Questo a seguito della riduzione del numero dei parlamentari di cui alla legge costituzionale n. 1/2020 che ha inciso sulla rappresentatività, indebolendola.
Potranno votare, per entrambe le Camere, tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni di età (prima della riforma costituzionale del 2021 era necessario avere almeno 25 anni per votare per il Senato della Repubblica, ora non è più così).
Queste elezioni decideranno la maggioranza che governerà il Paese nei prossimi cinque anni. Il meccanismo che trasformerà i voti in seggi, decretando vincitori e vinti, è la legge elettorale chiamata "Rosatellum bis", ossia la legge ordinaria dello Stato n. 165/2017.
Essa prevede che 1/3 dei seggi sia attribuito in collegi uninominali con sistema maggioritario (The winner takes all), mentre i restanti 2/3 in collegi plurinominali con sistema proporzionale
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(*) Professore Daniele Trabucco – Costituzionalista
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona/UNIB (Svizzera)-Centro Studi Superiori INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto di Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento universitario «Prospero Moisé Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico. Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione del Centro Consorzi di Belluno)