Mercoledì, 11 Dicembre 2024 06:53

Problem solving e coaching strategico: a lezione dal prof. Nardone In evidenza

Scritto da Francesca Caggiati
Giorgio Nardone durante un seminario dal vivo Giorgio Nardone durante un seminario dal vivo Ph. credits Life Strategies

A calendario un prossimo appuntamento su dialogo e cambiamento strategico in programma per maggio 2025.

Si è svolto recentemente a Milano uno degli eventi più significativi a livello nazionale nel campo della formazione strategica: il corso sul problem solving e coaching strategico condotto dal prof. Giorgio Nardone.

Organizzato da Life Strategies, azienda leader nel settore, questo seminario ha attirato un pubblico variegato, composto da professionisti, coach e appassionati provenienti da tutta Italia.

Giorgio Nardone, figura eminente nel campo della psicologia e delle scienze comportamentali, ha condiviso le sue approfondite conoscenze sulla risoluzione dei problemi e sulle strategie di coaching. Grazie alla sua esperienza come psicologo e psicoterapeuta, ha guidato i partecipanti attraverso concetti chiave, tecniche pratiche e approcci strategici volti a migliorare la capacità di affrontare le sfide sia personali, sia professionali.

Il corso ha avuto un focus particolare su come trasformare le difficoltà in opportunità attraverso un cambiamento di mentalità e l'applicazione di strategie mirate. Attraverso esempi pratici e interazioni dirette, Nardone ha stimolato il pensiero critico dei partecipanti e ha fornito strumenti utili per gestire situazioni complesse.

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La giornata è stata arricchita da momenti di discussione e confronto, creando un'atmosfera collaborativa e altamente produttiva. Non solo i presenti hanno potuto acquisire nuove tecniche, ma hanno anche avuto l'opportunità di ampliare la loro rete professionale durante i momenti di pausa.

A margine del seminario abbiamo posto alcune domande al prof. Nardone, per capire meglio il suo approccio innovativo al problem solving strategico.

  • Prof. Nardone può spiegarci come questo metodo si differenzia dagli approcci tradizionali e quali sono i suoi principali vantaggi nell'affrontare problemi complessi?

“Gli approcci tradizionali al problem solving si concentrano spesso sulla ricerca delle cause dei problemi nel passato. Tuttavia, il nostro metodo si discosta da questa prospettiva. Noi lavoriamo dal futuro verso il presente, partiamo dagli obiettivi da raggiungere per costruire strategie su misura, adattate alle specificità della persona e della situazione, proprio come un abito sartoriale. Può sembrare una banalità, ma il passato non si può cambiare, e individuare una causa nel passato non garantisce la soluzione nel presente. Come sottolineava Karl Popper, grande epistemologo della scienza, il processo di ricerca segue fasi precise:

- Inciampare in un problema

- Definirlo con chiarezza

- Definire l’obiettivo da raggiungere per risolverlo

- Analizzare le soluzioni già tentate che non hanno funzionato

- Costruire nuove strategie e applicarle attraverso la politica dei piccoli passi.

Il nostro approccio di problem solving combina rigore metodologico e creatività strategica”.

  • Nel coaching strategico, quanto è importante l'aspetto della comunicazione tra coach e cliente?

La comunicazione è fondamentale nei processi di coaching, così come in tutte le dinamiche di problem solving e anche di psicoterapia breve strategica, ambiti di cui mi occupo da oltre trent’anni. Insieme ai miei collaboratori abbiamo sviluppato una serie di tecniche, fra cui il dialogo strategico, per guidare la persona a scoprire e risolvere i propri problemi. Saper comunicare efficacemente è essenziale nella relazione che ognuno di noi ha con sé stesso, con gli altri e con il mondo. La comunicazione non si limita allo scambio di informazioni, è un modo di essere nel mondo, capace di influenzare e modificare la realtà intorno a noi. Allo stesso tempo, attraverso questa relazione, il mondo modifica anche noi”.

  • Può illustrarci alcune tecniche di comunicazione persuasiva che utilizza per favorire il cambiamento nei suoi clienti?

Per persuasione intendiamo l'arte di condurre l'interlocutore soavemente a sé, attraverso un linguaggio studiato con cura; non ci limitiamo alla scelta delle parole per il loro significato semantico, ma prestiamo particolare attenzione anche al loro valore fonetico e musicale, per creare un impatto altamente suggestivo. Spesso, in ambito di coaching o terapia, si tende a puntare tutto sulla spiegazione razionale, come se questa fosse sufficiente a produrre un cambiamento. Tuttavia, la nostra esperienza trentennale ci insegna che spiegare, di per sé, non solo non cambia le persone, ma rischia di aumentare le loro resistenze. Abbiamo sviluppato diverse tecniche, tra cui il dialogo strategico, uno strumento che permette di condurre la persona a esplorare nuove prospettive senza forzature. Attraverso l'uso mirato di parafrasi, domande, e ristrutturazioni, si costruisce un contesto comunicativo suggestivo, dove l'interlocutore è guidato a sentire prima ancora di capire, e solo dopo a comprendere le tesi dell’interlocutore, che lo orienta fino a fargli sentire una prospettiva differente e a produrre il cambiamento desiderato”.

  • Nella sua esperienza, quali sono le resistenze più comuni che incontra nelle persone quando si tratta di implementare soluzioni innovative per risolvere i loro problemi?

“In natura tutte le forme di vita una volta che hanno raggiunto un equilibrio resistono al cambiamento di questo equilibrio. Questo principio si applica anche all’essere umano: dove c’è cambiamento, inevitabilmente c’è resistenza al cambiamento. Il paradosso è che questo avviene anche quando un equilibrio è diventato disfunzionale, perché tendiamo a replicare ciò che ha funzionato. Se un comportamento o una dinamica ha funzionato per tanti anni, cambiarlo genera resistenza, proprio perché ha funzionato, anche se adesso nel presente non funziona più. Proprio per il concetto di resistenza al cambiamento, quando proponiamo di effettuare un cambiamento, di fare qualcosa di diverso, questo deve essere minimale, dobbiamo proporre piccolissimi cambiamenti. Gran parte di tali resistenze si basano anche sulle nostre quattro emozioni fondamentali, paura, piacere, dolore e rabbia, che se ben gestite possono essere una grande risorsa, ma se mal gestite possono complicarci davvero la vita”.

  • Come aiuta a superare queste resistenze attraverso il coaching strategico?

“Nel coaching strategico, il primo passo per aiutare i clienti a superare le loro resistenze trasformando i limiti in risorse consiste nell’analizzare ciò che definiamo la “tentate soluzioni ridondanti”. Questo termine si riferisce a tutte quelle strategie che la persona ha messo in atto per risolvere un problema, ma che non solo non funzionano più, bensì contribuiscono a mantenerlo. Il lavoro sarà proprio guidare la persona a cambiare cosa sta facendo o il modo in cui lo sta facendo. Ogni percorso di coaching, per essere efficace ed efficiente, deve essere calzato su misura alle caratteristiche della persona, partendo dalle sue credenze, le sue capacità e incapacità, fino a toccare le emozioni di base che muovono il suo agire. Lavorare proprio su queste emozioni – paura, piacere, dolore e rabbia – attraverso una serie di strategie e manovre costruite ad hoc, permette lo sblocco e aiuta le persone ad andare “oltre sé stesse”. È in quel momento, quando si supera il limite che la persona si rende conto che il cambiamento non è più solo un obiettivo: diventa un’esperienza trasformatrice che prima sembrava impossibile da realizzare”.

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Life Strategies ha già pianificato un nuovo appuntamento formativo con il prof. Nardone, per domenica 25 maggio 2025 sempre a Milano. Questo nuovo corso, intitolato "Dialogo & Cambiamento Strategico", promette di approfondire ulteriormente le dinamiche del dialogo come strumento di trasformazione e innovazione nella vita quotidiana e professionale.

La partecipazione a eventi come questi è fondamentale per chi desidera rimanere al passo con le nuove metodologie nel campo del coaching e del problem solving, e per coloro che cercano di migliorare le proprie competenze personali e professionali. La formazione continua, come evidenziato dal corso di Nardone, si dimostra essere non solo un investimento nel proprio futuro, ma anche una chiave per affrontare le sfide di un mondo in continua evoluzione.

 

Ph. credits Life Strategies

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