Martedì, 10 Dicembre 2013 09:59

Fondazione Cariparma: Concerto di Natale 2013

 

Tradizionale momento augurale offerto alla città . Venerdì 13 dicembre, ore 18.00, Teatro Regio di Parma.

Parma 10 dicembre 2013 - -

 

Fondazione Cariparma: Concerto di Natale 2013 -

Tradizionale momento augurale offerto alla città, venerdì 13 dicembre alle ore 18.00, presso il Teatro Regio di Parma, è atteso il Concerto di Natale 2013 di Fondazione Cariparma.

Ospite dell’appuntamento è l’Orchestra da Camera e Coro dell’Associazione Musicale Adagio e Furioso (con la partecipazione del soprano Maria Lelli e del baritono Fabio Miari), con un programma dedicato a pagine di Corelli, Haendel. Bach, Mozart, Franck, Mascagni, Verdi, Mendelsshon e alcuni “classici” del repertorio natalizio.

 

“Come ogni anno – spiega il Presidente Paolo Andrei - il Concerto di Natale rinnova il legame di Fondazione Cariparma con la comunità parmense: un momento augurale e, soprattutto, un segno di continuità e fiducia.”

“Anche nel 2013 Fondazione Cariparma - continua Andrei - ha prestato particolare attenzione al welfare locale, sostenendo iniziative in favore della famiglia, della sanità, del volontariato e dell’educazione: molti di tali progetti si distinguono per il carattere innovativo e per l’attenzione verso le nuove generazioni, contribuendo – nel clima di generale incertezza – a mitigare e superare le difficoltà del momento.”

“Nell’occasione un particolare ricordo va alla memoria del compianto Prof. Carlo Gabbi – conclude Andrei - la cui impronta alla guida della Fondazione Cariparma ha segnato capacità di ascolto e rinnovamento, in aderenza allo spirito di servizio che sempre ne ha contraddistinto l’operato.

Come sempre, l’ingresso al concerto è libero sino ad esaurimento dei posti.

(fonte Fondazione Cariparma)

 

3000 visitatori. Prossime tappe in provincia sabato 14 dicembre. In arrivo 6.000 copie della guida Polaris.

Reggio Emilia, 09 dicembre 2013 --

Il biglietto numero 3.000 è stato consegnato - sabato scorso - alle 16.20: stracciato, dunque, il record di 2.500 presenze toccato lo scorso anno dal Salone dell’orientamento promosso dalla Provincia di Reggio Emilia per accompagnare i giovani e le loro famiglie nella scelta della scuola superiore alla quale, tra poche settimane , saranno chiamati  5.042 ragazzi. Un successo senza precedenti che conferma la validità della scelta compiuta quattro anni fa dalla Provincia, da sempre impegnata nell’orientamento scolastico attraverso il servizio Polaris e la competenza di esperte formatrici per consulenze individuali.

Grande, dunque, la soddisfazione della presidente Sonia Masini e dell’assessore all’Istruzione Ilenia Malavasi nell’aprire, sabato pomeriggio scorso in un’Aula magna dell’Università gremita all’inverosimile, la sessione pomeridiana nel corso della quale tutti i dirigenti scolastici si sono alternati nel presentare alle famiglie i rispettivi istituti, mentre altre centinaia di persone affollavano gli spazi di viale Allegri occupati da studenti e docenti impegnati a illustrare attività e opportunità offerte.

Una soddisfazione, quella della presidente Masini e dall’assessore Malavasi, condita inevitabilmente da un pizzico di malinconia e, soprattutto, di preoccupazione. Perché questo quarto anno del Salone dell’orientamento rischia di essere anche l’ultimo, se la riforma delle Province andrà in porto. Non potranno certo essere i Comuni o le Unioni dei Comuni a garantire un servizio così capillare e così qualificato, perché ogni realtà penserà inevitabilmente a sé stessa. Né potrà farlo, per ovvie ragioni, la Regione. E allora anche tutta la preziosa attività di orientamento, strumenti apprezzati da migliaia di famiglie come il Salone dell’orientamento o la Guida di Polaris che sta per essere stampata in 6.000 copie rischiano – al pari di tanti altri servizi garantiti dalle Province - di scomparire. E, a rimetterci, saranno i cittadini, in questo caso i più giovani e le loro famiglie, in particolare quelli che non abitano nel capoluogo e nelle zone più svantaggiate.

E’ quanto ha fatto capire chiaramente la presidente Sonia Masini, nell’accogliere oggi pomeriggio le famiglie. “Occorre ragionare bene sul nuovo assetto che si vuole dare alle istituzioni, perché la dimensione provinciale ha garantito pari opportunità a tutti in tanti settori, a partire dal diritto allo studio che è uno dei diritti fondamentali, al pari di quello alla salute, per i cittadini – ha detto la presidente Masini – Grazie alle Province, anche chi non nasce nel capoluogo può accedere a scuole di qualità, ma un tempo non era così: io stessa, negli anni Settanta, non ho potuto scegliere la scuola che avrei voluto perché abitando in una piccola frazione dell’Appennino tempi e costi non me lo permettevano. Ora non è più così, non ci sono scuole e cittadini di serie A e di serie B, ma un domani, senza le Province, si rischia di tornare a offrire maggiori opportunità a chi vive e abita in città, penalizzando chi abita nei comuni più piccoli, con meno risorse e, dunque, più deboli”.

La presidente Masini ha quindi criticato anche “questa esasperata competizione tra scuole come se fossero aziende, quando invece sono un servizio pubblico pagato con le tasse di tutti” e ha suggerito alle famiglie di “rispettare e assecondare le propensioni e i talenti dei vostri figli, perché quello che si sceglie e si fa volentieri e ciò in cui riusciremo meglio”, invitando i ragazzi “ a studiare, capire bene le cose, essere flessibili, aperti al mondo e nella capacità di aprirsi agli altri”.

L’assessore provinciale all’Istruzione, Ilenia Malavasi, ha ricordato come “la Provincia abbia lavorato in questi anni per garantire scuole di qualità, con laboratori attrezzati e sedi sicure con un investimento complessivo dal 2004 ad oggi di quasi 70 milioni di euro”. “Abbiamo finanziato progetti per garantire il diritto allo studio ad ognuno di voi, per arricchire l’offerta formativa favorendo la partecipazione attiva dei giovani in numerosi progetti, con la consapevolezza che la conoscenza e il sapere sono le armi più potenti a difesa della legalità, della libertà e della democrazia – ha aggiunto - Vorrei che ognuno di voi, studente e cittadino, credesse nel valore della scuola, quale luogo di inclusione e di coesione per tutta la comunità e al tempo stesso motore di promozione sociale per offrire un futuro migliore ad ogni ragazza e ragazzo”.

Sabato prossimo il Salone fa tappa in provincia

Sabato  14  dicembre le iniziative di orientamento faranno tappa in tutta la provincia, con il saluto dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi e la presentazione delle scuole a cura di dirigenti scolastici e docenti e con la presenza in ogni sede scolastica di un operatore del servizio Polaris della Provincia di Reggio Emilia. L'iniziativa si svolgerà alle ore  15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5). Alle ore 14.30 sarà la volta di Castelnovo Monti, dove le attività di presentazione per le scuole superiori sono previste al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. 

Il 16 gennaio (ore 17,30) nell'aula magna del Liceo Canossa di Reggio Emilia si terrà invece un seminario sul tema "Quale futuro per i giovani? Saperi e competenze per l'occupazione” rivolto a genitori, studenti insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e formatori. Interverranno Aviana Bulgarelli di Isfol , funzionari delle associazioni di categoria e della Camera di commercio di Reggio Emilia.

In arrivo 6.000 copie della guida di Polaris

Per aiutare gli studenti e le famiglie nella difficile scelta della scuola superiore la Provincia ha inoltre stampato una guida che verrà prodotta in 6.ooo copie e che sarà consegnata nel mese di dicembre a tutti i 5.042 studenti che usciranno dalle scuole medie. La progettazione  è stata  realizzata dagli studenti dell'indirizzo "Grafico" del Pascal di Reggio mentre la stampa è stata curata dai ragazzi dell'indirizzo "Grafico" del  D'Arzo di Montecchio-Sant’Ilario.

Per informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Lunedì, 09 Dicembre 2013 07:56

Parma, scuola e riorganizzazione

 

Riorganizzazione scolastica deliberata dalla Provincia di Parma, buone decisioni, ma gli unici tenuti all’oscuro sono gli insegnanti.

(comunicato stampa Gilda Unams)

Parma 9 dicembre 2013 - -

La Provincia di Parma nell’ambito della programmazione della rete scolastica, ha deliberato l’istituzione di indirizzo tecnico turistico all’Itc Bodoni e all’IIS Giordani; di una sezione indirizzo sportivo IIS Giordani; all’ITC Melloni, serale, ci dovrebbe essere un corso di Amministrazione Finanza e Marketing; lo stesso al serale dell’ITC Bodoni, con la possibilità di poterne aprire anche un altro agli studenti detenuti; per l’Ipsia Levi è stata deliberata l’attivazione delle opzioni: apparati, impianti e servizi tecnici industriali e civili; manutenzione dei mezzi di trasporto; produzioni tessili e sartoriali.

”Scelte positive che valorizzano le scuole. Precisa la Gilda Unams - peccato che di tutto ciò, anche se positivo, poco o nulla sanno le rappresentanze di categoria degli insegnanti – fa sapere il coordinatore provinciale della Gilda Salvatore Pizzo – di fronte a questa inspiegabile ed inutile carenza di concertazione ed informazione, abbiamo inviato una lettera agli uffici ed ai partiti politici degli assessori che hanno votato la delibera, facendo presente che anche di fronte a scelte positive che riguardano la scuola ci si dimentica delle rappresentanze degli insegnanti, pare che i politici siano allergici ai docenti”

Sabato, 07 Dicembre 2013 18:38

L’Editoria modenese in piazza

 

Oggi e domani, 8 dicembre, dalle 9 alle 20, torna in Piazza Grande, a Modena, la rassegna LibriaMo, giunta alla 24° edizione.

- Di Manuela Fiorini  - 

Modena, 7  Dicembre 2013 --

 

Un libro è sempre un regalo gradito, che lo si doni agli altri o a se stessi. La sorpresa è ancora più bella se si riceve o si riesce a trovare un libro diverso dal solito. L’occasione da non perdere per gli appassionati della carta stampata (ma sui siti degli editori ci sono anche le versioni ebook) è LibriaMo (www.libriamodena.it e www.editorimodenesi.it), la mostra mercato dell’editoria modenese, giunta alla sua 24° edizione. Nel fine settimana di sabato 7 e domenica 8 dicembre, dalle 9 alle 20, gli editori modenesi si danno appuntamento sotto alla Ghirlandina e “invadono” Piazza Grande con le loro coloratissime bancarelle, sulle quali si può trovare di tutto: dai libri storici a quelli di fotografia, da quelli per ragazzi ai volumi di ricette e cucina. E poi, gialli, romanzi erotici e di avventura, thriller, saggi e raccolte di poesie. Sono presenti gli editori Almayer (www.almayer.it) di Lama Mocogno, che propone letteratura, saggistica e libri di arte fotografica; CDL di Finale Emilia, con un catalogo di oltre 50 titoli dedicati alla storia e alle tradizioni folcloristiche e gastronomiche del territorio modenese; Colombini (www.colombinieditore.it) che pubblica saggi di argomento “modenese”, guide storico-artistiche del territorio, ma anche poesia, narrativa e gioco guide per ragazzi. C’è, poi Damster (www.damster.it) casa editrice “giovane”, nata sul web e passata con successo anche alla carta stampata. Propone romanzi thriller, erotici, collane enogastronomiche  e raccolte di racconti. Propone saggi storici, naturalistici e legati al folklore del territori del Frignano l’editore Adelmo Iaccheri di Pavullo, mentre Il Bulino Edizioni d’Arte (www.ilbulino.it) vanta una tradizione che ha inizio alla fine degli anni Settanta, legata ai libri d’artista e alla saggistica illustrata. E’ anche specializzata nella riproduzione  in facsimile dei preziosi manoscritti miniati delle casate Estense e Gonzaga. Il Fiorino (www.edizioniilfiorino.com) di Modena è presente con un ricco catalogo di libri di storia locale, poesia, sport, narrativa e storia dell’arte. Incontri (www.incontrieditrice) di Sassuolo vanta un catalogo di una cinquantina di titoli, tra romanzi, racconti e poesie di autori modenesi e reggiani. E’ tutta dedicata ai bambini, infine, la produzione di MaPi (www.mapi-edizioni.it) di Guiglia, che propone testi di argomento socio educativo. Alla rassegna è presente anche la Società dei Naturalisti e Matematici di Modena, che pubblica una rivista annuale, riconosciuta dal Ministero per i Beni e le Attività culturali. 

LibriaMO02

LibriaMo è anche una importante vetrina per gli autori. Fittissimo, infatti, il calendario delle presentazioni.  Sabato 7 sono stati presentati Una brocca di colore rosso (Edizioni Il Fiorino) di Elio Caterina, Achei (Edizioni Il Fiorino), una raccolta di poesia di Gabriella Bortoli; Aspettami domani (Colombini) di Giuseppe Abbattista, La Promessa (Colombini), l’ultimo romanzo di Alessandro Ferraresi, e T come Tango (Colombini) di Francesco De Lucia.

Sono invece in programma domenica 8 dicembre, presso la Sala Informacittà al pianterreno del Palazzo Comunale:

Ore 16 - Felicità Nuda (Incontri Editrice) di Maria Cristina Petrucci

Ore 16.40 – Giove (Colombini Editore) di Patrizia Bellei

Ore 17.20 – Il Sogno Interrotto (Iaccheri Editore) di Carlo Beneventi

Ore 18 – Modenessere (Colombini Editore) di Giò Barbieri

Ore 18.40 – Castelnuovo Rangone –Storia di un territorio antico (Il Fiorino) di Marco Gibellini e Gian Carlo Montanari

 

 

I Semi Neri presentano “L’Enigma del Toro”, il romanzo giallo ambientato nella Bassa modenese - 

 

Modena 7 Dicembre 2013 - -

Martedì 10 dicembre,alle ore 19, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, a Modena, l’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” presenta in anteprima l’ultimo romanzo, edito da Damster. Un incidente, una lettera dal passato, una famiglia con tanti misteri e troppi segreti, la furia della natura e l’energia della stirpe danno vita a una trama ricca di colpi di scena. Un affresco di cinque secoli di storia modenese e non solo. 

Giugno 2012, in un incidente stradale perde la vita Marco Antonio Tarvisi, giovane stilista di successo e secondogenito del Marchese Gherardo Tarvisi, patriarca di un’antica famiglia le cui origini risalgono al 1500. Imprenditori leader del settore della moda, i Tarvisi vivono nell’immaginaria località di Cà del Toro, nei pressi di Cavezzo, nella Bassa modenese, minata dal terremoto del maggio 2012. Alcuni particolari dell’incidente, tuttavia, non convincono l’ispettore Marcello Prandi che, con l’aiuto di Lucrezia Guicciardi, donna affascinante e misteriosa, parente della giovane vittima, indagherà sul passato della famiglia Tarvisi. Marcello e Lucrezia saranno così proiettati in un inquietante viaggio attraverso i secoli, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al Rinascimento, quando un altro terremoto, quello del 1570, cambiò il destino dei Tarvisi di allora, mercanti di stoffe alla ricerca di un riscatto sociale. 

E’ questa la trama de “L’Enigma del Toro”, edito da Damster (www.damster.it), il nuovo romanzo dell’Associazione di Scrittori “I Semi Neri” che sarà presentato in anteprima, martedì 10 dicembre, presso il Caffè Concerto di Piazza Grande, alle ore 19, nell’ambito della rassegna ApLet. La conduzione è affidata a Gian Carlo Montanari.

Il romanzo, opera collettiva degli autori Marco Panini, Daniela Ori, Gabriele Sorrentino, Manuela Fiorini, Enrico Solmi, Francesca Poggioli e Adalgisa Pini, si propone come un’avvincente saga familiare, ricca di suspense e colpi di scena, che vuole essere anche un omaggio al territorio padano, a Modena, prima di tutto , ma anche a quella parte d’Italia che si estende a cavallo degli Appennini, tra Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia. 

L’Enigma del Toro è disponibile in libreria e sul sito dell’editore www.damster.itanche in versione ebook. 

 

I Semi Neri - L’Enigma del Toro - Damster Edizioni 2013 - 305 pag - € 15 - 

LEnigma del Toro facciata copertina gde

 

 Sono i 138 studenti, che lo scorso anno, si sono distinti in competizioni a livello regionale, nazionale o internazionale in ambito letterario, logico - matematico e sportivo -

 Reggio Emilia, 6 dicembre 2013 -
 C’erano gli studenti  che hanno brillato alle Olimpiadi della matematica, della fisica o della chimica, quelli che hanno vinto concorsi di poesia o gare di traduzione di greco e latino, oppure ancora che hanno trionfato ai Campionati studenteschi. Erano in tutto 138 i ”Talenti della scuola reggiana” che la Provincia di Reggio Emilia ha chiamato questa mattina nell’Aula magna dell’Università per ringraziarli e premiarli a sua volta.
 “In questo periodo storico, in cui risulta difficile distogliere lo sguardo dai problemi, dalle incertezze per il futuro e dalla mancanza di risorse, la Provincia intende offrire alla società reggiana un punto di vista diverso, andando a valorizzare l’impegno e il merito di tanti giovani che ogni anno, grazie al lavoro prezioso di dirigenti e docenti, conseguono traguardi veramente considerevoli, a dimostrazione di un sistema educativo di grande eccellenza, sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia che crede nella scuola e considera il successo formativo una priorità per ridare slancio al Paese e alla sua economia”, ha detto l’assessore provinciale all’Istruzione, Ilenia Malavasi, dopo aver ricordato “un grande talento, quello di Nelson Mandela: un uomo, un presidente straordinario che ha fatto della difesa della libertà, della pace e dei diritti, la sua ragione di vita, guidato dall’ideale di una società libera e democratica nella quale tutti possiamo vivere uniti in armonia con uguali possibilità”.
“Noi enti locali, scuola, vi abbiamo garantito con risorse pubbliche le migliori condizioni educative e formative, voi avete avuto il merito i saperle cogliere. Di voi, noi siamo orgogliosi, la Provincia di Reggio Emilia è orgogliosa di voi e vi inserisce nell’Albo dei talenti eccellenti della scuola reggiana chiedendovi di continuare nell’impegno, orgogliosi di quanto vi hanno dato le vostre famiglie, i vostri insegnanti, di quanto vi ha dato questo territorio perché insieme oggi abbiamo il difficile compito di ripartire da qui, dalle vostre intelligenze, per dare insieme il nostro contributo alla rinascita del Paese”, ha concluso l’assessore Malavasi, augurando “a ognuno di voi di trovare la propria strada, quella che vi possa permettere di realizzare e valorizzare il vostro talento, non in senso individualistico ma a favore della collettività, a difesa della libertà e della vita democratica del nostro Paese, perché come diceva Mandela “il nostro giocare in piccolo non serve al mondo”.
I 138 studenti, sono stati selezionati  da una apposita commissione di valutazione tra tutti i ragazzi che, durante il passato anno scolastico, si sono distinti attraverso le loro capacità in competizioni a livello regionale, nazionale o internazionale in ambito letterario, logico-matematico e sportivo. Tra i premiati anche Ihssan Ait Yahia, la studentessa che ha svolto attività di coordinamento e realizzazione del video realizzato dal Centro interculturale Mondinsieme, con l’allora 5°H del Liceo Canossa, che nel dicembre scorso ha ottenuto il Copeam Plural+ 2012 Award promosso dall’agenzia delle Nazioni Unite Unaoc, UN Alliance of Civilization.
In allegato Albo dei Talenti
 (fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

 Presso lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena, inaugurazione domani sabato 7 dicembre alle ore 17.00, 30 incisioni inedite dell’artista reggiano e un Cretto nero del pittore umbro -

 Modena, 6 dicembre 2013 -

 Un accostamento inedito tra il pittore e incisore reggiano Antonio Fontanesi, uno degli artisti di punta dell’Ottocento, e il grande pittore italiano Alberto Burri, uno dei Maestri dell’arte del Novecento.

E’ quello che propone lo Studio Bibliografico “La Darsena” di Modena da domani 7 Dicembre 2013 (inaugurazione ore 17.00 con aperitivo di benevenuto) al 26 Gennaio 2014 con la mostra dal titolo “Antonio Fontanesi - Prove di stampa”, che presenta una trentina di incisioni inedite di Antonio Fontanesi (Reggio Emilia 1818 – Torino 1882).

Il paesaggio, nelle incisioni come nella pittura e nel disegno, è l'oggetto dell'indagine creativa dell'artista reggiano. Nella ricerca artistica, così come nella vita, si intuisce l'emotivo - inappagato desiderio di infinito dell'autore. I paesaggi raffigurati sono reali, osservati dal vero, ma nelle carte come nelle tele si elevano a campagne ideali, in questo eterne, non finite e infinite.

La mostra è il frutto della ricerca appassionata di alcuni mercanti e collezionisti privati che, qui dopo anni, propongono al pubblico il frutto di piccole ma significative scoperte. Si presenta il lavoro inciso di Antonio Fontanesi, quello più raro e infrequente. Non i fogli più noti, spesso presenti sul mercato perché pubblicati nelle importanti riviste dell'epoca che hanno contribuito ad alimentare fino ad oggi l'interesse collezionistico, ma rare prove di stampa per lo più note in pochi esemplari.

In mostra, oltre a qualche esempio dei primi lavori in litografia che per gusto e soggetto risentono del clima e della cultura ginevrina, si trovano le acqueforti che rappresentano la produzione più impegnata e significativa di Fontanesi. In particolare si segnala uno stato inedito di Idillio, una bella prova di Il becchime e una prova avanti lettera del celebrato La pesca. Una vera curiosità è il foglio sul quale sono state stampate le quattro lastre di Autoritratto, Cortile ligure, Paese boschivo e Al pascolo.

Inedito è inoltre l'accostamento in mostra con un “Cretto nero” di Alberto Burri (Città di Castello 1915 – Nizza 1995).

I due artisti, in epoche e con linguaggi differenti, hanno condotto la medesima ricerca di valori luministici lavorando su un fondo nero; entrambi sono mossi dal pensiero di raffigurare l'infinito.

Negli ultimi anni – sottolinea Siro Leonelli de “La Darsena” - l’opera di Fontanesi pare essersi ridotta ad un interesse locale, sia per quanto riguarda la pittura che l’incisione. Questo contrariamente alla dimensione nazionale ed internazionale del suo operato in vita, quando le Accademie d’Arte si contendevano una cattedra diretta dal maestro reggiano. Per quanto riguarda le acqueforti, bisogna dire che al di là della fama di alcuni fogli come La pesca, Ranocchi o Il lavoro, opere che ebbero larga diffusione perché inserite in Album al culmine della rinascita dell’arte incisoria in Italia, o le litografie di ambito vedutistico di Ginevra e Londra, il restante lavoro su lastra di Fontanesi è sempre circolato in maniera circoscritta. Si tratta sempre di opere che ebbero una tiratura limitata, non destinata al commercio ma più ad una ricerca personale sull’uso della luce che solo il bianco e nero di una buona morsura riusciva a soddisfare. E’ proprio questa ricerca chiaroscurale, tramite una lavorazione “materica” della lastra, che ci ha fatto accostare  un Cretto nero di Alberto Burri , sicuramente uno degli artisti contemporanei più attenti allo studio della luce”.

Speriamo che la mostra, e la presenza di tanti fogli in tirature di prova – conclude Leonelli - possa dunque risvegliare l’interesse di studiosi e collezionisti su questo importante interprete dell’Arte dell’Ottocento italiano”.

Antonio Fontanesi

Più sensibile ai contrasti di luce-ombra che al vivace colorito, alle atmosfere notturne e nebulose tipiche di una certa tradizione lombarda, è un vero incisore che utilizza il mezzo per le sue effettive potenzialità e non come mero esercizio riproduttivo. Il risultato è un continuo modificarsi degli effetti luministici, è il consumare della materia. Le prove che Fontanesi ha tratto dai rami sono ognuna differente dall'altra e, nonostante il confronto con gli esemplari già presenti nelle collezioni di Reggio Emilia, Piacenza, Torino e Ginevra, è oggi difficile ricostruire con certezza il processo creativo. Certo è che, di norma, Fontanesi parte da una morsura leggera spesso coperta da una leggera velatura di acquatinta per poi rimordere o aggiungere interventi a puntasecca, acquaforte o brunitoio fino a cavare da fondi opachi risalti chiaroscurali. Il suo lavoro è coerente con la sensibilità romantica e naturalistica dell'epoca ma l'equilibrio delle composizioni, solenni e scenografiche, è sconvolto dal segno nervoso e continuamente ripensato. Riflette in questo la sua biografia inquieta: Fontanesi, dopo una prima formazione a Reggio Emilia dove si dedica alla scenografia e alla veduta, parte volontario con Garibaldi nel 1848, rifugiandosi poi a Ginevra dove esegue le prime litografie (1854) suggeritegli da importanti commissioni locali. Da Ginevra viaggia spesso: a Firenze nel 1861 e nel 1866 dove espone e frequenta i macchiaioli; a Parigi per esporre; a Londra nel 1865 dove esegue litografie ed eliografie. Nel 1868 è chiamato ad insegnare a Lucca e dal 1869 a Torino dove viene per lui istituita la cattedra di “paesaggio” presso l'Accademia Albertina. Nel 1875, causa l'atteggiamento ostile nei suoi confronti, accetta di trasferirsi a Tokyo dove insegna per tre anni. Al suo ritorno, ormai minato da una malattia contratta proprio in Giappone, riprende il suo impegno nell’insegnamento all’Accademia Albertina, si dedica alla sua pittura di paesaggio, tralasciando un po’ l’incisione. Morirà nel 1882.

Luogo e orari 

Studio Bibliografico “La Darsena” - Via Saragozza, 85 - Modena

Tel. 059 219942 – Mobile 3382140738 Dal 7 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014 - Dal Lunedì al Sabato ore 9.00 – 12.30 / 15.30 -19.30; Domenica su appuntamento E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

la Gilda invita i docenti interessati a citare per danni i funzionari e i burocrati che non fanno bene il loro lavoro -

Parma, 5 dicembre 2013 -
La Gilda degli Insegnanti avendo ricevuto segnalazioni di docenti parmensi che non ricevono lo stipendio, o che ricevono lo stesso con notevole ritardo, invita i colleghi a verificare se gli uffici delle scuole hanno correttamente svolto le procedure previste affinché la Direzione Provinciale del Ministero dell’Economia possa correttamente accreditare gli emolumenti. Nel caso in cui fossero riscontrate anomalie, la Gilda sollecita i docenti interessati ad agire non contro l’Amministrazione ma a citare davanti al giudice, personalmente e direttamente, gli impiegati inefficienti e i funzionari che li devono vigilare (nel nostro caso i dirigenti scolastici). Ciò per rivalersi dei danni subiti. Nel caso in cui la disfunzione non dovesse essere degli uffici scolastici, ma di altri enti lo stesso bisogna fare nei confronti dei dipendenti di quegli enti. Non risultano mancanze di fondi pubblici, almeno ufficialmente, quindi qualcuno che sbaglia o non la conta giusta c’è. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda-Unams, precisa: “Noi non siamo un sindacato che tutela tutti a prescindere, chi sbaglia deve pagare, colpire al portafogli di chi eventualmente sbaglia è sicuramente importante”.


(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams)

Tre nuovi indirizzi a Zanelli e Motti (professionali) e Gobetti (tecnico). Ridisegnata l’offerta formativa a Correggio, nasce un Istituto professionale autonomo con annesso convitto. Ilenia Malavasi e Silvia Menabue: “Non tagliamo servizi, ma li ampliamo e potenziamo”-

Reggio Emilia, 5 dicembre 2013 -

L’istituzione di nuovi indirizzi allo Zanelli, al Motti di Reggio Emilia, al Gobetti di Scandiano e al nuovo Istituto professionale autonomo che sarà istituito a Correggio, con convitto annesso, cui saranno trasferiti gli indirizzi professionali, compresi i corsi serali e le qualifiche triennali, finora attivi presso le scuole annesse al Convitto nazionale “Corso” di Correggio. Queste le principali novità dell’offerta formativa delle scuole superiori reggiane per il prossimo anno scolastico 2014-2015, approvate dalla Provincia e illustrate questa mattina dall’assessore provinciale all’Istruzione  Ilenia Malavasi, e da Silvia Menabue, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale - Ambito Territoriale per la provincia di Reggio Emilia (l’ex Provveditorato agli studi).
Nel dettaglio il Gobetti di Scandiano – se riuscirà ad attivare almeno due prime, come richiesto dagli indirizzi regionali – avrà un nuovo indirizzo tecnico “Informatico”, molto richiesto da ragazzi e famiglie ma oggi presente solo al Bus Pascal di Reggio al D’Arzo di Montecchio, mentre lo Zanelli e il Motti di Reggio attiveranno rispettivamente due corsi professionali: “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” e “Prodotti dolciari artigianali e industriali”, quest’ultimo grazie anche ad un nuovo laboratorio realizzato appositamente per pasticceria, gelateria e arte bianca che sarà inaugurato a breve.
Ridisegnata completamente l’offerta formativa professionale a Correggio, con la creazione di un nuovo Istituto autonomo, con convitto annesso, nel quale confluiranno indirizzi, corsi serali e qualifiche triennali del “Corso” e che, in più, attiverà due nuove opzioni:  “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio” e “Manutenzione dei mezzi di trasporto”. Sempre al nuovo Istituto professionale di Correggio debutteranno due nuove qualifiche triennali: “Operatore dell’autoriparazione e “Operatore agro-alimentare”, che sarà attivato dal prossimo anno anche al professionale di Castelnovo Monti.  Il Convitto, di fatto, perde l’autonomia, ma non scompare: il “Rinaldo Corso” non sarà più uno dei 50 Convitti statali (in tutta l’Emilia-Romagna rimarrà dunque il solo “Maria Luigia”), ma uno dei circa cento convitti annessi presenti in Italia. E questo garantirà anche un maggiore coinvolgimento nella gestione di tutte le componenti scolastiche (sarà infatti gestito non più da un rettore e da un Consiglio d’amministrazione, ma dal dirigente scolastico e dal Consiglio d’istituto), nonché maggiore trasparenza e rigore grazie a un Collegio dei revisori dei conti.  
“La valorizzazione degli istituti tecnici e professionali rappresenta da sempre una priorità per la Provincia, in coerenza con la vocazione produttiva del territorio reggiano” ha detto l’assessore Ilenia Malavasi, sottolineando come “questa scelta abbia consentito un’equa distribuzione della popolazione scolastica reggiana delle scuole superiori tra licei, tecnici e professionali, con percentuali che, lo scorso anno scolastico erano del 33,5% per gli iscritti alle prime classi dei licei, del 33,2% per i tecnici e del 33,3% per i professionali”.
Per quanto riguarda Correggio, il progetto di riorganizzazione del Convitto “Corso” si pone lo scopo prioritario di riqualificare l’offerta formativa dell’istituzione scolastica, mantenendo e ampliando i servizi presenti sul territorio e al servizio dei cittadini.  L’offerta formativa della scuola secondaria di secondo grado verrà ampliata e continuerà ad offrire il servizio di convitto e semi-convitto, anche per studenti di altre scuole superiori. Rispetto alla media provinciale, la percentuale degli iscritti agli indirizzi professionali attualmente annessi al Convitto è inferiore, assestandosi al 29% della popolazione scolastica complessiva che frequenta gli istituti correggesi, dove il 42% frequenta invece l’Istituto Tecnico “Einaudi”. “Un investimento necessario per rilanciare anche il segmento dell’istruzione professionale nel distretto correggese, in coerenza con la vocazione produttiva del territorio e gli sbocchi occupazionali in loco, come fatto negli ultimi anni, attivando il liceo linguistico al liceo “Corso” e l’indirizzo Tecnico-plastico all’Istituto Einaudi, nonché adeguando le scuole di nuovi laboratori, quali ad esempio le nuove cucine dell’alberghiero inaugurate solo un anno fa”, ha aggiunto l’assessore.
Elementari e medie saranno invece inglobate dall’Istituto comprensivo Correggio 2, rispettivamente con tempo pieno e tempo prolungato. “Per i bambini e i ragazzi che frequentavano il semi-convitto, non ci saranno dunque problemi in quanto il servizio scelto dalle famiglie verrà coperto con un’attività di dopo-scuola - ha chiarito la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Silvia Menabue - Parlare di servizi che vengono meno all’utenza di Correggio è, dunque, non vero e inutilmente allarmistico. Lavorando di concerto con gli enti locali, abbiamo anzi lavorato per qualificare i servizi alla famiglie. Non abbiamo chiuso il Convitto, lo abbiamo trasformato per rilanciarlo: se avessimo voluto chiuderlo, lo avremmo fatto due anni fa, in occasione dello scioglimento del Consiglio d’amministrazione, del conseguente  commissariamento e dell’intervento dell’autorità giudiziaria a fronte di una situazione economico-finanziaria pesantissima e assolutamente non più  sostenibile”.
 
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Mercoledì, 04 Dicembre 2013 14:58

I segreti per un Pane perfetto

 

Di Chiara Marando – Parma 04 Dicembre 2013

Lunedì 2 dicembre presso l'Academia Barilla di Parma si è svolto un importante appuntamento dedicato al “Pane da Ristorazione”. Un'iniziativa gratuita organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.

«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».

La casa dell'eccellenza gastronomica si è presentata ancora una volta come la cornice ideale dove discutere di cucina, e come sempre lo ha fatto con l'aiuto di grandi professionisti. A salire in cattedra è stato lo chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana.

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Tanti i ristoratori di Parma e Provincia che hanno assistito alla lunga e dettagliata lezione sulle varie tipologie di pane, le fasi della lievitazione, l'importanza della farina e del lievito da utilizzare per ottenere un impasto migliore e più digeribile.  Tecniche  e segreti legati all'Arte di fare il Pane, antico mestiere  nel quale noi italiani siamo da sempre maestri, una cultura preziosa che abbiamo il dovere di preservare e tramandare di generazione in generazione.

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Ad un primo momento teorico è seguito quello più propriamente pratico e di confronto, dove il folto pubblico di addetti al settore non solo ha dimostrato la propria partecipazione attraverso un botta e risposta serrato, ma anche potuto apprendere come mettere “le mani in pasta”.

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Il Pane come veicolo essenziale per la vendita di un prodotto,  per esaltarne il sapore senza coprirlo. Ecco allora che una scelta ragionata e corretta  può fare la differenza ed essere considerata un “plus” per il ristorante. Ogni alimento necessita del giusto accompagnamento, come ad esempio il Pane al cacao da abbinare con il Prosciutto Crudo di Parma e lo Speck, oppure i profumati Cracker all'arancia e salvia perfetti per antipasti di pesce come il Carpaccio di Spada, la Tartarre di tonno o il Salmone affumicato. E ancora l'aroma del Pane all'infuso di frutti di bosco servito con i formaggi caprini, e di quello concentrato al pomodoro perfetto con la mozzarella o la burrata. Molteplici le ricette ed i consigli che lo chef Giovanni Gandino ha saputo fornire per ottenere un risultato ottimale e distinguersi, perché anche in questo caso il dettaglio può decretare il successo di un piatto  e addirittura del locale stesso, completare il suo biglietto da visita.

 

 

 

Il 7 e il 14 dicembre torna l'iniziativa promossa dalla Provincia per accompagnare oltre 5.000 ragazzi e le loro famiglie nella scelta delle superiori. Pronte anche 6.000 guide di Polaris -

Reggio Emilia, 2 dicembre 2013 -

Scuola, scelta, lavoro e giovani: queste le parole chiave che caratterizzano l'iniziativa “La Provincia che orienta”, l’apprezzato Salone dell'orientamento organizzato ogni anno dalla Provincia di Reggio Emilia e giunto alla quarta edizione, con l'obiettivo di accompagnare i giovani e le loro famiglie nella scelta della scuola superiore. Una decisione delicata e importante,  che anche quest'anno  interessa circa 5.000la giovani dell’intero territorio provinciale. Il Salone dell’orientamento si terrà sabato   7 dicembre dalle 9 alle 18.30  negli spazi dell'Università di Modena e Reggio di viale Allegri, dove ogni scuola superiore e ogni ente  di formazione professionale avrà la possibilità di presentarsi agli studenti. Inoltre, alle ore 9,30 (con replica alle 14.30) tutti i dirigenti scolastici presenteranno i propri istituti nell'Aula magna dell'Università (alla presentazione del pomeriggio è previsto anche l'intervento dell'assessore provinciale all'Istruzione Ilenia Malavasi).
Sabato  14  dicembre le iniziative di orientamento faranno invece tappa in tutta la provincia, con il saluto dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi e la presentazione delle scuole a cura di dirigenti scolastici e docenti e con la presenza in ogni sede scolastica di un operatore del servizio Polaris della Provincia di Reggio Emilia. L'iniziativa si svolgerà alle ore  15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5). Alle ore 14.30 sarà la volta di Castelnovo Monti, dove le attività di presentazione per le scuole superiori sono previste al Teatro "Bismantova" in via Roma 75.
Per sostenere al meglio le attività di orientamento la Provincia di Reggio Emilia ha inoltre prodotto un opuscolo che presenta il calendario completo delle scuole aperte, con la collaborazione degli istituti superiori pubblici e paritari della provincia.
L'iniziativa proseguirà nella giornata del 16 gennaio (ore 17,30) nell'aula magna del Liceo Canossa di Reggio Emilia con un seminario sul tema "Quale futuro per i giovani? Saperi e competenze per l'occupazione” rivolto a genitori, studenti insegnanti della scuola secondaria di primo e secondo grado e formatori. Interverranno Aviana Bulgarelli di Isfol , funzionari delle associazioni di categoria e della Camera di commercio di Reggio Emilia.
 
“Per aiutare gli studenti e le famiglie nella difficile scelta della scuola superiore abbiamo inoltre stampato una guida che verrà prodotta in 6.ooo copie e che sarà consegnata nel mese di dicembre a tutti i 5.042 studenti che usciranno dalle scuole medie. Si tratta di un momento importante che la Provincia supporta con tutti gli strumenti a sua disposizione, a partire dal nostro servizio Polaris e la competenza delle nostre esperte formatrici per consulenze individuali” , sottolinea l’assessore provinciale all’Istruzione Ilenia Malavasi. La progettazione  grafica dell'iniziativa è stata  realizzata dagli studenti dell'indirizzo "Grafico" del Pascal di Reggio mentre la stampa è stata curata dai ragazzi dell'indirizzo "Grafico" del  D'Arzo di Montecchio-Sant’Ilario.
 “Un ringraziamento particolare va a questi studenti che hanno progettato la grafica e la stampa di tutti i materiali della iniziativa “La Provincia che orienta”, che hanno espresso il loro talento, nonché la preparazione e le abilità nel loro percorso scolastico, contribuendo a valorizzare il ricco patrimonio educativo che abbiamo nelle nostre scuole”, conclude l’assessore Malavasi.
Per informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .
 
 (Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

 L’iniziativa è organizzata dalla Galleria Napoleone Cacciani e si svolgerà domenica 8 dicembre -

Boretto, 2 dicembre 2013 -

Un appuntamento per raccogliere fondi da destinare al restauro della Basilica San Marco di Boretto. A organizzarlo la Galleria Napoleone Cacciani, che per domenica 8 dicembre 2013, alle 16.30, ha mobilitato il mondo dell’arte raccogliendo un’importante selezione di dipinti, disegni, sculture e fotografie che verranno messi in vendita a sostegno della prosecuzione dei lavori.

Mentre la prima fase dei restauri della Basilica di San Marco di Boretto entra nella sua fase conclusiva, il Comitato che ha sostenuto, coordinato e documentato i lavori, pensa al futuro e alla prosecuzione dell’opera intrapresa. «Chi ha partecipato ai diversi momenti di apertura del cantiere al pubblico ha avuto modo di conoscere in modo diretto la serietà e l’entusiasmo con cui tutti i soggetti coinvolti stanno operando, e scoprire insieme ai tecnici gli spunti di grande interesse emersi da un restauro condotto secondo metodologie rigorose e aggiornate» spiega Ivan Cantoni, curatore della Galleria Napoleone Cacciani e membro del Comitato per i restauri. «È già il momento di pensare al futuro, di creare le condizioni perché i ponteggi non vengano smontati, ma semplicemente trasportati verso la navata e le cappelle. L’esperienza di questi mesi, le procedure messe in atto, i costi sostenuti ci dicono che si tratta di obiettivi del tutto affrontabili. L’importante è raccogliere le risorse per non interrompere il processo già avviato».

Hanno messo a disposizione le loro opere, oltre ai soci della Galleria, Azeglio Bertoni, Davide Benati, Alfonso Borghi, Marino Iotti, Rossano Cortellazzi, Gianna Zanafredi, Renzo Dall’Asta e molti altri. Anche gallerie e imprese, come Saletta Galaverni di Reggio Emilia e Coopsette hanno donato pezzi dalle proprie collezioni. Le immagini di ciascuna opera verranno proiettate e illustrate da Ivan Cantoni. Sarà immediatamente possibile, per chi lo desideri, prenotare l’opera che intende acquistare. L’intero ricavato andrà a finanziare la partenza del secondo stralcio del cantiere. Nel corso dell'iniziativa sarà inoltre possibile acquistare libri e cataloghi d’arte per regali di Natale di buon gusto e molto economici.

L’appuntamento è presso i locali della Basilica San Marco, domenica 8 dicembre, a partire dalle ore 16.30.

Le opere in vendita saranno esposte alla Galleria Napoleone Cacciani sabato 7 e domenica 8 dicembre (apertura 10-12.00 e 16.00-19.00).

Domenica 8 dicembre, infine, i ragazzi del laboratorio Bibliocampus Natale, organizzato dalla Galleria Napoleone Cacciani e dalla Biblioteca Comunale, saranno presenti in galleria per vendere i loro lavori. Anche il ricavato di questa attività sarà devoluto a favore del cantiere di restauro.

Elenco dei donatori in ordine alfabetico:

Corrado Askerz,Monica Benassi, Davide Benati,Azeglio Bertoni,Alfonso Borghi, Alessandro Bosoni, Marco Cagnolati, Ivan Cantoni, Massimo Canuti, Coopsette, Rossano Cortellazzi, Renzo Dall’Asta, Saletta Galaverni, Sara Giuberti, Henri Guatteri, Marino Iotti, Hicari Miyata, Maria Luisa Montanari, Marco Pinna, Michele Sassi, Ida Tentolini, Elena Viappiani, Gianfranco Zanafredi, Gianna Zanafredi.

in allegato la locandina

(fonte: ufficio stampa Kaiti)

 

Un’immagine del giovane povigliese scelta tra le oltre 8 mila fotografie pubblicate -

Poviglio, 2 dicembre 2013 -

Wiki loves monuments: c'è anche un povigliese, il fotografo e architetto Matteo Colla, tra i primi dieci fotografi italiani autori delle migliori immagini partecipanti alla seconda edizione del concorso fotografico, che valorizza il patrimonio culturale del Belpaese su Wikipedia.

Colla, classificatosi settimo con una fotografia della volta della navata principale del Cimitero monumentale di Poviglio, è infatti uno dei dieci vincitori premiati lo scorso sabato 23 novembre presso la libreria Hoepli di Milano. Quest'anno sono stati ben 537 i fotografi partecipanti, per un totale di 8082 foto raffiguranti monumenti, edifici, dettagli artistici del patrimonio culturale nazionale, dall'architettura al paesaggio, all'archeologia industriale e non solo, caricate su WikiCommons e disponibili in formato CC-BY-SA. A scegliere i vincitori una giuria di professionisti presieduta da George Tatge, ex dirigente tecnico-fotografico dello storico Museo Fratelli Alinari di Firenze, e gli esperti wikipediani Niccolò Caranti e Giovanni Dall'Orto.

L'immagine premiata rientra nel progetto sviluppato da Matteo Colla insieme a Adriano Artoni “Passato Prossimo: architetture e paesaggi nel territorio Povigliese”, uno sguardo a 360 gradi sulle emergenze artistiche e architettoniche povigliesi. Il lavoro, presentato in occasione della Fiera d'autunno 2011, si articola in una ricca collezioni di immagini, ben 150, raffiguranti i luoghi di culto, i casini e le corti rurali, i villini Urbani, i giardini e i luoghi atti alla trasformazione e conservazione dei prodotti dell'economia locale.

«Sono molto contento che la giuria abbia selezionato una mia fotografia e ancora di più che sia stata quella della volta della chiesa monumentale del cimitero di Poviglio» spiega Colla «perché è molto simbolica e rappresentativa di tutta la ricerca sul nostro patrimonio architettonico e culturale. Attraverso queste immagini vorremmo suggerire una visione che va al di là dell’aspetto descrittivo del soggetto e stimolare la curiosità, la fantasia e la voglia di riscoprire queste nostre bellezze locali».

«Siamo molto orgogliosi del risultato raggiunto dal nostro concittadino Matteo Colla» è il commento del sindaco Giammaria Manghi e dell’assessore alla Cultura Filippo Ferrari, «che ringraziamo ancora una volta per l’ottimo lavoro realizzato sul patrimonio culturale povigliese e l’opportunità di far conoscere, anche al di fuori della nostra provincia, la ricchezza del nostro territorio».

Tutte le immagini partecipanti al concorso sono disponibili in rete con licenza di Creative Commons: le dieci foto vincitrici, compresa quella di Matteo Colla, prenderanno parte, insieme a quelle delle altre cinquanta nazioni partecipanti, alla fase finale del concorso in ambito internazionale.

(Fonte: ufficio stampa Kaiti)

 

 Sarà inaugurata giovedì 5 dicembre alle 18, nella sede del Museo Civico di Storia Naturale in via Scalabrini 107, la mostra “La garzaia racconta, vita e tradizioni del Po a Piacenza”, promossa dal Consorzio di Bonifica cittadino e curata dal critico e storico dell’arte Marco Senaldi con il coordinatore scientifico del Museo, Carlo Francou.

Piacenza, 2 dicembre 2013 -

Tra le immagini d’epoca dell’Archivio Croce – con fotografie di Gianni Croce, dei Fratelli Manzotti e di Giulio Milani – spiccherà la grande installazione lignea di Romano Bertuzzi, che ha intitolato questa sua scultura “La garzaia”: alta oltre sei metri, la struttura lignea trae ispirazione dagli alberi in cui si annidano, lungo le rive del Po, diverse specie di uccelli, la cui “coabitazione” viene tradotta dall’autore nel linguaggio dell’arte contemporanea.

La mostra, il cui allestimento è stato curato dallo Studio&Tre, resterà allestita sino all’8 febbraio prossimo e sarà visitabile negli orari di apertura del Museo: martedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.30; giovedì, sabato e domenica, oltre al mattino, anche dalle 15 alle 18.

Per ulteriori informazioni, si può contattare il numero 0523.334980 nonché, per esigenze didattiche, lo 0523-337745: la mostra ha infatti un valore formativo di testimonianza del passato, incentrandosi sul rapporto tra acqua, uomo e natura che è al centro dell’attività del Consorzio di Bonifica di Piacenza.

Il servizio fotografico dell’inaugurazione sarà a cura di Carlo Pagani.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 



Ferruccio de Bortoli: "oggi celebriamo l'estetica della parola"

di LGC - Parma, 2 Dicembre 2013 --

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Il Teatro Regio, gremito come alle prime verdiane è stato, per due giorni, il palcoscenico delle celebrazioni bodoniane. Organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani Editori in collaborazione con la Fondazione Cariparma, nelle due giorni del Teatro Regio si è discusso sulla grandezza del Bodoni e, in conclusione, si è registrata la sua grande attualità anche e forse soprattutto, verrebbe da dire, nell'era dell'informazione digitale.

 

Ferruccio de Bortoli

Ne è assolutamente convinto Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, secondo il quale da Bodoni occorre trarre l'insegnamento dell'estetica e "oggi celebriamo l'estetica della parola". L'avvento dell'informazione digitale non potrà soppiantare i giornali in quanto il lettore "ha un rapporto intimo e privato, sottolinea De Bortoli, con il giornale. Ama sfogliare il proprio giornale ". Questo rapporto "fisico" con il quotidiano deve esaltare la funzione grafica della notizia secondo un classifica di "senso". "Qualcosa di piacevole e ordinato che è uno degli obiettivi del nostro lavoro". E i lettori, a dire di De Bortoli, lo hanno capito e spesso ne suggeriscono loro stessi i cambiamenti. Dal suo privilegiato punto di osservazione, ha notato come il lettore non ami la spettacolarità ma al contrario apprezzi una veste di sobrietà dove la "grafica non esonda, che non schiaccia la parola ma che abbia un rapporto armonico con gli altri strumenti della comunicazione".

Venendo nello specifico a trattare del web, è opinione di Ferruccio De Bortoli occorra avere rispetto della rete e "del pubblico della rete che, in qualche modo esercita una funzione di controllo sugli organi di informazione." Occorre però avere anche il coraggio di andare controcorrente per proporre una informazione il più trasparente possibile cercando di rispondere a tutti. Con l'avvento del digitale il lettore si è trasformato anche in giornalista e spesso "anche in ottimo giornalista". Il rischio però genera qualche inconveniente e alle volte "occorre avere il coraggio di andare contro l'onda. Non sempre la rete rappresenta la mediana della popolazione. Allora il giornalista non deve farsi troppo influenza, ma tenerne senz'altro conto. Se un giornale svolge una buona funzione a volte le informazioni utili sono anche quelle sgradite. Quando non c'è trasparenza non c'è giustizia. quindi credo che occorra mantenere la propria autonomia." Questo è il nuovo mondo, conclude il direttore del Corriere della Sera perché le "reti sono sempre più aperte, non ci sono più gradini ma si corre anche il rischio che non si trovi più il confine tra ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è effimero e quello che è sostanziale, quello che è lecito e quello che è illecito".


Matteo Montan AD Gazzetta di Parma


La mattinata era iniziata con Matteo Montan, amministratore delegato di Gazzetta di Parma da sette mesi il quale, partendo dalla sua esperienza in "Buongiorno" intende trasferire "a questo settore che negli ultimi anni è in evidente difficoltà quello che ho imparato in questi anni." Montan, che come lui stesso afferma "viene da una famiglia di giornalisti", motiva la scelta di fare il suo ritorno al giornale più antico d'Italia che nasce dalla constatazione che proprio "nella provincia risieda un potenziale di innovazione straordinario."

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E' stata poi la volta del Direttore della Gazzetta di Parma, Giuliano Molossi, il quale prima del suo intervento concentrato prevalentemente su Bodoni e il suo rapporto con la "Gazzetta di Parma" ha voluto ricordare il Professor Carlo Gabbi, recentemente scomparso, presidente della Fondazione Cariparma che ha contribuito alla iniziativa odierna promossa dall'Osservatorio permanente Giovani Editori.

Molto probabilmente - sottolinea il direttore del quotidiano locale - Bodoni non sarebbe diventato il più grande tipografo se non fosse stato a Parma. Giuliano Molossi nella escursione storica del tempo rileva come Parma esprimesse i migliori architetti, artisti e cuochi. "Bodoni non è stato solo un maestro dell'arte tipografica ma un geniale innovatore. Era un perfezionista per amore del bello. Curava tutti i particolari per la passione straordinaria del proprio lavoro."

In conclusione "bodoniano" oggi è sinonimo di bello, elegante, misurato in una amalgama perfetta. Ed il migliore interprete moderno del genio tipografico - secondo Molossi - è Franco Maria Ricci il quale iniziò la propria avventura proprio con la ristampa del manuale di Bodoni raccogliendo, da subito, un grande successo internazionale.

 

Bodoni

 

Si è aggiudicato l'Africa-Italy Excellence Awards come miglior evento africano dell'anno 2013 il Festival Ottobre Africano, quest'anno alla undicesima edizione con un programma intitolato "Dall'Incontro la Cultura" che si è svolto dal 6 al 27 ottobre. Madrina d'eccezione: la cantante Fiorella Mannoia -
 
Parma, 2 dicembre 2013 -

Nato a Parma su iniziativa dell'Associazione di promozione sociale "Le Réseau", creata per favorire la reciproca conoscenza, la collaborazione fra immigrati ed italiani e la convivenza fondata su rispetto, comunicazione e scambio culturale, Ottobre Africano quest'anno, pur in continuità con le edizioni precedenti, ha avuto la grande capacità e forza di trasformarsi in un festival delle culture e delle sinergie, itinerante e multidisciplinare, ramificandosi, oltre che a Parma, a Reggio Emilia, Milano e Roma con un denso programma di cinema, conferenze, letteratura, mostre, moda e musica.

A ricevere il Premio, sabato 30 novembre presso l'Auditorium della Camera di Commercio di Brescia, il direttore artistico del Festival Cleophas Adrien Dioma, alla presenza degli ambasciatori del Ghana, Mozambico e Sudafrica. L'evento, promosso da Divino Event Organization, ha avuto come padrino lo scrittore Kossi Komla-Ebri.

Il Festival ha inaugurato quest'anno un nuovo ciclo, in corrispondenza al bisogno sempre più forte di contribuire all'emergere di una nuova visione dell'immigrazione e dell'Africa. L'edizione 2013, in completa assonanza con il dibattito sulla nuova legge sulla cittadinanza e le linee politiche del Ministro Cécile Kashetu Kyenge, che ha dato il patrocinio del Ministero all'iniziativa, ha messo l'accento sull'importanza dell'approccio culturale all'immigrazione.

Il Festival Ottobre Africano è stato possibile grazie al patrocinio del Ministero per l'Integrazione e dell'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Comune di Roma - Assessorato alla Cultura, creatività e promozione artistica - e dell'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM); al sostegno della Camera di Commercio di Roma, della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Parma e dell'Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio (ACRI) e Fondazioni4Africa, della Legacoopsociali e dello sponsor RIA Italia srl; alla collaborazione con il Festival Internazionale di Ferrara, l'Istituto Francese di Roma, la CNA Roma, la CNA World, la REDANI (Rete della Diaspora Africana Nera in Italia), la Casa delle Letterature di Roma, l'ONG CIPSI, l'Officina GRIOT e numerose associazioni di comunità e di artisti internazionali come Destination West Africa.

www.ottobreafricano.org - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Nazionale leStaffette)
Ventisei concerti, 14 cori piacentini e mille coristi impegnati nella rassegna "Mille Voci per Natale" -
 
Piacenza, 29 novembre 2013 -
 
Sono questi i numeri della prima edizione dell'iniziativa promossa dalla delegazione provinciale Aerco (Associazione emiliano romagnola cori) con il patrocinio della Provincia di Piacenza.

I concerti, che vedranno protagonisti anche alcuni cori extra-provinciali, saranno dislocati in tutto il territorio piacentino dal primo dicembre fino al 6 gennaio 2014.

"La rassegna - ha detto l'assessore provinciale alla Cultura e all'identità popolare Maurizio Parma - rappresenta una via importante per la promozione di un patrimonio fondamentale come quello delle tradizioni popolari". "Piacenza – ha sottolineato Edoardo Mazzoni, delegato Aerco per la provincia di Piacenza – conta 16 gruppi associati ed è una delle province più attive dell'Emilia Romagna".
 
In allegato la locandina

IL PROGRAMMA

1 dicembre – Piacenza – ore 20:45 Collegio Alberoni Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

8 dicembre – Villò di Vigolzone – ore 21 chiesa parrocchiale – Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

14 dicembre – Mucinasso Piacenza - ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum San Giorgio

14 dicembre – Carpaneto – ore 21 chiesa parrocchiale – coro San Fermo di Carpaneto

15 dicembre – Castell'Arquato – ore 16 chiesa parrocchiale – Corale città di Fiorenzuola

15 dicembre – Gropparello – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Cai Piacenza

15 dicembre – Casaliggio di Gragnano – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Le Ferriere di Ferriere

17 dicembre – Piacenza – ore 21 sede Cai Cavallerizza – coro Cai Piacenza e coro Gerberto di Bobbio

20 dicembre – Vigolo Marchese di Castell'Arquato – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Gerberto di Bobbio

20 dicembre – Ponte dell'Olio - ore 21 chiesa San Giacomo – coro Montenero, coro 3 note sopra il cielo, coro parrocchiale Ponte dell'Olio e Riva

20 dicembre – Quarto di Gossolengo – ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum di San Giorgio, Corpo bandistico di Gossolengo

21 dicembre Montereggio di farini – ore 18 chiesa parrocchiale - Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

21 dicembre – Cortemaggiore – ore 21 basilica Santa Maria delle Grazie – corale Cortemaggiore e corpo bandistico La Magiostrina di Cortemaggiore

21 dicembre – Farini – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Ana Valnure Bettola

21 dicembre – Lugagnano – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

22 dicembre – Farini – ore 16 Casa protetta – coro Le Ferriere di Ferriere

22 dicembre San Giorgio – ore 17 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum San Giorgio e corpo bandistico di Gossolengo

22 dicembre Fiorenzuola – ore 20,30 Auditorium Chiesa Scalabrini – coro Folk di Fiorenzuola e gruppo corale I Musici di Fidenza

22 dicembre Podenzano – ore 21 chiesa parrocchiale – Schola Cantorum Podenzano, Voci bianche di Podenzano, coro In Canto Libero di Piacenza, Corpo bandistico Pontolliese

26 dicembre Bobbio – ore 21 Cattedrale – coro Gerberto di Bobbio e coro città di Soave

28 dicembre – Vezzolacca di Vernasca – ore 21 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

29 dicembre Ferriere – ore 16 chiesa parrocchiale – coro Le Ferriere di Ferriere

5 gennaio – Piacenza – ore 21 chiesa di Santa Brigida - Gruppo Gospel New Sisters di Podenzano

6 gennaio – Rustigazzo di Lugagnano – ore 14,30 chiesa parrocchiale – coro Montegiogo di Lugagnano

6 gennaio – Bobbio – ore 15,30 Largo Rio Grande – coro Gerberto Bobbio

6 gennaio Piacenza – ore 16,30 chiesa di Sant'Antonino – coro Voci Bianche del coro Farnesiano, coro giovanile Farnesiano, coro Polifonico Farnesiano

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)
Tre giorni di performance artistiche itineranti nell' Oltretorrente tra i negozi chiusi dalla crisi -
 
Parma, 27 novembre 2013 -
 
L' esperienza desolante dei negozi chiusi per colpa della crisi economica è una vetrina sulla realtà, che fa male ai cittadini e alla città, simboleggiano lo scenario della crisi; la triste evidenza di come la recessione economica possa trasformare il cuore della polis in un posto freddo, svuotato della propria realtà cittadina. Ad animare l' Oltretorrente sarà un "Walk show", una passeggiata nomade con l' ausilio di radio, smartphone e tablet, in un'esplorazione con soluzioni di performing media, che si snoderà fra i negozi di Via Bixio, arteria essenziale dello storico quartiere, tra le più duramente colpite da questo fenomeno di desertificazione commerciale. Il teatro, grazie al progetto «S-chiusi», diviene promotore di un intervento che può alimentare il risveglio esistente di nuove forme di cittadinanza e partecipazione. Un invito a visitare i singoli negozi, in una passeggiata creativa che aiuti a superare quella che non deve diventare la rassegnata abitudine a un inarrestabile declino, in cui i cittadini - spettatori diventano protagonisti, grazie alla loro partecipazione.
Il 29 novembre dalle 17 alle 19.30, il 30 novembre e 1 dicembre dalle 16.30 alle 19.30 le performance teatrali restituiranno vita a spazi urbani dimenticati.
«S-chiusi» è un progetto promosso da Associazione Micro Macro, Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle Arti, Assessorati alla Cultura e alle Attività Produttive del Comune di Parma con il contributo di Fondazione Monte di Parma e Consorzio Gestione Centro Città con il patrocinio di Corso di laurea in servizio Sociale dell'Università di Parma in collaborazione con Confesercenti Parma e Unipol Assicurazioni.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito.
 
Informazioni tel 0521 992044, www.solaresdellearti.it/teatrodellebriciole, www.parmacultura.it.
 
(Fonte: Comune di Parma)
Pavullo nel Frignano, 27 novembre 2013 -
 
Significativo anniversario per un importante "service" permanente del LIONS CLUB "Pavullo e del Frignano", presieduto da Andrea Candeli.

Si è tenuta giovedì scorso, presso il Cinema-teatro W. Mac Mazzieri di Pavullo, la 50° edizione della consegna delle Borse di Studio a studenti meritevoli delle Scuole Medie Superiori del Frignano, con presente un folto pubblico, autorità civili e lionistiche.
Ecco gli studenti che, per i risultati ottenuti nello scorso anno scolastico, hanno meritato tale riconoscimento: Silvia Sorriva ("Immacolata" Palagano), Lorenzo Lamazzi e Darius Bielawa (G.Marconi Pavullo), Afaf Aourz, Clara Castellana, Michele Semeraro ("Cavazzi-Sorbelli" Pavullo), Sofia Venturelli (IAL Serramazzoni), Maria Vittoria Scaglioni (Sc. Media Serramazzoni), Sara Orsini (Sc. Media Lama Mocogno), Claudia Puccini (Scuola di ballo New Dance di Pavullo) e Flavio Borelli (diploma in chitarra classica all'Istituto "Vecchi-Tonelli" di Modena).

Nel 1963 il Club deliberò questo "service" per premiare i giovani che, con impegno e dedizione, si fossero messi in evidenza nei loro studi.

Da 50 anni, il Club rinnova l'incontro con gli studenti, i genitori e gli insegnanti.

 
(Fonte: Lions Club Pavullo e del Frignano)
Tra le foto finaliste del contest di Wikipedia, cinque ritraggono il patrimonio culturale della nostra Regione: secondo classificato il Cimitero di San Cataldo a Modena -
 
Modena, 26 novembre 2013 -
 
L' Emilia Romagna premiata a "Wiki loves Monument", il più grande contest di fotografia promosso da Wikipedia dedicato ai patrimoni architettonici locali, che ha visto aggiudicare alla nostra regione ben cinque scatti nelle prime dieci posizioni. Wikipedia, famosa associazione che promuove la diffusione della conoscenza libera, senza fini di lucro, ha coinvolto a livello nazionale l' adesione di 222 istituzioni, tra cui tutte le regioni. Un progetto che racchiude lo spirito della famosa associazione, raccogliendo immagini del patrimonio artistico locale per poi renderle alla collettività, su Wikipedia, con licenza aperta.
In Emilia Romagna sono stati coinvolti 49 comuni, 3 province e una nutrita serie di enti ed istituzioni locali. Una vastissima partecipazione di scatti che ha premiato questa iniziativa, soprattutto nell' Emilia Romagna. Sulle oltre 8.000 immagini pervenute al contest per questa edizione, la presenza emiliano-romagnola è stata di 527 partecipanti con 3.746 scatti fotografici. Un modo per promuovere il territorio che ben si allinea all' era digitale 2.0, dando la possibilità di valorizzare il territorio a cittadini e turisti capaci di immortalare la bellezza artistico culturale di un luogo - www.wikilovesmonuments.it/monumenti/lista-monumenti/Emilia-Romagna/.
Modena si è aggiudicata il secondo posto per lo scatto del Cimitero di San Cataldo, seguito dalla Rocca Sanvitale di Fontanellato (Parma) quarta classificata; settimo il Cimitero Urbano di Poviglio (Reggio), seguito da due immagini di Ferrara, il museo della cattedrale e il teatro Comunale. Tutte le immagini vincitrici prenderanno parte, insieme a quelle delle altre cinquanta nazioni partecipanti, alla fase finale del concorso in ambito internazionale.
 
 
(Fonte: Apt servizi)
Parma, 25 novembre 2013 -

In vista della scadenza della convenzione con il soggetto privato che gestisce le scuole dell'infanzia comunali della città di Parma, la Gilda degli Insegnanti suggerisce all'ente locale di attivarsi affinché le stesse scuole passino sotto la gestione organizzativa e tecnica del Ministero della Pubblica Istruzione, che come avviene per le altre scuole (comprese tantissime scuole dell'infanzia) le gestisce attraverso le sue articolazioni periferiche: Ufficio Scolastico Regionale ed Ambito Territoriale Scolastico (ex Provveditorato agli Studi). Esperienze che in questo territorio sono positive. Una soluzione di questo tipo sgraverebbe il Comune dagli oneri relativi al reclutamento ed al pagamento del personale: se le scuole dell'infanzia comunali divenissero statali, verrebbero sicuramente associate ciascuna agli Istituti Comprensivi (e in qualche caso alla Direzione Didattica), già presenti sul territorio creando quella sinergia tra diversi ordini di scuola, asse portante della continuità didattica. Inoltre il tutto verrebbe legato al sistema nazionale dell'Istruzione e i docenti verrebbero reclutati dai ruoli statali, con le graduatorie già esistenti ed inquadrati secondo le regole certe del Contratto Collettivo del comparto scuola, che è quello proprio degli insegnanti, e non in base ad altri criteri normativi che addirittura non prevedono nemmeno l'interlocuzione con le rappresentanze professionali/sindacali dei docenti, ma con quelle del personale degli enti locali. Precisa Salvatore Pizzo – coordinatore provinciale della Gilda – Unams - "Cambiando questo stato di cose, al Comune resterebbe la manutenzione degli immobili, la fornitura delle suppellettili, ivi compresi i riscaldamenti, e l'appalto del servizio mensa".
 
(Fonte: ufficio stampa Gilda Unams Parma)
Cultura, arte e 'saper fare' italiano, spiegati ai giovani da grandi nomi dell'imprenditoria, del design e dell'informazione al Teatro Regio, di Parma il 29 e 30 Novembre 2013 -
 
Parma, 25 novembre 2013 -

Tra storia e modernità. Una sorta di passeggiata a cavallo di due secoli, per trovare le origini dell'eccellenza italiana e capire quanto - su arte, ingegno, idee e scoperte - si possa ancora costruire il futuro.

L'Osservatorio Permanente Giovani – Editori e Fondazione Cariparma presentano i protagonisti del convegno "Il Segno italiano: moderno per tradizione" che si terrà a Parma, nella splendida cornice del Teatro Regio, Venerdì 29 e Sabato 30 Novembre.

Una due giorni di incontri promossa in occasione della celebrazione del 200° anniversario dalla morte del grande stampatore, editore, disegnatore, incisore e designer di font tipografici Giambattista Bodoni (Saluzzo 26 Febbraio 1740 – Parma 30 Novembre 1813).

Un programma di altissimo livello con ospiti nazionali ed internazionali del mondo dell'impresa, dell'informazione e del design.

Tra tutti il Vice Presidente ed ex direttore del The Washington Post Marcus Brauchli,

quotidiano da sempre simbolo della democrazia nel mondo, la cui testata è rappresentata da un carattere Bodoni che ha preso il nome nel campo tipografico di "Postoni". Brauchli parlerà della storica svolta grafica, digitale e organizzativa sotto la sua direzione.

Sarà una video intervista, da parte del Corrispondente de La Stampa Maurizio Molinari, invece ad aprire i lavori del primo giorno di convegno. Protagonista, il famoso architetto e designer mondiale Massimo Vignelli, che parlerà della figura di Bodoni tracciando un ponte immaginario tra la figura di Bodoni ed il suo segno ai giorni nostri.

Segno che ha rappresentato una delle prime forme di eccellenze: una sorta di antesignano del Made in Italy attuale. A parlare di questo tema interverrà Paolo Barilla Vice Presidente dell'omonimo gruppo emblema di uno dei più importanti aspetti dell'italian-style nel mondo: il cibo. Al suo fianco una giovane designer Marta Bernstein.

Chiuderà i lavori della prima giornata appunto Marcus Brauchli intervistato dal Vice Direttore de La Stampa Massimo Gramellini.

Il secondo giorno a parlare del legame tra Bodoni, Parma e i giornali saranno prima l'Amministratore Delegato della Gazzetta di Parma Matteo Montan e poi il suo direttore Giuliano Molossi.

A seguire, l'intervista a Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, uno dei più autorevoli quotidiani italiani, che parlerà dell'importanza dell'informazione di qualità.

Sarà infine il direttore Generale della Rai Luigi Gubitosi a chiudere il convegno parlando di come il servizio pubblico grazie al suo ruolo e attraverso le sue reti televisive possa aiutare a far conoscere sia in Italia che all'estero il segno e le eccellenze del nostro Paese.

Gianbattista Bodoni, nel duecentesimo anniversario dalla scomparsa, sarà il filo conduttore del convegno. Una figura, quella dello stampatore per eccellenza, che continua ancora oggi a lasciare la sua impronta nel segno della modernità. Un esempio di come l'Italia sia stata, in passato, culla della cultura e del saper fare. Ma, anche, di come questi elementi possano rappresentare - oggi più che mai, in un periodo di crisi e sfiducia - solide fondamenta dalle quali ripartire.

Il convegno, che si inserisce nel contesto delle celebrazioni bodoniane, è stato fortemente voluto dallo scomparso Presidente della Fondazione Cariparma Carlo Gabbi e portato avanti con la stessa volontà e orgoglio dal suo successore Paolo Andrei. Una manifestazione che rappresenta per Parma un vero e proprio evento di altissimo livello, che farà assumere alla città emiliana, per due giorni, il ruolo di capitale internazionale della cultura.

Come sempre i protagonisti della manifestazione saranno soprattutto gli studenti, oltre 450 provenienti da tutta Italia, che partecipano al progetto "Il Quotidiano in Classe" promosso dall'Osservatorio Permanente Giovani – Editori.

Per gli studenti sarà un'opportunità unica. Un'occasione dove avranno modo di dialogare a tu per tu con i diretti protagonisti del convegno. Per loro una vera e propria iniezione di fiducia per ripartire di slancio nella costruzione di un Paese che, oggi più che mai, conta sulle nuove generazioni.

A condurre la due giorni di lavori sarà l'editorialista del Corriere della Sera Dario Di Vico.

(Fonte: Ufficio Stampa Osservatorio Permanente Giovani – Editori)


Reggio Emilia, 20 novembre 2013 -

Battesimo ufficiale oggi pomeriggio a Palazzo Allende per il progetto di educazione alla legalità nelle scuole. La presidente Masini agli studenti: "La freschezza delle vostre idee e il vostro impegno potranno cambiare tante cose" -

"Vi diamo il benvenuto in questo luogo, dove si lavora anche per affermare la cultura della legalità". Con queste parole la presidente della Provincia Sonia Masini ha aperto il suo saluto ai giovani riuniti oggi pomeriggio a palazzo Allende per l'incontro di inizio del progetto didattico nelle scuole superiori "I talent i per la legalità democratica".

"Molto è stato fatto, ma tanto resta da fare in un Paese, dove l'illegalità pare allargare il proprio raggio d'azione – ha aggiunto la Presidente - Dobbiamo mettere in campo una "resistenza", tutti, adulti e ragazzi. Anche dal fronte del giornalismo si può e si deve combattere la mafia, denunciando e informando. A Reggio Emilia in questi anni sono nati tanti gruppi per contrastare le infiltrazioni mafiose. Sono convinta che con la freschezza delle vostre idee e del vostro impegno si potranno cambiare tante cose".

Rosa Frammartino, curatrice del progetto, ha quindi ringraziato "la Provincia per la sensibilità che ha dimostrato e che ci ha consentito di portare avanti questo percorso sulla cultura della legalità".

"Mi piace ricordare oggi che in questa città nulla e più come prima, sono sette anni che lavoriamo a questo progetto – ha proseguito - e negli ultimi quattro abbiamo lavorato in modo strutturato e riconoscibile, coinvolgendo 10 scuole. Grazie anche agli insegnanti, alle scuole che hanno aderito al percorso educativo. C'è sempre più interesse a capire e a leggere con i propri occhi il contesto sociale in cui viviamo".

Il progetto vedrà quest'anno, oltre alla partecipazione di numerosi esperti, due novità significative: un corso di teatro civile contro le mafie in sei lezioni, "Fuori dal silenzio", organizzato in collaborazione con Alessandro Gallo di Caracò, e un laboratorio di giornalismo d'inchiesta "Sulle tracce della notizia", sempre in sei lezioni, in collaborazione con i ragazzi di Cortocircuito.

"Il teatro di impegno civile – ha spiegato Alessandro Gallo, nella presentazione del laboratorio "Fuori dal silenzio" – è un fenomeno che nasce negli anni '90 per denunciare e raccontare cosa succede in questo paese. Da allora questa ondata non si è mai fermata, pur con tutte le difficoltà. Il teatro di impegno civile è uno strumento che cambia la vita ai ragazzi. Il tema su cui lavoreremo è quel lo del la maf ia e del l'antimafia. Insieme individueremo chi ha denunciato le mafie, racconteremo la storia dei testimoni di giust izia".

"Il laboratorio di giornalismo – ha spiegato Elia Minari di Cortocircuito - nasce dal bisogno di rispondere a una crisi del giornalismo, legata, spesso, anche alla mancanza di tempo e quindi di approfondimento. Insieme cercheremo di imparare a capire e interpretare documenti, le sentenze, usciremo anche a fare delle interviste. Il giornalismo di inchiesta spesso si occupa di temi sgraditi – ha aggiunto - quindi occorre essere disposti a correre qualche piccolo rischio. Si vanno a toccare poteri forti, occorre quindi essere consapevoli anche delle responsabilità che gravano sui giornalisti".
Agli interventi di presentazione è seguita la prima lezione del laboratorio di giornalismo con lo scrittore e giornalista Antonio Nicaso, che da anni collabora con la Provincia, con una relazione su "Le 5 W: la bussola del giornalista".

Al progetto nelle scuole "I talenti per la legalità democratica", che proseguirà nel corso di tutto l'anno scolastico, partecipano l'Associazione nazionale Test imoni di giustizia, l'Associazione "Giorgio Ambrosoli" di Milano, Solidaria Onlus di Palermo, Associazione Cortocircuito, Giovani reggiani contro le mafie, Caracò Bologna, Comitato Addiopizzo junior e young (Palermo), Associazione "Padre Puglisi. Sì, ma verso dove?" di Palermo.
 
(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Reggio Emilia, 20 novembre 2013 -
 
Il progetto REpstep concede il bis: stamattina gli entusiastici racconti dei primi 80 ragazzi delle superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato in Spagna, Portogallo, Germania e Malta -
 
Gli 80 studenti delle classi quarte di 8 istituti superiori reggiani che, tra giugno e settembre, hanno svolto uno stage di formazione e tirocinio all'estero grazie a REpstep - uno dei tanti progetti realizzati in questi anni dalla Provincia di Reggio Emilia per favorire esperienze formative in Europa dei nostri giovani – hanno illustrato questa mattina gli esiti di 4 settimane che, per molti di loro, sono state davvero indimenticabili. Lo hanno fatto nell'Aula Magna dell'Università di Reggio Emilia alla presenza della presidente della Provincia Sonia Masini, dell'assessore all'Istruzione Ilenia Malavasi, della coordinatrice Loriana Paterlini e di Martino Soragni dell'Ufficio Relazioni internazionali, ma soprattutto degli alunni di altre 8 scuole reggiane che, la prossima estate, potranno a loro volta svolgere questi interessanti stage grazie al nuovo progetto che la Provincia si è visto approvare nell'ambito del Programma "Leonardo da Vinci".

La mattinata si è snodata velocemente attraverso i racconti dei gruppi di studenti di Motti, Pascal, Scaruffi-Levi-Tricolore e Zanelli di Reggio Emilia, Russel e Istituto professionale di Guastalla-Novellara, Gobetti di Scandiano e Cattaneo di Castelnovo Monti che – con 14 docenti che si sono succeduti nell'accompagnamento – hanno trascorso tra giugno e settembre 1 settimana di approfondimento linguistico e 3 di stage in azienda in Spagna (Cadice o La Coruna), Germania (Pforzheim), Malta (Gzira) o Portogallo (Viseu).

L'impegno della Provincia di Reggio Emilia a favore dei giovani reggiani (grazie anche al contributo di una importante rete di partner locali formata da Fondazione Manodori, Unindustria, Cna, Camera di commercio, Acer, Coldiretti, Confederazione italiana agricoltori, Comune di Reggio Emilia ed Europe Direct) è stato sottolineato dall'assessore all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi, che ha ricordato "gli oltre 200 studenti delle superiori che dal 2005 hanno visitato le istituzioni europee a Bruxelles grazie agli Open Days e gli oltre 100 laureati o diplomati che hanno pure svolto stage all'estero attraverso altri filoni del Programma Leonardo".

"Vedervi così felici per questa esperienza ci rende a nostra volta felici – ha detto la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini – Noi vogliamo farvi viaggiare, farvi conoscere nuove realtà, perché chi oggi non si muove, e non sa l'inglese e magari anche un'altra lingua straniera, è tagliato fuori: questo non significa svuotare Reggio e l'Italia dei nostri giovani, perché vogliamo che poi torniate portandoci il nuovo che incontrerete". Un concetto ripreso anche dalla vicepresidente provinciale della Cna, Jessica Giusti, mentre il professor Alfredo Cenini del Pascal e la dirigente del D'Arzo di Montecchio, Rosanna Rossi, hanno manifestato rispettivamente la soddisfazione di chi ha partecipato e di chi a breve vedrà i propri studenti partecipare a questi importanti esperienze formative all'estero. A chiudere la mattinata, l'intervento di Gonzalo Orodea Lopez, un giovane neo-laureato spagnolo che sta invece svolgendo uno stage alla Provincia di Reggio Emilia.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)
Parma, 20 novembre 2013
 
Il 2 dicembre 2013 all'Academia Barilla il corso gratuito tenuto dallo chef Giovanni Gandino a disposizione dei ristoranti di Parma e Provincia -
 
L'Arte di fare il Pane, uno dei più antichi mestieri, talento italiano da non dimenticare, ma anzi da tramandare di generazione in generazione. Una tipicità che non può mancare dalla tavola, a maggior ragione da quelle dei ristoranti.
Lunedì 2 dicembre 2013 lo Chef Giovanni Gandino, uno dei massimi esperti della panificazione italiana, sarà a disposizione dei ristoranti di Parma e Provincia per insegnare, illustrare e spiegare i segreti e le tecniche per fare il pane.
Un'iniziativa organizzata da Confesercenti Parma e Academia Barilla con il contributo di Unipol Assicurazioni per dare nuove idee e fornire servizi utili alle imprese del settore ristorazione.
Il corso è gratuito e rivolto a titolari di ristoranti, pizzerie, alimentari, cuochi, aiuto cuochi e anche ai bar che fanno ristorazione o che comunque vogliono saperne di più.
Dalle 14 nei laboratori dell'Academia Barilla si tratteranno diversi temi quali: i lieviti, il lievito madre, come autoprodurlo, l'abbinamento con i piatti, la carta dei pani e si potranno apprendere spunti interessanti per dare vita a nuove creazioni.
«In tempi di forte difficoltà economica, cerchiamo di dare il nostro contributo fornendo servizi che mirino a dare nuovo slancio alle imprese del territorio per migliorarne sempre di più l'offerta. E' con nuove idee che si possono illuminare i momenti più bui – dichiara Stefano Cantoni, responsabile ristorazione Confesercenti - inoltre il pane è un antico mestiere che non va dimenticato, ma anzi appreso e rivisitato per continuare ad essere partner ideale della cucina italiana».
Il corso è gratuito, si richiede di presentarsi in divisa con cappello e grembiule e al termine si potranno degustare le diverse creazioni. Verranno ammessi i partecipanti in ordine di arrivo delle prenotazioni via Fax al numero 0521 382638, o via mail mandando la propria adesione a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. specificando ditta, nome del ristorante, e nome e cognome dei collaboratori che parteciperanno, il tutto con firma e timbro dell'impresa.
 
In allegato la locandina la locandina
 
(Fonte: ufficio stampa Confesercenti)
Modena, 19 novembre 2013
 
Investire sulla formazione dei giovani per una maggiore diffusione della cultura dell'innovazione, in sinergia con Dipartimento di Comunicazione ed Economia dell'Ateneo di Modena e Reggio Emilia: Zenzero Comunicazione celebra i primi 5 anni di attività di Zenzero Lab, laboratorio che organizza seminari gratuiti per la crescita del business e del brand aziendale, istituendo in collaborazione con l'Università di Modena e Reggio Emilia il "Premio di Studio Zenzero Lab". Allo studente vincitore, selezionato attraverso una graduatoria di merito che prende in considerazione il miglior curriculum studiorum (cioè migliore media, maggior n° di lodi, maggior n° di crediti formativi acquisiti dagli studenti iscritti al primo anno di Laurea magistrale biennale in Pubblicità, Editoria e Creatività d'impresa oppure di Laurea magistrale biennale in Management e Comunicazione d'Impresa), sarà assegnata una borsa di studio del valore di € 2500 che gli consentirà di progettare e sviluppare un progetto di tesi di laurea nell'ambito del web marketing e di finanziare il percorso per realizzarlo. Un altro pensiero innovativo che Zenzero Comunicazione alimenta con un costante sguardo rivolto al futuro.

(Fonte: ufficio stampa Zenzero Comunicazione)
Martedì, 19 Novembre 2013 11:19

Reggio Emilia, "A cena con GRADE Onlus"

Reggio Emilia, 19 novembre 2013

Torna la tradizionale cena degli auguri del Gruppo Amici dell'Ematologia. Buona cucina e solidarietà all' Ente Fiera di Reggio Emilia -

Martedì 17 dicembre, il consueto appuntamento con l'iniziativa "A cena con GRADE", la tradizionale charity dinner per festeggiare il Natale insieme a GRADE Onlus.

Una cena degli auguri in perfetto clima natalizio, aperta a cittadini e aziende, per sostenere i progetti di ricerca e assistenza del Reparto di Ematologia dell'Arcispedale Santa Maria Nuova - IRCCS e per fare il punto sulla costruzione del CORE, il Centro Oncoematologico di Reggio Emilia.

Dopo il successo del 2012, che ha visto la partecipazione di 1.700 persone, il Gruppo Amici dell'Ematologia invita tutti alla cena degli auguri per proseguire insieme il cammino verso un nuovo traguardo nella raccolta fondi.

Per chi desidera segnarlo in agenda, l'evento è fissato per martedì 17 dicembre, dalle ore 19.30, presso il Padiglione D dell'Ente Fiera di Reggio Emilia (via Filangieri 15).

Per info e prenotazioni: GRADE Onlus Tel. 0522.296888 / 296623 - www.grade.it/natale-con-grade/

"A cena con GRADE" è un evento organizzato da GRADE Onlus, con il contributo di Acqua Ventasso, Cantina Albinea Canali, Cantina Sociale Puianello, Cantine Riunite, Carpineti da Vivere, Consorzio Parmigiano Reggiano, Convitto Corso, Dumas Allestimenti, Ferrarini Salumi, Forno Giroldi, Kaiti expansion, Melli, Nonna Lea, Pro Music, Reggiana Gourmet, Salumificio Gianferrari, Soncini Ricevimenti, Walvoil.

A cena con GRADE

Martedì 17 dicembre, ore 19.30

Padiglione D Ente Fiera di Reggio Emilia (via Filangieri 15)

Info e prenotazioni: GRADE Onlus Tel. 0522 296888 / 296623

(Fonte: Kaiti expansion)
Lunedì, 18 Novembre 2013 17:05

1963- 2013 Cinquant'anni di Borse di Studio



Lions Club di Pavullo e del Frignano. 1963- 2013 Cinquant'anni di Borse di Studio

Pavullo, 18 Novembre 2013 - -

Significativo anniversario per un importante "service" permanente del LIONS CLUB "Pavullo e del Frignano", presieduto da Andrea Candeli.

Giovedì 21 novembre si terrà, alle 20,30, presso il Cinema-teatro W. Mac Mazzieri di Pavullo, la 50° edizione della consegna delle Borse di Studio a studenti meritevoli delle Scuole Medie Superiori del Frignano.

Nel 1963 il Club deliberò questo "service" per premiare i giovani che, con impegno e dedizione, si fossero messi in evidenza nei loro studi.

Da 50 anni, il Club rinnova l'incontro con gli studenti, i genitori e gli insegnanti.

Negli ultimi anni, grazie al rilevante contributo della ditta INCO di Pavullo diretta dal nostro socio Lions Dott. Angelo Lami, le borse di studio sono aumentate e nel tempo si sono aggiunte quelle di "Giacomo Nardini" e "Cecilia Orlandi" a studenti delle Scuole Medie di Lama Mocogno e di Serramazzoni.

In questa importante ricorrenza sono state istituite due speciali borse di studio per la danza e la musica.

La serata al Cinema-teatro, con ospite d'onore David Riondino, è a ingresso gratuito per tutti i cittadini.

Didascalia foto: Borse di studio 2012

Da sinistra: il Magnifico Rettore Aldo Tomasi, Past President Lions Club Stefania Cargioli, uno studente premiato e il Dott. Angelo Lami.



L'appuntamento verterà sul tema "Sinergie fra pittura e musica" e sarà condotto dalla prof.ssa Tinterri. Il calendario di novembre e dicembre.

Poviglio 18 Novembre 2013 - -

Prosegue la collaborazione tra l'Amministrazione comunale e l'Università del Tempo libero. Si svolgerà martedì 19 novembre 2013 alle ore 15.00, presso la Biblioteca situata all'interno del Centro Culturale di via Parma, la conferenza "Sinergie fra pittura e musica". Un incontro dedicato al rapporto tra le due arti, illustrato dalla professoressa Vania Tinterri e organizzato dall'Università del Tempo Libero in collaborazione con il Comune – Assessorato alla Cultura.

La conferenza del 19 novembre rientra nell'ambito delle attività in programma per novembre 2013: conferenze, visite guidate e momenti informativi per approfondire la storia del territorio e numerosi altri temi della cultura, dall' attualità alla storia dell'arte e all'archeologia, passando di scienza naturali, religione e medicina.

L'Università del Tempo Libero è promossa dalla Parrocchia di Poviglio ed è attiva sul territorio da oltre dieci anni: le sue attività sono rivolte a cittadini e cittadine povigliesi, pensionati e non solo, che vogliano condividere opportunità culturali e ricreative.

Questo il programma dettagliato degli incontri in programma per i mesi di novembre e dicembre al martedì, dalle ore 15.00 alle 17.00:

- Martedì 19 novembre ore 15.00, "Sinergie fra pittura e musica". Prima parte. Relatrice: Prof.ssa Vania Tinterri;

- Martedì 26 novembre ore 15.00, "I Gonzaga a Poviglio". Relatrice: Prof.ssa Gabriella Barilli;

- Martedì 3 dicembre ore 15.00, "Patologie polmonari". Relatrice: Dott.ssa Anna Simonazzi;

- Martedì 10 dicembre a Reggio Emilia: visita guidata alla Collezione d'Arte Contemporanea Maramotti;

- Martedì 17 dicembre ore 15.00: Festa degli auguri per il S. Natale preceduta da un momento di riflessione e preghiera.

 

 

Maramotti collezione darte - sede foto anni 50 gde

Lunedì, 18 Novembre 2013 15:45

Abbattere la Crisi con La Cultura!

Tra le tante, dolorose conseguenze della crisi – specie per chi ha perso o non ha un lavoro – c'è sicuramente anche la rinuncia allo svago e alla cultura. Un aiuto importante arriva però dalla Provincia di Reggio Emilia e dalla Fondazione I Teatri che, insieme, hanno promosso un progetto finalizzato a incentivare la fruizione culturale da parte di chi sta vivendo momenti di forte difficoltà: perché anche attraverso la cultura si favorisce la coesione sociale.

Reggio Emilia 18 novembre 2013 - Da domani, martedì 19 novembre, al Centro per l'impiego di Reggio Emilia gestito dalla Provincia in via Premuda 40, ben 1.000 reggiani che hanno perso o non hanno un lavoro (ma anche cassintegrati o persone in mobilità o con contratto di solidarietà) - se residenti o domiciliati nella nostra provincia – potranno infatti richiedere un voucher che consentirà loro di ottenere un biglietto a prezzo agevolato (10 euro) per uno dei 120 spettacoli in programma nella stagione 2013/2014 de I Teatri: dalla prosa alla lirica, dai concerti alla danza, all'operetta.

"L'arte, nelle sue varie forme espressive, rappresenta una grande opportunità per mantenere la vivacità culturale e intellettuale di una comunità. L'arte promuove e sviluppa la coscienza critica, l'arte è luogo della memoria, è stimolo alla creatività, è l'occasione per riflettere sul passato, sul presente e sul futuro, ecco perché è importante che diventi sempre di più un fatto quotidiano, fruibile dal maggior numero possibile di persone – spiega la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - Qualcuno sostiene che con la cultura non si mangi: è un errore, perché solo ripartendo da quello che abbiamo e che ci rende unici al mondo potremo tornare a crescere. La cultura produce pensiero, identità, cittadinanza. Per questo renderla accessibile, specie a coloro che a causa della crisi economica oggi non possono permettersi un biglietto a teatro, è un dovere per le istituzioni".

"E' nelle finalità della Fondazione I Teatri promuovere e diffondere lo spettacolo dal vivo, soprattutto nei confronti di persone che, temporaneamente o permanentemente, vivono condizioni di disagio. L'iniziativa dei mille biglietti a dieci euro prova ad avvicinare al teatro le persone che in questo particolare momento possono trovare proprio a teatro ragioni e stimoli per affrontare la situazione ", aggiunge il direttore generale della Fondazione I Teatri Giuseppe Gherpelli.

Come funziona. Per ottenere uno dei 1.000 biglietti a disposizione dei reggiani in difficoltà lavorativa, basterà presentarsi al Centro per l'impiego che erogherà immediatamente un voucher nominativo che potrà poi essere scambiato, entro 30 giorni, alla biglietteria dei Teatri dietro presentazione di un documento d'identità e a fronte del pagamento del prezzo agevolato di 10 euro. Sempre alla biglietteria dei Teatri potrà inoltre essere effettuata la scelta dello spettacolo, in base ai posti messi a disposizione e rimasti effettivamente disponibili al momento della conversione del voucher.

Ovviamente, per consentire al maggior numero di disoccupati di sfruttare il beneficio, è previsto che ogni persona possa richiedere un solo biglietto.

Lo Sportello Progetto di promozione culturale sarà operativo al Centro per l'impiego di Reggio Emilia in via Premuda 40 (3° piano) tutti i martedì pomeriggio dalle 15 alle 17 e il giovedì mattina dalle 8,45 alle 12,45. Per informazioni è possibile telefonare al numero 0522.700811 oppure inviare un e-mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
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