributo economico mensile che sfiora i 900 euro per nuclei familiari numerosi. Attivati numerosi percorsi di inclusione socio-lavorativa. 

Bologna –

In Emilia-Romagna cresce ancora il Reddito di solidarietà, il sostegno mensile concesso a persone e famiglie in gravi difficoltà economiche che accettano di entrare in un percorso di reinserimento sociale e lavorativo. Voluto dalla Regione Emilia-Romagna, salgono infatti a 10.546 i nuclei familiari, per oltre 25mila persone, a cui è stato erogato in poco più di un anno, da settembre 2017 - quando la misura fu avviata -a novembre 2018. Rispetto a maggio scorso, data dell’ultima rilevazione, sono aumentati di oltre il 30% i nuclei familiari beneficiari, che allora erano arrivati a 8mila.  

Istituito nel novembre 2016 con legge regionale, il Res dal luglio scorso integra l’analoga misura nazionale del Rei (Reddito di inclusione): il nuovo Res viene quindi erogato insieme al Rei, aumentando l’importo della cifra ottenuta da chi ha più bisogno. Il contributo economico mensile può raggiungere i 300 euro nel caso di una persona sola e sfiorare i 900 euro se destinato a una famiglia formata da cinque o più componenti. Lo si può avere per una durata massina di 18 mesi (rispetto ai 12 iniziali), purché si sia residenti in maniera continuativa in Emilia-Romagna da almeno 24 mesi e possedere i requisiti per l’accesso al Rei, fra cui un Isee annuo non superiore ai 6mila euro (soglia prima fissata a 3mila euro).

Al Res viene associato un programma di attivazione e reinserimento sociale e lavorativo che, se non viene rispettato dai beneficiari, comporta il decadimento del Reddito di solidarietà, che cessa di essere corrisposto. Per il Res, la Giunta regionale ha stanziato quasi 70 milioni di euro per il biennio 2018-2019. 

I dati, raccolti dal sistema informativodella Regione Emilia-Romagna in collaborazione con l’Università di Modena, sono statiillustrati oggi in conferenza stampa dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dalla vicepresidente con delega al Welfare, Elisabetta Gualmini. Con l’occasione, è stata anche presentata la nuova campagna informativa sul Res “Il Reddito di solidarietà qui c’è. Più vicini a chi è in difficoltà”, che prende il via in questi giorni nell’intero territorio regionale. 

“In Emilia-Romagna siamo e vogliamo essere sempre di più una terra solidale nei fatti, aiutando concretamente chi ha bisogno a uscire da periodi o momenti critici- afferma il presidente Bonaccini-. Chi vive in situazioni di gravi difficoltà, persone sole o famiglie, per poter andare avanti ha bisogno di due cose: un contributo economico e, contemporaneamente, un supporto per il reinserimento sociale o lavorativo. Ed è giusto che siano le istituzioni ad offrire loro un sostegno per risollevarsi. La Regione Emilia-Romagna lo fa- aggiunge il presidente-. Lo fa avendo costruito con pazienza la rete necessaria a erogare il Res, adeguato la propria norma e stanziato risorse importanti del proprio bilancio, che mai come in questo caso sono risorse della collettività che ritornano alla collettività. Aiutiamo le persone a riprendere in mano la propria vita attraverso il lavoro, il volontariato, l’impegno sociale. E il numero dei nostri concittadini che in poco più di dodici mesi hanno potuto usufruire del Reddito di solidarietà, credo dimostri la bontà dell’idea. Perché non ci possono essere crescita e sviluppo senza solidarietà, senza diritti”. 

“Con il Reddito di solidarietà abbiamo costruito uno dei pilastri delle politiche di welfare di questa Giunta- sottolinea la vicepresidente Gualmini-.  I dati dimostrano che la povertà esiste, purtroppo, anche in una regione avanzata e piena di prospettive come l’Emilia-Romagna. È importante, però, che le persone più deboli sappiano di poter contare su risposte concrete e dignitose ai loro bisogni. Non una semplice misura assistenzialistica- chiude la vicepresidente- ma l’impegno in un progetto per riconquistare, passo dopo passo, la propria autonomia. Un risultato di cui siamo assolutamente soddisfatti anche per quanto riguarda il futuro, prevediamo infatti che entro fine mandato i nuclei familiari a beneficiare della misura arriveranno a 22 mila”.

 

I DESTINATARI DEL CONTRIBUTO

C’è chi da anni ha perso il lavoro e non riesce a ritrovarlo perché troppo avanti con l’età,donne costrette a licenziarsi per accudire i propri figli e che faticano a rientrare nel mondo del lavoro; chi, pur lavorando, non riesce a mantenere la propria famiglia e chi, ancora, ha alle spalle un passato di emarginazione dal quale vorrebbe emergere. Sono alcune delle storie più comuni tra le persone che versano in condizione di povertà accertata e hanno diritto al Reddito di solidarietà.

nuclei che usufruiscono del Res sono composti da una sola persona nel 41,3% dei casi; oltre Il 60% di coloro che fanno richiesta ha più di 45 anni, e di questi più del 53% ne ha dai 56 in su. I beneficiari del Res sono in gran parte italiani (70%). A fare domanda per ricevere il contributo previsto dalla misura regionale sono donne nel 56% dei casi e uomini nel 44%. 

Inoltre, per oltre 2 mila beneficiari del Res(2.304) sono state attivate, in collaborazione con i Servizi territoriali per il Lavoro, misure di inclusione socio-lavorativa (orientamento, formazione, tirocini) previste e finanziate dalla Legge regionale 14 del 2015 che mira all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale delle persone in condizione di fragilità. Si è dunque creato un circuito virtuoso tra Reddito di solidarietà e inclusione lavorativa, che rafforza il versante attivo del contrasto alla povertà.  

 

I NUMERI DEL RES: TUTTI I TERRITORI ATTIVI CONTRO LA POVERTÀ

Da settembre 2017 al 15 novembre 2018 le domande inoltrate dai cittadini ai Servizi sociali del proprio Comune di residenza per ricevere il Reddito di solidarietà sono state complessivamente 33.863; di queste richieste, oltre 13.000 sono al vaglio dell’Inps per una verifica dei requisiti necessari, così come prevede l’iter di assegnazione del contributo. I nuclei familiari già ammessi al contributo sono 10.546 (su un numero complessivo di nuclei residenti che in Emilia-Romagna arriva a 1.997.372), dei quali 6.342 ricevono la prima misura regionale (domande antecedenti alle nuove norme e all’integrazione col Res), 4.204 usufruiscono del contributo unitario Res + Rei. Le domande respinte sono state 10.281, per mancanza dei requisiti.

A livello territoriale, nella provincia di Bologna i nuclei familiari ad aver già ottenuto il Res sono stati 2.355, in quella di Modena 1.651, poi Reggio Emilia con 1.129, Ferrara con1.070, Parma con 1.066, Ravenna con 1.006, Rimini con 919, Forlì-Cesena con 829 e Piacenza con 521.

 

LA NUOVA CAMPAGNA INFORMATIVA

“Il Reddito di solidarietà qui c’è. Più vicini a chi è in difficoltà”. È lo slogan scelto per la nuova campagna di informazione sul Res della Regione, che partirà nei prossimi giorni in tutta l’Emilia-Romagna. Pubblicità sugli autobus, spot radiofonici, video e spazi pubblicitari sulle pagine locali dei quotidiani, così come siti web e giornali on line sono gli strumenti utilizzati per la nuova campagna, che si svolgerà tra novembre e dicembre. Per intercettare l’attenzione dei potenziali utenti, inoltre, sono stati predisposti cartelloni pubblicitari alle pensiline degli autobus e bacheche digitali lungo le strade più importanti dei comuni capoluogo di provincia.

Sul sito della Regione www.regione.emilia-romagna.it/res si trovano le informazioni e le risposte alle domande sul Res: a chi rivolgersi per inoltrare la domanda, cosa significa aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e inserimento lavorativo, qual è il percorso obbligatorio da seguire per ottenere, e soprattutto mantenere, il contributo economico. Oltre alla mappa in cui trovare lo sportello sociale più vicino. 

 

LA ‘COSTRUZIONE’ DEL RES: UN LUNGO PERCORSO

Per progettare una misura come il Res, ad oggi in mano ad oltre 10mila famiglie,  sono serviti diversi passaggi, tutti estremamente importanti: uno studio di fattibilità sulle condizioni socio-economiche dell’Emilia-Romagna corredato dall’elaborazione di stime previsionali sui tassi di povertà; una legge regionale e successive modifiche in parallelo all’evoluzione della normativa nazionale; due Protocolli d’intesa con il Ministero del Lavoro e con il Ministero dell’Economia; una convenzione con INPS per l’erogazione del sussidio; l’elaborazione di un software regionale per l’immissione delle domande; attività di formazione del personale appartenente agli oltre 300 Comuni della regione. /Ti.Ga.

 

Fonte: Regione ER

La produzione alimentare è una eccellenza Italiana universalmente riconosciuta ed ha implicazioni importanti sulla salute dei consumatori e sulla economia del Paese.

Lo scopo di questo convegno è di illustrare il valore realizzato dagli operatori della filiera che partendo dalla produzione di foraggi, materie prime zooteniche e mangimi arriva sulle tavole di tutto il mondo come icona del Made in Italy.

Economia, Salute e Territorio gli elementi da valorizzare

HOTEL LINK 124
Via San Leonardo 124 - Parma Venerdì 23 novembre 2018 - ore 9,30

Convegno_Emilcap.jpg

Convegno_Emilcap_invito.jpg


Trehyus

Natale si avvicina ma ogni anno, tra novembre e dicembre, c'è un giorno molto speciale per tutti gli amanti dello shopping online e degli sconti: è il Black Friday.

Noi di Trehyus non potevamo mancare all'appuntamento col famoso "venerdì nero", tanto che il Trehyus Black Friday non solo vi permetterà di risparmiare sull'acquisto dei nostri prodotti, ma vi consentirà di avere un biglietto d'ingresso speciale per uno spettacolo di magia, e tutti voi, senza differenza d'età, potrete tuffarvi nel nostro mare d'arcobaleno.

Quello di Trehyus sarà un Black Friday pieno di regali che raccontano l'arte e la tradizione dei mestieri, l'artigianato, il "fatto a mano", l'unico e irripetibile. Mug, tazze e ciotole interamente dipinte a mano, arricchite con aforismi motivazionale e ricchi di gioia, per voi e per chi vi sta attorno.

Comprare un prodotto Trehyus non significa solamente portare a casa un oggetto inanimato e privo di emozioni. Le nostre ceramiche e i prodotti tessili sono vivi e respirano assieme a voi, vi accompagnano nell'arco di tutta la giornata.

Indossare una nostra pashmina significa due cose: tuffarsi in un morbido abbraccio, lasciandosi coccolare da un tessuto di altissima qualità; sentirsi coccolare dalle parole dei nostri aforismi e dai disegni dipinti a mano dai nostri artisti. Tutto diventerà estremamente rassicurante; vi sembrerà che le persone attorno vi sorridano. Provate se non mi credete, solo così capirete veramente ciò che intendo.

Cosa dire poi delle nostre pochette? Vi voglio raccontare come nascono. Abbiamo scelto per voi i migliori tessuti, come potete tranquillamente vedere osservando i nostri prodotti. Tessuti alla moda che rendono le pochette Trehyus estremamente belle da indossare, adatte a chi ama lo stile classico ma anche a chi ama lo street style. Le pochette Trehyus sono interamente fatte a mano: prima vengono tagliati i tessuti, poi dipinti e arricchiti da un nostro aforisma, infine cuciti al fine di creare la borsetta. Anche in questo caso, a differenza di una pochette classica, fredda e inanimata, Trehyus vi offre qualcosa di vivo e in grado di offrire emozioni. Gli altri leggeranno l'aforisma dipinto sulla pochette e capiranno il vostro stato d'animo, si renderanno conto, care amiche, di quanto voi siate felici.

Ci sono poi le magliette dipinte a mano, i berretti e gli zainetti, tutti decorati dai nostri artigiani. Stiamo parlando di prodotti unici, care amiche e cari amici, prodotti che solo voi potrete avere perché irripetibili. Anche qui gli aforismi vi accompagneranno, sia che indossiate una maglietta o un berretto, sia che portiate sulla spalla uno zainetto.

C'è poi la ceramica Trehyus. Tutti i nostri prodotti sono dipinti a mano, unici. Tazze, mug, teiere, tazzine da caffè, tutto è artigianale e allo stesso tempo design. Ogni oggetto è dipinto, porta con sé il profumo dell'arte, Vi potrete tuffare in pozzanghere di cielo o vivere di aquiloni, potrete bagnarvi le mani di arcobaleno o sfiorare la pelle dei sogni. Decidete voi se amare di più i disegni, gli aforismi, o magari entrambi, saranno loro ad accompagnarvi accarezzandovi per tutto il giorno.

Regalatevi un po' di felicità, ne avete tutto il diritto, perché senza gioia il futuro sarà sempre troppo lontano per poterlo cogliere.

Trehyus vi offre poi tutta una serie di magliette realizzate attraverso la stampa serigrafica. Il tessuto con cui sono realizzate queste t-shirt è in assoluto tra i migliori. Le magliette sono tutte made in Italy. Capi di qualità elevata, aforismi scritti a mano su carta, e dai quali poi si sono realizzati dei telai per la stampa in serigrafia.

Il 23 novembre sarà una giornata molto speciale e noi di Trehyus siamo pronti ad accogliervi a braccia aperte
 
 

Gioco d'azzardo. Venturi: "Stiamo ascoltando i lavoratori ma dalla Regione non c'è, né ci sarà alcun passo indietro: la lotta alle ludopatie per noi viene prima di ogni cosa"

Dopo l'incontro con i sindacati e il direttore generale dell'assessorato alle Politiche per la salute, l'assessore ribadisce: "Confermato il divieto di aprire esercizi entro 500 metri da luoghi sensibili come scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile, così come quello di doversi spostare per quelli che vi si trovano ora, oppure di eliminare le slot machine"

Bologna – "Abbiamo ascoltato i lavoratori, le loro preoccupazioni, così come comprendiamo le esigenze delle imprese, ma la lotta alle ludopatie per noi viene prima di ogni altra cosa. Per quanto riguarda la Regione, deve essere chiaro che non c'è, né ci sarà alcun passo indietro nella lotta al gioco d'azzardo che abbiamo messo nero su bianco nella nostra legge regionale. Con i sindacati si è trattato di un primo incontro. Se davvero, e speriamo non sia così, si porrà un problema di perdita di posti di lavoro, non ci tireremo indietro nel trovare soluzioni condivise, a maggior ragione nel momento in cui come Giunta regionale abbiamo fatto del lavoro e della tutela dell'occupazione la priorità del nostro mandato. Un impegno che anche in questo caso non verrà certo meno". Così l'assessore regionale alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, in merito a notizie di stampa relative all'incontro avvenuto fra i sindacati Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucus-Uil con il direttore generale dell'assessorato regionale, Licia Petropulacos.

"Nessuna ci sarà alcuna retromarcia rispetto ai divieti che abbiamo introdotto con la normativa regionale- prosegue Venturi- e quindi entro 500 metri da scuole, ospedali e centri di aggregazione giovanile non è più possibile aprire nuove Sale bingo e Sale scommesse, né installare nuove macchinette negli esercizi pubblici. Così come tutte le Sale Bingo e Videolottery che attualmente sono entro il limite dei 500 dovranno spostare la propria sede, o eliminare le slot machine, entro sei mesi dal momento in cui i Comuni avranno portato a termine la mappatura dei luoghi sensibili sul territorio. Noi stiamo facendo la nostra parte con serietà e decisione- chiude l'assessore- senza per questo, lo ribadisco, sottrarci all'ascolto dei lavoratori, ai quali assicuriamo altrettanto impegno nel trovare una soluzione a problemi che approfondiremo e affronteremo con loro".

Disposizione che impone di ammalarsi entro le 7.30, accade a Fornovo, Solignano, Berceto e Terenzo.

Se non fosse un atto ufficiale potrebbe sembrare una barzelletta eppure si tratta di una tragicomica realtà, i docenti delle scuole statali di alcuni comuni del Parmense quando si ammalano devono farlo sapere all'amministrazione scolastica entro le 7.30 del mattino, qualora dovessero ammalarsi dopo tale orario non sanno come doversi regolare, come se i malanni avessero un termine orario per potersi manifestare.

Il fatto ancora più curioso ed inspiegabile è che questa disposizione vale solo per gli insegnanti, gli appartenenti alle altre categorie scolastiche: bidelli, impiegati e personale dirigenziale sono evidentemente "liberi" ammalarsi a qualsiasi ora del giorno e della notte.

La disposizione (che alleghiamo) è stata emessa dalla dottoressa Gloria Cattani, dipendente dell'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna con qualifica di dirigente scolastico, assegnata in "reggenza" all'Istituto Comprensivo di Fornovo di Taro (Parma) al quale afferiscono le scuole dell'infanzia, primarie e medie che si trovano nei comuni di Fornovo Taro, Solignano, Berceto e Terenzo.

Oltre alla singolare termine orario, la disposizione suggerisce agli stessi docenti di comunicare la loro assenza, ovviamente entro le 7.30, anche inviando messaggi whatsapp o sms ai loro colleghi che coordinano i plessi scolastici, come se fosse normale in una pubblica amministrazione far viaggiare dati sensibili verso utenze telefoniche private. Tutto come se la scuola non avesse un ufficio.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti, precisa: "Abbiamo formalmente invitato l'Ufficio Scolastico regionale ad intervenire ma è passata una settimana e tutto tace, ci spieghino perché i docenti di questi comuni, dove non risultano problemi particolari di assenteismo devono essere trattati in questo modo assurdo, chi è responsabile politico delle azioni dell'amministrazione scolastica se c'è batta un colpo, noi ci riserviamo ulteriori azioni e rivendichiamo sanzioni a carico di chi mette in innegabile imbarazzo l'amministrazione scolastica"

(allegata la disposizione contestata)

Comunicato-N.-61_Modalita-comunicazione-assenze-personale-docente.jpg

 

 

 

Mercoledì, 21 Novembre 2018 06:28

Emilia Centrale, Nominati i sindaci in consiglio.

Emilia Centrale: 33,7 milioni di euro di fondi europei, ministeriali e regionali per i progetti consortili a difesa e sviluppo del territorio. Nominati i sindaci in Consiglio

Il 30 novembre il Commissario straordinario Zambelli che si complimenta con lo staff per quanto ottenuto saluterà il Consorzio e passerà il testimone alla nuova governance uscita dalle elezioni. Intanto i sindaci hanno nominato i loro rappresentanti in consiglio: Fabio Ruffini (Vetto), Renzo Bergamini (Gualtieri) e Simone Tosi (Ass.Carpi). Bilancio preventivo 2019 già approvato e condiviso.

REGGIO EMILIA - 20 Novembre 2018 - Ultimi rilevanti atti di governo straordinario per il periodo di Commissariamento regionale del Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale che ha caratterizzato 2 anni e 9 mesi di amministrazione dell'ente. Il nuovo Consiglio di Amministrazione è stato convocato in prima seduta per Venerdì 30 novembre prossimo e in quell'occasione il Commissario bolognese Franco Zambelli saluterà tutto lo staff e la sede reggiana di Via Garibaldi lasciando definitivamente la responsabilità della gestione e dell'indirizzo alla nuova governance espressa dal corpo elettorale nelle recenti Elezioni Consortili per il rinnovo del CDA di Settembre.

Prima dell'insediamento dei nuovi organi amministrativi però il Commissario Zambelli ha provveduto alla convocazione dell'Assemblea dei Sindaci dell'intero comprensorio, Assemblea che aveva il diritto-dovere di nominare tre rappresentanti che siederanno nel Consiglio dell'Emilia Centrale; dalle consultazioni tra i primi cittadini sono usciti tre nomi di altrettanti amministratori locali: il Sindaco di Vetto Fabio Ruffini, il Sindaco di Gualtieri Renzo Bergamini e l'Assessore Politiche Ambientali del Comune di Carpi Simone Tosi.

Nel frattempo, ottemperando agli obblighi di legge di approvazione del bilancio preventivo, il Commissario, dopo aver condiviso scelte mirate con le maggiori e più rappresentative organizzazioni del territorio, ha provveduto all'approvazione del bilancio preventivo per l'anno 2019. Un anno che sarà estremamente importante per molti dei progetti messi in cantiere su difesa idraulica, manutenzioni per la mitigazione del dissesto idrogeologico e irrigazione e riuso delle acque. L'importanza dei numeri è tangibile e traspare soprattutto dai 33,7 milioni di euro di stanziamenti che il Consorzio dell'Emilia Centrale è riuscito ad intercettare ed ottenere (grazie alla capacità progettuale dell'Ufficio Tecnico premiata da ingenti fondi comunitari, nazionali e regionali) per opere che dovranno completarsi in un lasso di tempo che oscillerà tra i 3 e i 5 anni.

Si tratta di una ventina d'interventi per la messa in sicurezza del territorio e per il miglioramento della rete scolante ed irrigua in completa gestione consortile. "Il risultato conseguito – ha commentato il Commissario Zambelli - oltre a costituire un riconoscimento concreto della capacità progettuale del Consorzio e dei suoi tecnici , al contempo è il frutto dell'ottimo lavoro svolto dall'ANBI nazionale e regionale per sensibilizzare le pubbliche istituzioni sul ruolo strategico che le finalità dei Consorzi di Bonifica hanno e mantengono per un armonioso ed equilibrato sviluppo del territorio. Allo stesso tempo il Bilancio 2019 vedrà anche più di 7 milioni di euro per altri interventi di manutenzione delle opere di bonifica e per la realizzazione di nuovi interventi da finanziarsi con fondi consortili, a dimostrazione che la Bonifica dell'Emilia Centrale è un ente concretamente vicino al territorio in grado di attivarsi per risolvere le sue criticità".

Il Bilancio 2019 consolida il trend di contenimento dei costi fissi ed in particolare quelli per il personale dipendente, mentre sono incrementati sensibilmente quelli per l'acquisto dell'energia elettrica di circa 300.000 euro. Questo aumento del costo energetico, legato ad una funzione che risulta imprescindibile per la gestione dei flussi delle acque, ha definito la necessità di un adeguamento alle aliquote contributive dell'1,5% percentuale in linea con l'aumento annuale dell'inflazione secondo i canoni ISTAT, utilizzati da sempre come riferimento.

Per tutti coloro, consorziati ed interessati, che desiderassero approfondire le tematiche che riguardano l'azione del Consorzio sul territorio, compresi i dettagli del bilancio preventivo è disponibile e consultabile una sezione dedicata all'interno del portale www.emiliacentrale.it 

Zambelli_al_seggio-IMG-2053.jpg

A Bruxelles l'evento annuale dedicato alle iniziative maggiormente riuscite per la diffusione della banda larga realizzate da Regioni e Comuni. EmiliaRomagnaWiFi il solo progetto italiano selezionato. Già 5mila i punti di accesso installati nel territorio regionale: navigazione aperta tutti i giorni, 24 ore su 24, in moltissime piazze, edifici pubblici, biblioteche, ospedali da Piacenza a Rimini. Donini: "Continuiamo a lavorare per un vero e proprio diritto di cittadinanza digitale".

Bologna -

L'accesso libero, gratuito e veloce a Internet in Emilia-Romagna sale sul podio d'Europa. EmiliaRomagnaWiFi, la rete dell’Emilia-Romagna che permette di navigare in Internet in moltissime piazze, ospedali e biblioteche da Piacenza a Rimini, 24 ore su 24 e senza bisogno di autenticarsi, è stato inserito fra i primi tre progetti premiati ieri a Bruxelles allo European Broadband Awards, l’evento annuale in cui la Commissione europea assegna i riconoscimenti alle iniziative maggiormente riuscite per la diffusione di infrastrutture a banda larga realizzate da Regioni e Comuni e, più in generale, enti locali e governi territoriali a livello continentale. E’ stato l’unico progetto italiano selezionato.

Gestito nell’ambito del programma Agenda digitale Emilia-Romagna (ADER) della Regione Emilia-Romagna, EmiliaRomagnaWiFi è stato ricompreso nei tre migliori progetti della categoria 4, quella, sulle cinque complessive, riservata alla valutazione dell’impatto socioeconomico e dell’accessibilità del progetto stesso.

L’obiettivo iniziale indicato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, l’installazione di un punto Wi-Fi ogni mille abitanti e di almeno 4mila hotspot entro il 2019, è già stato abbondantemente superato: a oggi, infatti, sono più di 5mila i punti di accesso alla Rete in aree pubbliche, la maggior parte dei quali attivati da Lepida. Un traguardo raggiunto grazie ai bandi pubblici del 2017 rivolti agli enti locali e grazie all’adesione a EmiliaRomagnaWiFi da parte di reti precedentemente sviluppate dagli enti stessi, in particolare del comparto sanità.

“Il riconoscimento in sede europea- afferma l’assessore regionale alle Infrastrutture digitali, Raffaele Donini- è per noi conferma della bontà e del valore delle nostre azioni che puntano a riconoscere un vero e proprio diritto di cittadinanza digitale. Dal 2018 sono coperti con il segnale EmiliaRomagnaWiFi anche lo stadio Dall’Ara a Bologna, una prima spiaggia a Cesenatico, una piscina comunale a Lizzano in Belvedere, dimostrazione del fatto che il progetto prosegue oltre gli obiettivi fissati di un punto WiFi ogni mille abitanti. Andiamo avanti, quindi, lungo la strada tracciata con l’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna, per avere territori nei quali sia sempre più facile lavorare, studiare, fare impresa”.

Emiliaromagna-premiazione-rete-wifi.jpeg

Alla cerimonia di Bruxelles era presente il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Andrea Orlando. Un’occasione per la Regione di presentare il proprio progetto e confrontarsi con le altre eccellenze che hanno fatto la differenza nella diffusione della banda larga e del digitale.

EmiliaRomagnaWiFi nella terna dei migliori viene dopo Net4all, la banda ultralarga nelle aree industriali (tra i 5 vincitori nel 2016) e Coviolo Wireless per il Comune di Reggio Emilia (tra i 5 vincitori nel 2017). Si tratta dunque di un altro riconoscimento per il territorio emiliano-romagnolo come ‘anticipatore’ di iniziative e sperimentazioni e, più in generale, di soluzioni previste dall’Agenda Digitale Europea, che possano poi replicarsi e diffondersi in altri territori e tra le prime Regioni d’Italia per la diffusione di servizi infrastrutturali.

Al seguente link, la mappa dei punti WiFi attivi in Emilia-Romagna: http://digitale.regione.emilia-romagna.it/emiliaromagnawifi.

 

Fonte: Regione ER

 

Open day CNA Reggio Emilia sulla fattura elettronica: sessione seminariale, demo e desk informativi per affrontare la rivoluzione digitale. Dopo il roadshow sul territorio, lunedì 26 novembre tocca all’area cittadina ospitare l’evento più atteso dalle imprese. Iscrizioni aperte per l’appuntamento al Centro Malaguzzi.

Reggio Emilia -

Oltre mille imprese coinvolte nei cinque appuntamenti del roadshow CNA sulla fattura elettronica sul territorio provinciale (Castelnovo Né Monti, Cavriago, Novellara, Roteglia, Scandiano) e più di 150 iscritti a pochi giorni dall’apertura della lista di partecipazione all’Open Day, promosso da CNA in collaborazione con Schiatti Class, in programma lunedì 26 novembre dalle 15 presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi. 

Un tema caldo in vista dell’estensione dell’obbligo a tutte le partite iva dal 1 gennaio 2019, che si colloca in un contesto più ampio di rivoluzione digitale, in cui CNA si pone come partner per aiutare le imprese a cogliere le tante opportunità derivanti dall’innovazione tecnologica. 

Il programma della giornata prevede, dopo l’apertura dei lavori da parte di Annarella Ferretti, presidente CNA Area Centro, una sessione seminariale con una breve introduzione di Alex Morlini, coordinatore di CNA Digitale, sull’impatto dei cambiamenti tecnologici e digitali nella vita quotidiana, e le soluzioni CNA per affrontarli nella gestione aziendale presentate dal direttore di CNA Servizi Massimo Medici.

Nel corso del coffee break, sarà possibile ricevere informazioni e demo ai desk attivi nell'arco della giornata, con consulenti ed esperti CNA su diversi temi: gestionale BUSINESS CUBErilevatore presenze ND24privacy e GDPRBandi e finanziamenti disponibili in questo periodo. 

A seguire, i lavori riprenderanno con la dott.ssa Chiara Maletti, Consulenza Area Fiscale Sixtema Spa Interpreta, che illustrerà il quadro normativo e i nuovi adempimenti introdotti dalla fatturazione elettronica, e con la Dott.ssa Tania Lusetti, Responsabile Procedure Fiscali CNA Reggio Emilia, che procederà con una dimostrazione pratica della nuova modalità di fatturazione.

Al termine degli interventi, sarà lasciato ampio spazio per le domande dal pubblico.

Partecipazione gratuita previa iscrizione online obbligatoria sul sito www.cnare.it. Per maggiori info: tel. 0522 356310/356306 oppure email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Fonte: CNA RE

Piacenza, 20/11/2018 - Tanti gli interventi del Consorzio di Bonifica di Piacenza in territorio montano e tra quelli da poco terminati ci sono anche i lavori a San Michele, Pedina e Bosco di Morfasso.

"Nel comune che rappresento, come in tutti i comuni del comprensorio montano, ci sono situazioni a rischio idrogeologico. Grazie ai tavoli tecnici tra Unioni Montane, Comuni ed esperti del Consorzio di Bonifica è stato possibile individuare una serie di interventi prioritari per il nostro territorio" afferma il Sindaco di Morfasso, Paolo Calestani.
"Ringrazio il Consorzio per quanto sta facendo. Fondamentale rimane la collaborazione tra enti per riuscire a fare qualcosa di concreto per le nostre valli" conclude Calestani.

Contesto iniziale
Gli intensi fenomeni atmosferici degli ultimi anni hanno compromesso e riattivato diverse situazioni di dissesto idrogeologico nel comprensorio montano con smottamenti di versanti e pendici già in precario stato di stabilità.
Il Consorzio, con il compito di redigere l'elenco degli interventi di bonifica da attuare nei territori di cui sopra, ha istituito il Nucleo Tecnico Politico per la Montagna nell'ambito degli adempimenti programmatici di cui all'art. 3 della Legge Regionale 6 Luglio 2017 n.7.
L'intervento, segnalato dal comune di Morfasso, a seguito del sopralluogo dei tecnici del Consorzio, è stato catalogato come prioritario e inserito nel programma dei lavori per l'anno 2018.
Le porzioni di territorio prese in esame sono il versante a monte del cimitero di San Michele, la zona adiacente al cimitero di Pedina e un attraversamento stradale in località Il Bosco.
Le criticità emerse dai sopralluoghi sono state diverse: avvallamenti diffusi, depressioni del terreno e fessurazioni dei muri delle strutture cimiteriali, criticità idrauliche ai canali di scolo e altri danneggiamenti diffusi.

Interventi realizzati a San Michele
Per la realizzazione degli interventi di difesa del suolo volti all'eliminazione delle acque sotterranee presenti nel versante a monte del cimitero di San Michele, si è provveduto all'esecuzione di drenaggi di emungimento delle acque sotterranee e al rimodellamento del versante al fine di facilitare lo sgrondo delle acque meteoriche.

Nella pratica: sono stati messi a punto due drenaggi di una lunghezza complessiva di 180 metri lineari a una profondità media di 3 e posizionati con forma a "V" per intercettare la maggior quantità di acqua possibile; è stato posizionato un tubo corrugato con micro fessure sul fondo dello scavo con lo scopo di allontanare le acque meteoriche intercettate; è stato ricoperto il tubo con uno strato di pietrame alto di 1 metro con la funzione drenante; è stato, infine, posizionato uno strato di geotessuto affinché lo strato di inerte non si intasi.

Interventi realizzati a Pedina Inferiore
Per quanto riguarda la zona adiacente al cimitero di Pedina era stata notata la presenza di venute di acqua a tergo della gabbionata di sostegno alla scarpata stradale e un inefficiente deflusso idraulico dei canali di scolo causato dalla presenza di vegetazione e di detriti.
Anche in questo caso si è intervenuti con un drenaggio, qui dimensionato in 40 metri, e posto ad una profondità di 3 metri.
A completamento del lavoro, il Consorzio, ha provveduto a pulire i canali dalla vegetazione, ripristinando così la sezione idraulica di scolo.

Interventi realizzati in località Il Bosco
In località Il Bosco il deflusso delle acque piovane non risultava essere ordinato e stava provocando danneggiamenti diffusi.
In questo caso, si è provveduto alla sostituzione dell'attraversamento esistente mediante la fornitura e posa in opera di tubi in calcestruzzo e la successiva sistemazione dell'accesso carraio.

 

Al via i lavori di rimodulazione del Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia per migliorare i percorsi dei pazienti e ridurre il tempo di attesa. Il progetto è suddiviso in sei fasi che si svolgeranno nell’arco di 18 mesi per assicurare il minimo disagio ai pazienti.

Reggio Emilia -

Con il cantieramento dell’area dedicata all’attesa dei pazienti e dei familiari ha preso il via questa mattina il progetto di rimodulazione degli spazi e dei percorsi al Pronto Soccorso del Santa Maria Nuova. Oltre al PS generale sarà prossimamente interessato quello pediatrico.

Nell’arco di 18 mesi, in sei diverse fasi progettuali, sarà conseguito l’obiettivo di impiegare gli spazi secondo una distribuzione dei percorsi che tende ad anticipare la presa in carico dei pazienti in aree dedicate e ottimizzare i tempi di gestione di chi si rivolge al servizio con patologie e traumi minori, come è il caso di oltre la metà degli accessi.

L’importo complessivo dell’intervento di riqualificazione per la sola parte edilizia ed impiantistica ammonta a circa 1 milione di euro, a cui si aggiungeranno ulteriori costi per le attrezzature sanitarie e le tecnologie informatiche.

In considerazione del ruolo nevralgico del Pronto Soccorso, la riorganizzazione degli spazi avverrà in fasi successive tendenti a non ostacolare l’attività ordinaria del servizio. Il primo passo è rivolto alla futura sala d’attesa, all’ufficio della Polizia di Stato e ai locali di deposito.

Per la messa a punto del progetto è stato determinante l’esito positivo della sperimentazione di un paio di mesi svolta nella primavera del 2015 in collaborazione con il dipartimento Scienze e metodi dell’ingegneria di Unimore.  

Alla base della nuova impostazione è la suddivisione dei pazienti nelle aree di visita secondo il loro livello di criticità clinica, con i professionisti che prestano la loro opera muovendosi all’interno delle aree da paziente a paziente, non più rimanendo all’interno di un unico ambulatorio di visita. Come spiega Anna Maria Ferrari, direttore del PS e del Dipartimento aziendale emergenza-urgenza “La possibilità di compattare l’iter di valutazione del paziente deriva dal fatto che sarà il medico a raggiungerlo nella cosiddetta “zona a rapida valutazione” o nella “area a media criticità” e non viceversa. Questo si traduce in una più precoce presa in carico da parte dell’équipe operante in quell’area e in una riduzione dei tempi morti in quanto è il medico a spostarsi da un paziente all’altro e non viceversa. Il percorso dei codici critici rimane identico all’attuale prevedendo l’accesso diretto del paziente nelle sale d’emergenza con l’equipe pronta a riceverlo”.

La rimodulazione degli spazi prevede, tra l’altro, la creazione di ambienti dove somministrare le terapie meno invasive e monitorare il decorso di più pazienti in contemporanea.

"Ci scusiamo in anticipo per eventuali disagi che dovessero derivare all’utenza che sarà costantemente informata sul procedere dei lavori con cartelli esposti in loco" - comunica l'Ufficio Stampa dell'Ausl di Reggio Emilia.

 

Fonte: Ausl RE

Editoriale: - Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti. - Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite! - Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano. - Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA - Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero' - San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio -

SOMMARIO Anno 17 - n° 46 18 novembre 2018
1.1 editoriale
Ma che splendidi alleati (5). La fortuna d'essere paragnosti.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseari. Preziosa risalita del Grana e del Parmigiano..
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. In caduta il prezzo del petrolio. Sintomo di contrazione economica mondiale?
3.1 BIS - cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti ma si prospetta un accordo USA/CINA.
5.1 Agroalimentare Il Ministro Centinaio a Confcooperative. In testa alle priorità: guerra all'italian sounding e la riorganizzazione della promozione all'estero'
6.1 eventi san martino San Martino - a spasso per Noceto con il Ministro Gian Marco Centinaio
7.1 eventi san martino Noceto - sfida all'ultimo "Gnocco"
7.2 inquinamento acustico Inquinamento acustico - senza le barriere i gestori dell'autostrada devono risarcire
9.1 ambiente 40 milioni di buone notizie per Piacenza
9.2 ambiente Contratto di fiume Parma-Baganza, 4 incontri per ascoltare criticità e valori del territorio
10.1 petrolio e prezzi carburanti Petrolio in caduta libera ma benzina alle stelle. Siamo alle solite!
10.2 ambiente Cassa di espansione sul Baganza - Il NO argomentato da parte socialista
11.1 ambiente (continua) ...cassa di espansione
12.1promozioni "vino" e partners
13.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

Cibus_46-18nov18-COP_1.jpg

 

 

 

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Maltempo. A Rocca Pietore, nel bellunese, scongiurato il rischio di evacuazione grazie ai tre potabilizzatori arrivati da Modena, parte della Colonna mobile di Protezione civile dell'Emilia-Romagna

L'assessore Gazzolo: "Assicurato il rifornimento idrico dopo i danni causati da piogge e vento, fondamentale per mantenere la popolazione in paese e ridurre i disagi ai turisti". Il punto sul supporto garantito della Regione nella gestione dell'emergenza

Bologna - Salgono a tre i potabilizzatori della Regione Emilia-Romagna attivi per assicurare l'approvvigionamento idrico nel comune di Rocca Pietore, nell'alto Agordino, in Veneto, duramente colpito dal maltempo delle settimane passate. Posizionati all'ingresso della gola dei Serrai di Sottoguda, hanno scongiurato il rischio di evacuazione per chi vive nel centro abitato. L'ultimo è diventato operativo nelle ore scorse. Come gli altri due già presenti, è partito dal magazzino di Hera a Pavullo, nel modenese.

"Abbiamo risposto a una richiesta della Regione Veneto mettendo a disposizione questi preziosi strumenti, parte integrante della colonna mobile dell'Emilia-Romagna: l'impiego dei potabilizzatori è stato fondamentale per continuare a fornire acqua potabile a servizio dei circa mille abitanti del piccolo borgo, ai piedi della Marmolada, ed è un aiuto importante in vista delle future stagioni turistiche", spiega l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo. "Ancora una volta, dico grazie ai tecnici di Hera e dell'azienda dei servizi Acegasaps di Padova, che hanno curato la messa in rete dei potabilizzatori, insieme a tutti gli operatori e i volontari di protezione civile dell'Emilia-Romagna intervenuti a Rocca Predore e Feltre per fornire un aiuto prezioso e indispensabile ad una popolazione messa duramente alla prova dalle conseguenze del maltempo".

L'impegno nell'emergenza

Sono in tutto un centinaio i volontari della protezione civile regionale intervenuti a Feltre, in provincia di Belluno, città duramente colpita dal maltempo delle settimane passate. Hanno collaborato per svolgere attività di supporto ai Vigili del Fuoco e all'amministrazione comunale, in particolare per la messa in sicurezza della viabilità con la rimozione e il taglio dei rami, delle alberature cadute e la pulizia delle strade. Con loro, funzionari dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
A disposizione, anche attrezzature per il rischio idraulico (torri faro, motopompe, pompe da fango, badili), un mezzo pesante e un escavatore (bobcat).

In allegato: i potabilizzatori in azione

Potabilizzatore.jpg

 

 

Le parlamentari della Lega Cavandoli e Saponara: "Orgogliose e felici: il nostro impegno a tutela dei bimbi e ragazzi".

Roma, 16 Novembre 2018 - Le parlamentari parmigiane della Lega Laura Cavandoli e Maria Gabriella Saponara hanno partecipato alla prima riunione della Commissione parlamentare per l'infanzia e l'adolescenza, in cui sono state recentemente nominate.

"Come mamme e come parlamentari – hanno detto la deputata e la senatrice parmigiane al termine della riunione – siamo orgogliose e felici di partecipare ai lavori della Commissione che si occupa di temi così delicati. I bambini e gli adolescenti hanno diritto a tutte le attenzioni possibili e dal nostro osservatorio possiamo controllare l'operato delle amministrazioni, migliorare la legislazione, studiare le buone pratiche internazionali".

La Commissione ha compiti di indirizzo e controllo sulla concreta attuazione degli accordi internazionali e della legislazione relativa ai diritti e allo sviluppo dei soggetti in età evolutiva.
Monitora i risultati delle attività svolte dalle pubbliche amministrazioni e dagli organismi che si occupano di questioni che riguardano i diritti o lo sviluppo di bambini e ragazzi, favorisce lo scambio di informazioni e le sinergie con gli organismi e gli istituti operanti in Italia e all'estero, con le associazioni, le organizzazioni non governative e tutti gli altri soggetti operanti nell'ambito della tutela e della promozione dei diritti di minori nonché dell'affido e dell'adozione.

Inoltre, la Commissione elabora proposte legislative ed esprime parere obbligatorio per il piano nazionale degli interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva

Incidente case nuove, Tagliaferri (FdI): "una tragedia che poteva essere evitata" -  È una tragedia, l'ennesima, quella consumatasi ieri pomeriggio a Case Nuove (frazione di San Giorgio Piacentino): all'incrocio killer – così chiamano in zona l'intersezione delle SP 6 e 36 - hanno perso la vita Matteo Quattrini e Pio Franchi, stimati cittadini sangiorini e padri di famiglia...
"In questo caso è una tragedia, e quel che è peggio, che fa più rabbia, è che si poteva evitare."

L'aveva detto e ridetto il consigliere regionale Giancarlo Tagliaferri (FdI), quando era consigliere di minoranza in Provincia e sindaco di San Giorgio: quell'incrocio andava urgentemente messo in sicurezza.
"Quando si dice “l’avevo detto” si fa riferimento quasi sempre a una brutta notizia. In questo caso è una tragedia, e quel che è peggio, che fa più rabbia, è che si poteva evitare" – continua Tagliaferri – "Con il subentrare dell'amministrazione provinciale Rolleri, le risorse vennero subito destinate ad altro, senza consultare l'amministrazione sangiorgina, su disposizione della vicepresidente Calza. Dopo innumerevoli mie proteste documentate, nel 2017 il consiglio comunale di San Giorgio approvò all'unanimità un ordine del giorno che chiedeva di recuperare il progetto, già pronto, di rifacimento dell'incrocio e di riprogrammare in tempi brevi l'intervento di realizzazione. A seguire passò all'unanimità lo stesso ordine del giorno anche in consiglio provinciale."

Tagliaferri si rivolge quindi all'allora vicepresidente della Provincia con delega ai lavori pubblici, Patrizia Calza: " Non esiste che le persone continuino a morire per l'incompetenza e l'arroganza di scelte politiche errate e di parte ! Perché fu una scelta politica e non tecnica quella che la indusse a disporre diversamente da quanto in precedenza deliberato.".  "Ora si è da poco insediata l'amministrazione Barbieri... a lei e al vicepresidente Bursi ho già richiesto un'attivazione immediata per ridurre i tempi di attuazione dell'opera prevista per il 2020". "a Calza, Rolleri e la sua giunta, faranno dunque i conti con la responsabilità morale di una loro palesemente errata decisione politica, mentre alle famiglie delle vittime e alla comunità intera di San Giorgio rimane il dolore, il cordoglio e tanta rabbia... grande assente: la giustizia!"



Sabato, 17 Novembre 2018 09:26

100.000 euro per la sicurezza a Calerno

100.000 euro per la sicurezza a Calerno. Concessi i finanziamenti statali per l'istallazione di telecamere di video sorveglianza.

Il Ministero dell'Interno ha approvato la richiesta di finanziamento per potenziare la videosorveglianza in 428 Comuni italiani. Sant'Ilario d'Enza è uno dei tre della Provincia di Reggio Emilia a beneficiarne. L'importo complessivo del progetto, di circa 100 mila euro, sarà finanziato per metà dal Ministero e per l'altra metà dal Comune.
I criteri di concessione del finanziamento sono stati: l'indice di delittuosità di Provincia e Comune, l'incidenza dei fenomeni di criminalità, l'entità numerica della popolazione residente e la richiesta di finanziamento in rapporto all'impegno del Comune.

"Il provvedimento del Ministero, spiega il sindaco di Sant'Ilario Marcello Moretti, chiude un percorso avviato quattro anni fa e finalizzato a qualificare e mettere in sicurezza le zone industriali di Calerno. Per la realizzazione del progetto l'amministrazione si è avvalsa della preziosa collaborazione di un gruppo di imprenditori che, oltre all'impegno economico, hanno suggerito soluzioni operative per l'installazione di nuovi sistemi di videosorveglianza. L'intervento ha permesso di alzare il livello di sicurezza e qualità degli insediamenti industriali".
"L'amministrazione – sottolinea il Sindaco – ringrazia le forze dell'ordine e gli imprenditori per l'impegno e l'investimento diretto a migliorare la sicurezza delle imprese e di tutta la comunità di Calerno".

Piacenza, 16 novembre 2018 - Tutto il personale tecnico e operativo in forza al Consorzio di Bonifica di Piacenza partecipa, sabato 17 novembre, all'esercitazione di Protezione Civile nei bacini di Trebbia e Nure.

L'iniziativa del Comune di Piacenza in concerto con la Prefettura, l'Agenzia Regionale Servizi Territoriali e di Protezione Civile insieme al Sistema di Protezione Civile provinciale e a comuni, enti e strutture operative - tra cui il Consorzio - mira a verificare le procedure di allertamento in caso di rischio esondazione.

Durante l'esercitazione saranno simulati dei bollettini meteo e delle rilevazioni degli idrometri presenti sui fiumi per valutare i modelli organizzativi previsti dalle pianificazioni comunali e attivare i presidi territoriali. Lo spunto di partenza sarà quello dell'alluvione del 2015 ed è per questo che le zone interessate saranno Trebbia e Nure.

Per quanto riguarda il Consorzio di Bonifica di Piacenza tutto il personale tecnico e operativo sarà impiegato sul comprensorio e le azioni messe in campo saranno due:
- saranno attivati una serie di presidi lungo la rete idrografica e impiantistica tramite l'impiego di uomini, attrezzature e mezzi d'opera;
- sarà messo sotto stress il sistema di comunicazione sia interno che esterno per consolidare i rapporti e l'intera rete.

Anche per il Consorzio l'obiettivo è quello di testare il modello organizzativo al fine di poterlo poi replicare negli altri distretti.
La scorsa settimana, al fine di approfondire la conoscenza dell'attuale sistema di Protezione Civile e, propedeutico all'esercitazione del 17, il personale del Consorzio, ha partecipato ad un corso di Protezione Civile.

Durante quella mattinata, dopo un saluto del Commissario Giuseppe Addabbo, (responsabile area Protezione Civile della Polizia Locale del comune di Piacenza), è stato Roberto Santacroce, (geologo dell'ufficio della Protezione Civile di Piacenza) a presentare la sintesi del Piano di Protezione Civile del comune di Piacenza sull'emergenza di rischio idraulico, il documento di impianto dell'esercitazione redatto in concerto la Prefettura con il dipartimento di Protezione Civile della Regione Emilia Romagna e il protocollo operativo del comune di Piacenza relativamente al rischio esondazione del fiume Trebbia e torrente Nure.

A racchiudere l'intero senso dell'esercitazione e del sistema il Commissario Giuseppe Addabbo: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, ed è per questo che acquista sempre più importanza avere una sinergia forte tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".

 

 

corso_di_protezione_civile.jpg

Venerdì, 16 Novembre 2018 15:55

La Food Valley si presenta in Canada

Agroalimentare. La Food Valley si presenta in Canada: Emilia-Romagna protagonista dal 17 al 23 novembre alla 'Settimana della Cucina italiana nel mondo'. Obiettivi: promuovere il sistema delle Dop e Igp, contrastare le contraffazioni, spingere sulle esportazioni.

L'assessore Caselli: "Un mercato che offre interessanti possibilità di crescita"

Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe della missione istituzionale. Tra gli appuntamenti: l'incontro con i ministri canadesi dell'Agricoltura e del Commercio internazionale, MacAulay e Carr. Al centro dell'agenda anche la sicurezza alimentare e le tecniche di coltivazione rispettose dell'ambiente. Un ricco programma di incontri per le imprese

Bologna – Destinazione Canada. La Food Valley sbarca oltreoceano per promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche, rafforzare la tutela dei prodotti a indicazione geografica, consolidare le esportazioni.

Questi gli obiettivi della missione della Regione, guidata dall'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che si svolgerà dal 17 al 23 novembre nell'ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, l'iniziativa dedicata al made in Italy promossa dal ministero degli Affari esteri. Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe di questa terza edizione della "diplomazia agroalimentare" emiliano-romagnola che segue quella di New York del 2016 e della Cina del 2017.

L'Emilia-Romagna si presente ai partner oltre oceano, con un sistema produttivo che vale oltre 20 miliardi di euro, leader in Europa con 44 prodotti Dop e Igp, che continua crescere in tutto il mondo: + 5,2% le esportazioni nei primi sei mesi del 2018, dopo un 2017 che aveva chiuso con il valore record di 6,2 miliardi di euro (+5,1% sul 2017). Tra i mercati che offrono le prospettive più interessanti vi è il Canada: + 5,7% il dato riferito ai primi sei mesi dell'anno; +14,3% a fine 2017 per un valore di oltre 106 milioni di euro.

"Dopo New York e la Cina- spiega l'assessore Simona Caselli- abbiamo scelto come destinazione delle nostre iniziative in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo il Canada, un mercato con interessanti possibilità di crescita. Questa missione rappresenta anche l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione del Ceta, a un anno dalla sua entrata in vigore in via provvisoria, in particolare per quanto riguarda l'agroalimentare, il secondo comparto produttivo in Emilia-Romagna. Un settore che crea reddito, sviluppo e occupazione e che vogliamo sostenere a fianco delle imprese nel mondo. Scambi commerciali, sicurezza alimentare, ma anche sviluppo delle tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente i temi al centro della nostra agenda".

Il Ceta, l'accordo di libero scambio Ue-Canada sottoscritto nel 2017, oltre ad abolire la gran parte dei dazi doganali in diversi settori, introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica. Al momento sono dodici quelli emiliano-romagnoli. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena.

Tra gli obiettivi della missione in Canada anche quello di verificare opportunità e criticità dell'accordo, con una particolare attenzione a quelle specialità agroalimentari dell'Emilia-Romagna ancora non riconosciute.

Gli incontri

L'export di vino sarà al centro di una serie di incontri con i Monopoli del Vino presenti in Canada a Toronto, Montreal e Vancouver, realtà governative che gestiscono la locale rete di vendita. Al centro degli incontri il programma di investimenti di Enoteca regionale che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.

Nel corso della missione l'assessore Caselli incontrerà alcuni esponenti delle massime Istituzioni canadesi: martedì 20 novembre a Ottawa i ministri dell'Agricoltura Lawrence MacAulay edel Commercio internazionale Jim Carr, il 21 novembre a Vancouver le istituzioni della British Columbia presso il Parlamento di Victoria.

Diversi i momenti dedicati alle imprese, per sostenere l'attività di internazionalizzazione in questo importante mercato. Primo appuntamento lunedì 19 novembre a Toronto con incontri tra operatori del settore food, ristoratori, giornalisti.

Incontro B2B anche a Montreal mercoledì 20 novembre e a Vancouver mercoledì 21 e giovedì 22. Tutte iniziative in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Canada, che saranno affiancate anche da momenti di degustazione e show cooking in collaborazione con Casa Artusi e Alma.

Tra le iniziative anche un incontro (sabato 17) sul tema dell'innovazione agroalimentare presso l'Università di Ryerson e un programma di degustazioni presso Loblaws, la catena di supermercati leader in Canada. /PF

Chi partecipa alla missione:

Grandi gruppi leader dell'agroalimentare italiano ed europeo, ma anche piccole realtà locali, espressione dell'eccellenza del saper fare emiliano-romagnolo. Sono undici le imprese che hanno aderito alla manifestazione di interesse della Regione per partecipare alla missione, in rappresentanza di tutto il territorio e dei principali comparti produttivi: l'Acetaia Compagnia del Montale (Sassuolo, Mo); il salumificio Fontana Ermes (Sala Baganza, Pr); Gia (Sant'Agostino, Fe) e Rizzoli Emanuelli (Parma), produttori di conserve alimentari; il Gruppo vitivinicolo Caviro (Faenza, Ra) e le cantine Celli (Bertinoro, FC); Mulino alimentare spa (Baganzola, Pr); la cooperativa agricola Naturitalia (Castenaso, Bo), specializzata nella produzione di Pere Igp e kiwi; Nerofermento, una start up ravennate specializzata nella produzione di Aglio nero di Voghiera; i salumifici Villani (Castelnuovo Rangone, Mo) e Rovagnati, una realtà lombarda, ma con stabilimenti anche in Emilia-Romagna.

Una partecipazione che va estesa anche al Gruppo Cremonini (Castelvetro, Mo) che nel 2017 ha aperto un proprio stabilimento per l'affettatura e la commercializzazione dei salumi emiliano-romagnoli a Toronto, stabilimento che sarà visitato durante la missione.

La missione, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche italiane in Canada, Ice e le Camere di commercio all'estero, vede la partecipazione di Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna, Unioncamere regionale, Fondazione Casa Artusi, Chef to Chef, Alma scuola internazionale della cucina italiana, Fico Eataly World, Legacoop Emilia-Romagna, Cia Emilia-Romagna, Future food institute, Coop Italia Food, Clust-ER Agrifood.

Partecipano anche i Consorzi Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, Salamini Italiani alla Cacciatora, Piadina Romagnola, Aceto Balsamico di Modena, Mortadella Bologna, Cotechino Modena

Venerdì, 16 Novembre 2018 15:55

La Food Valley si presenta in Canada

Agroalimentare. La Food Valley si presenta in Canada: Emilia-Romagna protagonista dal 17 al 23 novembre alla 'Settimana della Cucina italiana nel mondo'. Obiettivi: promuovere il sistema delle Dop e Igp, contrastare le contraffazioni, spingere sulle esportazioni.

L'assessore Caselli: "Un mercato che offre interessanti possibilità di crescita"

Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe della missione istituzionale. Tra gli appuntamenti: l'incontro con i ministri canadesi dell'Agricoltura e del Commercio internazionale, MacAulay e Carr. Al centro dell'agenda anche la sicurezza alimentare e le tecniche di coltivazione rispettose dell'ambiente. Un ricco programma di incontri per le imprese

Bologna – Destinazione Canada. La Food Valley sbarca oltreoceano per promuovere le proprie eccellenze enogastronomiche, rafforzare la tutela dei prodotti a indicazione geografica, consolidare le esportazioni.

Questi gli obiettivi della missione della Regione, guidata dall'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, che si svolgerà dal 17 al 23 novembre nell'ambito della Settimana della cucina italiana nel mondo, l'iniziativa dedicata al made in Italy promossa dal ministero degli Affari esteri. Toronto, Montreal, Ottawa e Vancouver le tappe di questa terza edizione della "diplomazia agroalimentare" emiliano-romagnola che segue quella di New York del 2016 e della Cina del 2017.

L'Emilia-Romagna si presente ai partner oltre oceano, con un sistema produttivo che vale oltre 20 miliardi di euro, leader in Europa con 44 prodotti Dop e Igp, che continua crescere in tutto il mondo: + 5,2% le esportazioni nei primi sei mesi del 2018, dopo un 2017 che aveva chiuso con il valore record di 6,2 miliardi di euro (+5,1% sul 2017). Tra i mercati che offrono le prospettive più interessanti vi è il Canada: + 5,7% il dato riferito ai primi sei mesi dell'anno; +14,3% a fine 2017 per un valore di oltre 106 milioni di euro.

"Dopo New York e la Cina- spiega l'assessore Simona Caselli- abbiamo scelto come destinazione delle nostre iniziative in occasione della Settimana della cucina italiana nel mondo il Canada, un mercato con interessanti possibilità di crescita. Questa missione rappresenta anche l'occasione per fare il punto sullo stato di applicazione del Ceta, a un anno dalla sua entrata in vigore in via provvisoria, in particolare per quanto riguarda l'agroalimentare, il secondo comparto produttivo in Emilia-Romagna. Un settore che crea reddito, sviluppo e occupazione e che vogliamo sostenere a fianco delle imprese nel mondo. Scambi commerciali, sicurezza alimentare, ma anche sviluppo delle tecniche di produzione più rispettose dell'ambiente i temi al centro della nostra agenda".

Il Ceta, l'accordo di libero scambio Ue-Canada sottoscritto nel 2017, oltre ad abolire la gran parte dei dazi doganali in diversi settori, introduce il riconoscimento e la tutela di diversi prodotti europei a indicazione geografica. Al momento sono dodici quelli emiliano-romagnoli. Sette le Dop: Aceto balsamico tradizionale Modena, Culatello di Zibello, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di Modena, Provolone Valpadana. Cinque i prodotti Igp: Aceto balsamico Modena, Cotechino Modena, Mortadella Bologna, Pesca e Nettarina di Romagna, Zampone Modena.

Tra gli obiettivi della missione in Canada anche quello di verificare opportunità e criticità dell'accordo, con una particolare attenzione a quelle specialità agroalimentari dell'Emilia-Romagna ancora non riconosciute.

Gli incontri

L'export di vino sarà al centro di una serie di incontri con i Monopoli del Vino presenti in Canada a Toronto, Montreal e Vancouver, realtà governative che gestiscono la locale rete di vendita. Al centro degli incontri il programma di investimenti di Enoteca regionale che può contare per il biennio 2018-2019 su 1,4 milioni di euro.

Nel corso della missione l'assessore Caselli incontrerà alcuni esponenti delle massime Istituzioni canadesi: martedì 20 novembre a Ottawa i ministri dell'Agricoltura Lawrence MacAulay edel Commercio internazionale Jim Carr, il 21 novembre a Vancouver le istituzioni della British Columbia presso il Parlamento di Victoria.

Diversi i momenti dedicati alle imprese, per sostenere l'attività di internazionalizzazione in questo importante mercato. Primo appuntamento lunedì 19 novembre a Toronto con incontri tra operatori del settore food, ristoratori, giornalisti.

Incontro B2B anche a Montreal mercoledì 20 novembre e a Vancouver mercoledì 21 e giovedì 22. Tutte iniziative in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Canada, che saranno affiancate anche da momenti di degustazione e show cooking in collaborazione con Casa Artusi e Alma.

Tra le iniziative anche un incontro (sabato 17) sul tema dell'innovazione agroalimentare presso l'Università di Ryerson e un programma di degustazioni presso Loblaws, la catena di supermercati leader in Canada. /PF

Chi partecipa alla missione:

Grandi gruppi leader dell'agroalimentare italiano ed europeo, ma anche piccole realtà locali, espressione dell'eccellenza del saper fare emiliano-romagnolo. Sono undici le imprese che hanno aderito alla manifestazione di interesse della Regione per partecipare alla missione, in rappresentanza di tutto il territorio e dei principali comparti produttivi: l'Acetaia Compagnia del Montale (Sassuolo, Mo); il salumificio Fontana Ermes (Sala Baganza, Pr); Gia (Sant'Agostino, Fe) e Rizzoli Emanuelli (Parma), produttori di conserve alimentari; il Gruppo vitivinicolo Caviro (Faenza, Ra) e le cantine Celli (Bertinoro, FC); Mulino alimentare spa (Baganzola, Pr); la cooperativa agricola Naturitalia (Castenaso, Bo), specializzata nella produzione di Pere Igp e kiwi; Nerofermento, una start up ravennate specializzata nella produzione di Aglio nero di Voghiera; i salumifici Villani (Castelnuovo Rangone, Mo) e Rovagnati, una realtà lombarda, ma con stabilimenti anche in Emilia-Romagna.

Una partecipazione che va estesa anche al Gruppo Cremonini (Castelvetro, Mo) che nel 2017 ha aperto un proprio stabilimento per l'affettatura e la commercializzazione dei salumi emiliano-romagnoli a Toronto, stabilimento che sarà visitato durante la missione.

La missione, in collaborazione con le rappresentanze diplomatiche italiane in Canada, Ice e le Camere di commercio all'estero, vede la partecipazione di Enoteca regionale dell'Emilia-Romagna, Unioncamere regionale, Fondazione Casa Artusi, Chef to Chef, Alma scuola internazionale della cucina italiana, Fico Eataly World, Legacoop Emilia-Romagna, Cia Emilia-Romagna, Future food institute, Coop Italia Food, Clust-ER Agrifood.

Partecipano anche i Consorzi Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Culatello di Zibello, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, Aceto Balsamico tradizionale di Reggio Emilia, Salamini Italiani alla Cacciatora, Piadina Romagnola, Aceto Balsamico di Modena, Mortadella Bologna, Cotechino Modena

Sarà presentata a Piacenza, nel 2019, la 65° edizione della Guida Michelin Italia per l’anno 2020. Lo ha annunciato stamani all’auditorium Paganini di Parma, nel corso della presentazione della Guida di quest’anno, il direttore della comunicazione di Michelin Italia, Marco Do. 

Grande soddisfazione da parte del sindaco Patrizia Barbieri, sul palco stamani insieme, tra gli altri, ai primi cittadini di Parma e Reggio Emilia, Federico Pizzarotti e Luca Vecchi, all’assessore alla Cultura di Reggio Emilia Natalia Maramotti, presidente di Destinazione Turistica Emilia, nonché all’assessore regionale a Turismo e Cultura Raffaele Corsini. “Sarà un onore e un piacere – commenta Patrizia Barbieri – ospitare la presentazione di una delle pubblicazioni più prestigiose a livello internazionale, particolarmente attesa ogni anno da critici e appassionati. Un incentivo ulteriore a collaborare per valorizzare la ricchezza del territorio piacentino, dove i viaggiatori del gusto vengono e tornano volentieri”. 

L’impegno di Patrizia Barbieri per aggiudicarsi questo evento è stato intenso e assiduo: “C’è stato un articolato lavoro di collegamento tra le città della Food Valley emiliana, che ha visto coinvolte in un gioco di squadra Piacenza, Parma e Reggio Emilia. Insieme abbiamo deciso di affrontare una sfida competitiva in cui l’enogastronomia rappresenta una leva fondamentale per il turismo e per la crescita economica dei territori. Condivido quello che ha dichiarato il sindaco Pizzarotti, sottolineando che le nostre città non sono in competizione, ma sanno fare sistema per valorizzare comparti produttivi di eccellenza”. 

In occasione della presentazione odierna, sono stati conferiti i riconoscimenti ai 10 ristoranti italiani che hanno ottenuto le tre stelle, nonché a chi riceve per la prima volta una stella. La 64° edizione della Guida Michelin Italia propone circa 5300 alberghi e ristoranti, distribuiti su 1700 Comuni. Tra i 2600 ristoranti, 958 sono i “Bib Gourmand: all’Emilia Romagna il primato in questa categoria, con 33 esercizi. Secondo uno studio condotto dai redattori della più celebre guida enogastronomica, la maggior parte dei clienti dei ristoranti stellati Michelin risiede in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, tre regioni che generano il 28,5% della clientela. Sono invece americani, i principali fruitori della cucina stellata italiana: rappresentano il 21%, seguiti dagli inglesi con il 14,2%, dai francesi con il 9,2% e dai giapponesi con l’8,2%.

L’evento del 2019 sarà importante per Piacenza: la città e il suo territorio avranno la visibilità internazionale che meritano per la bellezza, l’attrattività e il mondo economico.  

Fonte: Comune di Piacenza

All’Auditorium San Rocco di Carpi la cerimonia di premiazione dei progetti vincitori del Premio Mobilità 2018, istituito dall’Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile di Modena ha messo Parma sul podio. Nella categoria servizi/mobility management, ossia quella relativa ai progetti che adottano o replicano soluzioni innovative e smart rivolte alla riduzione dell’impatto ambientale dei trasporti, il primo premio è stato assegnato al progetto Shike – Intelligent Bike sharing, presentato dal Comune di Parma e Infomobility.

 

SHIKE – Intelligent Bike sharing

SHIKE è il progetto pilota, ideato e sviluppato grazie ad un accordo di collaborazione fra Comune di Parma, Infomobility e la start-up locale MUG Studio, per integrare il servizio di bike sharing tradizionale stationed-based, gestito da più di 10 anni da Infomobility, con la modalità freefloating. 

In virtù dell’accordo di collaborazione una parte delle biciclette del servizio bike sharing in circolazione a Parma sono state equipaggiate nei mesi scorsi con un lucchetto smart collegato ad una piattaforma web di gestione che permette di individuare le zone di maggior impiego dei mezzi, i percorsi preferenziali degli utenti del servizio, e studiare un possibile intervento di implementazione e innovazione del servizio di bike sharing esistente, anche tramite la creazione di stazioni virtuali, e di sviluppo delle piste ciclabili urbane.

La giuria ha premiato SHIKE in quanto buona pratica di facile replicabilità e scalarità in altri contesti, un’iniziativa che valorizza le risorse locali e promuove un approccio ‘smart’ alla gestione della mobilità urbana, grazie ad un’oculata gestione delle risorse pubbliche ed una particolare attenzione ai bisogni della cittadinanza.

foto_premiazione_shike.jpg

Il premio è stato consegnato alla presenza di Enzo Bertolotti, responasabile servizio Sismica Energetica del Comune di Parma, Annalisa Mussini, Responsabile Mobilità Sostenibile di Infomobility e Andrea Tommei, Founder e CEO di MUG Studio.

E’ davvero grande la soddisfazione mia e di tutta l'amministrazione per questo premio che ripaga  la nostra decisa volontà di scommettere sulla creatività e sull’energia positiva: puntare sulle startup significa guardare all'anima dell'innovazione, investire sui giovani e credere nella forza dell'innovazione” dichiara l’Assessora alla  Politiche di Sostenibilità ambientale del Comune di Parma Tiziana Benassi.

premiazione.jpg

Il Premio Mobilità 2018, si propone di valorizzare e divulgare progetti e iniziative sviluppati da Università, Centri di Ricerca, Start-up, Aziende, Associazioni, Enti pubblici e Enti privati che operano nel settore della mobilità e dei trasporti di merci e persone, attraverso la selezione di progetti che contribuiscono alla mobilità sostenibile e alla transizione verso sistemi di trasporto innovativi e mirati al raggiungimento della zero carbon strategy.

La premiazione e la presentazione dei progetti vincitori è avvenuta in occasione della “Settimana della BioArchitettura e della Sostenibilità 2018”, la kermesse dedicata da oramai quindici anni alle tematiche green, che si è tenuta quest’anno dal 12 al 16 novembre 2018, in diverse sedi tra Modena, Carpi, Vignola e Mirandola.

 

Fonte: Comune di Parma

“ Un’Aquila che da 70 anni vola sul Cielo Parmigiano" edito da Graphital celebra il 70esimo anniversario di fondazione del Circolo Aquila Longhi. Il volume, curato dal giornalista Lorenzo Sartorio, è stato presentato presso la sede del sodalizio di vicolo Santa Maria.

Grande orgoglio ed emozione da parte del presidente Corrado Marvasi che ha ripercorso le gesta e la storia dell'Aquila Longhi insieme a Claudio Rinaldi, vicedirettore della Gazzetta di Parma, al vice sindaco Marco Bosi, al cardiologo Claudio Reverberi e Lorenzo Sartorio. 

2018_11_15_Bosi_70esimo_Aquila_Longhi.jpg

70esimo_Aquila_Longhi.jpg

Fonte: Comune di Parma

Il rinforzo di altri 4 Carabinieri presso la Tenenza di Vignola, grazie anche ad una mia interrogazione parlamentare, è molto positivo perchè servirà a presidiare meglio un'area nella quale negli ultimi anni si è verificata una recrudescenza di reati sia comuni, come i furti, sia connessi alle infiltrazioni del crimine organizzato".

Lo afferma la deputata emiliana di Forza Italia Benedetta Fiorini.

"Sono grata – continua Fiorini – all'Arma dei Carabinieri per l'attenzione dimostrata verso il nostro territorio e per il lavoro che svolgono quotidianamente. C'è ancora molto da fare. Infatti, l'arrivo di altri 4 uomini servirà a sopperire soltanto in parte alla carenza di organico in cui versa la tenenza di Vignola, con appena 16 operatori rispetto ai 40 di qualche anno fa, e che dipende funzionalmente dalla compagnia di Sassuolo, distante 25,5 chilometri che, per l'intenso traffico, si percorrono in non meno di 40 minuti. Serve implementare la dotazione non soltanto di uomini, ma anche di attrezzature e strutture. Ecco perché – conclude Fiorini – continuerò a sollecitare il Governo affinché supporti la costruzione a Vignola di una nuova sede per l'Arma dei Carabinieri".

Giovedì, 15 Novembre 2018 15:51

La Martina debutta a Barilla Center

Lo storico brand legato al mondo del Polo ha aperto la sua prima boutique a Parma, proprio nel centro città a Barilla Center.

La Martina debutta nel Retail parmigiano con l'inaugurazione di un negozio monomarca nello storico centro Barilla Center. Il brand argentino di abbigliamento legato al mondo del polo, si presenta a tutti i parmigiani e gli amanti del brand con un'importante evoluzione dei propri codici estetici e comunicativi finalizzata a raggiungere uno dei target più ambiti oggi dai brand di moda: i millennials.
In occasione dell'inaugurazione ufficiale di sabato10 novembre, il marchio argentino ha tagliato il nastro insieme a diversi ospiti parmigiani, per l'occasione è stato organizzato un cocktail esclusivo con musica dal vivo.

Un'occasione irripetibile per gli amanti di Barilla Center che frequentano il centro anche per lo shopping. Nella boutique parmigiana, situata accanto al Bar San Biagio, è stato possibile conoscere e provare tutta la nuova collezione ed avvicinarsi realmente in modo tangibile al mondo del Polo e dell'equitazione.

All'evento ha partecipato come ospite, Pietro Sandei, cavaliere italiano di completo facente parte del Gruppo Sportivo Fiamme Oro dal 2011. Campione Italiano Assoluto nel 2017, ha ottenuto la medaglia di Bronzo a squadre nel FEI European Eventing Championship Strzegom 2017 e ha partecipato ai World Equestrian Games Tryon 2018, sia a titolo individuale che con il Team Italia.

Segue galleria immagini

 

 

la_martina-9.jpg

 

L'Autorità di Bacino del Fiume Po: "Spazio alle istanze dei cittadini e portatori di interesse su criticità e valori". Una settimana di incontri itineranti per la provincia a Felino, Langhirano, Parma e Mezzani

Parma, 14 Novembre 2018 – Il Contratto di Fiume Parma-Baganza giunge alla fase di elaborazione decisiva e si apre alle valutazioni nel merito del territorio, delle associazioni, dei privati cittadini e di tutti quei soggetti che non hanno competenze amministrative, ma che possono contribuire in modo rilevante ad arricchire la stesura di un piano di azione che valorizzi le potenzialità e soprattutto possa mitigare le criticità in particolare quelle derivanti dal dissesto idrogeologico e alluvionale.

Nei prossimi giorni, dopo la conclusione delle attività di condivisione progettuale – svolta in questi mesi dallo staff tecnico dell'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume PO (Ministero dell'Ambiente) con i Comuni parmensi delle due vallate e con gli altri Enti competenti sulle aree considerate - prenderà il via l'ascolto di tutti coloro che, in maniera costruttiva, porteranno un contributo di idee, iniziative utili, in grado di ampliare e migliorare le strategie e gli obiettivi istituzionali individuati per il Contratto di Fiume Parma-Baganza.

Così, al fine di promuovere l'avvio della partecipazione pubblica all'interno del processo 'Verso il Contratto di fiume Parma-Baganza', l'Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po - che crede nell'utilizzo dello strumento Contratto - ritiene fondamentale ed imprescindibile il contributo che potrà essere offerto dalla partecipazione qualificata della società civile ed economica alle scelte che stanno avvicinando all'intesa progettuale definitiva. Come riportato nel Documento di Intenti, presentato il 9 luglio scorso nella sede della Provincia di Parma, per questa fase di partecipazione pubblica saranno previsti alcuni incontri sul territorio, quattro nella fattispecie, che riguarderanno i seguenti ambiti: Val Parma, Val Baganza, da Parma a confluenza Po e Comune di Parma.

Gli incontri vivranno di tre momenti distinti: 1) Presentazione del Contratto e del lavoro svolto fino ad ora. 2) Ascolto delle opinioni e delle informazioni con cui arricchire ed integrare il patrimonio informativo del progetto; 3) Sintesi dell'incontro e condivisione degli esiti. Tra i vari soggetti segnaliamo che potranno partecipare alle sedute tutti i potenziali portatori d'interesse, includendo professionisti, associazioni culturali e/o ambientali, rappresentanti di categoria e i cittadini tutti.

Per ulteriori informazioni sulle diverse tematiche territoriali che caratterizzano il Contratto di Fiume Parma-Baganza è attivo e consultabile il sito www. http://www.parmabaganza.it  .

Ecco il calendario degli appuntamenti sul territorio del Contratto di Fiume:

1. Lunedì 19 novembre ore 18 Felino presso Archivio comunale Via Donella Rossi, 1 – Ambito Val Baganza;
2. Martedì 20 novembre ore 18,30 Langhirano presso Centro Culturale Bizzi Via Battisti, 20 – Ambito Val Parma;
3. Mercoledì 21 novembre ore 21 Parma presso Officina Arti Audiovisive (vicino Cinema Edison) – Via Mafalda di Savoia 17/1 – Ambito Urbano;
4. Venerdì 23 novembre ore 18 Mezzano Inferiore presso Sala Civica Don Bernini Via Martiri della Libertà – Ambito Parma-confluenza Fiume Po.

Cos'è il Contratto di Fiume? E' uno strumento volontario di programmazione strategica e negoziata. E' il mezzo idoneo a definire un impegno condiviso da parte dei diversi soggetti pubblici e privati, che si sviluppa attraverso un processo partecipato finalizzato alla condivisione di un programma operativo teso a:
1) MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI RISCHIO IDROGEOLOGICO;
2) MIGLIORARE LA QUALITA' ED IL BILANCIO DELLA RISORSA IDRICA;
3) RIQUALIFICARE E TUTELARE L'AMBIENTE ED IL PAESAGGIO;
4) VALORIZZARE IL TERRITORIO MIGLIORANDONE ACCESSIBILITA' E FRUIBILITA';
5) RIGENERARE LA COMPONENTE SOCIO-ECONOMICA DEL TERRITORIO COMPRESO NEL BACINO IDROGRAFICO;
6) INFORMARE E COINVOLGERE I CITTADINI NEL PROCESSO DECISIONALE.

 

Locandina_Felino_19_novembre.jpg

 

Mercoledì, 14 Novembre 2018 16:24

40 milioni di buone notizie per Piacenza

Piacenza, 14 novembre 2018 - Premiato il lavoro dei tecnici progettisti del Consorzio di Bonifica di Piacenza che dopo mesi di lavoro hanno visto finanziati progetti per 40 milioni di euro sul territorio di Piacenza.

Sono ingegneri, geologi e un architetto che con motivazione e determinazione hanno progettato nuove infrastrutture e una serie di manutenzioni all'esistente.
A complimentarsi con lo staff è prima di tutti il Presidente Fausto Zermani: "Un plauso ai tecnici che con competenza e passione hanno reso Piacenza un'eccellenza e un modello da esportare e di cui essere fieri" continua: "come Consorzio, abbiamo presentato dei progetti di qualità dando il via ad una nuova fase di pianificazione infrastrutturale per il territorio".

I progetti finanziati sono:
- la realizzazione di una condotta di 20 km che da Castell'Arquato, passante in sinistra Arda fino a Fiorenzuola, giunge ad Alseno parallelamente alla ferrovia (progetto finanziato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali tramite il Programma di Sviluppo Rurale Nazionale 2014-2020).
- La realizzazione di 5 laghi irrigui con una capacità tra 100mila e 250mila metri cubi situati a: Caolzio in comune di Castell'Arquato, Fabbiano e Sito Nuovo a Bilegno in comune di Borgonovo e Molinazzo e Moronasco in comune di Alseno (progetto finanziato dalla Regione Emilia Romagna tramite il Programma di Sviluppo Rurale Regionale 2014-2020).
- La ristrutturazione funzionale della traversa di Mirafiori in comune di Rivergaro: gli interventi riguardano la ristrutturazione della tratta crollata a seguito dell'alluvione del 2009, il recupero conservativo delle parti rimaste integre, la messa in sicurezza della struttura nel suo complesso e la realizzazione di un sistema di telecontrollo (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- Il recupero di volume di invaso della Diga di Mignano (Vernasca) pari a 300mila metri cubi tramite la rimozione di materiale ghiaioso e limoso (progetto finanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite il Piano invasi).
- La manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo della Diga di Mignano in comune di Vernasca (progetto finanziato dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2014-2020)
- La manutenzione straordinaria alla Diga del Molato (Nibbiano in comune di Alta Val Tidone) con il rifacimento di parte del rivestimento dello sbarramento, l'adeguamento sismico della palazzina di guardia, la manutenzione straordinaria dell'impianto di illuminazione, la manutenzione straordinaria degli scarichi di fondo e mezzofondo e l'aggiornamento del sistema di telecontrollo.

Le ultime due manutenzioni straordinarie alla diga del Molato e di Mignano sono in fase progettuale mentre tutti gli altri progetti sono cantierabili e in fase di avvio.

Parma Per Gli Altri presenta: "Corriamo con l'Etiopia", la manifestazione sportiva non competitiva all'insegna del divertimento e della grande solidarietà. Domenica 25 novembre 2018, ore 10.30 Piazza Duomo – PARMA

Parma, novembre 2018 - Domenica 25 novembre 2018 torna l'annuale appuntamento "Corriamo con l'Etiopia", la corsa solidale di 5 km organizzata da Parma Per gli Altri con il patrocinio del Comune di Parma. Una giornata di sport all'insegna della solidarietà e dell'incontro tra culture, ideata per raccogliere fondi necessari al sovvenzionamento di tutti i progetti che la ONG parmigiana sta realizzando in Etiopia.

L'evento si svolgerà in concomitanza con la più importante manifestazione sportiva etiope, la Great Ethiopian Run 2018 di Addis Abeba, per ricordare ancora una volta l'unione che lega lo stato africano con la città di Parma.

Famiglie, ragazzi, adulti, bambini e anziani: tutti possono partecipare. L'iscrizione avrà un costo simbolico di 10€ per gli adulti e 5€ per tutti i ragazzi minori di 16 anni; gratuito per i bambini sotto i 5 anni. La corsa inizierà alle 10.30 e avrà come punto di partenza e di arrivo Piazza Duomo mentre l'iscrizione sarà possibile a partire dalle ore 9.30 dello stesso giorno.

"Corriamo con L'Etiopia" sarà realizzato con il contributo speciale di Imeta, main sponsor di tutta la manifestazione. Inoltre si ringrazia Barilla, Iren, Parmalat e Fabbriceria della Cattedrale di Parma.

Al termine della manifestazione tutti gli iscritti potranno assistere alla cerimonia del caffè etiope e degustare il tradizionale pane etiope, realizzati entrambi per l'occasione dalle sapienti mani delle donne dalla comunità etiope di Parma.
Non mancare!

Per informazioni : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

image006.jpg

 

 

Industria 4.0. Inaugurato a Casalecchio di Reno il nuovo Centro digitale interattivo di Eon Reality, nuovo quartier generale europeo dell'azienda Usa leader mondiale nella realtà aumentata e virtuale. Investimento di oltre 24 milioni di euro, di cui 6,3 dalla Regione: 160 assunzioni previste. Bonaccini: "L'Emilia-Romagna si conferma tra i territori più attrattivi d'Europa per le imprese innovative e getta le basi per competere nel mondo"

Bologna –

La realtà virtuale prende forma in Emilia-Romagna, sempre di più regione che da tutto il mondo chiama investimenti nel proprio territorio, grazie alle professionalità che qui si possono trovare, l’alta formazione garantita nei Tecnopoli e nelle Università, oltre a logistica e infrastrutture. Questa mattina, Eon Reality, Gruppo californiano leader mondiale nello sviluppo di software e piattaforme digitali, ha inaugurato al Worklife Innovation hub di Casalecchio di Reno (Bo) il proprio Centro digitale interattivo (Cdi) e la Virtual Reality Innovation Academy (Vria), l’unico hub voluto in Italia per lo sviluppo di contenuti e applicazioni legati alla realtà virtuale aumentata, che diventa il nuovo quartier generale europeo dell’azienda Usa.

Eon Reality mette così radici in Emilia-Romagna, realizzando un Centro per lo sviluppo di contenuti e applicazioni per le imprese e incrementarne così l’efficienza, la sicurezza e la protezione. Complessivamente copre una superficie di 2.400 metri quadrati, con spazi riservati all’Academy, uno showroom e laboratori. Una struttura all’avanguardia che nasce anche grazie al supporto della Regione Emilia-Romagna, che ha investito nel progetto 6,3 milioni di euro, su un totale di 24 milioni impiegati, attraverso la legge regionale sull’attrazione di investimenti (la numero 14 del 2014), dopo che l’azienda californiana ha partecipato al bando relativo all’Industria 4.0. E’ prevista l’assunzione di 160 addetti entro tre anni, di cui 128 persone con laurea o titoli superiori.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del fondatore dell’azienda, Dan Lejerskar, e del presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Con loro, il sindaco di Casalecchio di Reno, Massimo Bosso, l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, il responsabile Territorio e ambiente di Confindustria Emilia area centro, William Brunelli e Marina Silverii, direttore di Aster.

“L’insediamento dell’azienda californiana in Emilia-Romagna è sicuramente motivo di grande soddisfazione e orgoglio- afferma il presidente Bonaccini-. Siamo di fronte a un ulteriore passo avanti nella ricerca, verso l’applicazione e lo sviluppo di nuove tecnologie, ma anche a una nuova e prestigiosa conferma di quanto sia attrattivo il nostro territorio, in particolare per l’Industria 4.0, strategica per la crescita economica.In questa settimana abbiamo siglato un pre-accordo con la provincia Cinese dello Shandong, abbiamo firmato con le parti sociali un patto per i giovani di 230 milioni di euro per affrontare disoccupazione giovanile, abbiamo dato il via ai lavori del nuovoData centredelCentro europeo per le previsioni meteorologiche e attraverso la legge sugli investimenti. Abbiamo portato sul nostro territorio aziende come Philip Morris ed Eon.  Dall’estero e dall’Italia si viene in Emilia-Romagna per investiresu Big data, digitale e intelligenza artificiale, creando sviluppo e occupazione di qualità. Al sostegno all’attrattività di investimenti affianchiamo efficaci politiche di internazionalizzazione per far crescere idee e saperi che si innestino nel tessuto regionale, ricco di capacità professionali e centri di ricerca. Vogliamo che la nostra regione possa continuare a competere con le aree più avanzate in Europa e nel mondo e che le nostre aziende si impongano sui mercati internazionali, creando posti di lavoro e valorizzando i nostri territori”.

“Lo sviluppo della realtà virtuale, grazie alla presenza di Eon, rafforzerà il nostro sistema produttivo e di ricerca- sottolinea Palma Costi-. Questo nuovo centro, per lo sviluppo di servizi e competenze in diversi processi industriali, potrà creare sul nostro territorio nuove competenze strategiche per il futuro. Anche il tessuto di piccole e medie imprese di subfornitura, punto di forza dei nostri distretti, potrà beneficiarne. Si mette in moto un lavoro in sinergia tra pubblico e privato per sostenere investimenti in alta tecnologia sul territorio emiliano-romagnolo, linfa vitale per un indotto che diventa sempre più protagonista internazionale”.

Eon Reality Italia avrà anche un forte impatto sulla formazione in Emilia-Romagna, grazie a partnership con l'Università di Bologna e altre istituzioni accademiche della regione. Nel Centro di Casalecchio, gli studenti potranno seguire corsi di 11 mesi, dedicati alla costruzione delle competenze necessarie per sviluppare applicazioni di realtà aumentata e virtuale (Avr), con 7 mesi di pratica (anche fuori azienda) ed esperienze sul campo.

"Abbiamo una grande opportunità per migliorare il trasferimento delle conoscenze locali e promuovere gli usi educativi e industriali della realtà aumentata e virtuale qui in Emilia-Romagna- riferisce Dan Lejerskar, fondatore di Eon Reality-. Il Centro digitale interattivo e la Virtual Reality Innovation Academy, costituiranno anche il nuovo quartier generale dell’azienda in Europa, e miglioreranno non solo l'attuale conoscenza in regione della piattaforma Avr ma anche l'uso e la conoscenza di esso nelle generazioni future, a sostegno della formazione e dello sviluppo di competenze professionali a livelli senza precedenti. È davvero un momento emozionante per i cittadini italiani e dell’Emilia-Romagna".

Nel pomeriggio, la presentazione di alcune testimonianze di settore e casi studio e, in particolare, soluzioni di realtà aumentata e realtà virtuale, applicate a livello mondiale per l'istruzione e la formazione. 

 

L’AZIENDA

Eon Reality è leader mondiale nel trasferimento di conoscenza della realtà aumentata e virtuale. Fondata nel 1999 nella città di Irvine in California, sviluppa piattaforme digitali per le imprese, nei settori dell’istruzione e della formazione. Ha collaborato finora con 400 istituzioni accademiche e 55 istituzioni governative. L’azienda ha sviluppato negli ultimi 18 anni una soluzione di realtà aumentata e virtuale che fornisce opportunità per il cambiamento tecnologico grazie ad un trasferimento accelerato delle conoscenze e alla creazione di una simbiosi tra uomo e macchina, creando nuove opportunità formative. La rete di sviluppo di app globale di Eon Reality, con ventidue sedi in tutto il mondo, ha creato la libreria AR / VR leader nel mondo per il trasferimento delle conoscenze con oltre 8.000 applicazioni. Oltre 40 milioni di persone hanno scaricato queste applicazioni. Eon Reality Italia intende contribuire alla costruzione di un ecosistema di realtà aumentata e virtuale (Avr) locale e sostenere l’economia della regione, aiutando le aziende e le industrie a migliorare la propria produttività e sicurezza.

Fonte: Regione ER

Una ditta ha presentato ricorso al Tar contro l’affidamento dei lavori. La Provincia di Parma si opporrà alla richiesta. I tempi per i lavori del ponte potrebbero allungarsi.

Parma –

La Provincia di Parma – Servizio Viabilità comunica che è stato presentato un ricorso contro l’assegnazione dei lavori per il ponte sul Po di Colorno – Casalmaggiore, aggiudicati al raggruppamento temporaneo di imprese Micheli – Coimpa.

In base alla normativa, è diritto di tutte le ditte concorrenti opporre ricorso alla decisione dell’Amministrazione.

I lavori della Commissione si sono conclusi il 15 ottobre scorso, con l’invio delle comunicazioni Pec alle ditte che hanno partecipato alla gara; da quella data sono decorsi i 30 giorni naturali e consecutivi entro cui le ditte concorrenti possono ricorrere contro le decisioni della Commissione.
Il termine per la presentazione dei ricorsi quindi scade oggi, mercoledì 14 novembre, ma fa fede il timbro postale, quindi nei prossimi giorni potrebbero arrivare altri ricorsi per posta.

La ditta ricorrente chiede al Tar (Tribunale amministrativo regionale dell’Emilia Romagna, sede di Parma) l’annullamento degli atti della gara e la sospensione cautelare.

La Commissione è convinta delle proprie decisioni e del lavoro svolto, per cui la Provincia di Parma si opporrà alla richiesta.

Il ricorso potrebbe allungare i tempi per i lavori del ponte, dipenderà dal pronunciamento del Tar. “Ci auguravamo che non vi fossero ricorsi, in considerazione dei forti disagi che stanno subendo le popolazioni rivierasche – afferma Gabriele Annoni dirigente del Servizio Viabilità delle Provincia di Parma e presidente della Commissione giudicatrice dell’appalto – Ma purtroppo, stante l’attuale Codice degli Appalti, sono frequenti i ricorsi in procedimenti di appalto di queste dimensioni.”


°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Provincia di Parma - Ufficio stampa

È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"