Entrambi hanno imposto alle imprese una nuova proposizione strategica laddove la sopravvivenza aziendale impone la necessità di svolgere attività di PIANIFICAZIONE e CONTROLLO favorendo lo. sviluppo di una nuova cultura aziendale per affrontare le sfide del futuro, una strada obbligata che fonda i presupposti su due strumenti noti e forse non sempre utilizzati dalle PMI: business plan e risk management. Oggi più che mai è necessaria la presenza di imprenditori più evoluti, consapevoli che, per fare impresa, sono necessarie una serie di valutazioni per perseguire gli obiettivi aziendali attraverso modelli organizzativi che trovano nel business plan, la più importante base informativa da e verso il mercato oltre che essere il traduttore del linguaggio aziendale nei confronti dell’industria finanziaria e bancaria. Un’ottima occasione per far fronte al cambiamento imminente del rapporto Banca/Impresa alla luce delle nuove linee guida EBA (European Banking Association) che entreranno in vigore a partire dal prossimo 30 giugno 2021 tramite le direttive enunciate nel documento “Loan Origination and Monitoring” (EBA/ CP/2019/04). Un approccio che potrebbe allineare gli interessi e le visioni di tutti gli attori attraverso l’adozione di metodologie convergenti verso un obiettivo comune: accesso facilitato al Credito grazie all’uso di tecnologia, pragmatismo e controllo preventivo.
Al riguardo l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Milano ha pubblicato i “Principi Guida al Business Plan” con l’obiettivo di mettere a disposizione di imprenditori e professionisti uno strumento semplice ed aggiornato con le ultime modifiche normative, prima tra tutte il Dlgs 175/2019 Codice Crisi d’impresa e Insolvenza, oltre alle nuove esigenze della crisi COVID.
Con l’obiettivo di ridurre gli alti livelli di crediti deteriorati (NPL) e dare più stabilità al sistema bancario nascono quindi le nuove linee guida EBA che imporranno agli istituti di passare valutazione del merito creditizio del cliente da un approccio reattivo ad uno proattivo con revisioni più stringenti e celeri dell’affidamento che verrà concesso sempre meno sulla base di garanzie e dati storici (bilanci, andamentali, redditi, etc.), piuttosto su dati prospettici che terranno conto di informazioni qualitative e quantitative il cui controllo sarà affidato a specifici software sui quali le banche hanno iniziato ad investire unitamente alla formazione del personale. Un approccio Forward Looking, guardare avanti considerando business plan e pianificazione dei flussi di cassa, Early Warning i osannati segnali di allerta della crisi del nuovo ordinamento e, Going Concern ovvero la continuità aziendale dimostrata attraverso dati qualitativi e adeguati assetti organizzativi.
Tra i fattori qualitativi entrano nel “paniere” l’esposizione dell’azienda richiedente l’affidamento al rispetto dei fattori ESG acronimo di: Enviromental (l’impatto sull’ambiente), Social (progetti ad impatto sociale), Governance (aspetti del governo d’impresa).
Un nuovo rapporto Banca Impresa quindi che punta su maggiore attenzione ai dati quantitativi, al business plan ed alla pianificazione finanziaria, un occhio agli stress test per l’analisi di diversi scenari ed un monitoraggio andamentale proattivo ai quali l’azienda non può che adeguarsi attraverso l’adozione di modelli adeguati, in pratica un controllo di gestione con Balanced Scorecard di cui si parlerà prossimamente.
L’ approccio forward-looking information si basa sull’attento esame della documentazione prospettica economico-finanziaria d’azienda:
- il piano aziendale strategico e i piani operativi, comprensivi delle simulazioni economico- finanziarie relative allo scenario base atteso;
- il budget d’esercizio, comprensivo del budget di tesoreria a 12/18 mesi;
- la valutazionied’impatto di possibili scostamenti dagli obiettivi;
- la valutazione finale della prospettiva di continuità aziendale.
La valutazione a cui è soggetta l’impresa da parte dell’istituto di credito confluirà in un risultato denominato rating, ovvero una valutazione sintetica della solvibilità aziendale. Esso esprime quantitativamente la probabilità di insolvenza (PD = probability of default) associata ad una specifica controparte. L’imprenditore ha la possibilità di monitorare il rating associato alla propria azienda attraverso diversi strumenti che si analizzeranno nel prossimo articolo.
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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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