Di Lamberto Colla Emilia, 12 giugno 2022 - Urne aperte soltanto il 12 giugno dalle 7 alle 23. I cittadini sono chiamati a esprimere la loro preferenza per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Parma, di Piacenza, di Bardi, Bomporto, Castelnuovo Rangone e Novi di Modena, Bettola, Carpaneto Piacentino, Monticelli d’Ongina, Villanova d’Arda.
REFERENDUM GIUSTIZIA
Quest’oggi circa 51 milioni di italiani saranno chiamati a esprimere il proprio voto su 5 quesiti in materia di giustizia. 5 quesiti particolarmente tecnici, motivo per cui, i fautori del NO, spingono per disertare le urne e non far raggiungere il quorum. in molti
Vediamo quali sono e che cosa succede votando SI oppure NO
In molti ancora non hanno compreso o non sanno per che cosa si vota, così che il rischio di non raggiungere il quorum è molto alto. Infatti, per essere valido, è necessaria la partecipazione di almeno il 50% +1 degli elettori.
Vediamo, allora, di fare un po’ di chiarezza sul referendum stesso e sui 5 quesiti. Partiamo dicendo che si tratta di un referendum abrogativa, cioè una consultazione popolare per capire se gli italiani vogliono mantenere alcune norme già esistenti o se vogliono cancellarla dell’ordinamento vigente.
Chi vuole mantenerle in vigore deve quindi rispondere NO.
Chi vuole cancellarle deve invece rispondere SI’
Affinché le norme vengano eliminate deve quindi vincere il SI’ con la maggioranza dei voti, cioè almeno il 50% dei voti +1. Affinché vengano mantenute, deve invece vincere il NO con almeno il 50% dei voti +1.
I QUESITI REFERENDARI E IL VIDEO ESPLICATIVO
ELEZIONI COMUNALI
DATA e ORARI
Si potrà andare a votare in qualsiasi orario, all’interno in questa fascia, ma per poter farlo è necessario portare un documento di identità valido e la tessera elettorale. Sono ammessi al voto tutti i cittadini maggiorenni presenti nelle liste elettorali. Non può votare chi ha una pena che comporta l'interdizione dai pubblici uffici. Possono votare anche i cittadini europei che vivono in quella città, ma si devono iscrivere alle liste elettorali.
IL VOTO. Come si esprime
A seconda che il comune abbia più o meno di 15mila abitanti ci sono due diversi sistemi di voto. Nei municipi più piccoli, ovvero con meno di 15mila abitanti, non è previsto il ballottaggio e neanche il voto disgiunto. Verrà eletto chi ottiene la maggioranza dei voti. Si può scegliere il sindaco tracciando una X sul nome del candidato, sul simbolo della lista o esprimendo una preferenza per il consiglio comunale. Solo in caso di parità assoluta di voti tra due candidati si procederà a un ballottaggio fra i due che hanno ottenuto più consensi.
Il secondo turno si dovrà svolgere la seconda domenica successiva al primo turno e, in caso di ulteriore parità, verrà eletto il più anziano tra gli sfidanti.
Nelle città con più di 15mila abitanti, invece, diventa sindaco chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi. Se al primo turno nessuno raggiunge la soglia del 50% + 1, si andrà al ballottaggio tra i due sfidanti che hanno ottenuto più voti. Il ballottaggio si tiene due settimane dopo il primo turno. È permesso il voto disgiunto, ovvero si può votare allo stesso tempo per una lista che appoggia un possibile sindaco e un candidato a primo cittadino di un altro schieramento
Per esprimere la preferenza per i candidati a consigliere comunale presenti nella lista votata, si deve scrivere il cognome della persona scelta negli appositi spazi accanto alla lista dove si è segnata una X. Si può esprimere la doppia preferenza purché riguardi un uomo e una donna. Nel caso in cui sia previsto il voto disgiunto, si può scegliere una lista che sostiene un candidato sindaco e poi un primo cittadino diverso, appoggiato da altre liste. Ciò permette di dare la preferenza a un candidato alla carica di primo cittadino, mentre si sostengono i candidati in consiglio comunale di una lista che non lo appoggia. Per esempio si può selezionare come sindaco un candidato sostenuto dal Pd e poi esprimere la preferenza per una lista del centrodestra.
BALLOTTAGGI
Gli eventuali ballottaggi si terranno il 26 giugno e, in questo caso, si potrà mettere una X solo sul nome del candidato sindaco o su una lista che lo appoggia. Non sarà invece previsto il voto disgiunto. Come spiega il ministero dell'Interno le operazioni di spoglio del primo turno daranno la precedenza ai referendum: "Alle ore 23 della domenica - subito dopo aver completato le operazioni di voto e di riscontro dei votanti per ogni consultazione - si procede allo scrutinio di ciascun referendum; sono rinviate alle ore 14 del lunedì le operazioni di scrutinio per le elezioni amministrative, dando precedenza a quelle per le elezioni comunali e successivamente a quelle per le eventuali elezioni circoscrizionali".
LE SCHEDE ELETTORALI
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