Di Lamberto Colla Parma, 7 luglio 2024 – Se non fosse che stiamo commentando le elezioni presidenziale della più grande potenza mondiale, il confronto tra i due contendenti, potrebbe essere tranquillamente scambiato per la ”Corrida” di Corrado. Certo che sti americani sono lungimiranti. Dopo un mandato, a dir poco disastroso sia in politica che in “agility”, gli statunitensi ricandidano “Sleepy Joe”. Eppure tra cadute in bici da fermo, rotoloni dalle scalette dell’aereo, vari inciampi sui palcoscenici pubblici, piuttosto che richiamare sul palco una assistente deceduta alcuni mesi prima o perdersi il paracadutista all’ultimo G7, i sospetti di qualche problemino avrebbe dovuto pur sorgere.
Ma no, tutto ciò non è stato sufficiente per garantirsi una alternativa al Presidente che, come prima operazione estera, ritirò in fretta e furia gli uomini dall’Afganistan, lasciando i loro fiancheggiatori in balia dei Talebani, noti per il loro desiderio di vendetta.
Una operazione di pace di cui si è subito pentito tanto da andare a stuzzicare, poco poco, tanto tanto, solo che la Federazione Russa, e non pago anche la Cina dichiarando la protezione di Taiwan.
Intanto, tra un processo e l’altro, Donald Trump ha vita facile contro Biden. Il vigore e la sfacciataggine di Donald Trump ha vita facile e nel primo confronto televisivo organizzato dalla CNN, il marito della bella Melania, tra una balla e un commento sarcastico ha letteralmente sbaragliato il suo avversario incapace di dare risposte convincenti, anzi molto spesso incomprensibili.
Così dopo quella notte “dell’Innominato” i DEM sembra si siano svegliati, al punto da iniziare a chiedere al loro candidato di fare un passo indietro.
Ovviamente super Biden ha opposto resistenza dichiarando di essere in perfetta forma e che quei 5 minuti di défaillance erano dovuti ai tanti fusi orari attraversati in quei giorni.
«Ero stanco per i miei viaggi in Europa, mi sono quasi addormentato sul palco». L'ultima giustificazione di Joe Biden – scrive Vanity Fair - è suonata ancora peggiore del disastro del dibattito di una settimana fa. Sleepy Joe, Joe l'addormentato, il soprannome che gli è stato dato da Trump nel 2019, si sarebbe mostrato veramente in uno dei momenti più importanti del suo percorso politico.
Nonostante i problemi di Biden, che sarebbe dietro di 6-7 punti - per star stretti - rispetto a Trump, sarebbe il miglior candidato e non si intravede alcuno o alcuna in grado di prendere il suo posto. Kamala Harris, oltre alla colorazione della pelle non sembra avere altri plus per far convergere i voti su di lei, l’alternativa afro americana della Michelle Obama, anch’ella però non ha più l’appeal della “first Lady dedita al giardinaggio, anche perché il cognome Obama sta precipitando in termini di apprezzamento. Vuoi che gli americani si siano svegliati e scoperto che il Premio Nobel per la Pace Barak Obama è stato il presidente più prolifico in confronti bellici?
Ma quali sarebbero i candidati più accreditati a confrontarsi con Trump, secondo Vanity Fair? “Il governatore della California è il più quotato. Gavin Newsom ha 56 anni, quindi molto più giovane degli attuali candidati. Viene da uno Stato democratico per tradizione, ma la California è da anni in crisi e spesso criticata. Gretchen Whitmer, governatrice del Michigan, 52 anni, è nota per essere stata fra le più rigide durante il Covid nelle restrizioni e fiera oppositrice di Trump.”
Staremo a vedere se l’establishment DEM avrà il coraggio di rivoluzionare la campagna elettorale cambiando il cavallo brocco con uno un po’ più in salute cercando di recuperare il gap con il tycoon 78enne, appena 3 anni in meno di Sleepy Joe.
LINK
https://www.gazzettadellemilia.it/politica
https://www.ilgiornale.it/news/politica/ecco-vero-curriculum-salis-due-condanne-definitive-2333338.html
https://www.vanityfair.it/article/new-york-times-biden-valuta-lasciare-corsa-casa-bianca-chi-prendere-suo-posto