A parlare è la presidente di Ruote Libere, Cinzia Franchini. "Una lettera surreale quella di Unatras inviata al ministro Salvini, nella quale le associazioni certificano di non aver ancora visto alcuna misura a sostegno in Legge di Bilancio per il rinnovo del parco veicolare nell'ottica della transizione ecologica, assicurano di non aver saputo nulla sulle verifiche che il MIT avrebbe dovuto condurre con le autorità indipendenti sulle norme sul rispetto dei tempi di pagamento e sui tempi di attesa al carico e scarico delle merci e lamentano la mancata promessa pubblicazione sul sito MIT dei nuovi valori di riferimento dei costi di esercizio. Infine anche in materia di codice della strada, le associazioni ammettono che le loro richieste non sono state tenute in considerazione nel testo definitivo appena approvato dal Senato - continua Cinzia Franchini -. Per essere chiari: Unatras mette nero su bianco l'inutilità del Tavolo, ne certifica in modo inconfutabile il fallimento, ma invece di giungere alle normali conclusioni prendendo le distanze dal ministero, si limita a ringraziare per una generica attenzione ricevuta e a chiedere di 'riprendere il confronto'. Un teatrino infinito nel quale il ministro Salvini e le associazioni continuano a recitare la loro parte in modo completamente avulso dal mondo reale dell'autotrasporto. Il mondo delle imprese, dei piccoli imprenditori, degli autotrasportatori che combattono per non chiudere, per resistere a una concorrenza selvaggia o per non cedere alla spirale della illegalità, il mondo che attende da decenni una vera e seria riforma del settore. Ruote Libere lo ribadisce: fuori dall'Albo c'è vita e la rappresentanza vera, la difesa della categoria slegata da interessi economici legati a pedaggi e formazione, è possibile'.