Tutto pronto nel Padiglione "VINO – A Taste of ITALY", dove il pubblico di EXPO 2015 da domani potrà sperimentare un incredibile viaggio, attraverso i cinque sensi, tra passato, presente e futuro del vino italiano. A inaugurare ufficialmente il Padiglione, il prossimo 23 Maggio 2015, il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, insieme al Comitato Scientifico del Padiglione, all'Architetto Italo Rota, art director dell'installazione, ai vertici di Veronafiere-Vinitaly incaricati dell'esecuzione del progetto e a tutti coloro i quali hanno reso possibile questo importante traguardo. -

Parma, 30 aprile 2015 -

Si apriranno domani anche le porte del più inedito dei Padiglioni nella storia dell'Esposizione Universale: "Vino – A Taste of ITALY".
Dopo un'intensa attività di promozione nel corso delle molteplici tappe di Vinitaly International in tutti i principali mercati esteri, il Padiglione del vino è pronto ad accogliere il pubblico di tutto il mondo, le prime delegazioni ufficiali e rappresentanti delle istituzioni, rivelando la straordinaria storia e tutta la ricchezza e varietà della produzione vitivinicola italiana.

Il Padiglione Vino – A Taste of ITALY, rappresentativo di tutti i territori vinicoli della Penisola, è una installazione curata dall'Architetto Italo Rota e sarà inaugurato ufficialmente, insieme a tutti coloro che hanno reso possibile questo importante traguardo, sabato 23 maggio alla presenza del Ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina.
Il Ministero, da sempre in prima linea nella valorizzazione del comparto vitivinicolo, ha sostenuto fin dal principio questo progetto rappresentativo della produzione italiana, affidandone la realizzazione, congiuntamente con il Padiglione Italia, a Veronafiere-Vinitaly e al Comitato Scientifico presieduto da Riccardo Cotarella.

(Fonte: ufficio stampa Veronafiere)

Giovedì, 30 Aprile 2015 08:38

Mercati internazionali ancora incerti

Non si sono ancora palesati netti segnali di tendenza. Indiscrezioni indicano per giugno l'abbattimento dei dazi Russi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 30 aprile 2015 -

Prosegue la fase di incertezza dei mercati. Nonostante una leggera tendenza verso il basso, i prezzi delle materie prime ancora non hanno preso un netto indirizzo. I ben informati prevedono un abbattimento dei dazi russi nel prossimo mese di giugno e questo potrebbe rappresentare l'ultimo ostacolo ai tanto attesi ribassi. D'altronde, i raccolti in corso sono di buona qualità e le previsioni di semina sono ottimistiche tant'è che anche l'indice dei noli è ancorato intorno ai 600 punti. Alcuni ipotizzano un rallentamento della forza d'acquisto cinesi, causa le consistenti scorte accumulate, portando quindi a rafforzarsi l'ipotesi di ulteriori riduzioni di prezzi..

Indicatori internazionali (29/4/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 601 punti e il petrolio ha ripreso un po' di quota e varia tra 56 e 57$ dollari al barile. Sul fronte l'indice di cambio €/$ si sta portando verso la parità 1,099.

MP 28apr2015

Mercato interno -
Stabile il mercato interno dove si assiste a scambi molti limitati e consumi ancora deboli.
Hanno preso quota invece la farina di Girasole e la farina di Soia, legate ai fattori congiunturali esteri. La farina di soia quotava a 370€/ton. (martedi 28/4) per il periodo Luglio 2015 - Dicembre 2016 partenza da Ravenna (18 mesi). Un prezzo che ha riscosso tiepidi apprezzamenti da parte degli operatori che molto probabilmente sono in attesa della rottura della soglia 370.
Cosa questa che però potrebbe essere pregiudicata da interventi dei Fondi di investimento o dal rialzo dell'euro che si sta manifestando nonostante l'europa sia in piena crisi "Greca".

Cereali sempre calmi, cruscami anch'essi stabili ma con ipotesi di riduzione di prezzo nella prossima decade. Al contrario alcuni derivati dei cereali sono in netta ripresa, come i distiller di mais e grano, e le farinette di mais che ormai hanno quotazioni prossime al mais stesso.
Ancora una certa variabilità è stata riscontrata sui contratti di mais relativi alla nuova campagna: da 165€ partenza Lombardia ottobre-marzo a 180€ arrivo ottobre giugno.Il valore di riferimento attuale per la merce sui porti è di 175 euro da ottobre a marzo. Valori di riferimento poiché gli acquirenti restano in attesa di prezzi più convenienti pur nella certezza che la prossima campagna partirà con prezzi superiori. In Francia hanno stimato un meno 5% di seminativo a Mais, mentre un -8% per l'Italia.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Firmata una convenzione dai presidenti Secondo Scanavino e Rossella Cantoni nell'Aula Magna della sede universitaria reggiana per valorizzare l'attività della Biblioteca Archivio dedicata ad Emilio Sereni e le attività dedicate agli studi sul paesaggio agrario. -

Reggio Emilia, 29 aprile 2015 -

La Confederazione Italiana Agricoltori - Cia e l'Istituto Alcide Cervi hanno sottoscritto una convenzione con lo scopo di valorizzare al massimo l'attività della Biblioteca Archivio dedicata ad Emilio Sereni e le attività che vi sono collegate, dedicate agli studi sul paesaggio agrario. A firmare il documento, presso l'Aula Magna della sede reggiana dell'Università di Modena e Reggio, sono stati i presidenti Secondo Scanavino e Rossella Cantoni, auspice il capogruppo S & D del Parlamento Europeo Gianni Pittella.

Un documento che rafforza la storica collaborazione della Cia con l'Istituto che ha sede a Gattatico; va ricordato infatti che l'Organizzazione agricola è l'erede dell'Alleanza Nazionale Contadini, socio fondatore dell'Istituto Cervi, e che dell'Alleanza Emilio Sereni fu presidente. Con i suoi numerosissimi studi, Emilio Sereni ha fornito un grande contributo di elaborazione teorica e di ricerca empirica alle più diverse scienze storico–sociali; tuttavia la sua fama anche a livello internazionale è legata soprattutto alla notissima "Storia del paesaggio agrario italiano" (scritta nel1955, ma pubblicata nel 1961). Tutto il materiale ereditato da un lascito di Sereni è di proprietà della Cia, che lo ha ceduto in uso gratuito all'Istituto Cervi.

Nell'ambito del rapporto di collaborazione saranno previste diverse attività, tra le quali la promozione della Biblioteca archivio Sereni, il finanziamento di borse di studio, la promozione di moduli formativi per scuole e università. La Confederazione italiana Agricoltori nel favorire la realizzazione di questi obiettivi è disponibile a finanziare, valutando anno per anno, l'attività concordata per promuovere gli studi Sereniani, sulla cultura del paesaggio agrario.

Intanto, le attività programmate per il 2015 va dalla digitalizzazione dello schedario Sereni, al lancio della Summer School Sereni sul paesaggio agrario – che giunge quest'anno alla settima edizione - nell'ambito dell'Expo milanese, dove sarà anche realizzata una mostra fotografica, che troverà poi sede permanente presso la Biblioteca Archivio di Gattatico.

(Fonte: Uff. stampa e comunicazione Cia di Reggio Emilia)

Un piano strategico che il Consiglio ha presentato a metà mandato per intensificare sforzi e azioni istituzionali. Approvato anche il bilancio con 290 voti favorevoli, 4 astenuti e 20 contrari. -

Reggio Emilia, 29 aprile 2015 -

Si gioca primariamente sulla regolazione della quantità dell'offerta, sulla qualità del prodotto (con azioni previste entro l'autunno, incluse modifiche al disciplinare di produzione) e su alcune operazioni immediate sull'export e sulla comunicazione la nuova piattaforma di lavoro del Consorzio del Parmigiano Reggiano, approvata ieri dall'assemblea dei caseifici.
Un piano strategico che il Consiglio ha presentato a metà mandato per intensificare – come ha detto il presidente Giuseppe Alai – sforzi e azioni istituzionali che contribuiscano a far fronte all'attuale difficile congiuntura e a creare, in prospettiva, condizioni di maggiore stabilità dei redditi dei produttori".

Anche in quest'occasione, il primo riferimento va alla regolazione dell'offerta, chiamando in causa sia allevatori che caseifici. "Dopo aver dato certezze anche patrimoniali agli allevatori con l'assegnazione delle quota latte da destinare a Parmigiano Reggiano – sottolinea la piattaforma di lavoro messo a punto dal Consiglio del Consorzio – ora occorre dare certezze ai caseifici, cioè la possibilità e la capacità di usare il Piano di regolazione dell'offerta in funzione delle indicazioni che emergono dal mercato".

Rispetto al 2014 (approvazione del quantitativo di produzione previsto nel 2015 da parte dei caseifici e successiva insufficiente adesione degli allevatori rispetto al quorum previsto), il Consorzio giocherà d'anticipo: le proposte, infatti, prevedono le modifiche al piano di regolazione dell'offerta 2017-2019 entro il prossimo autunno, con strumenti aggiuntivi che affideranno ai caseifici la possibilità di modulazioni temporanee. "Questi tempi – spiega il Consorzio – consentiranno di espletare il percorso di raggiungimento del quorum e le successive verifiche e approvazioni da parte delle commissioni ministeriali entro il 2016 (quando si esaurirà il piano attualmente in vigore), in tempi utili a non indurre incertezze nella filiera".

Sempre entro l'autunno saranno poi sottoposte all'assemblea dei soci una serie di modifiche al disciplinare di produzione finalizzate ad accrescere ulteriormente gli elementi di conoscenza e garanzia per i consumatori, ad accentuare il legame tra prodotto e territorio, a recuperare efficienza negli allevamenti con semplificazioni ed ammodernamenti, ad accrescere la qualità nella stagionatura e a rafforzare l'efficacia dei controlli e della vigilanza.
In tema di vigilanza, comunque, scatta già ora una serie di nuove azioni soprattutto legate al prodotto esportato, con l'ampliamento dei Paesi in monitoraggio (che da gennaio sono 62), lo stanziamento di un budget aggiuntivo sui controlli e un piano di vigilanza specifico per la ristorazione privata e collettiva.

Già entro maggio sarà poi attivo un team dedicato a progetti speciali sull'export, con azioni dirette sugli operatori della Gdo e della ristorazione per sviluppare nuove opportunità commerciali dirette per caseifici e aggregazioni di caseifici. In queste settimane sarà messo a punto anche un nuovo piano strategico per la comunicazione sul mercato interno che decollerà a settembre e, infine, è in avvio immediato un gruppo consultivo dedicato ai giovani imprenditori, finalizzato non solo ad un loro maggiore coinvolgimento, ma alla formazione vera e propria di futuri dirigenti del settore.

"Un insieme di azioni – sottolinea il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – che guarda alle emergenze legate all'attuale negativa congiuntura e, contemporaneamente, è destinato a creare condizioni più stabili di sviluppo fondate sui capisaldi rappresentati dalla regolazione dell'offerta, dalla qualità del prodotto, da un legame sempre più forte con il territorio e gli andamenti di mercato e lo sviluppo di ogni potenzialità sull'export.
Nel corso dell'Assemblea, i caseifici hanno approvato anche il bilancio 2014 del Consorzio, con 290 voti favorevoli, 4 astenuti e 20 contrari.

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Mercoledì, 29 Aprile 2015 08:39

Lenta ma costante ripresa del "Parmigiano".

Crollo del Latte spot. Derivati del latte stazionari salvo una regressione della crema milanese. "Padano" immobile.

di Virgilio Parma 29 aprile 2015 -

LATTE SPOT Ancora più giù. Rincorsa al ribasso per il latte spot. Una discesa dei prezzi ancor più accentuata per il Latte intero spot pastorizzato di provenienza estera (-6,56%). Nella seduta veronese di lunedì scorso il Latte spot crudo nazionale, perdendo il 3,68%, si è collocato tra 32,99 e 34,54 €/100 litri di latte. 28,87-29,90€/100 litri di latte è l'intervallo relativamente la quotazione del latte estero. Rispetto al mese di aprile dell'anno precedente il calo delle medie mensili corrisponde al -13,81% per il nazionale e al 15,02% per l'estero.

BURRO E PANNA I listini di burro, relativamente alle piazze prese a riferimento, confermano i valori dell'ottava precedente. Altrettanto dicasi per la Crema di Latte a uso alimentare che a Milano ha ceduto 2,67% fissando il prezzo a 1,46€/kg. Nello specifico il burro CEE è stato quotato 2,95€/kg, 3,15 il burro da centrifuga, 2,15 il burro pastorizzato e 1,95€/kg lo zangolato. Fermo a 1,55€/kg anche lo zangolato da creme fresche per la burrificazione quotato a Parma.

GRANA PADANO Nessuna variazione per il Grana Padano DOP. Il timido segnale di ripresa registrato la scorsa settimana sulla piazza milanese (+0,68%), seppure limitatamente al formaggio di 15 mesi, è rimasto un segnale sporadico che non ha avuto séguito, almeno per ora. In sintesi, il 15 mesi di stagionatura è stato confermato tra 7,10 e 7,75€/kg. e il listino del 9 mesi tra 6,35 e 6,45 €/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Lentamente ma con costanza è la ripresa di quotazione del "fresco" (12 mesi di stagionatura) di Parmigiano Reggiano. Alla seduta di venerdì scorso, 21 aprile, il "parmigiano" di 12 mesi è stato quotato 7,60-7,85 €/kg registrando un incremento pari allo 0,32% sulla settimana precedente che a sua volta era cresciuta dello 0,33%.
Immobile, da molte settimane, invece il 24 mesi di invecchiamento che si mantiene nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/Kg.

(In allegato i grafici - in galleria immagini)

Panna VR

A sorpresa la Coldiretti sfila dalle mani della Libera Associazione di Cremona la guida del Consorzio Agrario. Decisiva è stata l'assemblea parziale di Casalmaggiore. Paolo Voltini è il nuovo Presidente.

di Virgilio Parma, 26 aprile 2015 –

La potente organizzazione Libera Associazione Agricoltori Cremonesi, aderente a Confagricoltura, è stata battuta sul filo di lana dalla Federazione Provinciale Coldiretti al cui candidato è andata la carica di presidente della importante struttura economica.
Paolo Voltini, quindi, è il nuovo presidente del Consorzio Agrario di Cremona e il prossimo giovedi 30 aprile i delegati eleggeranno il nuovo consiglio di amministrazione.

Difficile, sino a qualche mese fa, pensare che, uno degli ultimi baluardi di Confagricoltura, potesse passare sotto il controllo di Coldiretti ma, a quanto pare, i rappresentanti di Confagricoltura hanno preferito confrontarsi sulle beghe interne piuttosto che con Coldiretti per il controllo del "gioiellino di famiglia", il Consorzio Agrario.

Decisiva è stata l'ultima assemblea parziale dove la Coldiretti non ha lasciato a casa alcun voto a sua disposizione e forte del fatto che il neo eletto presidente, Paolo Voltini, oltre a essere il presidente provinciale della Coldiretti è anche il numero uno del Consorzio Casalasco del Pomodoro titolare tra l'altro del marchio "POMI'", è riuscita a far valere la superiorità numerica.

Fortissima sul territorio nazionale la Coldiretti con la conquista del Consorzio Agrario di Cremona, ultima roccaforte Confagricoltura nel panorama dei Consorzi Agrari (rimane Bolzano), ha dimostrato come la squadra unita vinca anche sui terreni più difficili e Cremona era probabilmente il più difficile in assoluto.

Se dal versante numerico la proiezione avrebbe dovuto favorire la "Libera", il loro dissidio interno ha prevaricato l'obiettivo collettivo, forse anche per un difetto di presunzione numerica. Fatto sta che, nonostante le sollecitazioni del presidente confederale Mario Guidi, i soci della "Libera" hanno preferito la questione privata alla questione collettiva.

Monolitica come sempre la Coldiretti, guidata con fermezza e durezza da Roma dal "filosofo" Vincenzo Gesmundo, sta procedendo a passo svelto verso la creazione della nuova "federconsorzi" questa volta sotto l'unica guida Coldiretti.

Criticato da certa stampa (Il Fatto e l'Espresso ad esempio) per i suoi stipendi milionari, Vincenzo Gesmundo sta dimostrando di meritare tutto quanto il proprio stipendio soprattutto se riuscirà nel suo intento di portare a casa il residuo tesoretto della vecchia Federconsorzi pari a circa 800 milioni di euro.

Intanto Bandiera Gialla sventola anche a Cremona.

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 17 26 aprile 2015

(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)
SOMMARIO

1.1 editoriale La Festa della Liberazione 70 anni dopo. Meglio non dimenticare.
2.1 cereali Mercati, tutto pare normale ma, tra alti e bassi le previsioni sono incerte.
3.1 Lattiero caseario Deboli segnali di ripresa per il Grana Padano di 15 mesi.
4.1 vino Gutturnio: la vittoria della semplicità
4.2 Expo2015 Ospitalità espositiva per le piccole imprese agroalimentari.
4.3 consumi Crescono i consumi alimentari e crescono i discount ( +3,6%)
5.1 expo2015 Prenotabile il 60% degli alberghi. Partenza a rilento per expo2015
5.2 cooperazione alimentare I negozi cooperativi "Qui da Noi" fanno rete.
6.1 terremoto Via Libera alla proroga per le imprese agricole e agroindustriali.
7.1 mais e soia Dati previsionali aprile 2015
8.1 concorso enologico Terre della Baronia vince il "Gran Vinitaly 2015"
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 17 COP

Domenica, 26 Aprile 2015 10:44

Gutturnio: la vittoria della semplicità

Il 'frizzante' delle colline piacentine verrà premiato all'Expo dopo il riconoscimento ricevuto al Vinitaly. Si tratta del Gutturnio Doc az. agr.'Il Poggiarello' che vince il premio speciale "Denominazione di origine 2015".

di A.K. - Piacenza, 26 aprile 2015 - Si intrufola tra i vini più complessi, di struttura, quelli che hanno nomi altisonanti e vince, dopo una lunga e laboriosa selezione fatta da esperti enologi e sommelier.
E' il Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello.

E, a coronare questa vittoria, ci sarà anche un ulteriore riconoscimento perché la premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.

Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini, al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini, al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello, Scrivello di Travo (PC), al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli, al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino.

I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

L'iniziativa che vuol far risaltare Lifestyle Italiano è di un ristorante e di una rivista online. Nei sei mesi dell'Expo 2015 Italia a Tavola e Cost metteranno a disposizione gratuitamente delle aziende alimentari italiane spazi per iniziative espositive e d'incontro in pieno centro a Milano. Una location esclusiva in cui organizzare eventi e presentazioni con la collaborazione di cuochi, barman e altri professionisti.

di A.K. - Parma, 26 aprile 2015 - Le piccole imprese dell'agroalimentare che non hanno avuto la possibilità di avere uno spazio all'interno dell'Expo potranno emergere e farsi conoscere.

Una possibilità in più che nasce da una iniziativa concepita per ricreare un luogo di incontro ottimale fra produttori, consumatori, turismo internazionale per la presentazione del cibo italiano e dei suoi protagonisti, in un contesto capace di valorizzare lo stile italiano anche nell'enogastronomia.

L'obiettivo è quindi quello radunare la filiera delle piccole e grandi eccellenze italiane dando loro uno standing privilegiato nel cuore del nuovo polo commerciale Garibaldi (secondo distretto più visitato di Milano per l'occasione dopo il nucleo fieristico di Rho).

Per allietare gli amanti della cultura enogastronomica sarà anche allestita una mostra permanente (da maggio a ottobre 2015) dei vignettisti più famosi d'Italia che hanno realizzato in esclusiva per Italia a Tavola (nella rubrica Tiramisù) una serie di opere dedicate al piacere del cibo. Dal pranzo, passando dall'aperitivo, fino al dopo cena, il Cost Hub sarà uno degli avamposti degli eventi Fuori Salone di Expo 2015. La struttura è dotata di ampi spazi ricettivi (600 pax in piedi e 150 posti a sedere), di cucine e magazzini organizzati per svolgere differenti attività di preparazione e lavorazione di materie prime e cibi.

Fiore all'occhiello della location sono anche le sei ampie vetrine su via Tito Speri davanti la stazione ferroviaria Garibaldi che collega il centro di Milano a Rho Fiera dove avrà luogo EXPO 2015. Salvo esigenze particolari, Il Ristorante Cost mette a disposizione degli imprenditori (senza alcun onere di affitto), la location per una giornata intera (dalle ore 9.00 del mattino fino a notte inoltrata).

Le aziende partecipanti avranno per un giorno intero la possibilità di organizzare incontri di lavoro, degustazioni, micro eventi, presentazioni ecc. Il calendario delle degustazioni prevederà una serie di eventi gratuiti e aperti al pubblico firmati dalla passione e dalla creatività dei nostri rappresentanti del settore agroalimentare.

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In aumento a Febbraio anche il fatturato dell'industria alimentare (+1,9%).

Roma. - L'alimentare traina la ripresa con un aumento dello 0,5 per cento delle vendite al dettaglio e dell'1,9 per cento del fatturato dell'industria alimentare rispetto allo scorso anno.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio al dettaglio e sul fatturato e gli ordinativi industriali a febbraio 2015. Dopo l'incremento registrato a gennaio su base annuale del 2,9 per cento, il commercio al dettaglio alimentare - sottolinea la Coldiretti - continua a registrare una positiva inversione di tendenza con risultati particolarmente positivi a febbraio per effetto soprattutto dei discount alimentari che aumentano addirittura del 3,6 per cento e si classificano come la forma distributiva (alimentare e non) con il maggior incremento nel mese considerato.

L'aumento di spesa alimentare è il segno piu' tangibile della ripresa poiché è - precisa la Coldiretti - la seconda voce del budget familiare dopo l'abitazione ed è destinata ad avere un effetto traino sull'intera economia. I consumi alimentari - riferisce la Coldiretti - hanno toccato il fondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimi del 1981, sulla base dei consumi finali delle famiglie a valori concatenati dell'Istat. I risultati del mese di gennaio fanno sperare per una definitiva inversione di tendenza nel 2015 che – conclude la Coldiretti - dovrebbe finalmente chiudersi con un risultato positivo sul mercato interno.

(Fonte Coldiretti 22 aprile 2015)

L'iniziativa – intitolata "QUI DA NOI, quali opportunità?" – ha visto la partecipazione di circa 50 cooperative agroalimentari di Fedagri aderenti al progetto, che hanno colto l'occasione per rapportarsi fra loro per ampliare l'offerta dei propri punti vendita, attraverso un vero e proprio scambio reciproco di diverse tipologie di prodotti agroalimentari

Bologna - Un momento di confronto importante, progettuale e strategico, per approfondire l'interscambio di prodotti ed esperienze e definire mezzi e strumenti promozionali finalizzati a valorizzare le produzioni. Questo l'obiettivo – pienamente raggiunto – del Business Forum organizzato e promosso nei giorni scorsi a Bologna da Fedagri-Confcooperative per fare il punto sul progetto "QUI DA NOI", la rete di negozi di vendita diretta delle cooperative aderenti, che sta vivendo una fase di svolta mirata alla valorizzazione della qualità e tipicità dei prodotti cooperativi anche attraverso una attività di comunicazione efficace, dinamica e moderna.

L'iniziativa – intitolata "QUI DA NOI, quali opportunità?" – ha visto la partecipazione di circa 50 cooperative agroalimentari di Fedagri aderenti al progetto, che hanno colto l'occasione per rapportarsi fra loro per ampliare l'offerta dei propri punti vendita, attraverso un vero e proprio scambio reciproco di diverse tipologie di prodotti agroalimentari provenienti da varie regioni d'Italia, ma anche per condividere esperienze e progetti di marketing.
Rossana Turina, responsabile nazionale Fedagri del progetto QUI DA NOI, ha sottolineato come "uno degli obiettivi principali è oggi rendere più visibili i punti vendita delle cooperative agroalimentari che aderiscono al progetto, con un più intenso coinvolgimento, una maggiore rivitalizzazione e quindi una migliore visualizzazione del marchio, a partire da un discorso di layout o di franchising leggero che renda più facilmente identificabili i negozi QUI DA NOI, ma anche attuando un sistema di stringenti rapporti di collaborazione anche con le cooperative sociali, culturali e del turismo".

"Il brand QUI DA NOI – ha continuato Turina – vuole essere uno strumento identificativo dei prodotti cooperativi, trasmettendo la garanzia che sono realmente made in Italy, hanno un percorso territoriale e una valenza specifica in termini di qualità e sicurezza alimentare, quali fattori essenziali proprio per garantire qualità al pianeta. In tal senso condividiamo il focus di EXPO 2015, una vetrina mondiale alla quale parteciperemo come Confcooperative e come Fedagri. Pur nell'innovazione, quindi, salvaguardiamo le tradizioni promuovendole con una comunicazione giovane e fresca incentrata sui valori delle nostre eccellenze agroalimentari".
"È fondamentale – ha spiegato Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna – continuare con sempre maggiore incisività a fare rete fra le cooperative per valorizzare al meglio le produzioni agroalimentari e i territori di produzione, ma anche per diffondere i valori etici cooperativi utilizzando una comunicazione innovativa ed efficace in grado di cogliere ogni possibile opportunità di promozione offerta dal web e dai social media, anche in termini di food e tour blogger".

Carlo Piccinini, presidente di Fedagri-Confcooperative Emilia Romagna si è soffermato su alcuni dati importanti: "in Italia – ha detto – la vendita diretta di prodotti agroalimentari rappresenta circa il 5% del mercato e le nostre cooperative non intendono certo ignorare un dato così significativo. Riteniamo sia importante far conoscere al pubblico i prodotti che vengono dalla terra, con una filiera certa e garantita e soprattutto con i valori alle spalle che sono tipici del movimento cooperativo. Con gli interscambi tra le varie cooperative si può permettere anche la conoscenza di prodotti tipici tra territori e regioni diverse per far apprezzare al meglio la grandi differenze enogastronomiche che sono uno dei valori delle eccellenze del nostro Paese: basti pensare che nelle cooperative agroalimentari italiane in media il 99% della materia prima è di origine nazionale".

(Fonte Confcooperative 20 aprile 2015)

Terremoto, agricoltura. Via libera da parte della Direzione generale Agricoltura di Bruxelles alla proroga per imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione. Bonaccini: "Decisione che porta equità tra le imprese". Ora il provvedimento va alla Commissione.

Bologna – Via libera da parte della Direzione generale agricoltura di Bruxelles al riconoscimento della proroga di un anno per le imprese agricole e agroindustriali per completare i lavori di ricostruzione e ripristino dei danni subiti dal sisma del maggio 2012. Ora l'ultimo passaggio, per completare l'iter europeo del provvedimento, sarà il vaglio del Collegio dei Commissari.
La decisione - che accoglie le richieste della Regione Emilia-Romagna ufficialmente presentate all'Ue dal Governo italiano - estende la durata degli aiuti per compensare i danni causati alle imprese del settore agro-industriale modificando di fatto i vincoli temporali fissati precedentemente sulla base dei vigenti orientamenti sugli aiuti di stato.

«Una buona e attesa notizia. Ringrazio il Ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'importante lavoro svolto. E' una decisione, quella assunta dalla Direzione generale agricoltura e in attesa del vaglio finale da parte della Commissione, che consegna tranquillità ma soprattutto equità tra imprese del settore primario e le altre. Un chiaro beneficio- e il mio ringraziamento va a tutti coloro che lo hanno consentito - a un territorio così duramente colpito non solo dal sisma del maggio 2012 ma da ulteriori e successive calamità, come l'alluvione del gennaio 2014 e le trombe d'aria. A chi fa polemiche, noi rispondiamo con i fatti», ha commentato il presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

La Dg Agricoltura ha accolto la richiesta – inviata dalla direzione generale del dipartimento delle Politiche europee ed internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole - di fissare al 29 maggio 2017 il termine ultimo per il pagamento dei contributi alle aziende agricole danneggiate dal sisma. La presentazione delle domande per le imprese agricole resta fissata al 30 giugno 2015 (come per le altre imprese ) i lavori dovranno essere ultimati entro il 30 settembre 2016 per consentire la liquidazione la e rendicontazione entro maggio 2017 .
«Il provvedimento – sottolineano l'assessore alle Attività produttive e alla ricostruzione post sisma Palma Costi e l'assessore all'Agricoltura Simona Caselli - permette di mitigare la disparità di trattamento tra le imprese agricole e le altre imprese insita nelle decisioni comunitarie sugli aiuti di Stato». Infatti per le imprese agricole il saldo di tutti i contributi deve avvenire entro 4 anni dal verificarsi dell'evento, e quindi entro il maggio 2016, mentre per le altre imprese non era prevista alcuna scadenza per i saldi dei danni subiti. "Il provvedimento rappresenta quindi una decisione eccezionale della quale va ringraziata la Commissione europea che è andata in deroga alle regole vigenti sugli orientamenti comunitari del settore agricolo."

In attesa della decisione della Commissione europea sulla richiesta di proroga dei termini di pagamento, il Commissario Bonaccini aveva prorogato al 30 aprile i termini per le domande di contributo delle imprese agricole attive nei settori della produzione primaria, della trasformazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell'Allegato I del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'ordinanza commissariale però non variava il termine di esecuzione degli interventi fissato, da precedenti ordinanze, al 31 dicembre 2015 perché strettamente connesso ai termini per i pagamenti imposti dalla Commissione europea.

(Fonte Regione Emilia Romagna)

Domenica, 26 Aprile 2015 09:08

Mais & Soia: aprile 2015

Mais e Soia dati previsionali 2014 - 2015 

 

MAIS: Dati previsionali per 2014-15

 La produzione globale di Mais per la stagione 2014-15 è prevista a 991.92 Mio t, leggermente superiore rispetto alle stime di Marzo (+0.2%).
 In Serbia le piogge autunnali hanno ritardato la mietitura ed il raccolto è atteso in aumento (+0.9 Mio t) rispetto alle previsioni formulate a Marzo.
 Anche in Messico la produzione è prevista in crescita (+0.8 Mio t), per l'aumento delle aree dedicate alla coltivazione di Mais e la presenza eccezionale di piogge invernali.
 In Argentina il raccolto è atteso in aumento (+0.5 Mio t) per l'aumento della resa dei terreni e per l'abbondante umidità del terreno.
 Questi aumenti produttivi sono parzialmente bilanciati da una ulteriore diminuzione della produzione prevista per il Sud Africa.
 Gli stock finali globali sono previsti al livello record 188.46 Mio t, in aumento dell'1.7% rispetto alle stime del mese scorso; gli aumenti più significativi sono previsti negli Stati Uniti, in Indonesia e in Cina.

screenshot 3


SOJA: Dati previsionali per 2014-15
La produzione mondiale di semi di Soia per la stagione 2014-15 è confermata al livello record di 315.46 Mio t (+0.1% rispetto alle stime di Marzo 2015).
 La produzione statunitense è invariata, mentre si rilevano aumenti in Argentina ed Uruguay, bilanciati in parte da una minor produzione attesa in India (9.8 Mio t, -0.7 Mio t) a causa della brevità della stagione dei monsoni.
 In Argentina, terzo produttore dopo USA e Brasile, la produzione è prevista a 57 Mio t (+1 Mio t rispetto alle previsioni del mese scorso), riflettendo l'aumento delle rese favorito dal clima mite.
 In Uruguay le aree coltivate sono stimate in aumento.
 Gli stock finali di semi di Soia si confermano al livello record di 89.55 
Mio t, con la riduzione degli USA compensata dall'aumento dell'Argentina.

(In allegata GALLERIA IMMAGINI le altre tabelle e i grafici)

(fonte CLAL)

Assegnate 75 medaglie su quasi 3.000 vini iscritti. Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere di Latina in Lazio si aggiudica il Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", insieme alla Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania) e alla Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania). Le premiazioni nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.

Verona – È l'italiana Azienda Agricola G. Milazzo - Terre della Baronia di Campobello di Licata (AG - Italia) la vincitrice del Premio speciale "Gran Vinitaly 2015", assegnato alla cantina che ha ottenuto il maggior punteggio in base a due medaglie conseguite in gruppi diversi del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, svoltosi a Verona dal 13 al 16 aprile 2015.

I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.
Tre le aziende vincitrici del Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", attribuito al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio calcolato dalla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di "Gran Menzione". Si tratta della Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania); del Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere (LT - Italia) e della Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania).
Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini Soc. Agr. di Lavarini Massimo & C. S.S. - Negrar (VR); al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini S.r.l. - Soligo di Farra di Soligo (TV); al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello - Scrivello di Travo (PC); al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli S.r.l. - Atessa (CH); al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto S.r.l. - San Pietro di Feletto (TV) e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino S.c.a. - Sarche (TN).
In palio, per i vini italiani, anche il premio "Banco Popolare", assegnato al Vin Santo del Chianti Doc "Il Conio" 2005 della Eredi Benito Mantellini Az. Agr. S.S. - Terranova Bracciolini (AR), per aver conseguito il miglior punteggio in assoluto fra tutti i vini italiani di tutte le categorie previste dal regolamento del 22° Concorso Enologico Internazionale.

Dei 3.000 campioni iscritti, 2.585 sono stati ammessi a giudizio; di questi, i 720 che hanno ottenuto un punteggio di almeno 82/100, per un massimo del 30% dei campioni di ciascuno gruppo di ogni categoria, sono stati premiati con diploma di "Gran Menzione". I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

La premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
Durante le selezioni dei vini partecipanti al 22° Concorso Enologico Internazionale sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.275 schede di valutazione pari a 246.395 giudizi parziali.
Organizzato da Veronafiere - Vinitaly in collaborazione con Assoenologi, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo economico. Il servizio di sommelier è stato gestito grazie alla Fondazione Italiana Sommelier.

La classifica completa dei premiati con Medaglia e Gran Menzione sono consultabili al link:
www.vinitaly.com/concorsoenologico

 

(Veronafiere 20 aprile 2015)

L'influenza aviaria ha messo in fibrillazione il mercato statunitense. Mercato nazionale ancora molto tranquillo e gli operatori restano in attesa di quotazioni più ridotte.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 aprile 2015 -

Prosegue la difficoltà interpretativa del mercato internazionale delle materie prime.

Le aspettative di poter vedere finalmente stabilizzati i prezzi dopo la diffusione dei dati USDA si sono volatilizzate di fronte alla continua altalenanza dei prezzi. Nonostante non si avvertano segnali di scarsità di prodotto e i dati sui raccolti siano positivi così come pure riguardo le previsioni di semina e l'indice dei noli, per quanto leggermente risalito, si mantenga su valori assolutamente dignitosi, i prezzi continuano a non rispettare le aspettative degli operatori. Dalla Cina non giungono notizie diverse dalle previsioni di mercato mentre la Russia, a causa dei dazi, non sta vivacizzando i mercati così come l'Europa che, a causa dei ridotti consumi, non sta dimostrando particolari segnali di vivacità.
Sul mercato Americano invece, nell'ultima settimana, tiene banco l'Influenza Aviaria. Non che il mercato avicolo sia particolarmente rappresentativo (1/5 dei consumi e dei mangimi) ma tanto basta per mantenere in fibrillazione i prezzi sui quali si osserva anche qualche intervento dei fondi d'investimento.

Indicatori internazionali (23/4/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 600 punti e il petrolio ha ripreso un po' di quota e varia tra 56 e 57$ dollari al barile. Sul fronte valutario si sta assistendo a un leggero rafforzamento del dollaro che ha portato l'indice di cambio a 1,07703.

MP indicatori

Mercato interno -
Nessuna nuova sul mercato interno dove gli scambi sono sempre limitati e i consumi ridotti.

Le uniche novità riguardano gli incrementi fatti registrare dalla farina di Girasole e dalla farina di Colza a seguito della limitata disponibilità di merce. Le offerte di farina di soya, che mercoledi quotava, per il periodo Luglio2015 Dicembre 2016, a 373€ partenza da Ravenna (18 mesi), non ha suscitato entusiasmi, tutti in attesa dei 370€ o addirittura meno. Una attesa che dura da ben 45 giorni e che probabilmente non sarà soddisfatta troppo presto posto che ieri ha quotato ben 378€.
Cereali e derivati sostanzialmente calmi, eccezion fatta per il Distiller di mais e Grano, per i quali si è registrato una impennata. Prosegue la tendenza al ribasso dei cruscami.
I contratti di mais sulla nuova campagna si sono invece leggermente abbassati di quotazione: 167€ partenza Lombardia ottobre-marzo a 182 arrivo ottobre giugno. I valori di riferimento per la merce sui porti indca 175 euro da ottobre a marzo, ma agli acquirenti stanno ancora guardare, pur nella certezza di prezzi più' alti per la prossima campagna, nella speranza di nuovi ribassi per la campagna in corso che comunque segnerà un riporto importante sulla prossima 2015/2016. Il mercato delle Bionergie si è movimentato solo su questa certezza, con diversi impianti che hanno preferito ridurre l'utilizzo di biomassa verde.

 

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

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Nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e nuovo punto vendita. Domani l'inaugurazione del Caseificio Oratorio S. Giorgio di Carpi: investiti 1,2 milioni di euro. -

Modena, 22 aprile 2015 -

L'ultimo caseificio cooperativo di Carpi investe e si amplia. L'Oratorio S. Giorgio presenta domani – giovedì 23 aprile -, ricorrenza di S. Giorgio Martire, il nuovo magazzino per la stagionatura del Parmigiano Reggiano e il nuovo punto vendita. L'inaugurazione e benedizione delle strutture sono in programma alle 10.30; intervengono il vescovo di Carpi mons. Francesco Cavina, l'assessore regionale all'Agricoltura Simona Caselli, il consigliere delegato all'Agricoltura della Provincia Romano Canovi, il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i presidenti di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco, del Consorzio del Parmigiano Reggiano Giuseppe Alai e della sezione modenese del Consorzio Aldemiro Bertolini.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio, che l'anno scorso ha festeggiato gli ottanta anni di attività (la cooperativa è stata costituita nel 1933, ma le prime forme di Parmigiano Reggiano sono state prodotte nel 1934), ha investito 1,2 milioni di euro per realizzare le nuove strutture. È stato costruito un nuovo magazzino con scalere antisismiche, mentre il vecchio magazzino, che era stato danneggiato dal terremoto del 2012, è stato adeguato alle norme antisismiche; complessivamente i due magazzini per la stagionatura 24-36 mesi possono contenere 15 mila forme di Parmigiano Reggiano. È completamente nuovo il punto vendita, più grande del precedente e con un'offerta di prodotti più ampia.

Il caseificio Oratorio S. Giorgio ha otto soci che, grazie ai recenti investimenti effettuati con i contributi del Piano regionale di sviluppo rurale, aumenteranno il conferimento di latte a 30 mila quintali annui; presidente del caseificio è il correggese Attilio Redolfi, mentre il vicepresidente è il carpigiano Emilio Cavazzuti. La produzione annua di Parmigiano Reggiano sfiora le 6 mila forme; oltre il 60 per cento del prodotto è venduto nei due spacci (il secondo si trova all'interno del mercato coperto di Carpi).

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Lieve recupero anche per il Parmigiano Reggiano di 24 mesi. Fermi i listini del burro e delle creme a uso alimentare. Segnali di cedimento per il Latte spot.

di Virgilio 22 aprile 2015 -
LATTE SPOT Un altro piccolo segnale di cedimento del latte spot sulla piazza di Verona è stato registrato lunedi scorso. 34,02€/100/litri di latte è stata la minima quotazione del latte crudo spot nazionale e 36,09 il valore massimo contrattato. Una tendenza al ribasso replicata anche anche dal latte intero spot di provenienza estera che lo sorso lunedì è stato quotato tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte (-3,17% sulla precedente quotazione).

BURRO E PANNA Dopo l'ondata ribassista delle ultime due settimane i listini di burro, determinati alla borsa milanese, hanno mantenuto i prezzi della precedente ottava. Nello specifico il burro CEE è stato quotato 2,95€/kg, 3,15 il burro da centrifuga, 2,15 il burro pastorizzato e 1,95€/kg lo zangolato.
Come era stato anticipato dalla seduta borsistica reggiana, il burro zangolato da creme fresche quotato lo scorso venerdì alla borsa di Parma, ha ceduto il -3,13% collocandosi a 1,55€/kg. Stabilizzati invece i listini delle creme a uso alimentare. 1,47-1,52€/kg e 1,50€/kg le quotazioni registrate rispettivamente a Verona e Milano.

GRANA PADANO Lieve segnale di ripresa del Grana Padano limitatamente al formaggio più stagionato. A Milano, realizzando un +0,68% , il 15 mesi di stagionatura è stato quotato tra 7,10 e 7,75€/kg. mentre è rimasto stabile il listino del 9 mesi con quotazione compresa tra 6,35 e 6,45 €/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Guadagna 5 centesimi il Parmigiano Reggiano fresco alla Borsa di Parma.
Nessuna variazione invece per il prodotto più stagionato che, da febbraio, si mantiene nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/Kg. Realizzando un +0,33% il 12 mesi di stagionatura colloca il listino tra 7,55 e 7,85 €/Kg.

 

Il gutturnio riserva 2010 della Cantina si riconferma campione di casa a Verona. Gran Menzione ottenuta all'edizione 2015 di Vinitaly. -

Piacenza, 21 aprile 2015 -

È ancora il Duca di Ferro, pregiato gutturnio riserva, a portare in alto i colori di Cantine Casabella grazie alla Gran Menzione ottenuta all'edizione 2015 di Vinitaly, i cui risultati sono giunti solo ieri. Un vino che ricorda nei forti sentori di cuoio e di vaniglia, percepiti durante l'affinatura in barriques, la tradizione della Terra del Vino, che continua ad alimentarsi di profumi caratteristici e sapori armonici ed eleganti.
Il Duca di Ferro è l'emblema di questa terra: è un vino potente ed elegante, caratteristiche che riprendono la figura epica cui il vino si ispira. È un inno alla terra del Mont'Arquato, di Castell'Arquato, splendido borgo medievale, protagonista di indimenticabili vicende storiche. Così come tutta la linea "Mont'Arquato".

La Gran Menzione a Vinitaly, dopo il prestigioso premio "Denominazione di Origine" del 2014, proprio nell'anno del Centenario della cantina, è una conferma del lavoro svolto fino a questo momento. Un lavoro che parte dall'attenzione per un territorio storicamente vocato alla produzione enologica e che giunge ai grandi numeri dell'esportazione della cantina, che va a toccare tutti e cinque i continenti, amplificando il nome di Piacenza e di Castell'Arquato.

Protagonista della linea il Duca di Ferro, il cui abito grafico riprende nella linea elegante ed armoniosa la storica armatura del Duca Alessandro Farnese, accanto allo stemma del Mont'Arquato.
"Siamo molto soddisfatti anche di questo risultato" ha commentato il direttore di Cantine Casabella Gianfranco Rossi. "È la conferma che stiamo crescendo, bene e con ottimi prodotti che vanno a colpire nella giusta direzione. Vinitaly si conferma un'ottima vetrina internazionale e siamo lieti che, ancora una volta, il nostro lavoro abbia ottenuto i riscontri sperati".
È un risultato che giunge nell'anno di Expo2015, anno in cui Cantine Casabella propone un omaggio a questa terra con la linea "I Vini della Tradizione": gutturnio e malvasia rifermentati in bottiglia, ispirati alla metodologia usata ancora oggi, come un tempo, nelle nostre campagne.

In allegato scaricabile la brochures del Duca di Ferro

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Al concorso del Vinitaly, considerato uno dei più rigorosi al mondo, hanno partecipato 2.585 vini provenienti da 32 paesi. -

Modena, 21 aprile 2015

Sono sei i premi conquistati dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena al 22esimo concorso enologico internazionale di Vinitaly, svoltosi alla Fiera di Verona dal 12 al 16 aprile. La Cantina S. Croce di Carpi ha vinto una medaglia d'argento con il suo Emilia Igt Lambrusco semisecco "Il Castello" 2014 e una gran menzione con il Lambrusco di Sorbara doc secco 2014.

La Cantina Formigine Pedemontana ha ottenuto due gran menzioni: una per il Lambrusco Igt Emilia rosato frizzante "Tramontino" 2014 e una con il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" 2014. La Cantina Settecani di Castelvetro ha ricevuto una gran menzione per l'Emilia Igp Lambrusco rosato secco "Vini del Re" 2014, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ha conquistato una gran menzione con il Lambrusco Mantovano dop secco "P1946" 2014.

I vini premiati potranno fregiarsi di una speciale etichetta identificativa. Al concorso del Vinitaly, considerato uno dei più rigorosi al mondo, hanno partecipato 2.585 vini provenienti da 32 paesi. Sono state assegnate complessivamente 75 medaglie; i vini delle cantine cooperative italiane hanno conquistato dodici medaglie e un premio speciale. Tutte le cantine saranno premiate durante l'Expo di Milano nel padiglione "Vino – A taste of Italy".

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Conclusa a Verona la competizione più partecipata al mondo con campioni da 32 Paesi. La siciliana Terre della Baronia vince il Premio speciale "Gran Vinitaly 2015". Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere di Latina in Lazio si aggiudica il Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", insieme alla Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania) e alla Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania). Le premiazioni nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano. -

Verona, 21 aprile 2015 –

È l'italiana Azienda Agricola G. Milazzo - Terre della Baronia di Campobello di Licata (AG - Italia) la vincitrice del Premio speciale "Gran Vinitaly 2015", assegnato alla cantina che ha ottenuto il maggior punteggio in base a due medaglie conseguite in gruppi diversi del 22° Concorso Enologico Internazionale di Vinitaly, svoltosi a Verona dal 13 al 16 aprile 2015.
I vini iscritti quest'anno alla competizione enologica più rigorosa e selettiva al mondo sono stati quasi 3.000, con record di 32 Paesi partecipanti, tra i quali per la prima volta Svezia, Giappone e Taiwan.

Tre le aziende vincitrici del Premio speciale "Vinitaly Nazione 2015", attribuito al produttore di ogni Paese che ha ottenuto il maggior punteggio calcolato dalla somma delle valutazioni riferite ai migliori tre vini insigniti del diploma di "Gran Menzione". Si tratta della Winzer Sommerach - Der Winzerkeller - Sommerach (Germania); del Casale del Giglio Az. Agr. S.r.l. - Le Ferriere (LT - Italia) e della Vincon Vrancea S.A. - Focsani (Romania).

Il Premio speciale "Denominazione di Origine 2015", assegnato al vino di ogni denominazione di origine italiana che in assoluto ha conseguito il miglior punteggio (a condizione che per ogni denominazione di origine abbiano partecipato almeno 40 campioni), è stato attribuito all'Amarone della Valpolicella Docg 2010 Lavarini Soc. Agr. di Lavarini Massimo & C. S.S. - Negrar (VR); al Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore Spumante Extra Dry "2" 2014 Progettidivini S.r.l. - Soligo di Farra di Soligo (TV); al Gutturnio Doc Frizzante "Tradizione Piacentina" 2014 Az. Agr. Il Poggiarello - Scrivello di Travo (PC); al Montepulciano d'Abruzzo Doc "Val di Fara - Selezione di Famiglia" 2013 Spinelli S.r.l. - Atessa (CH); al Prosecco Doc Treviso Spumante Brut 2014 Sanfeletto S.r.l. - San Pietro di Feletto (TV) e al Trentino Doc Moscato Giallo Vino Biologico 2014 Cantina Toblino S.c.a. - Sarche (TN).

In palio, per i vini italiani, anche il premio "Banco Popolare", assegnato al Vin Santo del Chianti Doc "Il Conio" 2005 della Eredi Benito Mantellini Az. Agr. S.S. - Terranova Bracciolini (AR), per aver conseguito il miglior punteggio in assoluto fra tutti i vini italiani di tutte le categorie previste dal regolamento del 22° Concorso Enologico Internazionale.

Dei 3.000 campioni iscritti, 2.585 sono stati ammessi a giudizio; di questi, i 720 che hanno ottenuto un punteggio di almeno 82/100, per un massimo del 30% dei campioni di ciascuno gruppo di ogni categoria, sono stati premiati con diploma di "Gran Menzione". I primi venti vini di ogni categoria e gruppo previsti dal regolamento che hanno ottenuto il miglior punteggio sono stati rivalutati da tre commissioni diverse e quelli che hanno ottenuto le migliori performance sono stati rispettivamente insigniti con Gran Medaglia d'Oro, Medaglia d'Oro, Medaglia d'Argento e Medaglia di Bronzo. In totale sono state attribuite 75 medaglie: 17 Gran Medaglie d'Oro, 18 Medaglie d'Oro, 23 Medaglie d'Argento e 17 Medaglie di Bronzo.

La premiazione dei vini vincitori di medaglia sarà uno degli eventi organizzati nel Padiglione "Vino – A taste of Italy", durante l'Expo di Milano.
Durante le selezioni dei vini partecipanti al 22° Concorso Enologico Internazionale sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.275 schede di valutazione pari a 246.395 giudizi parziali.
Organizzato da Veronafiere - Vinitaly in collaborazione con Assoenologi, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo economico. Il servizio di sommelier è stato gestito grazie alla Fondazione Italiana Sommelier.

(Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)

Dalle 10,00 alle 18,00 a Polesine Parmense l'evento con 50 grandi cuochi dell'Associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi

Parma, 20 aprile 2015 - Oggi, all'Antica Corte Pallavicina di Polesine Parmense, 9 caseifici del Parmigiano Reggiano saranno presenti alla grande kermesse della cucina e dei prodotti enogastronomici di eccellenza di Chef to Chef emiliaromagnacuochi.

In un contesto rurale ancora intatto e in edifici risalenti al 1300, andrà infatti in scena l'evento "Centomani di questa terra", che accoglierà giornalisti, foodies, esperti e produttori per una giornata all'insegna dell'enogastronomia e della cucina di qualità dell'Emilia-Romagna.
Dalle ore 10,00, oltre 50 chef dell'associazione Chef to Chef emiliaromagnacuochi saranno all'opera per offrire al pubblico la possibilità di assaggiare, scoprire e conoscere i prodotti del territorio reinterpretati e abbinati in varie declinazioni.

Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che per due anni ha confermato il proprio sostegno alla manifestazione come sponsor principale, sarà presente quest'anno, accompagnato da 9 caseifici (3 di Modena, 3 di Reggio Emilia, 2 di Parma e uno di Mantova), per presentare in anteprima la "Parmigiano Reggiano Identity".

Questa manifestazione, che si terrà all'inizio del prossimo anno, sarà una giornata di incontro tra i produttori e gli operatori dell'alta gastronomia per accorciare ulteriormente la filiera con i principali interpreti del prodotto. La "Parmigiano Reggiano Identity", infatti, offrirà ai protagonisti della ristorazione d'alta qualità la possibilità di conoscere direttamente le diverse realtà artigianali e permetterà agli chef e agli operatori di scegliere in modo consapevole il Parmigiano Reggiano più adatto alle proprie esigenze (tipo di cucina e caratteristiche del locale) e ai gusti dei clienti.

"A 10 giorni dall'avvio di Expo 2015sottolinea il Consorzio del Parmigiano Reggiano - il presentare in anteprima questo evento assume un significato strettamente legato a quelli che saranno alcuni dei temi portanti dell'esposizione universale che prenderà vita a Milano dal 1 maggio".
"Il Parmigiano Reggiano, infatti – prosegue il Consorzio - è caratterizzato da una forte biodiversità che verrà sottolineata in modo particolare proprio in occasione dell'evento del 20 aprile, visto che ognuno dei caseifici partecipanti all'anteprima sarà rappresentativo di una particolarità che lo contraddistingue: dalle razze diverse di bovine (dalla bruna alpina alla bianca modenese, passando per la rossa reggiana), alle lunghe e diverse stagionature, alle diverse zone produttive, che toccano montagna, pianura e collina.

Tra i protagonisti dell'evento in programma il 20 aprile all'Antica Corte Pallavicina, come si è detto, vi sono nove caseifici; due caseifici parmensi (il Caseificio Gennari Sergio e Figlie l'Azienda agricola Iris), tre caseifici reggiani (il Caseificio sociale di Cavola di Toano, il Caseificio Sociale Castellazzo e l'azienda Grana d'Oro), tre caseifici modenesi (la Cooperativa casearia del Frignano, il Caseificio Rosola di Zocca e il caseificio Dismano), e un caseificio mantovano (la Latteria agricola Begozzo).

Dalle 10 alle 18, un ricco programma di incontri e dibattiti animerà le cantine della prestigiosa struttura di Polesine parmense.

Alle 18,00 il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti, interverrà nel dibattito dal titolo "Il futuro. Per una piattaforma gastronomica regionale, il cibo è solo surplus di godimento o modello culturale ed economico?"


(Fonte CFPR)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 16 19 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 16 19 aprile 2015
(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)

SOMMARIO

1.1 editoriale Il paese del bengodi cade a pezzi. Ricominciare daccapo!
3.1 Lattiero caseario La caduta dei derivati del latte.
4.1 Expo2015 I Musei del Cibo: le eccellenze di Parma per Expo 2015
4.2 salute e benessere Dimagrire col cioccolato per poi mantenere il peso
5.1 tempi di crisi Fallimenti diminuiti nel primo trimestre 2015
5.2 eventi Torna "Caseifici Aperti"
6.1 aspettando expo2015 La porta d'ingresso di Expo2015, il Padiglione Zero.
7.1 export Esportazioni di formaggi italiani in crescita
8.1 ambiente Greenpeace cerca fondi sola da privati.
9.1 promozioni "vino" e partners

A pochi chilometri da Milano, pronta ad accogliere i visitatori di Expo 2015, c'è Parma, per antonomasia territorio di cultura e di eccellenze enogastronomiche. Una storia millenaria custodita nei Musei del Cibo.

Parma, 19 aprile 2015 -

Expo 2015 è un evento atteso da tempo, un momento in cui tutti saranno chiamati a riflettere sul significato profondo dell'impegno a "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Questo spirito porterà a Milano l'intero pianeta; un mondo intero che si confronterà sul ruolo del cibo per l'uomo e per la società.

Expo quindi non sarà solo Milano, ma sarà un punto di partenza per guardare a tutto il territorio italiano. Sarà un'occasione unica per presentare i territori a tutto il mondo seguendo il fil rouge tematico dell'esposizione universale 2015.

A pochi chilometri da Milano, pronta ad accogliere i visitatori di Expo 2015, c'è Parma, per antonomasia territorio di cultura e di eccellenze enogastronomiche. A raccontarle troviamo il circuito dei Musei del Cibo della provincia di Parma, sei percorsi museali dedicati ai prodotti che hanno contribuito a far crescere e a diventare famosa la Food Valley italiana, raccontandone la storia, le tradizioni, le evoluzioni industriali e il loro contributo alla cultura nazionale.

I Musei del Parmigiano Reggiano, della Pasta, del Pomodoro, del Salame, del Prosciutto e la Cantina dei Musei del Cibo nell'anno dell'Expo sono una meta significativa con il loro approccio didattico-esperienziale alla crescita della conoscenza del tema del food, della cultura legata all'agro-alimentare.

Museo del Parmigiano Reggiano - Il Taglio del Nastro novembre 2003

Il lavoro e l'amore per la terra, la ricerca tecnico-scientifica, l'imprenditoria illuminata hanno portato Parma a divenire un luogo simbolo dell'industria agro-alimentare.

Qui si concentrano importanti industrie della lavorazione della pasta, del latte, del pomodoro, dei salumi e dei formaggi tra i più famosi nel mondo, offerti anche grazie ad un'industria meccanica specializzatasi nelle tecnologie d'avanguardia per la lavorazione degli alimenti. Sono proprio le tecniche e le tecnologie produttive, di trasformazione e di conservazione che vengono illustrate in ogni museo, partendo sempre dalla tradizione e dalla cultura che si nasconde dietro ogni alimento.

In questi mesi interamente dedicati al cibo e alla sua funzione nella vita dell'uomo, i Musei continueranno le loro attività intensificando quelle rivolte alle scuole e alle famiglie per rispondere allo spirito di divulgazione e sensibilizzazione delle giovani generazioni che traccia le linee guida di Expo. Tutti insieme per nutrire il nostro pianeta e dare nuova energia alla vita.

MUSEI DEL CIBO - logo cibus


15.000 visite nell'edizione precedente (+50%). Il 5% stranieri

Reggio Emilia, 14 aprile 2015 - Dopo l'edizione dei record dell'ottobre scorso (oltre 70 strutture coinvolte e 15.000 visitatori, con un incremento del 50% rispetto alla precedente), decine di caseifici del Parmigiano Reggiano si preparano ad un nuovo week end di accoglienza dei consumatori all'insegna della tradizione, del sapore e dell'artigianalità.

Il 25 e il 26 aprile, infatti, tornerà in scena l'iniziativa "Caseifici aperti", promossa dal Consorzio del Parmigiano Reggiano per offrire ai consumatori la possibilità di entrare direttamente in quel mondo di piccole strutture in cui artigianalmente si produce un'eccellenza alimentare italiana conosciuta in tutto il mondo, caratterizzata da volumi di export in continua crescita (+3,6% nel 2014) e da consumi interni che lo scorso anno hanno ripreso la via della crescita (+1,7%) dopo la sostanziale stabilità del biennio precedente.

In questo contesto decisamente favorevole per i consumi, ma in presenza di quotazioni all'origine ancora insoddisfacenti, la nuova edizione di "Caseifici aperti" vuole dunque rafforzare proprio il legame con i consumatori, "con l'obiettivo - spiega il presidente del Consorzio di tutela, Giuseppe Alai – di favorire una più ampia e precisa conoscenza del Parmigiano Reggiano sia nelle sue caratteristiche intrinseche che per altri elementi assolutamente esclusivi e ben verificabili attraverso le visite, a partire dal profondo ed esclusivo legame con il territorio".

"A questa conoscenza legata alle visite, che rappresentano una sorta di "Expo della qualità" – prosegue Alai – si associa anche la spinta che si imprime sulle vendite dirette da parte dei caseifici (supportate anche dai servizi online del Consorzio, con 50.000 contatti attivi), che sono quelle che attualmente garantiscono una redditività che premia il lavoro e gli investimenti e interessano circa 300.000 forme".
L'iniziativa – come si è detto – nell'ottobre 2014 ha registrato un vero e proprio record, non solo per le 15.000 visite registrate, ma soprattutto per la provenienza dei visitatori, che è andata ben oltre i confini del comprensorio di produzione.

Caseici aperti 2015 PRRE

Dalle province di produzione è giunto il 15% delle visite, mentre la quota più consistente (il 65%) ha interessato consumatori italiani provenienti da altre aree del Paese (da Torino a Venezia, da Firenze a Milano, e via via Ferrara, Siena, Verona, Trieste, Treviso, Roma, la riviera romagnola, le Marche e la Puglia).

Per la prima volta da quando l'iniziativa è stata lanciata (all'indomani del terremoto del maggio 2012, quando venne istituita come occasione per ringraziare i consumatori della concreta solidarietà espressa ai caseifici pesantemente danneggiati dal sisma), anche i visitatori stranieri (provenienti, in particolare, da Francia, Svizzera e Austria) hanno affollato i caseifici del Parmigiano Reggiano, portandosi ad una quota del 5% sul totale.

Con questi numeri alle spalle, i "Caseifici aperti" il 25 e 26 aprile attendono ora i consumatori con un intensissimo e diversificato programma di iniziative: degustazioni e vendite dirette, infatti, saranno affiancate da visite guidate, eventi speciali per adulti e bambini, giochi e sorprese.

Partecipare da protagonisti all'iniziativa è semplicissimo: sul sito web del Consorzio di tutela è presente una sezione ( http://www.parmigianoreggiano.it/dove_trova/caseifici_aperti_1/ext/CaseificiAperti/default.aspx ) con l'elenco dei caseifici aderenti al progetto, quotidianamente aggiornata sia sulle strutture interessate che sulle attività proposte in ciascuna.

Un comodo sistema di geolocalizzazione, inoltre, permette di trovare la struttura più vicina e più affine alle proprie esigenze.

Per rendere ancora più coinvolgente ed emozionante questa edizione di "Caseifici aperti", tutti i consumatori che visiteranno i caseifici artigianali del Parmigiano Reggiano sono invitati a condividere la loro esperienza attraverso l'hashtag #caseificiaperti da utilizzare su tutti i Social Media del Consorzio (Twitter, Facebook, Instagram e Pinterest).
A ricordo della giornata, il Consorzio ha anche ideato un piccolo gadget per tutti i visitatori.
(Fonte CFPR)

Aspettando Expo2015. Padiglione Zero, "il padiglione dei padiglioni" come lo ha definito Giancarlo Baselli. La grande storia dell'uomo dalle origini fino ai giorni nostri.

Milano, 19 aprile 2015 -

Lo scenografo Giancarlo Baselli (con all'attivo diverse scenografie e collaborazioni di successo nel cinema) lo ha definito "il padiglione dei padiglioni". In effetti si tratta di uno dei padiglioni chiave dell'Expo, una monumentale porta di ingresso che si calcola sarà varcata da almeno il 75% dei visitatori totali. Ce lo introduce Davide Rampello, il curatore artistico del Padiglione Zero in questo video che potete trovare, insieme a molti altri contenuti utili, presso il Centro Risorse Road To Expo su www.intercoins.com.

SCENOGRAFIE ARDITE IN UN PERCORSO EMOZIONALE

Un luogo speciale che vuole rappresentare la memoria dell'umanità e le sue conquiste sociali dalla sua comparsa sulla terra fino ad oggi. 9000 metri quadri di scenografie ardite come quella che troveremo all'ingresso, la rappresentazione di una grande biblioteca classica (una porta di 24 metri per 50 in castagno, rovere, quercia, olmo) ispirata agli immensi archivi del passato.
A queste si accompagnerà, come un pendolo tra passato e presente, una moderna biblioteca digitale fatta di tanti monitor su cui proiettare le conquiste dell'umanità, la sua capacità di evolversi in rapporto con la natura.

Su questo enorme schermo incastonato in una parete di 20 metri verranno proiettate video sul cacciare, pescare, allevare e coltivare e molto altro ancora.
Tanti fotogrammi del film dell'umanità che raccontano la natura, l'avvio dell'agricoltura e dell'allevamento, l'industrializzazione fino ad arrivare allo spreco alimentare dei nostri tempi. Centinaia di attrezzi e recipienti ci mostreranno gli utensili usati dall'uomo nel corso dei secoli, dalla ruota siriaca del 2000 a. C. all'aratro, alla falce. Si vedranno terra artificiale arata e muri a secco, esempio di nascita della proprietà private.

Padiglione Zero - 9 aprile 2015 - Fonte Expo 2015

DALL'AGRICOLTURA ALL'ALLEVAMENTO VERSO LA MODERNITÀ

Enormi cassette di spezie e semi ci ricorderanno la capacità dell'uomo di coltivare la terra.
Per rappresentare l'allevamento ci sarà invece uno spazio in cui ci accoglieranno migliaia di statue iperrealiste di mammiferi, uccelli, pesci e animali di ogni tipo che hanno accompagnato la vita dell'umanità. Tra le attrazioni anche I recipienti usati dall'uomo per la raccolta e la conservazione tra le quali un'enorme giara alta sei metri in cui si potrà fisicamente entrare per sperimentare I rumori del grano e dell'olio che venivano versati al suo interno.

Una quercia dalla grande chioma ci ricorderà la storia secolare dell'uomo, una sorta di albero della vita e della conoscenza, in questo percorso emozionale che parte dal passato per portarci fino al presente con uno sguardo di speranza verso il futuro.
Verso la fine del percorso grande spazio sarà riservato al processo di industrializzazione dell'uomo e al suo progressivo sviluppo che lo porterà alla modernità con le conseguenti problematiche che tutti conosciamo. Drammi e catastrofi ambientali come tsunami e terremoti ma anche drammi alimentari contrapposti come malnutrizione e obesità.
Il finale del padiglione zero sarà una finestra sul futuro, uno scenario in cui il pianeta viene coltivato in modo rispettoso dall'uomo grazie all'utilizzo di tecniche sostenibili.

LE BEST SUSTAINABLE PRACTICES PER EXPO 2015

Tra le iniziative presenti al Padiglione Zero ci sarà la proiezione in video di 5 progetti selezionati da una giuria internazionale presieduta dal Principe Alberto di Monaco.
Questi le best practices selezionate:

1. Gruppi di pastori per una gestione sostenibile dei pascoli in Mongolia, organizzato dal Ministero dell'Industria e dell'Agricoltura mongolo
2. Intensificare l'agricoltura attraverso il potenziamento dei negozi delle cooperative agricole, sviluppato dalla IARBIC e dall'Unione delle federazioni dei produttori del Niger
3. Network regionali a supporto dei piccoli produttori di caffè, ideato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d'Italia e dall'associazione Nazionale del Caffè del Guatemala
4. Progetto latte Africa: ama la tua terra, combatti la povertà, bevi il tuo latte, sviluppato dall'Associazione tanzaniana di allevatori NjoLIFA, dalla ONG CEFA e da Granarolo Group
5. Il cibo risorsa per assicurare assistenza e inclusione agli indigenti, realizzato e concretizzato dalla NGO - Fondazione della Banca del Cibo - e dalla Federazione Europea delle Banche del Cibo

Altri 13 progetti saranno invece rappresentati, sempre nel Padiglione Zero, attraverso un percorso fotografico. Tra questi ne citiamo alcuni:

Presentazione dell'agricoltura senza lavorazione del terreno. in Libano, sviluppato in Libano dall'Università Americana di Beirut.
Ecuador, i cereali ancestrali combattono la povertà e la malnutrizione, realizzato in Ecuador da Oxfam Italia e dall'Organizzazione Indigeni e Contadini dell'Ecuador
Le reti di ricercatori agricoli e i partenariati Nord-Sud per trasformare l'agricoltura e la società dell'Africa dell'Ovest verso la sostenibilità, la giustizia e l'abbondanza, realizzato grazie all'Istituto di Ricerca per l'Agricoltura Organica della Svizzera e ai Centri di Ricerca Agricola del Burkina-Faso, del Benin e del Mali.

 

(Fonte Expo215)

Nonostante la crisi di alcuni mercati importanti. Anche nel 2014 i caseari made in Italy hanno realizzato performance straordinarie sui mercati esteri con oltre 331 mila tonnellate che hanno varcato i confini nazionali per un valore record di 2,2 miliardi di euro.

Roma 14/04/2015- Tali risultati sono stati conseguiti nonostante la chiusura del mercato russo (-45% in volume rispetto al 2013), uno dei più promettenti degli ultimi anni che assorbiva circa il 2% delle esportazioni italiane e che tra il 2010 e il 2013 aveva mostrato una crescita di oltre 135 punti percentuali, e nonostante il cambio euro/dollaro che non ha favorito gli acquisti da parte degli Stati Uniti, quarto mercato di sbocco per i formaggi italiani (-5,7% in volume rispetto al 2013). Nuove opportunità si sono profilate, invece, nei mercati dell'est Europa - in particolare Polonia (+18,5%), Repubblica Ceca (+9,1%) e Romania (+22%) - e, sebbene rappresentino ancora quote esigue, interessanti tassi di crescita si sono evidenziati nei flussi diretti in Cina e Corea (rispettivamente +41% e +26%) e negli Emirati Arabi Uniti (+28%).

Export Formaggi Paesi Ismea

Tra i tanti formaggi esportati sono soprattutto i freschi - mozzarella in testa - ad aver realizzato i numeri più interessanti: nell'ultimo anno le esportazioni sono aumentate del 3,1% in volume sfiorando le 140 mila tonnellate e se si considera il quinquennio 2010-2014 i tassi di crescita hanno addirittura superato il 35%.

Anche Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno fatto registrare una crescita significativa (+3,4% rispetto al 2013), seppure a fronte di una corrispondente contrazione dei prezzi medi all'export.

Risultati importanti, sono stati messi a segno anche dai formaggi grattugiati (+9,7% in volume), da provolone (+7,2%) e Gorgonzola (+2,7%). Considerando i primi quattro mercati di destinazione (Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti) emerge che nel 2014 la mozzarella e i freschi italiani sono cresciuti soprattutto in Germania (+8,2% in volume) e in Francia (+7,0%), mentre hanno registrato una flessione nel Regno Unito (-2,5%). Grana Padano e Parmigiano Reggiano hanno registrato la crescita maggiore nel Regno Unito (+9,1%), mentre sono aumentati meno in Germania e in Francia (rispettivamente +3,7% e +2,1%) ed è riapparso il segno negativo per le vendite negli USA (-5,2%). Il Gorgonzola, infine, è stato molto più apprezzato nei Paesi bassi (+13,9% in volume) e nel Regno Unito (+7,3%).

(Fonte Ismea)

Mercoledì, 15 Aprile 2015 08:36

La caduta dei derivati del latte.

Latte e formaggi non registrano alcuna variazione mentre il burro continua a perdere valore. L'export dei formaggi a denominazione è cresciuto seppure realizzando prezzi medi sensibilmente inferiori.

di Virgilio, Parma 15 aprile 2015 -

LATTE SPOT: Nessuna variazione di prezzo rilevata riguardo il latte spot sia relativamente il crudo nazionale sia riferito al quello pastorizzato intero di provenienza estera. Nello specifico sono perciò stati riconfermati i listini del 30 marzo non essendo vi stata quotazione la scorsa settimana in ragione della festività pasquale. Tra 35,05 e 36,09€/100 litri di latte la quotazione del nazionale veronese e tra 31,96 e 32,99/100 litri di latte per il pastorizzato estero.

BURRO E PANNA: Il crollo dei derivati del latte. Tutti i listini di burro sono in profonda fase d'arretramento. In controtendenza solo la piazza di Milano relativamente alla crema di latte a uso alimentare che recupera 2 centesimi riposizionandosi a 1,50€/kg. Il crollo più significativo è stato registrato dallo zangolato di panne fresche sulla piazza di Parma che, cedendo 10 centesimi, è precipitato a 1,60€/kg con prospettive di ulteriore cedimento. Infatti, la piazza reggiana, nella seduta di ieri, ha ceduto altri 5 centesimi portando il valore a 1,55€/kg anticipando, molto probabilmente, la quotazione ducale di venerdì prossimo.

Prezzi del burro - Fonte CLAL

GRANA PADANO: Ancora calma piatta per il Grana Padano DOP. I listini sulla piazza milanese non hanno subito alcuna variazione. In sintesi,le ultime quotazioni rilevate a Milano hanno confermato tra 6,35 e 6,45€/kg il prezzo all'ingrosso del 9 mesi di stagionatura e tra 7,05 e 7,70€/kg l'intervallo di prezzo relativamente al 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO: Stazionari anche i listini del Parmigiano Reggiano Reggiano DOP. I piccoli segnali di ripresa che, in modo altalenante si sono succeduti da inizio anno e limitatamente per il formaggio più fresco, non si sono manifestate nell'ultima settimana di rilevazione. In sintesi per 12 mesi sono confermate le quotazioni tra 7,50 e 7,85€/kg. mentre per il 24 mesi i prezzi sono, ormai da molto tempo (10 settimane consecutive), bloccati tra 8,75 e 9,10€/kg.

Cresce l'export anche per il Grana Padano e Parmigiano Reggiano che hanno fatto registrare una crescita significativa (+3,4% rispetto al 2013), seppure a fronte di una corrispondente contrazione dei prezzi medi all'export. E' quanto rilevato dall'Ismea analizzando i dati del 2014. Tale crescita è da considerarsi notevole interesse anche in considerazione dell'embargo russo, uno dei mercati più promettenti degli ultimi anni che assorbiva circa il 2% delle esportazioni italiane.

 

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015

Anno 14 - n° 15 12 aprile 2015 (scaricabile in formato pdf)
1.1 editoriale Milano, "prove" di sicurezza in vista di Expo 2015
3.1 cereali (2) Mercati ancora titubanti, risalito il corn e disceso il grano
4.1 cereali (1) Con l'ufficializzazione dei dati USDA, il mercato ha reagito con qualche sorpresa.
5.1 Lattiero caseario Nel segno della "serenità" le quotazioni a cavallo di Pasqua
6.1 vino 22° concorso enologico internazionale. Speciale Expo 2015
7.1 vino tempo di concorsi All'insegna dell'EXPO il Concorso enologico "Matilde di Canossa - Terre di lambrusco"
7.2 Enolitech Vinitaly Ad Enolitech vince l'innovazione.
8.1 cerealicoltura "Fattore Futuro" - Giovani agricoltori cercasi per filiera cerealicola e non solo.
8.2 alimentare All'Italia torna l'appetito?
9.1 Bio tendenze Bio-picnic e merenda nei parchi di Parma consegnati in "bici".
10.1 olio di oliva Ismea, record dell'import di olio di oliva nel 2014
12.1 promozioni "vino" e partners

Vino Dal 12 al 16 aprile 2015 a Veronafiere il 22esimo concorso enologico internazionale con 3.000 campioni da più di 30 paesi.

Verona - La competizione, la più selettiva, partecipata e longeva al mondo, si svolge quest'anno eccezionalmente dopo Vinitaly, dal 12 al 16 aprile, come anteprima di Expo 2015. Attesi 3.000 campioni da oltre 30 Paesi, che divisi in 16 categorie saranno valutati, con un rigore unico tra i concorsi enologici, da 21 commissioni per un totale di 105 esperti provenienti da una quarantina di Paesi.
Solo il 3% dei vini riceverà una medaglia.

I Paesi di provenienza delle domande di iscrizione sono: Australia, Austria, Brasile, Bulgaria, Canada, Cile, Croazia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Israele, Italia, Malta, Macedonia, Messico, Moldavia, Nuova Zelanda, Repubblica Ceca, Repubblica di San Marino, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Svizzera, Taiwan, Turchia, Ucraina, Ungheria, Usa e Venezuela.

I vini italiani vincitori di Gran Medaglia d'oro e Medaglia d'oro saranno protagonisti di una serie di iniziative per la loro promozione in occasione della Mostra Universale di Milano nel padiglione Vino – A taste of Italy realizzato da Veronafiere/Vinitaly su incarico del Ministero delle politiche agricole; a questi vini il compito di rappresentare l'eccellenza enologica italiana in uno spazio dedicato e con degustazioni guidate.

Durante l'edizione 2014 sono stati utilizzati complessivamente 20.000 bicchieri e sono state compilate 17.095 schede di valutazione pari a 244.000 giudizi parziali. Per la compilazione delle schede, il Concorso Enologico Internazionale è l'unico tra le competizioni di pari livello ad utilizzare i supporti informatici.

Organizzato da Veronafiere, il Concorso Enologico Internazionale si fregia del patrocinio della Commissione dell'Agricoltura e dello Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo, dell'Organisation Internationale de la Vigne et du Vin (OIV), dell'Union Internationale des Oenologues (UIOe) e dei Ministeri delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dello Sviluppo Economico italiani.


(Verona Fiere 1 aprile 2015)

C'è tempo sino al 6 maggio per iscriversi al Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" e presentare i campioni di vino.

Reggio Emilia, 7 aprile 2015 -
Parte decisamente all'insegna di Expo la nuova edizione (la sesta) del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", che nel 2014 ha portato alla selezione finale ben 86 vini, dei quali 45 prodotti nella nostra provincia e presentati da 21 aziende.

Le tradizionali attività promozionali della Camera di Commercio di Reggio Emilia legate al Concorso, infatti, si arricchiscono di due grandi eventi legati proprio all'Esposizione internazionale: un educational Press tour di quattro giorni indirizzato a giornalisti e opinion leader stranieri del settore wine in concomitanza con la cerimonia di premiazione (in programma a fine giugno, con Expo 2015 in pieno svolgimento) e un confronto diretto fra aziende vitivinicole e operatori commerciali dell'area asiatica, previsto in ottobre.

"In questo modo – sottolinea il Presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi – vogliamo rafforzare la visibilità e gli scambi commerciali internazionali che ruotano attorno ai nostri lambruschi, rafforzando così gli importanti esiti del progetto "Made in Italy, eccellenze in digitale", che in questi mesi ha visto diverse aziende vinicole protagoniste di un percorso orientato ad accrescere le competenze delle imprese sulla promozione e la commercializzazione attraverso i canali web".

E' dunque con questo sguardo fortemente orientato ai mercati esteri che per i viticoltori emiliani e mantovani è scattato il conto alla rovescia per la partecipazione all'edizione 2015 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco", proposto annualmente dalla Camera di Commercio di Reggio Emilia per valorizzare e promuovere la miglior produzione di lambrusco.

L'iniziativa - patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – è dedicata alle aziende produttrici di Lambrusco delle province di Reggio Emilia, Modena, Mantova e Parma, alle quali è offerta l'opportunità di veder premiato il loro impegno sulla qualità delle produzioni e, contemporaneamente, di inserire nella prestigiosa vetrina del concorso i propri prodotti.
Le aziende interessate hanno tempo sino al 6 maggio per iscriversi alla nuova edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco" e presentare i campioni di vino sui quali avverrà poi la selezione, prevista il 21 e 22 maggio ad opera di commissioni formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici.

Il concorso riguarda quattro categorie di vini: Vini Lambrusco frizzanti a denominazione di origine controllata (Dop), Vini Lambrusco frizzanti designati con indicazione geografica tipica (Igp), Vini Lambrusco spumanti a denominazione di origine controllata (Dop) e, novità di quest'anno, i Vini Lambrusco spumanti ad Indicazione Geografica Tipica (Igp).
La proclamazione ufficiale dei vini premiati è prevista, come si è detto, per fine giugno, quando andrà in scena l'Educational Tour per la stampa specializzata e gli operatori internazionali e sarà pubblicata la nuova guida "Terre di Lambrusco 2015".

Folta e prestigiosa, anche per il 2015 la compagine delle realtà istituzionali che affiancano la Camera di commercio di Reggio Emilia per la buona riuscita del Concorso: oltre al Ministero delle Politiche Agricole infatti, patrocinano la manifestazione la Regione Emilia Romagna, Enoteca Regionale dell'Emilia Romagna e le CCIAA di Modena, Parma e Mantova; collaborano con la Camera di commercio Assoenologi, A.i.s. (Associazione Italiana Sommelier – Sezione dell'Emilia) e i quattro Consorzi che operano nelle zone tipiche di produzione del Lambrusco: Consorzio per la Tutela e la Promozione dei Vini Dop Reggiano e Colli di Scandiano e Canossa, il Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi, il Consorzio Volontario per la Tutela dei Vini dei Colli di Parma ed il Consorzio Vini Mantovani.

Per iscrizioni e informazioni: www.concorsolambrusco.it o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Domenica, 12 Aprile 2015 09:24

Ad Enolitech vince l'innovazione


Soddisfatti gli espositori presenti al 18° Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie svolosi dal 22 al 25 marzo. Premiato soprattutto chi ha presentato innovazioni di prodotto e di sistema e chi offre servizi personalizzati. I visitatori, in crescita sul 2014, sono stati 42.000, il 20% esteri da 68 Paesi.

Verona – «Il nuovo è il successo", ne è convinto Othman Freihat, direttore commerciale di Labelpoint, azienda specializzata in etichette personalizzate in rilievo autoadesive in vari metalli, nastri stampati in serigrafia e/o a caldo e rivestimenti speciali per bottiglie. «Il nostro prodotto – prosegue Freihat – è una novità e ha successo. Da due anni veniamo ad Enolitech, che è diventata la nostra fiera di riferimento, la migliore, capace di dare buoni contatti».

Nata nel 1998 come fiera di "servizio" agli espositori e ai visitatori di Vinitaly e Sol – Salone dell'Olio di Oliva (ora Sol&Agrifood) grazie alla sua ampia merceologia che copre tutte le esigenze delle filiere vino e olio, andando dai mezzi tecnici per la coltivazione agli accessori per il servizio e il consumo, Enolitech - Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura, l'Enologia e delle Tecnologie Olivicole ed Olearie continua a svolgere pienamente questo ruolo crescendo di anno in anno, al passo con le richieste di innovazione espresse dagli operatori (www.enolitech.it).
Quest'anno i visitatori sono aumentati rispetto al 2014, raggiungendo quota 42.000, il 20% dei quali in arrivo da ben 68 paesi. Duecento gli espositori, provenienti anche da Francia, Svizzera, Stati Uniti, Taiwan e Germania.
Proprio la capacità di assecondare le nuove tendenze eco-friendly o biologici è alla base del successo di
Fertenia, l'azienda salernitana attiva anche all'estero specializzata in fitofortificanti, biopromotori di origine vegetale, biostimolanti, fertirriganti, integratori speciali, microelementi, integratori fogliari, concimi minerali ed organici per l'agricoltura biologica, a Verona per la prima volta quest'anno: «Non avevamo idea di come sarebbe andata, ma a consuntivo – dice Valerio Conza, proprietario con la famiglia e marketing manager di Fertenia – posso dire che oltre a nostri grandi clienti consolidati presenti a Vinitaly siamo stati contattati da nuovi viticoltori, che hanno guardato con interesse i nostri prodotti. Enolitech ci ha permesso di consolidare la nostra immagine».

L'innovazione di Coravin è stata anche la carta vincente del successo di Ceretto ad Enolitech. L'azienda piemontese, insieme all'ingegnere americano Greg Lambrecht inventore del sistema, ha presentato a Verona un cavatappi che non stappa la bottiglia ma penetra nel tappo attraverso un ago, permettendo la mescita al bicchiere. L'imissione di gas argon e l'elasticità del sughero preservano il vino rimasto dal contatto con l'ossigeno, mantenendo all'interno della bottiglia un ambiente adatto alla prosecuzione del suo naturale invecchiamento. «Il padiglione di Enolitech – spiega Mauro Mattei – si è dimostrato tranquillo e ideale per lavorare con una clientela ampia e selezionata, interessata all'aspetto tecnologico e soprattutto enologico del sistema. Un elemento, questo, vincolante quando si deve decidere la partecipazione ad una fiera».
Molto dell'efficienza della filiera enologica e dell'olio di oliva dipende dalla logistica e dai trasporti, sia per la necessità di dare un servizio adeguate ad aziende anche di piccole dimensioni sparse sul territorio nazionale ma attive all'estero, sia per la delicatezza del prodotto. Enolitech offre soluzioni anche in questo campo, con espositori specializzati, come JF Hillebrand Italia presente – come ricorda il suo direttore commerciale Mascia Giannetti – ormai da 18 anni.
Esperta nel trasporto espresso su pallet e presente per l'ottavo anno consecutivo ad Enolitech anche Palletways: «Il vino, e l'olio rappresentano per noi, in termini di volumi, il 30% circa del nostro business – afferma Roberto Rossi, presidente di Palletways Italia e Francia e consigliere di Palletways Europe GmbH –. Questo grazie alla nostra capacità di specializzarci e differenziarci dalla concorrenza, anche con una politica attenta all'ambiente. Per questo Enolitech – conclude – si conferma un appuntamento irrinunciabile, che ci dà la possibilità ogni anno di entrare in contatto con centinaia di produttori di vino e olio e di consolidare il rapporto privilegiato che da anni ci lega a questi settori».
Positivo sulla sua presenza ad Enolitech Giancarlo Simonelli, titolare de L'Officina delle Idee 3.0, società specializzata nel supporto alle piccole e medie imprese nell'ambito della comunicazione e dell'immagine (suo l'originale allestimento in cartone proposto nel Bistrot Enolitech e nel Ristorante Goloso di Sol&Agrifood): «Anche quest'anno l'impressione sulla fiera è stata buona – dice Simonelli – con un numero di contatti rilevante. Molti i contatti anche nel 2014, diversi dei quali si sono concretizzati nel corso dell'anno con opportunità commerciali che siamo riusciti a sfruttare. Del resto la filiera enogastronomica è quella che più si addice ai nostri prodotti e servizi».
Sempre più soddisfatto della sua partecipazione ad Enolitech, sia come espositore che come partner di Vinitaly e sponsor tecnico di Vinitaly and the city, Federico de Majo, titolare di Zafferano, azienda leader nella produzione di calici da degustazione: «È con estrema soddisfazione che, anche quest'anno, abbiamo affiancato il nostro marchio a questa manifestazione sempre molto attesa, che attrae, oltre a moltissimi operatori italiani, anche una grande quantità di buyer stranieri. Le degustazioni guidate, la presenza in diversi padiglioni della manifestazione e l'utilizzo da parte di numerosi espositori del nostro ormai noto ed inconfondibile calice 'Esperienze', hanno dato alla nostra azienda una invidiabile visibilità. Da non sottovalutare la grande risonanza che ha avuto nelle piazze della Città l'evento Vinitaly and the City, al quale Zafferano ha voluto partecipare in qualità di sponsor con i propri calici. Ogni partecipante ha potuto avere in omaggio il calice ufficiale con l'acquisto di un buono per le consumazioni, un'opportunità di notorietà rivolta al grande pubblico. Arrivederci dunque ad Enolitech e alla prossima edizione di Vinitaly, quella del cinquantesimo!».


Servizio Stampa Veronafiere  8 aprile 2015

Domenica, 12 Aprile 2015 09:04

All'Italia torna l'appetito?


IRI per TUTTOFOOD: l'alimentare confezionato torna a crescere dopo anni di calma piatta. +2,4% la crescita dell'intero settore

Agli italiani sta tornando l'appetito. Sembrano confermarlo i dati delle vendite di alimentari e bevande che IRI Infoscan, analista di settore tra i leader nel largo consumo, ha elaborato a febbraio 2015 per TUTTOFOOD: con un valore di oltre 6,6 miliardi di euro sull'anno progressivo, l'insieme del settore Alimentare Confezionato è cresciuto del 2,4%, dopo anni di "calma piatta".

"Il quadro economico inizia a presentare segnali di miglioramento - spiega Daniele Gilli, Direttore Commerciale di IRI - e l'andamento piatto dei prezzi favorisce la spesa. Il picco di positività è dato dall'Ortofrutta a peso imposto, buon andamento per la Drogheria e ritorno a performance positive anche per Fresco e Freddo e per le Bevande".

Cos'altro scopriamo sbirciando nel carrello della spesa dei nostri connazionali?
Il ritorno in grande stile di un alimento pregiato come la carne - +19,4% per un valore di 85 milioni - conferma il feeling positivo tra i consumatori.

Ma l'Italia ha pure tanta voglia di naturalità: aumenti a due cifre anche per il Biologico, +17,7%, che tocca i 148 milioni in valore. Il comparto dei Surgelati cresce in linea con il mercato (+2,1%) e fa registrare un valore di 360 milioni.

Quanto al Fuori Casa, nonostante i difficili anni attraversati, secondo dati de Il Sole 24 Ore il nostro Paese si conferma terzo mercato d'Europa in valore dopo Gran Bretagna e Spagna, con un giro d'affari di 72 miliardi di euro, il 14% dell'intera UE.
Da record il numero di punti di consumo nel Bel Paese: sono ben 300 mila distribuiti sul territorio nazionale.

Segnali positivi che avranno a maggio un banco di prova d'eccezione in TUTTOFOOD, riferimento a cui guarda tutto l'agroalimentare soprattutto per la sua proiezione internazionale unica nel settore in Italia.

(TuttoFood 8 aprile 2015)

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