Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 21 24 maggio 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 21 24 maggio 2015
(in allegato il pdf scaricabile)

1.1 editoriale Diritti acquisiti, per molti ma non per tutti
3.1 cereali Materie prime. Persiste l'incertezza.
4.1 Lattiero caseario Rimbalzo del latte spot.
5.1 expo2015 I primi riflessi di Expo. Un maggio tra luci e ombre.
5.2 turismo Allarme di Federalberghi. In diminuzione il turismo nazionale.
5.3 Vino OCM Vino, su OCM promozione si poteva fare di più
6.1 MAIS & SOIA Mais & Soia: maggio 2015
7.1 pomodoro Interprofessione, i contenuti del Decreto preoccupano l'OI Pomodoro da Industria
7.2 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano:prosegue il boom dell'export
8.1 pasta Record di pasta esportata nel 2014
9.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 21 COP

Silvana Ballotta (Business Strategies): su OCM promozione si poteva fare di più ma non tutto è da buttare

Firenze. "Sulla nuova Ocm vino Promozione si poteva certamente fare di più, ma non è tutto da buttare se pensiamo che, con questa misura, lo scorso anno la crescita del nostro export nei Paesi terzi è stata di quasi 5 volte superiore rispetto alle vendite nell'Ue". Lo ha detto Silvana Ballotta, Ad di Business Strategies, azienda che cura l'internazionalizzazione di circa 400 aziende vinicole italiane, a commento del nuovo Bando Ocm Promozione, pubblicato ieri dal Mipaaf.

"Semplificazione, pluriennalità nella programmazione e modifica degli antichi criteri di premialità dovrebbero oggi riguardare meno elementi quantitativi e più di efficacia qualitativa. Per contro – ha proseguito Ballotta – il tavolo è riuscito a scongiurare delle proposte capestro, come il drastico abbassamento della soglia di budget che avrebbe determinato una ulteriore frammentazione delle domande, oltre a maggiori difficoltà nei controlli e soprattutto avrebbe minato il senso stesso dell'Ocm promozione nel lungo e lento percorso di affermazione del made in Italy enologico in tutto il mondo. Per ora – ha concluso Ballotta - ci teniamo quindi un decreto fotocopia di quello precedente nella consapevolezza e nella speranza di poterlo migliorare già dalla prossima annualità".

L'analisi di Business Strategies sugli atteggiamenti delle proprie imprese impegnate nell'internazionalizzazione (il campione rappresenta circa il 12% del valore complessivo della misura) evidenzia come nell'ultima programmazione siano sempre gli Stati Uniti il principale Paese destinazione dell'Ocm (63%), seguito a distanza dalla Cina (15%, contro il 25% dell'anno precedente), dal Giappone (9%, dato triplicato rispetto al 2013), Canada (5%), Russia (4%), poi Svizzera e Sud Est Asiatico.
(Fonte Business Strategies - Intercom 15 maggio 2015)

Domenica, 24 Maggio 2015 10:00

Mais & Soia: maggio 2015

Mais & Soia: dati previsionali 2015-16 - maggio 2015

screenshot 7

MAIS: Dati previsionali per 2015-16

 La produzione di Mais per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Settembre) è prevista a 989.83 Mio t (-0.6% rispetto alla stagione 2014-15; -0.1% rispetto alla stagione 2013-14).
 Si prevedono maggiori raccolti in Cina, Sud Africa, India, Canada, Russia ed Argentina, mentre negli Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Ucraina e Messico la produzione è stimata inferiore rispetto alla stagione 2014-15.
 Negli Stati Uniti la produzione di Mais per la stagione 2015-16 è attesa in diminuzione, a causa della minor superficie dedicata alla coltivazione e della minor (- 4.2 bushels/acro) resa dei terreni a 166.8 bushels/acro (equivalenti a 10.59 tons/ettaro).
 È atteso un aumento dell'export USA, supportato da prezzi più competitivi e dall'aumento della domanda mondiale.
 L'impiego di Mais per la produzione di etanolo è previsto invariato rispetto alla stagione 2014-15, mentre gli Stock Finali sono stimati in diminuzione sia a livello USA (-5.7%), sia a livello mondiale (-0.3%).

SOJA: Dati previsionali per 2015-16

 La produzione mondiale di semi di Soia per la nuova stagione 2015-16 (inizio della stagione: 1° Ottobre) è prevista di 317.30 Mio t, invariata rispetto alla stagione 2014-15 e in aumento del 12% rispetto alla stagione 2013-14.
 Si attendono maggiori raccolti in Brasile, grazie all'espansione delle aree coltivabili, in India, Paraguay ed Ucraina, bilanciati da una minor produzione prevista per gli Stati Uniti, Argentina e Cina.
 Negli Stati Uniti la resa dei terreni è prevista in diminuzione (-1.8 bushels/acro) a 46 bushels/acro. Anche in Argentina è attesa una minor resa. In Cina i Produttori modificano la destinazione delle aree, scegliendo colture più redditizie.
 Le produzioni record attese in Sud America potrebbero limitare le esportazioni statunitensi nella prima metà della campagna.
 Le importazioni cinesi sono attese a 77.5 Mio t, in aumento del +5.4% rispetto alla stagione 2014-15 e del +10.1% rispetto alla stagione 2013-14.

(In Galleria immagini altri interessanti grafici)

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Riconoscimento delle organizzazioni interprofessionali: i contenuti del decreto latte preoccupano l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia

Con meraviglia l'Oi Pomodoro da Industria del Nord Italia ha appreso dell'uscita del D.L. 5/5/2015 dal titolo "Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali".
Il decreto legge - nato dall'esigenza di dover normare con urgenza il settore lattiero caseario uscito dal sistema delle quote latte - ricomprende al comma 7 dell'articolo 3 disposizioni su tutti gli altri settori agricoli fra cui l'ortofrutta, sia fresca che trasformata, con l'estensione delle disposizioni sulle organizzazioni interprofessionali previste per il latte.

"Il contenuto solleva molti dubbi e perplessità di varia natura – commenta l'Oi - in particolare per la coerenza dell'articolo 3 al Regolamento Ue 1308/2013 che norma le organizzazioni interprofessionali, ma anche per la coerenza con le competenze regionali in questo campo. Tutto questo potrebbe dare adito quanto meno a contenziosi. Il testo – rileva l'Oi - appare insufficiente e non coerente con lo spirito e le norme comunitarie sulle organizzazioni interprofessionali e non tiene conto delle consultazioni che erano state avviate in precedenza con le Regioni e con le filiere produttive, ma soprattutto con le realtà già esistenti, realmente operanti e già riconosciute ai sensi dello stesso Reg (UE) 1308/2013, come quella dell'OI del pomodoro da industria Nord Italia. Il testo non tiene conto inoltre che le OI, quali organizzazioni di integrazione di filiera, sono realtà basate sulla volontà aggregativa delle filiere produttive e che devono essere rispondenti alla reale organizzazione territoriale delle stesse. Già in passato legislazioni inadeguate avevano di fatto bloccato lo sviluppo di Oi efficaci nel nostro Paese".

(fonte OI Pomodoro)

+10% l'export in gennaio febbraio. In evidenza il traino degli Usa. La produzione, intanto, ad aprile è scesa dell'1,2%, con un saldo quadrimestrale pari a -1,9%

Reggio Emilia - E' una crescita pressoché senza precedenti quella che stanno registrando le esportazioni di Parmigiano Reggiano, che ha chiuso il primo bimestre 2015 con una crescita a doppia cifra: +10,1%
A trainare il boom delle esportazioni sono soprattutto gli Usa, con risultati che in gennaio e febbraio si sono attestati attorno al +11%.

"I flussi - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai - sono buoni anche in Europa, che resta tuttora il principale mercato, tanto che a febbraio le esportazioni complessive intra ed extra-UE sono cresciute del 9,4%. Questi risultati hanno permesso di riassorbire ampiamente l'impatto, a volume, dell'Embargo Russo, ma auspichiamo che a breve l'azione diplomatica internazionale possa consentire la riapertura delle frontiere di questo importante mercato, cosa che porterebbe ad una ulteriore accelerazione delle performance estere del nostro prodotto".
Sempre nel primo bimestre 2015, anche le vendite di grattugiato registrano un significativo incremento, con un +9,8%.

"Un risultato - spiega Alai - particolarmente importante per il sistema Parmigiano Reggiano, soprattutto in considerazione del fatto che tutte le operazioni di confezionamento avvengono nel comprensorio di produzione, accorciando la filiera, rendendo più agevoli ed incisivi i controlli e le operazioni di vigilanza e generando nuovo valore nei territori cui il prodotto è storicamente legato".
Sul versante produttivo, intanto, prosegue il calo già manifestatosi all'inizio dell'anno: ad aprile, infatti, la produzione è scesa dell'1,2%, portando il dato quadrimestrale a -1,9%
"Nonostante la crescita del 5% registrata da inizio anno - prosegue Alai - le quotazioni si mantengono a livelli ancora del tutto insoddisfacenti, e in questo modo è divenuto il mercato - con tutte le negative conseguenze che questo comporta - il vero regolatore di quell'offerta che, al contrario, deve essere determinata con l'esercizio di un ruolo più attivo da parte dei produttori, così come è negli obiettivi dei piani di regolazione dell'offerta che abbiamo rivisto in occasione della recente assemblea e sui quali i caseifici dovranno esprimersi entro l'autunno".
Quanto alle prospettive, Alai vede ancora nelle esportazioni, associate proprio alla regolazione dell'offerta, il primo motore di sviluppo del sistema: "l'aumento continuo delle quantità esportate - spiega il presidente del Consorzio - rende evidente il fatto che in termini percentuali sarà difficile mantenere gli attuali ritmi, ma le nuove azioni avviate in Cina e in diversi Paesi dell'America Latina, unite agli incontri commerciali di cui siamo protagonisti nell'ambito di Expo, stanno già offrendo nuovi e incoraggianti segnali per il nostro prodotto".
(Fonte CFPR 20 maggio 2015)

Domenica, 24 Maggio 2015 08:53

Record di pasta esportata nel 2014

Le esportazioni di pasta di semola hanno registrato un significativo incremento superando la soglia di 2 milioni di tonnellate (+ 4,2% sul 2013) per un controvalore pari a oltre 2,2 miliardi di euro (+4,1%): il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare.

di LGC 21 maggio 2015 - Negli ultimi 15 anni le esportazioni di pasta di semola hanno registrato costanti incrementi arrivando a superare, a fine 2014, la soglia di 2 milioni di tonnellate. A segnalarlo è il report di aprile 2015 elaborato da Ismea il quale evidenzia come il tasso di crescita sia stato mediamente del 2,3% in volume e del 5% in valore.
"Facendo specifico riferimento al segmento della pasta di semola secca - sottolinea il report dell'istituto d'analisi agroalimentare - che esprime mediamente più dell'85% in volume e del 70% in valore dell'intero comparto delle paste alimentari, nel 2014 le spedizioni oltre confine hanno sfiorato 1,8 milioni di tonnellate (+3,2%) corrispondenti in valore a poco più di 1,6 miliardi di euro (+2,6%)."
Unico neo registrato all'interno del periodo d'analisi è il dato relativo al 2008 (-4,9% in volume) determinato dalla esplosione dei prezzi della materia prima

"Nel biennio successivo, - prosegue Ismea - con il ridimensionamento dei prezzi agricoli e il sopraggiungere della crisi economica globale che ha determinato un crollo del commercio agroalimentare mondiale, si è avuto un calo transitorio anche dei valori di export della pasta, mentre le quantità hanno continuato a crescere in tutti gli anni dopo il 2008."

Ripartizione territoriale
La ripartizione territoriale dei mercati di sbocco è tradizionalmente molto concentrata, evidenziando la netta prevalenza dei paesi comunitari, con particolare riferimento a Germania, Francia e Regno Unito che hanno assorbito congiuntamente il 46% circa dell'export complessivo nel 2014. Considerando i primi dieci paesi destinatari, inoltre, si rileva una dinamica di lungo periodo significativamente positiva per tutti i principali acquirenti; fanno eccezione solo gli Stati Uniti per i quali si è registrata una netta contrazione degli acquisti della pasta italiana nel 2008, scendendo al di sotto delle 100 mila tonnellate annue (-31% sul 2007), in ragione verosimilmente della marcata rivalutazione dell'euro che si era registrata durante quel periodo e dell'aumento dei prezzi all'export. La progressione annua degli acquisti di pasta di semola è apparsa particolarmente evidente nel caso della Russia (+15% il tasso medio annuo di crescita): da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 le esportazioni verso Mosca si sono spinte oltre 59.000 tonnellate nel 2014.

Pasta evoluzione export

Sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio. Da oggi 225 vini in competizione: 118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma. -

Reggio Emilia, 21 maggio 2015 -

Si sono avviate a Mancasale le selezioni dei vini partecipanti alla sesta edizione del Concorso enologico "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco" promosso dalla Camera di Commercio.
Un'edizione, quella 2015, che fa segnare un record di vini iscritti (225, con un +11% rispetto al 2014) e di aziende partecipanti, giunte a 64 unità.
118 dei campioni presentati in concorso provengono dalle aziende di Reggio Emilia, 75 da aziende modenesi, 20 da Mantova e da 12 da Parma.

"Come Camera di Commercio - ha detto la vicepresidente Paola Silvi nell'aprire i lavori delle commissioni - siamo molto soddisfatti di questi risultati, perchè riteniamo siano il frutto di una analoga soddisfazione delle imprese per i modi attraverso i quali, partendo dal Concorso, la Camera di Commercio esprime il proprio impegno nel campo della valorizzazione dei nostri vini di qualità".
"Tra le aziende concorrenti - ha ricordato Paola Silvi - vi sono imprese, ad esempio, che hanno partecipato attivamente ai percorsi e ai progetti che abbiamo messo in atto per assicurare una vetrina internazionale permanente, attraverso i canali internet, a tanti nostri prodotti agroalimentari, così come vi sono imprese che sono inserite nel progetto regionale dedicato al turismo enogastronomico di qualità, che ha visto la nostra provincia primeggiare per presenze".

"Questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco - ha proseguito la vicepresidente della Camera di Commercio - mira a cogliere, tra l'altro, tutte le opportunità derivanti dall'Expo: dal 25 al 28 giugno, infatti, è in programma un Educational Press Tour rivolto a giornalisti ed opinion leader stranieri del settore wine e del turismo enogastronomico, con visite dirette anche a cantine selezionate in questa sesta edizione del "Matilde di Canossa-Terre di Lambrusco. Dal 18 al 21 ottobre, poi, vi sarà un Incoming di buyer del settore wine dall'Area Asean per incontri B2B con le cantine selezionate".

"A tutto questo - ha detto Paola Silvi - si aggiunge la guida "Terre di Lambrusco", a completare un quadro di iniziative che mirano a fare del Concorso un elemento di attrazione e un punto di partenza per azioni e progetti che hanno una ricaduta ampia e soprattutto duratura nel tempo a favore delle imprese coinvolte e dei territori di appartenenza, e quindi delle province di Reggio Emilia, Modena, Parma e Mantova".
"Oggi più che mai - ha concluso la vicepresidente dell'Ente camerale - siamo chiamati a dare valore stabile al lavoro di queste aziende, perchè ad esse si lega ricchezza economica, lavoro, sicurezza e coesione sociale, che sono elementi distintivi ed apprezzati nel mondo, esattamente quanto i prodotti che nascono nelle nostre terre e che si connotano a maggior ragione grazie a questo prezioso legame fra imprese, prodotti e territorio".

Le commissioni di valutazione dei vini - formate per pubblico sorteggio e composte ciascuna da 6 tecnici - concluderanno il loro lavoro nel tardo pomeriggio di venerdì 22 maggio, mentre la cerimonia di premiazione è prevista il 26 giugno.

(Fonte: ufficio stampa della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)

Grano in altalena per effetto degli interventi dei fondi, corn e semi di soia in ribasso. Il cambio €/$ rappresenta la vera incognita destabilizzante dei valori di mercato nel vecchio continente.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 maggio 2015 -

I mercati internazionali delle materie prime continuano a vivere un prolungato periodo di incertezza determinato dalla concomitanza di ricorrenti e diversi fattori congiunturali. Gli ultimi in ordine di tempo sono l'eliminazione dei dazi russi sul grano, le notizie di un prossima comparsa di "El Nino" che farà sentire i suoi malefici effetti sulle produzioni australiane. Infine l'instabilità dell'indice di cambio  tra la moneta statunitense e  quella europea che incide, non poco, sull'instabilità dei prezzi in Europa.

Tutto questo ha portato consistenti incrementi sulla farina di soia dell'ordine di circa 10/11 euro alla tonnellata dai minimi osservati Lunedì pomeriggio.
In questo preciso momento, riguardo ai proteici, il prezzo lo fa maggiormente la scarsità di prodotto, farine di girasole e colza, piuttosto che l'indice di cambio.

Nel caso dei cereali, invece, nonostante la manifesta debolezza, il tasso di cambio sta rallentando la caduta di prezzo. Anzi, a tale riguardo, si segnala che i valori fob esteri sono più' elevati di quelli riscontrati sul mercato nostrano a conferma, se ce ne fosse stata la necessità, di una consolidata crisi di consumi. Nella giornata di mercoledi circolavano posizioni di mais contratto 103 da Ottobre a Giugno reso Lombardia a 165€/ton e compratori non serviti dai pochi venditori allineati a 170. Per l'orzo solo venditori da Luglio a Settembre a 170/175 euro ma nessun interesse da parte acquirente, mentre l'industria molitoria è alla ricerca di grano da Luglio a Settembre offrendo per il panificabile di qualità 190 euro arrivo stabilimento.

Situazione questa che fa riflettere sulla prossima campagna cerealicola nazionale.

Indicatori internazionali (21/5/2015)-
l'Indice dei noli è sceso a 606 punti, il petrolio quota intorno a 59,00 dollari al barile, e il cambio €/$ riprende la strada verso la parità e nella mattinata del 21 maggio ha toccato 1,10770.

MP 21mag2015

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Il Consorzio Terre di Montagna, che commercializza il Parmigiano Reggiano di montagna, ieri a Roma in occasione del primo Social Roots Day, organizzato da Inea (Istituto nazionale di economia agraria) in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini. -

Modena, 20 maggio 2015

L'esperienza del Consorzio Terre di Montagna, che commercializza il Parmigiano Reggiano di montagna, è stata raccontata ieri a Roma in occasione del primo Social Roots Day, organizzato da Inea (Istituto nazionale di economia agraria) in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini. Social Roots è la piattaforma per l'innovazione sociale nel settore agrifood rivolta ad aziende, associazioni, start up e aspiranti imprenditori allo scopo di favorire l'incontro tra la domanda e offerta di innovazione sociale nel settore.

La delegazione del Consorzio Terre di Montagna, composta dal presidente Angelo Romagnoli e dal vicepresidente Romolo Michelini, era accompagnata dal sindaco di Montese Luciano Mazza (il consorzio ha sede a Montese), a testimonianza del coinvolgimento del territorio nelle attività del Terre di Montagna. Al convegno romano hanno partecipato docenti universitari e giovani neo imprenditori che intendono cimentarsi nell'agrifood. Nelle conclusioni Milena Verrascina (Inea) ha rimarcato come modelli produttivi integrati, impegnati nelle eccellenze rurali, assumano funzioni sempre più importanti di coesione sociale. Funzione che il mondo rurale ha sempre interpretato e oggi continua a farlo con modelli e attività adeguate alle nuove esigenze dell'economia e delle comunità locali.

Costituito nel 2008 a Montese e aderente a Confcooperative Modena, il Consorzio Terre di Montagna associa nove caseifici (cinque del crinale modenese e quattro del crinale bolognese), per complessivi 85 soci allevatori che conferiscono ogni anno 250 mila quintali di latte trasformato in 45 mila forme di Parmigiano Reggiano di montagna. Scopo del Consorzio Terre di Montagna è promuovere le produzioni casearie e aggregare l'offerta, supportando i caseifici soci nella manutenzione e stagionatura, lavorazione, porzionatura e commercializzazione. Tramite il canale commerciale segmento retail, il consorzio fornisce il Parmigiano Reggiano di montagna ai suoi 350 clienti tra Italia ed estero (Germania, Francia, Spagna, Austria, Belgio, Svezia e Irlanda).

Al convegno romano è emerso che l'azione del Consorzio Terre di Montagna ha valorizzato il territorio e le sue tradizioni, rafforzato la coesione e integrazione tra le aziende della filiera, permesso la presenza in mercati difficilmente raggiungibili dai singoli caseifici, migliorato la comunicazione verso i clienti e le relazioni di mercato, consentito di ottenere i contributi pubblici del Piano regionale di sviluppo rurale. Per il futuro gli obiettivi sono il miglioramento della produttività, redditività e qualità del prodotto, una maggiore internazionalizzazione dei mercati di sbocco e l'utilizzo della menzione aggiuntiva "Prodotto di Montagna" recentemente introdotta dall'Unione europea.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Mercoledì, 20 Maggio 2015 08:35

Rimbalzo del latte spot.

Crescita sensibile del latte spot estero. Le due più importanti DOP nazionali non danno segni di vitalità. Burro stazionario mentre la panna da centrifuga a uso alimentare (VR) cede 5 centesimi. 5 centesimi invece guadagnati dalla crema a uso alimentare (MI).

di Virgilio Parma 20 maggio 2015 -

LATTE SPOT Rimbalzo del prezzo del latte spot alla borsa merci di Verona. Più consistente l'incremento registrato per il latte pastorizzato spot estero che guadagna +7,27% rispetto la scorsa quotazione (29,90 - 30,93 €/100 litri di latte). Incremento sensibilmente più contenuto invece per il latte crudo spot nazionale che quota tra 32,90€ - 34,02 €/100 litri di latte corrispondente a un incremento dello +1,56%.

LatteSpot estero

BURRO E PANNA Seconda settimana di tregua per il burro e per tutte le referenze milanesi.
Borsa di Milano 18 maggio:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.

Anche lo zangolato da creme fresche trattato alla Borsa Merci di Parma dopo il tonfo della precedente settimana, prossimo al -10%, ha mantenuto il prezzo di 1,40€/kg. A Reggio Emilia il prezzo per l'analogo prodotto rimane distaccato di 5 centesimi, rispetto Parma, quotando a 1,35€/kg.
Andamento speculare invece per la crema a uso alimentare; +2,90% (1,42€/Kg.) a Milano e -3,39% a Verona (1,40-1,45€/Kg.)

GRANA PADANO Rimane fortemente stazionario il prezzo del Grana Padano sia per il fresco che per la stagionatura di 15 mesi.
Confermato tra 7,10 e 7,75€/kg. il formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. il prezzo del 9 mesi.

PARMIGIANO REGGIANO Anche la prestigiosa DOP emiliana si è allineata all'andamento del padano confermando i prezzi dell'ottava precedente.
Tra 7,60 e 7,85 €/Kg. la quotazione del 12 mesi  e compreso nell'intervallo 8,15, 8,50€/kg il listino del 24 mesi di stagionatura.

E' la volta del Decanter World Wine Awards (DWWA). Sensazioni d'Inverno - Le Virtù del Poggio 2012, il passito dell'azienda Terzoni di Bacedasco (PC) continua a mietere successi internazionali.

di Virgilio Piacenza, 18 maggio 2015

150 anni di storia vitivinicola sulle spalle e una costante spinta all'innovazione, tramandata da padre in figlio, stanno continuando a premiare le produzioni vinicole dell'azienda di Bacedasco.

Marco Terzoni, enologo dell'azienda di famiglia, non riesce a tradire l'emozione e la soddisfazione per l'ambito riconoscimento internazionale assegnato al suo passito. Nonostante il carnet personale sia colmo di targhe, coppe e medaglie a fare bella vista nel suo studio privato, ogni qualvolta che una giuria altamente specializzata annunci la vittoria è, per Marco, una sorpresa e un'emozione come se fosse sempre la prima volta.

Il "Decanter World Wine Awards" è, a detta degli operatori, il più importante e prestigioso concorso enologico al mondo.

Decanter Silver terzoni 2015

 

Presieduta da Steven Spurrier, la commissione di degustazione dei DWWA è composta da oltre 200 tra i più autorevoli esperti di vino provenienti da tutto il mondo, valorizzata da ben 66 Masters of Wine e 18 Master Sommeliers, a dimostrazione del rigoroso processo di selezione. Una giuria di qualità unanimemente riconosciuta che è garanzia per i partecipanti e soprattutto per i compratori.
Tanto è vero che, il sito del DWWA è visitato quotidianamente da circa 12,5 milioni di contatti.

E perciò normale che Marco Terzoni sia orgoglioso del riconoscimento ottenuto, quel "2015 Decanter World Wine Awards - Silver", che qualifica il "Sensazioni d'Inverno - Le Virtù del Poggio 2012" tra l'ottimo e l'eccellente.

Esperienza, tradizione e innovazione, connessi con una buona dose di talento, é il mix di valori che contraddistingue l'Azienda Terzoni Claudio srl di Bacedasco e, come scrive una testimonianza sul sito di DWWA, "Vincere una medaglia Decanter è un onore. Ha avuto un impatto davvero significativo sul nostro business: la considerazione per Decanter e i giudici DWWA è assolutamente inestimabile"– L'Ecole No 41, USA.

Sensazioni DInverno

IL VINO VINCITORE: SENSAZIONI D'INVERNO – LE VIRTU' DEL POGGIO 2012
Tipo: Passito Colli Piacentini Malvasia Aromatica di Candia DOC
Gradazione: 13% Vol
Uve: Malvasia aromatica di Candia 100%. Allevamento guyot; potatura corta; Densità d'impianto 3500 ceppi/Ha; Produzione 60 q.li/Ha; Terreno argilloso medio-compatto ricco di fossili risalenti al piacenziano.
Scelte in vigneto: La concimazione è curata nei minimi dettagli e calibrata in funzione delle esigenze climatiche annuali con particolare riguardo ai microelementi. Le operazioni in verde, quali cimatura e scacchiatura, mirano ad equilibrare la vigoria della chioma per garantire ai grappoli la maggior parte del nutrimento senza penalizzare la loro componente acida. Il diradamento rappresenta lo strumento essenziale per garantire lo sviluppo sano degli acini che andranno incontro alla surmaturazione. Tale procedura avviene in più fasi in cui solo gli operatori più addestrati eseguono l'eliminazione dei pedicelli con esposizione sfavorevole rendendo il grappolo più spargolo affinché non vi siano ristagni di umidità ostili per il futuro appassimento.

Vinificazione: La raccolta avviene tardivamente e concerne solo una percentuale esigua di grappoli che si ritengono qualitativamente validi. Questi vengono accuratamente stesi in plateaux di ampia larghezza (80×120 cm) per evitarne la sovrapposizione, permettendo di conseguenza un corretto appassimento. All'arrivo in azienda avviene la disposizione dei plateaux su teli per la pacciamatura che consentono una minore rifrazione solare durante il giorno e la schermatura dalla rugiada durante la notte. Ogni 2 giornate di sole i grappoli vengono girati manualmente subendo una terza fase di selezione che prevede l'asportazione degli acini non adatti alla vinificazione. La durata del processo di appassimento al sole si prolunga per circa 15 giorni; ad essa segue un secondo periodo di stazionamento all'ombra di circa 60 giorni che completa la preparazione delle uve in vista dell'ultimo "appassimento" finale: quello in cella frigorifera. Grazie a quest'ultimo stazionamento i grappoli raggiungono una temperatura prossima allo zero che consente di preservare la gradevole nota acida che rende così equilibrato il prodotto finale. La pigiatura del prodotto avviene nel periodo di metà dicembre. Il mosto ottenuto affronta la fermentazione in barrique di rovere bianco e si compie nell'arco di un intero anno data la sua elevata concentrazione zuccherina.

Descrizione
Colore: Giallo ambrato lucente;
Profumo: impatto olfattivo intenso e di notevole complessità con spiccate note di frutti maturi quali albicocca, pesca e frutta candita;
Sapore: dolce, di consistenza mielosa, contraddistinto da un connubio di sentori di confettura e frutti maturi frammisti a note sapide e fresche; la durata in bocca si presenta lunga e segnata da un ritorno armonico dei profumi.
Abbinamenti: Interessante l'abbinamento con formaggi saporiti, stagionati o erborinati. Più classico l'accostamento a dolci, cioccolato, torte a base di ricotta, frutta e pasticceria secca. Per i veri intenditori, e per coloro che ad un vino di eccellenza amano abbinare l'alta cucina, consigliamo del fois gras servito su pan brioche ancora caldo.
Come servire: In calici a tulipano di media grandezza, con leggera svasatura, può essere stappato al momento. Ottimo a 14°C.
Curiosità: La produzione di questo vino risale al 1893 ed era destinata esclusivamente al consumo familiare; soltanto nel 2003, a seguito della pregevole fama che il prodotto ha riscontrato presso gli affezionati dell'azienda, si è deciso di realizzare una piccola produzione per il pubblico.

ALTRI PREMI VINTI CON LA STESSA ANNATA:
OSCAR DOUJA D'OR 2014 (ASTI)

 

Nuovi sconvolgimenti nel mercato dei cereali e delle materie prime. I computer che assistono i fondi sono intervenuti sul mercato del grano e la Russia ha tolto i dazi doganali sulle esportazioni di grano.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 maggio 2015 -

Una settimana intensa quella che si è chiusa ieri contraddistinta dall'incertezza. Prima un tonfo e poi subito dopo una ripresa dei prezzi e da ultimo, nella giornata di venerdi, due fatti straordinari si sono susseguiti.

Prima il "risveglio" dei computer che assistono i fondi di investimento nelle loro ricoperture che, entrando i funzione, principalmente sul grano hanno fatto schizzare i prezzi di quest'ultimo con un +6% chiudendo con un sensibile rialzo di 21, 32 e 33 centesimi. Un'operazione che ha di riflesso ha coinvolto anche il mercato del corn che ha chiuso in aumento di 5 e 6 centesimi. Al momento la soia non è stata ancora interessata dal vento rialzista salvo la farina che ha guadagnato 8-9 dollari a tonnellata chiudendo a 310,60$.

Troppo presto per comprendere come reagirà il mercato ma il segnale d'allarme, lanciato dai fondi che hanno ripreso a acquistare, lascia intravedere ulteriori rialzi. Complice potrebbero essere le notizie dell'arrivo di El Nino che farà sentire la sua pesante influenza, nella seconda parte dell'anno, sulle produzioni del granaio australiano.

Indicatori internazionali (15/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 637 punti, il petrolio è leggermente sceso a 59,90 dollari al barile, e il cambio €/$ ruota attorno a 1,1412 dopo avere toccato anche 1,1364.

MP3 15mag15

Infine, come avevamo anticipato alcune indiscrezioni la scorsa settimana, la Russia ha annullato i dazi doganali che ha operato dal 1° febbraio.

The Government of Russia canceled the customs duties on wheat exports, which operated since February 1, 2015. On May 15, Dmitry Medvedev, Prime Minister of Russia, signed the corresponding decree #467 "On approval of the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the territory of the member-states of the Customs Union, and Invalidation of the certain legislative acts of the Russian Federation" and repealed the decree of the Government dd. December 25, 2014, #1495 "On amendments to the rates of export customs duties on the goods exported from the Russian Federation outside the customs territory of the member-states of the Customs Union". According to the press-service of the Government, the signed decree canceled the export duties on wheat. Such action will withdraw nearly 1 mln tonne of wheat from the market at the expense of export supplies, and provide additional funds to Russian agricultural commodity producers, in order to assist to hold the spring crops planting campaign. It is expected that the decree will prevent oversupplying of the market, and stop falling prices for grains in the period of the harvesting campaign below the prime cost level. The reporting decree covers all legal relations arising since May 15, 2015, informed the press service.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Partecipazione collettiva alla fiera ANUGA a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015. Ultimi giorni per l'adesione delle imprese interessate. -

Parma, 16 maggio 2015 -

Nell'ambito del "Progetto Deliziando" promosso da Regione, Unioncamere e sistema delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna, inserito nel programma integrato di internazionalizzazione 2015, è prevista la partecipazione in collettiva alla manifestazione fieristica internazionale "ANUGA" che si svolgerà in Germania, a Colonia dal 10 al 14 ottobre 2015.

"ANUGA" è la manifestazione biennale leader a livello mondiale nel settore Food & Beverage, piattaforma ideale per gli ultimi trend e novità del momento. Il "Progetto Deliziando" sarà presente alla manifestazione di Colonia all'interno del Padiglione 7 stand F-108 con uno spazio espositivo collettivo di 66 mq (6 x 11) caratterizzato da un layout grafico identificativo, posizionato all'entrata della Hall.

La partecipazione verrà realizzata in co-marketing con Enoteca Regionale Emilia-Romagna.
Nell'area collettiva saranno ospitate fino ad un massimo di 8/9 aziende regionali - con uno spazio medio pro-capite di circa 6/7 metri quadri - i cui prodotti e i vini sono quelli regionali a qualità regolamentata e tradizionali e, tra questi ultimi, esclusivamente quelli tipicamente emiliano-romagnoli.

La scadenza per la raccolta delle adesioni è fissata al 28 maggio 2015, mentre entro il 15 giugno le aziende selezionate dovranno confermare la partecipazione, effettuando il pagamento della quota di partecipazione pari ad euro 1.200 + IVA 22%.
Sui siti camerali sono disponibili la circolare operativa e la scheda di adesione da inviare debitamente compilata e sottoscritta esclusivamente via e-mail alle rispettive delle Camere di commercio di riferimento entro e non oltre il 28 maggio 2015.
Per qualsiasi ulteriore informazione relativa alla partecipazione nell'ambito della collettiva Deliziando le aziende regionali potranno rivolgersi all'ufficio estero della propria Camera di commercio.

(Fonte: ufficio stampa Unioncamere ER)

Venerdì, 15 Maggio 2015 08:33

Materie prime. Ultima ora. Contrordine

Mercati internazionali
Ultima ora. Contrordine

Dal mercato telematico materie prime in timida ripresa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 14 maggio 2015 -

Contrordine, dopo il tonfo a seguito dei dati USDA il mercato ha quasi immediatamente reagito con una timida ripresa confermata anche dal mercato telematico che, nonostante le fluttuazioni, rimane tendenzialmente positivo

Mercoledì : 13/ 5 / 2015
SEMI maggio 975,00 (+8) luglio 957,20 (+1,6)
FARINA maggio 301,70 (-0,80) luglio 302,40 (-1)
CORN maggio 356,00 (-1) luglio 362,20 (+1,2)
GRANO maggio 481,00 (+1,6) luglio 481,40 (+1)

MP2 13mag15

 

Indicatori internazionali (13/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito a 634 punti, il petrolio quota ancora intorno a circa 61,50 dollari al barile, e il cambio €/$ si è ulteriormente rafforzato e quota 1,14248.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Giovedì, 14 Maggio 2015 20:33

Materie prime. Il "tonfo" dei mercati.

Primi segnali evidenti di cedimento per il mercato delle materie prime. La soia è il prodotto che ha maggiormente sofferto di questa fase di flessione negativa.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 maggio 2015 -

Da diverse settimane gli analisti si interrogavano circa l'andamento instabile dei mercati delle materie prime non riconoscendo nei valori le attese a fronte dell'analisi dei dati USDA pubblicati lo scorso aprile che, val la pena di ricordare, erano ottimistici.
A scontare maggiormente la situazione è stato il comparto della soia e in particolar modo il seme che ha ceduto tra 16 e 18 punti (centesimi per bushel), seguito dalla farina (tra -6 e -10 dollari per tonnellata corta).
Solo qualche centesimo è stato perduto dal corn mentre il grano ha addirittura recuperato 3 centesimi.

Indicatori internazionali (13/5/2015)-
l'Indice dei noli è risalito (si fa per dire) a 589 punti, il petrolio quota ancora intorno a circa 61,50 dollari al barile, e il cambio €/$ si è ancora, seppure lievemente, alzato 1,1270.

MP 13mag15

Mercato interno -
Nessuna novità di rilievo sul fronte degli scambi interni fatto salvo il mercato dei future della farina di soia che si sono ancora ridotti e perciò appetibili per il consumo.
Farina soya proteica è caricabile con 360 euro a Ravenna, giugno-settembre a 355, il luglio dicembre ancora a 355 e per il 2016 il prezzo si riduce a 350 euro sempre partenza Ravenna. Valori che, a nostro giudizio, sono da considerarsi appetibili.

Considerazioni generali
I consumi interni stentano a decollare confermando la gravità dell'economia nazionale. A ciò si aggiunga che segnali poco incoraggianti provengono anche dall'area euro e dagli Stati Uniti mentre, almeno per ora, il mercato del sud est asiatico non sembra mostrare cedimenti.
La pesantezza del mercato nazionale è perfettamente descritta dai mercuriali delle borse merci che da due settimane rendono la cosa manifesta e palese. A parte infatti la situazione di congiuntura di alcuni prodotti quali la farina di girasole normale e proteica, la farina di colza, e i distiller di grano, i cruscami di frumento e di riso tutto il resto è in marcata flessione negativa. Non si sottrae da questa fase negativa nemmeno il mais che si è notevolmente appesantito sia sul pronto che sul medio termine mentre sulla nuova campagna, pur essendo sceso dai massimi, mantiene la quota di 170 euro al porto di Ravenna da Novembre a Marzo. Il mercato del settore bionergetico sta approfittando ancora della presenza di mais tossinato, ma comunque il settore sta risentendo della mancanza di cruscami, farinette e spezzati mais.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Mercoledì, 13 Maggio 2015 08:27

Burro, la quiete dopo la tempesta.

Lattiero Caseario. Rimbalzo positivo per la Crema alimentare (VR).  Prevalentemente stazionari i prezzi dei prodotti lattiero caseari.

di Virgilio Parma 13 maggio 2015 -

LATTE SPOT Settimana di pausa. Dopo tre tornate consecutive segnate da ribassi continui e consistenti il latte spot, alla borsa scaligera, conferma i listini della 19esima settimana.
Tra 32,48 e 33,51€/100 litri di latte il prezzo fissato lo scorso lunedì 11 maggio relativamente al latte crudo spot nazionale.
Analogo comportamento è stato registrato dal latte intero pastorizzato estero il cui listino si è fermato tra 27,84 e 28,87€/100 litri.

BURRO E PANNA Dopo il calo deciso (-15 centesimi) registrato la scorsa ottava, anche per il burro, la 20esima settimana sembra essersi avviata all'insegna della stabilità.
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.

Unica eccezione, seppure ampiamente prevista, riguarda il burro zangolato quotato a Parma che, lo scorso venerdì, si è allineato alle perdite registrate a Milano, Verona, e Reggio Emilia, cedendo 15 centesimi e fissando il prezzo a 1,40€/kg (-9,68%).
Rimbalzo positivo invece per la "Crema" a uso alimentare. +4 centesimi guadagnati a Milano: 1,38€/kg. -1,34% è stato registrato alla borsa veronese relativamente alla panna di centrifuga quotata perciò tra 1,45 e 1,50€/kg.

GRANA PADANO Si mantiene in perfetta orizzontalità il grafico che disegna l'andamento dei prezzi del Grana padano. Anche questa ventina settimana ha visto la conferma dei listini del Padano si per il 9 mesi di stagionatura sia per il 15 mesi e oltre.
Confermato tra 7,10 e 7,75€/kg. il formaggio di 15 mesi e tra 6,35 e 6,45 €/kg. il prezzo del 9 mesi.

PARMIGIANO REGGIANO Nessuna nuova sul fronte del "Parmigiano". Confermati i listini di fine aprile (venerdì 1 maggio la borsa di Parma era chiusa per la festività nazionale dedicata al lavoro) sia per il fresco sia per lo stagionato di 24 mesi. Tra 7,60 e 7,85 la quotazione del 12 e compreso nell'intervallo 8,15, 8,50€/kg il listino del 24 mesi di invecchiamento.

Latte spot estero

 

Parmigiano Reggiano a EXPO: incontri a ritmo serrato con distribuzione e mass media e "lezioni" per contrastare le imitazioni. 

Reggio Emilia, 08 maggio 2015 - Sono partiti a ritmo serrato, nell'ambito di Expo, gli incontri del Consorzio del Parmigiano Reggiano con il mondo della distribuzione e la stampa internazionale.

Sei, solo nel pomeriggio di mercoledì, gli incontri con importanti catene distributive, con una particolare presenza degli Stati Uniti (tre catene) e poi Australia, Canada e Giappone.

"Sono confronti importanti - sottolinea il direttore del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Riccardo Deserti - sia perché corrispondono alla vera vocazione dell'Esposizione Universale come luogo d'incontro di esperienze, culture e operatori economici, sia perché coinvolgono Paesi e realtà distributive che mostrano un'attenzione crescente verso i prodotti naturali e Dop".
L'avvio degli incontri con le catene distributive precede di alcuni giorni quelli previsti con le delegazioni provenienti da decine di Paesi presenti ad Expo.

"Dal 25 maggio - spiega Deserti - avvieremo i confronti con le delegazioni di 45 nazioni, e nell'arco dei prossimi 6 mesi numerose hanno richiesto la visita in caseificio, potendo così apprezzare gli elementi di artigianalità e il profondo legame con il territorio che caratterizza il nostro prodotto e che rappresentano uno dei motivi di maggiore interesse e di sorpresa per chi proviene da realtà in cui il riconoscimento del valore delle produzioni Dop italiane può crescere ulteriormente proprio sulla base di questi elementi di originalità".

Numerosi, intanto, anche i giornalisti che, venendo in Italia per scoprire i padiglioni di Milano, chiedono di poter toccare con mano la produzione del Parmigiano Reggiano, universalmente riconosciuta come emblema della qualità casearia italiana. Per loro, il Consorzio ha messo a punto un format basato su un'immersione totale nel mondo del Parmigiano Reggiano che prevede la visita in caseificio, una seduta informativa sul prodotto, una degustazione guidata di tre stagionature e un focus specifico sulle imitazioni.

"La prima delegazione di giornalisti è arrivata lunedì - sottolinea il direttore del Consorzio - ed ha coinvolto 15 esponenti della stampa specializzata provenienti da Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Giappone, Albania, Svezia, Irlanda, Finlandia e Belgio. Anche in quelli che realizzeremo nei prossimi giorni e mesi abbiamo previsto un approfondimento sulle imitazioni, perché ci troviamo di fronte a Paesi in cui non è sufficiente promuovere il nostro prodotto, ma occorre anche agire con ogni mezzo (dalla vigilanza all'informazione) a contrasto di fenomeni di imitazione talvolta neppure percepiti come tali dal consumatore straniero".

"Nell'ambito del semestre di Expo 2015 - conclude Deserti - vogliamo cogliere anche questa opportunità di informazione e chiarimento, perché se è vero che l'Esposizione non è il luogo in cui si effettuano vendite, è altrettanto vero che è il luogo ideale per promuovere la cultura di un prodotto, di un Paese e di un territorio, salvaguardandola e promuovendola nella sua unicità".

 


Il penultimo appuntamento della rassegna "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio", promosso dal Comitato ExpoMore di Unimore - Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Palatipico e Ufficio Scolastico Provinciale ha avuto come protagonista "l'oro nero" di Modena.

Di Manuela Fiorini – Modena, 8 maggio 2015
E' famoso in tutto il mondo, è il più amato, ma anche il più imitato. L'Aceto Balsamico di Modena è stato il protagonista della tavola rotonda, ospitata nella Sala Leonelli della Camera di Commercio di Modena, lo scorso 7 maggio, nell'ambito del ciclo di incontri "Educare e Nutrire: dialogo tra sapori e territorio" promossi dal Comitato ExpoMore dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, in collaborazione con Palatipico e Ufficio Scolastico provinciale.

in pagina


E proprio l'oro nero è stato il protagonista di un piacevole viaggio tra gusto, eccellenza, forza del brand, tradizione e legame con il territorio. Proprio per tutelare questo gustoso e prezioso prodotto, quasi 50 anni fa è nata la Consorteria del Balsamico, associazione no profit che, dai 14 soci iniziali, ne conta oggi circa 1000. E, siccome, dietro a un grande prodotto c'è anche una grande storia da tutelare e tramandare, a Spilamberto è sorto anche il Museo del Balsamico. Ospitato in una villa del Settecento, questa curiosa realtà può vantare ben 10.000 visitatori all'anno, provenienti dall'Italia e dall'estero.
"Dietro alla produzione dell'Aceto Balsamico", ha ricordato Luca Gozzoli, Gran Maestro della Consorteria dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, "c'e la storia delle famiglie e del territorio, che, dalla fermentazione del mosto d'uva, seguendo un rigido disciplinare, spostano in botti sempre diverse l'aceto per sottoporlo al processo di invecchiamento". Gozzoli ha ricordato poi l'episodio in cui Francesco Aggazzotti, primo sindaco di Formigine dopo l'Unità d'Italia, nel 1862, rispondendo a una lettera in cui gli si chiedeva come si fa a fare il Balsamico, spiegò quei procedimenti che, ancora oggi, fanno parte del disciplinare.

Presente alla tavola rotonda anche Cesare Mezzetti di Acetum, una delle realtà più grandi e significative per quanto riguarda la produzione del Balsamico con la produzione di 10.000 bottiglie all'anno, principalmente di Aceto Balsamico di Modena IGP, di uso quotidiano più comune e apprezzato dal pubblico non specializzato. Una produzione minore, invece, è riservata all'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, fedele alla produzione tradizionale, con quotazioni che possono raggiungere cifre ragguardevoli e che hanno fatto di questo prodotto un vero e proprio brand, che ha portato il nome di Modena in tutto il mondo.

Mauro Battaglia, moderatore dell'evento, ha sottolineato quanto l'Aceto Balsamico sia uno dei prodotti più imitati al mondo, persino nella forma della bottiglietta, che mira a trarre in inganno il consumatore.
L'incontro, al quale hanno partecipato numerosi gli studenti dell'Istituto L.Spallanzani di Castelfranco Emilia, si è concluso, naturalmente, con una degustazione di Aceto Balsamico DOP di Modena.

Il prossimo e ultimo appuntamento con il ciclo di incontri Educare e nutrire è previsto per il 14 maggio, dalle ore 15, presso la Fondazione Marco Biagi, il Largo Marco Biagi 10, a Modena e avrà come tema "La Carne, primo alimento dell'uomo?"

(A seguire Galleria immagini di Claudio Vincenzi)

Era stato annunciato durante l'inaugurazione di Vinitaly dallo stesso Ministro Martina e dal 7 maggio è stato approvato il decreto che istituisce il Registro unico dei controlli. Un passo importante verso la semplificazione degli atti amministrativi in agricoltura.

Roma, 07 maggio 2015

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che la Conferenza Unificata ha approvato oggi il decreto ministeriale che istituisce il Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole, previsto da #Campolibero, nella Legge Competitività.

"Evitare la duplicazione dei controlli nelle aziende - ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina - e rendere più efficiente il lavoro degli organismi che svolgono le verifiche. Sono questi i principali obiettivi che il Registro unico dei controlli che ci consentirà di ottenere, raggiungendo un risultato atteso dalla imprese da troppi anni. Semplificare è un imperativo per consentire al settore agricolo di essere più competitivo, senza abbassare la guardia sulla necessità di tutela, che anzi con questo strumento rafforziamo. Ringrazio le Regioni per il contribuito determinante che hanno dato nell'approvazione di questo strumento che rappresenta una delle azioni strategiche del provvedimento Campolibero".

COSA E' IL RUCI (Registro unico dei controlli ispettivi a carico delle aziende agricole) Il RUCI è uno strumento di supporto alle amministrazioni pubbliche per effettuare i controlli di propria competenza e per una più razionale programmazione degli stessi, ferma restando l'attuazione dei controlli straordinari ed urgenti. Questo archivio informatico contiene per ogni controllo: data; anno di riferimento; ente competente; ente esecutore; nominativo del controllore; impresa agricola controllata; settore; tipologia; documentazione controllata o riproduzione elettronica dei verbali; esiti; estremi dei verbali o riproduzione elettronica dei verbali.

I DATI
Nel RUCI affluiscono i dati concernenti i controlli effettuati da parte di organi di polizia, organi di vigilanza, organismi pagatori, nonché da organismi privati autorizzati allo svolgimento di controlli a carico delle imprese agricole.

COORDINAMENTO CON LE REGIONI Registri unici di controllo istituiti dalle regioni e il RUCI nazionale condividono le informazioni in maniera costante e con stretto coordinamento.

COME FUNZIONA
Il pubblico funzionario, prima di effettuare una nuova ispezione, verifica attraverso il RUCI gli esiti dei controlli precedenti al fine di evitare sovrapposizioni e di intralciare l'esercizio dell'attività d'impresa.

(Fonte Mipaaf)

Export -  A pochi mesi di distanza dalla registrazione del marchio in cinese mandarino e cantonese, il Consorzio protagonista al Sial di Shangai dal 6 all'8 maggio e di 7 "roadshows" a Beijing da maggio a dicembre 2015

Reggio Emilia, 5 maggio 2015
E' una campagna lunga, articolata e massiccia quella che il Consorzio del Parmigiano Reggiano lancia sulla Cina, "mercato che presenta straordinaria possibilità – spiega il direttore dell'Ente, Riccardo Deserti – ma sul quale occorrono iniziative particolarmente mirate, in considerazione del fatto che il consumo di formaggio – e specialmente dei prodotti duri, poco conosciuti - non rientra nelle tradizioni di tanta parte dei consumatori".
Dopo aver realizzato – il 4 maggio - un seminario formativo con degustazione nell'enoteca italiana di Yishang alla presenza di giornalisti, operatori commerciali e i principali distributori di Parmigiano Reggiano sul mercato cinese (tra questi Italuck, BrightView, SinodiseGoodwell China), e dopo un media dinner con le più importanti testate giornalistiche del settore gastronomico al ristorante italiano "Dolce Vita", il Consorzio – per la prima volta – sarà tra i protagonisti dello Sial China, il grande salone che si terrà a Shangai dal 6 all'8 maggio.

Il nostro obiettivo – spiega il presidente del Consorzio, Giuseppe Alai – è principalmente quello di presentare agli operatori commerciali e ai visitatori le caratteristiche fondamentali del Parmigiano Reggiano, il suo processo di produzione, le sue qualità nutrizionali, fornendo anche una serie di informazioni sul come distinguere il prodotto autentico dalle imitazioni e dai similgrana, che anche in Cina vengono proposti a prezzi bassissimi".
"Sebbene il consumo pro-capite di formaggi sia ancora modesto – prosegue Alai – la progressiva occidentalizzazione delle abitudini alimentari che si registra nelle grandi città sta offrendo spazi particolarmente rilevanti (dai circa 50 grammi di consumo pro-capite annuo attuale si prevede la crescita a 230 grammi nel 2019), soprattutto perché si associa ad una particolare attenzione alle produzioni a Denominazione d'origine protetta; per questo, dunque, occorre un'azione informativa intensa e capillare sia sul singolo prodotto che in partnership con altre eccellenze italiane ed europee".
"In questo senso – spiega il direttore Riccardo Deserti – sono particolarmente importanti le azioni di cui saremo protagonisti in Cina nell'ambito del progetto "The Tastes of Europe Campaign", finalizzata a promuovere la qualità dei prodotti Dop e Igp e concentrata, da maggio a dicembre 2015, proprio sulla Cina, dove nel 2014 siamo riusciti a completare la registrazione del marchio Parmigiano Reggiano traslitterato in cinese mandarino e cantonese, risultato fondamentale per tutelare produttori e consumatori dai falsi".

Il decollo delle iniziative legate al progetto europeo è in programma il 6 maggio a Beijing con un evento per la stampa, un coking show e un buffet (previsti 1.500 ospiti); la campagna proseguirà poi con 7 "roadshows" in centri commerciali e viali di lusso nei mesi di maggio, giugno, luglio, settembre, novembre e dicembre, con un appuntamento anche presso l'ambaschiata tedesca a Beijing.

"Le azioni della campagna europea di cui siamo partecipi – spiega Deserti – mirano a creare maggiore consapevolezza, tra i consumatori e i media cinesi, delle caratteristiche dei prodotti a Denominazione Protetta come garanzia di autenticità e qualità, ad intensificare i rapporti tra i produttori europei e gli importatori, distributori e dettaglianti cinesi, a presentare alle autorità e alle istituzioni cinesi il valore e i pilastri fondamentali di questi prodotti e ad accrescere la conoscenza delle zone d'origine".

"La nostra agenzia cinese, la Shangai Yishang Wine Business Consulting Co.ltd – conclude Deserti - sarà presente ad ogni evento per curare degustazioni e offrire materiale informativo".

(CFPR)

Domenica, 10 Maggio 2015 09:09

All'estero trionfa la pasta made in Italy.

Pasta - Boom dell'export nel 2014, superati i due milioni di tonnellate (+4% sul 2013)

Roma, 6 maggio 2015

Con un balzo in avanti del 4%, le esportazioni di pasta made in Italy hanno superato nel 2014 la soglia di 2 milioni di tonnellate, per un giro d'affari complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro.

La pasta pesa oggi il 7% circa del valore dell'export dell'intero agroalimentare, e negli ultimi 15 anni, osserva l'Ismea, ha registrato un trend delle spedizioni all'estero in continua e rapida ascesa. Nel caso della pasta di semola secca - che rappresenta oltre l'80% dell'intero comparto - le esportazioni sono cresciute, a partire dal 2001, mediamente ad un ritmo del 2,3% annuo in volume e del 5% in valore, con uno stop solo nel 2008, quando la fiammata dei listini del grano duro determinò una drastica riduzione dei quantitativi immessi sui circuiti internazionali (-5% circa) per via degli alti livelli di prezzo raggiunti.

L'export del settore si rivolge principalmente al mercato comunitario, dove Germania, Francia e Regno Unito hanno assorbito nel 2014 quasi il 46% della produzione nazionale inviata oltre frontiera. La dinamica dell'ultimo anno si è rivelata particolarmente sostenuta verso il Regno Unito (+10% in quantità sul 2013), positiva verso la Germania (+1%) e invariata alla volta di Parigi. Scorrendo lungo la lista dei principali Paesi clienti, si evidenzia una buona performance in Usa (+7%) a fronte di una battuta d'arresto in Giappone (-4%). Incrementi a due cifre si registrano invece nel mercato russo (+11%), nei Paesi Bassi (+18%) e in Belgio (+17%). Più contenuta la crescita in Svezia (+4%) - ottavo mercato di sbocco in termini quantitativi alla spalle dei Paesi Bassi - mentre gli invii in Austria hanno accusato una flessione del 2%. Tra le destinazioni più promettenti, oltre alla già citata Russia, passata da poco più di 7 mila tonnellate del 2000 alle oltre 59 mila del 2014, si annovera la Cina che, pur in corrispondenza di quote di mercato ancora esigue, ha incrementato i suoi acquisti del 40% nel 2014, confermando l'ottimo trend dell'ultimo triennio.

Un'ulteriore conferma del successo della pasta di semola italiana che, sottolinea l'Ismea, rende ancora più evidente la dicotomia esistente tra fase agricola e industriale, in un settore strutturalmente dipendente dall'estero per l'approvvigionamento della materia prima.

(Fonte Ismea)

Domenica, 10 Maggio 2015 08:32

Expo2015. "Vino-a taste of Italy"


EXPO 2015. Appena aperto il padiglione del vino è già diventato luogo d'incontro "Cult". Ambasciatori, ministri e imprenditori si sono dati appuntamento al primo padiglione dedicato al vino nella storia dell'esposizione universale. Inaugurazione il 23 maggio.

Milano – Dall'ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Italia, John Robert Phillips al Ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sino al Presidente del Comitato Scientifico del Padiglione del Vino e di Assoenologi, Riccardo Cotarella. E ancora, Marilisa Allegrini, Josè Rallo e Leonardo de' Frescobaldi, noti imprenditori del vino insieme a Domenico Zonin, Presidente dell'Unione Italiana Vini, per finire con l'imprenditore cinematografico e presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis.

Ministro Martina  Expo15 - Foto Ennevi

E naturalmente, al padrone di casa, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina che ha sostenuto fin dal principio questo progetto rappresentativo della produzione italiana, affidandone la realizzazione – congiuntamente con il Padiglione Italia – a Veronafiere-Vinitaly e al Comitato Scientifico.

A poche ore dall'apertura di Expo 2015, "VINO A Taste of ITALY", il Padiglione dell'esperienza vitivinicola italiana - che sarà inaugurato ufficialmente sabato 23 maggio dal Ministro Martina - coordinato dal Comitato Scientifico del Mipaaf, ideato dall'Architetto Italo Rota, art director dell'installazione, e realizzato da Veronafiere-Vinitaly, è diventato il luogo cult per ambasciatori, ministri, imprenditori e media nazionali e internazionali, come la televisione ufficiale di Pechino che ha registrato già ieri un servizio speciale.
«Il Padiglione del Vino è un grande segno della capacità italiana di produrre iniziative di assoluto livello e qualità. Congratulazioni per l'ottimo lavoro – ha detto il Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che ha voluto visitare oggi, in forma privata, il Padiglione per un brindisi augurale –. Vino is great, vino is pleasure» ha aggiunto il Ministro accompagnato da Giuseppe Sala, ad di Expo 2015.
Ed è proprio alla platea di visitatori internazionali che è rivolto tutto l'allestimento del Padiglione per attirare l'attenzione di quanti amano o conoscono ancora poco uno dei prodotti simbolo del made in Italy nel mondo.

Mantovani - Padoan - Sala

«Non ho mai visto tante etichette in un solo luogo – ha sottolineato ieri nella sua visita a sorpresa Ambasciatore degli USA in Italia, Phillips –. Il vino italiano è molto apprezzato e diffuso negli Stati Uniti d'America: personalmente, amo molto i vini friulani perché i miei nonni materni erano originari di quella regione».
In attesa dell'inaugurazione ufficiale, sabato 23 maggio, il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha visitato oggi il Padiglione del Vino e, dopo essersi congratulato con tutti quelli che hanno reso possibile la realizzazione del primo Padiglione dedicato al vino nella storia dell'Esposizione Universale, ha commentato: «complimenti, veramente un bel lavoro», lasciando un biglietto vicino alla statua di Giulietta nel quale ha citato la frase di Mario Soldati "Il vino è la poesia della terra".

John Phillips Ambasciatore USA Italia Expo15 -  Foto Ennevi

Padiglione del vino: un luogo d'incontro "cult" sin dal giorno d'apertura.

Il Padiglione dell'esperienza vitivinicola italiana coordinato dal Comitato Scientifico del Mipaaf presieduto da Riccardo Cotarella, ideato dall'Architetto Italo Rota, art director dell'installazione e realizzato da Veronafiere-Vinitaly, aperto ieri è già diventato un luogo d'incontro cult: da John Robert Phillips Ambasciatore USA in Italia, ai ministri Maurizio Martina e Pier Paolo Padoan, dal presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, agli imprenditori Marilisa Allegrini, Josè Rallo, Leonardo de' Frescobaldi, Domenico Zonin, presidente dell'Unione Italiana Vini e Aurelio De Laurentiis, noto imprenditore cinematografico e presidente del Napoli Calcio.

Padiglione del Vino

(Servizio Stampa Veronafiere 2/5/2015 - Foto ENNEVI)

Giovedì, 07 Maggio 2015 15:20

Anche "Rezdora" in vetrina a Tuttofood

Grande successo per la fiera TUTTOFOOD, in concomitanza con Expo a Milano e per la rete di imprese alimentari modenese targate CNA. -

Modena, 07 maggio 2015 -

Si è concluso da pochi giorni a Milano TUTTOFOOD, la World Food Exhibition diventata ormai la terza manifestazione dell'agro-alimentare in Europa e la fiera più internazionale dell'alimentazione in Italia, grazie alle sue caratteristiche innovative e di ricerca di nuove opportunità di business. Un evento esclusivamente riservato al B2B che risponde sia alle esigenze delle aziende che guardano principalmente al mercato italiano, ma anche a quelle che puntano all'esportazione.

Un vetrina di lancio degna di attenzione, quella di Tuttofood, che non si è lasciata sfuggire neanche Rezdora, la prima rete di imprese alimentari in Emilia Romagna di CNA Alimentare, costituita da Sottobosco, Salumificio Vecchi, Dolcem, Il Forno di Levizzano e Il Mallo.
Attraverso gli assaggi dei prodotti delle aziende modenesi, per i visitatori di Tuttofood è stato sicuramente un viaggio nel gusto e nei sapori tipici della nostra terra. Partendo dalle nuove specialità al tartufo di sottobosco, fino ad arrivare alle delizie di carne precotta e a una linea innovativa dedicata all'anatra del Salumificio Vecchi, passando per i bastoncini alle olive, alla pancetta, alla cipolla e al formaggio de Il forno di Levizzano e concludendo con Dolcem e le sue Ciocofollie.

Ampio spazio quest'anno al Made in Modena e alle sue eccellenze del gusto grazie anche al sostegno di Expomodena, che ha sostenuto la partecipazione di alcune acetaie alla manifestazione, tra cui la Terra del Tuono di Arceto e l'Acetaia Bellei di Ravarino.
"Un gioia vedere tante aziende della nostra terra, e nostri associati in particolare, partecipare a questa importante manifestazione, sintomo di grande vitalità nonostante il periodo non troppo favorevole – afferma Primo Bertagni, Presidente CNA Alimentare Modena – È stata registrata una buona affluenza, anche se forse gli operatori stranieri sono stati inferiori rispetto alle attese. Ricordiamo che è stato anche il primo evento collegato a EXPO 2015 in tema di alimentazione".

"Hanno riscontrato particolare interesse le novità in termini di contenuti e di packaging – continua Bertagni - ed è confermato il grande interesse per il Made in Italy, sul quale però è necessario rimboccarsi le maniche, perché purtroppo c'è ancora molta confusione all'interno dell'opinione pubblica al riguardo. CNA in particolare, che rappresenta veri imprenditori artigiani, sarà protagonista attivo di questo percorso di sensibilizzazione, sia in Italia sia all' estero".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Non ancora decisi i segnali di tendenza al ribasso relativamente alle materie prime. I noli scendono ancora.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 7 maggio 2015 -

Non si sono ancora stabilizzati i prezzi dei cereali e delle altre materie prime agricole. La tendenza di una drastica riduzione dei prezzi stenta a delinearsi definitivamente nonostante i raccolti in corso siano di buona qualità e altrettanto dicasi per le previsioni di semina ragion per cui anche l'indicatore dei noli sta scendendo. Sono invece, seppure lentamente, in risalita gli indicatori valutari con il rafforzamento dell'euro e il prezzo del petrolio che, pur restando a valori molto bassi, sta segnando incrementi costanti (61-61$/barile).

Venerdì 1 / 5 / 2015
SEMI maggio 968,40 (-10 ) luglio 964,60 (-11.2 )
FARINA maggio 314,70 (-4,2 ) luglio 311,90 (-4,2 )
CORN maggio 359,60 (-2,6 ) luglio 363 ( -3,2 )
GRANO maggio 470 (+3 ) luglio 474 (0)

Martedi 5/7/2015
SEMI maggio 993,40 (+10,4 ) luglio 984,60 (+8,4 )
FARINA maggio 318,10 (+2,3 ) luglio 315,20 (+2,2 )
CORN maggio 361,20 (+2,4 ) luglio 362,60 (+1,4 )
GRANO maggio464,00 (-5,2 ) luglio 466,40 (-6,2 )

Indicatori internazionali (04/5/2015)-
l'Indice dei noli si è ridimensionato a 580 punti contro i 595 di tre giorni fa mentre il petrolio ha ripreso ancora un po' di quota e varia tra 61 e 62$ dollari al barile (contro i 57-58 del 4/5). Sul fronte valutario l'indice di cambio €/$ si sta lentamente avviando verso una nuova stagione di rafforzamento dell'Euro e ha quotato a 1,12675 (1,1146. il 4/5)

MP 6mag15
Mercato interno -
Nessuna novità di rilievo sul fronte degli scambi interni salvo che i future della farina di soia sono in fase calante diventando appetibili per il consumo.
Farina di soya proteica maggio-giugno 366€ partenza porto di Ravenna, il luglio dicembre 363€, e per il 2016 siamo sui 355 euro sempre partenza Ravenna.
Il mercato dei settore bioenergetico continua ad avvantaggiarsi di presenza di mais tossinato ma sta risentendo della mancanza di cruscami, farinette e spezzati di mais.

Considerazioni generali
I consumi interni stentano a decollare confermando la gravità dell'economia nazionale. A ciò si aggiunga che segnali poco incoraggianti provengono anche dall'area euro e dagli Stati Uniti mentre, almeno per ora, il mercato del sud est asiatico non sembra mostrare cedimenti. Expo2015 è partito con grande affluenza di pubblico ma gli effetti sui consumi connessi a quest'evento non sono ancora riscontrabili e saranno comunque differiti nel tempo.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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La classifica prende in esame le cento maggiori imprese vitivinicole italiane con un fatturato 2014 superiore ai dieci milioni di euro. Nella graduatoria guidata dalle Cantine Riunite-Giv, la Cantina di Carpi e Sorbara si trova al 58esimo posto. -

Modena, 6 maggio 2015 -

La Cantina di Carpi e Sorbara è l'unico produttore modenese di vino che compare nella classifica delle prime cento aziende vitivinicole italiane. La graduatoria è stata pubblicata l'altro giorno dal Corriere Economia, che ha dedicato un dossier all'industria del vino.

Una bella soddisfazione per la cooperativa vitivinicola carpigiana aderente a Confcooperative Modena, considerato che sono 380mila le imprese che producono vino in Italia. La classifica, stilata dalla giornalista Anna Di Martino sulla base dei bilanci aziendali, prende in esame le cento maggiori imprese vitivinicole italiane con un fatturato 2014 superiore ai dieci milioni di euro. Nella graduatoria guidata dalle Cantine Riunite-Giv, la Cantina di Carpi e Sorbara si trova al 58esimo posto.

L'anno scorso la cooperativa presieduta dall'imprenditore agricolo Fausto Emilio Rossi ha fatturato 23,43 milioni di euro, il 13,8 per cento dei quali all'estero; l'utile prima di imposte e oneri ammontava a 460 mila euro, ma bisogna ricordare che lo scopo delle cooperative non è il profitto, bensì remunerare al meglio le uve conferite dai soci. Nel 2014 la Cantina di Carpi e Sorbara ha prodotto 1,9 milioni di bottiglie; i 1.200 soci posseggono complessivamente 2.260 ettari vitati.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Mercoledì, 06 Maggio 2015 08:33

Profondo rosso per i derivati del latte.

Il Burro Zangolato cede il -12,90% a Reggio Emilia. Crollano anche tutte le altre referenze di burro. Il Latte spot prosegue sulla china discendente. Tracciato piatto per il "Padano".

di Virgilio, Parma 6 maggio 2015

LATTE SPOT prosegue la china discendente del latte spot intrapresa a fine marzo, interrotta solo per le festività pasquali. Un -2,29% è stato registrato a Verona lo scorso lunedì con prezzi fissati nell'intervallo tra 32,48 e 33,51€/100 litri di latte crudo spot nazionale. Da inizio anno, il prezzo medio si è ridotto di ben il 13,61% rispetto al prezzo medio dell'anno precedente (-17,41% per il latte spot estero). -3,51% la perdita segnata dal latte intero spot di provenienza estera (27,84 - 28,87€/100 litri di latte)

BURRO E PANNA Il crollo dei listini di burro. Un grafico a tenda canadese quello che contraddistingue l'andamento dei listini del burro nel corso di questo primo quadrimestre 2015. All'ombra della "Madonnina" si sono perduti 15 centesimi per ogni tipologia trattata.
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.

Chiusa la borsa merci di Parma in occasione della festività del primo maggio per cui il valore del 24/4 scorso, del burro zangolato, è ancora fermo a 1,55€/Kg. Le previsioni per il prossimo venerdì sono però funeste considerando che la borsa di Reggio Emilia (5/5/2015), relativamente al medesimo prodotto, ha registrato una perdita record del -12,90% affossando perciò il listino dello zangolato al valore di 1,35€/Kg.
L'unico segnale di stabilità proviene dalla Panna di centrifuga a uso alimentare (Verona) che ha confermato il prezzo compreso tra 1,47 e 1,52€/Kg. Cede invece la Crema uso alimentare quotata a Milano che, con una perdita secca del -8,22%, crolla a 1,34€/Kg.

Burro CEE

GRANA PADANO Tracciato piatto per il Grana Padano. Il timido segnale di ripresa registrato due settimane orsono sulla piazza milanese (+0,68%), seppure limitatamente al formaggio di 15 mesi, è rimasto un segnale sporadico che non ha avuto séguito positivamente. Il 15 mesi di stagionatura è stato confermato tra 7,10 e 7,75€/kg. e il listino del 9 mesi tra 6,35 e 6,45 €/kg.

PARMIGIANO REGGIANO Nessuna quotazione per il Parmigiano Reggiano alla borsa di riferimento comprensoriale causa chiusura nell'occasione della festa del lavoro. Tra 7,60 e 7,85 la quotazione del 12 mesi mentre ferma nell'intervallo 8,15, 8,50€/kg il listino del 24 mesi di invecchiamento (quotazioni del 24/4/2015)

 

Mercoledì, 06 Maggio 2015 08:54

Materie prime, all'alba della discesa?

I primi segnali di una tendenza al ribasso hanno accennato a manifestarsi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 5 maggio 2015 -

Da tempo gli analisti prevedevano che, prima o poi, i prezzi delle materie prime avrebbero preso una strada discendente. Una previsione confortata dalla pubblicazione dei dati USDA nello scorso mese di aprile. Infatti, i raccolti in corso sono di buona qualità e le previsioni di semina sono ottimistiche tant'è che anche l'indice dei noli rimane ancorato intorno ai 600 punti.
Come detto, quindi, sia il 30/4 sia il 1/5 i prezzi hanno subito una flessione relativamente marcata come di seguito riportato:

Giovedì: 30 / 4 / 2015
SEMI maggio 978,40 (-10 ) luglio 976,00 (-12 )
FARINA maggio 318,90 (-5,3 ) luglio 316,10 (-6,3 )
CORN maggio 362,40 (-1,2 ) luglio 366,20 (-1,4 )
GRANO maggio 467,00 (-10,20 ) luglio 474,00 (-9,4 )

Venerdì 1 / 5 / 2015
SEMI maggio 968,40 (-10 ) luglio 964,60 (-11.2 )
FARINA maggio 314,70 (-4,2 ) luglio 311,90 (-4,2 )
CORN maggio 359,60 (-2,6 ) luglio 363 ( -3,2 )
GRANO maggio 470 (+3 ) luglio 474 (0)

Occorre comunque rammentare che alcuni indici possono avere risentito degli effetti negativi a seguito dell'influenza aviaria che si è manifestata nelle ultime settimane negli USA.
L'andamento telematico (5/5/2015) invece rimane incerto; altalenante per la farina di soia, con il segno positivo per il seme e l'olio di soia, mentre si presentano con il segno negativo il mais e il grano.

Indicatori internazionali (04/5/2015)-
l'Indice dei noli è leggermente a 595 punti e il petrolio ha ripreso un po' di quota e varia tra 57 e 58$ dollari al barile. Sul fronte l'indice di cambio €/$ ci si sta lentamente avviando verso una nuova stagione di rafforzamento dell'Euro, 1,1146.

MP 5mag15
Ancora nessuna conferma riguardo i dazi russi anche se sta sempre più prendendo corpo la notizia di una imminente eliminazione con ulteriori ripercussioni sui prezzi che subirebbero ulteriori flessioni negative e che a questo punto, dovessero essere consistenti, molto probabilmente potrebbero intervenire i fondi di investimento "governati", per lo più, da complicatissimi quanto automatici algoritmi.

Mercato interno -
Nessuna nuova ancora sul fronte interno. Stabile il mercato dove si assiste a scambi molti limitati e consumi ancora deboli.
Da segnalare soltanto che, a fronte di questi valori di mercato, i future per la farina di soia sono discesi al punto da divenire appetibili.
Farina di soya proteica maggio-giugno 365€ partenza porto di Ravenna, il luglio-dicembre più' o meno uguale e per il 2016 dovremmo essere sotto i 360 euro sempre partenza Ravenna.
Valori che dovrebbero attrarre gli operatori per le ricoperture a meno che questi non attendano valori ancora più leggeri e prossimi ai 350€.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015

SOMMARIO Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015

(In allegato la news letter in formato pdf scaricabile)

SOMMARIO
Anno 14 - n° 18 3 maggio 2015
1.1 editoriale Festa per il Lavoro. Altro che "choosy"
3.1 cereali Mercati internazionali ancora incerti
4.1 Lattiero caseario Lenta ma costante ripresa del "Parmigiano"
5.1 nutrizione Expo. Inventata la pizza dimagrante
5.2 Expo2015 Parmigiano Reggiano protagonista a EXPO2015
5.3 Expo 2015 Expo2015. Una vittoria dei lavoratori che i Black Block non devono rovinare
6.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano, prossimi obiettivi qualità, quantità, export e vigilanza
6.2 Expo2015 Val Tidone a Expo2015
7.1 pomodoro Le tante opportunità per il pomodoro.
8.1 Finanza Credito alle imprese, L'Emilia Romagna fanalino di coda.
9.1 Consorzi agrari La bandiera gialla sventola anche sul Consorzio Agrario di Cremona.
10.1 greenpeace Greenpeace cerca fondi sola da privati.
10.2 promozioni "vino" e partners

Cibus 18 2015 COP

Domenica, 03 Maggio 2015 10:00

Expo. Inventata la pizza dimagrante

Messi a punto dei prodotti da forno che, grazie a uno speciale complesso prebiotico, aiutano a stare in forma e prevengono il tumore al colon.

di A.K. Parma  - Promette di fare miracoli e si farà apprezzare all'Expo: è la pizza dagli effetti miracolosi che è stata messa a punto da un team di esperti.
La scoperta viene dal sud, la terra madre del prodotto più amato, e promette di fare il giro del mondo, a partire dall'evento di Milano.

La pizza stupefacente sarà leggera, antiossidante e assolutamente naturale.
Non solo sarà più digeribile ma avrà proprietà che fanno bene alla nostra salute, potendo prevenire il tumore al colon. E non si tratterà solo di pizza, anche di pane, cracker e dolci.

Lo scopritore di questa meraviglia per la pancia è il ricercatore Domenico Terenzio: «Si tratta di un complesso prebiotico-antiossidante brevettato in collaborazione con il prof. Luca Rastrelli, ordinario di chimica degli alimenti presso l'Università di Salerno e Chiara Parisella, laureanda di Fondi in scienze biologiche presso l'Università di Tor Vergata a Roma».



Quella che entra in gioco nel complesso brevettato, spiega il ricercatore, è una sostanza di riserva prodotta dal carciofo e dalla cicoria, l'inulina. Tale sostanza è un polimero formato da unità di fruttosio ed è una fibra prebiotica: aiuta la giusta funzionalità intestinale, previene il cancro al colon e riduce l'assimilazione degli zuccheri (dunque indicato per diabetici) senza apportare potere calorico. «Il complesso brevettato - spiega il Dott. Terenzio - può essere impiegato come ingrediente con funzione addensante e volumizzante per numerose ricette, in particolare per i prodotti da forno, gelati, pasticceria dolce e salata. Il gel risultante dalla lavorazione di questa fibra è simile al grasso ma non viene assimilato dal nostro organismo; ha pertanto un sapore neutro e nessun impatto sulle proprietà sensoriali».

I prodotti ottenuti con questo complesso non solo non avranno niente di innaturale ma comprendono, inoltre, tra i diversi composti nella sua formulazione, vitamina B12 e selenio in grado di apportare ai singoli prodotti alimentari delle particolari proprietà benefiche per l'organismo. La vitamina B12, infatti, è contenuta negli alimenti di origine animale (i vegetariani non ne assumono) e secondo alcuni studi previene il declino delle facoltà intellettive. Il selenio, invece, stimola il sistema immunitario ed è un forte antiossidante (migliora l'elasticità della pelle), proteggendo anche dai rischi di ictus e dalle malattie cardio-vascolari.



Questa farina dai benefici effetti approderà prima a Milano all'Expo e poi negli USA, dove pizza rimane un sinonimo di "italiana genuinità".

Domenica, 03 Maggio 2015 09:39

Parmigiano Reggiano protagonista a EXPO2015.

Dalla presenza nel "supermercato del futuro" alla "piazzetta", a Cibus Italia", alle visite in caseificio

Reggio Emilia – Dalla presenza nel "supermercato del futuro", alle attività nella "piazzetta", alla collaborazione con Slow Food, al coinvolgimento di 70 caseifici del comprensorio di produzione, il Parmigiano Reggiano sarà tra i grandi protagonisti di Expo 2015.

"L'Esposizione universale - afferma Riccardo Deserti, direttore del Consorzio - rappresenta una importantissima opportunità per le eccellenze gastronomiche e per la tradizione agroalimentare del nostro paese, ed è proprio in questa prospettiva che il Parmigiano Reggiano parteciperà in maniera attiva per sensibilizzare il pubblico proveniente da tutto il mondo e per diffondere la cultura del nostro prodotto, totalmente naturale e caratterizzato da un legame indissolubile con il suo territorio di origine."

In particolare, il Consorzio sarà presente, con un'area dedicata ed in esclusiva merceologica, nello spazio"Coop – Future FoodDistrict" (Supermercato del futuro), un'area di 2500 mq che permetterà ai visitatori di vivere una nuova esperienza di acquisto grazie alla presenza di tecnologie all'avanguardia volte ad informare in modo approfondito il consumatore e aumentarne la consapevolezza riguardo alle filiere. In quest'area, da maggio a fine ottobre, saranno quotidianamente organizzate degustazioni di prodotto e verrà svolta un'intensa attività informativa con personale multilingue. Per rendere più completa l'esperienza del visitatore all'interno del Future FoodDistrict, ogni giorno sarà ospite un caseificio che presenterà in prima persona la propria realtà e offrirà in degustazione il proprio prodotto.

"La presenza del prodotto sarà importante – prosegue il direttore del Consorzio- ma non lo è di meno il presentare il valore del fattore umano e la sua incidenza su un prodotto assolutamente artigianale e unico: proprio questo, dunque, avverrà grazie al coinvolgimento di oltre 70 caseifici produttori che parteciperanno in prima persona a Milano e si impegneranno ad accogliere nel territorio di origine i visitatori per veder nascere dal vivo il "re" dei formaggi e toccare con mano la realtà produttiva".

Il Parmigiano Reggiano sarà poi autorevolmente presente all'interno del padiglione "Cibus è Italia", la struttura dedicata al Made in Italy e alle produzioni di eccellenza della nostra nazione. All'interno di questo spazio verrà allestito un vero e proprio percorso museale con supporti multimediali e materiali inerenti la storia, la produzione e le caratteristiche del prodotto.
Nel corso dei sei mesi di Expo verranno poi organizzate iniziative dedicate alla diffusione della cultura del nostro prodotto e del territorio: in particolare, dal 9 al 14 settembre, presso lo spazio "Piazzetta" messo a disposizione dalla regione Emilia Romagna, si terrà la "Settimana del Parmigiano Reggiano", dove per 6 giorni verranno organizzate attività e degustazioni. Altre degustazioni di Parmigiano Reggiano verranno condotte in collaborazione con l'associazione internazionale SlowFood.

"Expo richiamerà in Italia visitatori da tutto il mondo – conclude Deserti – che verranno nella nostra penisola alla scoperta del grande patrimonio che ci caratterizza, e il nostro auspicio, ma soprattutto il nostro impegno, è orientato a far sì che la presenza del prodotto a Milano invogli i visitatori a recarsi in visita nella zona d'origine per vivere l'emozione della visita in caseificio"
Per accrescere il desiderio dei visitatori e per rendere più agevole questo processo, il Consorzio ha sviluppato una App, scaricabile gratuitamente, che funzionerà come una vera e propria audioguida disponibile in ben 11 lingue e accompagnerà i visitatori da tutto il mondo alla scoperta della produzione del Parmigiano Reggiano.

Tutti gli aggiornamenti sulle iniziative di Expo 2015 saranno disponibili in un'apposita sezione del sito www.parmigianoreggiano.it che sarà attiva da inizio maggio.
(Fonte CFPR)

 

Domenica, 03 Maggio 2015 09:00

Val Tidone a Expo2015.

La Cantina Valtidone porta il territorio a Milano. Sinergia tra le eccellenze della Val Tidone per i 6 mesi di Expo in Porta Venezia.

Piacenza - "E' un'operazione commerciale e una fondamentale azione di marketing per la Val Tidone, che godrà di una vetrina eccezionale per i suoi prodotti e le sue eccellenze nel centro di Milano".

Così il Presidente della Cantina Valtidone, Gianpaolo Fornasari, ha presentato, con il Direttore commerciale Mauro Fontana e Natalino Da Crema, il calendario ValtidonExpò, che permetterà alla Cantina e alle aziende, associazioni e istituzioni della vallata di mettersi in mostra agli ex caselli daziari di Porta Venezia a Milano per i sei mesi di Expo.

"Grazie all'accordo raggiunto con Confcommercio Milano e il Coordinamento Filiera Alimentare – ha proseguito Fornasari - disporremo dei prestigiosi spazi della Casa del Pane per promuovere non solo i nostri vini, ma tutte le eccellenze della nostra splendida valle. Abbiamo coinvolto in questa operazione alcune realtà storiche del nostro territorio, in importanti sinergie che ci permetteranno di esportare a Milano il brand Val Tidone. Abbiamo fatto partire una treno al quale ci auguriamo possano aggiungersi sempre più vagoni. Ho chiesto ai 7 Comuni della Val Tidone e alla Provincia di Piacenza di sostenere questa iniziativa e siamo aperti e disponibili verso tutti i soggetti che operano nella nostra vallata, senza escludere nessuno".
A sancire l'accordo con la Cantina Valtidone, Marco Costa e Anna Muselli del Salumificio San Carlo: "Siamo contenti di questa opportunità che può essere un fondamentale traino per la promozione non solo dei nostri prodotti e della nostra azienda, ma dell'intero territorio".
Parole, queste, ribadite da Giuseppe Manzella dell'Industria Conserviera Carlo Manzella e da Pietro Mazzocchi del Caseificio Sociale Val Tidone: "Pensiamo si possa fare molto per il nostro territorio mettendo insieme le forze, le competenze e le eccellenze che ci contraddistinguono. Expo è una grossa opportunità e come Val Tidone noi siamo pronti a sfruttarla".

Dal 21 maggio fino alla fine di ottobre, ogni lunedì e giovedì dalle 16 alle 21, in abbinamento con il gutturnio e la malvasia, l'ortrugo e gi spumanti - che saranno illustrati nel corso di degustazioni guidate dai sommelier della Cantina - si potranno così gustare le 3 d.o.p. piacentine del Salumificio San Carlo, i prodotti dell'Industria Conserviera Carlo Manzella e del Caseificio Sociale Val Tidone.

E ci sarà spazio anche per la musica, con la Fondazione Val Tidone Musica di Livio Bollani, che l'8 giugno presenterà alla Casa del Pane il cartellone del Valtidone Festival, attraverso l'esibizione del pianista jazz Luca Fìlastro, che sarà presente anche in occasione del momento clou del ValtidonExpò, la cena di gala del 14 settembre, nello storico palazzo sede del Circolo del Commercio in Corso Venezia, alla presenza del Presidente nazionale di Confcommercio, Carlo Sangalli.

Per l'occasione verrà preparato un menu valtidonese con i prodotti delle 4 aziende agroalimentari protagoniste di questa sinergia e curato dalle sapienti mani di Isa Mazzocchi de La Palta e di Danila Ratti de Le Proposte. A curare la promozione del territorio in loco sarà, infine, l'Associazione Lavaltidone di Valentino Matti.
(Fonte Cantina Valtidone )

Domenica, 03 Maggio 2015 08:26

Le tante opportunità per il pomodoro.

OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, Dati in linea con gli obiettivi di produzione 2015. Consegnati 163 contratti per la prossima campagna. L'assessore regionale Caselli: "Nel PSR tante le opportunità per il pomodoro"

Parma, Sono 163 i contratti consegnati all'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia per la campagna 2015.

Un dato che fa emergere la tendenza, secondo le primissime indicazioni, verso una conferma dell'obiettivo di una produzione 2015 che si dovrebbe attestare in una fascia di riferimento – secondo quanto previsto dall'Accordo quadro d'area sottoscritto lo scorso febbraio tra la componente agricola e quella industriale – che va da 24.500.000 quintali a 26.500.000 quintali di pomodoro, in linea con le prospettive di un quadro mondiale che prevede un sostanziale equilibrio tra produzione e consumo.

Il dato è stato analizzato dall'Oi nel corso dell'assemblea annuale ospitata alla Corte di Giarola di Collecchio (Parma) e apertasi con un altro dato molto importante, ossia quello del pagamento nei tempi previsti – da parte delle industrie di trasformazione alle organizzazioni di produttori – dei contratti del 2014 e del sostanziale rispetto nei contratti 2015 stipulati tra le parti di quanto definito in sede di Contratto Quadro, dimostrazione di una filiera che rispetta gli impegni assunti.

Poi il confronto tra gli associati – dopo l'approvazione del rendiconto finanziario consuntivo 2014 e il piano finanziario preventivo 2015 – si è spostato sull'analisi delle prospettive della prossima campagna.

"In base ai contratti stipulati e depositati entro la scadenza di marzo – spiega l'Oi – sono iniziate le fasi di preparazione delle piantine di pomodoro e del loro trapianto in campo.
Fino ad ora sono stati rispettati gli obiettivi della programmazione.
Ma affinché si resti su questa linea è necessario fare attenzione al rispetto dei calendari di semina per evitare un'eccessiva concentrazione di prodotto in determinati momenti della campagna".

Ospite dell'assemblea l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia-Romagna Simona Caselli che ha sottolineato l'importanza di un organismo come l'Oi che "va presentato in modo strutturato in Europa" e ha poi ricordato quanto il Psr dell'Emilia Romagna possa valorizzare questa realtà anche attraverso "i gruppi operativi per l'innovazione e per la cooperazione, al fine del miglioramento della competitività e sostenibilità e il supporto alla valorizzazione di prodotti e sottoprodotti".

Ora l'Oi guarda con grande attenzione anche all'imminente avvio di Expo. "Vogliamo essere protagonisti di questo appuntamento che rappresenta una grande occasione per la nostra filiera – ha dichiarato il presidente dell'Oi Pier Luigi Ferrari -. Abbiamo aderito alla Settimana mondiale del pomodoro che si terrà dal 14 al 21 giugno e faremo tutto quanto possibile per valorizzare il pomodoro da industria, componente essenziale e qualificante del made in Italy".


(OI Pomodoro 24/4/2015)

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