Il Progetto Mettiamoci in RIGA – Rafforzamento Integrato Governance Ambientale”, finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, promuove la diffusione di strumenti e metodologie funzionali a migliorare la governance multilivello nell’ottica di produrre un cambiamento in termini di accresciuta capacità di programmare, progettare e attuare interventi in campo ambientale secondo tempi e regole ben definiti, facendo leva sulla messa a punto sia di forme di coordinamento e cooperazione chiare e tempestive, sia di percorsi tecnico-amministrativi che vedano integrare tra loro più competenze, temi, strumenti settoriali.

A tal fine Sogesid S.p.A., di concerto con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ha definito un calendario di iniziative di supporto tecnico e di capacity building da realizzarsi nel periodo 2018-2023, a favore di Amministrazioni periferiche ed altri soggetti pubblici, sui temi ambientali oggetto delle distinte linee di intervento in cui è articolato il Progetto.


Nell’ambito del Progetto figura la Linea di Intervento “L2 – Indirizzo e coordinamento degli adempimenti connessi alla valutazione e gestione del rischio di alluvioni” che prevede supporti a favore delle Amministrazioni regionali e delle Autorità di Bacino Distrettuali nella definizione delle pianificazioni di settore inerenti alla gestione del rischio di alluvioni e nel processo di programmazione di interventi in particolare quelli integrati finalizzati alla mitigazione del rischio e alla tutela ed al recupero degli ecosistemi e della biodiversità.


In attuazione della citata Linea di Intervento L2, ed in collaborazione con l’Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po, la S.V. è invitata a partecipare, dalle ore 9.30, al Workshop previsto sul tema “Le Mappe di Pericolosità e Rischio. Tra nuove conoscenze e nuove incertezze”.


Tale iniziativa si terrà a Parma, nel Palazzo del Governatore - Auditorium - Piazza Garibaldi, il 24 ottobre 2019 ore 9,30. L’iniziativa si concluderà, orientativamente, intorno alle ore 16.00.

(Allegati: programma e Locandina)

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La Nazionale del Parmigiano Reggiano vince 110 medaglie tra cui 4 Super Gold. Il Parmigiano Reggiano (25 mesi) della Latteria Santo Stefano di Parma si aggiudica il secondo posto assoluto tra 3.804 formaggi provenienti da 42 paesi. Sfuma la vittoria assoluta dopo il testa a testa con il Blue Cheese del caseificio Rogue River dell’Oregon.

Reggio Emilia, 20 ottobre 2019 – La Nazionale del Parmigiano Reggiano vince 110 medaglie e centra un risultato mai raggiunto al World Cheese Awards, svoltosi quest’anno a Bergamo: la giuria internazionale ha premiato quasi il 60% dei caseifici in gara, assegnando al Re dei Formaggi il record storico di 4 medaglie Supergold. Il Parmigiano Reggiano è l’unico formaggio italiano tra i primi 16 finalisti tra i 3.804 iscritti. La vittoria assoluta, sfumata dopo il testa a testa tra il Parmigiano Reggiano 25 mesi della Latteria Santo Stefano di Parma e il Blue Cheese Rogue River Blue di giovani agricoltori dell’Oregon. Entrambi hanno ottenuto il massimo dei voti dalla giuria nella finalissima (100 punti), ma il pari merito ha richiesto l’intervento del presidente – il conduttore della BBC Nigel Barden – che, dopo il secondo assaggio, ha premiato il formaggio artigianale americano.

I record non si fermano qui. Quest’anno la Nazionale del Parmigiano Reggiano - composta da 86 caseifici provenienti da tutte le province del comprensorio – è arrivata ad essere la più grande missione collettiva mai intrapresa da un formaggio italiano all’estero. Uno sforzo di gruppo che ha fruttato quattro medaglie Super Gold (miglior formaggio del tavolo), 29 medaglie d’oro, 37 d’argento, 40 di bronzo. Le Super Gold sono state vinte dal Caseificio Dismano di Modena, dalla Latteria Sociale Garfagnolo di Reggio Emilia, dalla Latteria Centro Rubbianino di Reggiano Emilia e dal Caseificio Santo Stefano di Parma - vincitore del secondo posto assoluto.

"La Nazionale del Parmigiano Reggiano – ha affermato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano – ha dimostrato ancora una volta le qualità di un formaggio unico al mondo. Sfuma la vittoria finale ma rimane l’orgoglio di essere arrivati allo shootout dopo tre prove che hanno visto battagliare i migliori formaggi da 42 paesi del mondo. Un successo che è motivo d’orgoglio per tutta la nostra filiera che ogni giorno impegna migliaia di allevatori di 320 caseifici artigianali nella ricerca dell’eccellenza assoluta".

“La Nazionale del Parmigiano Reggiano – ha commentato da Bergamo Gabriele Arlotti, ideatore della Nazionale – per la prima volta ha presentato anche il Parmigiano Reggiano di oltre 40 mesi che ha riscosso numerosi premi. E’ una novità assoluta. In più siamo la Dop più premiata al mondo. Il grazie a tutti i caseifici che hanno creduto a questo progetto che, ora, consentirà di spuntare maggior valore. È stato davvero incredibile, dopo 31 anni, poter gareggiare davanti al pubblico italiano. Prossima sfida a Oviedo, Spagna dal 4 al 7 novembre 2020”.

 

Di seguito il dettaglio delle medaglie vinte dai caseifici di Parma della Nazionale del Parmigiano Reggiano.

PARMA

Super Gold
Latteria Sociale Santo Stefano cat. 24-29 mesi

Oro
Caseificio Aziendale Fratelli Boldini cat. 18-23 mesi
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. 18-23 mesi
Latteria Sociale Santo Stefano cat. 30-39 mesi
Caseificio San Bernardino di Caramaschi Mario e C. cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 24-29 mesi
Caseificio Gennari Sergio & Figli cat. 30-39 mesi
Società Agricola Araldi Pietro e Luigi cat. 30-39 mesi
Società agricola Montecoppe cat. 18-23 mesi

Argento
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. 18-23 mesi
Caseificio Sociale Palazzo cat. 30-39 mesi
Caseificio Sociale di Urzano cat. 24-29 mesi
Caseificio di Ravarano e Casaselvatica cat. 30-39 mesi
Azienda Agricola Mezzadri cat. over 40 mesi
Montanari & Gruzza cat. 18-23 mesi

Bronzo
Caseificio Aziendale Fratelli Boldini cat. over 40 mesi
Cooperativa Casearia Agrinascente cat. over 40 mesi
Caseificio La Traversetolese cat. 24-29 mesi
Azienda agricola Mezzadri cat. over 40 mesi
Società agricola Montecoppe cat. 24-29 mesi
Montanari & Gruzza cat. 24-29 mesi

 

 

 

 

Editoriale:  - In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri. - Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso - Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina. - Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano - Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze -


SOMMARIO Anno 18 - n° 42 20 ottobre 2019 cibus-42-20ott19-COP.jpg
1.1 editoriale
In attesa del ritorno degli statisti, dobbiamo accontentarci di pessimi ragionieri.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Crema e panna stabili, formaggi in ribasso
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La tregua dei dazi USA Cina.
5.1 cereali e dintorni tendenze.
7.1 parmigiano reggiano Dazi USA, il 25% sarà a carico del Parmigiano Reggiano
7.2 Champagne "Difficile innovare, complicato replicarsi , arduo migliorarsi.”
8.1 eventi champagne Modena Champagne Experience cresce: +15% di presenze
8.2 Parmigiano Reggiano Consorzio Parmigiano Reggiano: l’assemblea conferma che il mercato è in equilibrio.
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

 

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Di Mario Vacca Parma 20 ottobre 2019 -  In Tema di dell’antiriciclaggio il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili ha emesso delle regole tecniche ed attuative in conformità al D.Lgs. n. 231/2007 modificato e ampliato dal D.Lgs. n.90/2017.


La normativa in vigore demanda agli Organismi di Autoregolamentazione (perciò l’Ordine stesso) di elaborare ed aggiornare delle regole vincolanti per i commercialisti iscritti.
Queste regole tecniche specificano che i commercialisti per i loro clienti e sul loro studio dovranno fare una valutazione complessiva del rischio (artt. 15 e16, D.lgs. 231/2007); procedere ad una adeguata verifica della clientela (artt. 17 e 30, D.lgs. 231/2007) e rispettare una attenta conservazione dei documenti, dei dati e delle informazioni (artt. 31, 32 e 34, D.lgs. 231/2007). Infine vi è anche un obbligo specifico di formazione per la tematica di antiriciclaggio per il commercialista.


La cosa più imminente è la obbligatorietà per il singolo iscritto all’Albo di fare la autoregolamentazione del rischio di autoriciclaggio del proprio studio (che poi dovrà essere rinnovata ogni tre anni).
Obbligatorietà nata dalle regole tecniche che sono considerate fonti normative integrative della norma primaria e non norme regolamentari subordinate (vedasi lo studio n.1/2018/B del Notariato). Tali regole dovevano essere recepite entro sei mesi (23/07/2019) ma sono andate in proroga al 1/1/2020 (informativa n.68 CNDCEC 18.07.2019).


In questi prossimi mesi il CNDCEC promuoverà specifiche attività formative in modalità e-learning e linee guida esemplificative. Decorso tale periodo (perciò da Gennaio 2020) le regole saranno considerate vincolanti per tutti gli iscritti.
Ai sensi dell’art. 26 comma 2 del D.Lgs. n.231/2007 il professionista obbligato deve adeguarsi e per fare ciò è consigliabile che si affidi a professionisti terzi.


Estratto della Sezione III Art. 26. n.231/2007
Esecuzione degli obblighi di adeguata verifica da parte di terzi (1)
1. Ferma la responsabilità dei soggetti obbligati in ordine agli adempimenti di cui al presente Titolo, è consentito ai medesimi di ricorrere a terzi per l'assolvimento degli obblighi di adeguata verifica di cui all'articolo 18, comma 1, lettere a), b) e c).
2. Ai fini della presente sezione, si considerano «terzi»:
a) gli intermediari bancari e finanziari di cui all'articolo 3, comma 2;
b) gli agenti in attività finanziaria di cui all'articolo 3, comma 3, lettera c) limitatamente alle operazioni di importo inferiore a 15.000 euro, relative alle prestazioni di servizi di pagamento e all'emissione e distribuzione di moneta elettronica di cui all'articolo 17, comma 6;
c) gli intermediari bancari e finanziari aventi sede in altri Stati membri;
d) gli intermediari bancari e finanziari aventi sede in un Paese terzo, che:
1) sono tenuti ad applicare misure di adeguata verifica della clientela e di conservazione dei documenti di livello analogo a quelle previste dalla direttiva;
2) sono sottoposti a controlli di vigilanza in linea con quelli previsti dal diritto dell'Unione europea;
e)i professionisti nei confronti di altri professionisti.
(1) Il presente articolo, originariamente inserito nella Sezione II del Capo I del Titolo II, è stato così sostituito dall’ art. 2, comma 1, D.Lgs. 25 maggio 2017, n. 90, che ha sostituito l’intero Titolo II.

 

 

La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
Mario Vacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: ‭+39 347 2955391‬
WEB Linkedin: https://www.linkedin.com/in/vaccamario/?originalSubdomain=it

A margine del convegno “Comunità resilienti, imprese al centro” – promosso da Confindustria, Piccola Industria e Gruppo Barilla per celebrare la Settimana Nazionale della Protezione Civile all’Academia Barilla di Parma – il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli conferma la massima attenzione per le opere idrauliche che risponderanno alle necessità idrico-irrigue del comprensorio.  Presto un vertice sul tema con il Segretario Generale del Distretto Meuccio Berselli che ha incontrato anche il Capo Dipartimento Protezione Civile Angelo Borrelli


Parma, 19 Ottobre 2019 – A margine del convegno “Comunità resilienti, imprese al centro”, organizzato da Piccola Industria Confindustria, Confindustria Emilia-Romagna, Unione Parmense degli Industriali e Gruppo Barilla in occasione della Settimana Nazionale della Protezione Civile, svoltosi all’Academia Barilla e promosso per dare impulso al circolo virtuoso della prevenzione, diffondere la cultura della resilienza, uscire dai tempi infiniti delle ricostruzioni e lavorare per il rilancio economico e produttivo dei territori colpiti da catastrofi naturali Meuccio Berselli, Segretario Generale dell’Autorità Distrettuale del fiume Po, ha incontrato il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli e Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Nel breve incontro si è confermata la necessità dell’avvio del Piano di azione sugli invasi, al fine di rispondere alle esigenze territoriali di fabbisogno idrico-irriguo nel distretto del fiume Po. Il secondo stralcio del Piano Straordinario Infrastrutture Idriche riguardante opere per invasi multiobiettivo e per il risparmio di acqua negli usi agricoli e civili (Legge finanziaria 2017 art. 1, comma 523, Piano straordinario invasi, e comma 1072, Fondo investimenti del MIT) – approvato in via definitiva nel mese di aprile del 2019 – è frutto della sinergia tra le amministrazioni centrali e le Autorità di distretto.

Il Piano straordinario rappresenta uno dei primi strumenti che affronta in modo integrato la rilevante questione del risparmio e della conservazione della risorsa primaria acqua in un contesto di generale mutamento climatico.

 

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Vongole, Paesanti (Confcooperative Fedagripesca):  “Conferma della deroga un successo importante.  Ora un tavolo Italia-Spagna per definire nuove regole”


(Bologna, 17 ottobre 2019) - “Oggi ci sono 120 famiglie di pescatori romagnoli che stanno tirando un sospiro di sollievo: la conferma per il 2020 della deroga che ci consente di pescare e commercializzare vongole con una dimensione minima di 22 millimetri e non di 25, annunciata dall'assessore regionale Simona Caselli, è una notizia positiva e confortante. All’assessore Caselli, che ha portato le nostre istanze a Bruxelles e che si è confrontata con l’europarlamentare spagnola della Commissione Pesca, Clara Aguilera Garcia, va il sentito ringraziamento dei pescatori di vongole delle marinerie di Rimini e Ravenna”. Così Vadis Paesanti, vicepresidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna.


“La conferma della deroga per un anno – continua Paesanti – permetterà a 54 barche e a oltre 120 pescatori di continuare a lavorare per i prossimi mesi, ma concordo con l’assessore Caselli quando afferma che è necessario fissare nuovi parametri univoci e chiari: i Governi di Spagna e Italia si devono sedere al tavolo e trovare un’armonizzazione sulla taglia delle vongole da pescare su tutto il territorio. Con una legislazione chiara, che tenga conto delle specificità dell’Adriatico e delle nostre ‘poverazze', i pescatori della Riviera romagnola potranno lavorare serenamente e con la professionalità e il rispetto dell'ambiente che da sempre li caratterizza”.
“Quando sarà il momento di costituire questo tavolo di lavoro – conclude Paesanti – siamo pronti a mettere a disposizione il nostro contributo in termini di know-how ed esperienza sul campo, oltre naturalmente a poter fornire i dati e le risultanze delle ricerche che abbiamo svolto in questi anni”.

 

“100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” è il titolo del workshop organizzato da Confcooperative Parma e il centro di formazione IRECOOP Emilia Romagna sede di Parma in collaborazione con Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Alma Mater Studiorum - Università di Bologna per un approfondimento e un confronto circa il “ruolo” dell’impresa stessa nel contesto economico e sociale in cui la medesima svolge la sua attività, tanto con riferimento al tempo presente, quanto in prospettiva. Un momento di riflessione che riveste cruciale importanza e una potenziale rilevanza strategica per l’impresa cooperativa, diversa per scopo dall’impresa lucrativa e per definizione espressione di una comunità e risposta ad un bisogno degli individui che la costituiscono.

Ci sono imprese che hanno raggiunto e superato il traguardo dei 100 anni, come appunto la Latteria cooperativa Frescarolese, che verrà nell’occasione premiata con una targa commemorativa, iniziativa che rientra nell’ambito delle Celebrazioni del Centenario di Confcooperative.

Il Programma dell’evento
Ore 9,30 - SALUTI D’APERTURA E INTRODUZIONE DI CONFCOOPERATIVE PARMA
TESTIMONIANZE DAL TERRITORIO
· Premiazione Latteria Cooperativa Frescarolese nell’ambito delle Celebrazioni del Centenario di Confcooperative
· Presentazione Accordo di collaborazione cooperativa tra “Cooperativa Casearia Agrinascente – Parma2064” e birrificio “Articioc” cooperativa sociale
· Presentazione “progetto Oasi delle Pievi” realizzato da LEN Service Onlus


INTERVENTI
LA COOPERAZIONE TRA DEMOCRAZIA E POPULISMO
Prof. Flavio Delbono
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Direttore Master in Economia della Cooperazione MUEC


LA COOPERAZIONE NELL’EPOCA DEL DIGITALE
Prof. Stefano Zamagni
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Presidente della Pontificia Accademica delle Scienze Sociali


- DIBATTITO
ore 12,00 CONCLUSIONI


- BUFFET

(In allegato il programma completo scaricabile in PDF)

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FOOD FARM 4.0 è risultato vincitore di un Bando del Miur che nel 2015 aveva previsto il finanziamento di Laboratori Territoriale destinati all’occupabilità e rivolto agli Istituti scolastici del I e II ciclo di Istruzione. In Emilia Romagna Food Farm è stato l’unico vincitore nel settore Agroalimentare e vuole porsi come spazio di alto profilo innovativo a disposizione delle scuole del territorio parmense, dove venga sviluppata didattica in sinergia con le imprese.  La trasformazione di prodotti agroalimentari è la tematica di cui si occupa  mettendo in sinergia il Polo scolastico dell’agroindustria e 5 scuole della Provincia di Parma. 

Food Farma 4.0 è stato inaugurato dalla Ministra Paola De Micheli in questa sua giornata parmigiana. "Il saper fare di un territorio diventa saper fare formazione. Insieme ai suoi dodici partners che ne fanno un esempio di modello di alleanza pubblico-privato Food Farm 4.0 è una scelta di innovazione e un pezzo di futuro dei giovani del territorio parmense" ha detto l'On. De Micheli nel suo intervento a margine di una tavola rotonda che ha illustrato i tanti aspetti di questa nuova realtà nei prati di Fraore.  "A Natale sugli scaffali vedrete i prodotti che portano il marchio della Farm - Bontà di Parma "ha detto la dirigente Anna Rita Sicuri "a testimonianza di quanto concreta sia già l'attività della società".   

Si tratta di un LTO (Laboratorio per l’Occupabilità) che vuole farsi luogo di incontro fra le necessità formative delle aziende del settore e la Scuola. Il progetto ha preso vita oltre che con il finanziamento del Ministero della Pubblica Istruzione, della Fondazione Cariparma e dell’Istituto capofila I.S.I.S.S Galilei Bocchialini, anche con il sostegno dell’associazione “Parma, io ci sto!”, di Barilla, di Chiesi Farmaceutici, di Stern Energy, di Corte Parma Alimentare, di Opem, di F.lli Galloni, di Agugiaro&Figna e di Tropical Food Machinery.

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Le istituzioni scolastiche possono accedervi per favorire l’esplorazione da parte degli allievi del proprio stile di apprendimento, alternando consapevolmente nei loro programmi didattici l’esperienza concreta, e per una sperimentazione attiva che possa far maturare  un’identità professionale compatibile con competenze sociali e civiche, competenze digitali, consapevolezza ed espressione culturali coerenti con le distintività del territorio. Le imprese possono accedervi per contribuire fattivamente non solo a costruire le competenze che esse richiedono per l’ingresso qualificato al lavoro  che comprenda identità cognitiva del territorio e sostenibilità sociale delle sue vocazioni. Food Farm 4.0 si assume rischio di innovazione, oltre la tradizionale dicotomia fra lavoro dipendente e imprenditoriale creando, le premesse per un’economia generativa, basata sullo scambio e la condivisione e capace di sviluppare l’innovazione anche di rilevanza social 

L'inaugurazione di FOOD FARM 4.0 ha visto la conduzione di Claudio Rinaldi, Direttore della Gazzetta di Parma, che dopo i saluti istituzionali alla presenza del Presidente della Provincia di Parma,Diego Rossi,  del Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, oltre che di Ines Seletti Assessora alla Scuola eCristiano Casa Assessore alle Attività Produttive e al Commercio del Comune di Parma, ha aperto una tavola  rotonda sul progetto che ha visto come relatori Anna Rita Sicuri, Dirigente scolastico Polo Agroindustriale Galilei Bocchialini,  Stefano Versari, Direttore Generale Ufficio scolastico regionale per l’Emilia-Romagna, Luca Ruini, Presidente del Consorzio Food Farm scpa e Direttore Sicurezza e Ambiente Barilla Modello Scuola oltre a quelli dei rappresentanti delle imprese sostenitrici: Alessandro Chiesi, Presidente dell’Associazione ‘Parma, io ci sto!’ - Direttore Region Europe Chiesi Farmaceutici,  Gino Gandolfi, Presidente della Fondazione Cariparma,  Andrea Belli, Relazioni Esterne Gruppo Barilla, Annalisa Sassi, Presidente dell'Unione Parmense degli Industriali. Prima del taglio del nastro le conclusioni sono state lasciate all’On. Ministro Infrastrutture e dei Trasporti  Paola De Micheli.

 

Modena - 

da L'Equilibrista 

"Difficile innovare, complicato replicarsi, arduo migliorarsi."

La “taratura” è qualcosa che si fa abitualmente prima di partire con una degustazione meticolosa, solitamente l’affronto seduto ad un tavolo in occasione di Vitae o in caso qualche collega sommelier voglia un parere o un confronto su di un tema specifico. Solo a Modena presso Champagne Experience può capitare di tararsi con un Louis Roederer Couve Brut Premiere però, ma vi posso assicurare che partendo da questo prodotto che totalizza solitamente dai 90 ai 92 centesimi di punti, allora possiamo partire con un metro veritiero per tutti gli altri.  

Sono quindi state diverse le Maison affrontate e degustate ma di questo riserveremo una parte del prossimo articolo proprio dedicata alle degustazioni, questo perché oggi l’attenzione è tutta al progetto che ruota attorno allo Champagne che questa manifestazione sta promuovendo e facendo crescere. Credo che il dr. Lorenzo Righi sia una persona fuori dagli schemi e che soprattutto incontrando anno dopo anno, senza mancare mai una edizione quindi posso dirlo, sia in grado di creare attorno a questo mondo un coerente appeal commerciale rivolgendosi all’HORECA e ricercando fortemente un taglio davvero didattico. 

Didattica rigorosa nel mondo del vino, significa costruire un impianto di nozioni e di senso che possa tradurre e che possa dare alle persone che vogliono affrontare questo tema, la giusta base per essere poi critici, portatori di interesse e perché no anche pionieri nel contesto di alcune etichette rispetto a quanto già conosciuto. Masterclass e produttori dietro al bancone degli assaggi sono una garanzia in questo senso, ma soprattutto 400 visitatori in più dello scorso anno, 125 espositori rispetto ai 115 dell’anno passato, per un circuito di produttori che vedono il mercato Italia come primario e che operano solo qui creando un giro d’affari che riferisce 7 milioni e 800 mila bottiglie per un giro d’affari complessivo di ben 302 milioni di bottiglie che attesta l’Italia come sesto mercato per bottiglie acquistate e quinto mercato al Mondo. 

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Anche il dr. Righi rivela una certa attesa per le vicissitudini legate alla Brexit perché magari cambieranno alcune logiche di consumo del Regno Unito, storico mercato per i Francesi e che oggi dovrà affrontare inevitabili cambiamenti ma certamente come dice bene Righi, parliamo come per l’Italia di mercati esigenti e maturi che hanno consapevolezza di ciò che bevono e che soprattutto sono disposti a spendere per avere qualità e servizio all’altezza delle loro aspettative.

E’ la volta del dr. Sagna, presidente del club Champagne Experience e ovviamente esperienza di spessore nel mondo degli Champagne, vini e liquori in generale. 

L’eleganza di questo prodotto rappresenta certamente una certezza nella mente dei consumatori ma grazie alla conoscenza e finalmente alla diffusione del perché questa zona riesca ad esprimere queste eccellenze, tanta attenzione è diventata anche giustificata.

Riassumendo il concetto in una frase, il dr. Sagna mi rivela come questo sia un periodo difficile ma fra i più interessanti che lui abbia vissuto. Gli chiedo perché e arriva l’esempio lampante offerto dallo champagne Cristal che veniva prodotto solo tre volte ogni decennio da Roederer, ma che a causa del cambiamento climatico è oggi disponibile nelle annate 2000, 2002, 2004, 2006, 2008, 2009, 2012, certamente un pericolo epocale, ma anche una opportunità per chi deve cercare di cogliere la qualità per generare conoscenza e cultura del vino.

Punto fermo dell’edizione 2019, sembra essere quello di mantenere il riferimento italiano, ricercare cultura del vino e creare valore sulle eccellenze in modo continuo senza sosta. Ma ci sono tante cose che mi solletica il dialogo ed il confronto con queste due persone di esperienza, certamente che si stia creando un format vincente da replicare anche per altri vitigni, forse per altre linee di prodotto dedicate ma al momento nessuno dei due coglie le mie provocazioni perché entrambi rimangono con i piedi per terra e soprattutto restano ben focalizzati sul loro disegno originale, proprio adesso che sono confermate aspettative e il pubblico sta rispondendo come forse mai si poteva auspicare all’inizio.

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Anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza presente oggi e domani in Sant’Agostino al Festival della Cultura Tecnica 2019, dal titolo: “Tecnica – magia del futuro”. 

Il festival coinvolge tutte le province della Regione Emilia Romagna con iniziative a sé. L’edizione piacentina è coordinata dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con il Comune di Piacenza e l’Ufficio Scolastico Regionale.

Un viaggio istruttivo e divertente nel mondo della tecnica e della scienza. Ai desk presenti nell’ex chiesa di Sant’Agostino le scuole secondarie di primo e secondo grado del nostro territorio, i centri di formazione professionali accreditati per l’obbligo formativo, Urban Hub, e il Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Ad aprire la mattina, il Consigliere Provinciale Paola Galvani: “Grazie a tutti gli istituti, agli insegnanti e ai ragazzi che sono presenti oggi. Per noi è la seconda edizione, la prima in questa location”.

A seguire Davide Garilli, Presidente del Consiglio Comunale di Piacenza: “Tante le scuole presenti. Per la prima volta in quest’iniziativa anche il Tecnopolo di Piacenza, l’Urban Hub e il Consorzio di Bonifica. Ai più giovani, in quest’occasione, si dà la possibilità di confrontarsi con gli istituti tecnici che sono una parte fondamentale del nostro tessuto e che possono garantire molte di quelle nuove professionalità di cui il mercato è alla ricerca”.

A chiudere i saluti Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza: “I ragazzi fanno rumore e questa è una speranza perché vuole dire che hanno il coraggio di rompere gli schemi, di innovare, di andare oltre. I ragazzi che sono presenti ritraggono un percorso dove noi, come Consorzio, abbiamo voluto mettere al centro l’ambiente; l’ambiente non fine a sé stesso ma quello dove l’uomo è al centro e si fa un selfie; non fermatevi alle criticità ma abbiate il coraggio di inventare soluzioni per creare un nuovo equilibrio”.

Il gruppo Amo Colorno presenta un nuovo membro di direttivo che si va ad aggiungere ad una squadra laboriosa ed efficiente, impegnata costantemente per il sociale e per la collettività colornese e di tutta la bassa est Parmense (Torrile e Sorbolo - Mezzani).

Giovanna Libanori entra nel gruppo Amo Colorno con la carica di "tutela degli animali" e sarà il presidente di un nuovo ramo ad hoc di Amo Colorno, il nuovo gruppo Amo la vita. Ambiente, salute e animali sono argomenti che tutti dovremmo avere a cuore. Basti pensare che a Colorno, più della metà dei cittadini possiede un animale domestico in casa.
Amo La vita si occuperà come avrete di certo già capito, di animali, salute ed ambiente, con un particolare interesse per la nuova tecnologia 5G che sta per essere diffusa in larga scale. Tale tecnologia wi-fi prevederà l'installazione di nuove antenne atte alla diffusione di onde elettromagnetiche a nostro avviso molto più nocive delle precedenti tecnologie 2G, 3G e 4G. Una tecnologia su cui non esistono ancora pareri sanitari ufficiali e dati oggettivi tali da dimostrare che sia innocua o non nociva per la nostra salute o per quella di tutto l'ecosistema.

Giovanna si definisce: "Animalista da sempre, ambientalista da sempre". E' salutista e sportiva. Iscritta all'OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali), e da poco chiamata anche a coordinare il gruppo parmigiano di LEIDAA (Lega Italiana per la Difesa degli Animali e dell'Ambiente).

Nata e cresciuta in una famiglia di ambientalisti ed animalisti, fin da piccola infatti, ha avuto a cuore certi argomenti, cercando di difenderli e tutelarli fin dalle piccole cose. Ha sempre cercato di fare qualcosa di utile affinché il mondo potesse avere maggiore “consapevolezza” di ciò che sta accadendo nella moderna società, come ad esempio lo sfruttamento continuo ed indiscriminato di ciò che di bello c’è nel Creato, animali e natura… Dell'inconsiderato emungimento di tutte le risorse che la natura ci offre.
Secondo Giovanna, la mancanza di rispetto e tutela del nostro mondo è dovuto ad un mero interesse economico ma anche ad un inconsapevole consapevolezza. Chiudere gli occhi di fronte allo scempio della natura, di fronte ai maltrattamenti nei confronti degli animali, succubi di torture e visisezioni; girare la testa dall’altra parte per non vedere il dolore di questi esseri viventi; fingere di non accorgersi il mondo che brucia e che viene invaso dai rifiuti; portano Giovanna ad essere ancora più determinata nel suo ruolo.

Impegnata su più fronti, per salvare i macachi dalla sperimentazione, per cani e gatti che provengono dalle perreras, per trovare casa ed adozione a poveri disperati rinchiusi nei canili del sud, dove spesso le condizioni igienico-sanitarie e non solo, sono terribili, luoghi in cui i volontari si prodigano anche spesso a rischio della propria incolumità, in una terra in cui la parola mafia purtroppo è ancora ben presente ed attuale, in ogni aspetto della società, anche per quanto riguarda il benessere animale. Nel contempo attenta ai disastri ambientali, alle emergenze di ogni sorta, seppur piccole o di media entità presenti anche sul nostro territorio, come la situazione dell'acqua del naviglio di Colorno, su cui indaga Arpae per diversi pesci morti e vegetazione seccata, oltre ad una forte puzza dell'acqua dal colore insolito.

Conclude Giovanna alla sua presentazione ufficiale: "Mi impegnerò anche affinché le istituzioni del territorio realizzino nuove aree cani e le tengano curate e sicure".
Giovanna ha la speranza di poter lasciar ai prossimi un mondo migliore di quello presente attualmente. Un impresa ardua che siamo certi porterà a termine nel migliore dei modi.

 

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Il 13 e 14 ottobre è andata in scena la terza edizione della più grande manifestazione italiana dedicata alle celebri bollicine francesi. I numeri – con oltre 4.500 presenze registrate – confermano il ruolo di primo piano dell’evento agli occhi di operatori e grandi appassionati di tutta la penisola

(Modena, 16 ottobre 2019) 125 Maison e oltre 4.500 presenze. Sono questi i numeri della due giorni dedicata allo champagne, che ha animato i padiglioni di ModenaFiere domenica 13 e lunedì 14 ottobre. Un risultato ambizioso che è stato possibile raggiungere grazie a una serie di fattori vincenti: prima tra tutti, l’adesione entusiasta di un grande numero di Maison e la presenza di numerosi produttori francesi, protagonisti essenziali per rendere la kermesse un’occasione di approfondimento unica ed autentica. Apprezzato anche il format – ormai rodato - che ha visto Maison e importatori presentarsi a braccetto, per fornire ai visitatori professionali un riscontro il più possibile completo, concreto ed immediato sulle etichette di loro interesse. Da ultimo, ma non per importanza, un fitto calendario di Master Class che ha visto susseguirsi relatori altamente qualificati, sia dall’Italia che dall’estero. Tra questi, ospite speciale è stata la critica inglese Jancis Robinson, che nella giornata di lunedì ha illustrato le tendenze più attuali nell’universo dello champagne.


Tra un assaggio di champagne e l’altro non sono mancate le visite all’area dedicata a prodotti gourmet, che quest’anno ha visto una variegata selezione di aziende: dal caffè agli snack, dai salumi alla pasticceria, fino ai prodotti ittici, all’aceto balsamico e al Parmigiano Reggiano. Una opportunità in più per i visitatori per scoprire eccellenze che ben si sposano con l’affascinante mondo dello champagne.


A fare la differenza in questa terza edizione, che segna un +15% di affluenza rispetto al 2018, è il deciso incremento nelle visite di operatori del settore. Un ottimo segnale che mostra come l’interesse per lo champagne resti alto, in un trend di crescita pressoché costante dopo la crisi del 2008, che segnò un brusco calo nelle vendite. “Nel 2008 le vendite di Champagne in Italia, che fino ad allora si attestavano attorno a 10 milioni di bottiglie annue, subirono un crollo a causa della crisi e arrivarono a quota 5 milioni e 400 mila bottiglie. La situazione cominciò a migliorare gradualmente nel 2012, fino ad arrivare ai numeri attuali di circa 7 milioni e 600 mila bottiglie.

Se in termini di volumi l’Italia resta un mercato target importante (settimo a livello mondiale, escludendo la Francia), lo è ancora di più in termini di valore, per cui si posiziona in quinta posizione: segno che non solo gli italiani consumano tanto Champagne, ma anche di qualità elevata” ha commentato Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence. “Siamo molto lieti che la nostra intuizione di tre anni fa abbia avuto modo di concretizzarsi e crescere nel tempo, fino ad arrivare ad una manifestazione che possiamo considerare oggi a tutti gli effetti un punto di riferimento a livello nazionale e una delle prime in Europa per tutto l’universo dello champagne” commenta Lorenzo Righi, direttore di Club Excellence e organizzatore dell’evento. “Mi unisco ai 15 importatori di Club Excellence, che nel 2017 hanno dato vita a Modena Champagne Experience e che continuano a renderla possibile, nel ringraziare di cuore tutti coloro che hanno creduto nel valore della manifestazione: dagli espositori ai partner, fino ai visitatori. Senza dimenticare che l’edizione 2019 si è svolta con il patrocinio del Comune di Modena e il fondamentale sostegno della Camera di Commercio di Modena”.

Presto saranno rese note le date della prossima edizione, in programma per ottobre 2020.

Per ulteriori informazioni: http://www.champagneexperience.it

Club Excellence
La manifestazione Modena Champagne Experience è organizzata da Club Excellence, associazione nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere la cultura della distribuzione, che riunisce quindici tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza: Sagna SpA, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini Srl, Pellegrini SpA, Balan Srl. Sarzi Amadè Srl, Vino & Design Srl, Teatro del Vino Srl, Proposta Vini sas, Bolis Srl, Les Caves de Pyrene Srl, Premium Wine Selection PWS Srl, Ghilardi Selezioni Srl, Visconti 43 Srl, Première Srl.

Partner di Champagne Experience 2019
Consorzio del Parmigiano Reggiano, Arco Spedizioni, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Tridente Club, BPER Banca, Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Caffè Molinari, Acqua Filette.

Piacenza, 14 ottobre 2019 - Terminati i lavori di regimazione idraulica del Rio Cavallo a monte dell’abitato di Pianello Val Tidone a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.
Con gli intensi fenomeni atmosferici degli ultimi anni, il comprensorio montano è stato interessato da diffusi dissesti idrogeologici, a seguito dei quali sono stati registrati danni alla viabilità rurale e allagamenti di centri abitati nella “fascia pedecollinare” come nel caso del Comune di Pianello.


A segnalare la situazione di dissesto, il Comune, a seguito della cui nota, l’intervento è stato inserito nella programmazione annuale approvata del Nucleo Tecnico Politico dello scorso gennaio (concertazione stabilita dall’art. 3 della Legge Regionale n. 7 del 6 luglio 2012 alle quale partecipa una rappresentanza dell’intero comprensorio montano).


A intervenire su ruolo del Consorzio di Bonifica in ambito montano, Fausto Zermani, Presidente dell’Ente: “Compito del Consorzio è quello di realizzare quegli interventi che tendano a migliorare l’assetto del territorio e a prevenire nuovi dissesti”.
Continua Edoardo Rattotti, tecnico responsabile della zona interessata dall’intervento: “Dal sopralluogo era emerso che in diversi tratti del rio era presente una fitta vegetazione che ne comprometteva la funzionalità idraulica, specie durante i fenomeni piovosi più intensi quando, in aggiunta a questi arbusti, detriti di diversa natura erano trasportati a valle occludendo l’ultima parte del canale nel suo tratto intubato. A rimarcare la necessità d’intervento anche i movimenti franosi interessanti il versante”.
E’ sempre il tecnico a illustrare l’azione messa in campo dal Consorzio per permettere il corretto deflusso delle acque: “Con l’aiuto di una ditta specializzata abbiamo pulito e risezionato circa 600 metri del rio Cavallo e regimato il medesimo mediante la realizzazione di 14 piccole traverse in legname poste nel fosso”.


A concludere è Gianpaolo Fornasari, sindaco del comune di Pianello Val Tidone: “Da parte dei pianellesi e dell’amministrazione, piena soddisfazione per i lavori svolti dal Consorzio”.

 

Dal 17 al 20 ottobre Bergamo sarà la capitale internazionale dell’arte casearia con i World Cheese Awards. La Nazionale del Parmigiano Reggiano si presenta agli Oscar dei formaggi con il più grande team al mondo che abbia mai partecipato a un concorso internazionale. Bertinelli: “Siamo storicamente il formaggio Dop più premiato al mondo”. 

Reggio Emilia -

L’Italia ha una Nazionale che vince: è la Nazionale del Parmigiano Reggiano. Il Consorzio sarà tra i protagonisti della quarta edizione di Forme, manifestazione dedicata all’arte casearia italiana d’eccellenza che torna a Bergamo dal 17 al 20 ottobre 2019.  Fiore all’occhiello dell’edizione 2019 saranno i World Cheese Awards, gli Oscar dei Formaggi che arriveranno per la prima volta in Italia: 3.804 formaggi provenienti da 42 paesi, una giuria internazionale di 260 esperti, e migliaia di visitatori, tra specialisti, opinion leader e appassionati da tutto il mondo.

 

La Nazionale del Parmigiano Reggiano parteciperà ai World Cheese Awards 2019 di Bergamo con il più grande team al mondo che abbia mai partecipato a un concorso internazionale:  86 caseifici provenienti da tutte le province dell’area di origine - Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna alla sinistra del fiume Reno e Mantova alla destra del Po – per un totale di 200 campioni di formaggio iscritti. La 31° edizione del WCA  vedrà per la prima volta al via una nuova categoria creata ad hoc per il “Parmigiano Reggiano oltre 40 mesi”, una stagionatura record tra le oltre 150 classi del concorso. 

 

All’edizione 2018 dei WCA la Nazionale del Parmigiano Reggiano ha vinto ben 38 medaglie – ha dichiarato Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano - Il nostro è un formaggio naturale e realizzato senza additivi e senza conservanti: punta tutto sulla qualità del latte e la maestria dei casari. È una scelta vincente: a Bergamo con la Nazionale del Parmigiano Reggiano saremo presenti in tutte le categorie (18, 24, 30 e oltre 40 mesi) forti del fatto che siamo storicamente il formaggio Dop più premiato al mondo”.

 

In un contesto difficile – ha affermato Gabriele Arlotti, ideatore della Nazionale - e segnato da tensioni internazionali, dimostrare che il Parmigiano Reggiano sa contraddistinguersi per qualità e premi è un indubbio valore. Il fatto che per la prima volta, dopo 31 edizioni, i World Cheese Awards sia in Italia, a Bergamo, è motivo di orgoglio ma di un consapevole maggior impegno per la Nazionale”. 

Rimangono ancora in campo positivo, ma rallentano, le previsioni macroeconomiche per il 2019 della provincia di Reggio Emilia. I dati previsionali per la nostra provincia aggiornati ad ottobre, infatti, parlano di un Pil in crescita dello 0,1%, valore che va a dimezzarsi rispetto alle elaborazioni del luglio scorso, secondo le quali la crescita avrebbe dovuto attestarsi allo 0,2%. 

L’andamento previsto per Reggio Emilia risulta lievemente al di sotto sia del dato nazionale (+0,2%) che della crescita ipotizzata per l’Emilia-Romagna (+0,5%).

Le cose dovrebbero andare meglio nel 2020 quando il Pil reggiano, secondo l'analisi dell'Ufficio Studi della Camera di Commercio di Reggio Emilia sugli "Scenari per le economie locali" elaborati da Prometeia, dovrebbe riprendersi e raggiungere il +1,0%, risultato migliore rispetto alle precedenti previsioni, quando era prevista una crescita dello 0,8%.

Il lieve rallentamento della crescita del Pil è da attribuire alle previsioni riviste al ribasso per l’industria, cui fa capo circa un terzo del valore aggiunto provinciale. Il valore aggiunto del manifatturiero, infatti, viene ipotizzato in flessione dell’1,3%, con un secco peggioramento rispetto alle previsioni di luglio, quando si stimava un calo dello 0,6%. Per il 2020, comunque, le previsioni parlano di una ripresa del settore con una crescita che dovrebbe raggiungere l’1,0%.

A mantenere in territorio positivo l’andamento dell’economia reggiana nel 2019 sarà il comparto dei servizi – che incide per il 60% sulla formazione del valore aggiunto provinciale – per il quale è previsto un aumento dello 0,4%, performance migliore rispetto al +0,3% delle stime precedenti.

Anche l’agricoltura dovrebbe dare un apporto positivo al mantenimento del segno “più” nelle previsioni macroeconomiche reggiane: il Pil del settore, infatti, dovrebbero crescere dell’1,7% rispetto al +1,6% stimato in precedenza. 

Per quanto riguarda le costruzioni, l’aumento dovrebbe attestarsi al 5,2% rispetto al +5,3% dell’elaborazione di luglio. 

Il rallentamento della crescita dell’industria, oltre all’effetto di rallentamento sul Pil, comporta intanto anche una frenata delle esportazioni. Le ultime previsioni parlano di una crescita che dovrebbe fermarsi allo 0,6%, mentre nelle stime precedenti era ipotizzato un aumento dell’1,8%. Nel 2020 le vendite reggiane oltre frontiera dovrebbero poi riprendere quota raggiungendo un incremento del 3,7%.

Anche per il reddito disponibile delle famiglie si prevede un 2019 in leggero rallentamento, dal +2,4% di luglio al +2,0% di ottobre; analogo discorso per l’andamento della spesa per i consumi finali delle stesse che, nelle ultime elaborazioni, dovrebbe aumentare dell’1,3% rispetto al +1,4% calcolato a luglio.

Sul fronte del mercato del lavoro le elaborazioni effettuate da Prometeia stimano, in provincia di Reggio Emilia, un’ulteriore flessione del tasso di disoccupazione che dovrebbe scendere al 3,7% dal 4% precedente.

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Dopo mesi di alti e bassi, la settimana del tariffario lattiero-caseario registra nessuna variazione nei diversi listini. Nuovo sali-scendi dei prezzi nel Grana Padano e nel Parmigiano Reggiano. 

 
di Virgilio e Jacopo Parma 15 ottobre 2019 - 
 
LATTE SPOT – Periodo nuovamente in positivo alla borsa di Verona. Il crudo spot nazionale rimane invariato a 46,91 e 47,94 €/100 al litro. Risalgono invece le quote del latte intero pastorizzato spot estero (di nuovo a +1,2%, al 44,33 e 45,36 €/100 al litro) e lo scremato pastorizzato spot estero, con un +3,8% tra 27,95 e 28,98 €/100 al litro.
 
BURRO E PANNA – A Verona continua il lento calo della panna, a -1,27%. Si ferma a Milano il prezzo della crema, dopo la settimana scorsa; il listino del burro, invece, si conferma alle stesse cifre. Nessuna novità dagli zangolati parmigiano e reggiano.
 
Borsa di Milano 14 ottobre 2019: 
BURRO CEE: 3,30 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg.  (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,86 €/Kg. (=)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)
 
Borsa di Verona 15 ottobre 2019: (=)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,85 – 2,05 €/Kg.
 
Borsa di Parma 11 ottobre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.
 
Borsa di Reggio Emilia 15 ottobre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.
 
GRANA PADANO – Milano 14 ottobre 2019 – Quotazioni di nuovo in leggero calo per i formaggi; per il Grana Padano la percentuale maggiore è sul fuori-sale.
 
- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,85 – 7,95 €/Kg. (-0,6%)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,45 – 8,70 €/Kg. (-0,3%)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 8,95 – 9,20 €/Kg. (-0,3%)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,45 – 6,60 €/Kg. (-0,8%)
 
PARMIGIANO REGGIANO – Parma 11 ottobre 2019 – Movimenti in discesa anche per i prezzi delle stagionature del Parmigiano Reggiano, soprattutto per il 12 e il 15 mesi.
 
-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,75 - 10,95 €/Kg. (-0,9%)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,05 - 11,15 €/Kg. (-0,9%)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,70 - 12,15 €/Kg. (-0,8%)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,40 - 12,90 €/Kg. (-0,8%)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,50 - 13,90 €/Kg. (-0,7%)

 
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Un’ottantina d’imprenditori del settore e portatori di interesse hanno seguito l’incontro nella sede del Cap in strada dei Mercati con gli esperti nazionali e locali del settore.


Parma - 

Nutrita partecipazione d’imprenditori agricoli al convegno “Cereali: andamento prospettive e innovazione. Quali le migliori scelte?” ideato dal Consorzio Agrario di Parma. Un forte interesse intorno al tema del grano e dei cereali testimoniato dalla presenza di un’ottantina di imprenditori che hanno preso parte all’incontro - nella sala Convegni del Cap in via dei Mercati, 17 a Parma - che ha visto come protagonisti alcuni esperti nazionali e locali del settore.

Al Presidente del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Grenzi è stato affidato il compito di trarre le conclusioni dei lavori della mattinata di approfondimento, coordinati dal Direttore del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Collina, che ha posto l’attenzione sulla realtà locale e sulle prospettive dell’immediato futuro del comparto. I focus caratterizzanti del convegno, alla luce delle analisi numeriche a disposizione dei laboratori del CAP sono stati il mercato, le prospettive per le coltivazioni dei prodotti cerealicoli e le scelte strategiche degli imprenditori del parmense: in particolare si è parlato dell’opportunità, tra le altre cose, di prediligere la semina di grano duro.

Nel corso del convegno il dottor Silvio Pellati di Pellati Informa, centro studi e di informazione apprezzato a livello italiano, ha illustrato l’andamento dei mercati cerealicoli nel paese, attraverso l’analisi delle esportazioni e di importazioni di cereali nel mondo. Il dottor Stefano Ravaglia, genetista di S.I.S. Società Italiana Sementi, creatore delle principali varietà italiane di grano, come per esempio il Bologna e il Giorgione, ha fornito importanti indicazioni tecniche per migliorare le coltivazioni cerealicole ed evitare così di incorrere nelle criticità degli ultimi anni.

Il terzo intervento è stato quello del dottor Andrea Rossi, Responsabile dell’Ufficio Stoccaggio e Commercializzazione prodotti agricoli del Consorzio Agrario di Parma, che ha presentato le principali proposte per le semine autunnali in funzione delle attuali richieste locali del mercato. Rossi ha rimarcato la necessità “di limitare le semine di grano tenero biologico, poiché il mercato è saturo”. Continua invece la richiesta di grano duro di alta qualità così come quella di prodotti coltivati seguendo indicazioni tecniche rispettose della sostenibilità ambientale, tema al centro delle politiche comunitarie della nuova PAC. La ‘Carta del Mulino Bianco’, per esempio, prevede importanti premialità a fronte di un’area seminata a fiori pari al 3% della superficie coltivata a grano.

Andrea Gavazzoli

Editoriale:  - Mamma li turchi e la inesistente diplomazia europea dei soliti splendidi alleati - Latte in ripresa, panna ancora in calo -Cereali e dintorni. Attenti al 10 ottobre. Quali dati da USDA? - Modena, per due giorni città dello Champagne - Agrilevante, le specialità di Nobili spa in mostra a Bari. -


Scibus-41_13ott19-COP.jpgOMMARIO Anno 18 - n° 41 13 ottobre 2019
1.1 editoriale
Mamma li turchi e la inesistente diplomazia europea dei soliti splendidi alleati.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Latte in ripresa, panna ancora in calo
3.1 Bis lattiero caseario Lattiero caseari. tendenza
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Attenti al 10 ottobre. Quali dati da USDA?
5.1 cereali e dintorni tendenze.
6.1 cereali e dintorni Dopo l’USDA mercati in leggera ripresa
7.1 frumento e affini Workshop tematico con esperti su grano
7.2 eventi champagne Modena, per due giorni città dello Champagne
8.1 agrilevante Bari Agrilevante, le specialità di Nobili spa in mostra a Bari.
10.1 Parmesan fake Falso Parmigiano Reggiano alla fiera ANUGA di Colonia: intervengono le autorità tedesche
11.1promozioni “vino” e partners
12.1 promozioni “birra” e partners

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(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Mario Vacca Parma 13 ottobre 2019 - La sentenza n. 23859 del 25.09.2019, emessa dalla Corte di Cassazione ha affermato che non sono riferibili al contribuente sottoposto a verifica le operazioni sui conti correnti intestati alle società di capitali dal medesimo partecipate, in quanto in mancanza di una presunzione legale, è consentito sostenere che siano riferibili alla società verificata le operazioni sui conti correnti intestati all’amministratore o al socio, ma non anche che siano riferibili a questi soggetti le movimentazioni sui conti correnti intestati alla società.

Tale sentenza fa chiarezza in tema di indagini finanziarie sui conti correnti intestati a terzi in quanto parrebbe prevalere l’orientamento secondo cui l’estensione dell’indagine sui conti correnti dei terzi può diventare quasi automatica nel caso in cui questi siano intestati a persone riconducibili al contribuente, vedasi parenti stretti, coniugi o soci.


L’esame dei conti correnti bancari del contribuente consente il rinvenimento di movimentazioni che non trovano comparazione nella contabilità del soggetto e l’indagine è mirata al rinvenimento di elementi idonei a procedere ad una rettifica reddituale a meno che non sia dimostrato tali movimentazioni sono state incorporate per la determinazione della base imponibile o che non hanno rilevanza allo stesso fine.


Posto ciò la Suprema Corte ha evidenziato che: «In tema di poteri di accertamento degli uffici finanziari, devono ritenersi legittime le indagini finanziarie estese ai congiunti del contribuente persona fisica, ovvero a quelli degli amministratori della società contribuente, in quanto sia l’articolo 32 D.P.R. 600/1973, che l’articolo 51 D.P.R. 633/1972, autorizzano l’Ufficio a procedere ad accertamento anche attraverso indagini su conti correnti bancari formalmente intestati a terzi, ma che si ha motivo di ritenere connessi ed inerenti al reddito del contribuente, tesi, ravvisabile nel rapporto familiare, sufficiente a giustificare, salva prova contraria, la riferibilità al contribuente accertato delle operazioni riscontrate su conti correnti bancari degli indicati soggetti».


Date le due interpretazioni ben venga accolta la recente sentenza che chiarisce che in caso di operazioni sui conti correnti intestati alle società di capitali, non opera alcun meccanismo presuntivo, per cui non è consentito sostenere che tali movimentazioni siano riferibili al contribuente.

 

La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori e, alla gestione di società e conti esteri per favorire l'internazionalizzazione ed armonizzare la fiscalità tra i diversi paesi ove i clienti operano.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - ottenendo una buona padronanza della dialettica, doti di Pubblic Relation e, una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

Riferimenti
Mario Vacca Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Telefono: ‭+39 347 2955391‬
WEB Linkedin: https://www.linkedin.com/in/vaccamario/?originalSubdomain=it

Domenica, 13 Ottobre 2019 09:04

il tempo osservato e il tempo percepito

Il tempo è uno spazio cosmico che si muove nella dimensione infinita dell'esistenza umana. Intervalli precedenti seguono a ruota istanti successivi che definiscono gli accadimenti vissuti nella sensazione e nella percezione del vivere quotidiano. 

Di Guido Zaccarelli Mirandola, 13 ottobre 2019 - Il tempo nasce con il cosmo, da una pulsione di energia che si è diffusa nel tempo fino a raggiungere la dimensione infinita nel quale l’uomo proietta la sua presenza terrena. Ogni parola, o azione, è istante zero, ma è immediatamente istante meno uno e più uno.

La mente rivive il passato, agisce sul presente e proietta l’immagine di sé al futuro. Le emozioni seguono gli stessi movimenti della mente influenzando in modo diverso il valore del tempo. Il passaggio da un istante all’altro non è immediato, ma è ampliato, o ridotto, in base al valore associato al momento: «il tempo è volato via, il tempo non passa mai». Il passaggio da una condizione all’altra esige del tempo che deve essere percorso seguendo una strada ben precisa: vivere il tempo, immersi o da spettatori. Essere immersi significa abbandonare la realtà che ci circonda e vivere il senso dell’abbandono e ogni singolo istante come fosse uno, unico, interminabile e irripetibile. Osservare significa controllare ogni singolo istante nella speranza che lo sguardo possa accelerare l’avanzare delle lancette per raggiungere la punta estrema dei nostri desideri: vivere l’incontro immersi nella ricchezza della relazione, o vivere l’attesa di un parente in ospedale. Tempi che cambiano in base alla sensazione e alla percezione: sostenere una prova d’esame a tempo, vivere l’attesa dell’esame prima della entrata in aula.
Essere sottoposti ad un intervento chirurgico, che prevede la somministrazione totale di un anestetico, vivere l’attesa come paziente ricoverato. Il via vai di persone che affolla il corridoio di un ospedale durante l’ora della visita e la porta della stanza di degenza che si apre e si chiude separando il tempo della vita quotidiana con il tempo della vita da allettato. La porta separa il tempo, aperta sul mondo, che vede le lancette correre senza sosta e dentro le lancette ferme alla stessa ora. L'attesa per il figlio che torna in ritardo rispetto all'orario prestabilito.


Fissare l'orario di un orologio al lavoro quando le condizioni non consentono di esprimere al meglio i propri talenti. Cronos e Kairòs sono le due dimensioni temporali, fondamentali, per condensare, o dilatare, nel tempo ogni singolo accadimento in relazione al contesto la vita. Alcune situazioni vivono l’istante del qui e ora (hic et nunc), e come un soffio di vento, si allontanano rapidamente per disperdersi nell’aria, a stretto contatto con l’infinito, altre rimangono per sempre impresse nell’anima, altre ancora vivono latenti in attesa di trovare una via di fuga e approdare in superficie, dopo aver percorso lunghi tratti al riparo della luce del giorno. Cronos è il tempo che assume le sembianze della persona che muove i sui passi sulla linea della vita ben rappresentato dalle lancette dell’orologio.


Tutto ciò che appare è misurabile, diventando un punto di riferimento, unico e imprescindibile, per valutarle all’interno di una dimensione singola e prospettica. Kairòs rappresenta l’emozione episodica che ha un inizio, un presente e un dopo. Kairòs assegna valore all’azione e condiziona l’insorgere dello stato emotigeno che si manifesta nell’istante esperienziale in grado di condizionare l’opportunità e le scelte. La sensazione definisce l’insieme degli stimoli esterni che raggiungono i recettori somato sensoriali da cui proseguono per essere trasformati in percezioni, un insieme di informazioni utili all’uomo per valutare una situazione in relazione ad un’altra. Il tempo osservato e il tempo percepito sono dimensioni ricorrenti nelle quali l’uomo si trova in ogni istante del tempo.


Pensiamo ad esempio di dovere sostenere una prova di regolarità che prevede di percorrere una distanza ad una velocità dichiarata ad inizio gara. L’atleta, durante lo svolgimento della competizione, non avendo nessun punto riferimento che se stesso, deve necessariamente ricorrere alle sensazioni e alle percezioni, continuamente mutuate con altre dimensioni interne ed esterne all’individuo, necessarie per condizionare il comportamento al miglior risultato possibile. La ragione deve accedere al patrimonio dell’individuo, accogliendo a sé anche le emozioni per renderle partecipi di questo dialogo aperto tra Cronos e Kairòs, tra il tempo osservato e il tempo percepito, con lo scopo di creare una narrazione itinerante in grado di lasciare all’uomo la possibilità di lasciare un segno tangibile della sua presenza sulla strada percorsa della vita nell’unità di tempo.

Riferimenti bibliografici:
Guido Zaccarelli, La Conoscenza Condivisa, verso un nuovo modello di organizzazione aziendale e Dalla Piramide al Cerchio, la persona al centro dell’azienda, Franco Angeli Editore.

Riferimenti sitografici:
https://www.wikipedia.org/ 

 

CURRICULUM - Guido Zaccarelli, è docente di informatica, giornalista, saggista, consulente aziendale e collaboratore redazionale di Gazzetta dell'Emilia. È laureato in Comunicazione e Marketing, ha conseguito un Master in Management per il coordinamento delle professioni sanitarie e frequentato la scuola di alta specializzazione per formatore e consulente d'impresa. È stato referente del Servizio Informativo dell'Azienda Sanitaria di Modena, presso il distretto di Mirandola e dal 2008 al 2018 docente a contratto di informatica presso l'Università di Modena Reggio.

Bibliografia: Informatica, insieme verso la conoscenza (2010) - La conoscenza condivisa, verso un nuovo modello organizzativo (2012) - Finestre di casa nostra (2013) - Dalla piramide al cerchio, la persona al centro della azienda (2016)

 

 

Piacenza, 12 ottobre 2019 - Oggi, 12 ottobre, anche il Consorzio di Bonifica di Piacenza è a Bobbio a supporto della campagna informativa di “Io non rischio” 2019.

A intervenire è Fausto Zermani, presidente del Consorzio di Bonifica: "Quelli che un tempo erano eventi eccezionali, ora sono sempre più frequenti e toccano tutto il territorio, è per questo che acquista sempre più importanza la sinergia tra Protezione Civile, enti e strutture territoriali, senza tralasciare la cittadinanza che deve acquisire maggior consapevolezza e saper conoscere e affrontare i rischi del territorio".
Seguono i volontari di Protezione Civile, Pino Tomeo per la Pubblica Assistenza Croce Bianca di Piacenza (ANPAS), Stefano Orsi per ANA (Associazione Nazionale Alpini) e Marzia Guasti per RNRE (Raggruppamento Nazionale Radiocomunicazione di Emergenza): “Il cittadino tenendosi informato evita di mettersi a rischio. Noi sensibilizziamo la popolazione su cosa fare prima, durante e a evento estremo avvento. Terremoti, alluvioni e maremoti hanno una gestione a sé dell’emergenza ma conoscere il rischio permette di affrontarlo più consciamente”.

“Io non rischio” è la campagna nazionale della Protezione Civile che allestisce in contemporanea con 850 piazza in tutta Italia, i punti informativi per diffondere la cultura della prevenzione.
Domenica 20 ottobre, in Piazza Cavalli a Piacenza, in occasione del Raduno del Secondo Raggruppamento del Nord Italia (Emilia Romagna e Lombardia) degli Alpini, i volontari continueranno la diffusione delle buone pratiche.

 

Il 13 e 14 ottobre a Modena si svolgerà Champagne Experience, la più grande manifestazione italiana dedicata alle celebri bollicine francesi, nata per volontà di Club Excellence, associazione che riunisce 15 importatori di vini d’eccellenza. Sono numeri importanti quelli di questa terza edizione: 125 Maison presenti, oltre 500 tipologie Champagne in degustazione e la partecipazione della più autorevole firma femminile del vino a livello mondiale, Jancis Robinson

Modena, 11 ottobre 2019 Manca poco alla terza edizione della più grande kermesse italiana dedicata allo Champagne. Il 13 e 14 ottobre, nei padiglioni di ModenaFiere, andrà in scena la terza edizione di Champagne Experience: sono 125 le Maison che sarà possibile scoprire ai banchi di assaggio nella due giorni modenese, per un totale di oltre cinquecento etichette proposte al pubblico. Ad incontrare i visitatori e raccontare cosa si cela dietro ai loro Champagne saranno i produttori e vigneron francesi insieme agli importatori italiani, parte attiva della kermesse ed elemento chiave nel garantire a operatori e appassionati italiani la presenza sul mercato nazionale di etichette di pregio e di qualità riconosciuta. Tra questi, anche i quindici riuniti nell’associazione Club Excellence, che organizza l’evento. Il direttore, Lorenzo Righi, racconta come è nata l’idea di dar vita alla manifestazione: “Siamo convinti che la distribuzione giochi un ruolo di grande valore, fatto di servizio attento, consulenza, e capacità di selezionare i migliori prodotti oltreconfine e riproporli sul mercato nostrano. Un compito importante che ha una sua componente didattica. Champagne Experience si propone un po’ questo: offrire al pubblico una vetrina il più completa possibile del mondo dello Champagne, con la possibilità di prender parte a Master Class sotto la guida di relatori altamente qualificati”.

Tra le presenze di quest’anno, anche quella di una illustre ospite internazionale. Jancis Robinson, la più grande firma femminile del vino a livello internazionale, che lunedì 14 ottobre guiderà due Master Class dedicate ai trend attuali in Champagne. La classicità di un metodo più che centenario e la consolidata forza espressiva di vitigni noti in tutto il mondo lasciano comunque spazio a differenti vie interpretative che ben rappresentano la personalità di famose Maison come dei piccoli vigneron. C’è chi ha sposato l’approccio biologico e chi punta a dosaggi sempre più moderati, chi dà particolare importanza all’affinamento in rovere e chi al lungo riposo sui lieviti. Un quadro composito, ricco di sfumature, armonie e contrasti, che sarà al centro dell’intervento di Jancis Robinson.

Il calendario completo delle Master Class, con la possibilità di acquistare un biglietto in prevendita fino ad esaurimento dei posti, è disponibile sul sito della manifestazione: www.champagneexperience.it

Champagne Experience si prepara ad essere una due giorni dedicata al gusto, in tutti i sensi. Tra uno champagne e l’altro si potrà far visita all’area dedicata al cibo, con una selezione di aziende presenti con i propri prodotti: dai salumi alla pasticceria, dagli snack gourmet al caffè d'eccellenza. Non mancheranno prodotti chiave della tradizione culinaria modenese, rappresentati dal Consorzio del Parmigiano Reggiano e dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, che saranno al centro di Master Class dedicate.

Diverse le soluzioni per la pausa pranzo, dal ricco buffet curato dal Ristorante Vinicio al ristorante à la carte affidato alla sapiente regia dello chef Emilio Barbieri, del ristorante stellato ‘Strada Facendo’ di Modena. Chi opterà per il buffet potrà accompagnare i propri piatti con bollicine emiliane: sarà infatti disponibile un’ampia selezione di vini del territorio ospite della manifestazione, messa a disposizione dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e dal Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena.

La terza edizione di Champagne Experience si svolgerà dunque il 13-14 ottobre presso i padiglioni di ModenaFiere, con il patrocinio del Comune di Modena e il sostegno della Camera di Commercio di Modena.

Il biglietto di ingresso alla manifestazione e i ticket per le diverse Master Class sono disponibili in prevendita sul sito www.champagneexperience.it .

 

Club Excellence
La manifestazione Champagne Experience è organizzata da Club Excellence, associazione nata nel 2012 con l’obiettivo di promuovere la cultura della distribuzione, che riunisce quindici tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza: Sagna SpA, Gruppo Meregalli, Cuzziol Grandivini Srl, Pellegrini SpA, Balan Srl. Sarzi Amadè Srl, Vino & Design Srl, Teatro del Vino Srl, Proposta Vini sas, Bolis Srl, Les Caves de Pyrene Srl, Premium Wine Selection PWS Srl, Ghilardi Selezioni Srl, Visconti 43 Srl, Première Srl.

Partner di Champagne Experience 2019
Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio Tutela Aceto Balsamico di Modena, Arco Spedizioni, Tridente Club, BPER Banca, Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, Consorzio Tutela del Lambrusco di Modena, Caffè Molinari, Acqua Filette.

Un singolare progetto di beneficienza organizzata da Nomadi Fans Club Pan Person Nomadi e Lambrosc in collaborazione col Consorzio Parmigiano Reggiano e i Nomadi e le latterie di Tabiano (Viano) e Campola (Vezzano).


Forme vere e proprio che, domenica 13 ottobre, saranno autografate dai componenti della band fondata da Augusto Daolio e Beppe Carletti che trascorreranno una giornata alternativa con i fan. Infatti, il ricavato del pranzo di domenica a Votigno, presso la Casa del Tibet (solo su prenotazione, già esauriti i 200 posti), sarà devoluto al Centro oncologico ed ematologico di Reggio Emilia, il Core, mentre raggiunti i 24 mesi di stagionatura le forme di Parmigiano Reggiano saranno messe all’asta per beneficenza.


Tutto nasce da una idea di Fabrizio Lugarini, storico fan del gruppo, che alla domanda: “Mi regali una forma?” ha ottenuto il sì dei caseifici, pronti a sostenere questo singolare progetto.
“Sapevo che il padre di Daniele Campani, batterista del gruppo, era casaro. E da un po’ mi interrogavo su come sostenere il Core – spiega Lugarini -. Le latterie di Tabiano e Campola hanno accolto l’idea e saranno quindi proprio loro a essere protagoniste, alle 9 e alle 11, di questa iniziativa che poterà i musicisti dei Nomadi nelle due strutture”.
“Essere vagabondi per le piazze d’Italia con i nostri concerti, ma fortemente ancorati alle nostre tradizioni e controcorrente. Era obbligatoria la nostra presenza… in caseificio e i ragazzi del gruppo – spiega Beppe Carletti, tastierista e leader della band che ha reso famoso ‘Io Vagabondo’ o i brani di Francesco Guccini – hanno accolto di buon grado questa iniziativa”.


“Il Parmigiano Reggiano – aggiungono i casari delle latterie coinvolte, Ivan Cilloni (Tabiano) e Giuliano Ugoletti (Campola) – non è solo un prodotto alimentare, bensì un crocevia di tradizione e cultura che, naturalmente, si sposa bene con la musica. Coi Nomadi, poi, c’è un legame sottile iniziato già con il super concerto per l’Emilia del 2012 e che, oggi, si rinfranca. E il fine è assolutamente nobile”.
Il pranzo di Votigno in omaggio ai 57 anni di carriera del gruppo prevede l’intervento musicale di Sabrina Dolci e, moderati dal giornalista Gabriele Arlotti, gli interventi di Francesco Merli, direttore struttura complessa di Oncologia dell’Irccs del Santa Maria Nuova, dei casari di Viano e Vezzano, Ivan Cilloni e Giuliano Ugoletti, del presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli e dei sindaci dei due Comuni, Nello Borghi, Stefano Vescovi.

Dal 10 al 13 ottobre, nel quartiere fieristico del capoluogo pugliese, Nobili spa sarò tra i protagonisti della sesta edizione di Agrilevante, la rassegna internazionale delle macchine e delle tecnologie per le filiere agricole del Mediterraneo. Più di 80 mila i visitatori attesi, oltre 350 le aziende espositrici.


di Virgilio, Bari 09 ottobre 2019 - L’agricoltura moderna sta cambiando il suo volto grazie all’ingresso delle nuove tecnologie digitali e della crescente elettronificazione. Nobili, affrontando la sfida dell’innovazione di settore, presenta nuovi prodotti unici sul mercato, nati dall’attività progettuale della nuova divisione NOBILI Electronics.


Le novità NOBILI Spa in esposizione a Bari - Agrilevante dal 10 al 13 ottobre 2019 -


Nuove trince TDP
I Triturator TDP serie 1000 sono provvisti di due pick-up idraulici per il sollevamento dei tralci di potatura. Adatti a trattori di potenza compresa tra 70 e 150 CV, possono essere applicati frontalmente, posteriormente e su trattori a guida retroversa, semplicemente cambiando la posizione del timone di attacco. Di costruzione particolarmente robusta la TDP serie 1000 dispone del rotore XP, per un trinciato omogeneo e fine che agevola il lavoro su grosse andane. Caratteristica peculiare del rotore XP sono i supporti dentati che portano i perni dei coltelli e che sono saldati sul tubo rotore seguendo una doppia elica. Nella triturazione di grosse andane o di sarmenti di grossa dimensione quando i coltelli mobili indietreggiano a causa dei colpi ricevuti, i supporti dentati sopperiscono alla momentanea assenza del taglio della mazza agendo essi stessi da coltelli fissi sulla legna. Grazie a queste caratteristiche TDP serie 1000 riesce a triturare finemente in un solo passaggio voluminose andane di sarmenti di grosso diametro con alte velocità e produttività. I Triturator sono costruiti in conformità alle Normative Europee.

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Nuove trince per vigneto-frutteto
Le nuove trince BV e BVR per vigneto e frutteto hanno un’ampia apertura frontale ideale per grandi volumi di potatura. Le BVR serie 1000 hanno rotore con supporti dentati e mazze pesanti per residui di grosso diametro

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Nuovo VENTIS portato
La gamma VENTIS portato si rinnova, riducendo gli ingombri e migliorando l’ergonomia. Pensata per terreni con forte pendenza e ridotti spazi di manovra, mantiene inalterate le caratteristiche tecniche che hanno reso il nebulizzatore di NOBILI la soluzione ottimale per l’irrorazione del vigneto.

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La legge regionale 16/2015 sull’economia circolare non trova piena attuazione se non si interviene a sostegno della filiera dei rifiuti. Lo sostiene Confcooperative Emilia Romagna, sottolineando come la scarsa propensione del mercato industriale ad utilizzare le materie riciclate e il crollo dei prezzi causato dal blocco delle importazioni dalla Cina (con conseguente aumento dell’offerta sul mercato interno), possano presentare gravi ripercussioni in termini economici, ambientali e sociali. Se non c’è chi acquista e impiega i nuovi prodotti ricavati dai rifiuti tramite il processo di end of waste, il ciclo dell’economia circolare non si chiude e ci troveremo con tonnellate di carta, cartone e plastica riciclata da smaltire.
L’appello dell’Organizzazione regionale – che associa 1.600 cooperative con oltre 80.000 occupati e 230.000 soci – è rivolto alle Istituzioni di tutti i livelli, alle quali si chiedono interventi (compresi incentivi e agevolazioni) per aiutare le imprese a completare il ciclo dell’economia circolare, altrimenti destinato a bloccarsi, e continuare così a svolgere un servizio fondamentale a favore di tutta la collettività.

“Diversi impianti di smaltimento e riciclo presenti in regione sono a rischio saturazione – afferma il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, Francesco Milza -. Continuiamo a produrre troppi rifiuti e a non sapere come riutilizzarli, perché la materia riciclata non trova un mercato di riferimento. Non si riesce a generare un’adeguata filiera industriale tale da consentire alle imprese che recuperano rifiuti di avere sostenibilità economica. Ben venga l’obiettivo del 73% di raccolta differenziata della Regione entro il 2020, ma questa è una precondizione per gestire in modo virtuoso il ciclo dei rifiuti: se non si trovano industrie disposte ad acquistare le materie riciclate e se i prezzi non si risollevano, soprattutto adesso che la Cina non importa più come prima questi prodotti, l’economia circolare dell’Emilia-Romagna si blocca con pesanti conseguenze e gli impianti di recupero non riescono più ad assolvere alla loro funzione di tutela ambientale”.

Da qui l’appello di Confcooperative alle Istituzioni: “La politica non può ignorare questo problema, soprattutto quando si parla di imprese che svolgono funzioni a beneficio di tutto l’ecosistema territoriale – continua il presidente regionale Milza -. È arrivato il momento di aprire una seria riflessione sulle prospettive dell’economia circolare in Emilia-Romagna, su come dare vera attuazione all’innovativa legge regionale introdotta nel 2015, su come sostenere le aziende che trasformano i rifiuti. In questa fase ormai di emergenza, crediamo che tra i vari interventi da adottare, sia opportuno valutare anche la possibilità di incentivi e agevolazioni per gli impianti di recupero dei rifiuti, affinché possano continuare a svolgere il loro servizio a favore della collettività”.


Fonte: Confcooperative Emilia Romagna

Mercoledì, 09 Ottobre 2019 14:10

Messa in sicurezza la strada Montelana a Morfasso

Terminati i lavori di ripristino e messa in sicurezza della strada di bonifica Montelana, in comune di Morfasso, a cura del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

A parlare della collaborazione tra cittadini e Consorzio è Fausto Zermani, Presidente dell’Ente: “Siamo nella zona più emotiva ma anche più fragile della nostra provincia dove l’uomo ha più difficoltà a convivere con le attività produttive di carattere terziario e dove l’agricoltura la fa ancora da padrone. Qui sono i coltivatori diretti ad avere il presidio del territorio e a fare manutenzione che è la prima forma di prevenzione del dissesto idrogeologico. Il Consorzio con le risorse che ha a disposizione pone un’attenzione particolare verso questi territori, e insieme alle comunità mette in campo le azioni utili alla stabilità dei suoli”.

Continua Paolo Calestani, sindaco di Morfasso e consigliere consortile: “Come Consorzio stiamo lavorando parecchio nel territorio montano sia a prevenzione del dissesto idrogeologico, sia per garantire una viabilità rurale sicura. Aspetto quest’ultimo fondamentale alla stregua di canali e opere di difesa idraulica”.

A richiedere l’intervento proprio il comune a seguito delle piogge di eccezionale intensità cadute nel periodo compreso tra settembre- ottobre dello scorso anno causanti il distacco di materiale lapideo dal versante più a monte della carreggiata. A spiegare la necessità dell’intervento i tecnici consortili Monica Chiarelli e Gianluca Fulgoni: “Il materiale franoso aveva parzialmente interrotto la viabilità. Per una questione di pubblica sicurezza è stato chiuso temporaneamente il transito e sono stati rimossi i detriti presenti sulla sede stradale. Gli interventi seguenti sono consistiti nella pulizia della parete mediante il taglio di piante e il disaggio del materiale pericolante sia a mano che con l’ausilio di mezzi meccanici al fine di mettere in sicurezza il versante. Infine è stata posata una rete metallica paramassi ancorata tramite funi e tiranti in acciaio”.

La strada di bonifica oggetto dell’intervento mette in collegamento la Strada Provinciale di Prato Barbieri con la strada di bonifica Rocchetta- Santa Franca e la Val Nure in generale ed è un indispensabile percorso viabile intervallivo. 

L’intervento è stato finanziato dalla Regione Emilia Romagna con i fondi  messi a disposizione dal Consiglio dei Ministri con l’ordinanza 558/2018 emanata a seguito della dichiarazione di “stato di emergenza” in conseguenza agli eventi atmosferici dello scorso autunno.

Mercoledì, 09 Ottobre 2019 11:45

Workshop tematico con esperti su grano

Workshop tematico con esperti su grano e affini Giovedì 10 alle 10 nella sede del Cap

PARMA, 5 Ottobre 2019 – In un comprensorio regionale come quello dell’Emilia Romagna e più nel dettaglio nella provincia di Parma la rilevanza del comparto cerealicolo è essenziale negli equilibri del settore agroalimentare e alla base di produzioni di qualità.

Negli ultimi anni soprattutto la comprensione delle ripercussioni dei mutamenti del clima con i relativi e più evidenti rischi d’impresa e l’importanza assunta progressivamente dai contratti di filiera sono indispensabili per capire al meglio quali strategie, quali innovazioni apportare alle proprie coltivazioni per ottenere il massimo della resa possibile alla luce delle pre-condizioni stagionali non sempre prevedibili. In questo contesto da approfondire nel dettaglio per la nostra realtà locale il Consorzio Agrario di Parma ha organizzato un incontro per conoscere meglio le oscillazioni del mercato di riferimento , le migliori varietà su cui puntare per la prossima annata cerealicola al fine di poter decidere al meglio e in tempo utile.

Il workshop aperto al pubblico interessato si terrà presso la sede del CAP in Via Mercati 17 Giovedì 10 Ottobre prossimo a partire dalle ore 10. Oltre ai tecnici esperti consortili a spiegare lo scenario attuale e le scelte tecnico-agronomiche più idonee da intraprendere interverrà il dottor Silvio Pellati della Pellati Infoma riconosciuto centro studi romano esperto di mercati internazionali. Introdurranno il tema il presidente CAP Giorgio Grenzi e il direttore generale Giorgio Collina.

 

Il Forex è sicuro se ci si documenta e ci si affida a broker esperti e a piattaforme registrate. Per iniziare si può consultare guide e articoli dedicati per capire come funziona il trading online. E’ un mercato enorme, all’interno del quale bisogna imparare a muoversi.


Chi in qualche modo è esperto, non ha potenzialmente limiti ai propri guadagni perché, grazie alla leva finanziaria, può scalare il proprio capitale e generare oscillazioni grandi anche da piccoli movimenti delle quotazioni; allo stesso tempo, chi non si sa muovere su questo mercato dovrebbe imparare dall’esperienza, dallo studio, dall’uso di un conto demo e dall’osservazione dei grafici. Per chi invece non è esperto e non sa muoversi in questo settore le precauzioni non sono mai abbastanza. Clicca su questo link per approfondire l'argomento e verificare quante e quali tipi di truffe alcuni utenti hanno segnalato. Non è un settore facile per chi è a digiuno di economia e finanza e, oggigiorno, con la crisi economica, le insidie sono dietro l’angolo.


La prima cosa che viene confusa quando si parla di Trading online è che viene associata al gioco d’azzardo. Si pensa infatti che sia una scommessa, un rischio, mentre invece il mercato ha una logica da seguire e capire. Gli esperti consigliano di non improvvisare e di fare formazione come abbiamo già evidenziato pocanzi.


Ecco alcuni consigli per non incappare in errori
1. Prestate sempre attenzione a chi vi promette facili guadagni e verificare che sia un operatore autorizzato
2. Registrati solo su piattaforme permesse dalla Consob che controlla regolarmente ogni operazione. Le piattaforme online possono essere un ottimo modo per i privati di investire con saggezza i loro soldi.
3. Attenzione ai bonus di benvenuto che alcuni broker mettono a disposizione
4. Pensate al forex come un traguardo avvincente da raggiungere, che solo con impegno e determinazione potrà realizzarsi.
5. Molte truffe chiudono dopo aver fatto un “colpo grosso” – quindi verifica da quanto tempo è funzionante il servizio a cui stai pensando di unirti.
6. Non fatevi consigliare da qualcuno che non conosci e fai sempre una tua ricerca prima di prendere una decisione di investimento.
7. Prime Bank: mentre nel suo senso tradizionale, il termine “Prime Bank” si riferisce a istituzioni finanziarie molto rispettabili, è diventato il termine scelto da molti truffatori affinché la loro trappola sembri più legittima. Pertanto, sii cauto con qualsiasi offerta che include il termine. È abbastanza semplice scoprire se una grande banca è effettivamente coinvolta nell’offerta.
8. A volte i truffatori ti invieranno un link che porta a una pagina che ha lo stesso aspetto della piattaforma. Tuttavia, l’URL (indirizzo web) sarà diverso, come parte di un tentativo di rubare i tuoi dati di accesso o altre informazioni personali. Assicurati sempre che l’URL sia corretto e che ci sia una connessione sicura.
9. Non dare mai informazioni personali: le piattaforme ti chiederanno solo di fornire informazioni personali quando ti iscrivi e raramente ti chiederanno informazioni che hai già fornito. Se qualcuno ti contatta sulla piattaforma, chiedendoti di inviare le tue informazioni, molto probabilmente lo sta facendo per ingannarti.

 

 

La crema registra una settimana di stop a Milano, mentre il latte torna il segno positivo. Fronte formaggi: nuova fissità su tutte le stagionature, sia nel Grana Padano sia nel Parmigiano Reggiano.

di Virgilio e Jacopo Parma 08 ottobre 2019 - 

LATTE SPOT – Settimana di assestamento per il latte. Si ferma la discesa del crudo spot nazionale, stabile a 46,91 e 47,94 €/100 al litro. Il latte intero pastorizzato spot estero invece a +1,2%, al 43,82 e 44,85 €/100 al litro. Positivo anche lo scremato pastorizzato spot estero: +1,9% tra 26,91 e 27,95 €/100 al litro.

BURRO E PANNA – A Verona continua il lento calo della panna, a -1,27%. Si ferma a Milano il prezzo della crema, dopo la settimana scorsa; il listino del burro, invece, si conferma alle stesse cifre. Nessuna novità dagli zangolati parmigiano e reggiano.

Borsa di Milano 7 ottobre 2019: 
BURRO CEE: 3,30 €/Kg. (=)
BURRO CENTRIFUGA: 3,55 €/Kg.  (=)
BURRO PASTORIZZATO: 1,70 €/Kg.  (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,50 €/Kg. (=)
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,86 €/Kg. (=)
MARGARINA luglio 2019: 0,87 - 0,93€/kg (=)

Borsa di Verona 08 ottobre 2019: (-1,27%)
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,85 – 2,05 €/Kg.

Borsa di Parma 04 ottobre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 €/Kg.

Borsa di Reggio Emilia 08 ottobre 2019 (=)
BURRO ZANGOLATO: 1,10 - 1,10 €/kg.

GRANA PADANO – Milano 07 ottobre 2019 – Dopo una settimana di variazioni, torna stabile il listino del Grana Padano.

- Grana Padano 9 mesi di stagionatura e oltre: 7,90 – 8,00 €/Kg. (=)
- Grana Padano 16 mesi di stagionatura e oltre: 8,50 – 8,70 €/Kg. (=)
- Grana Padano Riserva 20 mesi di stagionatura e oltre: 9,00 – 9,20 €/Kg. (=)
- Fuori sale 60-90 gg: 6,50 – 6,65 €/Kg. (=)

PARMIGIANO REGGIANO – Parma 04 ottobre 2019 – Dopo 6 settimane di intervalli tra deprezzamenti e assestamenti nelle diverse stagionature, si ferma anche il listino del Parmigiano Reggiano.

-Parmigiano Reggiano 12 mesi di stagionatura e oltre: 10,85 - 11,05 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 15 mesi di stagionatura e oltre: 11,15 - 11,25 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 18 mesi di stagionatura e oltre: 11,80 - 12,25 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 24 mesi di stagionatura e oltre: 12,50 - 13,00 €/Kg. (=)
-Parmigiano Reggiano 30 mesi di stagionatura e oltre: 13,60 - 14,00 €/Kg. (=)

 
#Filiera #Latte #DOP #formaggi #food #madeinitaly #lattierocaseari @theonlyparmesan@ClaudioGuidetti @100MadeinItaly

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(per accedere alle notizie sull'argomento clicca qui)

 

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www.mulinoformaggi.it 

 (Grafici)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ottimi risultati per le cantine cooperative carpigiane impegnate nella settima edizione del “Gran Premio Nazionale Vino della Cooperazione – Gino Friedmann”, svoltosi nei giorni scorsi a Nonantola nell’ambito della sagra “Sòghi, Saba, Savòr”. 

La Cantina di S. Croce si è aggiudicata il primo posto – insieme alla Cantina Valle Isarco – con il Lambrusco Salamino di S. Croce Secco 2018, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ha vinto – in coppia con la Cantina Tollo - nella categoria riservata ai vini maggiormente fedeli alla tradizione grazie al Lambrusco di Sorbara Secco “Omaggio a Gino Friedmann” a fermentazione naturale in bottiglia 2018. 

Gli “Oscar” del vino sociale sono stati assegnati da “Æmilia Storie di territori e di comunità”, associazione culturale per la valorizzazione della storia e del patrimonio culturale del territorio e delle comunità emiliano-romagnole. 

La manifestazione è dedicata al modenese Gino Friedmann, considerato il padre della cooperazione vitivinicola del nostro Paese. Nato nel 1876, possidente dalla visione illuminata, intuisce potenzialità e vantaggi della cooperazione, specie per lo sviluppo e il benessere della comunità di quegli anni. Nel 1913 Friedmann si fa promotore della Cantina Sociale di Nonantola e della Federazione nazionale delle cantine sociali.

Piacenza, 5 ottobre 2019 - Tante le richieste di visite guidate agli impianti gestiti dal Consorzio: scolaresche, famiglie, associazioni e gruppi di amanti del territorio con la voglia di conoscere più da vicino la nostra provincia e gli impianti strategici per la gestione idraulica delle vallate.

E’ stata ad esempio l’associazione “Il Grumo” - che ogni primo sabato del mese organizza piccole escursioni in provincia in compagnia di esperti - a proporre una passeggiata lungo i sentieri del fiume Trebbia e a scegliere l’Aula Blu come tappa didattica di una mattinata all’insegna dello stare insieme, passeggiare e riscoprire la bellezza autentica del nostro territorio.

“Con le attività promosse dalla nostra associazione cerchiamo di creare uscite multidisciplinari che possano trovare l’interesse di un’ampia platea. Ogni escursione prevede un’uscita in bicicletta o a piedi e l’intervento di esperti di vario genere. Oggi ad accoglierci i tecnici del Consorzio che ci hanno spiegato il loro lavoro all’interno dell’areale del Trebbia fino ad arrivare alla città di Piacenza toccando temi che sono andati dalla difesa idraulica all’irrigazione” hanno spiegato i rappresentanti dell’Associazione il Grumo.“Il Consorzio ha in gestione beni naturali e l’esercizio d’impianti e infrastrutture che tutti dovrebbero conoscere da vicino per apprezzarne il valore. Le vie d’acqua caratterizzano il paesaggio e il nostro motivo di esistere. Come Ente siamo lieti e sempre disponibili ad accompagnare chi ne fa richiesta” commenta Fausto Zermani, Presidente del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

L’aula Blu sul Trebbia è una sede didattica - a disposizione di scuole e di chiunque ne faccia richiesta - allestita dal Consorzio di Bonifica in collaborazione con il Museo Civico di Storia Naturale di Piacenza e la Società Piacentina di Scienze Natuali.


Al suo interno, e nelle immediate vicinanze, è possibile effettuare percorsi e progetti legati alla storia del territorio alla geologia, ai corsi d’acqua piacentini ecc.

Domenica, 06 Ottobre 2019 08:53

Dazi USA, un attacco alle DOP.

Reggio Emilia, 5 ottobre 2019 - Grandi novità sul fronte dei dazi USA: gli Stati Uniti calano la maschera e dichiarano quali siano i veri obiettivi dei dazi che vanno a colpire solo alcuni tra i prodotti dell’agroalimentare italiano di qualità. Questo, il commento di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano:

"Un documento della National Milk Producers Federation (l’Associazione dei produttori di latte che produce più dei due terzi del latte americano ) rende esplicita la volontà del Governo Americano di fare guerra alle indicazioni Geografiche Europee. Finalmente è chiaro per quale motivo nell’elenco dei prodotti soggetti a dazio aggiuntivo del 25% ci siano solo determinate indicazioni geografiche italiane, come il Parmigiano Reggiano. I dazi non sono altro che una ripicca perché l’Europa tutela le DOP registrate: i formaggi americani (come il Parmesan, ma anche l’Asiago o il Gorgonzola, la Fontina made in USA ) non possono pertanto entrare all’interno dell’Unione Europea.
Le pretese del governo americano sono assurde: noi non permetteremo mai agli americani di vendere in Italia il Parmesan, e questo vale per noi, così come per tutti gli altri consorzi di tutela delle indicazioni geografiche italiane. Noi dobbiamo difendere i nostri prodotti perché li sappiamo fare solo noi e perché sono espressione del territorio e della cultura del nostro Paese. La politica italiana e europea deve essere a fianco dei Consorzi perché nel mondo noi dobbiamo affrontare costosissime cause legali affinché i nomi delle indicazioni geografiche siano utilizzati solo per gli autentici prodotti italiani. Sul mercato non ci devono più essere un Parmesan made in Wisconsin, un Asiago o un Gorgonzola americani. Le Dop come il Parmigiano Reggiano sono un patrimonio culturale italiano, alla stregua del Colosseo: le caratteristiche della nostra DOP dipendono dal territorio del quale è espressione. I ‘tarocchi' che vengono prodotti altrove e che usano un nome che evoca il prodotto originale italiano hanno come effetto quello di trarre in inganno il consumatore. Se Trump è America first, il Consorzio del Parmigiano è American consumer's first. Il consumatore che acquista il Parmesan è spesso convinto di acquistare un prodotto italiano. Il Consorzio ha mostrato ad un campione significativo di consumatori americani un Parmesan che riportava in etichetta l’indicazione esplicita “Made in Winsconsin”. Due terzi del campione intervistato ha dichiarato di ritenere il prodotto di provenienza italiana. Per questo motivo il Consorzio del Parmigiano Reggiano si batte affinché, anche fuori dall’Unione Europea, il nome Parmesan possa essere utilizzato solo per l’autentico prodotto Parmigiano Reggiano. Altrimenti, non saranno solo le aziende italiane a subire un danno, ma tutti i consumatori americani che vengono ingannati perché acquistano un fake nella consapevolezza di acquistare il vero Parmigiano Reggiano”.

Qui il documento della NMPF - National Milk Producers Federation:
https://hoards.com/article-26461-statement-on-us-response-to-illegal-eu-subsidies-under-wto.html 

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