Ma oggi, proprio queste due nazioni, tra le più avanzate nei sistemi cashless, si trovano costrette a fare marcia indietro. Il motivo? La vulnerabilità estrema dei pagamenti digitali, che nessuna infrastruttura di cyber sicurezza può realmente proteggere.
Un’illusione la sicurezza propagandata perché la realtà che sta emergendo con forza è che questi sistemi digitali sono fallibili. L’affidarsi esclusivamente a pagamenti elettronici è una follia imposta dall’élite globalista, che cerca di controllare ogni aspetto della vita economica e sociale delle persone. Il vero obiettivo non è la comodità, ma il totale dominio sui cittadini, privandoli della libertà di gestire il proprio denaro.
Attacchi informatici sempre più sofisticati, blackout tecnologici, guerre ibride e instabilità geopolitica hanno dimostrato come un sistema senza contante sia incredibilmente fragile e facilmente manipolabile. La propaganda della digitalizzazione totale ha portato intere nazioni sull'orlo del disastro: banche bloccate, transazioni impossibili, cittadini ridotti in ostaggio, incapaci di acquistare beni di prima necessità solo perché una rete cade sotto attacco o perché un’autorità decide di limitare l’accesso ai fondi. Questo incubo non è un'ipotesi remota, ma un rischio concreto, troppo grande per essere ignorato. L'illusione della sicurezza digitale si sta sgretolando sotto il peso della realtà, rivelando il vero intento dietro questa agenda: il controllo assoluto delle masse.
In Norvegia, il governo ha dovuto imporre multe ai commercianti che rifiutano il denaro contante. Questo perché troppi esercizi avevano smesso di accettarlo, convinti che la digitalizzazione fosse il futuro. Oggi, invece, le autorità stanno chiedendo ai cittadini di tornare a portare con sé banconote per evitare di trovarsi in situazioni critiche.
In Svezia, la situazione è ancora più grave. Dopo anni di politiche contro il contante, il governo si è trovato costretto a distribuire opuscoli ai cittadini per invitarli a conservare una riserva di banconote in casa, da utilizzare in caso di emergenza. Una confessione implicita del totale fallimento della società cashless.
Mentre le banche e le grandi aziende tech hanno spinto per eliminare il contante, i fatti dimostrano che questa scelta ha messo a rischio l’intera stabilità economica e la libertà individuale. Il denaro digitale è controllabile, bloccabile, vulnerabile agli hacker e alle decisioni arbitrarie di governi e istituti finanziari. Le banconote, invece, sono l’unico strumento che garantisce indipendenza e accesso ai propri fondi in qualsiasi situazione. Senza contare che l’unica moneta in corso di validità è il contante, il resto sono solo servizi bancari privati.
La retorica della modernizzazione ha portato alla creazione di un sistema pericoloso, che ora gli stessi governi stanno cercando disperatamente di correggere. Il ritorno al contante in Svezia e Norvegia non è un passo indietro, ma una necessità per proteggere i cittadini da una dipendenza tecnologica che si è rivelata un boomerang.
La lezione è chiara: affidarsi esclusivamente ai pagamenti digitali è un azzardo che nessuna società può permettersi. La reintroduzione del contante è un segnale forte che anche le economie più avanzate non possono ignorare.
In un mondo sempre più instabile, la sicurezza economica dipende dalla capacità di garantire alternative reali, e il contante resta l’unico mezzo di pagamento che non può essere bloccato, hackerato o reso inaccessibile da un clic.