Giovedì, 28 Aprile 2022 10:01

La miopia del Governo sulla politica energetica In evidenza

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L'operazione speciale avviata dalla Federazione Russa in Ucraina a partire dal 24 febbraio 2022 ed il crescere della tensione a livello internazionale stanno portando ad un vero e proprio problema energetico che va ad affiancarsi alla (infinita) emergenza sanitaria con l'istituto giuridico della certificazione verde Covid-19 che, dal 01 maggio 2022, sarà solo sospeso.

Il Governo1_Putin_firma_il_gasdotto_-_Foto_da_TheFrontpage.it.jpeg della Repubblica, vista l'insostenibilità dell'energia per famiglie ed imprese, ha cercato di concludere nuovi accordi con alcuni Paesi africani, quali Algeria, Angola, Congo (si parla anche del Mozambico), al fine di ridurre la fornitura di gas da Mosca. Una scelta assolutamente fallimentare per diversi ordini di ragione. In primo luogo, sussiste, grazie alle scelte politiche degli Esecutivi precedenti, una dipendenza strutturale con la Russia. In secondo luogo, il Governo "dei migliori" si è messo a negoziare il gas nelle peggiori condizioni di mercato possibili in ragione della peculiare congiuntura internazionale.

In terzo ed ultimo luogo, non si può pensare di fronteggiare una situazione critica di questa portata senza aver mai delineato una politica energetica degna di questo nome.

Dove stanno le trivelle, le esplorazioni, i rigassificatori? Perché, dopo ben ventotto anni dal referendum abrogativo del 1987, non è stata mai affrontata seriamente la questione dell'energia nucleare quando l'Italia confina con due Stati membri dell'Unione Europea, Francia e Slovenia, che hanno nel loro territorio centrali per questa tipologia energetica?

La conseguenze di queste non scelte è una sola: un Paese di mendicanti.

Belluno 28 aprile 2022

Daniele Trabucco

(Costituzionalista)

 

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