Di Lamberto Colla 19 dicembre 2021 282° giorno dell'anno 2 dell'era COVID-19 - domenica
Premesso che ogni azione atta a proteggere salute e confini mi trova perfettamente concorde, però non posso fare a meno di criticare certe misure per due ordini di motivi:
- la mia personale coerenza con quanto da sempre manifestato;
- La non frequente e grave incoerenza dei nostri Governi in materia di misure protettive anti covid. Dalla scelta dei vaccini (mRNA) all’obbligatorietà del green pass per entrare al lavoro e le misure sospensive adottate.
- La negazione delle evidenze sperimentali dei vaccini;
- L’obbligatorietà vaccinale indotta per “ricatto” ;
- L’aggressività verbale e fisica contro coloro che pongono dubbi su talune ma importanti scelte e sulla trasparenza dell’informazione.
Ecco quindi che sorprende, seppur per certi versi condivisibile, la misura del Ministero della Salute che obbliga chi si affacci alle nostre frontiere di sottoporsi ai tamponi, anche per possessori di Green Pass, e la quarantena di 5 giorni per coloro che ne fosse sprovvisti.
E’ la certificazione governativa della “inutilità protettiva” del Green Pass come da sempre da noi sostenuto e così dalla maggior parte dei cosiddetti “No Green Pass”, ingiustamente accusati dai “lecchini di regime” di essere “No Vax”, ignoranti e alcuni “scienziati della domenica” addirittura ne hanno augurato la morte con sofferenza.
L’obbligatorietà del Green Pass per entrare al lavoro è stata, forse, la privazione più anticostituzionale che si sia concretizzata in questo “nero” (n tutti i sensi) periodo pandemico sfociato con le “randellate” regalate anche ai manifestanti inermi e relegati a piazze periferiche e all’ombra delle luci della ribalta, in taluni casi addirittura spente.
Ora queste randellate andrebbero rese a coloro che hanno ordinato una tale violenta reazione, dal momento che essi stessi oggi decretano che il GREEN PASS non serve a nulla come la stessa Unione Europea ha contestato al Ministero della Salute e poi in parte ritrattato per l’intervento autorevole di Draghi, al quale, a quanto pare, non si può dire di NO!
Che da ex presidente BCE abbia qualche informazione da “dimenticarsi” nel cassetto?
Fatto sta che, comunque, ora per andare a lavorare occorre il Green Pass mentre per entrare in Italia dalle frontiere con passaporto serve il tampone e/o la quarantena mentre senza passaporto i porti sono aperti agli scafisti.
Paradossi all’italiana che sarebbe anche ora di alienare in via definitiva.
Fatto sta che il provvedimento italiano, per quanto mal digerito, è passato con riserva in Consiglio UE grazie alla autorevolezza draghiana.
Per battere il virus, è in sintesi la risposta del Consiglio UE, “sono necessari sforzi coordinati e continui”, si legge nel testo delle conclusioni approvate dai capi di Stato e di governo, infine sottoscritto anche dallo stesso Draghi.
Al contempo, hanno aggiunto i leader, bisogna garantire “che eventuali restrizioni si basino su criteri oggettivi e non pregiudichino il funzionamento del mercato unico o ostacolino in modo sproporzionato la libera circolazione tra gli Stati membri o viaggi in l’Ue”.
Stranamente una risposta adeguata e coerente da parte dell’UE che dovrebbe far riflettere i nostri governanti, a tutti i livelli, sulla necessità di adottare maggior buonsenso e di rispettare i fondamentali della Costituzione Italiana, tanto vecchia ma ancora tanto utile e pregna di saggezza.
Volenti o nolenti, Deo Gratias che c’è Draghi!
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MEMO Nomi commerciali aggiornati dei vaccini):
Vaccino Comirnaty (Pfizer/BioNTech)
Vaccino Spikevax (ex-COVID19 Vaccino Moderna)
Vaccino Vaxzevria (AstraZeneca)
COVID-19 Vaccino Janssen (Johnson & Johnson)
LINK suggeriti:
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