Lunedì, 13 Settembre 2021 06:04

Elezioni Bologna. La destra unita alla sfida di Lepore. In evidenza

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La roccaforte del sinistra, cementata con il Movimento 5 Stelle, sarà difficile da espugnare ma nel centro destra sono abituati alle sorprese e Fabio Battistini ne è convinto .

Di LGC Bologna, 13 settembre 2021 – La speranza è sempre l’ultima a morire e il sogno di ripetere il successo che inaugurò Guazzaloca è perfettamente vivo nell’animo di Fabio Battistini, l’imprenditore che è stato preferito al senatore di Forza Italia Andrea Cangini, riuscendo così a compattare tutte le forze del centro destra.

Consapevole delle difficoltà il capolista però sa perfettamente che sino alla fine, sino allo spoglio dell’ultima scheda dell’ultimo seggio, non si può dichiarare vittoria, o come avrebbe detto un simpatico allenatore di calcio “Partita finita quando arbitro fischia”.

"Sono l'imprevisto”,  ha dichiarato Fabio Battistini,  presentando la sua lista BolognaCiPiace e le sue “36 persone libere dalle logiche di potere e dai diktat di un partito che tende sempre più a sinistra, strizzando l'occhio ai centri sociali".

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Pronto a dialogare con tutti, Battistini è aperto a rispondere alla chiamata di chiunque. "E’ questo il senso del nome dell'associazione che ha espresso la mia candidatura 'E', una congiunzione, ossia qualcosa che unisce".

L’obiettivo della lista Battistini composta, come ha dichiarato il candidato sindaco del centro destra è risolvere i problemi bolognesi che alla fine “sono i soliti: degrado, traffico e mancato sviluppo”.

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La pattuglia di Fabio Battistini è composta da 36 persone normali, gente comune che intende portare il suo contributo alla vittoria sul centro sinistra + M5S: sette avvocati, due dentisti, un operatore sanitario, un professore universitario, un musicista, una psicologa, una scrittrice, un'artista, cinque imprenditori, un tassista, quattro pensionati, cinque impiegati in azienda, un funzionario pubblico, un agente di commercio, un rappresentante commerciale, un commercialista, un giornalista e un procuratore legale.

Gian Marco De Biase (capolista), 48 anni, responsabile qualità Caab e consigliere comunale uscente;
Eleonora Addarii, 41 anni, avvocato,

Alessandra Gamberini, 57 anni, psicologa e psicoterapeuta 

Luca Aldrovandi,

Elena Alvisi,

Alessandro Arena Chilardi,

Francesco Bacchi,

Barbara Benfenati,

Riccardo Bolini,

Carlotta Carbonchi Santandrea,

Hans Calavazzi,

Andrea Cavallini,

Carlo D'Achille,

Tommaso Delfini,

Matteo Delpino,

Diva Di Benedetto,

Pietro Di Natale,

Isabella Faustini,

Paolo Franceschetti,

Nicolò Franchini,

Paola Ghedini,

Gianluca Giordani,

Hilda Rossana Fulchini Fernandez,

Andrea Macinanti,

Ernesto Marino,

Sofia Lucia Martignani,

Roberto Natali,

Andrea Nepoti,

Cristina Pollastri,

Samuela Quercioli,

Weikien Massimo Tchen,

Giorgio Trenti,

Roberto Ugolini,

Delia Vincenzi,

Rita Zironi,

Pier Francesco Zirotti.

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Chi è Fabio Battistini.

Sessantaquattrenne, imprenditore (è il titolare della Bidieffe-rappresentanze industriali), cofondatore della Consulta delle associazioni familiari, fervente cattolico, Fabio Battistini ha maturato con Alfredo Cazzola come possibile assessore, l’anno dopo si presentò al fianco dell’allora eurodeputato Magdi Cristiano Allam per lanciare «Io amo Bologna», movimento fondato su «valori non negoziabili e certezza delle regole».

Di sé racconta: “Nasco a Bologna da genitori bolognesi. 

Ricevo buona educazione. Mio padre, che ho perso quando avevo 13 anni, si compiaceva di educarmi “all’amore per la Patria e all’odio per l’Inter” (eh, sì, erano gli anni del famoso spareggio per il 7° scudetto…).Liceo Fermi e Laurea in Giurisprudenza, ovviamente a Bologna. Gli anni dello sport, basket, tanto basket (da giocatore e da tifoso) e i colori rossoblù sempre nel cuore (sono tuttora abbonato nei distinti…).

Intanto vivo gli anni della grande spinta sul lavoro (ho un’azienda commerciale nell’ambito della intermediazione della componentistica per l’industria), i primi successi allora, il consolidamento oggi.

L’incontro con Caterina, mia moglie, che mi ha regalato i nostri quattro meravigliosi figli: continuiamo a ringraziare il Signore per questi doni! 

Poi gli anni dell’impegno sociale: il volontariato nell’ambito dell’educazione giovanile, l’associazionismo familiare (sono stato tra i fondatori della Consulta delle Associazioni familiari e l’ho anche presieduta).

Ancora, gli anni dell’impegno civile: la presidenza di Impegno Civico, la diffusione in Città della cultura e dell’attenzione sociale. 

Ed ora… eccomi qui, candidato Sindaco, per dare insieme a tutti coloro che amano Bologna una spinta, un cambio di passo e nuovi orizzonti alla Città, non solo a quella di oggi ma anche a quella che vogliamo costruire insieme per i prossimi decenni! Ci proviamo insieme?”

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Gli Obiettivi e il Programma

BOLOGNA 2030

Quella che condividiamo è una piattaforma programmatica viva, integrata e frutto del dialogo
con la città. In questo documento sono contenuti gli obiettivi che intendo realizzare come Sindaco di Bologna.

In sintesi lotta a: degrado, traffico e mancato sviluppo

Le ultime dichiarazioni

Recentemente il candidato alla poltrona che fu di Guazzaloca si è così espresso:

«Vedo alcune liste insalata che faticano a risultare credibili. La nostra è, invece, veramente unita»

«Liti, epurazioni e pasticci vari hanno generato progetti politici che sembrano una maionese impazzita. Ma c’è un’alternativa, un imprevisto: io, insieme alla mia squadra, ho fatto proposte concrete nuove e ambiziose». 

«Ora che sappiamo qual è lo scenario offerto dalle liste presentate a Bologna, non posso che rilevare quanto BolognaCiPiace, la nostra, sia veramente unita sotto un’idea di programma condiviso.

Vedo alcune liste insalata che faticano a risultare credibili. Liti, epurazioni e pasticci vari hanno generato progetti politici che sembrano una maionese impazzita, che vede a braccetto candidati provenienti da storie politiche e valoriali opposte, uniti solo per il desiderio di una poltrona, che non saranno in grado di governare la città come merita – ha dichiarato il candidato sindaco civico Fabio Battistini -. 

E se così fosse, allora prepariamoci tristemente ad altri vent’anni di stasi e palude». 

«Ma c’è un’alternativa, un imprevisto.

Io con la mia squadra ho fatto proposte concrete nuove, ambiziose, dalla fondazione di partecipazione per l’uso dei fondi del recovery plan, alla ristrutturazione complessiva della Porta di Bologna (tra la Montagnola e la stazione centrale) e  altri fondamentali interventi come l’immediata pulizia dei portici e una risposta organizzata ed efficace a degrado e alla forte domanda di sicurezza – conclude -. 

Questo è un progetto politico civico, questa è l’atto di dedizione per la città che amiamo e che merita di più. Non cerchiamo le poltrone a qualunque costo, come altri. Cerchiamo di risolvere e far crescere».