A Novellara l'Anguria reggiana ha ormai ottenuto, almeno per l'Italia, il marchio Igp. Mammi: "Traguardo importante per il nostro comparto agricolo, raggiunto grazie all'impegno di tanti". -
Reggio Emilia, 9 luglio 2015 -
Un caloroso applauso ha salutato ieri sera, nella Sala del Consiglio comunale di Novellara, la conclusione della riunione di pubblico accertamento convocata Ministero delle Politiche agricole nel corso della quale, con la lettura del Disciplinare di produzione, l'Anguria Reggiana è di fatto ormai entrata tra i prodotti Igp (Indicazione geografica protetta).
Ora, per utilizzare in Italia in marchio Igp, basterà attendere la pubblicazione del Disciplinare sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e i 30 giorni di tempo previsti per accogliere eventuali opposizioni, decorsi i quali l'Associazione produttori potrà richiedere l'utilizzo transitorio del marchio e avviare la commercializzazione in Italia dell'Anguria Reggiana Igp, primo prodotto a Indicazione geografica protetta esclusivamente reggiano. Circa un anno di tempo è invece previsto per la "procedura europea", che verrà avviata dallo stesso Ministero e si spera possa concludersi con l'iscrizione del nostro cocomero nell'apposito Albo comunitario.
Ieri sera a Novellara, la riunione di pubblico accertamento convocata dal Ministero si è aperta con il saluto del vicesindaco Alessandro Baracchi e con l'intervento del consigliere delegato all'Agricoltura, Alessio Mammi, che ha parlato di "un traguardo davvero di grande importanza per la nostra agricoltura, che oggi raggiungiamo grazie all'impegno di tanti, grazie a un lavoro di squadra che la Provincia di Reggio Emilia ha avviato fin dal 2008 ritenendo l'Anguria Reggiana una produzione d'elevata qualità con importanti prospettive d'occupazione e sviluppo e sostenendo dunque in maniera convinta la volontà delle aziende, costituitesi poi nell'Associazione Produttori Anguria Reggiana".
Oggi l'Apar, nata nel 2009 per promuovere in forma organizzata la qualità dell'Anguria Reggiana, è presieduta da Ivan Bartoli ed è composta da una ventina di aziende agricole sparse principalmente nei comuni di Novellara, Gualtieri, Cadelbosco Sopra e Guastalla, ma presenti anche a Reggio Emilia, Rio Saliceto, Campagnola e Correggio: in totale circa 400 ettari di coltivazioni, 4 milioni di euro di giro d'affari e una quarantina di persone impegnate che quest'anno, finalmente, salutano un'estate finora calda e favorevole (grandinata di giugno a parte...), dopo due stagioni abbastanza problematiche.
"Si tratta di una ventina di realtà che, grazie anche ad addetti d'età media inferiore alla media del comparto agricolo reggiano, hanno saputo dare continuità ad un'antica tradizione, rinnovandola grazie alle più moderne tecniche produttive e raggiungendo importanti traguardi sul piano economico per la riconosciuta qualità del prodotto", ha aggiunto Mammi.
(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)