La prima edizione della manifestazione è in programma dal 18 al 20 settembre 2015. Il lavoro svolto in questi anni da Veronafiere con Vinitaly International in Cina ha accreditato l'Ente come il referente per la promozione culturale del vino e della gastronomia italiane.

Shanghai, luglio 2015 – Sarà Vinitaly a rappresentare l'eccellenza enogastronomica italiana alla prima edizione dello Shanghai Wine&Dine Festival.
La manifestazione, in programma dal 18 al 20 settembre 2015, punta a diventare l'evento b2c di riferimento in Oriente per il settore wine&food e Vinitaly, il più importante salone internazionale organizzato da Veronafiere dedicato al vino e ai distillati, è stato scelto come capofila del padiglione che ospiterà i prodotti italiani, grazie all'efficace lavoro svolto in questi anni attraverso le iniziative di Vinitaly International.
L'obiettivo resta la conquista dei consumatori cinesi, grazie a degustazioni delle migliori etichette tricolori, accompagnate dai piatti dei più famosi cuochi italiani di Shanghai e offerte dalle più note realtà del food & beverage made in Italy presenti in Cina.

Il Festival, che vede la partecipazione anche di Francia, Spagna, Stati Uniti d'America, Australia, Cile e Argentina, è stato presentato questa settimana a Shanghai dai promotori: il quotidiano Shanghai Morning Post, Gewara il più grande ticket service online della Cina, Unionpay, la carta di credito più diffusa in Cina e Bank of Communications.

«Questo è un momento importante per Vinitaly e il vino italiano – ha commentato il direttore generale di Veronafiere, Giovanni Mantovani –. Per la prima volta nella storia dell'Esposizione universale a Expo Milano abbiamo realizzato un padiglione dedicato al vino, molto apprezzato dai numerosi visitatori cinesi. L'anno prossimo, poi, sarà il cinquantesimo anniversario di Vinitaly a Verona e, con il nostro know-how, siamo pronti ad affrontare a Shanghai un nuovo tipo di evento, consumer-oriented, dove anche il food giocherà un ruolo fondamentale, facendo da traino alla cultura del vino».
Vinitaly International, allo Shanghai Wine&Dine Festival, come per il Roadshow in vista di Expo e il Fuorisalone di Chengdu, lavorerà in stretta collaborazione con aziende e importatori di vino italiano.

Il console generale italiano a Shanghai, Stefano Beltrame, presente alla conferenza stampa, insieme alla managing director di Vinitaly International, Stevie Kim, ha ricordato ancora una volta «l'importanza di agire insieme, per realizzare davvero quell'auspicato sistema-Italia che possa trasformarsi in business concreto per le aziende vitivinicole italiane nel mercato più ostico e promettente del mondo, quale è quello Cinese».

A sottolineare il valore internazionale della manifestazione di Shanghai, la partecipazione, insieme a Vinitaly, anche di Sopexa China, Conseil Interpofessionel du Vin de Bordeaux (CIVB), Wine Australia, Wines of Chile, Rioja, Wines of Argentina e ufficio del Commercio estero degli Stati Uniti.

Le aspettative su questo nuovo appuntamento sono quindi molto alte, come ha spiegato Yang Wei Zhong, editore in capo dello Shanghai Morning Post: «Shanghai è da sempre aperta agli stili di vita occidentali e in questi due anni sta vedendo crescere sempre più i consumatori di vino. Da questo punto di vista è una metropoli che è punto di riferimento per tutta la nazione e da cui passano le nuove tendenze del consumatore cinese». (Veronafiere, 3 luglio 2015)

Mercoledì, 08 Luglio 2015 08:38

Lattiero Caseario. Ancora tutto fermo.

La crema a uso alimentare milanese si riallinea con la panna di verona.

di Virgilio, Parma 8 luglio 2015

LATTE SPOT Confermati i listini anche in questa 28esima settimana. Nello specifico il latte nazionale è stato quotato nell'intervallo tra 34,02 e 35,05/100 litri di latte e l'estero pastorizzato spot si è collocato tra 31,45 e 32,48€/100 litri.

BURRO E PANNA Anche per i derivati del latte nessuna variazione di listini. Confermati i prezzi di tutte le referenze di Burro registrate alla borsa di Milano. Perde invece l'1,33% la Crema a uso alimetare quotata a Milano, riallineandosi così con la Panna veronese che invece mantiene invariato il prezzo.

Borsa di Milano 06 luglio:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,48€/Kg. (-1,33%)

Borsa Verona 06 luglio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,48-1,53€/Kg.
Borsa di Parma 03 luglio:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

Burro 8lug15

GRANA PADANO
9 mesi di stagnazione per il grana padano di 15 mesi e oltre. Infatti, anche in quest'ultima settimana, nessuna variazione di prezzo è stata registrata sia per il 9 mesi sia per il 15 mesi di stagionatura.
Nello specifico: tra 7,10 e 7,75€/kg. il prezzo all'ingrosso del prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. il prezzo relativo al 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO
Dopo la leggera flessione dello scorso 19 luglio, per la seconda settimana consecutiva nessuna variazione è stata riscontrata alla borsa di Parma lo scorso 3 luglio.
In particolare il 12 mesi di stagionatura è stato quotato ancora una volta 7,55-7,80 €/kg. mentre il 24 mesi di stagionatura ha confermato il prezzo all'ingrosso compreso tra 8,70 e 9,05 €/Kg.

Domani a Novellara la riunione di pubblico accertamento con la lettura, da parte del Ministero, del Disciplinare di produzione. Manghi: "Traguardo importante per il nostro comparto agricolo". -

Reggio Emilia, 7 luglio 2015 -

Tappa fondamentale, domani pomeriggio a Novellara, nel cammino che mira a valorizzare – anche attraverso un marchio Igp (Indicazione geografica protetta) da esibire in Italia e in Europa – l'Anguria Reggiana, una delle produzioni ortofrutticole di pregio presenti nella nostra medio-bassa pianura.
Per le 17 di domani, mercoledì, il Ministero delle Politiche agricole ha infatti convocato nella Sala del Consiglio comunale di Novellara la riunione di pubblico accertamento in cui – dopo il parere favorevole della Regione Emilia-Romagna – si darà lettura della proposta di Disciplinare di produzione dell'Anguria Reggiana Igp. Ancora pochi passaggi burocratici, a partire dalla pubblicazione sul Bollettino della Regione, è l'Anguria Reggiana potrà così diventare il primo prodotto a Indicazione geografica protetta esclusivamente reggiano (gli altri, dal Cotechino di Modena alla Mortadella di Bologna, dalla Coppa di Parma alle Pere dell'Emilia-Romagna come è facilmente intuibile sono infatti prodotti in più province) nonché il primo marchio Igp europeo per un cocomero.

Il programma di domani prevede, dopo il saluto del presidente della Provincia di Reggio Emilia Giammaria Manghi (Palazzo Allende ha infatti sostenuto fin dal 2008 il cammino dei produttori d'anguria), l'illustrazione da parte del presidente dell' Associazione Produttori Anguria Reggiana Ivan Bartoli del percorso verso l'Igp, mentre Alberto Ventura del Servizio Percorsi di qualità, Relazioni di mercato e Integrazione di filiera della Regione Emilia-Romagna ripercorrerà l'iter per il riconoscimento dell'Igp Anguria Reggiana: la riunione si concluderà con la pubblica lettura, da parte dei funzionari del Ministero delle Politiche agricole, del Disciplinare di produzione.

"Si tratta di un evento di grande importanza per la nostra agricoltura", spiega il presidente Giammaria Manghi, ricordando come la Provincia di Reggio Emilia abbia creduto "fin dal 2008 nell'Anguria Reggiana quale produzione d'elevata qualità con importanti prospettive d'occupazione e sviluppo, sostenendo in maniera convinta la volontà delle aziende, costituitesi poi nell'Associazione Produttori Anguria Reggiana: si tratta di una ventina di realtà che, grazie anche ad addetti d'età media inferiore alla media del comparto agricolo reggiano, hanno saputo dare continuità ad un'antica tradizione, rinnovandola grazie alle più moderne tecniche produttive e raggiungendo importanti traguardi sul piano economico per la riconosciuta qualità del prodotto".

Proprio al 2008 risalgono le prime iniziative avviate dalla Provincia, in collaborazione con le organizzazioni professionali agricole e i produttori, per perseguire una maggiore e più organizzata capacità di presentazione del prodotto nella filiera commerciale, a partire dalla ricerca scientifica condotta dall'Università di Ferrara, cui sono seguiti diversi confronti varietali e le valutazione dei suoli compiute nel 2008, 2010 e 2011 anche con il sostegno finanziario della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione del Centro ricerche produzioni vegetali. "Il marchio Igp rappresenta un riconoscimento importante per una produzione di nicchia destinata a crescere e a creare una propria economia in grado di valorizzare il nostro territorio, a partire dalla Bassa reggiana, storicamente vocata a questa coltivazione", aggiunge il presidente Manghi.
L'Associazione Produttori Anguria Reggiana (Apar) nata nel 2009 per promuovere in forma organizzata la qualità dell'Anguria Reggiana, è oggi composta da una ventina di aziende agricole sparse principalmente nei comuni di Novellara, Gualtieri, Cadelbosco Sopra e Guastalla, ma presenti anche a Reggio Emilia, Rio Saliceto, Campagnola e Correggio: in totale circa 400 ettari di coltivazioni, 4 milioni di euro di giro d'affari e una quarantina di persone impegnate.

L'anguria, universalmente conosciuta come frutto dell'estate per eccellenza, ha caratteristiche intrinseche che giovano alla salute come il licopene e la citrullina. Va inoltre sfatato il luogo comune che la dolcezza del frutto comprometta la linea, poiché la percentuale di contenuti zuccherini della polpa è ampiamente inferiore ad altre categorie di frutta.
Questi i valori medi standard della composizione del frutto, riferiti a 100 grammi di polpa: Acqua 95,3 %, Lipidi gr. 0,0, Glucidi gr. 3,7, Minerali: Sodio mg. 3, Potassio mg. 280, Ferro mg. 0,2, Calcio, mg. 7, Fosforo mg. 2. Energia: Kilocalorie 15. Vitamine: Tiamina mg. 0,02, Riboflavina mg. 0,02, Niacina mg. 0,10, Vitamina A mg. 37, Vitamina C mg. 8.

(Fonte: ufficio stampa provincia di Reggio Emilia)

Mercoledì 8 luglio è prevista la manifestazione in Piazza Montecitorio a Roma organizzata da allevatori e consumatori per dire "no al formaggio senza latte" e sostenere il Made in Italy. -

Piacenza 07 Luglio 2015 -

Formaggi senza latte, la novità alimentare che sta impazzando tra le notizie del nostro Paese. Certamente l'Emilia Romagna con le sue eccellenze in fatto di formaggi è una delle regioni più danneggiate da questo fenomeno.
Ecco perché allevatori, casari e cittadini emiliani scenderanno in piazza per difendere il Made in Italy ed impedire il via libera nel nostro Paese al formaggio e allo yogurt senza latte che non solo danneggia i consumatori, ma mette anche a rischio un patrimonio gastronomico senza eguali, con effetti sia sul piano economico, che occupazionale e territoriale.

L'incontro è previsto per domani mercoledì 8 Luglio, dalle ore 9,30, in piazza Montecitorio a Roma dove sarà possibile conoscere direttamente tutto il fascino del metodo tradizionale di preparazione del formaggio, insieme al grande varietà che contraddistingue i formaggi italiani. Inoltre, si parlerà di tutte quelle nuove proposte che tendono a speculare sulla qualità italiana.

Come spiega Franco Fittavolini, responsabile della commissione latte di Coldiretti Piacenza "l'obiettivo è difendere il settore da quello che è stato un vero e proprio attentato al Made in Italy arrivato dall'Europa e sollecitato da Assolatte – e continua - Vogliamo far sentire la voce del popolo del latte a difesa della legge n.138 dell'11 aprile del 1974 che da oltre 40 anni garantisce al nostro paese primati qualitativi a livello internazionale nella produzione casearia anche grazie al divieto all'utilizzo della polvere al posto del latte. Il superamento di questa norma, per cui è arrivata la diffida da Bruxelles, provocherebbe non solo un abbassamento della qualità, ma anche l'omologazione dei sapori ed un maggior rischio di frodi. Senza questa legge, che contribuisce a sostenere la qualità Made in Italy, rischiamo di perdere quel carattere distintivo che solo il latte fresco con le sue proprietà organolettiche e nutrizionali assicura a formaggi, yogurt e latticini."

Tra i manifestanti ci sarà anche il presidente nazionale della Coldiretti Roberto Moncalvo che, insieme ai rappresentanti della principali associazioni dei consumatori, accoglierà i cittadini, i parlamentari dei diversi schieramenti ed i rappresentanti delle Istituzioni che sostengono battaglia per il Made in Italy con una apposita sollecitazione al Parlamento per la difesa della qualità del sistema lattiero caseario italiano.

Contrariamente alle consuetudini che vogliono un aumento di protezione alla vigilia delle festività, lo scorso giovedi si sono registrati leggere diminuzioni di prezzi sul fronte internazionale

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 06 luglio 2015 -

Nella giornata che ha preceduto l'Indipendence Day (4 luglio) si è assistito a una chiusura dei mercati con segnali ribassisti. Una tendenza confermata anche all'apertura telematica di stmattina sul fronte die cereali, dei semi, delle farine e degli olii.

Giovedì 3 / 7 / 2015

SEMI luglio 1045,20 (+1,2 ) agosto 1038,20 (-2,4)
FARINA luglio 357,40 (-2,4 ) agosto 350,10 (-2,1 )
OLIO luglio 33,36 (+0,35 ) agosto 33,48 (+0,35 )
CORN luglio 419,60 (+6 ) settembre 428,40 (+6 )
GRANO luglio 585,60 (-1,6 ) settembre 590,40 (+2 )

Mercati internazionali ancora condizionati dalle situazioni meteo. Gli analisti segnalano che il maltempo possa generare una perdita limitata in ragione dell'1-2% massimo sulle quantità relativamente alle zone statunitensi colpite. Una riduzione quindi da non preoccupare gli operatori soprattutto se, come pare essere confermato, il tasso qualitativo non sia stato anch'esso particolarmente intaccato.

A questo punto permane solo l'incertezza dei mercati finanziari, legati come sono a fattori speculativi, soprattutto a seguito del referendum greco che ha visto una schiacciante vittoria del No, richiamando UE alla necessità di rivedere la politica continentale dei 19 Paesi aderenti.

Indicatori internazionali 06/7/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 805, il petrolio è sceso 55,00 dollari al barile e il cambio €/$ è in fase discendente con punta minima a 1,09910.

MP 6lug15

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

USDA 1 6 2015

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

Andalini logo ritaglio

Nuovi accordi con le tre maggiori catene distributive. Obiettivo export a 100.000 forme nei prossimi cinque anni. Dall'informazione alla formazione degli addetti alle vendite. -

Reggio Emilia, 6 luglio 2015 -

Raddoppiare le esportazioni sul Canada nei prossimi cinque anni, con il passaggio da 50.000 a 100.000 forme: è questo l'obiettivo del Consorzio del Parmigiano Reggiano, che dal Fancy Food di New York (la più prestigiosa vetrina internazionale dell'agroalimentare) è rientrato con nuovi e rilevanti accordi con le tre principali catene distributive al dettaglio: Costco Canada, Loblaws e Sobey's.

"Il mercato canadese - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - rappresenta, per importanza, il secondo mercato extra UE dopo gli Stati Uniti, con 50.000 forme (circa 2.000 tonnellate) di export annuo, ed è qui che negli ultimi dieci anni si è fortemente diffusa la conoscenza del nostro prodotto, considerato il "re" dei formaggi per le sue caratteristiche del tutto naturali, la versatilità nell'utilizzo legata alle diverse stagionature e le tecniche di produzione artigianali, particolarmente apprezzate in Canada".

"L'export, pur essendo costantemente aumentato - spiega Deserti - ha però risentito, sino ad oggi, dei limiti imposti dal regime delle quote in vigore in Canada, che impone un tetto alle importazioni di formaggi dall'Unione Europea. Ora, però, si aprono prospettive del tutto nuove, legate da una parte all'accordo sul libero scambio Ceta (siglato tra Unione Europea e Canada nel 2014) che programma per i prossimi anni la concessione di nuove quote per le importazioni di formaggi europei (si dovrebbero aggiungere 18.000 nuove tonnellate per i formaggi europei) e, dall'altra, proprio grazie agli accordi siglati dal Consorzio a New York con le tre grandi catene canadesi".
"I contatti avuti con importatori e detentori di quote - aggiunge il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano - non solo confermano che il nostro è tra i formaggi più richiesti, ma che è possibile puntare proprio al raddoppio delle esportazioni, con 50.000 forme in più nell'arco di cinque anni".

"L'elemento che accomuna gli accordi con le catene distributive canadesi - prosegue Deserti - è il lavoro che verrà sviluppato sulla conoscenza del prodotto, sull'informazione sui fattori di distintività del Parmigiano Reggiano e - fatto particolarmente rilevante - sul supporto che verrà assicurato alle catene nella formazione del personale addetto alle vendite".

E mentre dal Canada giungono intanto notizie già di per sè positive, con un incremento del 10% delle esportazioni di Parmigiano Reggiano nei primi mesi del 2015, dal Consorzio giunge la conferma che "proprio il coinvolgimento diretto delle catene distributive - come spiega il presidente Giuseppe Alai - è l'elemento strategico sul quale sarà imperniato tutto il lavoro sulle esportazioni e che va ad affiancare i progetti costruiti con esportatori ed importatori". "Nelle aree del mondo con maggiore potenziale di sviluppo - conclude Alai richiamando Paesi extra UE come Usa, Canada, Sud America e Cina - si sta infatti rivelando fondamentale questo approccio che ci porta nei punti vendita a parlare direttamente con i consumatori e a creare nuove conoscenze e consapevolezze tra chi gestisce il vero e proprio atto di vendita".

(Fonte: ufficio stampa Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015
SOMMARIO Anno 14 - n° 27 05 luglio 2015

(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale In fuga dall'abbraccio mortale
2.1 Pasta Che ci fa la pasta al Festival della magia internazionale?
3.1 cereali I dati USDA fanno scattare gli aumenti
4.1 Lattiero caseario A quando la ripresa del settore caseario?
5.1 cereali Meteo e rischio Grexit spingono le materie prime.
6.1 agro mercati Ismea, prezzi agricoli invertono la rotta a maggio
7.1 parmigiano reggiano Reggio Emilia - Prezzo "a riferimento" del latte industriale
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, dopo Harrods con Massimo Bottura da Sotheby's
7.3 giardinaggio Un bel giardino con i piccoli aiutanti di Ferragosto
8.1 export Parmigiano Reggiano, volano le esportazioni USA (+74%)
9.1 pomodoro Pomodoro, danni da grandine. Si temono perdite del 10%.
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
10.2 eventi made in italy Annunciata la seconda edizione del Eat Drink Love Italian Londra
11.1 e.commerce "Vino", la prima app per conoscerlo e acquistarlo a buon prezzo
11.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 27 2015 COP

La magia tutta italiana di un prodotto che si combina e si trasforma per stupire i più golosi dal 6 all' 11 Luglio al Fism Italy 2015, il Festival della magia internazionale, per la prima volta in Italia. #FismItaly2015

Cento (FE) 04 luglio 2015 -
Con la pasta in cucina si possono fare delle vere e proprie magie culinarie. Ed è per questo che un prodotto italiano adorato in tutto il mondo, perché versatile e alla base della sana dieta mediterranea, sta per diventare il portafortuna del Festival della magia internazionale, quest'anno per la prima volta in Italia, a Rimini dal 6 all'11 luglio.

L'accostamento magia-pasta è un azzardo solo apparente, dunque, ed è presto spiegato.
Andalini sarà lo sponsor tecnico dell'evento e metterà a disposizione i suoi prodotti per far sì che gli chef trasformino una materia prima duttile e dalle decine di fogge in pietanze speciali che verranno degustate durante la serata di gala e ai buffet allestiti nel corso della manifestazione.

Andalini fiera magia RN2

Non a caso, il pastificio Andalini già si è fatto apprezzare a Ferrara a "the Excelland", una tre giorni dedicata alle eccellenze del territorio ferrarese ed emiliano. L'evento dedicato alla valorizzazione di quanto di meglio offre il territorio nel settore agroalimentare, ha proposto incontri di business, workshop, cooking show, degustazioni e spettacoli, dedicandosi inoltre ad una trentina di buyer internazionali, provenienti da Stati Uniti, Sud Africa e Germania.

La sede di questo pastificio storico è a Cento, nel centro dell'Emilia, in posizione equidistante equidistante dalle città di Ferrara, Bologna e Modena; terre della nascita della cucina emiliana e della cultura della pasta all'uovo.

Cosa meglio di un pastificio tradizionale con i suoi prodotti potrà sorprendere i palati di maghi e avventori del Festival?
Il pastificio Andalini produce pasta secondo la tradizione tipica del territorio Emiliano dal 1956. Nel 2005 ha anche acquisito il pastificio La Sovrana di Canosa di Puglia, per la produzione di paste speciali di semola, in quello che è unanimemente riconosciuto il granaio d'Italia per la qualità e quantità di frumento duro investito investito in terra pugliese.

La pasta è davvero magica perché prende forma e sapore da ingredienti semplici come acqua e semola per trasformarsi in delizia.

Andalini 4MinutiE infatti la mission di questa impresa emiliana ê produrre pasta del territorio con tutti i vantaggi del prodotto "artigianale" ma con il sostegno e le garanzie delle metodologie della produzione "industriale". E se si pensa all'innovazione si può prendere come esempio la pasta da poco creata dall'azienda in grado di cuocere in quattro minuti senza perdere le sue caratteristiche.

Passione, entusiasmo e impegno sono gli ingredienti magici di un prodotto italiano che sicuramente stupirà tutti!

Meno 6,4% su aprile, -2% su base annua. Indice "core" segnala effetto deflativo nelle campagne ancora più accentuato (-6,2% annuo)

Roma - Dopo quattro mesi di costante ascesa, a maggio i prezzi dei prodotti agricoli registrano un importante cedimento. Lo rileva l'Ismea sulla base dell'Indice dei prezzi agricoli alla produzione elaborato dall'Istituto, attestatosi a 112,5 (base 2010 = 100), in flessione del 6,4% rispetto al livello di aprile e del 2% su maggio 2014.

Per lo stesso mese, le rilevazioni dell'Istituto nazionale di statistica indicano una variazione positiva dei prezzi al consumo dei beni alimentari e bevande, inclusi alcolici, dello 0,1% mensile e dell'1% su base annua, in linea la tendenza al rialzo già rilevata ad aprile. Entrambe le variazioni sono state confermate oggi dall'Istat con le stime preliminari di giugno.

Anche l'Indice "core" dei prezzi agricoli alla produzione, - depurato dalle voci ortaggi e frutta fresca ed elaborato per la prima volta dall'Ismea a partire da maggio 2015 - con un valore pari a 113,4, registra una variazione negativa sia su base mensile che sul confronto annuo (rispettivamente del -2,8% e del -6,2%). Escludendo le componenti a più spiccata volatilità, la versione "core" dell'Indice Ismea ha il pregio di cogliere la tendenza di fondo dei prezzi agricoli, scorporando la dinamica dei prodotti maggiormente esposti a fluttuazioni e più direttamente influenzati da fattori stagionali.

Il sotto-indice dei prodotti vegetali, che nel complesso ha registrato un andamento negativo su base mensile (-8,4%), ma inflativo su base annua, riflette nel dato congiunturale di maggio soprattutto il calo dei listini di frutta (-13,1%) e ortaggi (-12,2%), determinato dal rialzo delle temperature e dalla maggiore affluenza sul mercato di prodotti stagionali.
In calo su base mensile, seppure in misura più contenuta, le quotazioni di semi oleosi, vini e cereali (-2,3%, -2,9% e -5%). In relazione a questi ultimi i frumenti sono la voce che ha fatto segnare la contrazione più significativa (-7,6%), associata alla poche negoziazioni di maggio, in attesa dei nuovi raccolti.

Nel comparto degli oli di oliva l'indice dei prezzi si è mosso invece in controtendenza, registrando su aprile una crescita dell'1,7%. Più in dettaglio, l'aumento delle quotazioni del lampante (+9,8%) - sul quale hanno influito i rincari del prodotto spagnolo - ha prevalso sulla flessione dei listini dell'extra vergine e degli oli vergini (-1,5%; -3,6%).

Relativamente al comparto zootecnico, i prezzi hanno fatto segnare nel complesso un -2,3% mensile, in un contesto di debolezza sia per gli animali vivi (-3%), ad eccezione degli avicoli, che per i lattiero-caseari (-0,3%).
Su base annua, il calo di 2 punti percentuali dell'Indice generale è la sintesi della tendenza negativa dei prezzi dei prodotti della zootecnia (-9,7% rispetto al mese di maggio 2014) e dei rincari dell'aggregato vegetali (+7,2%), determinati dall'aumento delle quotazioni degli oli d'oliva (+69,4%), degli ortaggi (+13,9%) e della frutta (+9,6%). Registrano al contrario una contrazione su base annua cereali, semi oleosi e vini.

Con il dato negativo di maggio la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 scende al più 1%, dal più 5,5% di aprile. Negativa, e pari a meno 4%, quella elaborata a partire dall'Indice core (era -2,2% ad aprile).

(Ismea 30 giugno 2015)

Tre giorni di grandi piatti con il ristorante temporaneo "Osteria Francescana" nella capitale di un Paese che vale 5.000 tonnellate di export

Reggio Emilia,  luglio 2015 - Dopo le vetrine di Harrods, nelle quali è stato esposto nel marzo scorso, il Parmigiano Reggiano continua a parlare di sè a Londra, capitale di un Paese in cui è altissimo il posizionamento di quello che viene esplicitamente definito il "re dei formaggi" e che vale quasi 5.000 tonnellate in termini di esportazioni, collocandosi al quarto posto nella graduatoria mondiale dell'export di Parmigiano Reggiano.

Bottura a Londra da Sothebys 1Lo chef stellato Massimo Bottura, infatti, proprio a Londra ha aperto per tre giorni il ristorante temporaneo "Osteria Francescana" (omonimo di quello di Modena, recentemente classificato come il secondo miglior ristorante al mondo), portando nella più prestigiosa casa d'aste del mondo, Sotheby's, una degustazione di alcuni dei suoi piatti più famosi.

Bottura (che all'indomani terremoto che nel maggio 2012 devastò l'Emilia e il mantovano, aree di produzione del Parmigiano Reggiano, creò il risotto "cacio e pepe", replicato in decine di migliaia di famiglie come simbolo di solidarietà) rappresenta un vero e proprio ambasciatore del Parmigiano Reggiano nel mondo, simbolo di quella collaborazione che in modo sempre più stretto lega la Dop all'alta cucina, con il moltiplicarsi di richieste di collaborazione al Consorzio da parte dei grandi chef di tutto il mondo sia nella loro quotidiana attività che, a maggior ragione, in occasione di grandi eventi come quello londinese.

(fonte CFPR Reggio Emilia 1 luglio 2015)

Potrebbero essere intorno al 10% le perdite di prodotto rispetto ai quantitativi contrattati. Pesanti danni dovuti alle grandinate di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. Il punto della situazione in un comunicato del tavolo di contrattazione del pomodoro da industria del Nord Italia.

Piacenza -
C'è preoccupazione tra gli operatori della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia per la prossima campagna. Il timore è infatti quello di non vedere rispettato il normale andamento produttivo con perdite che, allo stato attuale, potrebbero aggirarsi, secondo le prime stime, attorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

Il dato è emerso in occasione di un incontro alla corte "La Faggiola" di Piacenza tra operatori delle industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.), per fare il punto sulla situazione del pomodoro da industria relativamente alle superfici effettivamente impiantate, allo stadio fenologico, allo stato fitopatologico ed ai danni causati dagli eventi meteo. All'incontro ha partecipato anche un rappresentante della Regione Emilia-Romagna.

Da una prima stima il calo delle superfici realmente trapiantate potrebbe essere tra il 3 e il 4% rispetto al dato previsto sui contratti. Il dato preciso risulterà dalle dichiarazioni che le O.P. depositeranno all'Organismo Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia dopo il 30 giugno, con la somma delle superfici risultanti dalle domande uniche dei singoli produttori.

Dal punto di vista fenologico le coltivazioni si presentano allo stadio di sviluppo previsto a seconda dell'epoca di esecuzione del trapianto; sussiste l'elevato rischio di infezioni fitosanitarie, in particolare batteriosi sspp e peronospora (Phytophthora infestans) favorite dagli sbalzi termici e dall'umidità dell'ultimo periodo.

In particolare diversi tecnici segnalano, con presenza uniforme sul territorio, forti attacchi di peronospora con danni sulle foglie, sui fusti e, in qualche caso, già anche sui frutti. Si tratta di un'infezione primaria di difficile eradicazione che, oltre agli attuali danni, comporterà la continua presenza di spore facilmente attivabili con queste condizioni climatiche.

E' stata inoltre effettuata una prima stima dei danni provocati dalle grandinate del 14, 19 e 22 giugno che hanno colpito pesantemente le coltivazioni nelle provincie di Mantova, Cremona, Reggio Emilia e Ravenna. I campi precoci e medio-precoci colpiti sono totalmente distrutti e non verranno raccolti, mentre per gli impianti tardivi occorre, ai fini di una corretta valutazione, verificare la loro capacità di ricaccio vegetativo. In ogni caso si tratta di impianti che hanno perso l'originaria capacità produttiva ed andranno, stagione permettendo, ad una maturazione molto tardiva.

E' forte quindi in tutti gli operatori, la preoccupazione che non possa essere rispettato il normale andamento produttivo della campagna di raccolta con perdite che, alla luce di quanto sopra esposto, potrebbero aggirarsi intorno al 10% del quantitativo inizialmente contrattato.

(comunicazione a firma dei soggetti della filiera: industrie di trasformazione aderenti ad AIIPA, Confapi e Confcooperative e delle Organizzazioni dei Produttori (O.P.). Piacenza 29 giugno 2015 )

Sui novanta vini selezionati tredici sono prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. -

Modena, 3 luglio 2015

Il Lambrusco prodotto dalle cooperative modenesi si è fatto valere alla sesta edizione del concorso enologico "Matilde di Canossa – Terre di Lambrusco", promosso dalla Camera di commercio di Reggio Emilia con il patrocinio di vari enti e istituzioni. All'edizione 2015 hanno partecipato 64 aziende con 225 campioni di vini: ne sono stati selezionati novanta, tredici dei quali prodotti dalle cantine aderenti a Confcooperative Modena. Le Cantine Formigine Pedemontana e S. Croce di Carpi hanno ricevuto ciascuna quattro diplomi di merito; tre diplomi sono andati alla Cantina Settecani di Castelvetro, mentre la Cantina di Carpi e Sorbara ne ha conquistati due. I vini selezionati per il concorso sono finiti nella guida Terre di Lambrusco 2015, tradotta anche in francese, inglese e tedesco.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)


L'App VINO - Vinitaly Wine Club è ora disponibile su Applestore e Google Play. Di facile consultazione permette di cercare, conoscere e acquistare vantaggiosamente tra oltre 1000 bottiglie provenienti da tutta Italia

di Alexa Kuhne - 

Quanti sanno poco di vino e vorrebbero saperne di più? E quanti vorrebbero sfoggiare una preziosa bottiglia ad una cena, certi di aver fatto la scelta perfetta al giusto prezzo?

L'idea semplice e geniale che risolve il problema è arrivata a qualcuno che ha creato una nuova App, nata dall'esperienza di Veronafiere e di Vinitaly.
Si chiama VINO – Vinitaly Wine Club ed è interamente dedicata all'acquisto dei migliori vini italiani. Si tratta dell'estensione mobile della prima piattaforma digitale per la diffusione di una cultura di conoscenza e scoperta del vino italiano e della sua vendita.
"VINO" propone un'ampia offerta con una selezione di oltre 1000 bottiglie provenienti da tutta Italia, dalle montagne alle isole che, oltre a permettere di accedere a imperdibili offerte esclusive, offre anche l'opportunità di accrescere la propria conoscenza del vino italiano grazie a continui aggiornamenti e approfondimenti.

"VINO" è così lo strumento ideale per immergersi in una ricca e completa esperienza enologica: oltre a proporre sempre nuove etichette e a consentire la gestione facile e veloce dell' acquisto, gli utenti possono confrontare il proprio Wine Profile con gli amici e restare sempre aggiornati, in qualsiasi luogo e momento, sulle novità dal mondo del vino italiano

L'App VINO - Vinitaly Wine Club è un ulteriore tassello del "sistema Vinitaly". Strutturata seguendo le tre diverse sezioni del nuovo e-shop Vinitaly Wine Club (vinitalyclub.com), offre un'esperienza d'acquisto unica, personalizzata e coinvolgente anche grazie allo sguardo attento e approfondito sull'incredibile panorama vitivinicolo italiano.

La app permette di gestire diversi segmenti tematici.
L' Enoteca è la sezione e-commerce dedicata alla vendita di vini in tutto il mondo, presentati anche in accurate selezioni. Un catalogo di oltre 1000 etichette dei migliori vini italiani, più di 1000 cantine da tutte le 20 regioni italiane - partecipanti ad Expo 2015 - con più di 300 denominazioni.

Gusta è uno spazio pensato per le degustazioni e per conoscere tutte le recensioni della community Vinitaly Wine Club. Ciascun utente potrà lasciare la sua opinione sul vino appena assaggiato e condividere la propria degustazione.

Esplora è l'area blog, anima d'informazione e formativa dell'intera App, ulteriore supporto a i consumatori nelle loro scelte di acquisto. Propone storie di territori e vitigni, esperienze dei produttori, immagini e schede di approfondimento sia delle cantine italiane presenti in Enoteca che delle 20 regioni d'Italia.

L'App VINO - Vinitaly Wine Club è inoltre la guida perfetta per i visitatori del padiglione VINO - A Taste of ITALY ad Expo Milano 2015. L'App aiuta nella scelta e nella selezione dei vini che meglio incontrano i propri gusti, attraverso un profilo personale (Italian Wine Profile) che suggerisce quali vini degustare nell'area dedicata al Gusto, la biblioteca del vino al primo piano del padiglione. In aggiunta, grazie alla app, il visitatore può condividere la propria degustazione con un'appassionata community di winelovers ed acquistare online il vino degustato alla fine del percorso nel padiglione, ricevendo comodamente l'ordine a domicilio.

Scarica l'App VINO – Vinitaly Wine Club su Applestore e Google Play:
https://itunes.apple.com/it/app/vino-vinitaly-wine-club/id986683781?mt=8

https://play.google.com/store/apps/details?id=it.vinitalyclub.vino&hl=it

Visita il sito vinitalyclub.com:
https://www.vinitalyclub.com/it

Giovedì, 02 Luglio 2015 08:32

I dati USDA fanno scattare pesanti aumenti

Aumenti dei prezzi particolarmente elevati, ma non giustificati, a seguito della pubblicazione dei dati USDA

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 02 luglio 2015 -

A rigore di logica, dopo la pubblicazione dei dati USDA, ci si sarebbe dovuto attendere una sostanziale neutralità dei prezzi con leggeri incrementi limitati alla Soya e al Corn.

USDA 1 6 2015

 

E invece, probabilmente per effetto combinato delle condizioni meteo e delle situazioni finanziarie internazionali, vi è stato un forte richiamo di capitali sui mercati delle materie prime generando consistenti rialzi.

SEMI luglio 1056,20 (+53,6) agosto 1049,40 (+55)
FARINA luglio 359,50 (+17,6) agosto 351,90 (+17,9)
OLIO luglio 33,56 (+0,51) agosto 33,65 (+0,54)
CORN luglio 414,00 (+30,6) settembre 422,00 (+30)
GRANO luglio 614,60 (+34,2) settembre 615,60 (+32,2)

Come più volte abbiamo rimarcato le sempre più frequenti incursioni speculative non consentono di registrare quali potrebbero essere le tendenze dei mercati nel breve e, tanto meno, nel medio periodo

Indicatori internazionali 01/7/2015-
l'Indice dei noli è sceso leggermente a 800, il petrolio quota a 58,80 dollari al barile e il cambio €/$ ha segnato 1,1134.

MP 1LUG2015

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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            Andalini Pasta dal 1936

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Prezzo "a riferimento" del latte industriale per la campagna casearia 2014 - Primo quadrimestre.

Reggio Emilia 30 giugno 2015 -

Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal nuovo regolamento ed agli accordi interprofessionali, tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo  del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/1 –30/04/2014 nella misura di:

€ 44,75 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (30 giugno 2015)

Mercoledì, 01 Luglio 2015 08:46

A quando la ripresa del settore caseario?


Confermati quasi tutti i prezzi dei prodotti lattiero caseari quotati alle borse merci di Milano, Parma, Verona e Reggio Emilia.

di Virgilio Parma, 1 luglio 2015

LATTE SPOT Latte spot stazionario. Confermate le quotazioni della precedente ottava relativamente allo "spot" contrattato alla borsa di Verona. Nello specifico il latte nazionale è stato quotato nell'intervallo tra 34,02 e 35,05/100 litri di latte e l'estero pastorizzato spot si è collocato tra 31,45 e 32,48€/100 litri.

BURRO E PANNA
Ancora una settimana di stasi per tutte le referenze di burro quotate alla borsa milanese. Il mese di giugno si avvia verso la conclusione senza che siano intervenuti fattori di disturbo sulle quotazioni dei prodotti ottenuti per burrificazione. Unica eccezione risiede nella panna di centrifuga che ha guadagnato +3 centesimi sulla piazza scaligera (1,48€-1,53€/kg +2,03%). Stabile invece la quotazione crema a uso alimentare trattata alla borsa milanese (1,50€/kg)

Borsa di Milano 29 giugno:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,50€/Kg.
Borsa Verona 29 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,48-1,53€/Kg.
Borsa di Parma 26 giugno:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

Burro PR

GRANA PADANO
Curva dei prezzi perfettamente orizzontale per il Grana Padano. Alla borsa milanese prosegue il periodo di stasi e ancora una volta non si registrano variazioni di prezzi per entrambe le stagionature di riferimento. Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO
Dopo un lieve segnale di debolezza riscontrato nella scorsa settimana il Parmigiano Reggiano - alla borsa merci comprensoriale di Parma - ha replicato i valori della seduta precedente. In particolare il 12 mesi di stagionatura è stato quotato 7,55-7,80 €/kg. e il 24 mesi di stagionatura ha confermato il prezzo all'ingrosso compreso tra 8,70 - 9,05 €/Kg.

L'instabilità regna sovrana sui prezzi delle materie prime. L'ondata di calore preoccupa i prossimi raccolti continentali. Le piogge statunitensi pregiudicano i raccolti. L'influenza del caso Grecia sui mercati finanziari.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 01 luglio 2015 -

Accelerazione degli effetti speculativi a seguito dell'interruzione dei negoziati tra Grecia e UE. In attesa che il popolo greco si esprima sulla proposta dell'eurogruppo le borse europee hanno bruciato quasi 300 miliardi di euro nella sola giornata di lunedi 29 giugno. Come era prevedibile si è assistito a uno spostamento dei capitali dalla finanza alle materie prime con conseguenze rilevanti sui prezzi delle stesse.
A preoccupare i mercati sono anche le avverse condizioni meteo manifestate negli USA con piogge torrenziali e il fenomeno de El Nino che sta abbattendosi sui raccolti Australiani. A livello continentale si prevede, per la prossima quindicina, una situazione meteo che gli esperti giudicano essere paragonabile al 2003.

Indicatori internazionali 30/6/2015-
l'Indice dei noli prosegue la sua risalita quotando 813, il petrolio è sceso leggermente (58,50 dollari al barile) e il cambio €/$ condizionato come è dalla crisi Greca rimane in uno stato di fibrillazione (1,1151).

MP 30giu15

Mercato Interno -

Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.

Il mercato delle Bioenergie è ancora alla ricerca di farine e spezzati di mais.

In attesa di comprendere quale sarà il futuro della Grecia e anche dell''euro in caso di uscita della repubblica ellenica dall'eurozone. Cina e Russia, con diverse ragioni, sembra abbiano manifestato interesse a dare una mano alla Grecia creando qualche grattacapo alla Nato. In questo clima da pre tempesta gli speculatori finanziari sorridono per i copiosi guadagni che, senza colpo ferire, riusciranno a realizzare.

"Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma"... (celebre frase pronunciata dal famoso chimico, biologo, filosofo del '700 Antoine-Laurent Lavoisier).

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

EUROPRO srl - intermediazione granaglie e cereali - Milano
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Premiati i 90 vini selezionati nell'ambito dell'edizione 2015 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco". -

Reggio Emilia, 29 giugno 2015 - in allegato il comunicato completo con i nomi delle cantine premiate -

"Siamo molto soddisfatti di questa edizione, che ha segnato un autentico record sul numero dei campioni iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014), e come Camera di Commercio continueremo a lavorare affinché la buona immagine creata attorno alle nostre produzioni vinicole diventi anche valore e reddito per i nostri produttori e le loro imprese".

Così il presidente della Camera di Commercio, Stefano Landi, si è rivolto agli esponenti delle tante cantine che si sono date appuntamento alla Sala degli Specchi del Teatro Valli per la premiazione dei vini selezionati nell'ambito dell'edizione 2015 del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco".

Aprendo i lavori, coordinati dalla giornalista e conduttrice televisiva Tessa Gelisio, Landi ha sottolineato le ragioni dell'iniziativa camerale, cui hanno partecipato, in questa sesta edizione, 64 cantine reggiane, modenesi, mantovane e parmensi. "Il senso del Concorso - ha detto Landi - è innanzitutto quello di mettere in evidenza prodotti e imprese che generano ricchezza economica, lavoro, sicurezza, tutela e cura dell'ambiente in vaste aree che si rendono così più riconoscibili ed attrattive su molti versanti, senza trascurare il fatto che una sana competizione, soprattutto sul piano della qualità, crediamo sia di stimolo per chi fa impresa, investe in tecnologie e ricerca per dare nuovo valore a lunghe tradizioni".

Ma non è tutto qui. "Con altrettanto pragmatismo - ha aggiunto Landi - vogliamo consolidare le basi per una nuova visibilità nazionale ed internazionale dei nostri vini e delle nostre imprese, a maggior ragione nel momento in cui, grazie ad Expo, siamo al centro di una particolare attenzione a livello internazionale che può consolidare quelle esportazioni di vino che per le quattro province coinvolte valgono circa 180 milioni di euro, di cui 74 per Reggio, 60 per Modena, 28 per Mantova e 21 per Parma".
Non è dunque un caso che proprio quest'anno fossero presenti, alla Sala degli Specchi, 16 tra blogger e reporter delle più prestigiose testate internazionale del settore wine e del turismo enogastronomico, che sino al 28 giugno saranno impegnati in un "educational press tour" tra i territori e le cantine partecipanti al Concorso.

Organizzato con il contributo della Regione Emilia-Romagna - rappresentata in sala dalla vicepresidente dell'Assemblea regionale, Ottavia Soncini -, il tour di questi giorni sarà poi seguito, a fine ottobre, da un'altra iniziativa camerale a carattere internazionale, con un incoming di operatori commerciali dell'area asiatica, che oggi vale già oltre 12 milioni di euro per i vini emiliani, con una quota del 50% per quelli reggiani.
"Vogliamo dunque rafforzare - ha detto Landi a proposito di esportazioni - una parte consistente della nostra economia vitivinicola, che ha saputo affermarsi grazie ad un continuo miglioramento della qualità e ad azioni commerciali che, all'estero come in Italia, posizionano i lambruschi in posizioni da primato per gradimento tra i consumatori".

E dopo il ringraziamento alle cantine partecipanti al Concorso enologico proprio per i risultati ottenuti sul piano qualitativo, spazio alle premiazioni per i 90 vini selezionati e alle degustazioni di queste eccellenze.
Nel corso della premiazione è stata presentata la Guida Terre di Lambrusco 2015, il principale strumento di promozione di tutti i vini selezionati che presenta i lambruschi vincitori ed è a disposizione gratuita di operatori, appassionati, fruitori e chiunque interessato.

(Fonte:Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Dati Istat senza precedenti nei primi tre mesi. Alai: "Ragioni contingenti, occorre lavorare su altri elementi di stabilità". -

Reggio Emilia, 27 giugno 2015 -

"Questi risultati sono frutto di un lavoro intenso sviluppato in quello che, per il Parmigiano Reggiano, rappresenta il primo mercato extra UE e il terzo mercato estero in assoluto, ma su di essi ha sicuramente inciso il rallentamento registrato negli ultimi mesi del 2014 per le attese degli operatori commerciali sui mercati valutari (tanto che l'anno si è chiuso con un - 8%) ed un rapporto euro-dollaro che si è consolidato come più decisamente favorevole alla divisa americana". E' molto soddisfatto, ma prudente, il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, a fronte degli ultimi dati dell'Istat sull'export di formaggi grana negli Stati Uniti, che parlano di un incremento del 74% nel primo trimestre 2015.

"Un risultato straordinario - sottolinea Alai - su un mercato che nel 2014 ha assorbito quasi 6.600 tonnellate di Parmigiano Reggiano e che, da solo, detiene una quota del 17,6% del totale delle nostre esportazioni, preceduto solo da Germania (20,8% dell'export di Parmigiano Reggiano) e Francia (20%) e che vede proprio il Parmigiano Reggiano ai vertici delle esportazioni di formaggi duri italiani negli Usa, con quasi due terzi del totale".
"Gli elementi contingenti che hanno determinato questa crescita negli Usa - spiega però Alai - influiranno ancora sui dati del mese di aprile, ma il loro effetto si attenuerà nei mesi successivi, ed è per questo che stiamo lavorando su elementi più certi e prevedibilmente più duraturi, a partire da quella ripresa economica statunitense che favorisce un rilancio dei consumi e, in quest'ambito, il consolidamento di un'attenzione alle Dop italiane e ai prodotti completamente naturali, come il nostro, che stanno occupando uno spazio sempre più rilevante nelle abitudini alimentari degli americani".
"Già a partire da domenica - spiega il direttore del Consorzio, Riccardo Deserti - saremo al Summer Fancy Food di New York (la vetrina mondiale per eccellenza dell'agroalimentare, con oltre 2.000 espositori), dove avremo nuovamente modo di incontrare le più importanti catene distributive statunitensi per rafforzare tutte le azioni che stiamo conducendo all'interno dei punti vendita per promuovere la conoscenza e il consumo del Parmigiano Reggiano".

"Soprattutto quest'anno - prosegue Deserti - il grande evento newyorkese non sarà, però, solo una grande vetrina commerciale, avendo sullo sfondo le trattative per gli accordi TTIP tra UE e Stati Uniti".
"Il nostro obiettivo - spiegano Alai e Deserti - è quello di far sì che vengano elevate le protezioni del marchio Parmigiano Reggiano, anche nelle sue traduzioni. Contestualmente è necessario "fare pulizia" attorno agli usi impropri e ingannevoli per i consumatori statunitensi, soprattutto in materia di uso del tricolore e di richiami geografici che lasciano pensare che i prodotti che nascono in Usa o Sud America abbiano un'origine italiana".

"A questo - osservano il presidente e il direttore del Consorzio di Tutela - si lega anche il tema delle quote import, perchè la loro eliminazione su questo mercato, senza una contemporanea forte tutela della denominazione "Parmesan", che in Europa è già tutelata e riconosciuta come esclusivamente legata al Parmigiano Reggiano, paradossalmente rischierebbe di dar vita ad un mercato parallelo, con formaggi duri prodotti magari in altri Paesi europei che, una volta giunti negli Usa, potrebbero essere etichettati come "Parmesan", magari con l'aggiunta di tricolore e italian sounding".

(fonte: Consorzio del Parmigiano Reggiano)

Venerdì, 26 Giugno 2015 16:41

Deliziando fa tappa a Parma

Workshop dedicato a 38 aziende alimentari con 15 operatori da Europa, Canada e Vietnam. Educational tour nelle realtà produttive del territorio. -

Parma, 26 giugno 2015 -

Nuovo appuntamento del programma di Deliziando – il progetto congiunto di promozione delle eccellenze regionali sui mercati esteri della Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna e di Unioncamere Emilia-Romagna, in collaborazione con il sistema camerale regionale.
Lunedì 29 giugno nel padiglione 4 delle Fiere di Parma avrà luogo una intera giornata di workshop a cui parteciperanno 38 aziende del settore "food" emiliano-romagnole: dalla pasta, ai condimenti, ai salumi, al Parmigiano Reggiano, alle farine, all'aceto balsamico tradizionale di Modena e Reggio.

Saranno 15 i buyer provenienti da Europa (Danimarca, Germania, Olanda, Finlandia, Regno Unito), Canada e Vietnam per gli incontri d'affari con le imprese regionali. Sono previsti oltre 200 business meeting.
Duplice l'obiettivo dell'evento: promuovere la domanda dei prodotti emiliano-romagnoli a qualità regolamentata e favorirne l'affermazione commerciale stabile nei mercati obiettivo di "Deliziando".
Fiere di Parma co-finanzia l'evento e organizza, congiuntamente con il sistema camerale regionale, la partecipazione degli operatori esteri selezionati.

E' prevista una degustazione guidata dei prodotti e vini regionali certificati, finanziata e gestita dalla Direzione Generale Agricoltura della Regione Emilia-Romagna in partnership e collaborazione con i Consorzi di tutela e Valorizzazione e l'Enoteca Regionale.
Il giorno successivo, 30 giugno, i buyer esteri effettueranno un educational tour nelle realtà produttive del territorio per approfondire la conoscenza delle eccellenze sia enogastronomiche che turistico culturali. La visita degli operatori esteri si concluderà con una visita a Expo 2015, cofinanziata e gestita da Fiere Parma.

Questo ricco programma vedrà anche il coinvolgimento di aziende del settore vitivinicolo e agroindustriale, a cura di Enoteca Regionale, Promec – azienda speciale della Camera di commercio di Modena - e Fiere di Parma, nell'ambito dei propri programmi annuali di attività, nello spirito di collaborazione che è tratto comune del progetto "Deliziando".

(Fonte: ufficio stampa Regione ER - Unioncamere ER)

 

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 26 28 giugno 2015

SOMMARIO
Anno 14 - n° 26 28 giugno 2015
(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale La "resistenza" Greca. Poi tocca all'Italia
3.1 Lattiero caseario Prime incrinature per il "Parmigiano Reggiano". Stabili i derivati del latte.
4.1 cereali Impennata dei prezzi delle materie prime.
5.1 agro mercati Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari
6.1 e.commerce Vino, la prima APP dedicata all'e.commerce del vino italiano
6.2 sicurezza alimentare EFSA - Clorato negli alimenti: i rischi per la salute pubblica
7.1 mais & soia Dati previsionali 2015-2016 - Giugno
8.1 vino e innovazione Vino, uno sguardo sul futuro della ricerca per una nuova viticoltura
9.1 Expo2015 Sulla giostra dei wine bar salgono l'enoteca itinerante e quella provinciale
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
12.1 promozioni "vino" e partners

Agro Mercati. Positiva la raccolta del fumento duro nel foggiano. Le piogge hanno condizionato la qualità dell'orzo in Veneto e Emilia Romagna. Trend negativo per il granoturco. In attesa dei raccolti di frumento tenero.

Roma,  giugno 2015
Prosegue positivamente la raccolta del frumento duro negli areali produttivi del Sud Italia. Grazie alla buona qualità del prodotto (per lo meno nel Foggiano) e ad una domanda tonica, le quotazioni potrebbero ancora migliorare in queste fasi iniziali della campagna, anche in considerazione di un primo riscontro di resa inferiore ai livelli dell'anno scorso. Lo rivela l'Ismea nell'Overview di questa settimana, in cui segnala una situazione ancora di attesa sui mercati del frumento tenero, le cui operazione di raccolta dovrebbero invece iniziare tra una decina di giorni.

Anche per l'orzo, le contrattazioni proseguono con una buona fluidità al Sud, dove la raccolta, che presenta standard qualitativi più che soddisfacenti, è ormai ad un livello avanzato. Sulla piazza di Foggia i prezzi potrebbero ulteriormente beneficiare di questa situazione favorevole, contrariamente a quanto si sta invece verificando nel Nord Italia dove, a causa del maltempo, le operazioni di trebbiatura hanno subìto un rallentamento. Le piogge, soprattutto nei centri di produzione del Veneto e dell'Emilia Romagna, hanno inoltre determinato uno scadimento qualitativo che si è riflesso negativamente sulle quotazioni di questo esordio di campagna.
Il mercato dovrebbe continuare a mostrare un trend negativo nel comparto del granoturco, dove le ampie disponibilità, ancora presenti nei magazzini, e la qualità degli stock non sempre soddisfacente, lascia prevedere un'ulteriore fase di deprezzamento. Stessa dinamica per i semi di soia, che mostrano però una maggiore volatilità legata all'andamento dei mercati internazionali.

Nel comparto zootecnico, è prevedibile una lieve (ma di breve durata) ripresa dei prezzi per i suini da macello, che in diversi Paesi europei hanno già beneficiato di alcuni aumenti. Il mercato dovrebbe invece mantenersi stazionario per tutti i principali tagli, comprese le carni destinate al consumo fresco, nonostante il periodo stagionale favorevole. Per gli avicoli, polli e tacchini in particolare, Ismea si attende un miglioramento del mercato, con possibili rivalutazioni dei prezzi, già a partire dalle prossime settimane. Ancora sostenuto il mercato delle uova destinate al circuito industriale, grazie ad una domanda sostenuta sulle piazze europee, con ulteriori spunti al rialzo per i conigli, che dovrebbero tuttavia esaurirsi rapidamente. In relazione ai bovini, le condizioni generali restano fortemente depresse, con prezzi e consumi stagnanti. In questa fase il mercato appare interessato solo all'acquisto di tagli nobili (quarti posteriori), che implicitamente deprezzano però il resto delle mezzene. Le previsioni restano orientate ad un ulteriore indebolimento dei listini.

Per i lattiero-caseari, si evidenzia qualche miglioramento sui mercati del burro, soprattutto sulle piazze estere europee, con l'export che sembra beneficiare in questa fase di una buona richiesta specialmente dell'Arabia Saudita, ma anche di Egitto e Usa. Al contrario, accusano ancora diffusi cedimenti i prezzi dei formaggi, con primi riflessi negativi anche sul listino del Parmigiano reggiano.

La prospettiva è fortemente depressa per i mercati vinicoli nazionali, a fronte di scorte elevate e di una scarsa richiesta sui circuiti all'ingrosso. Lo stato vegetativo dei vigneti lascia prevedere una buona produzione, mentre sul versante dell'export emergono segnali contrastanti con volumi in calo del 2% nel primo trimestre 2015 (sullo stesso periodo del 2014), e fatturato in crescita del 4%, grazie agli imbottigliati Dop e Igp e agli spumanti. Prezzi al palo e contrattazioni in fase di stallo per gli oli di oliva, con buone movimentazioni di merce solo dalla Spagna, che, stando alle primissime valutazioni, si avvia peraltro a produrre rilevanti quantitativi con la nuova campagna.

Sui mercati ortofrutticoli, si rileva in generale un incremento dell'offerta della frutta di stagione (pesche, nettarine, albicocche, ciliegie e susine), che porta a prevedere un'ulteriore fisiologica riduzione dei prezzi. Per le ciliegie il calo risulta più accentuato negli areali produttivi del Mezzogiorno, soprattutto pugliesi (ma anche campani) dove l'offerta appare adesso sbilanciata sui calibri medio-piccoli, scambiati sulla base di valori scarsamente remunerativi per i produttori. In Emilia Romagna, la campagna di commercializzazione delle susine registra quotazioni di esordio più alte rispetto all'anno scorso anno. La stessa considerazione vale per pesche e nettarine, anche se in questo caso il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno è influenzato da prezzi 2014 particolarmente bassi. Per gli ortaggi, in linea con le previsioni, l'ulteriore affluenza di prodotti stagionali sui mercati sta determinando una graduale discesa dei prezzi, con qualche specie, anguria e melone in particolare, penalizzata recentemente da una minore richiesta associata al peggioramento degli sviluppi meteorologici al Centro-Nord.

Offerta abbondante, con vendite regolari, per i fiori di stagione (rose, peonie e ortensie), mentre accusano qualche difficoltà di collocamento garofani, crisantemi e fogliame in generale. Il mercato potrebbe ancora migliorare per le varietà estive anche in previsione di una buona richiesta per gli addobbi cerimoniali.
(Ismea 22 giugno 2015)

L'App VINO - Vinitaly Wine Club è ora disponibile su Applestore e Google Play

Verona, 25 giugno 2015 – Dall'esperienza di Veronafiere e di Vinitaly, nasce VINO – Vinitaly Wine Club, la prima App interamente dedicata all'acquisto dei migliori vini italiani, estensione mobile della prima piattaforma digitale per la diffusione di una cultura di conoscenza e scoperta del vino italiano e della sua vendita.
"VINO" propone un'ampia offerta con una selezione di oltre 1000 bottiglie provenienti da tutta Italia, dalle montagne alle isole che oltre a permettere di accedere a imperdibili offerte esclusive, offre anche l'opportunità di accrescere la propria conoscenza del vino italiano grazie a continui aggiornamenti e approfondimenti.

"VINO" è così lo strumento ideale per immergersi in una ricca e completa wine experience: oltre a proporre sempre nuove etichette e a consentire la gestione facile e veloce dell' acquisto, gli utenti possono confrontare il proprio Wine Profile con gli amici e restare sempre aggiornati, in qualsiasi luogo e momento, sulle novità dal mondo del vino italiano

L'App VINO - Vinitaly Wine Club è un ulteriore tassello del "sistema Vinitaly". Strutturata seguendo le tre diverse sezioni del nuovo e-shop Vinitaly Wine Club (vinitalyclub.com), offre un'esperienza d'acquisto unica, personalizzata e coinvolgente anche grazie allo sguardo attento e approfondito sull'incredibile panorama vitivinicolo italiano.

· ENOTECA - la sezione e-commerce dedicata alla vendita di vini in tutto il mondo, presentati anche in accurate selezioni. Un catalogo di oltre 1000 etichette dei migliori vini italiani, più di 1000 cantine da tutte le 20 regioni italiane - partecipanti ad Expo 2015 - con più di 300 denominazioni.

· GUSTA – uno spazio pensato per le degustazioni e per conoscere tutte le recensioni della community Vinitaly Wine Club. Ciascun utente potrà lasciare il suo rating e la sua opinione sul vino appena assaggiato e condividere la propria degustazione.

· ESPLORA – l'area blog, anima d'informazione e formativa dell'intera App, ulteriore supporto a i consumatori nelle loro scelte di acquisto. Propone storie di territori e vitigni, esperienze dei produttori, immagini e schede di approfondimento sia delle cantine italiane presenti in Enoteca che delle 20 regioni d'Italia.

L'App VINO - Vinitaly Wine Club è inoltre la guida perfetta per i visitatori del padiglione VINO - A Taste of ITALY ad Expo Milano 2015. L'App aiuta nella scelta e nella selezione dei vini che meglio incontrano i propri gusti, attraverso un profilo personale (Italian Wine Profile) che suggerisce quali vini degustare nell'area dedicata al Gusto, la Biblioteca del Vino al primo piano del padiglione. In aggiunta, grazie alla App, il visitatore può condividere la propria degustazione con un'appassionata community di winelovers ed acquistare online il vino degustato alla fine del percorso nel padiglione, ricevendo comodamente l'ordine a domicilio.

Scarica l'App VINO – Vinitaly Wine Club su Applestore e Google Play:

https://itunes.apple.com/it/app/vino-vinitaly-wine-club/id986683781?mt=8

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Visita il sito vinitalyclub.com:
https://www.vinitalyclub.com/it

Alla scoperta dei locali più trendy d'Italia
Prosegue il viaggio tra i wine bar selezionati da Il Golosario di Paolo Massobrio e Marco Gatti, che da ventidue anni testimoniano il cambiamento, l'evoluzione e l'innovazione del bere bene.

Verona, giugno 2015.
A Expo, nel Padiglione VINO A Taste of ITALY è arrivato il tempo di Stupujtime (ovvero di stappare!), il format innovativo inventato dall'architetto casalese Stefano Boschini.
Si tratta di un modello "enoico-itinerante": un vero e proprio assaggio diffuso, composto da una serie di appuntamenti dedicati alle eccellenze del territorio - come nel caso dell'aperitivo monferrino con prodotti esclusivamente locali - organizzati nei vari periodi dell'anno.

Prima di loro, sullo stesso palco, erano arrivati il modello degli hi-cellar i quadri in cui le bottiglie sono raccontate attraverso schede su iPad, ideato da Hic Enoteche di Milano, il modello trentino Palazzo Roccabruna diventato non solo una vetrina per i vini della provincia di Trento, ma un vero e proprio showroom del territorio con una cucina "turnaria" in cui ruotano anche gli chef della zona e l'esempio della grande enoteca italiana di Marcucci di Pietrasanta (LU) evoluzione della vecchia bottega dello sfuso avviata dai nonni e oggi diventata un tempio del vino da oltre 3mila referenze.

La giostra dei wine bar è la serie di appuntamenti a ingresso libero, ideati da Paolo Massobrio e Marco Gatti, per presentare i locali e i format più interessanti, che possono rappresentare un modello per il mondo che ruota intorno al vino italiano. Venti case history saranno raccontate ogni lunedì sulla terrazza del Padiglione VINO - A Taste of ITALY dagli stessi ideatori e in abbinamento saranno degustati due vini delle stesse zone.

Accrediti sul sito www.vino2015.com - link: http://www.vino2015.com/it/calendario-eventi/).
L'elenco completo degli appuntamenti in programma è disponibile anche sul sito:
www.clubpapillon.it

Questo il programma dei prossimi appuntamenti:

Giugno:
Lunedì 29 Giugno 2015 - h. 20.00 - Caràvin, itinerante

Luglio:
Lunedì 6 Luglio 2015 - h. 20.00 - Amati Papillarium in Milano
Lunedì 13 Luglio 2015 - h. 17.30 - Il sogno nel cassetto, Chieri (To)
Lunedì 20 Luglio 2015 - h. 17.30 - Enoteca Falorni, Greve in Chianti (Fi)
Lunedì 27 Luglio 2015 - h. 17.30 - Langosteria10, Milano

Agosto:
Lunedì 3 Agosto 2015 - h. 17.30 - Casa del Vino, Isera (Tn)
Lunedì 24 Agosto 2015 - Mascareta Enoiteca di Venezia
Lunedì 31 Agosto 2015 - h. 17.30 - Soul Wine, Casalecchio di Reno (Bo)

Settembre:
Lunedì 7 Settembre 2015 - h. 17.30 - Duo, Trento
Lunedì 14 Settembre 2015 - h. 17.30 - Vinè, Pescara
Lunedì 21 Settembre 2015 - in definizione
Lunedì 28 Settembre 2015 - h. 17.30 - Docks 101, Locorotondo (Ba)

Ottobre:
Lunedì 5 Ottobre 2015 - h. 17.30 - Bibouq, Milano
Lunedì 12 Ottobre 2015 - h. 17.30 - Les Rouges, Genova
Lunedì 19 Ottobre 2015 - h. 20.00 - La Degusteria Magnatum, Longobardi (Cs)

(fonte veronafiere 19 giugno 2015)

Con oltre 62milioni di euro di volume di affari e un margine operativo (EBITDA) che sale a quota 2milioni e 88mila euro il CAP chiude in attivo e rilancia con nuovi servizi per la filiera agroalimentare. -

Parma, 25 giugno 2015 -

Il Consorzio Agrario di Parma ha approvato ieri il bilancio annuale con il plauso unanime dei suoi soci centrando al contempo l'appuntamento, con un risultato d'esercizio che in un periodo di crisi, cifre alla mano, migliora le performances di rendimento nei diversi comparti rispetto ai dodici mesi precedenti lanciando così anche ottimi segnali per l'annata in corso e per il futuro. Il rilevante consolidamento del complessivo volume di affari ha portato nel corso del 2014 – come ha rimarcato in sede di presentazione assembleare il direttore generale del CAP Ivan Cremonini - ad incrementare il valore della produzione che si è attestato a quota 62milioni e 283mila euro (in crescita netta se comparato ai quasi 60 milioni dell'anno precedente) a dimostrazione che le scelte operative manageriali individuate, a seconda delle differenti necessità di mercato, hanno prodotto margini positivi anche se inserite in un contesto settoriale non particolarmente favorevole; la crisi perdurante che ormai da lungo tempo interessa il Parmigiano Reggiano unita al calo significativo dei prezzi dei cereali (eccezion fatta per il grano duro) non hanno infatti impedito al CAP di riguadagnare, con politiche mirate, quote di mercato in quasi tutti gli ambiti di azione.

La divisione mangimi, nella quale è iniziato l'importante processo di riconversione di vendita di prodotto rigorosamente non ogm, si conferma ancora una volta core business strategico del Consorzio migliorando il suo andamento generale, raggiungendo quasi 15 milioni di euro di fatturato con una crescita del 3,5% rispetto all'anno precedente. Parallelamente alle vendite dei mangimi molto buone sono state le prestazioni fatte registrare dal settore ammassi, con un notevole incremento dei quantitativi ritirati: +5% sui prodotti estivi e addirittura +75% su quelli autunnali per un totale di oltre 450mila quintali di ritiri effettuati, un chiaro segnale anche a livello numerico di come il Consorzio Agrario locale e i suoi servizi rappresentino concretamente per le imprese agricole del parmense un irrinunciabile e ritrovato punto di riferimento quotidiano di qualità. Il bilancio approvato chiude con un margine operativo (EBITDA) che palesa chiaramente un positivo trend di gestione, passando da 1milione e 550 mila euro (2013) a 2milioni e 88mila euro (2014) registrando un incremento di 538mila euro pari al 34,7% in più rispetto all'esercizio precedente.

Un ottimo risultato anche in virtù di una gestione oculata dei costi aziendali che non ha comunque impedito di mantenere e in taluni casi migliorare gli standard qualitativi e di efficienza di servizi offerti alla clientela.
Anche nel 2014 il management ha anche proseguito nell'azione di riorganizzazione strutturale dell'azienda avviata negli ultimi anni.
Gli importanti risultati ottenuti dal CAP, evidenziati dal bilancio approvato confermano la centralità e la rilevanza del Consorzio Agrario di Parma nel settore agricolo provinciale: la totale vocazione ad essere il partner più qualificato per le filiere che stanno alla base delle produzioni agroalimentari più rilevanti del nostro territorio, fondamentali per il Made in Italy e l'export del paese.

"Questi risultati – ha commentato il presidente del Consorzio Agrario di Parma Giorgio Grenzi - sono incoraggianti e dimostrano come il lavoro costante e trasparente e ben fatto, consente al Cap di essere leader del settore e un partner insostituibile per le imprese agricole parmensi. In un periodo di crisi, grazie a scelte accorte e mai casuali, il CAP ha raggiunto importanti risultati nei vari settori, in particolare nell'agroparma, zootecnico e ritiro cereali; non rinunciando a compiere ulteriori passi strategici puntando a nuovi e rinnovati servizi: mezzi tecnici avanzati, assistenza in campo, agevolazioni per il credito, ricerca scientifica e sperimentazione vendita di prodotti tipici di filiera e tanto altro rappresentano un mosaico di servizi completo e davvero molto colorito".

Grenzi ha concluso ringraziando tutti coloro che si sono adoperati con grande impegno e professionalità in questi anni portando il CAP al raggiungimento di risultati molto importanti in una fase di cambiamento: "ringrazio il CdA, il management del Consorzio, il personale e gli agenti".

(Fonte: Ufficio Stampa CAP)

Mercoledì, 24 Giugno 2015 08:46

Impennata dei prezzi delle materie prime.

L'inasprimento del mercato delle ultime ore può trovare giustificazione solo da fattori speculativi determinati dai fondi in tensione per la irrisolta questione greca e in subordine dalle condizioni meteorologiche.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 24 giugno 2015 -

Sul fronte internazionale stazionano nubi oscure sospinte prevalentemente da azioni speculative indotte dalla irrisolta questione greca e dalle condizioni meteo avverse che si sono manifestate negli USA con piogge torrenziali e l'ondata di calore che sta attraversando il Pakistan oltre al fenomeno de El Nino che sta abbattendosi sui raccolti Australiani con previsioni di siccità da "record".

Internazionale - Prezzi 22 giugno 2015 -
SEMI luglio 989,40 (+18) agosto 974,20 (+19)
FARINA luglio 333,60 (+10,5) agosto 327,80 (+11)
OLIO luglio 37,92 (+0,37) agosto 32,99 (+0,36)
CORN luglio 360,00 (+6,6) settembre 364,20 (+5,4)
GRANO luglio 501,20 (+12,6) settembre 506,00 (+13,4)

Indicatori internazionali 22/6/2015-
l'Indice dei noli è schizzato a 779, il petrolio non si discosta molto dalle ultime quotazioni (60,25 dollari al barile) e il cambio €/$ prosegue il suo stato di estrema volatilità condizionato come è dalla ripresa della crisi Greca (1,12340).

MP 22giu15

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno che continua a mostrarsi immobile.
La nuova campagna del frumento duro e orzo, soprattutto nel foggiano, sta dando risultati qualitativi molto positivi. Peggio sta andando in Emilia Romagna e nel nord - est dove le piogge hanno pregiudicato il raccolto dell'orzo. Gli operatori rimangono in attesa dei dati relativi ai raccolti di frumento tenero le cui prime trebbiature dovrebbero iniziare tra circa 7-10 giorni.

Il mercato delle Bioenergie è alla ricerca di farine e spezzati di mais.

In attesa di comprendere quale sarà il futuro della Grecia (tutti sembrano ottimisti) l'alibi per operazioni speculative rimane a disposizione degli operatori più spregiudicati.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Nel clima di stabilità generale fa rumore la perdita registrata dal Parmigiano Reggiano in quest'inizio d'estate. Il re dei formaggi perde 5 centesimi tornando alle quotazioni di metà aprile.

di Virgilio Parma 24 giugno 2015

LATTE SPOT Si è stabilizzato il latte spot dopo il leggero rimbalzo registrato la scorsa settimana. Nello specifico il latte nazionale è stato quotato nell'intervallo tra 34,02 e 35,05/100 litri di latte e l'estero pastorizzato spot si è collocato tra 31,45 e 32,48€/100 litri.

BURRO E PANNA Ancora una settimana di stasi per tutte le referenze di burro contattate alla borsa milanese. Il mese di giugno si avvia verso la conclusione senza che siano intervenuti fattori di disturbo sulle quotazioni dei prodotti ottenuti per burrificazione. Unica eccezione nel comparto dei derivati del latte risiede nella crema a uso alimentare che ha guadagnato +2 centesimi sulla piazza milanese (1,50€/kg +1,35%). Stabile invece la quotazione scaligera della panna di centrifuga anch'essa a 1,50€/kg (1,45-1,50 €/kg).

Borsa di Milano 22 giugno:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,50€/Kg.
Borsa Verona 22 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,45-1,50€/Kg.
Borsa di Parma 19 giugno:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.

GRANA PADANO Nessuna variazione sul fronte del Grana Padano.
La borsa milanese, ormai da moltissime settimane, non registra variazioni di prezzi per entrambe le stagionature di riferimento. Tra 7,10 e 7,75€/kg. la quotazione del prodotto di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. per il 9 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO
Primi riflessi negativi invece per Parmigiano Reggiano. Alla borsa merci comprensoriale, il 12 mesi di stagionatura ha ceduto 5 centesimi riportandosi ai valori di metà aprile (7,55-7,80 €/kg. -0,65%). Identica perdita registrata anche per il 24 mesi d di stagionatura le cui quotazioni si ricollocano tra 8,70 - 9,05 €/Kg. (-0,56%)

PRRE 26 15

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 25 21 giugno 2015

 

(in allegato il pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 25 21 giugno 2015

1.1 editoriale Meglio mangiare le corna o la Nutella?
2.1 eventi La tradizione emiliana della pasta di qualità Andalini a "Ferrara the Excelland"
3.1 Lattiero caseario Diagramma piatto per le due principali DOP.
4.1 cereali Cereali in balia dei fattori internazionali tra crisi Greca, Cina e le tensioni sul fronte russo.
5.1 mercati Frumento duro. Segnali incoraggianti dalle prime trebbiature.
6.1 e.commerce Contadini e hi-tech: è la generazione degli agricoltori-informatici
6.2 pomodoro Pomodoro, firmato protocollo d'intesa tra "Nord" e "Sud".
7.1 mais & soia Dati previsionali 2015-2016 - Giugno
8.1 crisi Crisi, in Emilia Romagna perse 1.115 imprese giovani in un anno,
9.1 Expo2015 Il Vino nell'Italia del novecento secondo Luigi Veronelli, Mario Soldati e Paolo Monelli
10.1 eventi Farm Run, Corsa a ostacoli nel fango: una prova per veri duri!
11.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
12.1 promozioni "vino" e partners

 

cibus 25 21giu2015 COP

Ismea, l'Overview sui mercati agroalimentari

Roma - La nuova campagna del frumento duro, con le operazioni di trebbiatura ormai avviate sia in Sicilia che nel Foggiano, parte con prezzi incoraggianti per gli agricoltori, grazie alla buona qualità del raccolto.

Lo rende noto l'Ismea nell'Overview di questa settimana, rilevando, sulla piazza pugliese, valori d'esordio superiori all'anno scorso e al di sopra dei 300 euro/tonnellata per la categoria fino.
Prime quotazioni anche per l'orzo, con prezzi però inferiori ai livelli di un anno fa, mentre restano ancora sospese le contrattazioni sul mercato del frumento tenero in attesa dei primi riscontri sulle nuove produzioni.
Per tutte le colture cerealicole le condizioni appaiono in generale migliori rispetto alla scorsa campagna. Anche lo stato vegetativo del granoturco non presenta in questa fase particolari problemi, in un mercato che resta però orientato al ribasso sia nel consuntivo della passata ottava che nella proiezione di questa settimana.

Le aspettative convergono verso un'ulteriore flessione dei prezzi anche per gli oli di oliva, relativamente agli extravergini, penalizzati da uno standard qualitativo non ottimale e da una maggiore propensione alla vendita.
Sui mercati vinicoli le condizioni di debolezza hanno iniziato nel frattempo a coinvolgere anche il segmento dei rossi, comuni e Igt. La domanda resta piuttosto frenata a meno di due mesi dalla nuova vendemmia. Buono lo stato vegetativo dei vigneti, anche se in alcune zone, seppure circoscritte, del Nord Italia le recenti precipitazioni, accompagnate da grandinate, hanno determinato qualche problema.

Per i lattiero-caseari la debolezza della domanda interna rende ancora incerta l'evoluzione del quadro mercantile, in un contesto di prezzi stazionari anche nella previsione di questa settimana. Positivi gli sviluppi solo per l'export, con le vendite all'estero di formaggi e latticini che nel primo trimestre 2015 sono aumentate in volume di oltre il 9% su base annua, con punte del più 27% in Usa.
Il livello attuale dei prezzi penalizza principalmente il Parmigiano Reggiano. Per il prodotto con 12 mesi di stagionatura si registra un differenziale inferiore a 50 centesimi/chilo rispetto al Grana Padano con analoga maturazione.

Debole anche il mercato europeo, appesantito da una condizione di forte squilibrio dal lato dell'offerta. Le quotazioni del latte in polvere scremato, penalizzate dal forte calo dell'import cinese, sono ormai a un passo dal prezzo di intervento. Anche i formaggi mantengono un trend negativo soprattutto in considerazione di un ormai quasi certo prolungamento dell'embargo russo. Manca di qualsiasi supporto il latte crudo alla stalla, con i prezzi che restano inchiodati sotto i 30 centesimi/litro sul mercato tedesco e attorno ai 36 centesimi in Italia.

Resta molta merce da smaltire in Europa anche nel comparto suino. In Italia non si prevedono movimenti sostanziali dei prezzi sia per le carni che per i capi vivi. Positiva invece la dinamica dell'export di preparazioni e conserve suine, con una crescita in volume, nel primo trimestre 2015, del 5% per i prosciutti crudi disossati e del 47% per i cotti (il confronto è con lo stesso periodo del 2014).

Nel comparto bovino non emergono novità sostanziali anche nella prospettiva settimanale. Significativa la ripresa della macellazioni (+3%) riscontrata nei primi tre mesi del 2015, seppure motivata da fattori contingenti riconducibili a una forte aumento delle affluenze di vacche. Sintomatico di un miglioramento della fiducia è l'aumento delle importazioni di capi da ristallo francesi registrato nel primo trimestre di quest'anno (+25%), che potrebbe effettivamente preludere a un'inversione del ciclo produttivo.
In relazione agli avicoli, non si prevedono movimenti sostanziali sul versante dei prezzi, in un mercato comunque fluido in termini di scambi, mentre è presumibile nell'arco di una quindicina di giorni una correzione al ribasso sul circuito dei conigli, leggermente aumentati anche la scorsa settimana.

Agevoli le contrattazioni sui mercati ortofrutticoli. La disponibilità resta abbondante per quasi tutti gli ortaggi di stagione, con prezzi orientati ancora al ribasso. Al contrario, tende progressivamente a ridursi l'offerta di fragole, mentre crescono in tutti i centri di scambio le affluenze di albicocche, pesche e nettarine con la raccolta ormai estesa anche ai distretti del Nord Italia.
La sovrapposizione tra le diverse provenienze geografiche, determinata da un ritardo della raccolta negli areali pugliesi, sta generando qualche squilibrio sul mercato delle ciliegie, i cui prezzi registrano un tendenziale ribasso.

Prime contrattazioni in campagna per l'uva Vittoria, circoscritte per ora al comprensorio produttivo del Catanese. Le quotazioni risultano mediamente più elevate rispetto alla scorsa campagna, anche se i primi afflussi sui mercati si avranno solo a partire da fine mese.
(Ismea 15 giugno 2015)

Un accordo tra Nord e Sud per valorizzare il "pomodoro made in Italy"

Milano  - Firmato un protocollo d'intesa tra Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia e Polo distrettuale del Pomodoro da Industria del Centro Sud per programmare lo scambio di dati e informazioni relative all'attività delle due filiere in modo da valorizzare il Made in Italy.
La firma è avvenuta – ad Expo durante la Settimana mondiale del pomodoro – alla presenza del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina e dell'onorevole Paola De Micheli.
Soddisfazione anche da parte del distretto del Sud: A complimentarsi per l'accordo il ministro Martina.

I contenuti dell'accordo
Come riporta il protocollo le parti si impegnano a definire le modalità di scambio dei dati sulle superfici destinate alla coltivazione del pomodoro da industria, sulle quantità contrattate, sulle quantità consegnate alle imprese di trasformazione e sulle quantità di prodotti ottenuti nella relativa area di competenza. Le informazioni verranno trasmesse in forma aggregata per distretto produttivo e saranno utilizzate per l'elaborazione dei dati nazionali di comparto da veicolare a soggetti esterni.
Saranno inoltre predisposte azioni condivise di comunicazione istituzionale esterna dei dati, in particolare verso gli Organismi Internazionali di rappresentanza (Oeit, Amitom, Wptc).

Per raggiungere questi due obiettivi Oi Nord e polo distrettuale del Sud costituiranno un gruppo di lavoro per arrivare a redigere una bozza di regolamento attuativo del protocollo che sarà sottoposto alla successiva approvazione da parte degli organi statutari di ciascuna delle parti.

"L'Oi del Pomodoro da Industria del Nord Italia – ha aggiunto il presidente del Nord Pier Luigi Ferrari – da anni effettua per i propri soci la raccolta puntuale di informazioni sulle superfici destinate alla coltivazione del pomodoro da industria, sulle quantità contrattate, sulle quantità consegnate alle imprese di trasformazione e sulle quantità di prodotti ottenuti e canali di vendita. Con la firma del protocollo, una volta definitivi le modalità e i tempi, riteniamo utile fornire all'esterno un dato unico nazionale sulle quantità trasformate e sulle produzioni del comparto della trasformazione del pomodoro da industria, anche per contrastare eventuali azioni tendenti a dare un'immagine distorta delle produzioni della filiera".

02 OI POMODORO DA INDUSTRIA DEL NORD ITALIA Firma protocolloo Nord Sud

FIRMA DELL'ACCORDO: Presenti il ministro Martina, il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari, il presidente del Distretto del Sud Annibale Pancrazio e l'onorevole Paola De Micheli.

(Fonte OI Pomodoro Nord Italia 17 giugno 2015)

Mais & Soia: dati previsionali 2015 - 2016 - giugno 2015

MAIS: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.30 Mio t (-0.1% rispetto alle previsioni formulate a Maggio), con lievi riduzioni per Zambia, Nepal, Zimbabwe e EU.
 Negli Stati Uniti la produzione di Mais è invariata rispetto alle stime del mese scorso. Si rileva un aumento degli stock iniziali e finali (+0.63 Mio t) per il minor impiego di Mais nella produzione di Etanolo nella stagione 2014-15.
 Si prevede un aumento (+1 Mio t) della produzione in Russia, dove le aree seminate aumentano di anno in anno, così come l'importazione di prodotti chimici agricoli. La maggior produzione rende la Russia molto competitiva nel Medio Oriente e Nord Africa ed il trend di esportazione è in crescita (+6%).
 In Brasile la produzione di Mais nella stagione in corso è cresciuta di 3 Mio t, raggiungendo il livello record di 84 Mio t, per le piogge prolungate in Maggio.
 Gli stock globali finali per la stagione 2015-16 sono previsti a 195.19 Mio t, +3.25 Mio t rispetto alle previsioni di Maggio, riflettendo l'aumento delle scorte in Brasile.

screenshot 8

SOJA: Dati previsionali per 2015-16
 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista a 317.58 Mio t, +0.1% rispetto alle stime di Maggio, riflettendo maggiori raccolti previsti in Russia e nell'Unione Europea.
 Negli Stati Uniti, maggior Produttore di semi di Soia, le previsioni sulle produzioni ed esportazioni sono rispettivamente di 104.78 Mio t e 48.31 Mio t, invariate rispetto alle previsioni formulate il mese scorso.
 Nella stagione 2014-15 si rileva un aumento della trasformazione in farina e olio ed una crescita delle esportazioni. Gli stock iniziali e finali previsti per la stagione 2015-16 sono pertanto diminuiti di 0.54 Mio t.
 Le scorte globali finali di semi di Soia sono stimate a 93.22 Mio t, -3 Mio t riflettendo il calo degli stock negli USA e in Brasile, parzialmente compensato dall'aumento di 1 Mio t in Argentina.

screenshot 6

Mercati internazionali privi di una direzione precisa e dati qualitativi positivi provenienti dalle prime trebbiature nazionali del frumento duro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 giugno 2015 -

Il fronte internazionale non esprime ancora delle precise tendenze e rimane, al momento, ancorato ai valori della scorsa settimana. I fondi non stanno operando delle speculazioni degne di nota. Le informazioni sui raccolti sono positive ma sta girando la notizia secondo cui la Cina sarebbe intenzionata a smaltire gli eccessi di Corn con conseguenti palesi riflessi sulle importazioni dei cereali e dei derivavi.

Nel vecchio continente il fattore di maggiore preoccupazione risiede, come risulta evidente, nella riaccensione della crisi Greca e lo spauracchio di un suo default. Una condizione che, a detta dello stesso Mario Draghi, aprirebbe scenari sconosciuti quindi incontrollabili i cui effetti a cascata potrebbero essere particolarmente dolorosi per le economie più deboli. Un problema non solo nazionale, greco e dei PIGS in generale ma anche di altre nazioni e tra queste la Francia nonostante il suo tentativo di rafforzamento dell'asse politico con la Germania.

Indicatori internazionali 16/6/2015-
l'Indice dei noli è risalito a 656, il petrolio non si discosta molto dalle ultime quotazioni (60,76 dollari al barile) e il cambio €/$ prosegue il suo stato di estrema volatilità condizionato come è dalla ripresa della crisi Greca (1,1258).

MP 16giu2015

Mercato Interno -
Scambi ai minimi per un mercato interno sempre più inchiodato. La nuova campagna del frumento duro, con le operazioni di trebbiatura ormai avviate sia in Sicilia che nel Foggiano, parte con prezzi incoraggianti per gli agricoltori, grazie alla buona qualità del raccolto.
Lo rende noto l'Ismea nell'Overview di questa settimana, rilevando, sulla piazza pugliese, valori d'esordio superiori all'anno scorso e al di sopra dei 300 euro/tonnellata per la categoria fino. Le prime quotazioni dell'orzo invece sono state inferiori a quelle di un anno fa. In attesa dei primi riscontri sul frumento tenero, nel complesso, secondo l'osservatorio di Ismea, le condizioni delle colture cerealicole appaiono in generale migliori rispetto alla scorsa campagna.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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