Progetto POMOD'ORO: Presentato il cortometraggio "Ritorno alle Origini" nello spazio piacentino di Expo Milano 2015. -

Piacenza, 17 Giugno 2015 -

Martedì 15 giugno nello spazio piacentino di Expo Milano 2015, in occasione della Settimana Mondiale del Pomodoro, è stato presentato il cortometraggio "RITORNO ALLE ORIGINI" di Cravedi Produzione Immagini. Si tratta della prima parte del progetto POMOD'ORO, promosso dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano e da ATS Piacenza per Expo 2015.
Un evento importante che ha visto tra i presenti il Sottosegretario all'Economia Paola De Micheli, il Delegato Expo per la Provincia di Piacenza Alessandro Piva ed il Preside della Facoltà di Agraria dell'Università Cattolica di Piacenza Lorenzo Morelli.

Il progetto POMOD'ORO prevedeva la creazione di un video promozionale in grado di raccontare la filiera del pomodoro e del territorio di appartenenza. Da qui la nascita del corto "RITORNO ALLE ORIGINI", un prodotto interattivo e facilmente fruibile che diventerà il supporto della promozione del Pomodoro piacentino per Expo Milano 2015 in Piazzetta.

Questo il concept del video, secondo il video-maker Gianni Cravedi: "Tradizione e innovazione. Il pomodoro piacentino è mirabile sintesi di un'apparente contraddizione. In questo cortometraggio il racconto della filiera del pomodoro da industria è metafora della storia di una provincia. L'Inglesina figlia di emigrati che torna a scoprire le proprie origini è l'omaggio ai piacentini che si sono fatti onore nel mondo, la narrazione intorno alla tavola è l'occasione per valorizzare le eccellenze del patrimonio enogastronomico. Per arrivare a capire che il pomodoro piacentino non il prodotto di un terreno, ma di un territorio."

Nel progetto POMOD'ORO il territorio piacentino è dunque il protagonista, con i suoi valori legati alle produzioni agroalimentari, alle risorse naturalistiche, colturali e culturali, nonché all'eccellenza nella lavorazione del prodotto, non solo in termini di dimensione ma soprattutto di qualità e sostenibilità.
E poi la cultura della coltivazione, della trasformazione e del rinnovamento tecnologico e sostenibile del pomodoro piacentino, una coltura fortemente presente, economicamente rilevante, tradizionalmente nascosta. Piacenza è la prima città d'Italia come produzione di Pomodoro (6 mln quintali), il primo prodotto nell'export piacentino con una filiera che impiega 5.000 addetti sul territorio provinciale.

Il "valore" economico, sociale e relazionale di una coltivazione tanto significativa, per massa produttiva, fatturato, indotto economico non può essere trascurato e merita una visibilità importante come può essere quella dell'Esposizione Universale.
Tra le finalità del progetto POMOD'ORO, quella di promuovere il territorio piacentino attraverso una delle sue eccellenze a livello mondiale: il mondo del pomodoro mostra infatti al meglio come Piacenza possa essere all'avanguardia nelle nuove tecnologie e allo stesso tempo legata alla terra e alle tradizioni locali, riesce a valorizzare l'attività degli agricoltori piacentini mostrando l'alto livello di qualità e sostenibilità delle nostre coltivazioni e nel contempo a supportare l'industria locale impiegata nel settore.

I videomaker e il cast rid

                                                        I videomaker e il cast

La stazionarietà delle due ultime settimane si è interrotta con un rimbalzo che ha visto coinvolto il latte spot e la panna da centrifuga a uso alimentare veronese.

di Virgilio parma 17 giugno 2015

LATTE SPOT La 25esima settimana si apre con il rimbalzo del latte spot che, sulla piazza veronese, guadagna l'1,52% relativamente al crudo nazionale e il +1,64% per il autorizzato estero.
Nello specifico il latte nazionale è stato quotato nell'intervallo tra 34,02 e 35,05/100 litri di latte e l'estero pastorizzato spot si è collocato tra 31,45 e 32,48€/100 litri.

latte spot

BURRO E PANNA
Prosegue per la sesta settimana consecutiva la fase di stasi delle quotazioni del burro. Analogamente, seppure da solo due settimane, anche la crema a uso alimentare quotata a Milano ha mantenuto i valori dei precedenti periodi di rilevazione. Diverso andamento per la panna da centrifuga a uso alimentare veronese che guadagna l'1,37%.

Borsa di Milano 15 giugno:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg.

Borsa Verona 15 giugno:

PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,45-1,50€/Kg. (+1,37%)

Borsa di Parma 12 giugno:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

GRANA PADANO
Nessuna variazione di prezzo per il Grana Padano. La borsa milanese, ormai da moltissime settimane, non registra variazioni sia nella referenza fresca sia in quella di 15 mesi e oltre di stagionatura.
Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO
Andamento speculare al padano si sta registrando anche per il re dei Formaggi. Quotazioni stabili, quindi, tra 7,60 e 7,85 €/Kg. per il 12 mesi di stagionatura e valori compresi nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

A Ferrara dal 19 al 21 Giugno quanto di meglio offre il territorio nel settore agroalimentare. Fra i protagonisti non poteva mancare il Pastificio Andalini -

Parma, 16 giugno 2015 - allegata scaricabile la brochure dell'evento -

Ferrara ospiterà, nel weekend dal 19 al 21 giugno 2015, Ferrara the Excelland, una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio ferrarese ed emiliano. L'evento dedicato alla valorizzazione di quanto di meglio offre il territorio nel settore agroalimentare, proporrà incontri di business, workshop, cooking show, degustazioni e spettacoli che animeranno il centro della città.

Promotore dell'iniziativa è Unindustria di Ferrara accompagnata da tre main sponsor (Pastificio Andalini, Bia e CT Pack) indissolubilmente legati al territorio ferrarese.

Ferrara the Excelland sarà dedicato al pubblico ma anche ad una trentina di buyer internazionali, provenienti da Stati Uniti, Sud Africa e Germania, che visiteranno il padiglione Italia all'Expo di Milano e nei giorni successivi le aziende del comprensorio, tra cui non poteva mancare il Pastificio Andalini.

Dal 1956 la famiglia Andalini, produce con passione, entusiasmo e impegno una pasta che ha tutti i plus del prodotto "artigianale", realizzato con le migliori materie prime, con il sostegno e le garanzie delle tecnologie industriali.

Durante la tre giorni la pasta Andalini sarà protagonista di diversi cooking show e presso lo stand del Pastificio Andalini in piazza Trento Trieste si potranno acquistare i prodotti in vendita.

logo andalini rid

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 24 14 giugno 2015

(in allegato il pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 24 15 giugno 2015
1.1 editoriale La mucca deve magnà!
2.1 eventi Le eccellenze agroalimentari di Ferrara in esposizione.
3.1 Lattiero caseario Lattiero caseario, calma piatta su tutti i fronti.
4.1 cereali Materie prime. I dati USDA fanno salire le quotazioni.
5.1 mercati Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari
6.1 expo 2015 Viaggio storico letterario del vino attraverso le interpretazioni di tre scrittori del novecento.
6.2 agea Tegole sull'AGEA.
6.3 carburanti Carburante agricolo, è ora di denuncia.
7.1 expo Expo, Verdicchio e Oxfam insieme per sfidare la fame
8.1 Parmigiano e APP Audioguida in 11 lingue per il Parmigiano Reggiano
9.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
11.1 promozioni "vino" e partners

cibus 24 COP 15

Ferrara The Excelland è una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio ferrarese e più in generale emiliano.

di Virgilio Parma 14 giugno 2015.

Dal 19 al 21 giugno, quindi il prossimo fine settimana, Ferrara metterà in mostra la tradizione agroalimentare d'eccellenza che la contraddistingue.
"Ferrara the Excellland" è perciò l'evento dedicato alla valorizzazione di quanto di meglio offre il territorio nel settore agroalimentare, mettendo in evidenza la forza dell'intera filiera, dal campo all'industria fino al prodotto finito.

Incontri di business, workshop, cooking show, degustazioni e spettacoli animeranno il centro della cittadina per l'intero fine settimana dando ai visitatori la possibilità di conoscere meglio e scoprire l'eccellenza del gusto legata a questo territorio.

Grandi chef stellati, che rappresentano il top della ristorazione italiana, si esibiranno in cooking show, mentre i seminari saranno l'occasione per approfondire alcuni dei temi d'attualità relativi all'agroalimentare italiano e alle tecnologie applicate.

Promotore dell'iniziativa è Unindustria di Ferrara accompagnata da tre main sponsor (Pastificio Andalini, Bia e CT Pack) indissolubilmente legati al territorio ferrarese.

Dal 19 al 21 giugno una full immersion nei prodotti tipici ferraresi, dalla coppia ferrarese - il tipico pane - alla salama da sugo, dalle vongole di Goro al cocomero, e via di seguito con il melone, le nettarine, le carote del delta e per finire con il dolce tipico, il pampetato di Ferrara.

Domenica, 14 Giugno 2015 08:26

Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari

Mercato interno ancora contratto per i vini italiani. La dinamica si rivela positiva solo per le denominazioni di origine, evidenziando ancora una volta che la pressione internazionale si riflette negativamente soprattutto sul segmento dei vini comuni. Lo segnala l'Ismea nell'Overview di questa settimana.

Roma, 8 giugno 2015

Per l'olio di oliva, al contrario, le quotazioni dell'extravergine potrebbero registrare qualche ulteriore lieve flessione, seppure in un contesto caratterizzato da un'offerta in fase di esaurimento. Nel circuito del lampante spagnolo, invece, prodotto guida sul mercato internazionale, saranno possibili nei prossimi giorni ritocchi al rialzo a fronte di una domanda che ancora appare vivace. Più che confortanti i riscontri sullo stato vegetativo delle colture, grazie ad un'ottima allegagione segnalata soprattutto negli oliveti del sud.

Per i lattiero-caseari la situazione resta pressoché invariata rispetto alle ultime sessioni. Il mercato dei formaggi grana resta appiattito su livelli decisamente inferiori rispetto allo scorso anno, a fronte di una domanda interna che stenta a mostrare segnali di ripresa. Anche i prezzi delle materie grasse si sono assestati su livelli particolarmente bassi e non si scorgono fattori che potrebbero innescare a breve un'inversione positiva, e questo in Italia come nell'Ue dove addirittura le quotazioni del burro (ma anche del latte scremato in polvere) hanno raggiunto i minimi storici dell'autunno del 2009.

Basso livello dei consumi interni e prezzi all'export piuttosto contenuti, sono i due elementi che stanno giocando a sfavore della redditività di filiera. Il mercato internazionale e quello comunitario più nello specifico restano appesantiti da una congiuntura peggiore di quanto stimato dalle analisi di scenario post quote della Commissione Europea, soprattutto in considerazione di un significativo vuoto di domanda verificatosi a seguito sia della brusca frenata delle importazioni cinesi sia della crisi politico-economica in Russia.

In linea con le attese, il comparto avicolo ha potuto beneficiare di significative rivalutazioni dei prezzi soprattutto per i principali tagli di pollo e tacchino. Tale situazione potrebbe proseguire anche nei prossimi giorni in un mercato che sta mostrando qualche miglioramento anche per i conigli, per lo più associato ad una brusca contrazione dell'offerta di capi disponibili e ad una più spinta attività promozionale da parte della grande distribuzione. L'emergenza aviaria in Usa nel frattempo ha riportato vitalità sul circuito delle uova, ora collocate bene, oltre che in ambito nazionale, anche sui mercati esteri Europei fino a poco prima forniti dagli States.

Resta al contrario fortemente depressa la commercializzazione nel comparto delle carni bovine, con le ultime quotazioni dei principali tagli freschi nazionali ormai allineati a quelli della concorrenza estera. Per i suini, le ultime contrattazioni non hanno evidenziato particolari novità sul fronte dei prezzi, ma l'evoluzione degli scambi dovrebbe favorire una lenta ma graduale ripresa delle quotazioni sia del vivo sia delle carni industriali e da consumo.

Sui mercati dei frumenti prevale un clima di attesa, con la raccolta ormai avviata in alcuni areali del Sud Italia. Rese e qualità delle nuove produzioni sembrano, dalle primissime indicazioni, confermarsi su livelli soddisfacenti. Resta prevalentemente stazionario sia il mercato del granoturco che della soia, né si riscontrano situazioni in grado di cambiare, in questa settimana, lo scenario di riferimento.

Per la frutta di stagione, i listini sembrano ormai orientati ad un graduale ma fisiologico assestamento al ribasso. Questo lo si riscontra sia sul mercato delle albicocche, dove resta pressante l'offerta spagnola, sia su quello delle fragole, connotato da un progressivo ridimensionamento dell'offerta dai poli produttivi del Meridione, compensato dai distretti del Nord. Anche per le ciliegie, gli scambi proseguono con regolarità, ma al Sud le quotazioni mantengono uno scarto negativo rispetto all'anno scorso, quando la produzione era risultata quantitativamente più scarsa. Al via la campagna di commercializzazione per pesche e nettarine. La raccolta ha avuto inizio negli areali meridionali con due settimane di ritardo, mentre al Nord è risultata in linea con i normali calendari di raccolta. In queste prime battute, il mercato è dominato dalla presenza del prodotto spagnolo, ma una domanda particolarmente interessata sta rendendo agevole anche il collocamento della merce nazionale.

Determinante nel comparto degli ortaggi il forte rialzo delle temperature, balzate su livelli superiori alle medie stagionali. Tale situazione ha comportato un sensibile aumento dell'offerta nazionale, associata anche all'entrata in produzione del Nord Italia, con conseguente riduzione dei prezzi per zucchine, melanzane, pomodori, meloni e angurie. Nel comparto delle patate novelle si registrano i primi scavi nella provincia di Rovigo, con valori superiori a quelli di esordio del 2014.
(Fonte Isema servizi)

Domenica, 14 Giugno 2015 09:38

Tegole sull'AGEA... e su tutti noi.

Settimana tormentata per l'Agea, l'agenzia per l'erogazione dei contributi agricoli. Dapprima un'indagine della Guardia di Finanza e poi l'UE ha preso di mira l'organismo in carico al MIPAAF.

di LGC Parma, 14 giugno 2015 -
Non c'è pace per l'AGEA, l'Organismo pagatore italiano che ha competenza per l'erogazione di aiuti, contributi, premi ed interventi comunitari, è stato oggetto nei giorni delle attenzioni della Guardia di Finanza che ha eseguito il sequestro di beni immobili e disponibilità finanziarie per 1,5 milioni di euro in capo ai rappresentanti legali e ai procuratori delle società che hanno venduto a SIN Spa, società controllata dall'Agenzia, le licenze software necessarie per il funzionamento del sistema informativo agricolo nazionale (SIAN).

L'accusa è di appalti gonfiati per l'acquisto delle licenze software.

Infine, come riferisce l'ANSA, "la Commissione europea propone una "rettifica finanziaria", cioè una perdita di risorse (da compensare sul periodo 2014-2020) di circa 389milioni di euro all'Italia, per 11 anni di "gravi carenze" contestate all'Agea".

A questi 389 milioni di euro potrebbero però aggiungersene altri 152 risultanti da un secondo filone della medesima indagine. Tutto è nato in capo all'OLAF (Guardia di finanza e Ufficio antifrode europeo) indagando appunto sul SIAN (il sistema informativo nazionale) utilizzato per gestire le erogazioni comunitarie per un valore annuo di circa 7 miliardi di euro.

Da un lato lato maggiori oneri per l'acquisto di licenze e dall'altro le "gravi carenze" del sistema conducono alla conclusione che in Italia non c'è mai certezza di nulla. Le quote latte insegnano; chiuso il ciclo trentennale d'intervento comunitario ma molti ricorsi sono ancora pendenti nei tribunali di mezz'Italia.

Domenica, 14 Giugno 2015 09:13

Carburante agricolo, è ora di denuncia.

Agricoltura Parma  - Il 30 giugno scade il termine per la presentazione della dichiarazione delle aziende agricole, che nel 2014 avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato. -

Parma, 10 giugno 2015 -
Entro il 30 giugno 2015 le aziende agricole, che nel 2014 avevano richiesto l'assegnazione di carburante agricolo agevolato, devono presentare la dichiarazione di avvenuto impiego, con annotati i consumi complessivi per le lavorazioni eseguite.

Contemporaneamente alla dichiarazione, può essere compilata la richiesta per beneficiare delle stesse agevolazioni fiscali anche per l'anno in corso. In questo modo si potrà usufruire dell'assegnazione piena, cioè dei quantitativi di carburanti necessari per svolgere tutte le lavorazioni dell'annata.

Le dichiarazioni devono essere presentate, direttamente o tramite le associazioni agricole, all'ufficio Uma, presso il Servizio Agricoltura e Sviluppo economico della Provincia di Parma, aperto il martedì dalle ore 9 alle 13.
E' possibile la presentazione on line accedendo all'indirizzo agriservizi.regione.emilia-romagna.it/umawizard/jsp/index.jsp.

 

Con "Feed It!" e una cena rurale nel campo di grano Wheatfield di Agnes Denes

Jesi, 9 giugno 2015.  Il Verdicchio e il grande design si alleano con Oxfam Italia per "FEED IT!", l'asta charity di Oxfam in collaborazione con The Circle Italia (11-14 giugno) per raccogliere fondi a favore della campagna "Sfido la fame", che ha l'obiettivo di sostenere 40mila donne attraverso progetti di cooperazione in Ecuador, Haiti e Sudan. In occasione dell'Esposizione Universale di Milano, l'Istituto Marchigiano di Tutela Vini (800 aziende, 16 denominazioni tutelate, tra cui il Verdicchio) curerà infatti l'11 giugno la cena rurale-opening dell'evento di Oxfam - Civil Society Participant di Expo 2015 – nel cuore di Wheatfield, l'opera d'arte ambientale dell'artista americana Agnes Denes, promossa da Fondazione Riccardo Catella, in collaborazione con Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura. Una country dinner benefica con il Verdicchio e i prodotti marchigiani che sarà realizzata dallo chef stellato Errico Recanati in uno dei luoghi simbolo di Expo 2015. In linea con il tema "Nutrire il pianeta, energia per la vita", Wheatfield riporta infatti l'attenzione del pubblico su valori come la condivisione del cibo e dell'energia, la salvaguardia dell'ambiente, la crescita sociale ed economica nel rispetto della qualità della vita.

"Per Expo abbiamo voluto sposare un evento unico – ha detto il direttore di IMT, Alberto Mazzoni – che mette insieme agroalimentare e design a sostegno dei progetti di aiuto e sviluppo di Oxfam per l'accesso al cibo e la tutela dei diritti delle donne. Due eccellenze del made in Italy, queste, che ci rappresentano all'estero e che hanno come comune denominatore l'unicità della produzione, l'artigianalità e il saper fare. Caratteristiche intrinseche del nostro Paese – ha aggiunto Mazzoni - sempre più apprezzate nei mercati internazionali. Non a caso secondo le previsioni del Centro studi Confindustria e Prometeia, l'export dei prodotti italiani 'belli e ben fatti' – dall'agroalimentare all'arredamento - nei 30 principali nuovi mercati raggiungerà i 16 mld nel 2020, con un +45% in 6 anni".

Le serata inaugurale partirà dalla Fondazione Riccardo Catella con l'opening della mostra "FEED IT!" curata dalla direttrice di Elle Decor Italia, Livia Peraldo Matton, e dall'architetto Benedetta Tagliabue. I pezzi in esposizione, donati da più di 40 aziende icona del design, saranno successivamente messi all'asta sul sito www.charitystars.com. L'evento prosegue con la country dinner che vedrà protagonisti il vino bianco fermo più premiato d'Italia, il Verdicchio (con le etichette di 15 produttori presenti a Expo) e i prodotti del polo enogastronomico regionale Food Brand Marche, dall'hamburger di carne marchigiana ai formaggi, dai salumi alla pasta bio, ai moscioli di Portonovo.

I produttori di Verdicchio che partecipano all'evento: Cantine Belisario; Casa Vinicola G. Garofoli; Casalfarneto; Conti di Buscareto; Fazi Battaglia; La Monacesca; Lamelia; Marconi Vini; Roberto Lucarelli; S. Piersanti & C.; Santa Barbara; Tenute Pieralisi - Monte Schiavo; Terre Cortesi Moncaro; Togni Spa; Umani Ronchi.

I soggetti aderenti a Food Brand Marche che partecipano all'evento: TreValli Cooperlat, BovinMarche, Corte Marchigiana, Marche Bio, Consorzio Frasassi, tour operator Esitur.

Le aziende di design che hanno deciso di offrire il loro sostegno, aderendo a Feed it!:
"Special contributor": Desalto, Flos, Giorgetti, Italcementi, Lema, Living Divani, Magis, MDF Italia, Meridiani, Molteni&C. "Supporter": Alessi, B&B Italia, Barrel 12, Bitossi, C&C Milano, Caimi Brevetti, Casamania, Cassina, CTA, Davide Groppi, De Padova, Foscarini, Fritz Hansen, Gallotti&Radice, Giacomo Moor, Glas Italia, Industreal, Kartell, Kettal, Marco Zanuso Jr, Martinelli Luce, Minotti, Montbel, Pallucco, Poliform, Porro, Restart Milano, Richard Ginori, Roda, San Lorenzo, Society, Vitra.

"FEED IT!" è reso possibile grazie alla collaborazione tra Oxfam, The Circle Italia, Dipartimento ABC del Politecnico di Milano, Elle Decor Italia, Fondazione Riccardo Catella, Fidenza Village, Artoni Trasporti, UNA Hotels & Resorts e Hines Italia SGR Spa, Fondazione Nicola Trussardi e Confagricoltura.
Per info: www.imtdoc.it; www.oxfamitalia.org

L'Istituto Marchigiano di Tutela Vini IMT, con 800 aziende associate per 16 denominazioni di origine (di cui 4 Docg), è una realtà unica in Italia nel suo genere, che oggi esprime l'82% dell'export delle Marche. Dal 1999 supporta tutti i produttori di Verdicchio e garantisce l'autenticità di questo inimitabile vino bianco nelle sue diverse declinazioni. Attraverso i fondi PSR Marche e OCM Vino, IMT ha investito dal 2009 al 2014 in tutto il mondo più di 10,2 mln di euro in promozione (di cui 4,6 milioni investiti direttamente dai produttori). Ammontano a 4,3 mln gli investimenti previsti per l'annualità corrente.

Oxfam Italia è parte di una grande coalizione internazionale, formata da 17 organizzazioni che lavorano in oltre 90 paesi per trovare soluzioni durature all'ingiustizia della povertà nel mondo. Da oltre 30 anni è impegnata in molte regioni del mondo, per migliorare le condizioni di vita delle popolazioni locali, dando loro il potere e le risorse per esercitare i propri diritti e costruire un futuro migliore, e contribuire a garantire loro cibo, acqua, reddito, accesso alla salute e all'istruzione. Oxfam Italia lavora attraverso programmi di sviluppo, interventi di emergenza, campagne di opinione e attività educative per coltivare un futuro migliore, in cui tutti, ovunque, abbiano cibo a sufficienza, sempre. Proprio per poter contribuire a raggiungere questo importante obiettivo, Oxfam è Civil Society Participant di EXPO 2015.

Parmigiano Reggiano, Nuova App creata dal Consorzio di tutela per accompagnare le visite in caseificio e i tour virtuali.

Reggio Emilia, 12 giugno 2015

Primo fra le Dop italiane e capofila di un turismo enogastronomico che può sensibilmente sviluppare la cultura del prodotto e le vendite in caseificio, il Parmigiano Reggiano ha una nuova App per farsi conoscere nel mondo e guidare consumatori e appassionati alla scoperta di tutti i processi produttivi e dei luoghi in cui nasce il prodotto.

La App "Parmigiano Reggiano Audioguida", sviluppata da Aicod Srl di Parma, è, come dice il nome, uno strumento di audioguida scaricabile gratuitamente da Google Play e Apple Store e disponibile in 11 lingue.

PRRE Bandiere


"Si tratta - spiega il direttore del Consorzio di tutela, Riccardo Deserti - di uno strumento particolarmente utile non solo per chi voglia addentrarsi nel processo produttivo del Parmigiano Reggiano stando comodamente a casa propria, ma soprattutto per quanti, visitando un caseificio, avessero bisogno di un ascolto in lingua diversa dall'italiano o dall'inglese (la lingua straniera meglio conosciuta dagli addetti) o ad individuare rapidamente i modi e i luoghi in cui avvengono le fasi raccolta del latte, la trasformazione, la salatura delle forme per immersione e, infine, la stagionatura".

L'App creata dal Consorzio, dunque, attraverso audio, testo e immagini ripercorre tutti i passaggi del processo di produzione, fino all'uso del prodotto come alimento a sè o come ingrediente.

"Questo strumento - sottolinea Deserti - è nato tenendo conto, ovviamente, delle nuove opportunità che nascono da Expo 2015 sul piano turistico, e in particolare quello enogastronomico per l'attrattività che il nostro Paese in tal senso vanta e per il tema dell'Esposizione, ma mira a valorizzare stabilmente con nuovi mezzi il lavoro dei 350 caseifici del Parmigiano Reggiano, puntando ad un aumento di quelle vendite dirette che rappresentano una risorsa importante per i produttori".

"Agevolare i consumatori nella conoscenza del prodotto e nelle visite in caseificio - conclude Deserti - contribuisce, peraltro, non solo a far toccare con mano le tante unicità e il carattere artigianale del Parmigiano Reggiano, ma anche a far conoscere di più e meglio i territori in cui il nostro formaggio nasce e, conseguentemente, a valorizzare le loro risorse ambientali, storiche e culturali, con positive ricadute economiche nelle comunità locali".

(Fonte CFPR)

Sabato 13 giugno presso la Symposium Room di Vino – A Taste of Italy. Il secondo evento del Comitato Scientifico sarà sulle orme di Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli. -

Verona, 12 giugno 2015 –

Il secondo convegno organizzato dal Comitato Scientifico e previsto dal calendario degli eventi istituzionali del Padiglione VINO – A Taste of Italy sarà sabato 13 giugno alle 11.30 e proporrà un vero e proprio viaggio storico letterario del vino, attraverso le interpretazioni di tre scrittori del Novecento Mario Soldati, Luigi Veronelli e Paolo Monelli.

Durante il convegno verranno riproposti tre diversi modi di viaggiare alla scoperta di uomini, cibi, vini e tradizioni gastronomiche che non sono andati smarriti durante la trasformazione dell'Italia da Paese contadino a industriale; allo stesso tempo, verrà fatto un excursus tra i diversi approcci degli autori nell'affrontare i vari temi, gli stili narrativi e addirittura tra i differenti mondi lessicali che si sono sempre confrontati, osservati e analizzati.

Gli esperti, ospiti del convegno, daranno voce alle testimonianze e alle narrazioni dei tre intellettuali, volgendo uno sguardo anche al futuro, con un'analisi del linguaggio dei moderni blogger.

taste of italy

Who's Who Comitato Scientifico Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY"

Con decreto del Ministro Maurizio Martina, il 15 aprile 2014 è stato istituto il Comitato scientifico del Padiglione del Vino dell'Expo 2015. Il decreto di costituzione del Comitato affida ai membri designati l'elaborazione delle linee strategiche e il compito di valutare le idee progettuali da promuovere nell'ambito del Padiglione del Vino.
Oltre al Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, fanno parte del Comitato: Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, con funzione di presidente, Raffaele Borriello, vice capo di Gabinetto del Ministero delegato all'Expo 2015, con funzioni di coordinatore, Piero Antinori, già presidente Istituto Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Carlo Guerrieri Gonzaga, presidente Comitato Grandi Cru, Ruenza Santandrea, presidente Gruppo Cevico, Lamberto Vallarino Gancia, già presidente e ora delegato di Federvini, Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini.

(Fonte: Servizio Stampa Veronafiere)

Mercati ancora instabili e preoccupazioni per i raccolti di soia negli USA a causa di intense piogge che rallentano i raccolti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 11 giugno 2015 -

Prosegue la fase di volatilità del rapporto di cambio €/$ che influenza, in modo abbastanza significativo, i decisori d'acquisto e di vendita. Ieri, ad esempio, si è toccato la punta di 1,13865 seppure poi, il rapporto di cambio, si sia stabilizzato a 1,12882.
Permane quindi una diffusa insicurezza sul futuro, senza perciò che possa manifestarsi una chiara tendenza dei prezzi.
Nella giornata della diffusione dei dati USDA (9/6 sera), infatti, la reazione dei mercati è stata disomogenea, scomposta, ma con una chiara tendenza rialzista.

Alcune quotazioni 10 giugno 2015
SEMI luglio 951,40 (+7,2) agosto 937,00 (+7,6)
FARINA luglio 316,50 (+7) agosto 308,40 (+6,2)
CORN luglio 365,00 (-0,20) settembre372,40 (-0,2)
GRANO luglio 532,20 (+4,2) settembre 538,60 (+4,6)

Diversi fondi, infine, hanno accorciato il livello di scopertura diffusamente un po' su tutti i fronti seppure, al momento, non vi siano "notizie" di natura allarmistica salvo una certa preoccupazione determinata dal ritardo dei raccolti di soia statunitense in quegli areali interessati da intensa attività piovosa.

Indicatori internazionali 10/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 612, il petrolio quota a 61,0 dollari al barile e il cambio continua la risalita e si fissa 1,12882 avendo toccato nella giornata odierna (10/6) con punta a 1,138865 ma anche una flessione sino a 1,125393.

Mercato Interno -
Il mercato interno sembra non risvegliarsi più. Calma piatta sul versante dei consumi e gli scambi rimangono molto limitati.
Una situazione involutiva che preoccupa molte filiere agroalimentari dal latte, alla carne, dalle uova ai cereali ancor più appesantita dalla volatilità dei valori di cambio.
La "paura" sta condizionando sia chi è in necessità di acquistare e sia chi deve scegliere il miglior periodo di esitazione dei prodotti.

MP 10giu 15

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

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Il presidente russo all'Expo, la Cia di Reggio Emilia: "Un'occasione per ricordargli le qualità del nostro formaggio, mentre nel suo Paese dilagano i falsi, o si ricorre al contrabbando!" -

Reggio Emilia, 11 giugno 2015 -

Mentre si protraggono le reciproche sanzioni tra Occidente e Russia a causa della crisi ucraina, cresce la preoccupazione per i nostri prodotti come i formaggi che - non più presenti su quel mercato - rischiano di essere spodestati da imitazioni. Lo segnala la Cia di Reggio Emilia, riprendendo la notizia da una testata online (Agricolae) che scrive: "Mentre in Italia si lavora per porre un argine a chi "falsifica" il nostro made in Italy agroalimentare (l'ultima novità è il segno unico distintivo), in Russia da quanto si apprende stanno aumentando i prodotti finti italiani. La causa? L'embargo russo. Infatti da fonti interne all'ambasciata si apprende che stanno aumentando i finti parmigiano reggiano e mozzarelle con l'aggiunta del nome della regione o del paese della Russia dove questi vengono prodotti. Come dire "mozzarella di Mosca" o "Parmigiano di San Pietroburgo". Questo sarebbe dovuto al fatto che i russi non riescono più – per via del blocco alle importazioni dall'Europa – a reperire i tanto amati prodotti tricolori".

La preoccupazione della Cia reggiana è appunto che il protrarsi del blocco possa far perdere in modo permanente un mercato nel quale il Parmigiano-Reggiano collocava il 7% del proprio export, con un fatturato annuo di quasi 6 milioni di euro, generato dalla vendita di 10.800 forme. Per questo, ci si chiede se è stato possibile ricordare al presidente russo Vladimir Putin, nel corso della sua visita all'Expo milanese, che le imitazioni sono prodotti di serie B, spesso anzi di infimo valore e lontanissimi dall'originale, anche se - notizie abbastanza recenti – pare sia stato lo stesso ministero agricolo russo ad incentivare lo sviluppo di queste produzioni fittizie, sembra proprio per reazione all'embargo occidentale; in tal senso si erano registrate dichiarazioni del Ministro che esaltava i formaggi 'fatti in casa' rispetto ai nostri tipici.

"Nonostante queste spinte 'nazionaliste', è possibile però che l'élite russa non abbia mai "sofferto" davvero la mancanza del vero Parmigiano-Reggiano. Di vero e proprio contrabbando del nostro formaggio da paesi extraeuropei verso la Russia si era parlato qualche tempo fa, addirittura con un'interrogazione parlamentare dell'on. Massimo Fiorio: i russi che non intendevano rinunciare al "vero" Re dei formaggi, secondo le notizie riportate nell'interrogazione, potevano contare su una linea di rifornimento che passava da altri Paesi (Bielorussia in particolare)." - conclude il comunicato.

(Fonte: Uff. stampa e comunicazione Cia di Reggio Emilia)

Prezzi invariati per tutti i prodotti lattiero caseari presi a riferimento.

di Virgilio Parma, 10 giugno 2015 -

LATTE SPOT Dopo avere assistito a un breve periodo di leggeri rimbalzi, nelle ultime due settimane il prezzo del il latte spot veronese non ha subito variazioni.
Tra 33,51 e 34,54€/100 litri di latte è la quotazione del latte crudo spot nazionale mentre il pastorizzato estero è ancorato tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Nessuna variazione nei prezzi di burro quotato a Milano. Dopo il poderoso crollo registrato tra marzo e maggio, anche il burro zangolato di Parma non subisce alcuna variazione da circa un mese. In sintesi tutti i derivati del latte non sono stati interessati da variazioni.

Borsa di Milano 08 giugno:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg.
Borsa Verona 08 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,43-1,48€/Kg. (+2,11%)
Borsa di Parma 05 giugno:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

GRANA PADANO La borsa milanese, ormai da moltissime settimane, non registra variazioni di prezzi relativamente al Grana Padano sia nella forma fresca sia in quella di 15 mesi e oltre di stagionatura.
Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

GP

PARMIGIANO REGGIANO Il leggero rimbalzo registrato nelle due settimane centrali di aprile, esclusivamente per il "parmigiano" fresco, non ha avuto seguito e la calma piatta ha preso il sopravvento alla pari del "Grana Padano".
Quotazioni stabili, quindi, tra 7,60 e 7,85 €/Kg. per il 12 mesi di stagionatura e valori compresi nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

 


2,7 milioni di visitatori e venduti circa 15 milioni di biglietti.

Milano - Sono 2,7 milioni i visitatori che dal 1° maggio hanno varcato i cancelli dell'Esposizione Universale: questa affluenza pone Expo 2015 in una posizione di assoluta eccellenza rispetto alle ultime edizioni della Manifestazione.

Aumentano anche i contratti sottoscritti con i Rivenditori autorizzati: ad oggi i biglietti venduti sono circa 15 milioni.

Ad essere favorevole non è solo la risposta dei visitatori che vengono nel capoluogo lombardo per scoprire come i 140 Paesi partecipanti hanno interpretato il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Molto positivo è anche il riscontro sul fronte dell'indotto per il territorio: secondo i dati forniti dall'Osservatorio Cartasì – che monitora gli acquisti tramite carta di credito – a Milano nei primi 27 giorni di maggio si è registrato un aumento di transazioni su carta di credito pari a +16% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

"I risultati del primo mese di Expo Milano 2015 – dichiara Giuseppe Sala, Commissario Unico delegato del Governo per Expo Milano 2015 - sono molto soddisfacenti, anche perché proprio questo week end porta con sé le più elevate affluenze registrate fin qui. Ma non è solo una questione di numeri. Quella italiana è un'Expo sicura e gentile: è l'Expo delle famiglie, dai bambini fino ai nonni. La loro allegria è la miglior accoglienza per i turisti stranieri che stanno cominciando a giungere in Italia".
(Fonte Expo2015 comunicato stampa 31 maggio 2015)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 23 7 giugno 2015

(in allegato il pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 23 07 giugno 2015
1.1 editoriale Garibaldi in camicia verde
3.1 Lattiero caseario Lattiero caseario. Una settimana di tregua.
4.1 cereali Materie prime condizionate dalla volatilità del cambio
5.1 expo2015 Expo Milano 2015 stila il bilancio del primo mese di apertura
5.2 expo2015 Cucina ecosostenibile.
6.1 expo 2015 Il balletto dei numeri e la Svizzera ci deride?
6.2 expo2015 La spesa virtuale tra 1.000 marchi del food made in Italy ne padiglione "Cibus é Italia"
7.1 filiera latte Meno stalle e minor prezzo. La crisi del settore lattiero.
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni vino" e partners

10.000 aziende perdute e prezzo alla stalla sempre più basso mentre il ricarico al consumo continua a crescere.

Di Virgilio Parma, 07 giugno 2015

Da inizio della crisi sono scomparse 10.000 aziende e quel che è peggio che la maggior parte di queste era di territori di montagna.
Con la l'arretramento dell'attività agricola e in modo specifico della zootecnia dalle zone di montagna viene meno il presidio di un territorio già a rischio idrogeologico notevole.

E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione della Giornata ufficiale del latte promossa da Expo 2015 e dal Ministero delle Politiche Agricole. In Italia - sottolinea la Coldiretti - sono sopravvissute appena 35mila stalle che hanno prodotto nel 2014 circa 110 milioni di quintali di latte mentre sono circa 86 milioni di quintali le importazioni di latte equivalente.
Per ogni milione di quintali di latte importato in più - denuncia la Coldiretti - scompaiono 17mila mucche e 1.200 occupati in agricoltura, eppure dall'inizio della crisi nel 2007 ad oggi le importazioni di prodotti lattiero-caseari dall'estero sono aumentate in valore del 20 per cento, secondo un'analisi di Coldiretti relativa ai dati del commercio estero fino al 2014.

Concorrenza sleale

Il risultato di tutto ciò, denuncia Coldiretti, è una concorrenza sleale che produce danni inestimabili alla economia del settore lattiero nazionale. L'importazione di latte a bassissimo costo e poi spacciato da nazionale ha portato il prezzo alla stalla a collocarsi intorno ai 0,36€/litro con un abbattimento di circa il 20% rispetto all'anno precedente mentre, al contrario,al consumo il costo medio per il latte di alta qualità è di 1,5 euro al litro, di qualche centesimo superiore allo scorso anno.

In altre parole - spiega la Coldiretti - gli allevatori devono vendere tre litri di latte per bersi un caffè al bar, quattro litri per un pacchetto di caramelle, quattro litri per una bottiglietta di acqua al bar e quasi 15 litri per un pacchetto di sigarette. Ma soprattutto il prezzo riconosciuto agli allevatori - sottolinea la Coldiretti - non copre neanche i costi per l'alimentazione degli animali e sta portando alla chiusura di una media di quasi 4 stalle al giorno con effetti sull'occupazione, sull'economia, sull'ambiente e sulla sicurezza alimentare degli italiani.
A rischio c'è un settore che rappresenta la voce più importante dell'agroalimentare italiano con un valore di 28 miliardi di euro con quasi 180 mila gli occupati nell'intera filiera.

Sempre più urgente è la necessità di passare a una politica lattiera di filiera affinché anche la parte più debole possa recuperare qualche centesimo d'euro al litro e scongiurare il rischio di chiusura.

"Nella forbice dei prezzi dalla stalla alla tavola c'è spazio da recuperare per consentire ai consumatori di acquistare un prodotto indispensabile per la salute e per dare agli allevatori italiani la possibilità di continuare a garantire una produzione di qualità con standard di sicurezza da record", ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "a dimostrarlo ci sono i primi esempi significativi di gruppi lungimiranti della distribuzione e dell'industria che ci auguriamo possano essere seguiti da tutti"

Un convegno, l'aperitivo al RED e la cena da "Marta". Le bollicine modenesi DOP incontrano la città fra cultura del territorio e buona tavola. -

Bomporto, 4 giugno 2015 -

Sarà una giornata color "Rosso Rubino" quella del 5 giugno a Milano. Il colore è quello inconfondibile del Lambrusco, protagonista di tre eventi che portano le eccellenze emiliane nel fermento della città dell'EXPO. Le iniziative portano la firma del Comune di Bomporto, del Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi e dall'Associazione Città del Vino. Il primo appuntamento ha il patrocinio anche dell'Istituto Nazionale di Urbanistica.

Al RED - Libreria laFeltrinelli alle 16.30 si parlerà infatti de "La pianificazione del territorio ai tempi dell'EXPO", con l'intervento dei senatori Franco Mirabelli e Stefano Vaccari, entrambi componenti della Commissione ambiente e territorio del Senato, Ada Lucia De Cesaris, vice Sindaco e assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Silvia Viviani, presidente dell'Istituto Nazionale di Urbanistica, Paolo Benvenuti, direttore dell'associazione nazionale Città del Vino, il sindaco di Bomporto Alberto Borghi e Carla Ferrari, l'architetto progettista del PSC di Bomporto. A dare lo spunto al dibattito sarà proprio il "caso Bomporto", il comune colpito dal terremoto prima e dall'alluvione poi, dove il PSC è stato progettato a misura del territorio agricolo, vincendo nel 2010 il premio come "Miglior piano regolatore delle Città del Vino". "Portiamo al confronto di Milano – sottolinea Carla Ferrari – una buona pratica di resilienza alle catastrofi naturali, come esempio di un nuovo atteggiamento culturale che la pianificazione urbanistica deve avere per la valorizzazione del territorio agricolo, delle sue produzioni di eccellenza e per la prevenzione dai rischi naturali, atteggiamento che può essere declinato sia nelle piccole che nelle grandi dimensioni urbane".
Dalle 18 fino alle 22 Modena sarà poi protagonista dello spazio ristorante RED nella suggestiva piazza Gae Aulenti con l'aperitivo ROSSO RUBINO, a base di prodotti del territorio e bollicine modenesi.

Ai fornelli i ristoratori di "Chef to chef" La Lanterna di Diogene, Da Tua Nonna, Il Grano di Pepe di Ravarino, tutte località al centro del territorio di produzione del lambrusco, testimoni anche della tenacia emiliana nella ripresa dopo il terremoto. Nei calici 
naturalmente i lambruschi DOP con le etichette della cantine Garuti, Paltrinieri, Cantina Della Volta, la Cleto Chiarli, Zanasi di Castelnuovo Rangone, la Sociale di Carpi e Sorbara e la Cantina Quintopasso. "Con "Chef to Chef" – dichiara Giovanni Cuocci de La Lanterna di Diogene – portiamo avanti insieme la voglia di promuovere i sapori del nostro territorio fuori dai confini. Lo facciamo attraverso i nostri cibi più nobili insieme al principe dei nostri vini, il lambrusco".

Gran finale la sera con la cena ad invito nel nuovo locale "Marta" che la chef modenese Marta Pulini ha aperto in occasione di EXPO 2015 in zona Magenta, con la progettazione e l'arredo della designer Rossana Orlandi. Ai tavoli imprenditori, noti giornalisti del settore enogastronomico e opinion leader milanesi. Sarà l'occasione per raccontare la versatilità e gli alti livelli qualitativi raggiunti da questo vino sempre più riconosciuto fra i top dell'enologia. Un Lambrusco "vestito a festa" per questa vernice milanese, pronto ad accogliere e forse a sorprendere il pubblico con lo spirito spumeggiante tipico della sua terra.

(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino)

E' pesante il condizionamento del rapporto di cambio Euro Dollaro sui prezzi delle materie prime.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 04 giugno 2015 -

La volatilità del rapporto di cambio €/$ sta fortemente condizionando il mercato dei cereali con rapide e frequenti escursioni tra 1,09 e 1,12.

Mentre qui si festeggiava l'anniversario della Repubblica il rapporto di cambio ha sfiorato anche 1,12 con l'immediato rialzo di Chicago.
Quasi in concomitanza, lo scorso lunedi 1 giugno, il mercato di Chicago aveva accusato alla notizia circa la regolamentazione a favore dell'utilizzo del biodiesel. A seguito di ciò si è registrato un immediato rialzo dell'olio e del seme e la flessione della farina di soia: luglio 296,60 (-9,1) e agosto 291,30 (-7,1). Valori poi parzialmente recuperati il giorno seguente con un +5,20.

Nonostante i vari rimbalzi dovuti a fattori valutari il mercato, nei suoi aspetti fondamentali, può considerarsi piuttosto basso. Tanto è che, per esempio, la soia proteica base luglio-dicembre 2015 quota attorno a 352€/ton partenza ai porti e per gli interi 12 mesi del 2016 è attorno a 347-348€/ton valori che non si registravano dal 2008/2009.

Indicatori internazionali 3/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 591, il petrolio quota a 60,90 dollari al barile e il cambio €/$ gira a 1,11170.

MP 3giu2015

Mercato Interno -
Un mercato interno ancora molto calmo nei consumi e con scambi limitati.
Nel comparto cerealicolo anche questa settimana, secondo l'overview di Ismea, in attesa dei nuovi raccolti, le trattative, se non altro sul circuito dei frumenti, proseguiranno lentamente. Mais e soia manterranno invece un andamento negativo in un mercato ben approvvigionato e piuttosto debole nella dinamica degli ordinativi.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Il Consorzio Terre di Montagna inserito nell'Albo, gestito dal Ministero delle Politiche agricole, dove sono censite circa cento aziende agrifood in tutta Italia che sviluppano buone pratiche. -

Modena, 3 giugno 2015

Il Consorzio Terre di Montagna è stato inserito nell'Albo delle Eccellenze Rurali, un progetto che racconta esperienze di buon utilizzo dei fondi comunitari a sostegno dello sviluppo rurale. Nell'Albo, gestito dal Ministero delle Politiche agricole, sono censite circa cento aziende agrifood in tutta Italia (cinque in Emilia-Romagna) che sviluppano buone pratiche; le eccellenze rurali sono documentate con video, schede di approfondimento, interviste e gallerie fotografiche.

Costituito nel 2008 a Montese e aderente a Confcooperative Modena, il Consorzio Terre di Montagna associa nove caseifici (cinque del crinale modenese e quattro del crinale bolognese), per complessivi 85 soci allevatori che conferiscono ogni anno 250 mila quintali di latte trasformato in 45 mila forme di Parmigiano Reggiano di montagna. Scopo del Consorzio Terre di Montagna è promuovere le produzioni casearie e aggregare l'offerta, supportando i caseifici soci nella manutenzione e stagionatura, lavorazione, porzionatura e commercializzazione. Tramite il canale commerciale segmento retail, il Consorzio Terre di Montagna fornisce il Parmigiano Reggiano di montagna ai suoi 350 clienti tra Italia ed estero (Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Irlanda).

Il Consorzio Terre di Montagna ha permesso al Parmigiano Reggiano di arrivare in mercati difficilmente raggiungibili dai singoli caseifici, ha migliorato la comunicazione verso i clienti e le relazioni commerciali, ha consentito di ottenere i contributi pubblici del Piano regionale di sviluppo rurale. Per il futuro gli obiettivi sono il miglioramento della produttività, redditività e qualità del prodotto, una maggiore internazionalizzazione dei mercati di sbocco e l'utilizzo della menzione aggiuntiva "Prodotto di Montagna" recentemente introdotta dall'Unione europea. Le attività del Consorzio Terre di Montagna sono considerate "eccellenza rurale" perché valorizzano il territorio e le sue tradizioni, rafforzando la coesione e integrazione tra le aziende della filiera.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Conclusa la sei giorni del Sorbara, il gran finale sarà nella capitale dell'EXPO con una giornata dedicata al rosso frizzante e al suo territorio. -

Modena, 3 giugno 2015 -

Con l'ultima tappa del 1° giugno si è concluso il Rosso Rubino Wine Festival, decima edizione delle serate nelle cantine di produzione del Sorbara fra musica, spettacolo, degustazioni e calici di lambrusco. Un formula apprezzata dal pubblico che ogni sera ha potuto toccare con mano le realtà produttive, ma anche l'ospitalità delle Cantine protagoniste dell'evento, la Sociale di Carpi e Sorbara, la Aurelio Bellei, la Cantina della Volta, la Garuti, la Divinja e la Cantina Paltrinieri.

Tra le novità dell'edizione 2015, inserita nel circuito regionale e provinciale di EXPO 2015, il personaggio di Opperbacco interpretato da Marco Vacondio, presenza costante di ogni serata con le sue simpatiche digressioni su storia, tradizione, poesia e cultura del vino.

"Una formula di successo – dichiara il sindaco di Bomporto Alberto Borghi – che celebra l'incontro tra il lambrusco di Sorbara e il suo estimatori in un'atmosfera di cordialità, ma racconta nello stesso tempo la capacità di fare impresa delle aziende del nostro territorio, tenaci nella tradizione e nell'innovazione. E' quello che cercheremo di trasmettere anche nella capitale dell'EXPO, con i prossimi eventi di "Rosso Rubino a Milano".

Il gran finale del Festival sarà infatti il 5 giugno in piazza Gae Aulenti a Milano, location suggestiva con vista sullo skyline della città. Previsto per il pomeriggio al ristorante/libreria Red laFeltrinelli un incontro con urbanisti e amministratori sulla pianificazione del territorio partendo dal modello del PSC di Bomporto, premiato come miglior piano regolatore delle Città del Vino. Sempre il RED ospiterà poi all'ora dell'aperitivo le eccellenze della cucina modenese con le degustazioni a base di prodotti tipici dei ristoratori di "Chef to chef" in abbinamento ai lambruschi DOP di sette Cantine modenesi. La sera cena di gala a tema lambrusco con ospiti eccellenti tra imprenditori e opinion leader del settore enogastronomico al ristorante "Marta", aperto recentemente in zona Magenta dalla chef modenese Marta Pulini.

(fonte: ufficio stampa Rosso Rubino Wine Festival)

Mercoledì, 03 Giugno 2015 08:25

Lattiero caseario. Una settimana di tregua.

Recupero della panna da centrifuga. Valori pressoché invariati per tutti i prodotti presi in esame. La Borsa di Milano chiusa per la festa della Repubblica.

di Virgilio Parma 3 giugno 2015

LATTE SPOT La prima settimana di giugno conferma i valori dell'ottava precedente sia per il latte nazionale sia per il latte pastorizzato spot estero. La poderosa ascesa a cui si è assistito nelle due precedenti settimane sembra essersi arrestata. Tra 33,51 e 34,54€/100 litri di latte è la quotazione del latte crudo spot nazionale mentre il pastorizzato estero è ancorato tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Nessuna quotazione alla borsa milanese lo scorso 1 giugno. Confermati perciò i prezzi della precedente ottava. Crescita invece rilevata alla borsa scaligera dove la panna di centrifuga a uso alimentare ha guadagnato il 2,11%. Conferme anche per lo zangolato di creme fresche quotato a parma (1,40€/kg)

Borsa di Milano 25 maggio:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg.
Borsa Verona 1 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,43-1,48€/Kg. (+2,11%)
Borsa di Parma 29 maggio:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

Panna centrifuga

GRANA PADANO Nessuna variazione per la DOP Grana Padano. Una conferma che, come il burro, deriva dalla chiusura della borsa merci milanese in occasione della festa della Repubblica.
Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Nessuna variazione di prezzo è stata registrata lo scorso venerdì 29 maggio alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma. Quotazione stabile tra 7,60 e 7,85 €/Kg. per il 12 mesi di stagionatura e compreso nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/kg il listino del 24 mesi di stagionatura.

La kermesse dell'ortofrutta ha già occupato il 100% degli spazi del 2014. Ad oggi già 2000 pernottamenti nel pacchetto hospitality. -

Rimini, 29 maggio 2015 –

Oltre mille espositori su un'area di 33mila metri quadrati. Si preannuncia un Macfrut dai grandi numeri l'edizione 3.2, per la prima volta ospitata alla Fiera di Rimini (23-25 settembre 2015). "Se lo scorso anno in questo periodo gli spazi occupati erano poco più al 60% della superficie cesenate, oggi a quattro mesi dalla kermesse ha già totalizzato il 100% di quanto fatto negli anni passati", ha affermato il Presidente di Cesena Fiera Renzo Piraccini, alla presentazione di Macfrut a Rimini Wellness. E ha aggiunto: "Con queste premesse è possibile ipotizzare un'affluenza intorno alle 40mila presenze, in notevole crescita rispetto alla passata edizione attestata intorno alle 25mila".
L'ottimismo dei numeri è determinato anche da un altro dato: l'alta adesione al pacchetto hospitality proposto da Macfrut agli espositori (stand e pernottamento a un prezzo concorrenziale rispetto ad altre strutture fieristiche), gestito dall'agenzia viaggi Manuzzi di Cesena. Ad oggi ha registrato un'adesione di oltre 2000 pernottamenti tra le strutture ricettive di Cesena e Rimini, con una previsione di crescita sino a 6000 pernottamenti.

Impegni rispettati, dunque, a quanto annunciato nel dicembre scorso al Ministero della Politiche Agricole alla presenza del Ministro Martina nel corso della prima presentazione di Macfrut. La prossima edizione sarà articolata su sei padiglioni, di cui quattro riservati al post raccolta e due padiglioni per l'area del pre-raccolta (mezzi tecnici, vivaismo, serricoltura, costitutori di nuove varietà, ecc). Complessivamente saranno 11 i settori espositivi in rappresentanza dell'intera filiera ortofrutticola.
"Ospitiamo con grande piacere questo evento che evidenzia la capacità della Romagna di fare sistema", ha affermato il Direttore di Business Unit di Rimini Fiera, Patrizia Cecchi.

L'edizione 3.2 riserverà particolare attenzione all'innovazione delle tecnologie, del confezionamento e del packaging, settori nei quali l'Italia eccelle. Altrettanto importante il percorso di internazionalizzazione che ad oggi ha visto ben cinque road show nell'Est Europa insieme a UniCredit, a cui si aggiungono le missioni in Tunisia e Repubblica Dominicana.

"UniCredit ha deciso di sostenere l'edizione 2015 della manifestazione non come semplice sponsor, ma come partner strategico – dice Leonardo Gregianin, Ufficio Sviluppo del Territorio e Presidio delle relazioni con gli Stakeholders UniCredit Centro Nord - perché siamo convinti che l'orizzonte export e la valorizzazione del Made in Italy costituiscano un elemento fondamentale per lo sviluppo della produttività anche per il settore agroalimentare. E Macfrut costituisce un reale punto di incontro e di confronto internazionale per i professionisti dell'ortofrutta".
Contestualmente a Macfrut, Rimini ospiterà Flora Trade la fiera internazionale del florovivaismo.

E nell'ottica del rilancio della filiera ortofrutticola è stato ideato il Macfrut Consumer's Trend che quest'oggi presenta il secondo rapporto sui consumi di frutta e verdura.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Domenica 31 maggio "Cantine Aperte" sabato 30 e domenica 31 maggio in tutta Italia. La Cantina Formigine Pedemontana domenica apre le porte al pubblico: degustazioni dei vini e visite guidate agli stabilimenti della cantina. -

Modena, 29 maggio 2014 -

C'è anche la Cantina Formigine Pedemontana tra le oltre 700 aziende vitivinicole che aderiscono a Cantine Aperte, l'evento enoturistico in programma domani – sabato 30 – e domenica 31 maggio in tutta Italia. Dopodomani – domenica 31 maggio - dalle 10 alle 18 la cooperativa vitivinicola, che si trova a Corlo di Formigine, apre le porte al pubblico per favorire un contatto diretto con gli appassionati di vino.

Il programma prevede degustazioni dei vini e visite guidate agli stabilimenti della cantina, gnocco fritto e gelato al Lambrusco, una mostra di pittura e balli contadini. L'anno scorso furono complessivamente 850 mila i visitatori delle cantine italiane e alcune centinaia quelli che furono accolti dalla Cantina Formigine Pedemontana. Promosso dal Movimento Turismo Vino e giunto alla 23 esima edizione, Cantine Aperte è diventato nel tempo il più importante evento alla scoperta dei territori del vino italiano. Quest'anno turisti, curiosi ed enoappassionati possono unire all'esperienza in cantina le foto su Instagram; grazie al concorso fotografico "Bevi cosa vedi" (#bevicosavedi), che coinvolge le community di Instagramers di tutta Italia, vengono premiati gli scatti che meglio raccontano l'abbinamento tra vino e territorio.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 22 31 maggio 2015

(in allegato il pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 14 - n° 22 31 maggio 2015

1.1 editoriale Dalle quote latte alle quote migranti
3.1 Lattiero caseario Latte spot in recupero.
4.1 made in italy "The extraordinary italian taste" - Un marchio nazionale per tutti i prodotti agroalimentari.
4.2 emilia romagna Sviluppo rurale - La Commissione Ue approva il Psr dell'Emilia-Romagna
5.1 MAIS & SOIA Mais & Soia: maggio 2015
6.1 expo2015 - vino Racconti di viaggio tra gastronomia, letteratura, ricerca, ambiente e salute.
7.1 mercati ISMEA - Overview sui mercati agroalimentari
8.1 ambiente e energia "Regala un Albero alla tua città": Hera rilancia con 1.000 nuovi alberi
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 22 mag2015 COP


Made in Italy, Mipaaf: presentato segno unico distintivo agroalimentare "The extraordinary italian taste"
Martina: operazione di sistema per sostenere export agroalimentare. Obiettivo export: 50 miliardi nel 2020

di LGC Parma, 28 maggio 2015 –

Una operazione strettamente di marketing quella presentata ieri dal Ministro Maurizio Martina che serve alla promozione del Made in Italy agroalimentare, sotto una bandiera unica, e al contrasto dell'Italian sounding. Almeno questa è l'intenzione dell'operazione che va in controtendenza rispetto alle politiche dell'omologazione imposte dalle multinazionali.

Un'operazione di marketing che ha la presunzione di contrastare il fenomeno dell'imitazione dei nostri prodotti (italian sounding) che si stima abbia un fatturato di circa 60 miliardi di euro.

"Un logo che, secondo il comunicato stampa diffuso dal MIPAAF, verrà utilizzato in occasione delle fiere internazionali, in attività di promozione all'interno dei punti vendita della grande distribuzione estera, nelle campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media. Un segno unico utile per veicolare un'idea unitaria del Made in Italy dalle caratteristiche originali e dalla qualità distintive. Nelle fiere, ad esempio, servirà a caratterizzare in modo univoco l'area espositiva dedicata all'Italia del cibo e del vino. Il marchio verrà utilizzato fin dalle prossime giornate all'interno del Padiglione del Vino e del Padiglione del Cibo a Expo, proprio per cogliere l'occasione unica di visibilità offerta dall'evento di Milano."

Il segno unico è rappresentato da una bandiera italiana con tre onde che richiamano il concetto di crescita e di sviluppo e dalla scritta "THE EXTRAORDINARY ITALIAN TASTE".

Non un marchio da introdurre sui singoli prodotti ma un logo che qualifica l'identità italiana all'interno di un mix di azioni di promozione e sostegno, come le fiere internazionali, le attività di promozione all'interno dei punti vendita della grande distribuzione estera, ma anche le campagne di comunicazione e promozione in Tv, sui media tradizionali, su Internet e sui social media. Il marchio si inserisce nel più ampio piano straordinario di internazionalizzazione del Made in Italy, messo a punto in collaborazione dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero delle politiche agricole e dall'Ice e ne costituisce uno degli aspetti più importanti.

"Da oggi l'agroalimentare italiano - ha spiegato il Ministro Maurizio Martina - sarà più forte e più riconoscibile sui mercati internazionali. Finalmente abbiamo un segno distintivo unico che aiuterà consumatori e operatori a identificare subito le attività di promozione dei nostri prodotti. Partiamo da Expo Milano 2015 per sfruttare questa straordinaria occasione di visibilità e proseguiremo con le azioni previste dal nostro piano di internazionalizzazione sui mercati strategici. Nei prossimi tre anni investiremo oltre 70 milioni di euro per la promozione, imparando a fare squadra e a non disperdere in mille rivoli le risorse."

Casellli: il nostro Programma tra i primi a partire in Italia e in Europa

Bologna - La Commissione europea ha approvato formalmente il Programma di sviluppo rurale 2014-2020 dell'Emilia-Romagna, dopo il via libera tecnico arrivato l'8 maggio. "Una notizia che aspettavamo, dopo essere stata la prima Regione italiana a ricevere la 'comfort letter' della Direzione agricoltura Ue – ha commentato l'assessore regionale all'agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli - è la conferma che il nostro Psr è tra i primi a partire in Italia e in Europa, insieme a quelli di Paesi come la Germania, il Regno Unito e la Spagna. Il riconoscimento del buon lavoro svolto dai Servizi della Regione per la competitività, l'innovazione, la sostenibilità, lo sviluppo del territorio rurale emiliano-romagnolo."

Il via libera, arrivato dopo l'approvazione del Quadro finanziario pluriennale della Ue, riguarda anche altri 23 Programmi, tra regionali e nazionali. Per quanto riguarda l'Italia hanno ricevuto l'ok anche quelli della Provincia autonoma di Bolzano, delle Regioni Toscana e Veneto e della Rete rurale nazionale.
A questo punto dei 118 Programmi di sviluppo rurale europei ne restano ancora da approvare 67, circa la metà di quelli presentati.
(Fonte Regione Emilia Romagna 26 maggio 2015)

Mais & Soia: dati previsionali 2015-16 - maggio 2015

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MAIS: Dati previsionali per 2015-16

 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.83 Mio t (-0.6% rispetto alla stagione 2014-15; -0.1% rispetto alla stagione 2013-14).
 Si prevedono maggiori raccolti in Cina, Sud Africa, India, Canada, Russia ed Argentina, mentre negli Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Ucraina e Messico la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2014-15.
 Negli Stati Uniti la produzione di Mais per la stagione 2015-16 è attesa in diminuzione, a causa della minor superficie dedicata alla coltivazione e della minor (- 4.2 bushels/acro) resa dei terreni a 166.8 bushels/acro (equivalenti a 10.59 tons/ettaro).
 È atteso un aumento dell'export USA, supportato da prezzi più competitivi e dall'aumento della domanda mondiale.
 L'impiego di Mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2014-15, mentre gli Stock Finali sono stimati in diminuzione sia a livello USA (-5.7%), sia a livello mondiale (-0.3%).

SOJA: Dati previsionali per 2015-16

 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista di 317.30 Mio t, invariata rispetto alla stagione 2014-15 e in aumento del 12% rispetto alla stagione 2013-14.
 Si attendono maggiori raccolti in Brasile, grazie all'espansione delle aree coltivabili, in India, Paraguay ed Ucraina, bilanciati da una minor produzione prevista per gli Stati Uniti, Argentina e Cina.
 Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in diminuzione (-1.8 bushels/acro) a 46 bushels/acro. Anche in Argentina è attesa una minor resa. In Cina i Produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie.
 Le produzioni record attese in Sud America potrebbero limitare le esportazioni statunitensi nella prima metà della campagna.
 Le importazioni cinesi sono attese a 77.5 Mio t, in aumento del +5.4% rispetto alla stagione 2014-15 e del +10.1% rispetto alla stagione 2013-14.

(In Galleria immagini altri interessanti grafici)

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Sei incontri per narrare Enotria con il Comitato Scientifico del padiglione "Vino - A Taste of Italy". Secondo appuntamento sabato 13 giugno sulle orme di Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli.

Verona, 27 maggio 2015.
Con il viaggio "Il vino nella tradizione gastronomica italiana" è iniziato sabato 23 maggio il racconto sul vino italiano ideato e voluto dal Comitato Scientifico del Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY", nominato dal Mipaaf nel 2014 e presieduto da Riccardo Cotarella. Negli interventi di Enzo Vizzari, che ha coordinato l'incontro, e di Heinz Beck, Davide Oldani, Niko Romito, Antonio Santini e dei giornalisti Marco Bolasco, Luigi Cremona, Fiammetta Fadda, Andrea Grignaffini, Paolo Marchi e Luciano Pignataro, si è ripercorso il cammino che ha portato il vino a diventare componente determinante dell'offerta della ristorazione italiana di qualità: dagli anni in cui l'oste accoglieva il cliente con il fatidico "bevete bianco o rosso?" alle carte dei vini sempre più ampie e articolate gestite oggi da sommelier di rango, grazie alla crescita della "cultura del vino" sia da parte dei ristoratori sia da parte del cliente con la proposta al "bicchiere" sempre più importante e vincente per promuovere il vino nella ristorazione.

Un viaggio che prevede sei tappe (dopo quella inaugurale, le altre sono in programma il 13 e 27 giugno, il 18 luglio, il 12 e 26 settembre), alle quali collabora Gigi Brozzoni e attraverso cui raccontare l'Italia del Vino da diverse angolazioni.
Secondo tema, in calendario sabato 13 giugno alle ore 11.30, sarà quello relativo a "Il viaggio storico letterario del vino attraverso le interpretazioni di tre scrittori del Novecento", secolo nel quale la società italiana ha conosciuto uno sviluppo sociale ed economico di grande portata che segnerà profondamente il suo futuro. Da Paese contadino l'Italia si trasformerà in Paese industriale e una parte della cultura italiana avverte il pericolo che molte tradizioni contadine possano perdersi in questo turbinio che sta travolgendo tutto e tutti.

Mario Soldati e Luigi Veronelli sono gli intellettuali che per primi avvertono questo pericolo e decidono, del tutto autonomamente, di intraprendere un cammino che li porterà sulle tracce di quella cultura contadina che aveva plasmato la società italiana. Con loro torna d'attualità anche il lavoro svolto da Paolo Monelli con il suo "Ghiottone Errante" del 1935.
Tre modi di viaggiare alla scoperta di uomini, cibi, vini, tradizioni gastronomiche di cui l'Italia è ricchissima; tre modi di affrontare i vari temi, tre stili narrativi diversi e addirittura tre mondi lessicali che si sono sempre confrontati, osservati, analizzati e qualche volta persino copiati.
Un'attenzione specifica sarà dedicata alla figura di Luigi Veronelli il quale, con i suoi aforismi, i suoi paradossi e le sue provocazioni, è riuscito a stimolare, punzecchiare e redarguire tutto il sistema produttivo e normativo del vino italiano. E si cercherà di dare voce a quei giornalisti e scrittori del passato che con il loro narrare hanno contestualizzato l'opera dei giornalisti più noti e, in chiusura, daremo uno sguardo sul futuro con il linguaggio dei moderni blogger.

Vino Expo2015 FotoEnnevi Veronafiere 0012

Il programma di sabato 13 giugno ore 11.30 – Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY" Expo 2015

Moderatore
Gigi Brozzoni - Giornalista

Relatori
Alberto Capatti - Storico della cucina, co-curatore della mostra alla Triennale di Milano "Camminare la Terra" su Luigi Veronelli
"Luigi Veronelli: dalla cucina al vino."

Luca Clerici - Docente di Letteratura Università di Milano "Tre lingue per tre autori del '900"

Giuseppe Lo Russo - Giornalista e gastronomo "Camminare l'Italia. La cucina e i vini."

Andrea Gabbrielli - Giornalista enogastronomico "Altri viaggiatori, altri narratori"

Andrea Gori - Sommelier Informatico "L'evoluzione linguistica e stilistica dei blogger del vino"

Who's Who Comitato Scientifico Padiglione "VINO A TASTE OF ITALY"
Con decreto del Ministro Maurizio Martina, il 15 aprile 2014 è stato istituto il Comitato scientifico del Padiglione del Vino dell'Expo 2015. Il decreto di costituzione del Comitato affida ai membri designati l'elaborazione delle linee strategiche e il compito di valutare le idee progettuali da promuovere nell'ambito del Padiglione del Vino.
Oltre al Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, fanno parte del Comitato: Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi, con funzione di presidente, Raffaele Borriello, vice capo di Gabinetto del Ministero delegato all'Expo 2015, con funzioni di coordinatore, Piero Antinori, già presidente Istituto Vino Italiano di Qualità – Grandi Marchi, Diana Bracco, commissario generale di sezione per il Padiglione Italia, Carlo Guerrieri Gonzaga, presidente Comitato Grandi Cru, Ruenza Santandrea, presidente Gruppo Cevico, Lamberto Vallarino Gancia, già presidente e ora delegato di Federvini, Domenico Zonin, presidente Unione Italiana Vini.

(Fonte Servizio Stampa Veronafiere  - Foto Ennevi Veronafiere)

Domenica, 31 Maggio 2015 09:03

ISMEA - Overview sui mercati agroalimentari

I mercati agricoli denotano in ambito nazionale ancora una prevalente situazione di stallo, che sembra in particolar modo caratterizzare il settore zootecnico.

Roma, 25 maggio 2015
Lo rileva l'Ismea nell'Overview di questa settimana orientata a un ulteriore appesantimento del quadro mercantile per il bestiame bovino, comparto che continua a subire le ricadute di un'attività di macellazione molto rallentata. Anche la grande distribuzione segnala una condizione di debolezza generale sul versante dei consumi. Situazione che sta avendo pesanti ripercussioni soprattutto sui prezzi delle carni di coniglio, fortemente depressi, mentre il mercato appare complessivamente più tonico per quanto attiene agli avicoli, in particolare per fese di tacchino e petti di pollo. Il migliore andamento delle vendite sul circuito delle carni avicole potrebbe riflettersi positivamente sulle quotazioni anche del vivo, in un mercato comunque favorito dalla stagionale ripresa dei consumi. La situazione, al contrario, resta negativa per le uova che manterranno presumibilmente un trend al ribasso nel corso di questa settimana.

E' ancora calma piatta per il bestiame suino, anche se le attese propendono per una graduale risalita dei prezzi, tuttora ben al di sotto dei livelli di un anno fa a causa di un'offerta europea che resta fortemente eccedentaria.

Sul mercato dei lattiero-caseari le quotazioni mantengono un andamento stabile sia per i formaggi che per il burro, in un contesto di scambi ancora piuttosto rarefatti. Il quadro internazionale conferma invece una situazione di forte pressione dell'offerta soprattutto neozelandese, con ricadute anche in Europa, di riflesso a una domanda cinese sensibilmente ridimensionata per tutte le commodity casearie.
Per i formaggi europei il bilancio delle esportazioni, nei primi tre mesi del 2015, resta negativo (-14% su base annua in quantità, secondo i dati dell'Eurostat), nonostante i forti incrementi riscontrati in Usa e Giappone, non sufficienti tuttavia a compensare le perdite sul mercato russo.

Nel comparto cerealicolo anche questa settimana, in attesa dei nuovi raccolti, le trattative, se non altro sul circuito dei frumenti, proseguiranno lentamente. Mais e soia manterranno invece un andamento negativo in un mercato ben approvvigionato e piuttosto debole nella dinamica degli ordinativi.

Scambi più rallentati per gli oli di oliva, con possibili correzioni al ribasso sia in Spagna che in Grecia. In ambito nazionale potrebbe verificarsi ancora qualche flessione a carico degli extravergini, mentre gli oli di oliva raffinati sembrano confermare, su tutte le piazze, un andamento più sostenuto, grazie a una domanda che resta vivace. Da rilevare che lo stato vegetativo degli oliveti risulta ottimale, a giudizio degli operatori, sia in Italia che nell'intera area del Mediterraneo.

Poche le novità sul mercato del vino dove permane una situazione di stallo generale delle trattative. I prezzi dei bianchi sono scesi sotto la soglia dei 3 euro/ettogrado, condizione che non si verificava dall'ultimo trimestre del 2009, né si evidenziano, a breve, prospettive di miglioramento.
Riguardo al comparto ortofrutticolo, il maltempo dei giorni scorsi ha fortemente condizionato la dinamica dei consumi, favorevoli soprattutto per le mele che hanno beneficiato di un inatteso aumento dei prezzi.


Le specie frutticole di stagione, in particolare le fragole, hanno confermato il fisiologico calo delle quotazioni in atto ormai da diverse settimane, in un mercato che continua comunque a registrare una buona fluidità degli scambi.
Per le albicocche Ismea segnala, sui mercati interni, una forte pressione concorrenziale del prodotto spagnolo che sta appesantendo i listini anche delle varietà nazionali. La produzione di ciliegie inizia nel frattempo a coinvolgere i primi areali emiliano-romagnoli dove, a differenza della Puglia, le produzioni stanno registrando in queste prime battute prezzi leggermente più elevati rispetto alla scorsa campagna.

Si è conclusa la commercializzazione delle pere, mentre per le residue partite di kiwi nazionale si prevede un collocamento agevole, sia in Italia che all'estero, anche nelle prossime settimane.

Brusca riduzione, nei giorni scorsi, per i prezzi di meloni e angurie, penalizzati dal peggioramento climatico e dall'abbassamento repentino delle temperature. Per il resto delle ortive l'attività di scambio procede con regolarità. In linea con i normali calendari si registra un progressivo ampliamento dei territori di produzione coinvolti, oltre a un contestuale incremento dell'affluenza di merce nei centri di redistribuzione.
(Ismea 25 maggio 2015)

Mercoledì, 27 Maggio 2015 08:33

Latte spot in recupero.

Tra i derivati del latte cresce solo la crema a uso alimentare quotata a Milano. Invariati tutti gli altri prezzi.

di Virgilio Parma, 27 maggio 2015 -

LATTE SPOT Più che un rimbalzo sembra profilarsi una vera e propria ripresa dei valori del latte spot. Lo scorso lunedì 25 maggio, alla borsa veronese, il nazionale crudo ha guadagnato l'1,54% collocandosi tra 33,51 e 34,54€/100 litri di latte mentre il pastorizzato estero ha addirittura guadagnato poco più di un euro fissando il prezzo tra 30,93 e 31,96€/100 litri di latte (+3,39%).

BURRO E PANNA Unica variazione rilevata è nella crema di latte a uso alimentare quotata alla borsa milanese. Con un +4,23% la crema quotata all'ombra della madonnina si colloca a 1,48€/kg. Invariati invece i prezzi di tutti gli altri prodotti.

Borsa di Milano 25 maggio:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg.

Borsa Verona 25 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,40-1,45€/Kg.

Borsa di Parma:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

GRANA PADANO Ancora nessuna variazione rilevata riguardo al Grana Padano.
Confermato nuovamente il prezzo compreso tra 7,10 e 7,75€/kg. per il formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Analogamente al "grana" anche per il "parmigiano" non è stata segnalata alcuna variazione di prezzo alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma. Tra 7,60 e 7,85 €/Kg. la quotazione del 12 mesi e compreso nell'intervallo tra 8,75 e 9,10€/kg il listino del 24 mesi.

(NB: i grafici principali sono visionabili in galleria immagini)

Lattespot

Maltempo e prezzi condizionano l'annata agraria, ma il valore della produzione agricola resta sopra i 4 miliardi. Si consolida l' export: 5,5 miliardi. Bonaccini: "Una delle filiere strategiche per creare nuova occupazione. Opereremo mettendo al centro qualità, innovazione, giovani". Caselli: "Le quantità hanno tenuto, ma resta il tema della volatilità dei prezzi. Serve più integrazione. Utilizzeremo le risorse del nuovo Psr anche in questa direzione". -

Bologna, 26 maggio 2015 -

Un'annata segnata dall'eccezionale maltempo, dal crollo generalizzato dei prezzi all'origine e dalle conseguenze dell'embargo russo, ma nella quale l'agricoltura emiliano-romagnola ha comunque tenuto, attestandosi sui 4,094 miliardi di produzione lorda vendibile, un valore che è in linea con l'andamento degli ultimi cinque anni. Bene anche l'export di prodotti agroalimentari che nel 2014, con un risultato di 5,5 miliardi di euro, consolida il buon andamento del 2013. Il comparto agroalimentare emiliano-romagnolo ha un valore di 25 miliardi di euro (stima su dati Federalimentare) e dà lavoro a 130 mila persone (65 mila in agricoltura e 68 mila nell'industria alimentare).

"Crediamo che l'agricoltura, l'agroalimentare, l'agroindustria abbiano grandi potenzialità e siano una delle filiere strategiche per creare nuovo lavoro - ha detto il presidente della Regione Stefano Bonaccini, che ha concluso a Bologna i lavori di presentazione del Rapporto 2014 sul Sistema agroalimentare dell'Emilia-Romagna promosso da Regione e Unioncamere - metà dei 2,5 miliardi di euro che potranno arrivare in Emilia-Romagna nei prossimi sei anni, grazie alla programmazione dei Fondi europei, fanno riferimenti al Programma di Sviluppo Rurale, valorizzando ricerca ed innovazione, qualità, giovani, tutela del territorio, a partire dal favorire i territori più fragili, quali la montagna. È' stata una grande soddisfazione avere ricevuto, prima Regione europea, il via libera da Bruxelles al nuovo Psr. Ora lavoreremo per tradurre questo importante risultato in fatti concreti."

"Nonostante il maltempo le quantità hanno tenuto – ha spiegato l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli –pesa l'instabilità dei prezzi che condiziona molto questo settore e si ripercuote sul reddito degli agricoltori. Questo aspetto deve essere oggetto di un'iniziativa politica forte, ma anche di un impegno da parte del mondo agricolo a superare quella frammentazione che ancora caratterizza diversi settori. Con il nuovo Psr sono in arrivo 1,2 miliardi. Puntiamo su filiere, organizzazione, qualità e programmazione. Insieme alla sburocratizzazione, un tema su cui questa Regione è già impegnata come dimostra il lavoro compiuto con il Registro unico dei controlli".
In ripresa il credito agrario con un valore di 5,63 miliardi di euro (+1,1%) e il superamento della stretta creditizia. In leggero aumento l'occupazione agricola, con un +2,2% per quella femminile.

L'export agroalimentare

L'Emilia-Romagna ha chiuso il 2014 con un valore dell'export agroalimentare di 5,5 miliardi di euro, confermando le buone perfomances del 2013. Tra le principali destinazioni si confermano Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Per il terzo anno consecutivo si attenua il saldo negativo della bilancia commerciale, che nel 2014 è sceso a – 163 milioni di euro. Sul podio delle esportazioni emiliano-romagnole ci sono i salumi e le carni trasformate (1 miliardo 199 milioni di euro), i formaggi e i prodotti lattiero caseari (609 milioni di euro), la frutta e gli ortaggi lavorati (500 milioni). Sopra i 400 milioni di euro si collocano anche le esportazioni di frutta fresca, vino e derivati dei cereali. "Il primato dell'Emilia-Romagna nell'export di prodotti agroalimentari di qualità, pari al 16 per cento della quota nazionale, è una leva decisiva – ha spiegato il presidente di Unioncamere Emilia-Romagna Maurizio Torreggiani, che ha ricordato in particolare il progetto in collaborazione con la Regione Deliziando, "uno strumento che mette al centro il cibo come brand e supporta le imprese per consolidarne la presenza nei Paesi emergenti, la cui espansione economica determina una crescente richiesta."

Il valore della produzione agricola nei diversi settori

L'andamento meteo ha pesantemente condizionato la produzione agricola nel corso dell'annata appena trascorsa. Al di là delle ripetute emergenze che hanno coinvolto un po' tutto il territorio regionale (dall'alluvione di gennaio nel Modenese in poi), il 2014, a causa del susseguirsi di ripetute perturbazioni atlantiche, è stato caratterizzato da un inverno particolarmente mite e piovoso e da un'estate anch'essa piovosa e più fresca della norma.
Contemporaneamente, il sovrapporsi delle produzioni a livello europeo (caso eclatante la frutta), l'andamento negativo delle principali commodities, insieme agli effetti dell'embargo russo, hanno portato a una generale flessione dei prezzi. Un mix che ha portato a una Plv in calo del 5,9% rispetto al 2013, ma comunque sempre sopra la soglia dei 4 miliardi di euro. Percentuali analoghe di flessione del valore della produzione agricola si sono verificate a livello nazionale.

Secondo i dati del Rapporto 2014, tra i settori in controtendenza, per quanto riguarda l'andamento della Plv, quello delle colture industriali, quali la barbabietola da zucchero, la soia e il girasole, che ha messo a segno un +38%. Bene in particolare la barbabietola (Plv in crescita del 45%). Buoni i risultati anche per il pomodoro da industria (+20%).
Per quanto riguarda i cereali la riduzione della Plv si è complessivamente fermata al -1%, a fronte di un andamento a luci e ombre. Male sono andati in particolare il grano tenero (-15%), il mais (-6%). Bene invece il frumento duro (+60%).
Il comparto della frutta ha chiuso il 2014 con un -10% di Plv. Qui ha pesato in particolare il diffuso calo dei prezzi dovuto alle sovrapposizioni produttive e allo stop delle importazioni russe. Nonostante un aumento della produzione e dei volumi, le pere hanno chiuso con un -23%, le pesche con un -24%. Bene l'actinidia con +45%.
Il settore degli ortaggi (-8%), ha registrato un forte calo in particolare per le patate (-30%). Con il segno più le zucchine (35%), gli asparagi (49%), i piselli (41%).
Segno meno anche per gli allevamenti: -7%. Nel dettaglio: carni bovine (-4%), suine (-6%), pollame (-9%), latte (-7,6%).
In flessione la redditività delle aziende. I dati provvisori (elaborati sulla base di un campione di 145 imprese agricole) danno un calo dei ricavi dell'8,1% non sufficientemente compensato dalla riduzione dei costi intermedi (-2,6%).

In allegato scaricabile: l'andamento della Plv per provincia

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

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