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Sabato, 01 Febbraio 2014 11:16

Storie di cucina

 Di Chiara Marando – Parma 1 Febbraio 2014

Ci sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, piccoli scrigni della memoria dove il passato viene gelosamente custodito e tramandato. Spazi nei quali si respira un’atmosfera come sospesa, dove gli occhi delle persone raccontano una storia, la loro storia, fatta di piccole abitudini, tradizione, tanto lavoro e passione. Sono lì, immutati e sicuri, quasi nascosti ad osservare una modernità che non li scalfisce.

 La Trattoria da Antonia è uno di questi “angoli antichi”, una realtà che porta avanti la cultura gastronomica parmigiana ormai da quarant’anni. Era il 1973 quando Antonia e suo marito Sergio hanno deciso di aprire il ristorante lavorando con tenacia giorno e notte. Antonia ai fornelli, dove ha fatto tesoro dei preziosi insegnamenti di sua madre, ricette di famiglia che ricalcano fedelmente la parmigianità genuina delle cose buone, e Sergio in sala, perfetto intrattenitore e gestore, capace di creare un legame quasi famigliare con la clientela. Il menù è quello tipico, piatti dal sapore corposo  che parlano del territorio, cucinati come una volta, lentamente, quando le cose si facevano “come si deve”.

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Oggi come ieri nulla è cambiato, tutto è rimasto uguale, le piccole stanze del locale profumano ancora di tradizione, trasmettono una tranquillità casalinga, ed in sala continua ad accogliere e servire gli avventori Paola, fedele collaboratrice da ormai vent’anni.  Anche il menù non è mutato e gli affezionati sanno che il mercoledì è la giornata dei bolliti da gustare con le salse, mentre il giovedì trionfa la Trippa alla Parmigiana, uno dei cavalli di battaglia. Tutti i giorni la sveglia è alle sei del mattino, si prepara il necessario, si impasta  e si stende la sfoglia  fresca, consapevoli che i favolosi Tortelli di Zucca,  Patate ed Erbetta non possono mai mancare, esattamente con i Cappelletti ed i Passatelli in brodo. Anche le golose Tagliatelle al ragù di salamino sono ormai diventate un appuntamento fisso per i clienti, costretti poi a decidere se proseguire il pasto con una succulenta Punta Ripiena accompagnata da sfiziose patate al forno, Brasato di Manzo, Stracotto di Puledro oppure Coniglio alla cacciatore e Anatra all’arancia.

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Antonia è rimasta a sorvegliare la cucina e continua a dispensare i suoi consigli ma le redini dell’attività ora sono nelle mani della figlia Giovanna e suo marito Roberto, responsabile  del banco  e della contabilità. Come si dice in questi casi “tale madre tale figlia” perché Giovanna è una cuoca eccezionale ed ha carpito i segreti culinari mettendoli prontamente in pratica. Inoltre è lei la vera pasticcera di casa, l’unica a preparare le squisite varietà di torte da cui farsi tentare, da quelle tradizionali come le crostate, alla cheese cake, a quella limoncello oppure ricotta e cioccolato. Vi consiglio di provare il suo speciale Tiramisù, più che goloso.

E ricordatevi che la Trattoria è aperta dal lunedì al venerdì e solo a pranzo, perché è vero che bisogna lavorare, ma per farlo al meglio è necessario anche riposare.

 

Bar Trattoria Da Antonia

Strada Pomponio Torelli, 54, 

43123 Parma, Italia

Tel. 0521 460557

 

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Sabato, 02 Gennaio 2016 15:15

Squisitamente Piccante

Rosso, piccante, stimolante ed afrodisiaco: il peperoncino è uno dei sapori predominanti della cucina italiana, dalle proprietà benefiche inaspettate. Aiuta a rimuovere le tossine, contribuisce all'eliminazione dei grassi nel nostro corpo, fa digerire, stimola l'appetito e regola la pressione sanguigna.

Di Chiara Marando –

Sabato 02 Gennaio 2016 -

Cosa sarebbe la vita senza un po' di “peperoncino”?

Il suo rosso intenso stimola il buonumore e la sua piccantezza sollecita i sensi, è uno dei sapori predominanti della cucina italiana. Le sue proprietà, poi, sono molteplici ed inaspettate. Il potere afrodisiaco che lo contraddistingue è ormai noto, ma questo è solo uno dei tanti benefici che riesce a regalarci: aiuta a rimuovere le tossine e contribuisce all'eliminazione dei grassi del nostro corpo, fa digerire, stimola l'appetito e regola la pressione sanguigna.

E poi è buonissimo! Tutto questo in un piccolo “cornetto” dall'aspetto innocente.

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Originario delle Americhe del sud, arrivato in Europa grazie a Cristoforo Colombo, oggi è protagonista sulle tavole di tutto il mondo, irrinunciabile profumo capace di arricchire e dare carattere ad ogni preparazione. Nella tradizione mediterranea, in particolare quella calabrese, è raro trovare un piatto dove il suo gusto forte non venga utilizzato, non importa se fresco, in polvere o essiccato.

E se ci pensiamo non è difficile capire che anche semplici spaghetti con aglio e olio possono diventare una pietanza da veri gourmet se durante la cottura viene aggiunto un pizzico di peperoncino, e che delizie come i bucatini all'amatriciana perderebbero un po' di quella loro golosa pienezza senza un tocco magico di piccante. Quindi non sorprendiamoci della sua inconfondibile presenza in molte specialità gastronomiche o come base per salse ed aperitivi quali il Bloody Mary o l'Habanero al Rhum.

Le varietà poi sono veramente tante, dal più dolce Lipstick, perfetto per salse dolci, al più comune Cayenna, al Garden Salsa, favoloso farcito, al Jalapeno, comune nella cucina messicana e ottimo gratinato al forno o ripieno di formaggio, e ancora i più piccanti Jamaica Hot Red abbondante nelle salse indiane e caraibiche, Habanero Red Savine, fino al Bih Jolokia, la cui piccantezza non ha eguali. 

Inutile dire che il termine “maneggiare con cautela” qui è più che mai appropriato. Questi sono solo alcuni esempi delle più di 3000 tipologie di peperoncino che si possono trovare nel mondo, un universo fatto di aromi, colori e forme, piccoli gioielli della natura.

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Pertanto, se non siete già dei veri specialisti sull'argomento, perché non iniziare a rendere i nostri manicaretti irresistibili con questa meravigliosa spezia?

Le possibilità sono pressoché infinite ed i libri di ricette o siti web dedicano svariate sezioni all'argomento, quindi non resta che addentrarsi tra queste pagine  per scoprire ricette sempre nuove e trovare quelle che più ci attirano. Se volete qualche consiglio utile potete consultare mondopiccante.net, un portale ricco di consigli gastronomici stuzzicanti ma anche di informazioni sul peperoncino. E ancora qui www.peperoncinipiccanti.com per palati molto allenati.

Ed ora un mio personale consiglio, un piatto messicano che renderà divertente una cena tra amici, Tacos con la Carne:

500 g di carne di manzo tritata, 1 cipolla tagliata finemente, aglio, 1 cucchiaio di peperoncino piccante, 2 pomodori, foglie di lattuga, formaggio come provola dolce o caciotta, Salsa Chili, 12 tortillas (le potete trovare già pronte al supermercato), olio d'oliva e ovviamente sale q.b.

Prepararle è semplicissimo, basta mettere in un tegame l'olio, cipolla tritata e l'aglio, farli rosolare e completare con la carne di manzo. Quando il tutto sarà cotto andrà aggiunto il nostro peperoncino ed il sale. Farcire ogni tortilla con la carne, il pomodoro tagliato, il formaggio a cubetti e la lattuga per dare colore. Infine condire con la salsa chili e servire ancora caldo.

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Sabato, 18 Gennaio 2014 11:13

"Street Food" mania!

 

Di Chiara Marando – Parma 18 Gennaio 2014

Street Food, ovvero il cibo da strada, quello che si mangia camminando. Non una semplice moda passeggera, ma una vera e propria arte di proporre sfiziose specialità locali, un’alternativa  veloce e stuzzicante di concepire l’alimentazione, nonché il biglietto da visita della tradizione gastronomica di ogni Paese. Si può dire di conoscere realmente la quotidianità di un popolo e la sua cultura solo facendosi catturare dai profumi inebrianti e dal gusto invitante delle leccornie vendute lungo la strada. In poche parole città che vai Street Food che trovi.

Che si visiti una metropoli cosmopolita come New York, Vienna o Londra, oppure città più conservatrici, il concetto non cambia, ovunque si possono assaggiare cibi diversi ed apprezzarne la storia di cui sono silenziosi interpreti. Poche le caratteristiche principali: economicità, comodità e facile reperibilità. Ma non deve mancare l’elemento dominante, quello della territorialità delle materie prime, baluardi di una tradizione da conservare e promuovere. Esiste addirittura un decalogo del “Buon Artigiano del Gusto” dove vengono sancite le regole per un perfetto Street Food.

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Ogni chiosco riesce a trasmettere la passione per la cucina e per la sua semplice genuinità legata alla storia popolare, quella più verace e dai sapori corposi ed avvolgenti.  Esempi lampanti dello Street Food all’italiana sono l’irrinunciabile Trancio di pizza al taglio ed il più antico cono gelato artigianale, ideali per uno spuntino consumato passeggiando. Inutile dire che l’Italia vanta molteplici specialità di cibo da strada: Arancini di riso, Piadina Romagnola, Torta Fritta di Parma, Focaccia di Recco, Borlengo Modenese, Panino con Lampredotto fiorentino, Arrosticini Abruzzesi, Olive all’ascolana e Mozzarelline fritte. Questi sono solo alcuni esempi di quello che lo Stivale può offrire, e non è un caso se nella Top Ten delle città nelle quali si trova il miglior Street Food, stilata dalla celebre rivista “Forbes”, Palermo è al quinto posto nel mondo ed al primo in Europa con le sue squisitezze. Se desiderate qualche informazione in più potete cliccare su www.streetfood.it , e per qualche idea utile qui www.streetfooditalia.it

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Ma anche l’Europa propone una gastronomia “Street” di tutto rispetto. Che cosa sarebbe Parigi senza le sue Baguette fragranti, ottimo spezza fame per qualsiasi ora del giorno? Poi c’è la Germania, in una parola sola Bradwurst, il simbolo della cucina tedesca da accompagnare con una birra fresca ed aromatica. E se capitate in Grecia non potete farvi mancare il Gyros pita, un panino ripieno di carne di maiale condito con la salsa tzatziki a base di yogurt.

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Di origine asiatica, ma presenti  da tempo nelle grandi capitali europee, sono gli ottimi Noodles, ossia spaghettini saltati con verdure, pesce o carne, gli Involtini primavera, le Omelette a base di ostriche ed ovviamente il Riso alla cantonese. Londra è un mix fantastico di tutte queste culture e nei suoi mercati si possono trovare influenze di ogni nazionalità, qualsiasi desiderio mangereccio potrà essere soddisfatto dalla ricca offerta di bancarelle e chioschi tra i quali gli aromi si confondo in un turbine di colori e voci. La stessa energia contagiosa si può respirare nel Mercato della Boqueria di Barcellona, una location affascinante nel centro cittadino, un cuore pulsante dove lasciarsi tentare da pesce, prodotti tipici come la Paella, e dal prelibato Prosciutto Spagnolo tagliato al coltello, un lusso per il palato.

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Sabato, 11 Gennaio 2014 11:08

Il Mondo di “Ratatouille”

 Di Chiara Marando  - Parma 11 Gennaio 2014

“Siamo quello che mangiamo”. Se ci si pensa attentamente è vero perché il cibo, ed in generale il modo in cui decidiamo di nutrirci, spesso rappresenta le nostre necessità, i nostri desideri. Non è un caso se oggi più che mai le scelte nel campo dell’alimentazione sono legate a vere e proprie filosofie di vita. C’è chi ama provare di tutto senza privarsi di nulla, chi si nutre misurando e calcolando ogni alimento, chi ha deciso di diventare Vegetariano, e chi ancora ha intrapreso la strada del Veganismo. Finalmente il mondo  si sta adattando a questi cambiamenti sempre più frequentemente dettati dall’etica, dalla morale e da necessità di salute.

Senza pensare di dover stravolgere a tutti i costi le nostre abitudini quotidiane, è bello sentirsi liberi di scoprire altri modi di concepire il nutrimento, assaggiare nuove pietanze e sorprendersi di una bontà fatta di cose semplici, pochi ingredienti armoniosamente combinati. Quindi non dovete rinunciare alla carne, al pesce, ai lattici o alle uova, ma solo farvi incuriosire.

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 Sono sempre di più i negozi specializzati che aprono i battenti e nel mio girovagare alla ricerca di leccornie ho scoperto La Gastronomia “Ratatouille”, una vera e propria casa della cucina vegana a pochi km dal centro storico di Parma. Qui tutto è preparato seguendo fedelmente i dettami di un’etica  basata sul rispetto verso se stessi , nei confronti dell’equilibrio naturale e sul rifiuto di ogni tipo di sfruttamento animale. Quindi spazio a verdura, frutta, cereali e legumi rigorosamente biologici. Una cucina naturale, legata alla stagionalità delle materie prime, insaporita da spezie ed erbe aromatiche che esaltano i profumi ed i sapori delle pietanze senza snaturarne l’essenza.

Barbara e Matteo, vegani da ormai 4 anni, da quando si sono avvicinati a questa filosofia non l’hanno più abbandonata. Sono loro l’anima di “Ratatouille”, Barbara alle preparazioni salate e Matteo impegnato con impasti e dolci, un mix di fantasia, esperienza, passione e tanto studio.

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Un menù diverso ogni giorno per una ricca scelta di piatti invitanti e sfiziosi come lo Sformato di orzo e zucca con crema di noci, il Seitan con patate arrosto, oppure Tempeh con zucca e carote, Farinata di ceci con cipolle rosse oppure porri, e ancora il cavallo di battaglia ovvero Involtini di verza ripieni con Seitan, carote e cipolle ricoperti con besciamella di soia. Poi tanti contorni di verdura come il Cavolfiore con semi di girasole e aceto di riso, oppure Finocchi con olive nere sedano e carote.

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E se pensate di dover dire addio ai dolci avrete una piacevole sorpresa.  Qui si pensa anche al dessert. Il modo migliore per  finire un pasto è con un’ottima fetta di crostata alla marmellata preparata con farina semi integrale, olio di mais, malto per dolcificare e marmellata senza zucchero fatta in casa, oppure con una torta al cacao, alle carote o alla nocciola, un po’ più compatte delle nostre classiche torte lievitate ma altrettanto golose.

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Gastronomia Ratatouille

Via Giovenale, 15, Parma
 Tel. 0521 199 8419

 

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Sabato, 28 Dicembre 2013 11:17

Il rimedio giusto? Naturale

Di Chiara Marando  - Sabato 28 Dicembre 2013

Il tour de force di pranzi e cene natalizie è terminato e come sempre non ci siamo fatti mancare nulla, ma d’altronde la condivisione è fatta anche di cose buone, quelle legate alle tradizioni di famiglia, ed in questi  giorni possiamo accantonare qualsiasi rinuncia. Non dimentichiamo che ci sono degli ottimi rimedi naturali che possono correre in nostro soccorso, piccole coccole per ritrovare il giusto equilibrio. Prepararsi una gustosa tisana non è solo un modo per godere di un momento di relax ma anche la soluzione migliore per depurarsi.  Insomma i vecchi “rimedi della nonna” alla fine sono sempre i migliori.

Ad ogni tisana va associata una particolare funzione: Drenante e Depurativa a base di finocchio, tarassaco, betulla , gambo di ananas e passiflora, oppure Disintossicante con cardo marino, lavanda, calendula e ginestra , Energizzante arricchita con rosa canina, ortica e rosmarino, e ancora con effetto Calmante a base di lavanda, valeriana, melissa e biancospino.  Questi sono solo alcuni esempi degli effetti salutari che si possono ottenere grazie alle piante ed alle loro proprietà benefiche sul nostro sistema mentale e fisico.

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Ognuno di noi ha la propria tisana ideale, “la pozione giusta” che può essere preparata ad hoc.  E d’altronde solo il lasciarsi avvolgere dai profumi inebrianti delle piante officinali induce benessere. Anche il perdersi a curiosare tra gli scaffali di qualche caratteristica erboristeria può diventare una piacevole abitudine verso la cura di noi stessi.

Volete qualche consiglio immediato e pratico? Allora cliccate qui www.officinaliserboristeria.it, non solo un sito, ma un portale dove trovare prodotti, idee e suggerimenti utili dettati dall’esperienza e dalla passione di esperti. “Officinalis” è una bottega erboristica nel centro storico i Modena, un mondo fatto di profumi, essenze, olii essenziali, spezie e natura. Una visita sia reale che virtuale, dove tutti potranno chiedere, scegliere e acquistare online curiosando nel ricco catalogo di offerte.

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Oppure potete cliccare qui www.erboristeriamontanari.it per lasciarvi indirizzare dagli esperti dell’Erboristeria Montanari, una realtà nel cuore storico di Bologna che dal 1957 mette a disposizione la propria conoscenza e professionalità.  Anche qui non c’è che l’imbarazzo della scelta in fatto di rimedi naturali, una boutique del benessere.

Ed ora direi di digerire le bontà di Natale con questa semplice tisana fatta di Tarassaco, Rosmarino, Cicoria, Genziana, Finocchio e Liquirizia. Basta miscelare il tutto in modo omogeneo, aggiungere acqua calda e  il gioco è fatto.

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Sabato, 21 Dicembre 2013 11:13

Peccati di gola

 

Di Chiara Marando – Parma 21 Dicembre 2013

Siamo a Langhirano, in provincia di Parma, la Food Valley per eccellenza, un luogo dove le molteplici realtà produttive sono strettamente legate alle tradizioni del territorio, soprattutto nell’ambito gastronomico. Radici indissolubili che si basano sulla scelta attenta delle materie prime e sulla qualità di una lavorazione dove il l’esperienza  del  passato si sposa con l’innovazione e la creatività.

Ed ecco che parlando di leccornie mi viene in mente “Gola mi fa”.  Il nome da solo basta ad incuriosire e stuzzicare l’acquolina, una piccola produzione di nicchia che sembra nata appositamente per indurre in tentazione, per coccolarsi con qualche dolcezza particolare. Golosità interamente preparate con  gli ottimi Marroni provenienti dal Monte Fuso.

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Una fucina nata dall’inventiva e dall’intraprendenza di Lino Fattori che, raggiunta la pensione,  di riposare non ne voleva sentir parlare. Impensabile immaginarsi senza un lavoro che lo rappresentasse e  coinvolgesse, così nel 2008 decide di aprire il suo laboratorio, un’ impresa a conduzione famigliare dove ad aiutarlo ci sono la moglie e i figli. Ma il vero artista è Lino, è lui che rielabora e inventa le ricette, crea abbinamenti  e prepara queste irresistibili specialità.

Il cavallo di battaglia, quello da cui tutto ha preso le mosse, è il vaso dei “Marroni Golosi” dove i preziosi frutti vengono conservati sotto spirito perfettamente integri, una vera delizia dal profumo inebriante e dal sapore intenso. Poi  c’è la strepitosa “Marronata”, la marmellata fatta solo con marroni in pezzi e zucchero di canna, una tentazione cremosa e densa dove un cucchiaio tira l’altro. Il segreto?  Far macerare i marroni prima di utilizzarli.

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Oppure potete accompagnare degnamente le pietanze con la particolare “Mostarda”, un prodotto unico nel suo genere, perfetto con i bolliti e la carne, dove ai pezzi di castagne viene aggiunta la senape. Se poi volete addolcirvi la bocca, allora dovete provare la “Crema di Marroni, un liquore estremamente piacevole dall’aroma irresistibile.

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Ma nel laboratorio di Lino c’è anche tanto altro: numerose composte e marmellate di frutta, liquori come la Crema di limone, salse e preparati per insaporire le pietanze. Che dire? Non vi rimane che una visita per una piccola degustazione di bontà.

 

Gola mi fa

Via Cascinapiano 43/2

43013 Langhirano (PR)

Tel. 333 9356966

 

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Sabato, 14 Dicembre 2013 11:12

Piacere al primo assaggio

 

Di Chiara Marando – Parma 14 Dicembre 2013

La prima sensazione spesso è quella che conta, e non solo nelle questioni importanti o nell’approccio con le altre persone, ma anche nei luoghi che visitiamo e in ciò che ci trasmettono. Per questo quando sono stata la prima volta  alla Trattoria Le Viole, a pochi chilometri dal centro Parma,  la positività del primo approccio mi ha portata a sceglierlo nuovamente ed annoverarlo nella “esigente” lista dei preferiti.

La location è quella della campagna appena fuori città, un elegante casale finemente arredato dove tutto è curato nei minimi dettagli, dalle stoviglie, al servizio, alla presentazione dei piatti. Entrando nel locale l’idea è quella di sentirsi a proprio agio, avvolti dal calore di un ambiente signorile e confortevole dove poter sorseggiare un aperitivo prima di iniziare il pasto, oppure osservare i volumi che arricchiscono la libreria in legno. Lucia e Rosanna, sorelle dall’energia contagiosa, hanno portato la loro casa qui e ne hanno sapientemente ricostruito il sapore famigliare e confortevole. Sono loro, goriziane d’origine, che nel 1989 hanno deciso di aprire l’attività, mettendo anima e corpo nel lavoro, una vera e propria passione innata. In cucina c’è  Roberto, marito di Rosanna, chef di lunga esperienza, unico vero artista ai fornelli capace di creare piatti deliziosi e ricercati. Le sue mani e la sua esperienza preparano ogni alimento, dal pane, alle sfoglie, alla pasta fatta in casa fino ad arrivare ai dolce ed al gelato.

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Un menù dove la tradizione parmigiana fa da padrona, esaltata però da qualche abile rivisitazione in chiave moderna, il tutto senza snaturarne il sapore originario. Il risultato sono proposte gustose e raffinate, dove alla presentazione estremamente piacevole si affianca la bontà di pietanze appetitose e ricche di gusto.

Partiamo con gli antipasti, squisitezze come il delicato Strudel di patate con salsa di radicchio rosso, i freschi Moscardini con verdure tiepide al profumo di basilico, oppure il più nordico Salame fresco al vino e fichi. Passiamo ai primi, molto difficile scegliere tra piatti come le Lasagnette con Montasio e carciofi, gli Agnolotti di patate con fonduta di cipolla, oppure i corposi Bieghi con sugo di cervo e funghi porcini. Poi c’è il cavallo di battaglia, un must del ristorante, il Savarin di riso con ragù, fonduta di Parmigiano e copertura di Spalla cotta…strepitoso.

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Ed ora parliamo dei secondi, una leccornia dopo l’altra: Guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta, Rotolini di Faraona all’uva, Anatra servita con pere nobili e Coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, un trionfo di profumi. Il consiglio è di prestare attenzione ai “fuori menù”, una vera sorpresa  perché nascono dall’ispirazione e dalla  sapiente fantasia culinaria di Roberto.

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Ottimo cibo accompagnato da vino eccellente, una cantina fornita di etichette rinomate che spaziano su tutto il territorio italiano. Questo è il campo d’azione di Rosanna e Lucia capaci di consigliare l’abbinamento perfetto per ogni piatto cercando di accontentare anche i veri intenditori.

Giunti alla fine del pasto, per concludere in bellezza è d’obbligo scegliere qualcosa di totalmente “libidinoso”, e i dolci della carta rispecchiano letteralmente questa caratteristica: dal cremoso Semifreddo alla nocciola con zabaione e cioccolato bianco, all’intramontabile Torta di mele  servita con gelato alla cannella, alla Torta al cioccolato con zenzero e arancia e ancora all’ottimo gelato alla nocciola variegato al Pocket coffee.

 

 

Trattoria Le Viole

Strada Nuova di Castelnuovo, 60,

43126 Castelnuovo Parma

Tel. 0521 601000

 

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Sabato, 07 Dicembre 2013 11:19

Ad ognuno la sua "Zucca"

Di Chiara Marando  - Sabato 04 Novembre 2013

"-Va in giardino e portami una zucca-. Cenerentola subito andò a cogliere

la più bella che le riuscì di trovare, e la portò alla comare, senza capire

come mai quella zucca l'avrebbe fatta andare al ballo. La comare la vuotò,

e quando non fu rimasta che la sola scorza, la percosse con la sua bacchetta,

e la zucca fu subito mutata in una bella carrozza tutta dorata.”

Così Charles Perrault descrive la magia della zucca trasformata in carrozza nella fiaba di “Cenerentola”. Non di dimentichiamoci poi della festa di Halloween con la sua famosa Jack-o'-lantern, caratteristica lanterna utilizzata per scacciare gli spiriti maligni.

Il potere della Zucca però non è solo fantasia, è uno di quegli alimenti che si presta a molteplici scopi, che porta allegria con il suo colore arancione e nasconde proprietà nutritive e benefiche di alto livello. La polpa può essere utilizzata in tante preparazioni gastronomiche: gratinata al forno, al vapore, in un cremoso risotto all'onda, fritta in pastella, nella pasta fatta in casa, oppure unita ai giusti ingredienti per creare ottime torte o dessert. Poi ci sono i semi, preziosi sia per la salute perché ricchi di proteine, carboidrati e sali minerali, che per rendere i piatti più appetitosi come nel caso della carne, dell'insalata, e ancor di più del pane. Una vera e propria risorsa stuzzicante e appetitosa, un tocco in più ai fornelli. Se volete cimentarvi in deliziose pietanze potete ispirarvi qui www.ricettezucca.com

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Tante sono le varietà di zucca tra cui si può scegliere, ognuna con caratteristiche  e peculiarità specifiche: Avalon, riconoscibile per la buccia liscia e la polpa dolce, Marina di Chioggia, con buccia rugosa di colore verde o grigio scuro, ottima per i ripieni, e Violina di colore arancione-roseo, perfetta per puree e preparazioni al forno, sono solo alcuni degli esempi più comuni.

Poi c'è l'ormai nota Zucca Bertagnina De.c.o., tipica della zona di Dorno, in provincia di Pavia, che si distingue per la prelibata qualità e la scarsa quantità di polpa utilizzabile, elemento che l'ha portata ad essere esclusa dalla grande produzione. Negli ultimi anni, però, è stata attivata un'importante opera di rilancio con la conseguente nascita di piccole produzioni di nicchia ad opera di aziende locali, una vera eccellenza gastronomica. La Pro Loco di Dorno è impegnata in prima linea nella promozione di questo progetto, tanto che da 11 anni nel mese di ottobre si festeggia questo fantastico prodotto con “La Sagra della Zucca Bertagnina”, un appuntamento che richiama migliaia di visitatori affamati e curiosi avventori, un vero trionfo di bontà e tradizione.

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Ecco allora che sarà un piacere provare sapori diversi,  accompagnare il pasto bevendo qualcosa di originale, magari una corposa Birra di Zucca, dal gusto deciso ma non invadente (birrificiopavese.it), oppure coccolarsi con  un Frollino di Zucca (www.casacrotti.com), spalmare sul pane la Confettura (www.lecampanelle.com),ed infine concedersi una dolce pausa con i Baci di Dorno, un connubio goloso tra cioccolato, amaretto e zucca (www.pasticceriavillani.com).

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Per saperne di più www.sagradellazucca.it

 

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Mercoledì, 04 Dicembre 2013 14:58

I segreti per un Pane perfetto

 

Di Chiara Marando – Parma 04 Dicembre 2013

Lunedì 2 dicembre presso l'Academia Barilla di Parma si è svolto un importante appuntamento dedicato al “Pane da Ristorazione”. Un'iniziativa gratuita organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.

«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».

La casa dell'eccellenza gastronomica si è presentata ancora una volta come la cornice ideale dove discutere di cucina, e come sempre lo ha fatto con l'aiuto di grandi professionisti. A salire in cattedra è stato lo chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana.

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Tanti i ristoratori di Parma e Provincia che hanno assistito alla lunga e dettagliata lezione sulle varie tipologie di pane, le fasi della lievitazione, l'importanza della farina e del lievito da utilizzare per ottenere un impasto migliore e più digeribile.  Tecniche  e segreti legati all'Arte di fare il Pane, antico mestiere  nel quale noi italiani siamo da sempre maestri, una cultura preziosa che abbiamo il dovere di preservare e tramandare di generazione in generazione.

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Ad un primo momento teorico è seguito quello più propriamente pratico e di confronto, dove il folto pubblico di addetti al settore non solo ha dimostrato la propria partecipazione attraverso un botta e risposta serrato, ma anche potuto apprendere come mettere “le mani in pasta”.

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Il Pane come veicolo essenziale per la vendita di un prodotto,  per esaltarne il sapore senza coprirlo. Ecco allora che una scelta ragionata e corretta  può fare la differenza ed essere considerata un “plus” per il ristorante. Ogni alimento necessita del giusto accompagnamento, come ad esempio il Pane al cacao da abbinare con il Prosciutto Crudo di Parma e lo Speck, oppure i profumati Cracker all'arancia e salvia perfetti per antipasti di pesce come il Carpaccio di Spada, la Tartarre di tonno o il Salmone affumicato. E ancora l'aroma del Pane all'infuso di frutti di bosco servito con i formaggi caprini, e di quello concentrato al pomodoro perfetto con la mozzarella o la burrata. Molteplici le ricette ed i consigli che lo chef Giovanni Gandino ha saputo fornire per ottenere un risultato ottimale e distinguersi, perché anche in questo caso il dettaglio può decretare il successo di un piatto  e addirittura del locale stesso, completare il suo biglietto da visita.

 

 

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Sabato, 27 Luglio 2013 11:47

Web&Food in un click

di Chiara Marando, 27 luglio 2013 -

Il Web, quel mondo apparentemente impalpabile che è diventato parte integrante della nostra vita, che detta leggi sociali e di comportamento, che raccoglie le nostre abitudini, le nostre passioni e sì, anche le nostre storie. Quel mondo a cui siamo ormai legati indissolubilmente. Un’immensa vetrina sulla realtà.

Ed ora ecco che si sente sempre più insistentemente parlare di Web&Food.

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La domanda sorge spontanea: cosa unisce il Web con il Food? Molto più di quanto si possa immaginare. Un’importante binomio  che sta crescendo di giorno in giorno come ben evidenziano i dati che provengono direttamente dall’area dell’ e-commerce e da quella delle piattaforme on-line destinate allo sharing.

La Rete come mezzo principe per la condivisione, e nella fattispecie per quella del cibo. Da queste basi ha preso corpo l’idea vincente ed  innovativa di 4 giovani siciliani di creare un portale che permettesse di donare prodotti alimentari ai più bisognosi : ifoodshare.org

Logo I food share

Ma cos’è I Food Share?

Semplicemente una piattaforma di “condivisione del cibo” che permette di  sposare la richiesta agroalimentare per  scopi umanitari con il recupero e la donazione degli alimenti da parte del privato cittadino e della piccola e grande distribuzione.

In tal modo vengono significativamente abbattuti i costi e gli sforzi dei volontari, sfruttando nel contempo le potenzialità della rete e della sua spinta virale.

Sul sito sono presenti delle vere e proprie “ceste” di cibo complete di un’accurata descrizione . Basta solo farne richiesta e contattare direttamente l’offerente.

Come funziona?

Per poter donare o beneficiare della merce messa a disposizione bisogna iscriversi al sito registrandosi nell’area dedicata. I passaggi successivi sono semplici ed immediati:  si comunica attraverso messaggi privati e ci si accorda per le modalità di consegna e ritiro, oppure si caricano i prodotti da distribuire che verranno pubblicati automaticamente dal sistema.

Un’idea nuova tutta “Made in Italy” che sfrutta il potere del web per scopi benefici, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema “caldo” dei nostri giorni.

Troppo facile? Provare per credere…basta un click.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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