( Mercoledì 31 Luglio 2024) - Nell’ambito della giornata che Confartigianato ha dedicato all’Appennino parmense ed particolare alla Valtaro - in partnership con l’Assessorato alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna - i massimi dirigenti dell’associazione nazionali (Granelli) regionali (Servadei) e provinciali (Bricca) , affiancati dallo stesso Assessore regionale Vincenzo Colla, hanno effettuato un tour di ricognizione al fine di rendere merito ad imprese che, per tradizione ed innovazione, hanno saputo distinguersi cogliendo proficuamente anche le opportunità fornite dai bandi pubblici che hanno stimolato e sostenuto concretamente le loro attività. Secondo il Report redatto proprio da Confartigianato Emilia Romagna e presentato all’interno dell’incontro “Impresa artigiana e lo sviluppo dei territori montani” svoltosi all’Unione dei Comuni Valli Taro e Ceno
L’Emilia-Romagna conta 66 comuni montani, pari al 20% dei 330 comuni totali della regione, in cui risiedono 185mila abitanti. Oltre un quinto di questi comuni si colloca nella provincia di Parma che conta, da sola, ben 15 comuni montani pari al 22,7% del totale, seguita da Modena con 14 comuni pari al 21,2% del totale e da Bologna con 12 comuni pari al 18,2% del totale. In particolare la montagna di Parma (sia est che ovest) conta in totale circa 2300 pmi con oltre 7.000 addetti (di cui oltre 900 artigiane con oltre 1700 addetti) attive principalmente nei settori manifatturiero, servizi e costruzioni che contribuiscono notevolmente all’arricchimento della nostra provincia con loro miliardo e 356 milioni di euro di fatturato (escluse le aziende agricole). “Siamo fieri di rappresentare una montagna che resiste e dove trova spazi utili rincorre lo sviluppo , le aziende premiate in Valtaro ne sono un esempio ma, anche i dati possono comunque dirsi confortanti – ha sottolineato il presidente di Confartigianato Parma Enrico Bricca - non devono però far abbassare la costante ricerca di attenzione istituzionale e privata delle comunità per poter consolidare e sviluppare altre forme di imprenditoria resiliente in grado di far fronte alle molteplici criticità che interessano le attività nelle aree di prossimità montane. Fondamentale in tal senso incrementare la capacità di adattamento delle singole aziende al mutamento del clima e al fenomeno del dissesto idrogeologico, favorire la presenza di manodopera qualificata oggi in calo e potenziare la presenza di quei servizi primari che restano il principale antidoto per mitigare il progressivo spopolamento di queste zone”. Le imprese che hanno ricevuto il riconoscimento e soprattutto il plauso sia delle istituzioni che dei vertici di Confartigianato sono state:
Falegnameria Bricca Giovanni e Figli snc, Bar Maiò di Mazza Giovanna, Vetreria Valtaro di Planti Antonio, Fratelli Camisa Roberto e Massimo & C. Snc
Co.Me.C Srl. Aziende tutte premiate per la fedeltà associativa a Confartigianato ed in modo particolare Falegnameria Bricca e la signora Mazza per gli oltre 100 anni di attività con l’avvenuta iscrizione al Registro nazionale delle Imprese Storiche: aziende operose che sia nella tradizione che nell’utilizzo delle nuove tecnologie hanno saputo distinguersi per capacità in tutta la Valtaro.
Al incontro-dibattito del pomeriggio molto partecipato - con focus sulla montagna a 360° - hanno presenziato oltre ai relatori ( Sindaco di Borgotaro Marco Moglia, Presidente di Confartigianato Imprese Parma Enrico Bricca , Presidente Confartigianato Emilia Romagna Davide Servadei, Presidente Confartigianato nazionale Marco Granelli, Cons. Reg. Matteo Daffadà, Assessore Regionale Vincenzo Colla, moderatore Andrea Gavazzoli) numerosi sindaci della vallata, il presidente della Provincia di Parma Andrea Massari, i consigliere regionale Occhi , oltre ai rappresentanti del GAL del Ducato e alle Forze dell’Ordine, Guardia di Finanza e Carabinieri, oltre ai Consiglieri di Zona ed a numerose Aziende socie di Confartigianato Parma.