Di Chiara Marando – Parma 14 Dicembre 2013
La prima sensazione spesso è quella che conta, e non solo nelle questioni importanti o nell’approccio con le altre persone, ma anche nei luoghi che visitiamo e in ciò che ci trasmettono. Per questo quando sono stata la prima volta alla Trattoria Le Viole, a pochi chilometri dal centro Parma, la positività del primo approccio mi ha portata a sceglierlo nuovamente ed annoverarlo nella “esigente” lista dei preferiti.
La location è quella della campagna appena fuori città, un elegante casale finemente arredato dove tutto è curato nei minimi dettagli, dalle stoviglie, al servizio, alla presentazione dei piatti. Entrando nel locale l’idea è quella di sentirsi a proprio agio, avvolti dal calore di un ambiente signorile e confortevole dove poter sorseggiare un aperitivo prima di iniziare il pasto, oppure osservare i volumi che arricchiscono la libreria in legno. Lucia e Rosanna, sorelle dall’energia contagiosa, hanno portato la loro casa qui e ne hanno sapientemente ricostruito il sapore famigliare e confortevole. Sono loro, goriziane d’origine, che nel 1989 hanno deciso di aprire l’attività, mettendo anima e corpo nel lavoro, una vera e propria passione innata. In cucina c’è Roberto, marito di Rosanna, chef di lunga esperienza, unico vero artista ai fornelli capace di creare piatti deliziosi e ricercati. Le sue mani e la sua esperienza preparano ogni alimento, dal pane, alle sfoglie, alla pasta fatta in casa fino ad arrivare ai dolce ed al gelato.
Un menù dove la tradizione parmigiana fa da padrona, esaltata però da qualche abile rivisitazione in chiave moderna, il tutto senza snaturarne il sapore originario. Il risultato sono proposte gustose e raffinate, dove alla presentazione estremamente piacevole si affianca la bontà di pietanze appetitose e ricche di gusto.
Partiamo con gli antipasti, squisitezze come il delicato Strudel di patate con salsa di radicchio rosso, i freschi Moscardini con verdure tiepide al profumo di basilico, oppure il più nordico Salame fresco al vino e fichi. Passiamo ai primi, molto difficile scegliere tra piatti come le Lasagnette con Montasio e carciofi, gli Agnolotti di patate con fonduta di cipolla, oppure i corposi Bieghi con sugo di cervo e funghi porcini. Poi c’è il cavallo di battaglia, un must del ristorante, il Savarin di riso con ragù, fonduta di Parmigiano e copertura di Spalla cotta…strepitoso.
Ed ora parliamo dei secondi, una leccornia dopo l’altra: Guanciale di manzo brasato al vino rosso con polenta, Rotolini di Faraona all’uva, Anatra servita con pere nobili e Coniglio con pomodorini, rosmarino e olive taggiasche, un trionfo di profumi. Il consiglio è di prestare attenzione ai “fuori menù”, una vera sorpresa perché nascono dall’ispirazione e dalla sapiente fantasia culinaria di Roberto.
Ottimo cibo accompagnato da vino eccellente, una cantina fornita di etichette rinomate che spaziano su tutto il territorio italiano. Questo è il campo d’azione di Rosanna e Lucia capaci di consigliare l’abbinamento perfetto per ogni piatto cercando di accontentare anche i veri intenditori.
Giunti alla fine del pasto, per concludere in bellezza è d’obbligo scegliere qualcosa di totalmente “libidinoso”, e i dolci della carta rispecchiano letteralmente questa caratteristica: dal cremoso Semifreddo alla nocciola con zabaione e cioccolato bianco, all’intramontabile Torta di mele servita con gelato alla cannella, alla Torta al cioccolato con zenzero e arancia e ancora all’ottimo gelato alla nocciola variegato al Pocket coffee.
Trattoria Le Viole
Strada Nuova di Castelnuovo, 60,
43126 Castelnuovo Parma
Tel. 0521 601000
Di Chiara Marando - Sabato 04 Novembre 2013
"-Va in giardino e portami una zucca-. Cenerentola subito andò a cogliere
la più bella che le riuscì di trovare, e la portò alla comare, senza capire
come mai quella zucca l'avrebbe fatta andare al ballo. La comare la vuotò,
e quando non fu rimasta che la sola scorza, la percosse con la sua bacchetta,
e la zucca fu subito mutata in una bella carrozza tutta dorata.”
Così Charles Perrault descrive la magia della zucca trasformata in carrozza nella fiaba di “Cenerentola”. Non di dimentichiamoci poi della festa di Halloween con la sua famosa Jack-o'-lantern, caratteristica lanterna utilizzata per scacciare gli spiriti maligni.
Il potere della Zucca però non è solo fantasia, è uno di quegli alimenti che si presta a molteplici scopi, che porta allegria con il suo colore arancione e nasconde proprietà nutritive e benefiche di alto livello. La polpa può essere utilizzata in tante preparazioni gastronomiche: gratinata al forno, al vapore, in un cremoso risotto all'onda, fritta in pastella, nella pasta fatta in casa, oppure unita ai giusti ingredienti per creare ottime torte o dessert. Poi ci sono i semi, preziosi sia per la salute perché ricchi di proteine, carboidrati e sali minerali, che per rendere i piatti più appetitosi come nel caso della carne, dell'insalata, e ancor di più del pane. Una vera e propria risorsa stuzzicante e appetitosa, un tocco in più ai fornelli. Se volete cimentarvi in deliziose pietanze potete ispirarvi qui www.ricettezucca.com
Tante sono le varietà di zucca tra cui si può scegliere, ognuna con caratteristiche e peculiarità specifiche: Avalon, riconoscibile per la buccia liscia e la polpa dolce, Marina di Chioggia, con buccia rugosa di colore verde o grigio scuro, ottima per i ripieni, e Violina di colore arancione-roseo, perfetta per puree e preparazioni al forno, sono solo alcuni degli esempi più comuni.
Poi c'è l'ormai nota Zucca Bertagnina De.c.o., tipica della zona di Dorno, in provincia di Pavia, che si distingue per la prelibata qualità e la scarsa quantità di polpa utilizzabile, elemento che l'ha portata ad essere esclusa dalla grande produzione. Negli ultimi anni, però, è stata attivata un'importante opera di rilancio con la conseguente nascita di piccole produzioni di nicchia ad opera di aziende locali, una vera eccellenza gastronomica. La Pro Loco di Dorno è impegnata in prima linea nella promozione di questo progetto, tanto che da 11 anni nel mese di ottobre si festeggia questo fantastico prodotto con “La Sagra della Zucca Bertagnina”, un appuntamento che richiama migliaia di visitatori affamati e curiosi avventori, un vero trionfo di bontà e tradizione.
Ecco allora che sarà un piacere provare sapori diversi, accompagnare il pasto bevendo qualcosa di originale, magari una corposa Birra di Zucca, dal gusto deciso ma non invadente (birrificiopavese.it), oppure coccolarsi con un Frollino di Zucca (www.casacrotti.com), spalmare sul pane la Confettura (www.lecampanelle.com),ed infine concedersi una dolce pausa con i Baci di Dorno, un connubio goloso tra cioccolato, amaretto e zucca (www.pasticceriavillani.com).
Per saperne di più www.sagradellazucca.it
Di Chiara Marando – Parma 04 Dicembre 2013
Lunedì 2 dicembre presso l'Academia Barilla di Parma si è svolto un importante appuntamento dedicato al “Pane da Ristorazione”. Un'iniziativa gratuita organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.
«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».
La casa dell'eccellenza gastronomica si è presentata ancora una volta come la cornice ideale dove discutere di cucina, e come sempre lo ha fatto con l'aiuto di grandi professionisti. A salire in cattedra è stato lo chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana.
Tanti i ristoratori di Parma e Provincia che hanno assistito alla lunga e dettagliata lezione sulle varie tipologie di pane, le fasi della lievitazione, l'importanza della farina e del lievito da utilizzare per ottenere un impasto migliore e più digeribile. Tecniche e segreti legati all'Arte di fare il Pane, antico mestiere nel quale noi italiani siamo da sempre maestri, una cultura preziosa che abbiamo il dovere di preservare e tramandare di generazione in generazione.
Ad un primo momento teorico è seguito quello più propriamente pratico e di confronto, dove il folto pubblico di addetti al settore non solo ha dimostrato la propria partecipazione attraverso un botta e risposta serrato, ma anche potuto apprendere come mettere “le mani in pasta”.
Il Pane come veicolo essenziale per la vendita di un prodotto, per esaltarne il sapore senza coprirlo. Ecco allora che una scelta ragionata e corretta può fare la differenza ed essere considerata un “plus” per il ristorante. Ogni alimento necessita del giusto accompagnamento, come ad esempio il Pane al cacao da abbinare con il Prosciutto Crudo di Parma e lo Speck, oppure i profumati Cracker all'arancia e salvia perfetti per antipasti di pesce come il Carpaccio di Spada, la Tartarre di tonno o il Salmone affumicato. E ancora l'aroma del Pane all'infuso di frutti di bosco servito con i formaggi caprini, e di quello concentrato al pomodoro perfetto con la mozzarella o la burrata. Molteplici le ricette ed i consigli che lo chef Giovanni Gandino ha saputo fornire per ottenere un risultato ottimale e distinguersi, perché anche in questo caso il dettaglio può decretare il successo di un piatto e addirittura del locale stesso, completare il suo biglietto da visita.
di Chiara Marando, 27 luglio 2013 -
Il Web, quel mondo apparentemente impalpabile che è diventato parte integrante della nostra vita, che detta leggi sociali e di comportamento, che raccoglie le nostre abitudini, le nostre passioni e sì, anche le nostre storie. Quel mondo a cui siamo ormai legati indissolubilmente. Un’immensa vetrina sulla realtà.
Ed ora ecco che si sente sempre più insistentemente parlare di Web&Food.
La domanda sorge spontanea: cosa unisce il Web con il Food? Molto più di quanto si possa immaginare. Un’importante binomio che sta crescendo di giorno in giorno come ben evidenziano i dati che provengono direttamente dall’area dell’ e-commerce e da quella delle piattaforme on-line destinate allo sharing.
La Rete come mezzo principe per la condivisione, e nella fattispecie per quella del cibo. Da queste basi ha preso corpo l’idea vincente ed innovativa di 4 giovani siciliani di creare un portale che permettesse di donare prodotti alimentari ai più bisognosi : ifoodshare.org
Ma cos’è I Food Share?
Semplicemente una piattaforma di “condivisione del cibo” che permette di sposare la richiesta agroalimentare per scopi umanitari con il recupero e la donazione degli alimenti da parte del privato cittadino e della piccola e grande distribuzione.
In tal modo vengono significativamente abbattuti i costi e gli sforzi dei volontari, sfruttando nel contempo le potenzialità della rete e della sua spinta virale.
Sul sito sono presenti delle vere e proprie “ceste” di cibo complete di un’accurata descrizione . Basta solo farne richiesta e contattare direttamente l’offerente.
Come funziona?
Per poter donare o beneficiare della merce messa a disposizione bisogna iscriversi al sito registrandosi nell’area dedicata. I passaggi successivi sono semplici ed immediati: si comunica attraverso messaggi privati e ci si accorda per le modalità di consegna e ritiro, oppure si caricano i prodotti da distribuire che verranno pubblicati automaticamente dal sistema.
Un’idea nuova tutta “Made in Italy” che sfrutta il potere del web per scopi benefici, cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica verso un tema “caldo” dei nostri giorni.
Troppo facile? Provare per credere…basta un click.