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Sabato, 02 Agosto 2014 10:56

Specialità parmigiane on the road

Di Chiara Marando – Sabato 02 Agosto 2014

Le specialità parmigiane sono diventate itineranti, il profumo della gastronomia del territorio lungo le strade di Parma e Provincia. Si chiama Val Baganza on the road, una cucina su quattro ruote che si sposta di luogo in luogo riempiendo l’aria di invitanti profumi e deliziando i palati con golosità dal sapore intramontabile. Loro sono Monica e suo fratello Roberto, due amanti della buona tavola che nel 2012 hanno creato questa originale attività, diventata ormai un appuntamento goloso per gli appassionati della tradizione culinaria locale.

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Come dire di no agli ottimi salumi della zona da gustare con la fragrante torta fritta appena fatta?

Ma la lista di leccornie è molto lunga, e preparata con eccellenti materie prime rigorosamente a chilometro zero. Cominciamo con le torte salate con ripieno di verdura oppure prosciutto e formaggio, e gli sfiziosi contorni come la polenta fritta e le verdure ripiene. Poi la pasta fatta in casa, una sfoglia preparata a regola d’arte per gli anolini di carne o di “magro”, ovvero con pangrattato e formaggio, le saporite lasagne ed i tortelli nelle varianti di erbetta, zucca, patate, castagne ed il particolare ripieno di mele con savor. Anche i secondi raccontano la parmigianità golosa dei cibi genuini: Rosa di Parma, Coniglio alla cacciatora o ripieno e Guancialini di maiale sono alcuni esempi tentatori.

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Le ricette di una volta rimangono sempre un richiamo irresistibile, profumi rassicuranti che raccontano l’anima di un territorio, ecco allora che Monica e Roberto sono andati a riscoprire una versione alternativa della torta fritta, quella ripiena, il cosiddetto “Pan di sjor” della Val Baganza, farcito con patate, speck e formaggio, oppure patate con gorgonzola o cipolla. Per provarli chiedete dei Baganzotti, una vera e propria prelibatezza d’altri tempi. Se non siete ancora sazi, allora preparatevi per una ricca scelta di dolci, una sorpresa per i più ghiotti.

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Ora che l’appetito comincia a farsi sentire, vi chiederete dove poter trovare questo fantomatico mezzo di Val Baganza on the road, quindi per prima cosa dovete sapere che non si sposta solo di strada in strada, ma che avrete la possibilità di ordinare direttamente a casa tutto questo per rendere particolare e stuzzicante un evento.  Inoltre, ogni bontà è disponibile anche nel laboratorio e punto vendita di Sala Baganza, quindi per qualsiasi tipo di informazione ecco www.valbaganzaontheroad.it.

 

Val Baganza on the road

Laboratorio e punto vendita

Via Provinciale 21, Sala Baganza (PR)

Tel. 0521/831590

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Sabato, 26 Luglio 2014 10:56

Testaroli: specialità da leccarsi i baffi

Di Chiara Marando – Sabato 26 Luglio 2014

Farina di grano, acqua, e sale, ingredienti semplici per uno di quei piatti che raccontano la tradizione, quella Toscana: I Testaroli. La loro antica storia è strettamente collegata al territorio della Lunigiana, terra caratterizzata da una cultura gastronomica basata su cibi poveri ma comunque ricchi di sapore. Questa gustosa specialità si prepara ancora come una volta, mescolando i vari elementi fino ad ottenere una pastella fluida, poi  pochi minuti nel forno a legna ed ecco che il tutto prende forma. La vera particolarità è quella della cottura, un processo rimasto immutato nel corso degli anni che avviene in caratteristici contenitori chiamati “testi”, un tempo in terracotta, oggi in ghisa.

Testaroli

Ultimare la preparazione dei Testaroli è molto semplice. Si tagliano a quadretti o losanghe, si buttano in una pentola di acqua bollente salata per circa 3 minuti a fuoco spento, ed infine si scolano con cura per poi esaltarli nei modi più appetitosi. L’impasto spugnoso è perfetto per trattenere ed amalgamarsi con qualsiasi tipo di salsa, ma la tradizione vuole che il  condimento per eccellenza sia il Pesto alla genovese, ricco di sapidità e profumo.

Panigacci

Tanti sono i locali dove poter gustare questa tipicità, ma se volete andare sul sicuro, allora dirigetevi verso il paese di Giucano, a pochi chilometri da Sarzana, un piccolo borgo nascosto tra il verde delle colline. Qui c’è “Il Faro”, un ristorante a conduzione famigliare, conosciuto per la sua cucina legata alla tradizione casalinga, quelle delle ricette tramandate di generazione in generazione, fatte di cibi genuini.

Il menù proposto predilige la carne e gli ottimi piatti liguri e toscani, con particolare attenzione alla scelta delle materie prime ed alle necessità di tutti i palati. Si può partire con gli antipasti della casa ed i salumi misti, accompagnati da sfiziosi sgabei e verdure sott’olio rigorosamente di produzione propria, per passare poi a primi come i Ravioli al Ragù o le Pappardelle di Cinghiale, ed infine  a secondi quali la prelibata Fiorentina, l’Agnello o il Coniglio nelle varianti fritto o al forno, e succulenta Grigliata Mista.

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Ed eccoci al pezzo forte, un vero e proprio must, ovvero i Testaroli di Giucano, una delizia estremamente ghiotta, da assaporare con il pesto preparato secondo tradizione, con il sugo di funghi, oppure semplicemente con olio extravergine di oliva e Parmigiano. Sarà un vero piacere sentire questa morbida pasta sciogliersi in bocca e diventare un tutt’uno con il ricco condimento dagli aromi intensi. Impossibile non assaggiarli!

 

 

Ristorante Il Faro

Via dei Pini 10,

Giucano (Fosdinovo MS)

Tel. 0187 628228/338 6921691

www.ristorantefaro.org

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Sabato, 19 Luglio 2014 10:44

Conoscete l’Agrifocaccia?

Di Chiara Marando – 19 Luglio 2014

Ad un passo dal centro di Parma, ma raccolto nel silenzio di una campagna dall’atmosfera intima e confortevole, con quel tocco rustico che conquista al primo assaggio: questo è l’Agriturismo San Bruno della Certosa, un angolo di genuina bontà gastronomica a conduzione famigliare, strettamente legato alla cultura di un territorio ricco di eccellenze alimentari. La storia di questa attività è un racconto fatto di tanta passione e costanza, conoscenza  delle materie prime e continua ricerca. Loro sono Marco, sua sorella Elisabetta con il marito Antonio, papà Pino e lo zio Franco, ognuno con un proprio compito, ognuno fondamentale in quella che risulta essere una perfetta sintonia di lavoro.

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La cucina riprende le ricette della tradizione, gustosi piatti di pasta fresca prepararti dalle esperte mani di Gino che non fa mai mancare i tortelli, gli anolini ed i cappelletti, le tagliatelle ed gli gnocchi. Poi c’è la carne, regno di Antonio, un vero e proprio maestro alle prese con la griglia, che non solo si occupa della cottura, ma sceglie personalmente i tagli migliori, rigorosamente a km zero.  Già, perché la filosofia alla base di tutte le proposte culinarie è quella di valorizzare i prodotti delle aziende locali e regionali, dai formaggi, alla carne ed i salumi, fino al vino. Il tutto completato dalle delizie dell’orto coltivato con tanta cura.

Poi non dimentichiamoci del piatto forte, il cavallo di battaglia che ha reso l’agriturismo un punto di riferimento in fatto di buon cibo: l’Agrifocaccia.

Di cosa si tratta? Loro amano definirla “un foglio bianco sul quale valorizzare del delizie del territorio”, e a dirla tutta, questa sintesi calza a pennello. L’impasto, preparato con farina macinata a pietra, ha una lievitazione non forzata di 24 ore, una lentezza capace di rendere il risultato digeribile e leggero. Anche la cottura richiede tempo ed attenzione, 8 minuti in forno e più persone impegnate nei vari passaggi, perché ogni ingrediente scelto per guarnirla richiede cura. Insomma, condivisione in cucina e condivisione a tavola, non a caso ognuna di queste leccornie basta a sfamare due persone, quindi non spaventatevi del prezzo che ad una prima occhiata può apparire un po’ più alto del normale.

E’ Marco l’esperto dell’Agrifocaccia, un’idea che ha tratto insegnameno ed ispirazione dalle creazioni dello chef Simone Padoan, del ristorante “I Tigli” a San Bonifacio in provincia di Verona. Vi perderete tra i tanti possibili abbinamenti proposti dal menù, tutti estremamente golosi ed invitanti, nonché silenziosi narratori delle specialità locali.

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C’è la “Zucchisciutto”, con base di pomodoro e mozzarella fiordilatte, zucchini dell’orto saltati e Prosciutto crudo 24 mesi, oppure la “Crudata” condita con stracciatella di mozzarella ed il sempre presente Prosciutto crudo. Che dire della “Porretta”? Una squisitezza farcita con porri, mozzarella fiordilatte, pomodoro e pancetta a crudo, o ancora la “Lucio” con Squacquerone, Mortadella di Bologna IGP e granella di pistacchi. Infine la classica “Bufalina”, con mozzarella di bufala e pomodorini caramellati in forno. Ma l’elenco è ancora molto lungo, ed alcune invenzioni ruotano a seconda della stagionalità per offrire sempre il massimo della freschezza. Scambiarvi gli spicchi ed assaggiare le varie combinazioni, sarà un vero divertimento per le papille gustative.

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Anche la carta dei vini riprende le etichette a Km 0, e potrete pasteggiare con ottima birra locale direttamente dal rinomato Birrificio del Ducato. In poche parole, per una sera dovrete rinunciare a Coca Cola e Prosecco per qualcosa di diverso ma comunque piacevole e dissetante.

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Terminiamo in bellezza questa carrellata del gusto con gli ottimi dolci di Elisabetta, dalle torte casalinghe, ai semifreddi, fino alla frutta fresca esaltata dalla spuma di yogurt.

Cosa ne dite, siete sazi?

 

Agriturismo San Bruno della Certosa

Via Pietro Righini, 9

 43122 Parma

Tel. 339 547 7357

www.sanbrunodellacertosa.com

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Sabato, 12 Luglio 2014 10:58

Delizioso, profumato Cous Cous

Di Chiara Marando – 12 Luglio 2014

E’ arrivata l’estate, e con il caldo non desideriamo più magiare cibi pesanti e ricchi di sapidità, al contrario prediligiamo quelle pietanze leggere capaci di regalarci sensazioni di freschezza senza farci mancare il gusto. E poi diciamola tutta, dopo una giornata al mare il pensiero è quello di rientrare dalla spiaggia sapendo che qualcosa di appetitoso ci sta aspettando. Le insalate di pasta o riso sono sempre una soluzione molto apprezzata, ma per cambiare un po’ sapore si potrebbe provare qualcosa di diverso ed altrettanto invitante, magari un delizioso Cous Cous. Impossibile non conoscere questo alimento dai tanti utilizzi, simbolo per eccellenza della gastronomia nordafricana, e notevolmente sfruttato anche in quella siciliana. Le sue qualità nutrizionali sono pari a quelle del frumento, con l’unica differenza che in fase di cottura la quantità di acqua assorbita può variare a seconda delle preferenze personali, modificandone l’indice di sazietà. Inutile dire che questi piccoli chicchi di semola si prestano a svariate ricette dai tanti profumi e sapori.

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In Tunisia, Marocco ed Algeria, ad esempio, il Cous Cous viene generalmente servito con verdure ,quali carote, rape e melanzane lessate in un brodo leggermente piccante, e carne di pollo, agnello o montone. Si può trovare anche la variante preparata con il pesce arricchita da una salsa agrodolce con uvetta e cipolle, oppure addirittura come dessert con mandorle, cannella e miele.

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In Sicilia, questo piatto è diventato praticamente di uso quotidiano. Il suo condimento viene definito la “Ghiotta” ovvero un brodetto di pesce a base di scorfano rosso e nero, pesce San Pietro, cernia, gallinella, e anguilla, con l’aggiunta di qualche gambero o scampo. Una vera bontà.

Insomma, con questo ingrediente versatile la vostra fantasia potrà dare vita a meravigliose leccornie da assaporare anche in questi mesi estivi. Non è sempre necessaria una lunga e difficoltosa preparazione, perché anche con qualche semplice verdura o legume, olio extravergine di oliva e spezie, il risultato sarà assicurato.

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Tanti sono i portali con suggerimenti e ricette interessanti, ma provate a dare un’occhiata qui www.cookaround.com, oppure qui www.buttalapasta.it.

E non dimenticatevi che se doveste essere da quelle parti, dal 23 a 28 settembre a San Vito Lo Capo è in programma il “Cous Cous Fest”, un importante appuntamento dedicato interamente a questa strepitosa specialità, che coinvolge nella sua affascinante atmosfera tutti i paesi dell’area euro-mediterranea. Per info potete consultare il sito ufficiale www.couscousfest.it

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Di Chiara Marando  - Sabato 05 Luglio 2014

Amanti della carne tenete pronti coltello e forchetta perché c’è un posto che sta aspettando solo voi. Si chiama “Maxelâ”e non si tratta di un semplice ristorante, ma nemmeno di una normale macelleria. In effetti è entrambe le cose in un modo tutto particolare, unico nel suo genere. Una filosofia che si fonda sulla ricerca, sulla passione per l’alta qualità, per il buon vivere ed i sapori genuini, nonchè per la voglia di condividere un’esperienza del gusto estremamente piacevole. Un’idea partita tra i caruggi di Genova con lo scopo di  esportare un nuovo modo di concepire il cibo.

Ogni Maxelâ, ovvero “macelleria” in genovese, è un luogo in cui poter non solo acquistare, ma anche gustare sul posto carni pregiate provenienti esclusivamente da allevamenti italiani e selezionate da esperti professionisti. Ognuna di esse è situata in location strategicamente perfette, dalla città ligure in cui tutto è cominciato, a Milano, Torino, Roma, Modena, per arrivare fino a Londra.

E non potrete sbagliarvi, perché l’aroma di squisite bontà alla griglia si farà sentire già da lontano. Inutile dire che il banco ricolmo di tagli invitanti catturerà subito la vostra attenzione, impossibile resistere a tanta abbondanza e varietà.

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Potrete scegliere tra specialità da assaporare crude come il Crudo d’Alba, ovvero carne macinata, oppure il Carpaccio, entrambe ricavate da tagli magri della coscia ed esaltate solo con un filo d’olio, un pizzico sale e pepe nero. Ed ancora squisitezze cotte alla piastra quali la strepitosa Fiorentina, la costata intera, la golosa Tagliata e gli sfiziosi Hamburger, arricchiti da olio extravergine di oliva, sale integrale e  buccia di limone. Come in negozio avrete la libertà di selezionare il pezzo  di carne che più preferite e deciderne il peso, al resto ci pensano gli chef.

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Ma Maxelâ non è soltanto materia prima di qualità eccellente, è anche tutto ciò che può accompagnare degnamente un pasto luculliano, con contorni appetitosi e ottimi vini scelti tra le etichette più rinomate, che ben si sposano con il gusto deciso e intenso della carne.  Una vera e propria coccola sensoriale.

Il tutto in un ambiente estremamente giovane e vitale, dove la calorosa accoglienza è uno dei veri punti di forza.

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Si usa dire “provare per credere”, quindi dopo che avrete testato l’atmosfera, e soprattutto la bontà dei prodotti, eccovi l’opportunità di fare la spesa come in una macelleria normale e portarvi a casa ciò che più vi ha deliziato.

Se volete qualche dettaglio su menù, carta dei vini e ristoranti allora andate a dare un’occhiata qui www.maxela.it

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Sabato, 28 Giugno 2014 11:10

La “buona” Forchetta

Di Chiara Marando – 28 Giugno 2014

Trattarsi bene è molto importante, anche a tavola.  Coccolare il palato riesce a regalarci sensazioni appaganti, ed andare alla ricerca di luoghi dove poter soddisfare le nostre papille gustative diventa quasi un dovere, oltre che un vero piacere. Quello di scegliere il ristorante, consultare il menù e rilassarsi davanti ad un buon piatto, è un vero e proprio rituale del gusto. 

Nel cuore del centro storico di Parma, a due passi dal Duomo e dal Battistero, si trova un angolo di bontà culinaria, il Ristorante La Forchetta, dove la passione per il buon mangiare  e la gentilezza si respirano appena varcata la soglia. I pochi tavoli all’esterno creano un piccolo giardino privato raccolto tra il fascino dei borghi, mentre l’interno raffinato e luminoso è ulteriormente esaltato dalla sobrietà ed eleganza dell’arredo. E poi ci sono il sorriso e la professionalità di chi ha sempre messo tanta passione e tenacia nel proprio lavoro. Loro sono Angelo, siciliano d.o.c nonché chef per vocazione, e sua moglie Natalia, maestra nella gestione della sala e nel rapporto con la clientela.  Dopo tanta gavetta e studio, due anni fa Angelo ha deciso di realizzare il suo sogno di bambino: aprire un ristorante dove poter esprimere tutto sè stesso. E i risultati gli stanno dando ragione.

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La clientela non manca mai, e la lista degli affezionati si sta allungando sempre di più.  D’altronde non potrebbe essere altrimenti, perché trovare una così ampia varietà di pietanze che spaziano dai piatti  legati al territorio parmigiano, a quelli di pesce che si rifanno alla cucina tradizionale siciliana, è tutt’altro che semplice. Il plus è che qualsiasi sia la scelta, non si sbaglia mai. Angelo sceglie personalmente le materie prime, conosce gli ingredienti, sa come sposarli e farne risaltare il sapore. Viene l’acquolina in bocca al solo pensarci.

Immaginate di deliziarvi con la Duchessa di Parma, ovvero fesa di vitello ripiena di prosciutto crudo e parmigiano 24 mesi, accompagnata da una salsa al Marsala, oppure con il Carrè di Agnello impanato con formaggio primo sale e pistacchi, servito con pomodorini al forno. Per non parlare della pasta ripiena fatta in casa come tortelli e cappelletti, due must che non possono mai mancare.

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Ma vogliamo parlare del menù di mare? Un trionfo di bontà che parte dalle favolose Cruditè di pesce e dalle Capesante su un letto di misticanza e melograno, passa per i Tagliolini all’astice e le Bavette sul pesce, ricche di strepitoso condimento, per poi arrivare a secondi come la principesca Catalana, il profumato Branzino in crosta di olive, fino all’Ombrina con salsa di finocchi e olive taggiasche. Il tutto innaffiato da ottimo vino, un’ampia scelta delle migliori etichette.

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Ovviamente, per concludere, non ci si può far mancare i golosi Cannoli Siciliani preparati ad arte, oppure leccornie come la Torta di mele calda con gelato alla crema ed il delicato del Parfait alla menta.

 

Ristorante La Forchetta

Borgo San Biagio, 6

43121 Parma

Tel: 0521 208812

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Sabato, 21 Giugno 2014 11:01

"Massaie Moderne” si diventa

Di Chiara Marando – Sabato 21 Giugno 2014

La storia del nostro Paese non è solo fatta dei grandi eventi che hanno segnato lo scorrere del tempo, di personaggi che nel bene o nel male hanno lasciato un segno, ma anche delle piccole realtà di tutti i giorni, di uomini e donne semplici ma nel contempo fondamentali. E’ fatta di quella quotidianità preziosa vissuta intensamente, nella quale ritrovare radici e tradizioni del territorio, anche e soprattutto in cucina.

Le ricette di una volta rappresentano un vero e proprio patrimonio culturale, una ricchezza da riscoprire, conservare ed assorbire. Le massaie del passato sono figure dalla poeticità rustica che grazie ai loro insegnamenti hanno tramandato un sapere genuino, un racconto confortevole e rassicurante.  

Quale modo migliore di “studiare” la storia, se non curiosando nelle vecchie riviste, nei libri di cucina, e nei quaderni delle nonne, per recuperare preparazioni curiose da provare e assaggiare?

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In poche parole diventare delle “Massaie Moderne”. Non pensiate sia solo un modo di dire, anzi, si tratta di un progetto concreto volto a recuperare il sapere culinario di un tempo, soffiare via la polvere per far rivivere quei profumi capaci di evocare atmosfere lontane, e svelare l’evoluzione del gusto italiano dell’ultimo secolo. Un percorso complesso e stimolante che passa, ad esempio, dall’archivio della famosa testata “La Cucina Italiana”, alla fornita biblioteca virtuale di www.academiabarilla.it.

Un’idea nata per passione, che le due autrici Samanta Cornaviera e Manuela Marinosci portano avanti con entusiasmo, professionalità ed energia, non solo mantenendo costantemente aggiornato il sito ufficiale www.massaiemoderne.it/, ma anche organizzando un nutrito programma di eventi collaterali itineranti di notevole richiamo.

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Provate a curiosare tra le informazioni della sezione “Archeologia Culinaria”, rimarrete affascinati dalla varietà e originalità delle ricette raccolte, un trionfo di bontà dai nomi stravaganti, narratrici silenziose degli eventi di un territorio. C’è la Spalla di Vitello dalla Cadorna, ricordo della grande battaglia, ci sono le Uova alla Rossini e la Vivanda Italianissima, ovvero la pasta presentata in un modo tutto particolare, il simbolo italiano per eccellenza  E ancora le Lasagne di Patate e gli invitanti Gnocchi Quaresimali.

Insomma non manca nulla, dalle minestre, a primi e secondi, ai dolci, fino alle piccole sfiziosità ideali come antipasto, il tutto rigorosamente accompagnato dalla personale storia di ogni piatto, nonché da immagini e pubblicità dell’epoca. E dato che ogni massaia che si rispetti deve essere anche una vera e propria maestra in economia domestica, non potevano mancare i consigli pratici per diventare una perfetta dea del focolare moderno.

Quindi che dire, la vostra prossima lettura è qui.

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Di Chiara Marando – Sabato 14 Giugno 2014

Chi lo dice che per mangiare dell’ottimo pesce sia sempre necessario spendere tanto? E infatti non è una regola, anzi esiste un posto dove il pesce degno di questo nome non solo si può mangiare, ma anche selezionare personalmente prima che venga cucinato.

Si chiama “FishMarket” , ed è il primo ristorante a Roma dove i clienti scelgono il pesce come fossero al banco del mercato, per poi lasciarlo nelle esperte mani di chef attenti a prepararlo nei modi più gustosi. Il tutto ad un prezzo più che accessibile. Un’idea che arriva dalla Spagna, e più precisamente da Barcellona, patria del divertimento e del buon mangiare per tutte le tasche.

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Voi penserete, dove sta il trucco? Nessun trucco, semplicemente non ci sono dei veri e propri camerieri, è il cliente a gestire la propria cena, una formula ormai collaudata che permette di offrire ottime materie prime con altrettanto ottimi costi.

L’atmosfera è quella di un locale giovane e vitale, una location d’eccezione ricavata all’interno di una ex officina rimessa a nuovo ed arredata con semplicità così da non  snaturare l’anima del posto: tavoli e sedie in legno, lavagne alle pareti con i piatti del giorno, tovagliette di carta ed un meraviglioso bancone colmo di ogni sorta di bontà ittica completato da una brulicante cucina a vista che sembra non doversi fermare mai.

Vi basterà guardare le proposte del menù e del banco, segnare portate e quantità desiderate, e consegnare l’ordine alla cassa. Giusto il tempo di prendere da bere ed il vostro tavolo sarà apparecchiato con deliziosi piatti dal profumo  genuinamente invitante.

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Rimarrete colpiti dalla freschezza del pesce che mangerete, un pescato accuratamente scelto ogni giorno per garantire il massimo del sapore. Una ricca varietà di proposte che spaziano dai crostacei come Scampi e Gamberi di Sicilia, Astici e Mazzancolle, oppure frutti di mare, pesce crudo come la Tartarre di Tonno o di Ricciola ed il Carpaccio di Spigola o di Gambero Rosso. E ancora gli sfiziosi Cartocci di fritto, con golosi Moscardini, Gamberi, Calamari e la mista Paranza, le Ostriche e i Tranci di Pesce al peso, un trionfo di Pesce Spada, Salmone, Tonno pinne gialle, Orata, Gallinella e chi più ne ha più ne metta.

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Se siete amanti dei primi e dei secondi più elaborati, niente paura, dalla cucina arriveranno piatti più che appetitosi , creati a seconda dell’estro degli chef e delle materie prime a disposizione.

A voi la sorpresa ed il piacere di scoprire cos’altro vi riserverà la carta.

Insomma, una sorta di self-service chic e di alta qualità che non potrete farvi scappare una volta giunti nella Capitale. Un solo consiglio: non dimenticatevi di prenotare per tempo!

 

Ristorante Fish Market

Via Pietralta, 149 B Roma

Tel. 347 0095009

Vicolo della Luce 3/5 Trastevere (RM)

Tel. 366 9144157

www.fishmarket-roma.com/

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Sabato, 07 Giugno 2014 10:34

Il sapore del Brasile in tavola

Di Chiara Marando – Sabato 07 Giugno 2014

Avete presente il Brasile, con la sua aria frizzante e festosa, i suoi colori e profumi?

Ecco, dirvi che potrete avere tutto questo a portata di mano non sarebbe proprio la verità, ma sicuramente per una sera avrete la possibilità di farvi coinvolgere dalla vitalità di quell’atmosfera. Il Ristorante FantaBrasil è un piccolo angolo di Brasile nel cuore di Parma, un locale dove farvi coinvolgere dalla gentilezza e dal calore del personale, e deliziarvi con ottime specialità di carne e verdura fino a quando non sarete totalmente sazi.

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La formula è gustosa e semplice: scegliete ciò che più vi stuzzica dal ricco buffet sempre colmo di ottime specialità come le verdure preparate nei modi più golosi, l’irrinunciabile Fagiolata da accompagnare con riso in bianco, la Farofa, ovvero  farina gialla di Mandioca, e  Vinaigrette di verdure. Poi sedetevi ed aspettate l’inizio del “Churraqueiro, una sorta di viaggio gastronomico in cui poter degustare prelibati tagli di carne e tipicità cotte alla griglia infilzate in una spada, una presentazione estremamente folkloristica ed affascinante che contribuisce a rendere il ristorante particolarmente piacevole.

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Un “giro carne” fornito con tagli di manzo come Scamone, Fesa, Picaja, oppure filetti con verdure, fusi di pollo,  succulenta lonza di maiale con il formaggio, e ancora tacchino avvolto con la pancetta, cuoricini di pollo ed il Cupim, ovvero la gobba di manzo  brasiliano, una vera delizia. Per concludere il pasto eccovi l’ananas caldo, un carpaccio che sembra un vero e proprio dolce dal sapore estremamente zuccherino. Il tutto innaffiato con vino e birra brasiliana e l’immancabile, nonché deliziosa, Caipirinha. Il mago della carne è Valmir, un vero e proprio esperto della griglia capace di scegliere la materia prima migliore per un risultato da leccarsi i baffi. Ad aiutarlo in cucina c’è sua moglie Claudia, l’artefice degli ottimi piatti caldi e freddi.

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Ma la vera anima del locale è Leide, l’ideatrice dell’attività. Una vita trascorsa a contatto con il mondo della ristorazione e l’idea, nata quasi per caso, di portare un pezzo della sua terra in Italia per dar vita ad un luogo dallo spirito esuberante e travolgente. E’ lei ad organizzare i tanti eventi che animano il locale, come le “Serate Rosa”, due giorni in cui le donne possono coccolarsi spendendo la metà, oppure come il grande appuntamento previsto per l’inizio dei Mondiali di Calcio, una serata all’insegna della musica, dei balli e del buon cibo senza farsi mancare il tanto atteso calcio d’inizio.

 

Ristorante FantaBrasil

Via Gramsci, 5

43126 Parma

Tel. 329 0468319

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Di Chiara Marando – Sabato 31 Maggio 2014

Ci sono  luoghi dove non ti stancheresti mai di tornare, dove sentirsi totalmente liberi di perdersi ad ammirare lo spettacolo della natura. Sono preziosi, piccoli scrigni di benessere nei quali coccolare l’anima. Ripensandoci mi sembra quasi di percepire il rumore del mare, il verso dei gabbiani in lontananza, la dolce brezza salmastra e l’inconfondibile profumo della cucina ligure, quella preparata da mani esperte e fantasiose. Già, perché è proprio questo che si riesce ad avvertire dalla splendida terrazza del Ristorante Il Senatore, in località Fiascherino, un angolo di pace che si affaccia sul Golfo dei Poeti. Avvolto dalla lussureggiante vegetazione mediterranea, questo raffinato locale si fonde con il panorama circostante e ne assorbe l’essenza. Il solo ammirare lo scenario del golfo, ed il profilo della Palmaria che si staglia all’orizzonte, vale la visita. Questo quadro, poi, è piacevolmente completato da coinvolgenti sapori e profumi che si fanno ricordare.

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La storia del ristorante è quella di un’attività a conduzione famigliare, una tavola calda semplice e d’altri tempi. Nel 1992 Nicola prende le redini del locale gestito dal padre, e con sua moglie Martina lo rende a poco a poco quello che è ancora oggi, un elegante punto di riferimento ricercato dagli amanti della buona tavola e del buon pesce. Lui si occupa di scegliere le ottime materie prime che contraddistinguono i piatti, lei gestisce i lavori ed accoglie i clienti.

La regina dei fornelli è Temi, la cuoca che dal 2001 crea le prelibatezze del menù. La sua è una capacità che si è formata sul campo e fa tesoro dei segreti carpiti da piccola, quando a casa si amava cucinare succulenti cene. Pochi ingredienti semplicemente preparati per esaltarne il gusto, in una cucina che si rifà alle ricette tradizionali, legate al territorio ed ai suoi prodotti. La creatività di Temi riesce a dar vita ad accostamenti particolari e ricchi di carattere, quel tocco in più capace di fare la differenza.

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Qui si usa adattare il menù a seconda del pescato del giorno, un must che garantisce sempre la massima freschezza. E fidatevi, non potete farvelo scappare. Ad esempio, provate ad ordinarlo cucinato alla Ligure, con pomodorini freschi, olive taggiasche e patate, oppure all’Isolana, con  irresistibili patate, zucchine e peperoni cotti al forno.

Dato che abbiamo iniziato con i secondi, andiamo a ritroso e passiamo ai primi come i saporiti Gnocchi con ragù di pescato, oppure le Bavette all’aragosta, ed ancora le intramontabili Penne con gli scampi.

Ed ora un altro cavallo di battaglia, gli antipasti misti, un trionfo di ghiottonerie da cui farsi conquistare, ecco qualche esempio: Patè di gamberi servito con crostini di pane al cioccolato, Mousse di pesce al pepe verde e Capesante gratinate, Seppioline crude con carpaccio di zucchine e salsa verde, Salame di Polpo e Polpo con le patate, ed infine Salmone cotto con il pepe rosa e condito con aceto balsamico e frutta di stagione.

Volete qualcosa per addolcirvi la bocca? Allora direi che potete concludere in bellezza questo sontuoso pasto con un ottimo Sorbetto ai mirtilli della Lunigiana.

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Se desiderate godervi questo incanto ed i piaceri della tavola per qualche giorno, ricordatevi che il Ristorante è anche Locanda: poche graziose camere che si affacciano sul mare. Vi sembrerà di essere in barca, beatamente cullati dai suoni della natura.

                                                                                                          

Ristorante Locanda Il Senatore

Via Byron 11, Loc. Fiascherino,

19032 Lerici La Spezia
Tel. 0187 96723

www.locandailsenatore.com

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