Al via raccolta in Italia in calo del 30%, produzione dimezzata in Spagna
Crolla la produzione mondiale di olio di oliva che dovrebbe scendere del 17 per cento a 2, 9 milioni di tonnellate per effetto del dimezzamento dei raccolti in Spagna che con un quantitativo di meno di un milione di tonnellate mantiene il primato mondiale ma anche del forte calo in Italia dove è appena iniziata la raccolta che dovrebbe confermare il secondo posto nonostante una riduzione del 30 ed una produzione attorno a 300mila tonnellate. E'l'allarme lanciato dalla Coldiretti per la campagna olearia 2014-2015, sulla base dei dati riportati dalla Oil World, nel sottolineare che gli effetti si fanno sentire sul mercato con un forte balzo dei prezzi dell'olio extravergine. Negli ultimi 12 mesi - sottolinea la Coldiretti - i futures sull'olio d'oliva vergine scambiati a Jaen, in Spagna, hanno registrato un'impennata del 17 per cento mentre alla Camera di Commercio di Bari quest'anno con l'inizio della raccolta delle olive si rilevano quotazioni che sono superiori al 38 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Se la produzione spagnola ha sofferto per le scarse precipitazioni in Andalusia, la principale regione produttrice, dopo l'annata di carica dello scorso anno, in Italia la produzione per l'andamento climatico si prevede scarsa ovunque ma i tagli maggiori - continua la Coldiretti - si stimano al centro nord, con cali del raccolto tra il 35 e il 50 per cento. Anche al sud la situazione è difficile sia in Calabria che in Puglia che è la principale regione di produzione. Il Salento avrà il calo più sensibile ma significative riduzione si rilevano anche in alcune aree della zona di Monopoli e del Gargano, colpite da eventi meteo eccezionali e nel nord del barese. Il raccolto si prevede invece abbondante in Grecia che, dopo l'annata di scarica dell'anno scorso, potrebbe insidiare il secondo di secondo maggior paese produttore detenuto dall'Italia. Discreta – continua la Coldiretti - la produzione in Portogallo e in Marocco, in entrambi i casi intorno alle 70 mila tonnellate mentre in Turchia la produzione dovrebbe attestarsi sulle 200 mila tonnellate, nella media degli ultimi anni.
In queste situazioni il mercato europeo dell'olio di oliva con consumi stimati attorno a 1,85 milioni di tonnellate rischia di essere invaso dalle produzioni provenienti dal Nord Africa e dal Medio Oriente che non sempre hanno gli stessi requisiti qualitativi e di sicurezza. Un rischio che - sottolinea la Coldiretti - riguarda soprattutto l'Italia che è il principale importatore mondiale di olio per un quantitativo pari a 460mila tonnellate. Per tutelare consumatori e produttori e non compromettere l'immagine dell'olio italiano occorre evitare che venga spacciato come Made in Italy olio importato come è stato peraltro addirittura denunciato con fumetti illustrati sul New York Times con il titolo "Il suicidio dell'olio italiano".
Per questo occorre applicare le importanti modifiche alla disciplina introdotta dalla legge salva olio approvata nel febbraio 2013 sotto il pressing della Coldiretti che contiene misure di repressione e contrasto alle frodi e di valorizzazione del vero Made in Italy, ma che ancora oggi è inapplicata per l'inerzia della pubblica amministrazione e per l'azione delle lobby a livello nazionale e comunitario. Il consiglio della Coldiretti ai consumatori è di verificare con attenzione l'etichetta dove, anche se spesso nascosto nel retro della bottiglia ed in caratteri minuscoli, deve essere riportato la scritta "ottenuto da miscela di olio comunitari od extracomunitari" se non si tratta di olio italiano al 100 per 100. Oppure di scegliere una delle 43 designazioni di origine riconosciute dall'Unione Europea e che garantiscono l'origine italiana.
L'Italia - continua la Coldiretti – puo' contare su un patrimonio di circa 250 milioni di piante su 1,1 milioni di ettari di terreno con un fatturato del settore stimato in 2 miliardi di euro ed un impiego di manodopera per 50 milioni di giornate lavorative. Le esportazioni italiane di olio di oliva nel 2013 sono state pari a oltre 1,2 miliardi di euro con gli Usa che - conclude la Coldiretti - rappresentano il principale mercato extracomunitario. (Fonte Coldiretti 4 ottobre 2014)
Si conferma la difficile situazione congiunturale, per il settore lattiero caseario che si è particolarmente manifestata nelle ultime settimane. A detta degli operatori la situazione internazionale con il blocco dell'export attivato dalla Russia al quale si aggiunge lo stop agli ammassi privati da parte della Commissione Europea, contribuiranno a generare incertezze sui mercati dei Grana e dei derivati del latte.
di Virgilio, Parma 8 ottobre 2014 -
LATTE SPOT Si conferma il momento critico del latte Spot. In caduta per la seconda settimana consecutiva sia il Latte Crudo spot nazionale (-1,73%) sia i'intero pastorizzato di provenienza estera (-0,68%). Tra 37,63 e 38,66€/100 kg di latte i valori registrati alla borsa di Verona relativamente al prodotto nazionale e compreso, invece, tra 37,12 e 38,15€/100 litri di latte la quotazione fissata per il latte intero spot pastorizzato di provenienza estera (Germania e Austria).
BURRO E PANNA Fermi tutti i listini in tutte le borse prese a riferimento per quanto riguarda il Burro e le Creme a uso alimentare. Si è arrestata la tendenza di crescita che aveva contraddistinto la Crema di Latte a uso alimentare nelle ultime tre settimane sulla piazza milanese. In sintesi quindi 2,85€/kg è stato quotato il Burro CEE, 3,05€/kg il burro di centrifuga, 2,10€/kg il burro pastorizzato e 1,85 €/kg la quotazione del burro zangolato registrati nell'ultima seduta borsistica di Milano. A 1,50€/kg si conferma il prezzo parmense del burro zangolato da creme fresche. Infine, come si diceva, anche le creme a uso alimentare sono rimaste inalterate in valore confermando 1,60 e 1,65€/kg rispettivamente nelle piazze milanese e veronese.
GRANA PADANO Non è durata oltre la settimana la stasi del prezzo del Grana Padano. 5 centesimi perduti nell'ultima ottava sia a Mantova, seppure limitata al 14-16 mesi di stagionatura, sia a Milano per entrambe le stagionature trattate. Tra 6,45 e 6,55€/kg per il 9 mesi e oltre di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg per il 15 mesi e oltre sono i valori trattati all'ombra della Madonnina. 6,40-6,65€/kg. e 7,15-7,40€/kg invece le quotazioni relative al 10 e 14-16 mesi di stagionatura che la borsa mantovana ha fissato lo scorso giovedì.
PARMIGIANO REGGIANO Non si arresta la sofferenza del Parmigiano Reggiano che ha, anche nell'ultima ottava, ceduto mediamente 5 centesimi sulle piazze emiliane e fino a 10 centesimi alla borsa milanese. I listini quotati alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma hanno registrato per il 12 mesi di stagionatura un prezzo compreso nell'intervallo minimo - massimo tra 7,40 e 7,80€7kg mentre il 24 mesi di stagionatura tra 8,75 e 9,10€/kg. Alla borsa milanese il 12 mesi di stagionatura è stato fissato tra 7,45 e 7,75€/kg mentre il 24 mesi con i 10 centesimi ceduti rispetto la precedente ottava si è collocato nell'intervallo tra 9,15 e 9,90€/kg.
Presentati in Camera di Commercio, alla presenza del Presidente Giuseppe Parenti, gli eventi collaterali relativi alla manifestazione Mi Piace Tipico 2014 che, dal 2013, ha riunito due eventi consolidati quali Premio Coppa d'Oro e Gutturnio Festival -
Piacenza, 4 ottobre 2014 -
Tre giorni di importanti presenze e di grandi eventi.
Per il primo anno la manifestazione vuole promuovere non solo i prodotti del territorio ma anche gli chef che esaltando questi prodotti d'eccellenza creano grandi piatti.
Saranno quattro i momenti di showcooking che si svolgeranno tra sabato 11 e domenica 12 ottobre. Aprirà sabato 11 ottobre alle 12 Matteo Anselmi con gli studenti della Scuola Alberghiera che proporranno i Tortelli con la coda rivisitati con Coppa Piacentina DOP e Gutturnio, alle 18 ci sarà Claudio Cesena del Relais Cascina Scottina, con la Coppa leggermente affumicata con funghi finferli composta di pere e riduzione al Gutturnio, seguirà alle 12,30 di domenica 11 ottobre Filippo Chiappini Dattilo de l'Antica Osteria del Teatro con il Piatto segreto dello Chef e chiuderà sempre domenica 12 ottobre alle 18 Ettore Ferri de La Colonna con i suoi Panzerotti di coppa gratinati con cialda di Coppa piacentina DOP.
Dato il numero di posti limitati per gli showcooking è possibile prenotarsi visitando il sito www.gutturniofestival.it e seguendo le istruzioni presenti nella sezione showcooking.
Gli chef realizzeranno ed illustreranno i loro piatti che sarà possibile degustare, insieme ad una selezione di salumi piacentini DOP e un vino abbinato dal sommelier, acquistando il biglietto (costo di 12 euro, i posti sono limitati). La semplice degustazione di salumi e vini sarà sempre possibile, al prezzo di 5 euro nell'Osteria dei Sapori DOP, allestita per la prima volta sotto i portici di Palazzo Gotico.
In contemporanea, sino al 10 ottobre, si svolgerà la rassegna enogastronomica "Mi Piace Tipico" che coinvolge oltre ai 3 ristoratori sopra menzionati anche: Trattoria Cattivelli di Isola Serafini, La Pieve di Pieve Dugliara, Ristorante Riva a Riva di Ponte dell'Olio e Da Giovanni a Cortina di Alseno, i quali proporranno nel loro menù un piatto dedicato alla rassegna che vedrà sempre protagonisti Coppa Dop e Gutturnio Doc.
Anche alcuni agriturismi del circuito Terra Nostra di Coldiretti Piacenza parteciperanno alla rassegna con il loro menu "Mi Piace Tipico".
Nei week end del 4/5 e 11/12 ottobre offriranno un menù ad hoc dedicato alla manifestazione: Azienda agricola Villa Enrichetta, Podere Palazzo Illica, agriturismo Val Riglio, agriturismo Casa nuova, Le Rondini, cascina Morina, Poggio d'incanto, il Vallone, la Matellina, il Sassone, il Cinghialino (tutti i dettagli sul sito www.gutturniofestival.it).
Per il secondo anno sotto le arcate di Palazzo Gotico sarà allestita la Bottega dei Sapori DOP nella quale sarà possibile acquistare la Coppa d'Oro (stagionatura minima di 8 mesi) e gli altri fantastici salumi DOP piacentini, così come i vini delle trenta cantine presenti al Gutturnio festival (elenco in allegato). L'assaggio dei vini presenti sarà possibile nel salone di Palazzo Gotico (calice o scudlei al costo di 12 euro).
Infine, per gli studenti è stata pensata l'iniziativa Telodoioilpanino, panino imbottito con autentica Coppa piacentina DOP, disponibile con il coupon distribuito presso le scuole (2 euro).
Quattro i Premi Coppa d'Oro che verranno assegnati nel corso della manifestazione, che si terrà venerdì 10 ottobre nel Salone monumentale di Palazzo Gotico.
Riceverà il premio il piacentino Domenico Giorgi, Ambasciatore d'Italia in Giappone, che proprio in questi giorni ospita il Sindaco Paolo Dosi per la presentazione della mostra dedicata al Tondo del Botticelli.
Sarà quindi la volta di Oscar Farinetti, reduce dalla recentissima inaugurazione di Eataly Piacenza, e conosciutissimo per la sua incessante attività a favore del cibo d'eccellenza Made in Italy.
Verranno poi incoronate anche le due squadre di pallavolo piacentine Nordmeccanica Rebecchi Volley e Copra Ardelia Volley, due testimoni dell'eccellenza piacentina anche nel campo sportivo, che hanno riportato agli onori della cronaca italiana e mondiale lo sport piacentino.
La consegna dei premi avverrà, come tradizione, al termine del convegno"La Scelta della Qualità" moderato dalla giornalista Rai Camilla Nata in cui si alterneranno le voci di Oscar Farinetti, Andrea Grignaffini, giornalista e critico enogastronomico, Nicola Levoni, Presidente dell'Istituto Salumi Italiani Tutelati, Andrea Sinigaglia, Direttore generale di Alma, Scuola internazionale di Cucina, introdotti da Massimo Montanari, storico e docente dell'Università di Bologna, esperto di Storia dell'Alimentazione.
Immancabile anche quest'anno l'assegnazione del Premio Qualità Gutturnio Frizzante, particolarmente atteso dalle cantine partecipanti.
(Fonte: ufficio stampa Coppa d'Oro)

Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 40 06 ottobre 14
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SOMMARIO Anno 13 - n° 40 06 Ottobre 2014
1.1 editoriale Grammatica: Avvocata e Architetta o *?
2.1 export SOL D'ORO emisfero sud. La sfida dell'olio diventa planetaria.
3.1 Lattiero caseario Preoccupa la perdita dei listini del Parmigiano Reggiano.
4.1 Parsut e Persut Parma e Comacchio, un gemellaggio di sapori e tradizioni
5.1 vini degustazioni Degustazioni: a Castell'Arquato è di scena «Mont'Arquato Rosso»
5.2 nomine Federalimentare, le congratulazioni di Agrinsieme al neo presidente Scordamaglia
6.1 crisi Coldiretti, crollo -4,4% prezzi frutta spinge a deflazione
Oltre alle 9 medaglie, assegnate anche 16 Gran Menzioni tra i 70 campioni valutati dal 29 settembre al 2 ottobre nella competizione gemella di Sol d'Oro dedicata agli oli extravergine di oliva prodotti nell'emisfero australe.
Verona- Santiago del Cile, 3 ottobre 2014. Un giro d'olio unisce il mondo. Si è chiusa ieri sera a Santiago del Cile la prima edizione di Sol d'Oro Emisfero Sud (29 settembre - 2 ottobre) cui sono stati ammessi 70 campioni di olio extravergine d'oliva provenienti da sei nazioni. La nuova iniziativa, organizzata da Panel Cata Chile, l'associazione di categoria che promuove il consumo di olio di oliva di qualità e lo scambio culturale tra l'industria oleicola mondiale, è patrocinata da Veronafiere e replica, infatti, nel periodo più adatto agli oli prodotti tra aprile e giugno, la competizione che ormai da 12 anni si svolge nel mese di febbraio a Verona, e che è riconosciuta come la più importante al mondo. Per questo, Sol d'Oro Emisfero Sud ha adottato il regolamento di Sol d'Oro e la qualità del giudizio è garantita dallo stesso capo panel e giuria. I riconoscimenti sono stati assegnati, per ciascuna categoria fruttato leggero, medio e intenso, a prodotti di aziende provenienti da Argentina, Cile, Sudafrica e Uruguay, mentre le Gran Menzioni hanno visto segnalti prodotti anche da Australia e Perù. Nell'ambito della prossima edizione di Sol&Agrifood a Verona dal 22 al 25 marzo 2015, gli oli premiati prenderanno parte a un grande tasting, degustazioni e incontri b2b e saranno inseriti nella pubblicazione 'Le stelle di Sol d'Oro', offerta ai buyer in arrivo da tutto il mondo.
I vincitri della prima edizione di Sol d'Oro Emisfero Sud 2014 sono (segue in calce al comuncato l'elenco completo di Gran Menzioni):
Categoria fruttato leggero: azienda Laguna Torca, Oro de Torca (Cile); azienda Daniel Emprendimientos S.A, con Piuqué Blend (Argentina); Valle Grande S.A. con Olave Nocellara (Cile).
Categoria fruttato medio: azienda Willow Creek, Director´s Reserve (Sudafrica); Azienda Agroland S.A., Colinas de Garzón Bivarietal (Uruguay); Azienda Olivos Valle del Sol S.A., Deleyda Premium (Cile).
Categoria fruttato intenso: Azienda Inia Intihuasi, Edición Especial 50 años (Cile); Azienda Agrícola Pobeña S.A., Alonso (Cile), Azienda Alma Oliva S.A., Alma Oliva Varietal Coratina (Argentina).
«Volevamo stupire la giuria con gli oli del Sud del mondo e ci siamo riusciti pienamente: siamo molto soddisfatti della parteciapazione e della qualità espressa in questa prima edizione», ha sottolineato José Mingo, Presidente de Panel Cata Chile.
«Abbiamo portato Sol d'Oro dagli Appennini alle Ande - ha evidenziato il Vice Presidente Vicario di Veronafiere, Damiano Berzacola-. Questa prima edizione rimarrà nella storia di Veronafiere e di Panel Cata Chile che hanno scritto insieme una meravigliosa pagina di collaborazione, professionalità e amicizia nel nome dell'olio extravergine d'oliva che unisce culture e popoli in ogni latitudine del mondo».
Elenco dei vincitori e delle Gran Menzioni per categoria
Categoria fruttato leggero:
1° Azienda Laguna Torca, Oro de Torca, Cile
2°Azienda Daniel Emprendimientos S.A., Piuqué Blend, Argentina
3° Azienda Valle Grande S.A., Olave Nocellara, Cile
Gran Menzione:
La Reserva de Llancay Ltda, Baga, Cile
Agroindustrias del Sur S.A., Montefiori Frantoio, Perú
Terramater S.A., Petralia, Cile
Agroindustrial Siracusa S.A., Aura, Cile
Olivares de Quepu, 1492 Arbequina, Cile
Agricola y Forestal Don Rafael Ltda, 8 Olivos Blend, Cile
Evoofoods Agroindustrial Ltda, Doña Oliva, Cile
Categoria fruttato medio:
1° Azienda Willow Creek, Director´s Reserve, Sudafrica
2° Azienda Agroland S.A., Colinas de Garzón Bivarietal, Uruguay
3° Azienda Olivos Valle del Sol S.A., Deleyda Premium, Cile
Gran Menzione:
Homegrown Farms, Prince Albert Olives, Sudafrica
Camilo Enterprises, Camilo Max´s Blend, Australia
Tokara, Tokara Multivarietal, Sudafrica
Morgenster Estate, Morgenster Extra Virgin, Sudafrica
Valle de Olivos, Payantume, Cile
Las Doscientas S.A., Las 200 Picual, Cile
Empresas Carozzi S.A., Carozzi Intenso, Cile
Categoria fruttato intenso:
1° Azienda Inia Intihuasi, Edición Especial 50 años, Cile
2° Azienda Agrícola Pobeña S.A., Alonso, Cile
3° Azienda Alma Oliva S.A., Alma Oliva Varietal Coratina, Argentina
Gran Menzione:
Agrícola Valle Quilimarí, Giangrandi Intenso, Cile
Viña Morandé S.A., Izaro, Cile
Legenda: Azienda, nome dell'etichetta del prodotto, paese di provenienza.
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Si svolge a Santiago del Cile dal 29 settembre al 3 ottobre 2014 la competizione gemella di Sol d'Oro dedicata agli oli extravergine di oliva prodotti nell'emisfero australe. Sei i Paesi partecipanti.
Lo stesso regolamento e lo stesso capo panel di Sol d'Oro garantiscono a Sol d'Oro Emisfero Sud uniformità di giudizio tra le due iniziative.
Verona – Parte con 70 campioni di olio extra vergine di oliva provenienti da Argentina, Cile, Perù, Uruguay, Australia e Sudafrica la prima edizione di Sol d'Oro Emisfero Sud, in programma dal 29 settembre al 3 ottobre a Santiago del Cile.
«È già un primo successo – afferma Damiano Berzacola vicepresidente vicario di Veronafiere, che sarà presente a Santiago del Cile durante l'evento -, perché dimostra che abbiamo interpretato correttamente l'interesse dei Paesi produttori di olio di oliva dell'Emisfero Sud di avere una competizione internazionale e selettiva come Sol d'Oro dedicata alle produzioni in modo coerente con la loro stagione vegetativa rispetto a quella mediterranea».
La nuova iniziativa patrocinata da Veronafiere replica, infatti, nel periodo più adatto agli oli prodotti tra aprile e giugno, la competizione che ormai da 12 anni si svolge nel mese di febbraio a Verona, e che è riconosciuta come la più importante al mondo.
Per questo, Sol d'Oro Emisfero Sud ha adottato il regolamento di Sol d'Oro e la qualità del giudizio è garantita dallo stesso capo panel.
Organizzatrice in Cile dell'iniziativa, che nei prossimi anni verrà organizzata a rotazione in uno degli altri Paesi produttori, è Panel Cata Chile, l'associazione di categoria che promuove il consumo di olio di oliva di qualità e lo scambio culturale tra l'industria oleicola mondiale.
Per i vincitori di Sol d'Oro Emisfero Sud 2014 – che verranno proclamati il 3 ottobre - passerella d'onore a Sol&Agrifood a Verona dal 22 al 25 marzo 2015, con un grande tasting a loro dedicato.
(Servizio Stampa Veronafiere 29 settembre 2014)
"Siamo pronti a dialogare con l'organizzazione degli industriali in tutti i progetti volti a valorizzare e promuovere l'agroalimentare italiano, in particolare nei progetti di internazionalizzazione"
Roma - "Esprimiamo a nome di Agrinsieme le nostre vive congratulazioni a Luigi Scordamaglia, nominato nel pomeriggio nuovo Presidente della Federalimentare. Siamo sicuri che saprà mettere la sua esperienza di imprenditore a servizio dell'organizzazione guidandola con passione e competenza nelle prossime sfide che attendono il nostro comparto". Così il Coordinatore di Agrinsieme Mario Guidi commenta la nomina a presidente di Federalimentare di Filippo Scordamaglia, che succede a Filippo Ferrua.
"Siamo pronti a dialogare con l'organizzazione degli industriali in tutti i progetti volti a valorizzare e promuovere l'agroalimentare italiano, in particolare nei progetti di internazionalizzazione, nella difesa del made in Italy e nella comunicazione del grande valore aggiunto dell'agroalimentare e del suo apporto al sistema economico del Paese".
(Agrinsieme 29 settembre 2014)
Nei primi sette mesi di quest'anno i dati del Panel famiglie Ismea-Gfk-Eurisko rivelano in Italia un'ulteriore contrazione dei consumi alimentari, in calo su base annua dello 0,7% in valore e dell'1% in volume.
- Roma - E' la frutta fresca a far segnare il maggior crollo dei prezzi, con un calo del 4,4 per cento rispetto allo scorso anno che spinge alla deflazione il settore dell'alimentare e delle bevande analcoliche (-0,1 per cento), in linea con il calo medio dell'inflazione dello 0,1 per cento. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat relativi all'inflazione a settembre. Gli effetti negativi della spirale recessiva tra deflazione e consumi si evidenzia nell'ortofrutta con il crollo – sottolinea la Coldiretti - degli acquisti degli italiani che nel 2014 sono scesi addirittura ben al di sotto del chilo al giorno per famiglia, un valore inferiore a quelli raccomandati dal Consiglio dell'Organizzazione Mondiale della Sanità, mettendo a rischio le imprese e la salute consumatori ed il reddito delle imprese. In generale l'andamento dei prezzi riflette - continua la Coldiretti - una situazione difficile sul lato degli acquisti alimentari che nel 2014 hanno toccato il fondo e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base di una analisi Coldiretti dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell'Istat. Gli italiani nei primi anni della crisi – sottolinea la Coldiretti - hanno rinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall'abbigliamento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo riducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost. Un segnale di difficoltà che è confermato dal fatto che – conclude la Coldiretti - piu' di otto italiani su dieci (81 per cento) non buttano il cibo scaduto con una percentuale che è aumentata del 18 per cento dall'inizio del 2014, secondo il rapporto 2014 di Waste watcher knowledge for Expo.
(Fonte Coldiretti - 30 settembre 2014)
In pochi giorni numerose imprese hanno già aderito al Progetto "Eccellenze in digitale" a sostegno delle imprese dell'agroalimentare -
Reggio Emilia, 2 ottobre 2014 -
Le aziende Reggiane continuano ad evidenziare una buona propensione all'export e i risultati parlano anche di un indubbio successo (record di 8,6 miliardi di euro realizzati nel 2013, con un'ulteriore crescita del 5% nel primo semestre 2014), ma appaiono ancora in ritardo sul tema del digitale e della presenza online a fini commerciali.
Il dato è emerso in modo esplicito nel corso dell'incontro nel quale la Camera di Commercio ha presentato il nuovo progetto "Eccellenze in digitale" e i nuovi servizi lanciati a sostegno delle imprese dell'agroalimentare, grazie al lavoro di due giovani Digital Marketing Manager chiamati ad affiancare le aziende in un approccio al web che va dalla presentazione, al marketing fino al commercio online.
Già al di sotto della media europea (25%) per numero di imprese dedite alle esportazioni, l'Italia è il fanalino di coda proprio per l'entità del fatturato generato online, preceduta dalla Grecia.
Una posizione fragile, dunque, che si riscontra anche nella nostra provincia, dove continua ad essere molto contenuto il numero delle imprese che utilizzano i canali digitali anche nell'approccio ai mercati esteri, con un'ulteriore debolezza proprio delle imprese dell'agroalimentare.
Proprio da questa situazione è partito il nuovo progetto della Camera di Commercio riservato alle principali eccellenze del settore (Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico, cui si aggiungono i prodotti dell'Ars Canusina), con l'obiettivo di rendere meno distanti le imprese locali da un mondo nel quale, in soli 60 secondi, vengono inviati 204 milioni di e-mail, vi sono 4 milioni di ricerche su Google, 2 milioni di contenuti condivisi su Facebook e 72 ore di video caricati su youtube.
All'incontro promosso dall'Ente camerale sono intervenuti molti imprenditori reggiani legati all'agroalimentare, il cui interesse è sostenuto da studi e ricerche che dimostrano performance migliori per le aziende attivamente presenti su internet (+9% di fatturato e +26% di profitti) rispetto a quelle offline.
Presentato il progetto camerale e dopo l'adesione delle prime aziende avvenuta in pochi giorni, per altre imprese reggiane c'è ancora la possibilità di accedere ai servizi resi gratuitamente disponibili dalla Camera di Commercio, che con i due Digital Marketing Manager già al lavoro offre una consulenza gratuita e personalizzata per approfondire i diversi strumenti del web marketing e realizzare iniziative (dal sito internet al commercio online) in grado di accrescerne la competitività attraverso il digitale.
Info e adesioni: www.re.camcom.gov.it
(Fonte: dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Tiene il Burro e il latte spot torna a scendere. Confermati i listini del Grana Padano mentre altri 5 centesimi sono stati perduti dal Parmigiano Reggiano.
di Virgilio, Parma - 01 ottobre 2014
LATTE SPOT Torna a scendere il latte crudo spot nazionale e con esso anche il latte intero pastorizzato estero. La flebile speranza accesa nella precedente ottava, che aveva evidenziato un momento di stasi dei prezzi del latte spot nazionale e addirittura un sensibile guadagno del latte di provenienza estera, in questa ultima di settembre i prezzi hanno ripreso a scendere. -1,31% per il nazionale che ha quotato a Verona tra 38,15 e 39,49€/100 litri e -1,34% è il cedimento del latte pastorizzato estero la cui forbice di prezzi si è fissata tra 37,63 e 38,15€/100 litri. Con quest'ultima quotazione, le medie del nazionale e dell'estero registrano rispettivamente una perdita dell'8,87% e del 13,05% rispetto l'anno precedente.
BURRO E PANNA Tiene da tre settimane il prezzo del Burro alla borsa milanese. Il Burro CEE conferma 2,85€/kg, 3,05€/kg per il Burro da centrifuga, 2,10/kg per il pastorizzato e lo zangolato è fermo a 1,90€/kg.
Dopo il crollo delle prime settimane di settembre anche il Burro zangolato da creme fresche quotato a Parma si è assetato a 1,50€/kg per la seconda settimana consecutiva.
Hanno ripreso a guadagnare le creme di latte a uso alimentare quotate a Milano a 1,58€ mentre stazionario tra 1,60 e 1,65€/kg il prezzo veronese della panna di centrifuga.
GRANA PADANO Nessuna nuova sul fronte del Grana Padano. Quotazioni confermate sia a Mantova sia a Milano per entrambe le stagionature oggetto di rilevamento prezzi.
6,40-6,65/kg il valore del listino di Mantova del 10 mesi che sale tra 7,20 e 7,45€/kg per il 14-16 mesi di stagionatura. A Milano confermati i listini dell'ottava precedente ovvero compresi tra 6,50 e 6,60€/kg per il 9 mesi e tra 7,10 e 7,75€/kg per il 15 mesi di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO Continua la lenta discesa delle quotazioni del Parmigiano Reggiano sempre più prossimo ai valori del Grana Padano. Altri 5 centesimi perduti sulle piazze di Parma e di Reggio Emilia.
Tra 7,45 e 7,85€/kg è il prezzo rilevato per il 12 mesi di stagionatura alla borsa di riferimento parmense e tra 8,80 e 9,15 €/kg per il 24 mesi e oltre di stagionatura. Il listino reggiano, che invece rileva il 24 mesi, è sceso tra 8,90 e 9,20 €/kg nella contrattazione di martedì 30 settembre.
Ieri suggellato il gemellaggio fra Parma e Comacchio. La "Strada del Prosciutto e dei vini dei Colli di Parma" ospite alla "Sagra dell' Anguilla" con la visita del sindaco Federico Pizzarotti e di Marco Fabbri, sindaco di Comacchio -
Parma, 29 settembre 2014 -
Si è conclusa domenica 28 settembre l'uscita della "Strada del Prosciutto e dei vini dei Colli di Parma" con la visita del sindaco Federico Pizzarotti e di Marco Fabbri, sindaco di Comacchio, che ha suggellato il gemellaggio iniziato lo scorso anno con la stagionatura di una coscia di prosciutto con il primo sale delle riscoperte saline della città di Treponti.
Singolare anche la tenzone di quest' anno che ha visto all'interno del "Wine food festival" promosso dalla regione Emilia Romagna, proprio a Comacchio, chiudere l'edizione 2014 con "Fuoco di vino" con la cottura in piazza di una forma di Parmigiano-Reggiano, mentre sullo spiazzo antistante i tre ponti, pochi attimi prima Mario Schianchi, presidente della "strada" sfidava gli amici comacchiesi con Parsùt e persút.
Ovvero taglio a mano del prosciutto di Parma con relativa degustazione, accompagnato da un calice di Malvasia, in contrapposizione al brodetto dell'anguilla gialla e tozza comacchiese (persut) cucinata come brodetto e a sua volta accompagnata dalla Fortana delle sabbie.
I vini erano illustrati dal presidente dei sommelier ferraresi; inutile raccontare del responso che ha visto arrivare all'osso un prosciutto di Parma di ben 13kg. e 26 mesi, mentre le bottiglie di malvasia si vuotavano a decine cogliendo il favore non solo dei comacchiesi ma di moltissimi turisti provenienti dall''Italia e dall'estero non avvezzi ai sapori di Parma.
Visto il successo e il buon andamento della stagionatura di uno dei prosciutti salato in occasione dell'edizione 2013 dallo stesso sindaco di Comacchio, si stanno prendendo accordi per anticipare l'ospitalità a Parma per il prossimo Festival della Malvasia a Sala Baganza per assaporare quella particolare coscia che nell'edizione 2013 sposò il sale di quelle valli.
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 39 29 settembre 14
Anno 13 - n° 39 29 Settembre 2014
1.1 editoriale Il sesso a pagamento ... alza il PIL
2.1 export "I furbetti del quartierino": Stop ai ritiri UE per i formaggi
3.1 Lattiero caseario La calata delle DOP.
4.1 aziende Il Gruppo EMAK di Reggio sostiene la pallacanestro
5.1 crisi Multe ai negozi che non rispettano i giorni di chiusura
5.2 eventi Il 17 e 18 ottobre a Cernobbio il 14° forum sull'agricoltura e alimentazione di Coldiretti
5.3 ambiente Deforestazione, stop entro il 2030.
6.1 crisi Sempre più giù la spesa alimentare delle famiglie
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La Commissione Europea ha deciso di sospendere l'ammasso privato che aveva introdotto per un tetto di 155mila tonnellate a favore dei formaggi duri. Coldiretti stima un danno di circa 16,5 milioni di euro.
di Virgilio Parma, 28 settembre 2014 –
L'Italia conferma di non avere un buon rapporto con l'UE soprattutto nel settore lattiero caseario. Alla vigilia del rinnovo di tutta la politica di sostegno a favore del settore lattiero, dopo quasi trent'anni, non si è ancora concluso il contenzioso relativamente alle "Quote Latte" e conseguenti multe assegnate ai produttori, che siamo incappati nell'ennesima figuraccia in occasione dei provvedimenti adottati dalla Commissione per ammortizzare gli effetti dell'embargo russo rivolto ai prodotti agroalimentari europei.
La Commissione Europea ha infatti deciso di "di porre fine, a partire da oggi (23 settembre 2014 ndr), all'ammasso privato per i formaggi", che aveva introdotto per contrastare i danni subiti dai produttori europei in seguito all'embargo russo.
Le domande fino ad oggi ricevute - scrive l'Esecutivo Ue sulla Gazzetta Ufficiale - "mostrano che il regime è utilizzato in modo sproporzionato da produttori di formaggio, in aree che tradizionalmente non esportano quantità significative verso la Russia".
L'esportazione di prodotti lattiero caseari italiani in Russia è stata pari a 45 milioni di euro nel 2013 tra i quali un peso rilevante è rappresentato da Parmigiano Reggiano e Grana Padano per un totale di circa 15 milioni mentre vale 1,5 milioni l'export di Pecorino e Fiore Sardo. E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione della Commissione europea. Ai danni diretti si aggiungono quelli indiretti che - sottolinea la Coldiretti - hanno portato al calo dei prezzi sul mercato interno con il Parmigiano Reggiano che si vendeva all'ingrosso prima dell'embargo Russo a 7.70 euro al chilo mentre ora si vende a 7 euro mentre il Grana Padano si vendeva a 6.80 ed ora a 6.10 euro al chilo e se consideriamo che il magazzino di Parmigiano Reggiano è normalmente di 20 mesi mentre sono 15 per il Grana Padano in un rapido conto la perdita solo per i due grandi formaggi supera sicuramente i 250 milioni di euro. Peraltro rilevanti – conclude la Coldiretti - sono anche le esportazioni di formaggi freschi per un importo di 13 milioni di euro come le mozzarelle che sono stati escluse dagli aiuti ora sospesi.
La norma abrogativa - Regolamento delegato (UE) n. 992/2014 - è applicabile con effetto immediato, ma si precisa che le domande presentate prima del 22 settembre saranno prese in considerazione.
La misura di aiuto allo stoccaggio privato rimane per il latte scremato in polvere e il burro, per i quali i volumi notificati sono considerati molto in linea con le aspettative della Commissione.
Si rafforza il binomio Gruppo Emak e Pallacanestro Reggiana. Per il quarto anno consecutivo, diventa co-sponsor
Bagnolo in Piano (RE), 23 settembre 2014 - L'azienda di Bagnolo in Piano (RE) - uno dei principali produttori europei di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l'agricoltura, l'attività forestale e l'industria - si conferma, per il quarto anno consecutivo, tra i sostenitori del club: dopo tre anni trascorsi tra le fila del Basket Pool (le aziende che affiancano il main sponsor Grissin Bon e i co-sponsor), Gruppo Emak ha deciso di intensificare il rapporto di collaborazione per la stagione 2014-2015. Il logo del Gruppo Emak apparirà sul pantaloncino della Grissin Bon.
"Ringrazio a nome di tutta la Pallacanestro Reggiana il Gruppo Emak ed il suo presidente dott. Fausto Bellamico per il sostegno che hanno deciso di accordare al nostro club – ha spiegato l'amministratore delegato biancorosso Alessandro Dalla Salda – Avere al fianco un'azienda così prestigiosa proveniente dal nostro territorio che dimostra di credere in noi e nel basket come veicolo per la valorizzazione del proprio marchio, ci regala un ulteriore stimolo a fare del nostro meglio per raggiungere obiettivi importanti".
"Siamo orgogliosi di rinnovare e potenziare la collaborazione con la Pallacanestro Reggiana con la quale abbiamo condiviso il cammino in serie A e la conquista dell'EuroChallenge. Oltre a testimoniare la volontà della nostra azienda di investire sul territorio di Reggio Emilia e supportare le eccellenze locali, l'impegno dei biancorossi contribuisce a elevare i valori universali dello sport che da sempre fanno parte anche della cultura Emak: fiducia, spirito di squadra, rispetto dei ruoli e delle regole, passione e volontà di migliorarsi sempre. L'augurio è che la Pallacanestro Reggiana continui a regalarci emozioni anche nella nuova stagione che sta per cominciare" - ha commentato Fausto Bellamico, presidente di Emak.
Nata nel 1992 dalla fusione di Oleo-Mac ed Efco, due importanti realtà già attive nel panorama imprenditoriale reggiano fin dagli anni '70, Emak ha saputo strutturarsi su standard qualitativi di assoluto livello, posizionandosi di diritto tra le principali realtà del mercato internazionale nella produzione e distribuzione di macchine, componenti e accessori per il giardinaggio, l'agricoltura, l'attività forestale e l'industria quali motoseghe, decespugliatori, rasaerba, trattorini, motozappe, troncatori, pompe ad alta pressione, idropulitrici. Il Gruppo distribuisce i propri prodotti attraverso filiali commerciali e una rete di distributori e rivenditori specializzati che copre oltre 80 Paesi nei cinque continenti offrendo un'ampia e completa gamma di prodotti con marchi riconosciuti: Oleo-Mac, Efco, Bertolini, Nibbi, Tecomec, Geoline, Mecline, Comet e HPP.
Dal 1998 il Gruppo Emak è quotato alla Borsa di Milano, mentre è del 2001 il suo ingresso nel segmento Star.
Nel 2013 il Gruppo ha realizzato vendite per 355 milioni di euro con oltre 1.500 dipendenti.
Il primo appuntamento della stagione 2014/2015 è fissato per domenica 12 ottobre e vedrà la Pallacanestro Reggiana affrontare in trasferta la Dolomiti Energia Trento.
CODACONS: politici piangono sul calo dei consumi e poi multano i negozi che vogliono vendere. Misure ridicole che penalizzano il commercio -
Roma, 25 settembre 2014 -
Durissimo il Codacons contro le novità in tema di commercio introdotte dalla commissione Attività produttive della Camera, che prevedono un incremento dei giorni di chiusura dei negozi e multe salate per gli esercizi che non rispetteranno tale obbligo. "I nostri politici da un lato piangono per la caduta dei consumi, dall'altro puniscono con sanzioni quei negozi che vogliono vendere e decidono di rimanere aperti – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Si tratta di misure assurde e ridicole, in totale contrasto con quanto avviene nel resto del mondo, dove il commercio è liberalizzato a seconda delle esigenze degli esercenti. Le novità introdotte alla Camera rappresentano un ulteriore danno per il commercio, perché introducono vincoli e divieti che finiranno per penalizzare il settore riducendo le possibilità di acquisto per i consumatori" – conclude Rienzi.
(fonte codacons)
L'edizione 2014 del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti con la collaborazione dello studio Ambrosetti, si terrà a Villa d'Este a Cernobbio, sul lago di Como, dal 17 al 18 ottobre.
Roma 23 settembre 2014 -Il Forum, giunto alla quattordicesima edizione, costituisce l'appuntamento annuale dell'agroalimentare Made in Italy che riunisce i maggiori esperti, opinionisti, ed esponenti del mondo accademico nonché rappresentanti istituzionali, responsabili delle forze sociali, economiche, sindacali e politiche nazionali ed estere.
L'edizione di quest'anno si apre alle ore 10,00 di venerdì 17 ottobre e si chiude alle 14,00 di sabato 18 ottobre in una due giorni dedicata a "La via italiana alla crescita sostenibile" in cui si susseguiranno presentazioni di ricerche innovative su temi di attualità curate dalla Coldiretti insieme a Censis e Ixe', approfondimenti ed indagini esclusive, esposizioni e mostre in anteprima assoluta e qualificati ed autorevoli interventi.
(Fonte Coldiretti)
In ripresa la quotazione della crema a uso alimentare mentre il burro rimane stazionario. Invariato il latte spot nazionale. Prosegue il periodo nero delle due principali DOP nazionali.
di Virgilio, Parma - 24 settembre 2014
LATTE SPOT Frenata per il Latte Crudo Spot quotato a Verona. Finalmente, dopo quattro settimane consecutive, il prezzo del Latte crudo spot nazionale è rimasto invariato confermando quindi a 38,66€/100 litri di latte la quotazione minima e 40,00€/100 litri la massima.
Al contrario il latte spot pastorizzato di provenienza estera, dopo il fermo della precedente ottava, ho registrato il segno positivo. +2,76% l'incremento registrato con i prezzi compresi entro i due estremi di 38,15 e 38,66 €/100 litri di latte.
BURRO E PANNA prosegue, anche nella settimana in corso, il fermo delle quotazioni del Burro dopo la cruenta fase discendente che prese avvio all'inizio d'agosto.
2,85€ il Burro CEE, 3,05€/kg il Burro da centrifuga, 2,10€/kg il burro pastorizzato e 1,90€/kg il burro zangolato di creme fresche per burrificazione secondo la borsa milanese del 22 settembre. In attesa della quotazione del prossimo venerdì, il Burro Zangolato contrattato a Parma ha confermato il prezzo di 1,50€ kg nell'ultima seduta dello scorso 19 settembre. Confermato il rimbalzo della quotazione della crema di latte contrattata a Milano che, con il +5,33% di lunedì 22/9, porta a 1,58€/kg. Altrettanto si è verificato per la crema a uso alimentare quotata a Verona che con il +6,56% registrato porta le quotazioni comprese tra 1,60 e 1,65€/kg.
GRANA PADANO Cede di 5 centesimi la quotazione dal grana padano alla borsa di Mantova di giovedì scorso 18 settembre. Più consistente invece la perdita registrata in questo inizio di settimana alla borsa milanese. 10 centesimi perduti da entrambe le stagionature contrattate che hanno portato il 10 mesi di stagionatura a collocarsi tra 6,60 e 6,60€/kg e tra 7,10 e 7,75€/kg la stagionatura di 15 mesi.
PARMIGIANO REGGIANO
Chiusure al ribasso anche per il re dei formaggi. 10 centesimi è l'ulteriore perdita registrata alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma lo scorso 19 settembre per entrambe le stagionature a listino. 7,50 e 7,90€/kg la quotazione minima e massima fissata per il 12 mesi di stagionatura e tra 8,85 e 9,20 la forbice del listino del 24 mesi.
50 imprese reggiane affiancate da due giovani digital marketing manager già attivi in Camera di Commercio. Le domande a partire dal 23 settembre. Interessate le imprese del Parmigiano Reggiano, del Lambrusco, dell'Aceto balsamico e dell'Ars Canusina -
Reggio Emilia, 23 settembre 2014 -
Dopo l'azione che ha recentemente portato ad inserire quattro eccellenze reggiane (Parmigiano Reggiano, Aceto balsamico, Ars Canusina e Tarsia di Rolo) all'interno del portale lanciato da Google e legato al progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale", la Camera di Commercio di Reggio Emilia rafforza l'impegno per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari reggiani attraverso il web.
Nella sede dell'Ente, infatti, sono già a disposizione delle aziende reggiane due giovani Digital Marketing Manager che, affiancati da tutor dedicati, svolgeranno attività di supporto alle imprese del territorio per aiutarle a creare o sviluppare la propria presenza online, sfruttando così le opportunità offerte da Internet per far conoscere in tutto il mondo alcune delle eccellenze locali, con particolare riferimento a Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto balsamico e Ars Canusina.
La nuova iniziativa sarà presentata il 1° ottobre alle 9,00 nella sede di Piazza della Vittoria 3, ma già dal 23 settembre le imprese reggiane interessate (e ne saranno ammesse 50) possono presentare domanda per accedere al nuovo servizio di affiancamento lanciato dalla Camera di Commercio.
"L'obiettivo – sottolinea il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – è quello accompagnare le aziende al maggior uso di nuovi canali digitali sui quali cresce fortemente la domanda di "made in Italy" (+12%, in un anno, le ricerche su Google dedicate al tema), mentre è ancora modesta la presenza online delle tante piccole e medie imprese italiane e reggiane".
"In questo passaggio – prosegue Landi – abbiamo ritenuto particolarmente importante valorizzare le competenze dei giovani, così da realizzare una proficua ed efficace collaborazione con le tante piccole e medie imprese del nostro territorio che difficilmente, senza supporti qualificati e condivisi, possono affrontare percorsi di questo genere". "Nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari reggiane – conclude il presidente della Camera di Commercio – puntiamo soprattutto sui mercati esteri, anche alla luce di un interesse e di una competitività dei nostri prodotti che nel primo semestre 2014 ha determinato una crescita dell'export pari al 5%, mentre continua a stagnare la domanda interna".
Ad affiancare le aziende reggiane saranno Giulia Forghieri (reggiana 22 anni, laureata in Economia e Marketing Internazionale all'Università Marco Biagi di Modena) e Michele Chietera (emiliano di adozione 27 anni, con laurea magistrale in Trade Marketing e Strategie Commerciali all'Università di Parma), che opereranno a stretto contatto con le imprese impegnate nella produzione di Parmigiano Reggiano, Lambrusco, Aceto Balsamico e nell'artigianato dell'Ars Canusina.
Alle 50 imprese selezionate sarà assicurata assistenza e formazione alla digitalizzazione, il supporto per sviluppare siti web e commercio online, un piano editoriale per la gestione dei social network, l'assistenza per lo sviluppo di campagne di web advertising, l'attività di analisi della funzionalità dei siti web, l'ottimizzazione totale della strategia di web marketing per la fruizione ed interazione da dispositivi mobile (cellulari e tablet), l'assistenza all'internazionalizzazione attraverso il web. I servizi sono del tutto gratuiti.
Info: www.re.camcom.gov.it
(Fonte: ufficio stampa Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 38 22 settembre 14
Anno 13 - n° 38 22 settembre 14
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1.1 editoriale Lavoro, questo sconosciuto
2.1 export Embargo Russia: nuove regole per la ripartizione
3.1 mais & soia Mais & Soia: settembre 2014:
4.1 lattiero caseario Lento declino dei DOP
5.1 expo2015 Expo2015- roadshow vinitaly per presentare "Vino-a taste of Italy"
6.1 latte ue Continuano a crescere le consegne di latte nell'UE
7.2 miele 470.000€ per gli apicoltori emiliano romagnoli
8.1 turismo e territorio "Un matrimonio che s'ha da fare"
Alleanza Cooperative Agroalimentari «Positive le nuove regole per aiuti UE a ortofrutta, ma occorre trovare nuove risorse»
Roma, 19 settembre 2014 –
«Il nuovo schema di ripartizione degli aiuti per i produttori ortofrutticoli colpiti dall'embargo russo è sicuramente più flessibile ed adeguato alle esigenze nazionali anche perché, basandosi su una ripartizione di volumi per Paese, supera le gravi distorsioni causate dal meccanismo attuato con il precedente provvedimento varato da Ciolos e di cui avevamo subito messo in luce tutti i limiti e le carenze».
Questo il commento dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari in merito al nuovo sistema di aiuti UE per l'ortofrutta annunciato in questi giorni e che sarà pubblicato all'inizio della prossima settimana in Gazzetta Ufficiale.
«Ci auguriamo che le misure vengano attuate in maniera uniforme in tutta Europa in modo da ridurre effettivamente l'offerta sui mercati e che, in virtù del nuovo margine di gestione nazionale, vengano colte appieno tutte le opportunità offerte dal nuovo schema. In ogni caso, è impensabile sostituire un paese con 150 milioni di abitanti come la federazione russa senza l'introduzione di altre misure».
«Continuiamo comunque a ritenere che le risorse stanziate dalla Ue costituiscano solo una prima misura straordinaria per i produttori operanti nel comparto. Auspichiamo che l'Europa riesca a trovare presto un budget aggiuntivo, per introdurre altre misure di sostegno e garantire equità di trattamento tra i produttori: è inaccettabile il vuoto giuridico ed economico sulle operazioni effettuate dal 4 settembre in poi».
«Occorre inoltre, come abbiamo più volte sottolineato, che il problema dell'embargo venga affrontato come un problema politico nella sua interezza, dal momento che la chiusura dello sbocco commerciale in Russia è una decisione scaturita da problemi di politica internazionale e di rapporti diplomatici tra paesi».
Nel merito del nuovo meccanismo approvato, l'Alleanza delle cooperative agroalimentari ritiene sia «positivo che la Commissione, sollecitata in maniera determinante dal nostro Ministero dell'Agricoltura, abbia considerato una ridistribuzione tra i paesi esportatori delle quote di prodotto che giungono attraverso triangolazioni con altri Stati membri, calcolo che ha consentito al nostro Paese di recuperare i suoi effettivi volumi di export, ed anche l'inserimento degli agrumi (arance, clementine e mandarini), nell'elenco dei prodotti per i quali si può richiedere il sostegno».
(Fonte Alleanza Cooperative)
Mais & Soia: settembre 2014 - dati previsionali 2014-2015
MAIS: Dati previsionali per 2014-15
La produzione globale di Mais per la stagione 2014-15, iniziata il 1° Settembre, è stimata a 987.52 Mio t, in aumento rispetto alle previsioni formulate in Agosto, riflettendo maggiori raccolti attesi negli Stati Uniti (+9.23 Mio t), in Brasile (+1 Mio t) e nella Unione Europea (+1.3 Mio t).
La produzione statunitense è prevista a livelli record (365.66 Mio t), con una resa dei terreni di 171.7 bushels/acro ( = 10.90 tons/ettaro).
Le esportazioni sono stimate in aumento a 44.45 Mio t, grazie ai prezzi in diminuzione e ad una minore concorrenza del Sud America.
La persistente siccità estiva nella Pianura Settentrionale e nell'area Nord-Est della Cina ha ridotto di 5 Mio t le stime di produzione di Mais a 217 Mio t.
Anche in Russia ed Ucraina le previsioni sui raccolti risentono del clima arido.
Gli stock globali finali di Mais si confermano a livelli record (189.91 Mio t).
SOJA: Dati previsionali per 2014-15
La produzione globale di semi di Soia per la stagione 2014-15 (inizio della stagione: 1° ottobre) è prevista a 311.13 Mio t, in aumento rispetto alle stime formulate da Maggio ad Agosto, per le maggiori produzioni attese nei principali Paesi Esportatori.
Negli Stati Uniti la produzione è prevista a 106.50 Mio t (+2.65 Mio t rispetto alle previsioni di Agosto), grazie ad una maggiore resa dei terreni.
Si prevede un aumento della produzione di semi di Soia in Brasile e Argentina, dove i produttori scelgono di seminare Soia invece di Mais, data la significativa produzione di Mais.
Le importazioni cinesi sono attese a 74 Mio t, in aumento del +7% rispetto alla stagione 2013-14 e del +24% rispetto alla stagione 2012-13.
Gli stock globali finali di semi di Soia si confermano a livelli record (90.17 Mio t).
(Fonte CLAL)
Il padiglione del vino a EXPO2015 che guarda al futuro per emozionare e raccontare storie e prodotti di tutto il comparto. Bari, Napoli, Ancona, Siena, Cuneo e Gorizia le prime tappe del roadshow vinitaly.
A pochi mesi dall'assegnazione al Vinitaly dell'incarico per la realizzazione del padiglione del vino a EXPO MILANO 2015, sulla base del protocollo d'intesta tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Padiglione Italia e Expo 2015 S.p.A., i vertici del Vinitaly di Veronafiere danno il via al roadshow di presentazione sul territorio del progetto e del listino.
Verona, 15 settembre 2014.
Partirà domani, 16 settembre, da Bari il roadshow che vedrà impegnati i vertici del Vinitaly di Veronafiere nella presentazione del padiglione "VINO – A TASTE OF ITALY" per EXPO 2015. Seguiranno le tappe di Napoli il 17 settembre, Ancona il 18 settembre, Siena il 23 settembre, Cuneo il 25 settembre, Gorizia il 26 settembre.
Luoghi e orari disponibili su http://www.vinitaly.com
Il roadshow è l'occasione per illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e a tutti i produttori, il progetto del padiglione concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del "Made in Italy" nel mondo.
Un obiettivo quello della "rappresentazione democratica" di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema che si riflette oltre che nel concept del progetto anche nel listino, pensato per offrire realmente a tutti la possibilità di partecipare ad un evento unico.
Duemila metri quadrati, situati all'incrocio strategico tra cardo e decumano dell'area Expo, sull'arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all'area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al padiglione delle Regioni, tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia.
Partendo da un percorso emozionale di scoperta e conoscenza multisensoriale del primo livello, si passerà poi al piano superiore, vero e proprio cuore del padiglione. Il vino italiano troverà qui spazio in tutte le sue innumerevoli storie e sfumature, una vera e propria "Biblioteca del Vino", dove ciascun prodotto rappresenta un titolo con una specifica storia da raccontare, una moltitudine di storie scritte, che i visitatori potranno leggere degustando e conoscendo, per immaginare insieme la storia da scrivere, il futuro. Infine, al terzo livello, gli spazi dedicati agli incontri.
Un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un'ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
"Il progetto del Padiglione del Vino all'EXPO è perfettamente in linea con la storica mission di Vinitaly ed è frutto della precisa visione strategica portata avanti negli ultimi anni da Veronafiere, che qui potrà valorizzare la sua esperienza a beneficio del settore e del Paese, arricchendo un evento già unico per natura con la messa a punto di un'azione di promozione e supporto che prenderà vita prima, durante e anche dopo la manifestazione", ha commentato Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
"Avevamo dichiarato che l'obiettivo era quello di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità, e infatti questo progetto fonda su una filosofia inclusiva e democratica, poiché crediamo fermamente che solo dando spazio all'immensa ricchezza e varietà dei nostri vini si possa realmente rappresentare l'esclusivo valore della produzione italiana", ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
L'offerta "entry level" per poter posizionare una bottiglia nella prestigiosa e suggestiva area de "La Biblioteca del Vino", al primo piano del Padiglione per un periodo di tre mesi, è infatti di 3.000 euro + IVA (più un primo numero di bottiglie necessarie alle degustazioni), sale a 5.000 euro + IVA per due bottiglie e a 9.000 euro + IVA per 4 bottiglie. In tali tariffe è compresa la presenza dei prodotti nell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione.
Nell'area è stato inoltre previsto un meccanismo di wine dispenser che consente ai produttori di poter considerare una presenza del proprio prodotto senza l'aggravio di costi aggiuntivi di personale, assicurando tuttavia al contempo la massima valorizzazione delle etichette grazie alla presenza di sommelier professionisti in grado di affiancare e guidare il pubblico nella degustazione.
Per i produttori che desiderano essere presenti per tutti i sei mesi dell'EXPO, l'offerta per posizionare una, due o quattro bottiglie è rispettivamente di 4.500, 8.000 e 15.000 euro + IVA.
Altrettanto interessante ed equilibrata l'offerta messa a punto per le grandi realtà (Regioni, Consorzi e grandi produttori) che desiderano o necessitano di ampi spazi dedicati. Per loro nelle aree Diamante e Platino saranno disponibili spazi che verranno completamente allestiti e personalizzati, dotati di banchi multimediali con video e tablet, attraverso i quali sarà possibile arricchire la presentazione della storia dei vini proposti. Inoltre verrà messa a loro disposizione un sala per l'organizzazione di una degustazione a settimana. I vini saranno anche inclusi nell'offerta dell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione. Ad ogni visitatore inoltre sarà offerta la possibilità di avvalersi di una Applicazione Mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati.
Tali spazi, inclusivi di tutti i servizi qui descritti, saranno dotati nell'area Diamante di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di ben 100 bottiglie (per un valore totale di 4.200 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di 6.000 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi).
Nell'area Platino saranno invece dotati di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di 72 bottiglie (al costo totale di circa 4.860 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di circa 6.940 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi). Nell'offerta di queste aree è inclusa la possibilità di utilizzo della sala degustazione per master class o specifiche presentazioni.
Tutte le offerte prevedono inoltre una gestione flessibile delle bottiglie, consentendo almeno un cambio di etichetta durante il periodo e la presenza di sommelier per l'assistenza alla degustazione dei visitatori.
(Verona Fiere)
In testa la Francia ma anche l'Italia ha dato il suo contributo.
Roma, 10/09/2014 -
Le consegne di latte nell'Unione Europea sono in continua e significativa crescita. A comunicarlo è l'Ismea che sulla base degli
ultimi dati disponibili, nel primo semestre 2014 le consegne hanno superato i 75 milioni di tonnellate, evidenziando un aumento del 5,1% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, per un ammontare di 3,7 milioni di tonnellate di latte in più.
A trainare la crescita produttiva hanno concorso tutti i grandi Paesi produttori capitanati dalla Francia, che con circa 765 mila tonnellate in più su base annua, ha registrato un aumento di quasi 6 punti percentuali. Seguono poi, in ordine di maggior quantità consegnate, Regno Unito (circa 738 mila tonnellate in più), Germania (circa 555 mila tonnellate in più) e Polonia (circa 372 mila tonnellate in più).
Anche in Italia, sulla base dei dati Agea, l'aumento della produzione di latte dei primi sei mesi dell'anno è stato significativo, con circa 141 mila tonnellate in più rispetto al 2013 (+2,5%). In controtendenza Spagna e Repubblica ceca, le cui consegne hanno mostrato una contrazione dell'1% circa, pari a una diminuzione rispettivamente di 31 e 9 mila tonnellate.
Il continuo aumento dei volumi di latte, tuttavia, sta avvenendo in un contesto di mercato abbastanza delicato.
Da un lato si registrano buoni andamenti produttivi in tutti i grandi Paesi esportatori (in particolare USA e Oceania) con conseguente espansione delle disponibilità mondiali,dall'altro lato le tensioni sul fronte della domanda innescate a seguito della crisi diplomatica con la Russia, primo mercato di sbocco per i formaggi e il burro europei.
(Fonte Ismea 10 settembre 2014)
Forte cedimento del latte crudo spot nazionale. Pausa di riposo del Burro con qualche segnale di positività. La crisi delle DOP.
di Virgilio, Parma - 17 settembre 2014
LATTE SPOT Quarta settimana di depressione del latte spot. 80 centesimi volatilizzati nella seduta veronese di lunedì 15 settembre con il prezzo del latte crudo spot nazionale in caduta libera. Tra 38,66€ e 40,00 €/100 litri sono rispettivamente il prezzo minimo e massimo registrato a Verona, mentre è rimasto invariato il latte spot pastorizzato estero. Con quest'ultima quotazione il prezzo medio del 2014 registra una perdita complessiva del 8,9% rispetto l'anno precedente.
BURRO E PANNA La trentottesima settimana si apre nel segno della stabilità. L'ultima borsa a chiudere negativamente è stata Parma che, confermando il ciclo negativo in corso, lo scorso venerdi 12 settembre aveva segnato l'ultimo crollo dello zangolato da creme fresche. 1,50€/Kg quindi l'ultima prezzo di Parma (-9,09%) mentre segnali di controtendenza si sono registrati in quest'inizio di 38esima. Ferme le quotazioni del burro in quest'inizio di settimana salvo il rimbalzo registrato alla borsa di Milano relativamente alle creme a uso alimentare. Un c +4,17% utile a riportare il prezzo a quota 1,50€/kg in armonia con il prezzo minimo fissato a Verona (1,50-1,55€/kg).
GRANA PADANO Prosegue il lento declino del Grana Padano che ha ceduto altri 5 centesimi alla borsa di Milano in entrambe le stagionature trattate. Tra 6,60 e 6,70€/kg la quotazione del 9 mesi e tra 7,20 e 7,85 €/kg il prezzo minimo e massimo del 16 mesi di stagionatura. Fermi invece i listini della borsa di Mantova.
PARMIGIANO REGGIANO Anche per il Parmigiano Reggiano non si arresta il logoramento dei listini su tutte le piazze nelle quali viene trattato il re dei formaggi. 5 centesimi ancora ceduti sia a Parma sia a Reggio Emilia. La Borsa di Milano invece ha differenziato maggiormente le due stagionature; 5 centesimi ceduti dal 12 mesi e 10 centesimi persi dal 24 mesi.
Domande per partecipare al bando entro il 14 novembre. In arrivo linee guida per tagliare l'uso dei pesticidi nelle aree verdi urbane -
Parma, 15 settembre 2014 -
Oltre 470 mila euro dalla Regione per sostenere l'apicoltura. Si tratta della seconda annualità del Programma triennale 2014-2016, cofinanziato dalla Ue e dello Stato italiano nell'ambito dell'Organizzazione comune di mercato, e che stanzia complessivamente circa 1 milione 500 mila euro per migliorare la produzione e la commercializzazione del miele e degli altri prodotti dell'apicoltura.
"Le cattive condizioni meteo di questa estate hanno influenzato la produzione di miele che registra perdite significative anche intorno al 50% - spiega l'assessore regionale all'agricoltura Tiberio Rabboni – per questo le risorse in arrivo sono oltremodo importanti. Purtroppo però non c'è solo il clima impazzito a danneggiare la vita dell'ape, insetto fondamentale per l'impollinazione e la riproduzione dei principali vegetali. Gli apicoltori italiani hanno denunciato nuovi fenomeni di spopolamento e di moria in conseguenza di un uso non corretto dei pesticidi. In Emilia-Romagna il fenomeno è molto contenuto. Tuttavia attiveremo in chiave preventiva un programma di controlli mirati e, come già deciso, aumenteremo le risorse del nuovo Psr destinate agli agricoltori che riducono i trattamenti chimici. A breve, inoltre, pubblicheremo le linee guida per l'eliminazione o la forte riduzione dei pesticidi nelle aree verdi urbane e nei parchi pubblici".
Il bando scade il 14 novembre 2014 e le domande vanno presentate attraverso la piattaforma informatica di Agrea.
Potranno presentare domanda: gli apicoltori, singoli o associati, comprese le Associazioni dei produttori, l'Osservatorio nazionale miele e il Cra-Api-Unità di ricerca di apicoltura e bachicoltura. I contributi saranno variabili nella misura dal 20 al 100% in relazione alla tipologia di intervento.
Verranno finanziati l'acquisto di arnie anti varroa (un acaro che provoca la distruzione delle famiglie di api) e di arnie ed attrezzature per la transumanza (lo spostamento delle arnie sul territorio per seguire le fioriture).
Risorse anche per l'assistenza tecnica e l' aggiornamento, l'acquisto di sciami per il ripopolamento del patrimonio apistico, le analisi chimico-fisiche del miele, la ricerca.
(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)
Prodotto, territorio, turismo. Una miscela esplosiva non ancora innescata. Le motivazioni e le possibili soluzioni sono state evidenziate nell'incontro promosso dalla "Strada dei sapori del prosciutto e dei vini dei colli" con il contributo dei professori Filippo Arfini (Università di Parma) e Giovanni Viganò (MET - Bocconi).
di Lgc - Langhirano (PR), 14 settembre 2014 -
"Un dibattito franco e privo di interessi personali credo sia sempre produttivo" è il cappello introduttivo al convegno del presidente della strada dei sapori Mario Schianchi. "Troppe, prosegue il presidente, sono le realtà sul territorio impegnate sulla stessa materia, scoordinate e spesso mal gestite. E' dimostrato che il turismo se ben progettato e gestito può diventare una vera risorsa per l'economia e contribuire al valore aggiunto del territorio." In sintesi l'intervento di Mario Schianchi tende la mano a una più stretta collaborazione tra istituzioni e soggetti privati per definire un progetto organico di sviluppo territoriale che metta al centro dell'analisi gli obiettivi collettivi e non i soli interessi privati.
Per Filippo Arfini deve essere il territorio a valorizzare il prodotto. Il territorio, secondo l'accezione francese Terroir, ovvero quell'insieme di caratteristiche distintive di un'area geografica, superando il concetto di distretto produttivo e di qualità rinchiusa nella DOP. Con il moltiplicarsi delle DOP, sottolinea il professore dell'Università di Parma, il consumatore si trova di fronte a una ampia scelta di prodotti a caratteristiche simili e, almeno in teoria, con analoghe caratteristiche qualitative. La DOP quindi è un fattore limitante alla valorizzazione del prodotto. Nonostante il significativo incremento dell'export e dell'innovazione tecnologica, connessa soprattutto all'introduzione degli affettati, il mercato del Prosciutto di Parma sta evidenziando comportamenti economici tipici delle commodities, ovvero quei prodotti indifferenziati (frumento, petrolio, metalli ndr) il cui prezzo non è legato all'aumento o diminuzione dell'offerta. Infatti, secondo quanto esposto dal professor Arfini, la disponibilità di prodotto "cosce" e conseguentemente di prosciutti è sensibilmente diminuito ma, al contrario, il prezzo invece di aumentare è anch'esso diminuito. La praticità di consumo la dolcezza, la DOP, non sono sufficienti a affermare delle caratteristiche di forte distintività del Prosciutto di Parma.
In conclusione, "il prosciutto di Parma, afferma Filippo Arfini, è un bene fiducia la cui bontà è legata alle aspettative del consumatore." Il territorio potrebbe quindi fare la differenza e attraverso di esso promuovere il prodotto e non il contrario come si è fatto sino ad ora.
"Il turista vuole fare un'esperienza di vita" chiosa Giovanni Viganò, docente del MET - Bocconi. L'esperienza, prosegue Viganò, è legata all'uomo e quindi agli artefici del prodotto.
Nonostante sia diffusa la convinzione che il mercato del turismo cambi rapidamente si continua a utilizzare i medesimi modelli di un tempo. E' questo uno dei tanti paradossi legati al turismo è il commento di Viganò. "Sappiamo - sottolinea l'accademico della Bocconi, che oggi la comunicazione è immediata, One to One, ma rimaniamo legati al cartaceo".
"Perché un turista deve venire a Parma" è la domanda alla quale occorre dare una risposta organica superando la convinzione che un territorio vada bene per chiunque. "Nel momento in cui troveremo la risposta - prosegue Viganò - riusciremo a segmentare il mercato turistico" Il primo prodotto che si pone sul mercato è quindi il territorio, la destinazione turistica che abbia una forte identità. "La crisi peggiore, conclude il professor Viganò, è quella dell'identità, quella che definisco la crisi del camaleonte". La risposta a tutto questa sta nel comunicare il Brand Turistico e progettare l'esperienza turistica del consumatore. Anche l'intervento del professor Viganò converge sulla necessità di realizzare un progetto condiviso che abbia nella cooperazione, come scelta strategica, il plus territoriale da esportare e che trovi nella competitività interna la forza rigenerativa. In sintesi, parafrasando il pensiero del docente, uniti verso l'esterno e competitivi verso l'interno.
L'amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giordano Bricoli e dall'assessore alle attività produttive Mauro Lamoretti, in forza degli interessanti spunti evidenziati, si è impegnata a dare seguito con approfondimenti. "E' stato solo un antipasto, chiosa Lamoretti, ma non finisce qui, ci sarà un seguito".
Il circolo dell'associazione Nazionale Marinai d'Italia in occasione di Mytiliade ha accolto come simpatica anteprima una cena-degustazione in cui i protagonisti sono stati il prosciutto ed i vini di Parma, i fritti napoletani e i muscoli di La Spezia.
di redazione La Spezia -
"Muscoli e muscoli, quel matrimonio osceno tra prosciutto e muscoli" è stata invece un'unione felice in cui due prosciutti del salumificio Corradi Guerrino, il primo di ventiquattro mesi di stagionatura ed il secondo di trentasei, hanno sorpreso i partecipanti per dolcezza, profumo e gusto.
Da applausi le zeppole ripiene di muscoli preparate dal maestro friggitore Luigi De Rosa, applausi meritatissimi anche per i muscoli alla marinara preparati dalla cooperativa mitilicoltori della Spezia. Degni ministri i vini di Parma quali la Malvasia dell'azienda Oinoe e il Sauvignon della casa vinicola La Bandina. Perché questo abbinamento tra muscoli e prosciutto? Lo ha spiegato Marco Epifani ideatore della serata:"l'aria del Tirreno e il sale sono due elementi comuni tra muscoli e prosciutti. Inoltre, è questo il gioco, la coscia del maiale è un insieme di muscoli!"
C.A.S.E.A. - Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14
SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 Settembre 2014
(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
1.1 editoriale 11 settembre: dal terrorismo all'esercito
3.1 sana 2014 Sana 2014: prove d'EXPO
5.1 in giro per il sana Oh, bio mio!
7.1 Biologico Bio: in alto consumi, produzione e clima di fiducia
8.1 Lattiero caseario Derivati del latte alla deriva
9.2 vino Vino: -15% causa maltempo
10.1 pomodoro Campagna pomodoro 2014: consegnato il 58,55% del pomodoro
11.1 embargo russo Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti
11.2 sana 2014 SANA 2014 da Record
12.1 eventi Macfrut | 24 – 25 – 26 Settembre
Da Ismea emerge un incremento record degli acquisti di prodotti biologici confezionati, pari a un più 17,3% nei primi 5 mesi del 2014.
Roma 8 settembre 2014 -
Dai dati diffusi da Ismea sabato 6 settembre, nel corso del convegno di apertura di Sana 2014, emerge un incremento record degli acquisti di prodotti biologici confezionati, pari a un più 17,3% nei primi 5 mesi del 2014. Per la prima volta l'Istituto ha anche presentato una stima della produzione potenziale di prodotti bio e i risultati di un'indagine sul clima di fiducia degli operatori del settore ( imprenditori agricoli e imprese di trasformazione).
CONSUMI I dati del panel famiglie Ismea-Gfk/Eurisko evidenziano la prosecuzione del trend positivo intrapreso dai consumi "bio" da alcuni anni. Nei primi cinque mesi di quest'anno si è rilevato un incremento record della spesa in alimenti bio confezionati (+17% sullo scorso anno), che si rivela la crescita più elevata degli ultimi 12 anni. La dinamica dell'anno in corso è dipesa in modo particolare dai forti aumenti fatti registrare all'interno della categoria: "pasta, riso e sostituti del pane" e "zucchero, caffè e tè". Incrementi compresi tra l'11 e il 15% hanno interessato gli ortofrutticoli freschi e trasformati e i biscotti, i dolciumi e gli snack. Più contenute la variazioni registrate da uova (+5,2%), lattiero-caseari (+3,2%) e bevande bio (+2,5%), mentre molto buoni sono risultati gli incrementi per il miele e per gli omogeneizzati, sebbene in associazione a valori di mercato abbastanza contenuti. Le ragioni dell'impennata dei consumi nel segmento bio, che risulta in netta controtendenza rispetto alla dinamica degli acquisti alimentari nel loro complesso (-1,2% nei primi 6 mesi del 2014) vanno ricercate anche nell'aumento del numero di referenze e della profondità di gamma dei prodotti bio tra gli scaffali della Gdo, nella presenza di nuove linee di prodotto, anche private label, e nell'introduzione di marchi bio nei discount. Parallelamente i prezzi hanno mostrato una dinamica meno inflattiva rispetto agli alimenti convenzionali, favorendo l'avvicinamento di fasce più ampie di consumatori. Nonostante in un periodo di prolungata crisi come quello attuale il risparmio si affermi come principale driver nelle scelte di acquisto degli italiani, il bio ha espresso in questa prima parte dell'anno tassi di crescita sorprendenti, confermando una crescente attenzione dei consumatori alla qualità e alla salubrità di cosa si porta a tavola.
STIME SULLA PRODUZIONE BIO IN ITALIA
Per la prima volta dopo molti anni l'Ismea ha diffuso i dati in volume delle principali produzioni biologiche agricole nazionali riferite al 2013. Si tratta di stime della produzione potenziale, dedotte a partire dalle superfici investite e dalle rese. Secondo tali stime sono stati prodotti in Italia, in relazione ai soli prodotti monitorati, quasi 7 mila quintali di frutta bio, oltre 6 mila quintali di cereali, e circa 1.400 q.li di ortaggi. La produzione di uva biologica da vino si stima abbia raggiunto nel 2013 un quantitativo di quasi 5 mila quintali, mentre la produzione di olive da olio viene indicata superiore ai 7 mila quintali.
CLIMA DI FIDUCIA DEGLI OPERATORI DEL BIOLOGICO IN ITALIA (AGRICOLTORI E TRASFORMATORI ALLE FASE INDUSTRIALE)
Nell'ambito dell'indagine che l'Ismea conduce a cadenza trimestrale, ormai da anni, su un panel complessivo di circa 800 aziende agricole e 1300 industrie di trasformazione, è stato messo a punto un sotto campione di imprese che operano nel settore del bio. Per la prima volta sono stati diffusi i risultati di questo specifico Panel da cui si evince, per gli operatori specializzati nel biologico, un Indice del clima di fiducia mediamente più elevato rispetto all'agricoltura e all'alimentare "convenzionale" in coerenza con le favorevoli indicazioni provenienti dai consumi. In particolare alla fase industriale, il clima di fiducia delle aziende bio risulta ampiamente positivo, grazie a un andamento degli ordini giudicato soddisfacente, a un livello delle scorte inferiore alla media del periodo e alle favorevoli attese sulla produzione nei prossimi mesi, spinte dal buon ritmo di crescita della domanda.
(ISMEA 8 settembre 2014)
Maltempo taglia del 15 per cento la produzione e la Francia sorpassa l'Italia.
Roma, 9 settembre 2014 -
Con un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. E' quanto stima la Coldiretti nell'evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti del maltempo che ha colpito gran parte del vigneto italiano. Nonostante l'ampia forbice delle previsioni in questa fase, è ormai certo che l'Italia perderà quest'anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove - sottolinea la Coldiretti - le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l'Istituto del Ministero dell'agricoltura d'oltralpe.
I tagli produttivi maggiori - precisa la Coldiretti - si dovrebbero verificare nelle Regioni del Sud ed in particolare in Puglia e Sicilia dove si stimano cali fino al 30 mentre le regioni del Centro sono le uniche a far registrare un aumento produttivo, stimato attorno al 10 per cento, e il raccolto è invece in calo in tutte le regioni del Nord. Le stime saranno pero' progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane perché restano ancora da raccogliere le uve nell'80 per cento del vigneto italiano, con la vendemmia che quest'anno sarà tardiva e non dovrebbe completarsi prima di novembre. Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti – continua la Coldiretti - si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
La vendemmia in Italia – sottolinea la Coldiretti - coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all'estero.
(Fonte Coldiretti 9 settembre 2014)
Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti a ricevere domande di aiuto per l'ammasso privato.
Roma, 09/09/2014 -
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che, secondo quanto previsto dalla circolare del Mipaaf del 5 settembre scorso, Agea ha provveduto ad attivare le procedure necessarie per l'inoltro delle domande di aiuti per l'ammasso privato di 155mila tonnellate di formaggi per far fronte alle conseguenze derivanti dai divieti di importazione dei prodotti europei imposti dalla Federazione Russa.
È stata pubblicata sul sito Agea (www.agea.gov.it) la circolare con la quale vengono indicati gli Organismi Pagatori competenti per territorio ai quali potranno essere inoltrate le domande.
Sempre sul sito di Agea è stata pubblicata la circolare dell'Organismo Pagatore Agea, con la quale vengono stabilite le modalità di presentazione, altrettanto stanno facendo gli altri Organismi Pagatori affinché tutti gli interessati possano presentare quanto prima la domanda di aiuto.
(MIPAAF)
+ 36% di visitatori, + 10% DI espositori, + 40% di espositori esteri.
Bologna - Più 36% di visitatori rispetto all'edizione 2013 per un totale di oltre 43.500 presenze (43.768) con un +28% di operatori esteri e un + 35% di operatori italiani, + 10% di espositori, + 40% di espositori esteri e 1500 buyer esteri che hanno visitato SANA: sono numeri record quelli con cui martedì scorso ha chiuso SANA 2014, 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
Numeri record che non si limitano ai padiglioni e agli stand affollati di espositori, visitatori e buyer italiani ed esteri: con oltre 5000 presenze stimate, hanno registrato il pienone anche le sale convegno in cui si sono svolte le decine di incontri di approfondimento culturale e scientifico che hanno accompagnato la fiera - dai convegni SANA FOR EXPO ai corsi di SANA Academy organizzati da BolognaFiere, agli incontri su salute e attività sportiva professionale e amatoriale nell'ambito della new entry SANA Sport, ai congressi medico-scientifici organizzati dalla Fondazione Istituto di Scienze della Salute su celiachia ed educazione alimentare del terzo millennio. A conferma che SANA è la manifestazione italiana di riferimento a 360 gradi per il biologico e il naturale, con una proiezione internazionale sempre più accentuata e riconosciuta per la promozione del bio Made in Italy nel mondo. Lo attestano le delegazioni di buyer provenienti da Australia, Austria, Cina, Corea del sud, Danimarca, Emirati Arabi Uniti, Germania, Giappone, Grecia, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Russia, Serbia, Slovenia, Stati Uniti, Svezia, Svizzera e i 2613 incontri B2B che si sono svolti nella International Buyer lounge tra gli operatori esteri presenti a SANA e le aziende espositrici.
Risultati di enorme soddisfazione per BolognaFiere che organizza SANA in collaborazione con Federbio; risultati ai quali si aggiunge il prestigioso incarico assegnato a BolognaFiere di global partner per la realizzazione del Parco della Biodiversità di EXPO 2015, l'area dell'esposizione universale in cui sarà protagonista il biologico. L'annuncio ufficiale dell'accordo tra la Fiera di Bologna e gli organizzatori dell'EXPO è stato fatto congiuntamente sabato 6 settembre dal Presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli, e dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, nel corso del convegno inaugurale di SANA 2014 "Con SANA il biologico e la biodiversità protagonisti dell'EXPO 2015".
"E' un traguardo che ci riempie di legittima soddisfazione per aver visto riconosciuto il ruolo di BolognaFiere come global partner di EXPO 2015 per portare il biologico e la biodiversità all'esposizione. Sarà un appuntamento di straordinaria importanza per tutto il settore di riferimento ed anche per il ruolo di Bologna di Città del Cibo, in chiave innanzi tutto di cultura di un nuovo modello agroindustriale sostenibile e dell'alimentazione di qualità, sostenibile e sicura. Per far fronte a questo impegno che ci onora - ha dichiarato il Presidente Campagnoli - chiamiamo fin da ora a raccolta tutto il mondo associativo e i partner e le competenze imprenditoriali del settore del biologico, da anni protagonisti a SANA, e che, con l'edizione 2014, ci hanno premiato con il considerevole aumento di espositori, sia italiani che esteri, confermando SANA come la piattaforma leader in Italia per il biologico, la cosmesi bio e naturale e i prodotti per il vivere quotidiano ecologico. Il tema 'Nutrire il Pianeta' di EXPO 2015 – ha concluso Campagnoli - ci pone di fronte alla sfida mondiale di garantire l'accesso ad una sana alimentazione per tutti, superando il paradosso odierno che vede centinaia di migliaia di esseri umani che mangiano troppo o male, mentre altrettanti non mangiano affatto. E ci richiama anche all'imperativo di nutrire la biodiversità stessa del Pianeta con il metodo di coltivazione biologico che è rispettoso dell'ambiente, dei cicli naturali e del ricco patrimonio genetico che solo la tutela della biodiversità può preservare dalla sparizione. Per questo nell'area che ci è stata affidata all'EXPO come global partner coniugheremo biologico e biodiversità, evidenziando il legame indissolubile che li lega".
"Con SANA BolognaFiere sarà partner fondamentale di quel padiglione dell'EXPO 2015 che abbiamo sempre chiamato Padiglione delle Biodiversità, un'area che racconterà uno dei tratti fondamentali di questo Paese, cioè lo straordinario patrimonio di biodiversità che l'Italia può vantare e il mondo ci invidia", ha confermato nel suo intervento il ministro Martina. "I numeri ci dicono che il biologico è una grande opportunità per l'agricoltura italiana e per tutto il paese - ha aggiunto. Basta vedere cosa è accaduto negli ultimi anni per capire quanto futuro c'è nel settore biologico italiano. Qui a SANA c'è una forza straordinaria. Il fatto di poter annunciare la collaborazione tra questa esperienza e Expo Milano 2015 è un ulteriore tassello di quel progetto a cui stiamo dedicando tante energie per raccontare in Expo l'esperienza agroalimentare italiana".
Commenti molto positivi anche da parte degli espositori. "La ventiseiesima edizione di SANA, che ha visto l'aumento significativo degli espositori, dei buyer esteri e dei visitatori – ha dichiarato il Presidente di FederBio Paolo Carnemolla, "conferma il ruolo insostituibile del Salone sia come evento leader per il biologico in Italia, sia come piattaforma per l'internazionalizzazione del bio Made in Italy e per la sua presenza all'EXPO 2015."
L'altro grande risultato culturale dell'edizione 2014 del Salone è rappresentato dal successo della prima edizione di SANACITY, il programma "off" di iniziative e di eventi nato con l'obiettivo di mettere in vetrina - nella prospettiva della partecipazione di Bologna a EXPO 2015 - le competenze e le eccellenze del capoluogo bolognese come Città del Cibo sano e sostenibile: più di 140 eventi organizzati in collaborazione con Eco Bio Confesercenti - tra degustazioni bio e vegan, assaggi di gelati, tè e tisane, colazioni, aperitivi e cene bio, "cicchetti" di vini bio e show cooking, oltre agli appuntamenti per i più piccoli della Città dello Zecchino a cura di Antoniano Bologna - hanno invaso i portici, le strade e le piazze di Bologna a partire dal 5 settembre e proseguiranno fino al 14 settembre, continuando a fare di Bologna la capitale verde d'Italia del vivere ecologico. E come hanno annunciato nel corso della manifestazione il Presidente di BolognaFiere Campagnoli e l'Assessore del Comune di Bologna, Matteo Lepore, l'anno prossimo SANA CITY sarà uno degli appuntamenti clou del programma promozionale di Bologna in relazione all'EXPO 2015 nell'ambito delle iniziative di EXBO.
Il 26° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale appena concluso ha confermato non solo la dinamicità positiva del settore biologico dal punto di vista della attività produttive, di trasformazione e commercializzazione, ma anche l'aumento dei consumatori bio, in controtendenza rispetto alla crisi economica che ha colpito in Italia il settore manifatturiero e i consumi delle famiglie. Lo rilevano i dati dell'Osservatorio SANA 2014, curato da Nomisma su incarico di BolognaFiere, che sono stati illustrati nel corso del convegno di sabato 6 settembre "Tutti i numeri del bio in Italia": per il terzo anno consecutivo cresce in Italia il tasso di penetrazione degli alimenti a marchio bio, ovvero la percentuale di consumatori che negli ultimi 12 mesi hanno fatto l'acquisto di almeno un prodotto bio, percentuale che nel 2014 è salita al 59% sui consumatori totali, registrando un netto incremento sia rispetto al 54,5% del 2013 (+ 4,5%) sia rispetto al 53,2% del 2012 (+ 5,8%). E tra coloro che hanno fatto almeno un acquisto a marchio bio, il 37% dichiara di consumare prodotti bio almeno 1 volta alla settimana, e il 22% ogni giorno.
L'incremento del consumo di alimenti bio certificati, registrato dall'indagine dell'Osservatorio di SANA 2014, si rispecchia nei dati presentati a SANA, nell'ambito del medesimo convegno su menzionato, da SINAB (Sistema di Informazione Nazionale dell'Agricoltura Biologica, istituito dal Ministero per le Politiche Forestali) che fotografano la situazione della produzione biologica nel nostro paese al 31 dicembre 2013, e da ISMEA (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) sulla vendita di prodotti a marchio bio nel canale di vendita della Grande Distribuzione (GDO).
Sulla base dei dati SINAB risulta che gli operatori biologici certificati in Italia al 31 dicembre 2013 sono 52.383 (erano 49.709 al 31 dicembre 2012), con un incremento rispetto ai dati 2012 del 5,4%. In aumento anche la superficie coltivata secondo il metodo biologico, che risulta pari a 1.317.177 ettari (erano 1.167.362 nel 2012), con una crescita complessiva, rispetto al 2012, del 12,8%.
Sul fronte del consumo interno i dati presentati da ISMEA, su rilevazione del Panel famiglie Ismea/GFK-Eurisko nei primi cinque mesi del 2014, evidenziano una spesa di prodotti confezionati a marchio bio nel canale della GDO ancora in espansione con addirittura un + 17,3% in valore rispetto allo stesso periodo del 2013.
Trend positivo anche per la vendita di cosmetici di derivazione naturale nel canale delle erboristerie: i dati diffusi a SANA 2014 da Cosmetica Italia dicono che, pur risentendo della congiuntura negativa, questo canale di vendita ha sofferto meno di altri registrando un + 1,8% nel primo semestre 2014, con proiezioni del +2% a fine esercizio, per un valore di mercato superiore ai 410 milioni di euro.
Infine è stato boom anche di "visitatori virtuali" sul sito sana.it e sui social: più di 10.000 utenti unici al giorno negli ultimi 7 giorni, con un + 38% rispetto al 2013 nei 4 giorni di manifestazione, e 41.732 visite al sito nei 4 giorni di manifestazione, pari a + 58% rispetto all'anno passato. Su YOUTUBE sono stati caricati 60 video riferiti a SANA2014 che hanno registrato 14.200 visualizzazioni. Un milione e 400mila le visualizzazioni complessive sulla pagina FB di SANA, e 115.000 le interazioni attive FB e Twitter nei soli 4 giorni di manifestazioni.
SANA 2014 ha chiuso lanciando un doppio arrivederci agli operatori di settore del biologico e ai visitatori: da maggio ad ottobre al Parco della Biodiversità di EXPO 2015 e a BolognaFiere per l'edizione speciale di SANA 2015, 27° Salone Internazionale del Biologico e del Naturale.
(Fonte FiereBologna)
Informazioni e materiali presentati a SANA 2014 su sana.it
Bologna, 11 settembre 2014
Ufficio Stampa SANA: Silvia Zamboni – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 051 260569 – cell.3487945426
Ufficio Stampa BolognaFiere: Gregory Picco – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. – tel. 051 282862
Macfrut rappresenta un punto di incontro e di confronto per i professionisti dell'ortofrutta, da coloro che si occupano di produzione, di commercio, a chi è impegnato nella logistica, nel packaging, nei macchinari e nella distribuzione.
Cesena, 10 settembre 2014 -
Quasi 30 convegni programmati senza contare gli incontri bilaterali fra imprese e delegazioni estere. Anche l'edizione 2014 di Macfrut si conferma ricca di appuntamenti formativi sulla ricerca e sull'innovazione.
Un'anteprima si avrà martedì 23 settembre, in sala Verde, con il convegno dal titolo: "Asparago, una coltivazione che guarda al futuro". L'appuntamento è per le ore 9 e i relatori si succederanno sia al mattino, sia al pomeriggio dalle 14.
In sala Europa, sempre martedì 23 ma dalle ore 15, si svolgerà il convegno: "La situazione produttiva e commerciale delle pere: criticità, prospettive e opportunità". A seguire la tavola rotonda sulla commercializzazione delle pere alla luce dei nuovi scenari internazionali.
Si entra nel vivo mercoledì 24 settembre (sala Verde): dalle 10 si affronta il tema dell'innovazione e della tracciabilità per una orticoltura sostenibile e di qualità. A seguire la tavola rotonda sulla tracciabilità della filiera come strumento essenziale per produzioni di qualità.
Alle 9,30 in sala Agricoltura sarà protagonista l'università. Saranno affrontati i temi legati al Tecnopolo di Cesena Ciri agroalimentare per l'ortofrutta.
Alle 10 si terrà l'inaugurazione ufficiale della fiera.
In sala Delegazioni, alle 11, si svolgerà un incontro sui rapporti fra Italia e Brasile concentrandosi sullo scambio di tecnologie e confronto di filiera orticola.
In sala Gialla, alle 11.30, si farà il punto sul programma di "Frutta nelle scuole".
Ricco anche il calendario del pomeriggio. Alle 15 Coldiretti nazionale, in sala Europa, promuove un convegno sul tema "Quali strategie per il futuro dell'ortofrutta made in Italy". Sempre ricco il programma eventi di mercoledì: in sala Agricoltura alle 15,30 si disserterà su App e internet, tema declinato sulla App della mela rossa di Cuneo Igp e del suo territorio.
Alle 15 in sala Gialla sarà affrontato un tema di stretta attualità: le opportunità commerciali tecnologiche con la Russia.
Dopo una giornata ricca come quella di mercoledì, giovedì 25 settembre si replica, anzi, si aumenta.