Solo la pioggia salva la rossa, stavolta più lenta anche delle Williams. Vettel, abile e fortunato, agguanta il podio. Vincono ancora le Mercedes, sempre più irraggiungibili. Sfortunato Raikkonen. -
Parma, 6 luglio 2015 - di Matteo Landi -
La Ferrari torna sul podio. Vettel riesce, con una gara di rimonta, a riportare il cavallino rampante nelle zone nobili della classifica. La gioia che il tedesco ha mostrato appena tagliato il traguardo è la fotografia perfetta della situazione Ferrari. Un terzo posto che profuma quasi di vittoria perchè prima della pioggia, affacciatasi timidamente al 35esimo giro e più copiosa nel finale, per la squadra di Maranello si prospettava una disfatta.
Nella prima parte di gara Raikkonen e Vettel, partiti entrambi piuttosto lentamente dalla terza fila, si erano ritrovati a combattere con Kvyat e le due Force India, lontani da Mercedes e Williams. Una volta guadagnate la quinta e la sesta posizione per le due Ferrari la gara sarebbe terminata senza sussulti ancora una volta fuori dal podio. Se non fosse arrivata la pioggia. A quel punto strategia e fortuna hanno fatto la differenza e la dea bendata ha premiato Vettel e penalizzato Raikkonen e le due Williams. Massa e Bottas, addirittura in testa alla gara nelle prime fasi, sono invece rimasti in pista qualche minuto di troppo con gomme da asciutto, perdendo la possibilità di lottare per la vittoria e di finire sul podio. Il finlandese di casa Ferrari invece, fra i primi a montare gomme intermedie, ha giocato un azzardo che non ha pagato. Così, dopo una bella gara condotta sempre davanti al compagno di squadra, ha tagliato il traguardo solamente in ottava posizione.
Raikkonen ancora sfortunato. Vettel, il guizzo del campione
A Raikkonen è così sfuggita l'occasione di zittire le critiche che gli piovono addosso da qualche gran premio. Peccato perchè stavolta era riuscito ad ottimizzare il potenziale della rossa più del compagno di squadra, sia in qualifica che, sino a quando non è comparsa la pioggia, in gara. Al contrario Vettel, apparso in difficoltà in qualifica ed incostante nella prima metà della corsa, ha risolto a suo favore un pessimo weekend con intelligenza ed un pizzico di fortuna, che si sa, aiuta gli audaci.
Ferrari, così non va
Quello che preoccupa maggiormente è il passo del gambero che la Ferrari sta mostrando a livello prestazionale: ad inizio anno in grado persino di cogliere una vittoria, adesso vede la Mercedes sempre più lontana, ritrovandosi scavalcata dalla Williams ed addirittura "risucchiata" dal gruppone delle inseguitrici composto da Red Bull, Force India e Toro Rosso. Il fantasma degli anni scorsi sembra materializzarsi sempre di più: la squadra di Maranello inizia il campionato con grandi aspettative per poi, durante la stagione, progredire meno degli altri. La differenza sta nella base di partenza, quest'anno di altissimo livello.
Mercedes più forte di tutto e tutti. Williams la principale antagonista
Davanti a tutti è arrivato l'idolo di casa, Lewis Hamilton: veloce, freddo e fortunato. Più di Rosberg. La differenza fra i due l'ha fatta il momento scelto per montare le gomme intermedie. Stavolta le due Mercedes han però dovuto lottare con Massa e Bottas, due "missili" fino a quando la pista non si è bagnata. Bottas, al centro delle voci di mercato che lo vogliono la prossima stagione al posto di Raikkonen, è giunto al traguardo quinto, per la seconda volta consecutiva meno efficace del compagno Massa, arrivato quarto. Il finlandese della Williams è sicuramente un pilota concreto e veloce, ma è curioso che si parli con insistenza di lui come futuro ferrarista quando spesso "subisce" le prestazioni del brasiliano, silurato a fine 2013 per far posto proprio a Raikkonen.
Alonso, gara confusa ma coglie il primo punto
Ai margini della zona punti ha fatto capolino finalmente Alonso: decimo all'arrivo grazie ai tanti ritiri. Un traguardo addirittura festeggiato ma fa tenerezza constatare che si tratti dello stesso miglior risultato ottenuto nella sua stagione d'esordio in Minardi, squadra al tempo con possibilità economiche ben inferiori a quelle del colosso Honda e della prestigiosa McLaren che si è vista regalare dalla Federazione la possibilità di utilizzare questa stagione una power unit per vettura in più rispetto a tutti gli altri. Inoltre, dopo il misterioso incidente accaduto in Austria, Alonso si è reso partecipe di un'altra situazione controversa quando al primo giro ha involontariamente eliminato il compagno di squadra Button. Federazione e commissari, quest'ultimi spesso intransigenti con gli altri concorrenti, sembrano al momento piuttosto "accomodanti" nei confronti di una squadra ed un costruttore dai nomi altisonanti.
Adesso la Formula 1 si prenderà una piccola pausa e tornerà in pista fra tre settimane in Ungheria su un circuito lento e tortuoso, in cui la differenza torneranno a farla le qualità telaistiche e la capacità di "conservare" le gomme. Un'occasione per Ferrari di evidenziare tutte le lacune, appurato il deficit di potenza che ancora esiste fra la power unit italiana e quella Mercedes.