Domenica, 01 Maggio 2022 06:38

1° maggio 2022 - Festa calpestata! In evidenza

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“Articolo 1” - Primo articolo della Costituzione o nome del Partito del Ministro della Salute, Roberto Speranza? L’uno opposto all’altro. 

Di Lamberto Colla (*) Parma, 1 maggio 2022 - Il paradosso di essere il segretario del partito che porta il nome del primo articolo della Costituzione e essere al contempo il primo sostenitore della emarginazione, senza stipendio, degli over 50 che non siano stati “vaccinati”.

Anzi, che non abbiano consentito di essere inoculati da un prodotto sperimentale la cui definitiva autorizzazione inizia a traballare per voce della medesima principale casa farmaceutica, la Pfizer appunto.

Infatti, in una informativa agli azionisti, la casa farmaceutica, la stessa che dichiarava il 97% di affidabilità e copertura per poi dover arrivare persino alla quarta inoculazione nell’arco dei 12 mesi, ha addirittura avanzato l’ipotesi di pesanti risarcimenti (vedi traduzione a fondo articolo).

Posto la impossibilità di adottare un obbligo vaccinale, forse proprio per la consapevolezza che un prodotto sperimentale non può essere obbligato, ecco che attraverso la complicità del “Green Pass” e della suggestione di massa, il Governo è riuscito a porre in atto un qualcosa che assomiglia molto a un cero e proprio “Ricatto”: “o ti vaccini o non potrai andare al lavoro e nemmeno sarai remunerato”. 

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Il paradosso si amplifica se si entra nel sistema sanitario.

Durante i primi mesi di pandemia ben 400, tra medici e infermieri e OSS, sono deceduti nell’esercizio della loro professione.

Tutti noi ben ricordiamo con quali protezioni operavano. Sacchi delle immondizie per calzari, camici protettivi e sottoposti a massacranti turni di lavoro. 

Nel 2020 erano degli eroi. 

Eroi che non hanno ricevuto alcuna considerazione salvo la gratitudine dei familiari dei pazienti che avevano assistito, alle volte sino all’ultimo respiro.

 

E nel 2021-2022 gli stessi, che magari avevano già compiuto 50 anni e oltre,  sarebbero stati sospesi senza stipendio, in attesa delle condizioni utili per il licenziamento.

Ma addirittura venne avanzata l’ipotesi di essere sostituiti dai colleghi Ucraini (extra UE) giunti in Italia a causa della Guerra.

Paradosso su paradosso! Ricatto su ricatto! 

Umiliazioni che nessun cittadino, libero e in regola con le norme e i tributi, non avrebbe mai dovuto subire, men che meno in momento di emergenza.

Dulcis in fundo, a chi osava protestare anche in modo civile, vennero regalate randellate invece dell’ascolto, insulti pubblici da parte di chicchessia, dai giornalisti lecchini ai rappresentanti di Governo compresi i loro “scienziati guardaspalle”.

Ed ora, questi stessi li vedremo sui palchi a celebrare e pontificare la festa del lavoro, calpestato come è stato calpestato l’articolo 1 della costituzione insieme all’art. 21 relativo alla libertà di opinione e di stampa? 

Senza VERGOGNA!

Cosa accadrà se verranno confermate le preoccupazioni della stessa Pfizer? 

Qualcuno dovrà pagare, compresi la statunitense FDA e l’europea EMA che hanno avvallato qualsiasi cosa.

… e a cascata tutti gli altri!

Un crimine potenziale, se tale dovesse essere riconosciuto, che non dovrà e non potrà essere protetto dalle clausole contrattuali di manleva che opportunamente tutti i “decisori” si erano preoccupati di sottoscrivere. 

La responsabilità dovrà essere soggettiva, oltre che morale. 

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Traduzione nota Pfizer ai suoi azionisti

“Il nostro vaccino Covid-19 e qualsiasi altro prodotto candidato per il quale riceviamo l’approvazione o l’autorizzazione all’uso di emergenza sono soggetti a un controllo normativo continuo, inclusa la revisione di ulteriori informazioni sulla sicurezza.

Il nostro vaccino Covid-19 viene utilizzato dai pazienti come prodotto autorizzato più ampiamente di quanto non sia stato utilizzato negli studi clinici e pertanto dopo l’autorizzazione all’uso di emergenza possono essere osservati
effetti collaterali e altri problemi che non sono stati osservati o previsti, o non erano così diffusi o gravi, durante gli studi clinici

Non possiamo garantire che non si verifichino problemi di
sicurezza scoperti o sviluppati di recente.

Con l’uso di qualsiasi vaccino da parte di un’ampia popolazione di pazienti, di tanto in tanto possono verificarsi eventi avversi gravi che non si sono verificati durante le sperimentazioni cliniche del
prodotto o che inizialmente sembravano non correlati al vaccino stesso e solo con la raccolta di successive informazioni sono risultati essere causalmente correlati al prodotto.

Questo può causare il ritiro dell’autorizzazione, di richieste di risarcimento danni e dunque della cessazione di conseguire utili”

LINK NOTA BIONTECH

https://youtu.be/ixX_daOwhrU 

  CORTEO_PRIMO_MAGGIO_2019_PARMA_122.jpeg

(per restare informati clicca  QUI)

 

 

 

 

 

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