Un’ottantina d’imprenditori del settore e portatori di interesse hanno seguito l’incontro nella sede del Cap in strada dei Mercati con gli esperti nazionali e locali del settore.
Parma -
Nutrita partecipazione d’imprenditori agricoli al convegno “Cereali: andamento prospettive e innovazione. Quali le migliori scelte?” ideato dal Consorzio Agrario di Parma. Un forte interesse intorno al tema del grano e dei cereali testimoniato dalla presenza di un’ottantina di imprenditori che hanno preso parte all’incontro - nella sala Convegni del Cap in via dei Mercati, 17 a Parma - che ha visto come protagonisti alcuni esperti nazionali e locali del settore.
Al Presidente del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Grenzi è stato affidato il compito di trarre le conclusioni dei lavori della mattinata di approfondimento, coordinati dal Direttore del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Collina, che ha posto l’attenzione sulla realtà locale e sulle prospettive dell’immediato futuro del comparto. I focus caratterizzanti del convegno, alla luce delle analisi numeriche a disposizione dei laboratori del CAP sono stati il mercato, le prospettive per le coltivazioni dei prodotti cerealicoli e le scelte strategiche degli imprenditori del parmense: in particolare si è parlato dell’opportunità, tra le altre cose, di prediligere la semina di grano duro.
Nel corso del convegno il dottor Silvio Pellati di Pellati Informa, centro studi e di informazione apprezzato a livello italiano, ha illustrato l’andamento dei mercati cerealicoli nel paese, attraverso l’analisi delle esportazioni e di importazioni di cereali nel mondo. Il dottor Stefano Ravaglia, genetista di S.I.S. Società Italiana Sementi, creatore delle principali varietà italiane di grano, come per esempio il Bologna e il Giorgione, ha fornito importanti indicazioni tecniche per migliorare le coltivazioni cerealicole ed evitare così di incorrere nelle criticità degli ultimi anni.
Il terzo intervento è stato quello del dottor Andrea Rossi, Responsabile dell’Ufficio Stoccaggio e Commercializzazione prodotti agricoli del Consorzio Agrario di Parma, che ha presentato le principali proposte per le semine autunnali in funzione delle attuali richieste locali del mercato. Rossi ha rimarcato la necessità “di limitare le semine di grano tenero biologico, poiché il mercato è saturo”. Continua invece la richiesta di grano duro di alta qualità così come quella di prodotti coltivati seguendo indicazioni tecniche rispettose della sostenibilità ambientale, tema al centro delle politiche comunitarie della nuova PAC. La ‘Carta del Mulino Bianco’, per esempio, prevede importanti premialità a fronte di un’area seminata a fiori pari al 3% della superficie coltivata a grano.
Andrea Gavazzoli