Il Collegio italiano di osteopatia http://www.scuolaosteopatia.it nasce dall’idea di due osteopati di parma, che nel 1994 fondano, con il supporto di alcuni Docenti della Facolta’ di Medicina e Chirurgia dell’Universita’ degli Studi di Parma, la Scuola di osteopatia. Sede storica dell’attivita’ didattica e’ Bologna, dove si svolge il corso Part Time che costituisce la grande esperienza professionale sviluppatasi attraverso quasi un ventennio.

Dal 2011, a Parma, e’ attivo anche il corso con formula Full Time, che rappresenta l’ampliamento dell’offerta formativa, proiettata verso una sempre maggiore affermazione della professione osteopatica in italia.

Con la collaborazione di Franco Guolo, Direttore Didattico dal 2003, e di un team di Docenti altamente qualificati, C.I.O. si impegna a mantenere ed implementare l’altissimo standard qualitativo nella formazione in Osteopatia, senza mai tralasciare l’importanza del valore umano che da sempre lo contraddistingue. L’obiettivo dei corsi è quello di formare Osteopati professionisti che possano inserirsi con competenza e sicurezza nel mondo del lavoro. Lo Studente del corso di osteopatia deve quindi affinare la sensibilità palpatoria, attraverso il perfezionamento dell’abilità manuale ma anche acquisire approfondite conoscenze e competenze in ambito biomedico, biomeccanico, biochimico e fisiologico.

E’ inoltre  necessaria l’acquisizione di nozioni di fisiopatologia, clinica medica, radiologia e farmacologia.

Il percorso formativo è volto a fornire allo Studente solide basi scientifiche e preparazione metodologico-culturale e tecnica di alto livello.

Elemento fondamentale per l’efficacia della didattica è l’insegnamento affidato a Docenti esperti e selezionati. I corsi delle materie scientifiche e biomediche sono tenuti da Docenti universitari, medici specialisti e altri professionisti.

Le materie osteopatiche vengono insegnate da Osteopati membri del Registro degli Osteopati d’Italia (R.O.I.). Il percorso formativo in Osteopatia può essere strutturato con formula Full Time o Part Time, a seconda del titolo di studio richiesto per l’ammissione. In entrambi i casi, al completamento degli studi, si consegue il Diploma di Osteopatia (D.O.) riconosciuto dal R.O.I. (Registro degli Osteopati d’Italia).

Le classi sono composte da un numero limitato di partecipanti, che permette di monitorare e supportare individualmente gli allievi nel loro percorso di studi. Al primo anno di corso, il numero massimo di Studenti ammessi è di 30 per il Corso Full Time e di 50 per il Corso Part Time. Gli Studenti hanno a disposizione numerosi strumenti che facilitano l’apprendimento e lo studio individuale. Ciascuna aula è dotata di videoproiettore e di un lettino per la pratica ogni due allievi. Per le lezioni sono disponibili modelli anatomici di dimensioni reali dello scheletro e dei visceri. È presente una biblioteca, che comprende importanti pubblicazioni in ambito scientifico e osteopatico, che possono essere consultate in loco o prese in prestito.

Presso la sede di Parma è disponibile anche la connessione wi-fi free alla rete internet. Altro strumento fondamentale è la Web Library, spazio on-line riservato agli iscritti al corso, dove viene messo a disposizione il materiale didattico rilasciato dai Docenti e dove sono reperibili tutte le comunicazioni relative allo svolgimento dell’anno formativo, che garantiscono un completo e comodo accesso alle informazioni.

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia part time

Qui tutte le informazioni per il corso osteopatia full time

Per maggiori informazioni:

CIO s.r.l. Collegio Italiano di Osteopatia

Sede Legale: Via Borsari, 18/a - 43126 Parma

Tel + 39 0521 771190 - Fax + 39 0521 799446 –

Mobile + 39 340 0614437

E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Schedature delle opinioni sindacali a Parma: ringraziamo i parlamentati Maestri e Pagliari ma dai dirigenti del Pd ci aspettiamo interventi più pratici. Un esercizio di “potere”.

Parma 1 Marzo 2014 -- 

 

Nel 45° giorno di sospensione delle più elementari libertà sindacali a Parma e nel Parmense, apprendiamo che oltre all’On. Patrizia Maestri anche il Sen. Giorgio Pagliari, ha presentato un’interrogazione relativa alla ormai nota vicenda delle “schedature sindacali”. I dipendenti statali, solo in provincia di Parma (!!!) per potersi cancellare o iscriversi ad un sindacato devono chiedere la controfirma della modulistica al loro capoufficio oppure usare la pec dell’ufficio.  La Gilda degli Insegnanti (Federazione Gilda Unams) pur prendendo atto della buona volontà dei due parlamentari, rivendica dai dirigenti locali e regionali partiti di governo, tra cui anche il Pd a cui appartengono il senatore e la deputata, di intervenire in maniera diretta sui funzionari, ovvero disporre per volontà politica il cambiamento della “disposizione” del 15 gennaio scorso emessa dal Ministero dell’Economia, incredibilmente e senza spiegazioni o riferimenti normativi, solo per il Parmense. Il potere di indicazione e di decisione politica fino a prova contraria ce l’hanno i partiti di maggioranza, pretendiamo dai responsabili del Pd, Nuovo Centro Destra, Udc, Scelta Civica e Popolari per l’Italia, una telefonata al burocrate di turno affinché provveda e si inchini alla volontà politica (sperando che essa esista per davvero). I cittadini non hanno votato i burocrati, se poi siamo nella dittatura dei travet che gestiscono gli uffici, verso i quali i referenti politici territoriali non hanno voce in capitolo, noi confermiamo la volontà di votare e far votare scheda nulla alle prossime europee ed amministrative. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: “Abbiamo chiesto un appuntamento ai responsabili dei partiti, per adesso nulla sappiamo, se la situazione non cambia tra pochi giorni inizieranno le assemblee per propagandare la nostra indicazione di voto. Scheda nulla. Se i politici di Parma non riescono a cambiare nemmeno una circolare assurda nel loro territorio, tutti nessuno escluso, non meritano il voto ”

 

Sabato, 01 Marzo 2014 11:11

Il Premio Daolio compie vent’anni

 

E supera la regola dell’italiano obbligatorio. Iscrizioni aperte sino al 7 di aprile.

 

Cavriago 1 marzo 2014

 

Il Premio Daolio compie 20 anni. Era il 1994, Augusto Daolio aveva abbandonato questa terra dall’ottobre di due anni prima e il comune di Cavriago, l’Arci di Reggio e il circolo Calamita iniziarono questa lunga avventura per valorizzare i gruppi musicali emiliano romagnoli senza contratto discografico. Un viaggio lungo vent’anni per stimolare la scrittura dei giovani musicisti, la loro creatività e offrire alla musica un palco di qualità. Compiuti i suoi primi vent’anni il premio Daolio si è fatto un regalo. Ha deciso di abbattere ogni barriera linguistica e da quest’anno potranno partecipare brani non necessariamente scritti in italiano. Allegando la traduzione del brano, ad uso della giuria, autori e band avranno una possibilità espressiva in più. L’apertura è un’altra caratteristica costante del Premio che negli anni è diventato un laboratorio che guarda alle arti visive, alla letteratura e, intende la musica come elemento di raccordo alla musica.

Tra le piccole e grandi novità del Daolio 2014, patrocinato anche quest’anno dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Provincia di Reggio Emilia, va anche segnalata una nuova veste grafica. E’ liberamente ispirata all’immaginario Zappiano della fine degli anni ’70. Ancora una volta un inno alla creatività più ispirata, dove la libertà espressiva trova anche una incredibile perizia e capacità di realizzazione.

C’è tempo fino al 7 aprile per inviare la propria domanda di iscrizione alla giuria che selezionerà 15 concorrenti. Qualsiasi genere musicale è ammesso purché la canzone in concorso abbia un testo.

Anche quest'anno è stata confermata la fase laboratoriale con i tutor Arcangelo "Kaba" Cavazzuti, Jukka Reverberi e Fabrizio Tavernelli, un'occasione importante per preparare al meglio il live set finale e per confrontarsi con professionisti della musica. Per tutti coloro che credono nell'auto promozione, c'è il Soundie's contest 014, un mini concorso parallelo che andrà a premiare, tramite il "voto popolare" (sito e SMS), il miglior video clip.

Tre le fasi di svolgimento del Premio: le preselezioni e le serate eliminatorie (da giovedì 17 aprile a sabato 17 maggio) i laboratori con i tutor e infine la tradizionale finale di piazza Zanti, aperta a 3 concorrenti, che si svolgerà sabato 28 giugno. La migliore canzone in concorso vincerà il premio Daolio 2014, mentre il miglior live set della serata sarà premiato con l’assegnazione del premio Speciale Giorgio Rizzo.

 

E’ possibile iscriversi al Premio Daolio i due modi. Direttamente dal sito www.premiodaolio.it , oppure compilare e consegnare a mano - entro le ore 17 del 7 aprile –  i moduli d’iscrizione (scaricabili dal sito del premio Daolio) presso Associazione Arci Comitato Territoriale di Reggio Emilia, viale Ramazzini 72, 42124 Reggio Emilia. E’ obbligatorio allegare un Cd contenete 2 brani originali, composti e interpretati dal solista o dal gruppo, i testi dei brani, una fotografia dell’artista o del gruppo che intende candidarsi al premio, una breve biografia e uno stage plan.

(Fonte arci reggio emilia)

Il presidente Trespidi: "Un'iniziativa per i giovani volta alla sicurezza e ad una maggiore facilità di ingresso nel mercato del lavoro". Il progetto è attivato da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi -

 

Piacenza, 28 febbraio 2014 -

Al via la terza edizione del progetto "Da studente a RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione)" rivolto agli studenti dell'Isii Marconi – Leonardo Da Vinci e promosso da Provincia, Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi. A presentare l'iniziativa è stato ieri mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi di fronte ad una folta platea di studenti e insegnanti. "Le ragioni - ha detto il presidente Trespidi - che hanno indotto la Provincia a condividere e promuovere il Progetto "Da studente a RSPP- Responsabile del servizio di prevenzione e protezione", quale azione di promozione della cultura della prevenzione e della sicurezza sul lavoro - il progetto è stato infatti condiviso all'interno del Tavolo Interistituzionale per la regolarità, sicurezza e qualità sociale del lavoro, composto dalle Istituzioni competenti in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, e dalla Commissione di Concertazione composta dalle Parti sociali - sono molteplici. Da un lato si vuole raggiungere l'obiettivo di offrire agli studenti (ed ai docenti che svolgono attività di tutoraggio) un percorso formativo sulla sicurezza aggiuntivo rispetto al normale programma didattico, per far acquisire ai giovani le capacità ed i requisiti professionali per svolgere le funzioni di ASPP (addetto al servizio di prevenzione e protezione) e una volta diplomati (con la frequenza di un ulteriore modulo di specializzazione, cd. modulo C) di RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione). Dall'altro l'Amministrazione provinciale ritiene che il progetto possa costituire un'opportunità per offrire una preparazione aggiuntiva spendibile quale una sorta di "dote" ulteriore che i giovani potranno utilizzare per inserirsi nel mercato del lavoro".
Le lezioni prenderanno il via il prossimo 3 marzo. Si tratterà di un percorso impegnativo e "corposo" completamente gratuito per gli studenti e finanziato dai soggetti che hanno promosso l'iniziativa. Tale percorso si concluderà, una volta conseguito il diploma, con la partecipazione al Modulo C (corso di specializzazione obbligatorio per lo svolgimento delle funzioni di RSPP sugli aspetti organizzativi e gestionali di 24 ore oltre alle verifiche) che consentirà di diventare RSPP - Responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Nei due anni scolastici precedenti (2011-2012 e 2012-2013) erano state realizzate altre due edizioni del progetto rivolte una all'istituto Agrario "Raineri – Marcora" e all'istituto Tramello e l'altra all'I.S.I.I. Marconi - Istituto Professionale "L. Da Vinci".
"Questo progetto, per la Provincia, costituisce – ha proseguito Trespidi - un ulteriore tassello che va a comporre l'attività di promozione, sensibilizzazione e diffusione di una cultura della salute e della sicurezza sul lavoro, basata sulla prevenzione. La sperimentazione del progetto - che costituisce un lavoro di squadra realizzato insieme a Inail, Ausl, Assoservizi (Confindustria), Ente Scuola Edile e ISII Marconi - ci ha consentito, dato l'esito positivo, l'estensione e la prosecuzione del progetto con l'obiettivo di poter diffondere l'esperienza a livello territoriale".
Obiettivo finale dell'iniziativa è la realizzazione di un percorso formativo di qualità volto ad intervenire nella formazione culturale degli studenti che si immetteranno nel settore manifatturiero (fabbricazione macchine, apparecchi meccanici, fabbricazione macchine, apparecchi elettrici, elettronici, ma anche: industrie alimentari, tessili, abbigliamento, carta, editoria, produzione e distribuzione di energia elettrica).
Soddisfatti dell'iniziativa Giuseppe Cella di Confindustria, il responsabile della sede provinciale Inail Davide Lumia, il direttore dell'Ente Scuola Edile Cristina Bianchi e il dirigente scolastico dell'Isii Marconi Giampaolo Carini. "Il valore dell'iniziativa – hanno illustrato i relatori – è altissimo: la società si è mossa per attivare qualcosa di concreto per i giovani. Ora è compito degli studenti non perdere questa occasione e diventare testimoni della cultura della sicurezza (in senso ampio) sul lavoro".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia -

Parma, 27 febbraio 2014 -

Sono passati 43 giorni dalla sospensione delle più elementari libertà per i dipendenti pubblici di Parma. Come oramai è noto dallo scorso 15 gennaio il Ministero dell'Economia, (Ragioneria Territoriale dello Stato di Parma), con una sua "disposizione" valida, solo nel Parmense (!!!), pretende che qualunque dipendente pubblico voglia aderire ad un sindacato, revocare l'iscrizione o anche cambiare sigla sindacale, debba farsi controfirmare il modulo di adesione o la revoca sindacale dal suo capo ufficio, oppure inviarla con a Pec dell'ufficio di appartenenza. Nel corso delle usuali riunioni per la contrattazione integrativa decentrata, i sindacati hanno fatto mettere a verbale il grave condizionamento ed attacco che stanno subendo dal Ministero dell'Economia, oggi è avvenuto all'Istituto Comprensivo di Collecchio, nei giorni scorsi al Convitto Nazionale Maria Luigia, al Liceo Bertolucci all'Istituto Galilei – Bocchialini ed all'Istituto Melloni. La Gilda degli Insegnanti, per il tramite del coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, conferma che di fronte al persistere dell'incapacità della politica di intervenire direttamente nei confronti di un singolo funzionario di periferia, e per questo permane, fino al ritiro del provvedimento, la posizione di invitare alla scheda nulla in occasione delle prossime elezioni amministrative ed europee".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Isegnanti Unams Parma)

 

On-line il nuovo strumento multimediale per visitare i capolavori di Palazzo Bossi Bocchi -

 

Parma, 27 febbraio 2014 -

Da oggi è possibile visitare le Collezioni d'Arte della Fondazione Cariparma anche da casa: e questo grazie al nuovo strumento multimediale di cui si è dotato il sito della Fondazione.

Si tratta della visita virtuale all'esposizione permanente di Palazzo Bossi Bocchi, tramite la quale è possibile entrare nelle sale che ospitano il patrimonio artistico della Fondazione: il fruitore on-line potrà liberamente muoversi nelle varie sale espositive con un semplice click per conoscere o approfondire i tanti capolavori conservati.

Ogni volta che il cursore del mouse tocca un'opera, appare una didascalia che riporta i dati utili grazie ai quali poter accedere al catalogo on-line, sezione che permette una conoscenza dettagliata delle oltre 800 opere pubblicate tra dipinti, sculture, disegni e fotografie.

Il progetto della visita virtuale rientra negli obiettivi statutari di utilità sociale nel settore dell'arte e dei beni culturali di Fondazione Cariparma, anche rispetto al patrimonio artistico della Fondazione stessa con azioni di tutela, di conservazione e di valorizzazione, in conformità con quanto previsto dall'art. 9 della Costituzione e dal Codice dei beni culturali (Dlg 22/01/04).

Con tale iniziativa di valorizzazione la Fondazione intende infatti migliorare ed ampliare le condizioni di conoscenza e di conservazione del proprio patrimonio culturale, incrementandone la fruizione pubblica così da trasmettere i valori di cui tale patrimonio è portatore.

Il tour virtuale è già disponibile all'indirizzo www.fondazionecrp.it, alla sezione "collezioni d'arte".

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

 

A seguito del persistere della pozione del Ministero dell'Economia nell'imporre la controfirma dei capi ufficio per le adesioni e le cancellazioni sindacali dei dipendenti statali parmensi, la Gilda degli Insegnanti chiedera' un incontro urgente con i segretari provinciali e regionali di Pd, Nuovo Centro Destra, Scelta Civica e Udc. Nasce il movimento della scheda nulla -

 

Parma, 26 febbraio 2014 -

Il comunicato della Gilda degli Insegnanti -

A seguito del persistere della posizione inspiegabile da parte del Ministero dell'Economia, per il tramite della Ragioneria Provinciale dello Stato, di voler imporre ai dipendenti statali di Parma e provincia di farsi controfirmare le adesioni e le cancellazioni dal Sindacato dal proprio capo ufficio, la Federazione Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) nel riservarsi di agire nelle competenti sedi giudiziarie, affinchè venga cancellata questa disposizione da dittatura sovietica e/o sudamericana e con la speranza che vengano sanzionate eventuali responsabilità annuncia che chiederà ai vertici provinciali e regionali dei partiti che sostengono il governo un incontro affinchè provvedano ad esercitare le loro funzioni, a quanto pare sembrano aver abdicato il loro ruolo a qualche burocrate, che solo a Parma (!!!) vuole schedare i dipendenti pubblici.
I partiti di governo devono dare le indicazioni politiche e gli uffici adeguarsi, a Parma pare stia avvenendo il contrario addirittura in materia di diritti civili e politici.
Contemporaneamente all'iter giudiziario, se la legalità ed il buon senso non verranno ristabilite, la Gilda annuncia che avvierà un tour di assemblee per invitare gli elettori alla scheda nulla alle prossime amministrative ed europee. Il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, dice chiaramente: "Noi li avvisiamo, poi non ci dicano che interveniamo nel contesto elettorale in maniera scorretta. Chi ha iniziato questa escaletion non siamo certo noi. Se non esistono nella gestione politica della amministrazione statale sul territorio, questi politici candidino direttamente i burocrati che a quanto pare hanno maggiore voce in capitolo, questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso."

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Con la sottoscrizione di questo protocollo le scuole e gli organismi di formazione si prendono quindi l'impegno di comunicare alla Provincia i cosiddetti banchi vuoti, cioè i nominativi di coloro che sono iscritti, ma che non frequentano. Il documento è stato sottoscritto da Provincia, Ufficio scolastico, comuni, direzioni didattiche e enti di formazione. Malavasi: "L'obiettivo è favorire il successo formativo di ogni studente" -

 

Reggio Emilia, 26 febbraio 2014 -

È stato firmata ieri mattina l'intesa per contrastare la dispersione scolastica e favorire il successo formativo.
Il documento è stato sottoscritto dalla Provincia di Reggio Emilia, dall'Ufficio scolastico provinciale, da tutti i comuni del territorio, dalle direzioni didattiche delle scuole secondarie di I° e II° grado (medie e superiori) e dagli enti di formazione professionale.
"Dobbiamo individuare insieme le modalità per intercettare gli studenti a rischio – ha spiegato l'assessore provinciale Ilenia Malavasi a un folto pubblico di amministratori e insegnanti – il nostro è un obiettivo ambizioso, favorire il successo formativo di ogni studente. Uno dei temi chiave che dobbiamo affrontare è quello della scuola accogliente, il disagio rappresenta, infatti, una delle motivazioni che possono portare all'abbandono".
Disagio, insuccesso, abbandono, sono queste le 3 parole chiave che costellano il percorso scolastico di chi è a rischio di dispersione. Il momento maggiormente critico è quello del passaggio dalle scuole medie alle superiori. Con la sottoscrizione di questo protocollo le scuole e gli organismi di formazione si prendono quindi l'impegno di comunicare alla Provincia i cosiddetti banchi vuoti, cioè i nominativi di coloro che sono iscritti, ma che non frequentano. Una segnalazione periodica che dovrà poi essere valutata e analizzata da un gruppo di lavoro interistituzionale per progettare interventi di tipo individuale, con l'obiettivo di creare un percorso che porti al conseguimento della qualifica o del diploma.
"Il lavoro che ci apprestiamo a svolgere – ha proseguito l'assessore Malavasi – riguarda l'ampliamento delle opportunità formative, in modo da portare i ragazzi almeno al raggiungimento di una qualifica professionale. Dobbiamo però arrivare anche a una riflessione sui dati che abbiamo a disposizione che non sono esaltanti, e questo anche alla luce degli obiettivi che ci vengono richiesti dall'Europa. Siamo convinti che occorra investire su conoscenza e capitale umano, unico vero motore di una ripresa duratura, e per questo vogliamo dare a tutti pari opportunità per essere competitivi, poi ovviamente dipenderà dalle singole capacità. La dispersione scolastica ha costi altissimi, ogni volta che un ragazzo abbandona il nostro sistema perde un pezzo del proprio investimento".
Secondo Silvia Menabue, dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale, ci confrontiamo con dati preoccupanti: "Il bilancio è negativo, soprattutto per le fasce più giovani, il rischio che corriamo è quello di ritrovarci con una generazione non in grado di inserirsi nel mondo del lavoro. Il problema non può però essere risolto da un soggetto singolo, occorre lavorare in modo sinergico, insieme, aprendo anche una riflessione con il mondo del lavoro. In molti casi, infatti, è proprio con questo mondo che dobbiamo aprire un confronto per riportare i ragazzi nell'ambito di un percorso scolastico più consono alle loro possibilità".


I numeri


Dal 2008/09, anno in cui sono stati reintrodotti i voti numerici, si è verificato un graduale miglioramento nei risultati scolastici nelle scuole secondarie di I grado (medie). Nell'anno scolastico 2012/13 la percentuale di alunni respinti è stata del 2,7%, con differenze all'interno della tre classi: si va dal 3,2% di respinti nelle prime classi al 2,1% nelle terze classi. Analogo miglioramento si è registrato tra gli alunni con cittadinanza non italiana, i cui risultati rimangono comunque più critici.
Anche se diminuisce leggermente nel corso degli ultimi cinque anni, la differenza tra i risultati scolastici dei maschi e delle femmine rimane evidente. Nell'anno scolastico 2012/13 la percentuale di insuccesso femminile si attesta all'1,9%, mentre quella maschile è del 3,5%. Similmente, tra gli alunni stranieri le percentuali sono rispettivamente del 4,6% e dell'8,1%.
Nella scuola secondaria di II grado migliora il dato complessivo degli alunni respinti, mentre nell'ultimo anno scolastico aumentano gli alunni sospesi e ritirati. Il biennio si conferma lo snodo critico del percorso scolastico: negli ultimi cinque anni la percentuale di alunni respinti non scende sotto il 18,5% per gli studenti italiani e il 32% per gli studenti stranieri.
In raffronto ai dati MIUR più recenti, che però includono solo i primi quattro anni di corso, la provincia di Reggio Emilia ottiene dei risultati leggermente inferiori a quelli regionali (12,1% di respinti) e nazionali (11,8%).
Nella scuola secondaria di II grado è ancora più evidente lo scarto fra i risultati scolastici dei ragazzi e delle ragazze. Mentre la percentuale di studenti maschi respinti nell'anno scolastico 2012/13 è del 16,5%, quella delle loro coetanee è quasi la metà (9,5%). Anche tra gli studenti stranieri il divario tra maschi e femmine è rilevante: la percentuale di insuccesso dei maschi è del 30,3% a fronte del 18,8% delle femmine.
L'area di studi in cui si registra il maggiore insuccesso scolastico è quella professionale, che nell'anno scolastico 2012/13 vede il 19,3% di alunni respinti. Bisogna però sottolineare come negli ultimi cinque anni l'area professionale sia l'unica che vede migliorare i risultati scolastici, mentre nell'area liceale risultano stabili e nell'area tecnica addirittura in lieve peggioramento.
Dal confronto con i dati nazionali, che vedono un 5,9% di respinti nell'area liceale, un 14,8% nell'area tecnica e un 19,4% nella professionale, si può notare come la provincia di Reggio Emilia presenti risultati leggermente migliori nelle aree liceale e professionale, peggiori nell'area tecnica.
Oltre agli alunni che non vengono ammessi alla classe successiva, c'è una quota di ragazzi che si ritirano nel corso dell'anno scolastico. I ritiri qui rilevati sono ovviamente quelli formalizzati presso le segreterie scolastiche e non i cosiddetti "banchi vuoti", ossia i ragazzi formalmente iscritti, ma che non frequentano le lezioni. I ritiri riguardano invece ragazzi che si trasferiscono all'estero o in scuole private non paritarie o ragazzi che escono dal sistema di istruzione per passare alla formazione professionale o all'apprendistato. La percentuale di ritiri negli ultimi cinque anni oscilla tra l'1,2% e il 2,7%.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

La rassegna Funzione Guerriera dal 28 febbraio al 2 marzo proporrà a Reggio diversi incontri con donne dissidenti del nostro tempo, che hanno messo in scacco sistemi di pensiero patriarcali o androcentrici -

Reggio Emilia, 24 febbraio 2014 - Ivan Rocchi

"La filosofa Angela Putino definiva come Funzione Guerriera quella capacità di serbare e coltivare il proprio frammento di inaddomesticato, ovvero la porzione di realtà che non si arrende al conformismo delle pratiche e del pensiero, ma combatte per dare vita a una propria personale via di resistenza. Per questo, più che eventi vogliamo proporre intensi momenti di riflessione".
Con queste parole pochi giorni fa le due curatrici Laura Severini e Adele Cacciagrano hanno presentato la rassegna Funzione Guerriera, che dal 28 febbraio al 2 marzo proporrà a Reggio diversi incontri con donne dissidenti del nostro tempo, che hanno messo in scacco sistemi di pensiero patriarcali o androcentrici. Funzione Guerriera è un progetto del Comune di Reggio Emilia, realizzato nell'ambito di Primavera Donna 2014 – che propone tre mesi di iniziative al femminile -, in collaborazione con Cgil, Università di Modena e Reggio, Fondazione I Teatri e Galleria d'Arte 2000&novecento.
Mostre, performance, conferenze e proiezioni animeranno diverse location del centro storico. Ad aprire la manifestazione, venerdì 28 febbraio (inaugurazione giovedì alle ore 18.30, presso la Galleria Parmeggiani), sarà la mostra "I Passanti" di Claudia Castellucci, co-fondatrice della Societas Raffaello Sanzio. Nella collezione di ritagli di giornali con commenti dell'artista emergono le tante immagini pescate dal flusso quotidiano, che comprendono fotografie di eventi sportivi e di guerra, ritratti di personaggi politici e religiosi, perfetti sconosciuti, pubblicità di abbigliamento o arredamento sottratti dall'artista dal loro contesto e dalla loro funzione primaria di informare per essere restituiti al pubblico con uno sguardo rinnovato. La mostra rimarrà aperta al pubblico sino al 9 marzo ed è accompagnata dal video 'I Passanti (via Zara). Commemorazione saprofita' (durata 15 minuti in loop), girato dalla stessa Castellucci.
Due gli incontri-conferenze con donne scrittrici impegnate sulle battaglie femminili o su tematiche di genere. Margherita Giacobino, scrittrice, giornalista e traduttrice, presenterà un percorso biografico-letterario su guerriere e pasionarie nell'incontro organizzato da Unimore intitolato "Guerriere Ermafrodite Cortigiane..." che si svolgerà venerdì 28 febbraio (ore 11, Aula 4 Complesso universitario Palazzo Dossetti). Moderato dal prof. Giorgio Zanetti, direttore del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane dell'Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, l'incontro sarà incentrato sul tema dell'impegno politico e della lotta per la libertà da Mary Wollstonecraft a Phoolan Devi, ovvero come la passione politica passa attraverso il corpo e il desiderio per farsi scrittura, romanzo e poesia. Sarà peraltro occasione per anticipare la pubblicazione di Sorella Outsider, traduzione degli scritti politici della poeta femminista Audre Lorde.
Michela Marzano, filosofa, attualmente parlamentare Pd e collaboratrice di 'La Repubblica', domenica 2 marzo (ore 11, Sala degli Specchi del Teatro Valli) presenterà il suo ultimo libro 'L'amore è tutto: è tutto ciò che so dell'amore' (UTET, 2013). A dialogare con l'autrice sarà Michelina Borsari, direttrice scientifica del festivalfilosofia di Modena, in un incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione I Teatri nell'ambito di 'Finalmente Domenica'. Michela Marzano conosce l'arte di parlare di sé, delle proprie esperienze, delle proprie vicende, per spiegare sentimenti universali in cui è impossibile non riconoscersi. E' convinta che, con le teorie e con i libri, l'amore c'entri poco o niente: l'unico amore che vale la pena di essere raccontato è quello quotidiano, reale, concreto. "L'amore che siamo e che ci portiamo addosso."
Attraverso una selezione di documentari si mostreranno i percorsi biografici di alcune donne singolari. "Amica nostra Angela" è il documentario di Nadia Pizzuti (produzione Fogliadilimone, durata 40 minuti) sulla filosofa Angela Putino, nota per la sua attenzione al pensiero di Simone Weil e per i temi quali la funzione guerriera delle donne, la relazione come territorio vitale, il potere biopolitico come derivazione delle competenze materne. La proiezione è prevista venerdì 28 febbraio (ore 17.30, Cinema Cristallo), organizzato dalla CGIL–Camera del Lavoro Territoriale di Reggio Emilia, sarà introdotta dalla filosofa Luisa Muraro e la regista Nadia Pizzuti.
Con "Amore Amaro", un documentario di Francesco Raganato (produzione Sky Arte – Todos contentos y yo tambien, durata 28 minuti in loop) sempre venerdì 28 febbraio (alle ore 16, Galleria 2000&novecento) incontriamo la fotografa Letizia Battaglia a Palermo e il suo immenso repertorio che racchiude scatti, per lo più in bianco e nero, di stragi di mafia. Una donna, probabilmente l'unica, che ha potuto accedere ai luoghi di Cosa Nostra e che ha fissato nella memoria collettiva l'ascesa e la morte di Giovanni Falcone.
Sulla repressione e la mancanza di libertà è il documentario di denuncia del 2012 'Forbidden voices: how to start a revolution with a laptop' di Barbara Miller (produzione Accent Films International Ltd/Das Kollektiv für audiovisuelle Werke GmbH, durata 92', in lingua originale con sottotitoli in italiano), sabato 1 marzo ore 16.30, Cinema Cristallo, che racconta la storia di tre giovani blogger dissidenti, la cubana Yoani Sánchez, nella sua lotta contro il comunismo cubano, l'iraniana Farnaz Seifi, costretta all'esilio dal regime iraniano, e la cinese Zeng Jinyan, agli arresti domiciliari insieme alla figlia mentre il marito deve scontare tre anni e mezzo di galera per il suo attivismo politico. Una nuova generazione di 'resistenti' attraverso la rete e i social network.
Cantante e performer riminese, NicoNote presenta sabato 1 marzo lo spettacolo-concerto 'Fever 103°' (ore 21, Spazio Gerra), perfomance di voce e poesia dedicata alla figura controversa della poetessa e scrittrice Sylvia Plath. Artista eclettica e versatile, Nicoletta Magalotti conduce una sua personale ricerca vocale ed espressiva, che la porta a prediligere l'esperienza sonora e drammaturgica.

La Gilda Insegnanti annuncia l'incontro col Prefetto per sollecitare un intervento risolutivo nei confronti del Ministero dell'Economia -

Parma, 24 febbraio 2014 -

Il comunicato -

Comunichiamo alla stampa che domani martedì 25 febbraio 2014, i rappresentanti dei cinque sindacati firmatari del CCNL comparto scuola, alle ore 9.30 saranno ricevuti dal Prefetto.

L'incontro è stato richiesto per sollecitare un intervento risolutivo nei confronti del Ministero dell'Economia, che per il tramite della Ragioneria Provinciale dello Stato, ha di fatto bloccato l'agibilità sindacale nel nostro territorio.

Solo a Parma, dallo scorso 15 gennaio, il Ministero dell'Economia pretende che i dipendenti statali quando si iscrivono o si cancellano da un sindacato, debbano farsi controfirmare la modulistica dal loro "capo ufficio".

Un fatto gravissimo che sottopone al controllo dei presidi (nel caso delle scuole) e di tutti gli altri dirigenti pubblici, le opinioni sindacali e politiche, cosa che è addirittura vietata dalla legge.

Questa situazione sta creando non pochi attriti sui luoghi di lavoro, diventando così anche un problema di ordine pubblico.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda Unams, precisa: "Di fronte all'inconsistenza, o al silenzio complice della politica, confermiamo la nostra intenzione di organizzare un movimento per la scheda nulla alle europee ed alle amministrative prossime nel territorio Parmense. Ne abbiamo fin troppo di questi politicanti che adesso ci vogliono anche schedare".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

In attesa della 8^ edizione del Nonantola Film Festival un corso rivolto a tutti coloro che vogliono fare cinema...

Modena, 24 febbraio 2014


Organizza la neonata Associazione Nonantola Film Festival assieme a Officine Culturali del Comune e all'Associazione Freim00 di Bologna. "Il modo migliore di capire dall'esterno un film – sottolinea il direttore Piccinini – è provare a farlo".
Le iscrizioni aperte fino a venerdì 7 marzo.

Un corso rivolto a tutti coloro che vogliono fare cinema, dalla stesura del soggetto alla realizzazione pratica delle riprese, accompagnati da professionisti del settore. C'è tempo fino a venerdì 7 marzo per iscriversi (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 059 548361 al mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19).

Un'iniziativa con la quale la neonata Associazione Nonantola Film Festival, affiliata all'ARCI, intende presentarsi come nuovo soggetto organizzatore dell'omonima manifestazione, la cui ottava edizione si terrà dal 23 aprile all'11 maggio prossimi sia a Nonantola che a Ravarino.

"Dopo l'ultimo festival – sottolinea il direttore artistico Enrico Piccinini, anche tra i soci fondatori dell'associazione - ci siamo guardati in faccia e ci siamo chiesti come fare in modo che il Nonantola Film Festival non fosse solo la nostra manifestazione, ma diventasse un patrimonio della comunità. Creare l'associazione è stato un passo necessario, una specie di investimento culturale per il futuro: le persone passano, cambiano, si danno obiettivi diversi ed hanno esigenze diverse nel tempo, i gruppi organizzati invece possono attrarre sempre persone nuove e con loro idee al passo con i tempi".

"L'associazione – continua Piccinini - si propone come un soggetto aperto, pronto a dialogare e a collaborare con tutti i soggetti che fanno cultura a Nonantola (ma non solo, tanto che il festival da noi promosso ha la sua appendice stabile a Ravarino) - Fondazioni, altre associazioni, Amministrazione Comunale. La prima iniziativa che proponiamo è questo corso di cinema al quale abbiamo cominciato a lavorare nel 2012, prima del terremoto. E' una iniziativa cui teniamo molto, perché per noi il modo migliore di capire dall'esterno un film è provare a fare un film. Anche se non si è registi o sceneggiatori di professione".

Il corso, organizzato dall'Associazione Nonantola Film Festival, da Officine Culturali del Comune di Nonantola e dall'Associazione Culturale Freim00 di Bologna, rientra nei 'Nonantola Film Labs' ovvero una serie di iniziative che accompagneranno per tutto l'anno l'attività della nuova associazione.

 

Il corso: informazioni generali
Il corso si articola in due weekend, il 15 e 16 marzo e il 5 e 6 aprile. Le lezioni si terranno dalle ore 9.30 alle ore 13.30 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00. Il numero minimo di partecipanti è 10, il numero massimo 15 (in caso di maggiore richiesta si valuterà la creazione di una lista d'attesa e l'istituzione di un secondo turno). Il costo è di 80 euro a persona. E' richiesto il possesso di una tessera ARCI, chi non ne fosse provvisto potrà acquistare quella del Nonantola Film Festival a 10 euro
Per iscrizioni e informazioni mandare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure contattare il numero 059 548361 al mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 15 alle 19.

 

Il corso: modalità d'uso
Programma prima giornata: come scrivere una storia partendo da un'idea; esercitazione scritta; confronto aperto sui lavori; valutazione delle proposte.
Programma seconda giornata: studio di casi con visione di alcuni lavori del docente di regia; lezione tecnica su utilizzo della camera, principi base di illuminotecnica e studio delle tipologie di inquadratura: ovvero come descrivere uno spazio e raccontare una storia attraverso la macchina da presa.

A conclusione della prima domenica sarà affidato ai partecipanti un "compito filmico" da svolgere nell'arco di due settimane. L'idea è quella di creare piccoli gruppi e promuovere un lavoro di tipo collaborativo.
Programma terza giornata: lezione teorica di montaggio ed esercitazione pratica nel pomeriggio. Verranno montati i cortometraggi che i partecipanti avranno girato per il loro "compito filmico".
Programma quarta giornata: affiancamento degli studenti nel montaggio e finalizzazione da parte di alcune figure professionali specializzate che li consiglieranno sulla conclusione del proprio progetto.

Freim00 è un'associazione culturale sorta nel 2007 con l'intento di progettare e promuovere attività culturali, in particolare in ambito cinematografico, e di formare figure professionali nel settore dell'audiovisivo. L'Associazione riunisce liberi professionisti provenienti da vari settori: comunicazione, organizzazione eventi, cinema, grafica e new media. Gli associati vantano collaborazioni lavorative sia in ambito italiano che estero. Nel biennio 2009/2010 Freim è stata referente presso il Quartiere Saragozza di Bologna nell'organizzazione di corsi di formazione per i ragazzi e responsabile della gestione di blog per i giovani del quartiere.

In allegato il programma scaricabile.

(Fonte: Ufficio Stampa Nevent)

 

Domenica 2 marzo al via un ciclo di visite guidate: riprende l'apertura al pubblico del ricco patrimonio d'arte di Palazzo Bossi Bocchi -

Parma, 24 febbraio 2014 -

Riprende anche per il 2014 l'apertura al pubblico delle Collezioni d'arte della Fondazione Cariparma: tre aperture settimanali permetteranno infatti al pubblico di visitare il notevole patrimonio artistico conservato a Palazzo Bossi Bocchi, arricchito anche da recenti e meno note donazioni ed acquisizioni.

Ad iniziare da giovedì 27 febbraio sino al 25 maggio i giorni di apertura gratuita al pubblico saranno il martedì e giovedì (dalle 15.30 alle 18.00) e domenica (dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.00). Dopo la pausa estiva, l'apertura proseguirà dal 16 settembre al 14 dicembre con gli stessi giorni e orari di visita.

In particolare tale attività sarà arricchita da un ciclo di visite guidate per adulti e famiglie (tutte previste in calendario nei pomeriggi della domenica, alle ore 16) che proporranno di volta in volta tematiche dedicate alla scultura, al mito nell'arte, al collezionismo, al rapporto tra la pittura e il mezzo fotografico, alla tecnica del fondo oro su tavola lignea oltre ad approfondimenti sulla città vista nel suo divenire tra presente e passato.

Questo il calendario delle visite guidate:

Domenica 2 marzo, ore 16
La rivoluzione dell'immagine: dal dipinto alla fotografia. A cura di Francesca Campanini.

Domenica 16 marzo, ore 16
L'arte di collezionare: dalla raccolta privata al museo pubblico. A cura di Serena Nespolo.

Domenica 23 marzo, ore 16
Mito: gesta di eroi e di dei. A cura di Deborah Ranalli.

Domenica 30 marzo, ore 16
1913 Viva Verdi. A cura di Francesca Campanini.

Domenica 13 aprile, ore 16
Occhi sulla città: Parma, "dall'alto" della sua storia. A cura di Rossella Cattani.

Domenica 27 aprile, ore 16
L'arte di plasmare la materia. A cura di Deborah Ranalli.

Domenica 4 maggio, ore 16
La casa dei capolavori: il museo spiegato ai piccoli. A cura di Serena Nespolo.

Domenica 11 maggio, ore 16
Occhi sulla città: la città ridisegna se stessa. A cura di Rossella Cattani.

Domenica 18 maggio, ore 16
Quante forme la materia! L'arte scultorea spiegata ai piccoli. A cura di Deborah Ranalli.

Domenica 25 maggio, ore 16
La città illustrata: carte e dipinti. A cura di Francesca Campanini.

Le date degli incontri del periodo autunnale saranno successivamente comunicate.

Si ricorda che l'intera attività di Palazzo Bossi Bocchi è gratuita e non necessita di prenotazione. Per Informazioni: Fondazione Cariparma 0521-532108/11.

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

 

 La VII edizione del Festival delle piccola e media editoria ha aperto i battenti questa mattina al Foro Boario di Modena. Oggi e domani più di 70 editori e 60 iniziative collaterali trasformeranno Modena nella “Città del libro”. Protagonista d’eccezione all’edizione 2014 sarà la cultura basca francese.

Modena 23 Febbraio 2014 -  Ha aperto i battenti questa mattina al Foro Boario di Modena la VII edizione di BUK (www.bukfestival.it) , il festival della piccola e media editoria che ogni anno porta nella città della Ghirlandina migliaia di appassionati di libri e letteratura. Un’importante vetrina anche per gli editori, che possono presentare la loro produzione, e per gli autori, che hanno la possibilità di fare conoscere le loro opere e dialogare con i lettori. Ad “aprire le danze”, l’Associazione di scrittori “ I Semi Neri” che ha presentato l’ultimo romanzo “L’Enigma del Toro” , un thriller ambientato nella Bassa modenese tra il terremoto del 1570 e quello del maggio 2012. In contemporanea, si è tenuta la tavola rotonda Il testo infinito – psicotecmologie per la creatività e la comunicazione , a cui hanno partecipato, tra gli altri, la scrittrice basca Itxaro Borda e Pantxoa Etchegoin, Direttore de L’Institut Culturel Basque, che hanno presenziato anche all’inaugurazione della mostra fotografica di Marie Etchegoyen dedicato al Paese Basco francese, in Sala Euskara. 

Proprio la cultura basca francese è l’ospite d’onore dell’edizione 2014 del festival. 

“BUK è il primo festival letterario che presenta ai visitatori non una nazione, ma una cultura, quella basca francese, ancora sconosciuta in Italia – spiega Francesco Zarzana, creatore e organizzatore di BUK – Con questa iniziativa, il festival è diventato internazionale, grazie alla presenza di tanti ospiti provenienti dalla Francia e dalla Svizzera. Prima tra tutte Anne-Marie Mitterand, che ha un cognome che parla da solo, e poi Pauline Delpech, il il cui ultimo libro “Souvenance” sta per diventare un film con protagonista Christine Scott Thomas. Dalla Svizzera, arriva invece, Laure My Hyun Croset, che presenterà uno dei suoi testi attraverso una vera e propria gara di traduzione, il “Translation Slam”, durante il quale Giovanni Zucca e Cristina Vezzaro, affermati traduttori dal francese, si sfideranno sotto gli occhi del pubblico, chiamato a esprimere il verdetto finale”. 

Ma la VII edizione di BUK ha un ulteriore valore aggiunto, come spiega, ancora Francesco Zarzana.

“Il festival ha ricevuto due importanti riconoscimenti. Il primo dal Presidente della Repubblica, che mi ha inviato un messaggio personale nel quale, oltre ad augurarmi la buona riuscita dell’iniziativa, elogiava l’attenzione che BUK dedica alla piccola e media editoria, definita una vera risorsa culturale di questo paese. Il secondo riconoscimento arriva dal Ministero per le Attività Culturali, che ha invitato gli organizzatori di BUK all’incontro della “Città del libro”, la rete delle città italiane che organizzano kermesse e saloni dedicati ai libri e alla cultura editoriale. Tra di essi ci sono il Salone Internazionale del Libro di Torino, il Festival Letteratura di Mantova e Pordenonelegge. Due riconoscimenti che, da un lato ci inorgogliscono, dall’altro ci responsabilizzano, impegnandoci come ambasciatori della cultura nella società civile”. 

E mentre BUK è ancora nel vivo, non possiamo non chiedere a Zarzana un’anticipazione sulla prossima edizione.

 

“L’occhio che abbiamo strizzato all’Europa  e che si è aperto con la presenza della cultura basca francese è soltanto la base di una rete europea che vogliamo creare, affinché Modena diventi una “Città Europea del Libro”. 

GLI APPUNTAMENTI DI DOMENICA 23 FEBBRAIO

Ore 10 – Sala La Tigre e la Neve

Conduci la tua vita!

Di Roberto Rasia Dal Polo Insieme all’autore interviene Claudio Achilli

(Edizioni Leucotea). 

 

Ore 10.30 – Sala La Vita è Bella

I quaderni del Loggione, la collana golosa curata da chi a tavola ci si mette d’impegno

Di Katia Brentani e Enrico Belgrado

(Damster Edizioni)

 

Ore 11 – Sala La Tigre e la Neve

Il giorno dopo – Una storia di gratitudine

di Caterina Fantoni. Modera Giovanni Scalambra

(Edizioni Artestampa)

 

Ore 11.30 – Sala La Vita è Bella

Diario di donne

Di Priscilla Murli. Conduce Francesco Aliperti

(Archeoares)

 

Ore 12 – Sala La Tigre e la Neve

La finestra sul mondo

Di Rossella Fusco. Introducono Laura Corallo, Tina de Falco e Dario Biagi

(Edizioni Artestampa)

 

Ore 12 – Sala Il Signor Novecento

Confronto tra “La Testa aspra” – Filippo Parodi e “Se mi distraggo perdo” –Anna Giurickovic

Presenta Serena Presti Danisi

(Gorilla Sapiens Edizioni)

 

Ore 14 – Sala La Tigre e la Neve

Siamo tutti allenatori

Di Fabio Mendollicchio. Prefazione di Renzo Casadei

(Edizioni Cartacanta)

 

Ore 14 – Sala La Vita è Bella

Le scelte di una vita tra eventi straordinari

Di Ezio Bompani, a cura di Adriana Barbolini e Mauro Bompani. Intervengono Claudio Silingardi, direttore Istituto Storico, e Irene Guadagnini, attrice.

(Fulmino Editore)

 

Ore 15 – Sala La Tigre e la Neve

Q’anto t’amo. Sessent’anni di storie d’amore

AA.VV. Dialoga con gli autori Katia Brentani

(Damster Edizioni)

 

Ore 15 – Sala La Vita è Bella

Giove 

Di Patrizia Bellei. Intervengono Bepi Campana e Giordana Trovabene

(Elis Colombini Editore)

 

Ore 16 – Sala La Tigre e la neve

Dizionario delle cose segrete

di Karl Matsime

Vampire Story

Di Viviana Borelli

Confessioni

Di Dario Lessa

(Edizioni Leucotea)

 

Ore 16 – Sala La Vita è Bella

Il campo dei piscialetto (il diritto di morire)

Di e con Cinzia Vaccari. Conduce Mariapia Cavani

(Fabbrica dei Segni Editore)

 

Ore 16 – Sala Il Signor Novecento

Come in un film. Il cinema come mezzo di riflessione di sé

Di Eleonora Capitani. Dialoga con l’autrice Aurelia Rosa.

(Psicoline)

 

Ore 17 – Sala La Tigre e la Neve

I due re

Di Marco Biolchini. Interviene Michele Fuoco

(Edizioni Pontegobbo)

 

Ore 17 – Sala La Vita è Bella

Dieci uomini per Marilyn Monroe

Di Morgana Montermini e Enrico Monti. Modera Alessio Pecoraro.

(Incontri Editrice)

 

Ore 17 – Sala Pinocchio

Tutti in un libro!

A cura de Il Castello di Carta – Libreria per ragazzi. Presenta Silvia Borando

(Minibombo Editore)

 

Ore 18 - Sala La Tigre e la Neve

La promessa

Di Alessandro Ferraresi

(Elis Colombini Editore)

 

Ore 18 – Sala Il signor Novecento

I calici della memoria. Il vino nella tradizione ebraica

Di Gianpaolo Anderlini

(Wingsbert House)

 

SPAZIO BIOBUK

Ore 11

Vino e dintorni

La conoscenza e l’apprezzamento del nostro territorio e il riscatto di un vino vero attraverso “La rivincita del Lambrusco” di e con Sandro Bellei, giornalista e gourmet. Dialoga con l’autore Stefania Manni.

Ore 16

Translation Slam

Alla presenza della scrittrice Laure Mi Hyun Croset, vincitrice del Prix Academie Romand nel 2012, dal suo cult book “Polaroid” una vera e propria gara di traduzione fra due tra i più affermati traduttori italiani dal francese, Cristina Vezzaro e Giovanni Zucca. Coordina Sara Crimi. 

Ore 16.30

Una sposa conveniente

Il matrimonio fai-da-te e il matrimonio con il wedding planner possono economicamente e sobriamente coesistere. Stefania Manni di Serendipity555 intervistata da Laura Scapinelli de La Bottega di Merlino.

 

Manuela Fiorini

 

Le assemblee dei docenti e degli educatori del Convitto Nazionale "Maria Luigia" di Parma, approvano un durissimo documento per protestare contro la schedatura per opinione sindacale dei dipendenti pubblici parmensi.

 

Parma, 22 febbraio 2014 -

Apprendiamo con soddisfazione che l'assemblea sindacale dei docenti e degli educatori che lavorano al Convitto Nazionale "Maria Luigia" di Parma, indetta unitariamente da tutte le rappresentanze sindacali, ha approvato un duro documento indirizzato al Ministro dell'Economia, alla Ragioneria dello Stato di Parma, al Dirigente Scolastico Provinciale ed all'Ufficio Scolastico Regionale, per esprimere il proprio sdegno nei confronti dello stesso Ministero dell'Economia che solo a Parma(!!!) dallo scorso 15 gennaio, pretende che qualunque dipendente statale che decide di aderire o si cancellarsi da un sindacato, per vedersi validata la propria scelta deve chiedere la controfirma della modulistica al capo ufficio, nel caso dei docenti è il preside. Fino ad oggi rispetto a questa decisione inspiegabile di stampo dittatoriale, ci sono state solo timide e tardive reazioni: dopo una ventina di gironi ci fu un'interrogazione parlamentare dell'On Maestri (Pd) e dopo 36 giorni un comunicato di solidarietà dell'Idv. Nessun politico di Parma è intervenuto d'autorità pretendendo che nel suo collegio, nella sua area territoriale di influenza, si mettesse fine a questa vergognosa operazione di schedatura. Se non sono capaci lo dicano. Martedì i rappresentanti di Gilda degli Insegnanti, Snals, Cgil, Cisle Uil, per questa vicenda saranno ricevuti dal Prefetto. Salvatore Pizzo, coordinatore Provinciale della Gilda Unams: "Noi della Gilda di fronte all'incapacità complice della politica di saper dirigere ed intervenire sul territorio di Parma, stiamo valutando seriamente di organizzare un movimento per la scheda nulla alle prossime europee ed amministrative".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Unams Parma)

 

Tre reggiani su cinque hanno trovato un impiego, diversi proprio dove hanno svolto lo stage, dopo l'esperienza all'estero vissuta grazie alla Provincia col progetto 'Mech Your Move'. La presidente Masini ai giovani: "Prendete in mano l'Europa e avvicinatela ai cittadini" -

Reggio Emilia, 20 febbraio 2014 -

Tre su cinque hanno trovato lavoro entro sei mesi, di questi l'82% in Italia: tra gli altri, diversi – come Costantina e Daniele in Irlanda , Laura e Hanh in Inghilterra, Federico in Spagna – sono stati assunti proprio là dove hanno svolto lo stage. Una esperienza formativa all'estero che, nella stragrande maggioranza dei casi, ha avuto un peso rilevante per la loro crescita, non solo professionale, e soprattutto per la ricerca di un lavoro. Sono i giovani tornati dagli stage formativi del progetto "Mech Your Move" - finanziato nell'ambito del programma Leonardo, di cui la Provincia di Reggio Emilia è leader – che questa mattina al Palazzo del Capitano del popolo hanno raccontato la propria esperienza. Assieme a loro c'erano i rappresentanti delle Province partner di Modena e Bologna, e della rete locale di sostegno al progetto, tra cui Università, Comune di Reggio Emilia, Fondazione Manodori, Cna, Ordine degli ingegneri.
La stessa Provincia di Reggio Emilia, da anni molto attiva nell'ambito della promozione della mobilità dei giovani in Europa, ha svolto un'indagine tra questi giovani, da cui è emerso un quadro estremamente positivo. Oltre agli ottimi dati sul fronte dell'occupazione, il 93% degli intervistati ha infatti espresso un giudizio molto/estremamente positivo sul progetto, affermando che consiglierebbe questa esperienza perché "è qualcosa di unico", "un'esperienza fondamentale per la crescita personale e professionale", "permette di conoscere la realtà lavorativa di un altro Paese, migliorare la lingua straniera, conoscere nuove persone, confrontarsi con un'altra cultura e stile di vita". "Mi è servita a trovare un tirocinio che col tempo si è trasformato in un contratto a tempo indeterminato", "è in grado di incentivare chi partecipa ad essere flessibile, aperto e competitivo", hanno sottolineato altri. Decisive sono giudicate anche le competenze linguistiche acquisite nel corso dell'esperienza, giudicate come rilevanti in termini di occupabilità da 4 partecipanti su 5.
L'incontro è stato aperto dal saluto della presidente della Provincia Sonia Masini, componente a Bruxelles del Comitato delle Regioni, che ha esortato i giovani a viaggiare e a conoscere da vicino l'Europa perché "sarete voi a prenderla in mano, ad avvicinarla ai suoi cittadini" "Ci sono diversi modi di concepire l'Europa: spesso viene vista solo come sede di riunioni di vertice o come un gigante che schiaccia i Paesi, in realtà è il luogo dove ciascun cittadino, specie un giovane, può trovare una dimensione utile per il proprio futuro e per il proprio arricchimento - ha affermato la presidente Masini - Ecco perché bisogna dare la possibilità a tutti giovani, anche sul fronte economico, di viaggiare e studiare in Europa. Non dobbiamo chiuderci in casa. Là fuori c'è il mondo globale. Non abbiate paura di conoscere il mondo. All'estero i giovani possono incontrarsi, arricchirsi umanamente, imparare le lingue, importantissime, e porre le basi per trovare un lavoro".
Sono quindi intervenuti gli assessori alla Formazione delle tre Province (Ilenia Malavasi di Reggio Emilia, Giuseppe De Biasi di Bologna e Cristina Ceretti di Modena), che hanno pure sottolineato la grande importanza di questo progetto. "Non abbiamo speso, ma investito, risorse pubbliche per mandarvi all'estero – ha detto Malavasi - e al vostro rientro ci aspettiamo molto da voi". "Anche creare, sulla base di questa importante esperienza, nuove forme di imprenditorialità", ha aggiunto Cristina Ceretti, magari proprio "in questo triangolo emiliano della meccanica e della meccatronica che rappresenta ha vera e propria eccellenza a livello europeo", ha sottolineato Giuseppe De Biasi. Spazio quindi a racconti, foto e giudizi – positivi (tanti) e negativi (davvero pochi) - dei ragazzi,
Il progetto "Mech your move", promosso dalla Provincia di Reggio Emilia insieme a quella di Bologna e Modena, in collaborazione con il Centro servizi-Pmi, ha permesso a 56 giovani disponibili sul mercato del lavoro (neodiplomati, neolaureati, disoccupati) di età compresa fra i 19 e i 32 anni di svolgere un periodo di soggiorno all'estero di 14 settimane (2 di formazione linguistica e culturale e 12 di tirocinio professionale). I Paesi di destinazione erano Spagna, Francia, Portogallo, Irlanda, Germania e Lituania.
L'obiettivo del progetto era quello di offrire ai giovani la possibilità di acquisire competenze professionali che arricchiscano e qualifichino il loro percorso formativo e facilitino il loro inserimento nel mondo del lavoro; di mettere a disposizione delle realtà sociali ed economiche dei territori coinvolti professionalità maggiormente qualificate; di sensibilizzare i giovani sull'importanza della diversità culturale e linguistica e della multiculturalità in Europa. Complessivamente, per le 56 borse di studio messe a disposizione per l'ultima edizione (25 Reggio, 20 a Bologna, 11 a Modena), le tre Provincie d'invio hanno ricevuto oltre 250 domande di partecipazione.
A Reggio Emilia, il progetto è stato reso possibile grazie al sostegno di una rete locale composta da Fondazione Manodori, Camera di commercio, Unindustria, Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Fondazione ITS, Cna, Lega cooperative, Reggio Emilia Innovazione, Acer, AEB e Ordine degli ingegneri.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Domani, venerdì 21 febbraio, alle ore 20.30 in Sala del Consiglio comunale a Novellara si terrà la prima serata di "Diritto di scuola", l'iniziativa organizzata dal Comune di Novellara, con il patrocinio dell'Ufficio scolastico regionale per l'Emilia Romagna, per riflettere sul mondo della scuola e fare un bilancio sui progetti realizzati in questi anni -

Novellara, 20 febbraio 2013 -

La prima serata, intitolata "Vita da adolescente", offrirà a docenti e genitori un focus sulle abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani. Nei mesi scorsi, gli studenti delle classi terze dell'Istituto Comprensivo di Novellara hanno risposto ad un questionario realizzato dall'associazione "Laboratorio adolescenza".
Questi dati saranno illustrati e commentati dal Sindaco Raul Daoli, da Maurizio Tucci, responsabile dell'indagine e da Francesca Fontanesi, psicologa dell'Istituto Comprensivo novellarese. Interessanti e significativi i dati che risultano dall'indagine: il 38% dei ragazzi dice di avere un computer, mentre il 52% si collega quotidianamente ad Internet. Quest'ultimo, insieme alla televisione, risulta essere uno dei modi preferiti per trascorrere il tempo libero, mentre allo studio i ragazzi dedicano due - tre ore al girono. Il 43,5% dei ragazzi intervistati, infine, dice di non avere mai letto un quotidiano non sportivo, mentre il 59,7 % ritiene che sarà difficile trovare un lavoro.
"In questi anni - ha affermato il Sindaco di Novellara, Raul Daoli - il Comune di Novellara ha collaborato attivamente con tutte le scuole del paese per realizzare progetti innovativi, capaci di rispondere al mutare delle esigenze degli abitanti più giovani del paese, mantenendo inalterati i valori fondanti dei servizi educativi e la loro qualità. I risultati dell'indagine sugli stili di vita degli adolescenti – ha proseguito Daoli – sono uno strumento molto utile per conoscere bisogni, sogni, paure dei giovani e capire come agire e lavorare per dare loro risposte concrete. Queste tre serate – ha concluso il Sindaco - sono l'occasione per riflettere su quanto è stato realizzato, coinvolgendo tutti gli attori che hanno contribuito a rendere Novellara un esempio studiato e seguito in tutta Europa."

 

In allegato scaricabile la cartolina col programma

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara)

 

L'Associazione di scrittori modenesi I Semi Neri presenta l' ultimo romanzo sabato 22 febbraio, alle ore 10 (sala "La Tigre e la Neve") nell'ambito di BUK, la fiera della piccola e media editoria in programma al Foro Boario di Modena - 

Modena, 20 febbraio 2014 -

Sarà l'associazione di scrittori modenesi I Semi Neri ad inaugurare il calendario delle presentazioni a BUK, la fiera della piccola e media editoria in programma al Foro Boario di Modena, dal 22 al 23 febbraio.

Sabato 22 febbraio, alle ore 10, presso la sala "La Tigre e la Neve", I Semi Neri presenteranno l'ultimo romanzo "L'Enigma del Toro" edito da Damster, un thriller storico ambientato nella Bassa modenese.

La vicenda ha inizio nel giugno del 2012, un mese dopo il terremoto. In un incidente stradale perde la vita Marco Antonio Tarvisi, giovane stilista di successo e secondogenito del Marchese Gherardo Tarvisi, patriarca di un'antica famiglia le cui origini risalgono al 1500. Imprenditori leader del settore della moda, i Tarvisi vivono nell'immaginaria località di Cà del Toro, nei pressi di Cavezzo, minata dal terremoto. Alcuni particolari dell'incidente, tuttavia, non convincono l'ispettore Marcello Prandi che, con l'aiuto di Lucrezia Guicciardi, donna affascinante e misteriosa, parente della giovane vittima, indagherà sul passato della famiglia Tarvisi. Marcello e Lucrezia saranno così proiettati in un inquietante viaggio attraverso i secoli, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale al Rinascimento, quando un altro terremoto, quello del 1570, cambiò il destino dei Tarvisi di allora, mercanti di stoffe alla ricerca di un riscatto sociale.

Opera collettiva degli autori Marco Panini, Daniela Ori, Gabriele Sorrentino, Manuela Fiorini, Enrico Solmi, Francesca Poggioli e Adalgisa Pini, la trama è ricca di suspense e colpi di scena, ma il romanzo vuole essere anche un omaggio al territorio padano, a Modena, prima di tutto , ma anche a quella parte d'Italia che si estende a cavallo degli Appennini, tra Firenze, Bologna, Modena e Reggio Emilia.

L'Enigma del Toro è disponibile a BUK presso lo stand di Damster Edizioni, in libreria e sul sito dell'editore www.damster.it. Anche in versione e-book.

I Semi Neri
L'Enigma del Toro
Damster Edizioni 2013 (www.damster.it)
305 pag - € 15

(Fonte: Associazione di Scrittori "I Semi Neri")

 

Stamattina al Russell di Guastalla una lezione del progetto finanziato dalla Provincia Malavasi: "Arricchire il percorso formativo degli studenti con tecnologia e innovazione" -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

Fab Lab Reggio Emilia entra nelle scuole. E lo fa grazie a un progetto finanziato dalla Provincia di Reggio Emilia.
Questa mattina, all'istituto superiore Russell di Guastalla, si è svolta una lezione dimostrativa del percorso che le classi 3° e 4° dell'indirizzo meccanica-meccatronica hanno avviato con il gruppo di lavoro di Fab Lab.
Quello di Reggio è il primo Fab Lab della regione. Si tratta una giovane impresa nata da un progetto di Francesco Bombardi in seno a REI – Reggio Emilia Innovazione, che fornisce alle imprese, alle scuole, ai creativi e a tutti i cittadini le macchine e l'attrezzatura necessaria per dar corpo alle proprie idee, permettendo a ogni utente di sviluppare una cultura del fare e di acquisire le competenze necessarie per trasformare le proprie idee in prototipi e prodotti.

"L'istituto Russell è una scuola pilota per questo tipo di progetti – ha spiegato l'assessore provinciale Ilenia Malavasi – Una scuola pubblica in cui si cerca di dare a tutti le stesse opportunità, offrendo un bagaglio di conoscenze che potranno avere uno sviluppo in base alle singole predisposizioni. L'obiettivo è arricchire il percorso formativo degli studenti, dare un sostegno alla creatività e alle idee dei giovani, che possono trovare nella tecnologia una facilitazione nel concretizzare idee e costruire prototipi. Un bel progetto pilota finanziato dalla Provincia, che potrebbe diventare una buona prassi per le scuole superiori per favorire la ricerca e il talento dei giovani".

"È il primo progetto attivato nelle scuole – ha spiegato Francesco Bombardi – Il vantaggio di Fab Lab è che è basato sulla stampa 3d, che permette di creare modelli senza investire sullo stampaggio. In questo modo si riducono molto i costi per creare un prototipo: lo si crea su pc per poi averlo stampato in tempo reale e assemblarlo".

Gli studenti dell'istituto Russell di Guastalla, competenti in modellazione solida, nell'ambio di questo progetto hanno quindi avuto la possibilità di ricevere elementi e informazioni per approfondire la fabbricazione digitale e la creazione rapida di prototipi, utilizzando i processi innovativi per fare rete tra competenze distintive del territorio e talenti.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

Per celebrare la Giornata Internazionale della Lingua Madre istituita dalla Conferenza Generale dell'Unesco, il Centro Interculturale del Comune di Piacenza organizza Venerdì 21 Febbraio "Nel cuore della lingua" l'iniziativa dedicata alla valorizzazione delle differenze linguistiche e culturali e alla promozione del multilinguismo.

Piacenza, 19 febbraio 2014 -

Dalle 14:45 alle 18 si terrà presso la sala della ex-Circoscrizione 4 (via Rio Farnese, 14/d) un convegno dedicato alla riflessione sull'importanza e sulla ricchezza del bilinguismo per i ragazzi in crescita, aperto in particolare ad insegnanti e genitori. L'iniziativa si inserisce all'interno del progetto di sperimentazione promosso dall'ONLUS Mondo Aperto. Sarà con noi il prof. Gilberto Bettinelli, ex-dirigente scolastico, responsabile del tirocinio di Scienze della formazione primaria e docente a contratto di Psicopedagogia presso l'Università degli Studi di Milano Bicocca, collaboratore del Centro COME di Milano, esperto di formazione degli insegnanti e autore di testi sul tema dell'intercultura e di sussidi didattici per l'insegnamento dell'italiano L2.
A seguire una serie di interventi a cura di insegnanti di diversi gradi scolastici e mediatori linguistico-culturali relativi a percorsi, storie e progetti che girano attorno alle tante lingue ormai presenti nelle scuole.
"Nel cuore della lingua" è un evento organizzato dal Centro Interculturale del Comune di Piacenza in collaborazione con le associazioni, And Jef, Associazione dei Polacchi in Italia, Comunità Congolese, Comunità Romena, Congolesi a Piacenza, Ghana Nationals Association, Mondo Aperto, Nzuko Ndi Igbo e Sentieri nel Mondo.
Le celebrazioni proseguiranno sabato 22 febbraio presso il Centro per le Famiglie (Galleria del Sole, 42) dove alle 15.00, il coro "Nepsis" della Chiesa Ortodossa Romena aprirà il pomeriggio, a seguire, l'esibizione del coro "Voci del Terzo", che unisce bambini delle scuole primarie Taverna e De Gasperi, diretto dal M° Raffaella Fellegara, accompagnato dal M° Corrado Pozzoli.
Sarà presente la poetessa Julia Sigmond che ci emozionerà con una poesia in esperanto, poi letta in varie lingue.
Vera novità di questa edizione sarà la Biblioteca Vivente: una vera biblioteca, con i bibliotecari e un catalogo di titoli tra cui scegliere, dove per leggere i libri non bisognerà sfogliare le pagine ma...parlarci, perché i libri saranno persone in carne ed ossa!
Le associazioni del Centro Interculturale arricchiranno il pomeriggio con approfondimenti sulle diverse lingue e l'evento terminerà con una breve performance per valorizzare anche il nostro dialetto: "Tal dig in dialët".

Il Centro Interculturale nasce nel settembre 2006 come servizio del Comune di Piacenza dedicato alle esigenze e ai bisogni dei cittadini immigrati per creare un luogo che favorisca l'integrazione, in cui le diverse culture presenti sul territorio possano incontrarsi, conoscersi, dialogare. Il Centro offre supporto alle associazioni nella progettazione e realizzazione di eventi; promuove iniziative interculturali per offrire, a italiani e stranieri, esperienze di riflessione e conoscenza reciproca; attiva percorsi di sensibilizzazione nelle scuole attraverso mostre e laboratori; sviluppa percorsi di cittadinanza per una maggiore inclusione dei cittadini stranieri.
Sede: via XXI Aprile, 15 – Piacenza. Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Pagina web: http://web2.comune.piacenza.it/cittadini/stranieri/centro-interculturale

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

 

Il sopralluogo di Trespidi nell'istituto. Il dirigente scolastico Carini: "Grazie alla Provincia: lo strumento consente di completare i programmi ministeriali"-

Piacenza, 19 febbraio 2014 -

Sono nuovamente a disposizione degli studenti dell'Isii Marconi gli impianti di stoccaggio e di distribuzione di gas a servizio dei laboratori di chimica dell'istituto. E' stato questa mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi, in visita nei locali di via Negri, a verificare di persona la conclusione dell'intervento che ha consentito di riattivare strumenti in stand by da oltre due anni.
"Ringrazio l'Amministrazione provinciale – ha detto il dirigente scolastico dell'Isii Marconi Gian Paolo Carini – per il lavoro svolto: l'intervento consente di completare i programmi ministeriali previsti per gli studenti dell'indirizzo chimico". "Oggi – ha aggiunto la docente Germana Iannelli – è stata vinta una grande battaglia: studenti e docenti potranno, grazie all'impegno dell'Amministrazione provinciale, rimettere le mani su uno strumento fermo da troppo tempo. Rivolgo a questo punto un appello alle aziende piacentine interessate a sponsorizzare altri lavori: il laboratorio ha ancora bisogno di finanziamenti che consentano di riattivare strumenti didattici". "Esprimo – ha concluso il presidente Trespidi – grande soddisfazione per il risultato raggiunto e per la risposta concreta fornita alla scuola. Credo ci sia necessità di investire di più nel sostegno agli indirizzi tecnici e professionali e assicuro l'impegno della Provincia in questa direzione".
L'intervento inaugurato questa mattina - finanziato dalla Provincia con una spesa di 16.957 euro - consiste precisamente nella predisposizione e installazione di quattro serbatoi per gas speciali con le relative condotte di adduzione e di distribuzione e valvole di sicurezza. Il progetto, coordinato dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere Stefano Pozzoli, è stato elaborato dai tecnici Roberto Dacrema e Fausto Nicolini.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

Saliera: "Appuntamento di grande spessore per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose e la diffusione della cultura della legalità"

 

Bologna, 19 febbraio 2014

Due giorni per riflettere sull'espansione mafiosa al Nord, sul rapporto tra criminalità organizzata e politica, sulle logiche e forme della violenza mafiosa, anche con l'analisi di casi. Sono i temi al centro del convegno di studi "Ri-conoscere le mafie. Esperienze e prospettive a confronto", organizzato a Bologna i prossimi 20 e 21 febbraio da Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna (Dipartimento di filosofia e comunicazione) con il patrocinio del Comune di Bologna.


"Si tratta di un appuntamento di grande spessore - sottolinea la vicepresidente della Regione Simonetta Saliera - che conferma l'impegno civico della Regione Emilia-Romagna su un tema di grande importanza per la tenuta sociale di questa terra. Qui non abbiamo messo la testa sotto la sabbia ma, anche grazie all'intervento della Regione, continuiamo a organizzare molte iniziative per la prevenzione alle infiltrazioni mafiose e la diffusione della cultura della legalità: oltre 60 progetti realizzati in collaborazione con scuole (coinvolti fino ad oggi 20.000 ragazzi), associazioni come Libera, Arci e Avviso pubblico, sindacati, università, magistratura, forze dell'ordine e Comuni. Di grande rilevanza, poi, gli 8 beni confiscati alla mafia e già in gestione ai Comuni che, grazie a finanziamenti regionali, sono stati messi a disposizione delle nostre comunità e vengono utilizzati per attività di pubblica utilità".


Il programma
Il convegno, organizzato nell'ambito dell'Accordo di programma (l.r.3/2011) tra Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna, prevede due giornate di lavori.
La prima giornata del 20 febbraio si terrà in Sala Cappella Farnese a Palazzo D'Accursio (dalle ore 9.30, piazza Maggiore 1), la seguente, invece, nell'Aula Magna della Regione Emilia-Romagna (dalle 9.15, viale Aldo Moro 30).
Tra i relatori della prima giornata: Federico Varese (Università di Oxford), Nando Dalla Chiesa (Università di Milano), Rocco Sciarrone (Università di Torino), Antonio La Spina (Luiss), Alessandra Dino (Università di Palermo), Alberto Vannucci (Università di Pisa), Monica Massari (Università di Napoli Federico II), Umberto Santino (Centro Documentazione Giuseppe Impastato), Deborah Puccio-Den (Ehess, Paris), Marco Santoro (Università di Bologna).


Nella seconda giornata, alla tavola rotonda con amministratori locali parteciperanno: Ouidad Bakkali, assessore alla cultura, pubblica istruzione e infanzia, istruzione superiore, formazione professionale del Comune di Ravenna; Franco Corradini, assessore a Coesione e sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia; Fabiola Gardelli, assessore a Programmazione urbanistica e pari opportunità del Comune di Cervia; Paola Parenti, assessore alle Politiche culturali, giovanili e alla formazione civile del Comune di Casalecchio di Reno e Salvatore Caronna, titolare della Commissione Criminalità organizzata, corruzione e riciclaggio di denaro al Parlamento europeo.

(Fonte: uffico stampa Regione Emilia Romagna)

 

Mercoledì, 19 Febbraio 2014 10:38

Modena, Buk 2014 apre la stagione dei festival

A Modena, sabato 22 e domenica 23 febbraio la VII edizione del festival della piccola e media editoria, con una dedica attualissima alla "questione donna" e un affettuoso omaggio a Vincenzo Cerami.

 

Modena, 19 febbraio 2014

 

La stagione dei festival letterari italiani si apre con BUK 2014, il Festival della piccola e media editoria in programma sabato 22 e domenica 23 febbraio 2014 nella suggestiva cornice del Foro Boario di Modena, per la direzione artistica dello scrittore e drammaturgo Francesco Zarzana, a cura dell'associazione culturale Progettarte, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena e il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, di Alda (Association of the Local Democracy Agencies con sede presso il Consiglio d'Europa di Strasburgo), della Regione Emilia Romagna, del Comune e della Provincia di Modena. Il Festival si avvale anche della collaborazione di Well_B_Lab*, laboratorio di ricerca ed innovazione dell'Università di Modena e Reggio Emilia.


Giunto al traguardo della VII edizione, il Festival è pensato per favorire la diffusione della piccola e media editoria, dando visibilità alle oltre 100 case editrici provenienti da tutta Italia che presentano la loro ricca offerta culturale. BUK Festival, "Città del Libro 2014 per riconoscimento del Ministero dei Beni e Attività Culturali che ha inserito la manifestazione fra gli eventi di riferimento per il Piano nazionale di promozione della Lettura, ha superato in soli due giorni i 20.000 visitatori nell'ultima edizione del marzo 2013, con oltre 50mila visitatori fra i contatti web.

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Una dedica attualissima alla "questione donna" sarà focus tematico dell'edizione 2014 di BUK Festival, che proporrà oltre 60 iniziative collaterali, conferenze e dibattiti sui grandi temi del nostro tempo, reading e atélier letterari creativi, incontri con autori e personalità della cultura ma anche eventi musicali e spettacoli dal vivo. In anteprima assoluta, sabato 22 febbraio, lo storico e saggista Valerio Massimo Manfredi presenterà il nuovo romanzo breve "L'oste dell'ultima ora" (Wingsbert House). E sempre sabato al festival farà tappa il poeta Davide Rondoni con la sua ultima fatica letteraria, "L'amore non e' giusto" (Carta Canta).


Fra le protagoniste dell'edizione 2014 di BUK Festival due grandi scrittrici francesi, Pauline Delpech e Anne Marie Mitterand e la coreana, naturalizzata svizzera, Laure Mi Hyun Croset, vincitrice del Prix Academie Romande nel 2012: proprio dal testo della Croset – che si è raccontata anche nel cult-book 'Polaroid' – è in programma lo spettacolare Translation Slam, una vera e propria gara di traduzione fra i due più affermati traduttori italiani dal francese, affidata al giudizio del pubblico di BUK. Farà tappa a Modena anche le giornalista Danila Bonito e l'attrice Laura Lattuada.


E ci sarà l'attrice Caterina Vertova, volto familiare al pubblico teatrale così come alla vasta platea del piccolo schermo: sarà l'intensa protagonista dello spettacolo "Conciliare stanca", di scena a BUK in prima assoluta, dal testo di Francesco Zarzana, scritto in collaborazione con il Prefetto Vicario di Modena Mario Ventura, che ruota intorno alle tortuose e drammatiche dinamiche di un caso di 'femminicidio'. Lo spettacolo debutterà sabato 22 febbraio presso la suggestiva cornice della Chiesa di San Carlo a Modena alle ore 20.30.

Al femminile anche la grande proposta concertistica di BUK 2014, in esclusiva nazionale: sempre sabato 22 febbraio, a seguire dello spettacolo con la Vertova, di scena a Modena la cantante rivelazione Anne Etchegoyen, exploit musicale 2013 in Francia con l'album 'Les voix Basques', premiato con il Disco d'oro e in pochi mesi divenuto riferimento musicale per la musica francese contemporanea. Il concerto, offrirà l'occasione per illustrare il percorso tematico di BUK Festival 2014, che ha scelto di gemellarsi non a un Paese ma a una cultura: quella del Paese Basco francese, una cultura millenaria praticamente sconosciuta tutta da scoprire e da gustare nel week end di Modena.


Partner di BUK in questo percorso sarà l'Ambasciata di Francia in Italia con l'Institut Français. Momenti clou saranno la presenza della scrittrice Itxaro Borda e del direttore dell'Istituto Culturale Basco Pantxoa Etchegoin, oltre a una mostra fotografica in collaborazione con le Conseil General du Pyrénée-Atlantyque e dell'Institut Culturel Basque della giovane fotografa Marie Etchegoyen. Spicca la presentazione in prima nazionale del libro "Milesker" ("Grazie", in lingua basca) scritto da Francesco Zarzana con la collaborazione di Francesca Corrado, pubblicato da A.Car Edizioni.
Nel corso della VII edizione, BUK renderà un affettuoso omaggio a un suo caro amico, il compianto scrittore e sceneggiatore Vincenzo Cerami, ospite in passato della manifestazione. A Vincenzo Cerami saranno dedicate le tre sale presentazioni con i titoli dei tre più famosi film sceneggiati dallo scrittore (La vita è bella, La tigre e la neve, Il signor Novecento). In programma anche un reading con estratti dalle sue opere letterarie e cinematografiche.


L'angolo di accoglienza di BUK Festival 2014 si chiamerà BIO-BUK e sarà tutto all'insegna del "bianco" come "nuovo" da cui ripartire e pagina fisica su cui scrivere a mano: filosoficamente il Festival prospetterà una forma di "lentezza kunderiana", un'oasi di relax in mezzo alla velocità e ai "colori frenetici" da cui siamo circondati, un'isola in cui attraccare all'interno del gradevole "frastuono" di Buk.
Fra le iniziative di BUK 2014 anche la premiazione del concorso nazionale di giornalismo scolastico "Prima Pagina", presieduto dalla scrittrice Gabriella Genisi, il concorso letterario "Buk – Scrivendo Volo", il concorso per ragazzi fino a 18 anni "Parole Digitali" e il numero speciale della rivista letteraria "BUK – Leggere, Pensare, Conoscere", che sarà disponibile nel corso del Festival.

Aprirà il festival, sabato 22, alle ore 10 presso la sala "La Tigre e la Neve" , l'Associazione di Scrittori modenesi "I Semi Neri", che presenteranno l'ultimo romanzo "L'Enigma del Toro" (Damster Edizioni), un thriller storico che dal terremoto del maggio 2012 conduce in un affascinante viaggio attraverso cinque secoli della storia di Modena, e non solo, fino al 1570, quando un altro terremoto cambiò per sempre il destino della famiglia Tarvisi, protagonista della storia

 

Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti -

Reggio Emilia, 19 febbraio 2014 -

L'Istituto Alcide Cervi, in collaborazione con Cooperativa Boorea, indice il 
Bando di Selezione per il Festival di Resistenza 2014 - Teatro per la Memoria. 
Il Festival Teatrale dedicato alla Memoria che, giunto alla sua 13a Edizione, viene realizzato presso il Museo Cervi di Gattatico (Reggio Emilia), da alcuni anni si è tradotto in Premio, con una preselezione degli spettacoli individuati attraverso la visione e l'analisi dei materiali pervenuti. Gli spettacoli scelti verranno quindi presentati nel mese di luglio e premiati da una giuria di esperti e dal pubblico.
La Giuria di esperti decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro per la Memoria (2.000 Euro) e attribuirà anche un secondo premio (500 Euro). Verrà infine assegnato il Premio del Pubblico (500 Euro).

La Casa colonica abitata dalla famiglia Cervi, luogo reale, spazio della memoria di uno degli eventi più significativi della storia del Novecento, è da tempo importante centro di studio e d'incontri, prestigioso Museo di storia contemporanea per i movimenti contadini, l'antifascismo e la Resistenza.
L'attività del Museo è caratterizzata da un'intensa progettualità sia di ricerca che educativa: particolare attenzione è rivolta alle giovani generazioni, tema centrale la memoria per quei valori di libertà, democrazia, uguaglianza che hanno animato la famiglia Cervi e che sono elementi essenziali di ogni forma di vita civile, solidale, da ricordare e difendere ancora oggi.

Il Festival - e il Concorso - sono momento culminante dell'impegno teatrale del Museo Cervi, il teatro stesso è, nelle sue forme produttive, d'incontro con più pubblici, una forma di resistenza, sollecitando il dialogo tra i cittadini. E pur essendo il teatro per sua natura effimero, da anni si è preso il difficile compito di rinnovare la memoria in forma viva, depositando saperi vitali, dinamici, intorno alle più importanti questioni della vita individuale e collettiva.
Invitate a inviare domanda di partecipazione al Festival sono le compagnie che abbiano spettacoli editi o inediti sui temi identitari dell'Istituto Cervi, temi che possono essere evocati dalle seguenti idee chiave: 'Resistenza e Costituzione', 'Storia e memoria', 'Terra e tradizioni popolari', 'Lavoro', 'Società civile e diritti', 'Multiculturalità'.
Ma saranno presi in considerazione anche tutti quegli spettacoli che sapranno raccontare, in forma seria o leggera, del disagio del vivere, affrontando questioni che mettano in relazione individuo e società, nella scuola per esempio, o nella famiglia e nelle relazioni affettive, in un mondo sempre più complesso e causa d'infinite ansie.

La 13ª Edizione del Festival si svolgerà negli spazi esterni del Museo Cervi dal 7 al 25 luglio 2014. Le domande di partecipazione - gratuita - dovranno pervenire via posta o direttamente con consegna a mano entro e non oltre il 30 aprile 2014. Per le domande inviate via posta farà fede la data del timbro postale. Le domande dovranno essere inviate al seguente indirizzo: Istituto Alcide Cervi, via Fratelli Cervi n° 9 - 42043 Gattatico (Reggio Emilia). L'Istituto metterà a disposizione delle Compagnie selezionate il palcoscenico, un'americana frontale e una di controluce; materiale illuminotecnico e fonico di base. Alle compagnie selezionate verrà corrisposto un rimborso spese di viaggio forfettario e l'ospitalità per la serata della rappresentazione (cena e pernottamento). Alla domanda dovranno essere allegati: curriculum vitae e professionale degli artisti e/o della compagnia teatrale, scheda di presentazione dello spettacolo, materiale video integrale (DVD) di quanto si intende rappresentare, eventuale altro materiale che si ritenga utile ai fini della selezione, materiale promozionale della compagnia formato locandina e /o manifesto (destinato all'allestimento di una esposizione a margine del Festival), scheda tecnica. Le domande sprovviste di video non verranno tenute in considerazione.

Una Commissione di esperti, nominata dall'Istituto, selezionerà gli spettacoli da inserire in cartellone e una Giuria di esperti seguirà gli spettacoli del Festival e decreterà lo spettacolo vincitore. Gli esiti della selezione per la partecipazione al Festival verranno comunicati entro la fine del mese di maggio 2014 all'indirizzo mail che sarà indicato dalle compagnie nella domanda di partecipazione. Le Compagnie e gli artisti prescelti parteciperanno alla 13^edizione del Festival – Concorso che terminerà con l'assegnazione del Premio "Museo Cervi. Teatro per la Memoria", assegnato dalla Giuria sulla base della valutazioni emerse durante lo svolgimento del Festival e in apposita riunione.

La consegna dei Premi avverrà il 25 luglio 2014 nel corso della serata della "Storica Pastasciutta", appuntamento conclusivo del Festival. In relazione alla collaborazione attiva fra il Festival di Resistenza e il Palio Poetico Musicale Ermo Colle, i materiali giunti al Museo Cervi potranno essere selezionati anche per il Palio che si svolgerà nella Provincia di Parma all'inizio del mese di agosto 2014 (www.ermocolle.it). Gli spettacoli prescelti potranno essere invitati a partecipare ad entrambi i concorsi.

In allegato il bando

Info: Paola Varesi, Responsabile del Progetto per l'Istituto Alcide Cervi, Tel.0522.678356
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - www.istitutocervi.it

(Fonte: ufficio stampa Le Staffette)

 

50 serate e una ventina di località coinvolte. Oggi la presentazione nella sede della Regione Emilia-Romagna. L'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti: "Produrre festival di tale portata e qualità è ancora più importante in un momento difficile come quello attuale" -

Bologna, 18 febbraio 2014 -

Un festival dai numeri colossali. L'edizione 2014 di Crossroads si prepara a surclassare le altisonanti cifre della sua precedente annata: circa 400 musicisti chiamati a esibirsi, circa 50 sere di spettacolo nell'arco di tre mesi, una ventina di città coinvolte sull'intero territorio della regione Emilia Romagna, una percorrenza stradale di oltre 2000 km, a voler peregrinare dalla prima all'ultima tappa di questo mastodontico festival itinerante. Crossroads giunge così alla sua quindicesima edizione, che si svilupperà dal 28 febbraio al 24 maggio: quindici anni di viaggi lungo le traiettorie sempre sorprendenti del jazz e delle musiche a esso più affini. Grandi maestri, star affermate e star emergenti, artisti che hanno segnato un'epoca del jazz e altri che si apprestano a fare lo stesso nel futuro della musica improvvisata, giovani talenti e nomi ancora di nicchia ma dalla personalità musicale di forte impatto: il cartellone di Crossroads 2014 fornirà una visione a 360° sugli stili del jazz moderno.

Crossroads 2014, organizzato come sempre da Jazz Network in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna e numerose altre istituzioni, è stato presentato questa mattina a Bologna nella sede della Giunta regionale, presenti tra gli altri l'assessore alla Cultura Massimo Mezzetti, il presidente del Jazz Network Antonio Gioiellieri e la direttrice artistica Sandra Costantini.
"E' ancora più virtuoso – ha commentato Mezzetti – che si producano festival di questa portata e qualità in un momento buio come quello attuale. Vedo – ha aggiunto l'assessore – profilarsi una profonda crisi per il settore dello spettacolo, col previsto azzeramento delle Province che non comporta un trasferimento di risorse conseguente a quello delle deleghe: quasi 5 milioni di euro destinati da questi enti alle produzioni culturali andranno semplicemente a mancare, risorse pubbliche destinate a sparire dai bilanci della cultura in Emilia Romagna".

 

Crossroads, il programma


L'apertura di Crossroads 2014 avverrà, come ormai da molti anni, al Teatro De André di Casalgrande: qui il 28 febbraio si esibiranno i Cordoba Reunion, formazione tutta argentina raccolta attorno al sassofonista Javier Girotto, da anni sulla cresta dell'onda del latin jazz.
La selezione artistica di Crossroads avrà un'ampia visuale geografica, con artisti italiani, europei, statunitensi, sudamericani, asiatici. Dal fronte statunitense arriveranno nomi di primo piano come Kurt Elling, il cantante jazz più acclamato tra quelli in attività, voce e personalità interpretativa davvero debordanti (Rimini, 5 marzo, Teatro degli Atti); il chitarrista Bill Frisell, emblema del jazz postmoderno prima e poi di una conturbante rivisitazione jazzistica delle radici folk americane (Piacenza, 2 aprile, Teatro President); il pianista Uri Caine eseguirà in prima italiana il suo nuovo progetto "Rhapsody in Blue" dedicato alle musiche di Gershwin a capo di un ensemble di otto elementi ricco dei suoi più prestigiosi collaboratori: Theo Bleckmann, Ralph Alessi, Chris Speed, Mark Helias e Jim Black tra gli altri (Imola, 12 aprile, Teatro Ebe Stignani).

Tra i numerosi esponenti del jazz italiano, spiccano i più celebri trombettisti nazionali. Enrico Rava sarà il 20 maggio al Teatro Asioli di Correggio con il suo New Quartet. A Fabrizio Bosso, stella ormai di prima grandezza, sarà dedicato uno spazio particolare. Lo si potrà infatti ascoltare in ben quattro occasioni, con formazioni e programmi musicali sempre diversi: in duo col pianista Julian Oliver Mazzariello (Solarolo, 27 marzo, Oratorio dell'Annunziata), assieme al sassofonista argentino Javier Girotto alla guida del loro sestetto Latin Mood (Russi, 24 aprile, Teatro Comunale), a capo del suo Spiritual Trio (Imola, 2 maggio, Teatro dell'Osservanza) e poi anche come special guest del quartetto del sassofonista Alessandro Scala (Massa Lombarda, 19 marzo, Sala del Carmine).

Anche quest'anno Crossroads ospiterà all'interno della sua programmazione uno dei festival italiani dalla più lunga storia: Ravenna Jazz. La quarantunesima edizione del festival ravennate si svolgerà dal 3 al 13 maggio e avrà una forma estesa: undici giorni ricchi di concerti dalle collocazioni assai varie, dai grandi nomi attesi nei teatri alle più accattivanti proposte concertistiche da club, oltre alla lunga serie dei concerti 'Aperitifs', gli appuntamenti pomeridiani in numerosi locali del centro cittadino.

L'apertura di Ravenna Jazz 2014, il 3 maggio al Teatro Alighieri, sarà affidata alla superstar delle percussioni indiane Trilok Gurtu, che accoglierà come ospite del suo gruppo Enrico Rava in una produzione originale, incontro dal quale si aspettano scintille musicali visto che Gurtu presenterà uno dei suoi progetti dalla più spiccata componente jazzistica: "Spellbound - World of Trumpets", focalizzato sulle vampate dello strumento d'ottone. Un altro mito degli incroci tra jazz e world music è il chitarrista Al Di Meola, che arriverà a Ravenna il 4 maggio per eseguire col suo quartetto un sentito e ammaliante omaggio alle musiche dei Beatles. Il Teatro Alighieri ospiterà le altre star di prima grandezza del festival: il pianista Stefano Bollani, in un duo con il fisarmonicista Antonello Salis che si preannuncia come uno scintillante incontro tra personalità dall'incontenibile estro musicale (il 10), e il grande progetto orchestrale che riunisce la tromba di Paolo Fresu, il pianoforte di Uri Caine a la PMJO Parco della Musica Jazz Orchestra impegnati in "Reflections on Sketches of Spain",rilettura filologica del capolavoro di Miles Davis e Gil Evans con aggiunta di libere interpretazioni (il 13).

Ancora più sviluppata che nella precedente edizione del festival sarà poi l'attività musicale nei club, che coinvolgerà vari locali tra Ravenna (Mama's Club), Lido Adriano (Cisim) e Piangipane (Teatro Socjale). Si inizia con una serie di duetti di grande fascino, che coinvolgono nomi assai noti del jazz ma anche della scena rock alternativa: da Raiz e Fausto Mesolella (il 6) a Luca Aquino e Carmine Ioanna (il 7), Vincent Peirani con Ulf Wakenius (l'8) e Luigi Tessarollo con Roberto Taufic (il 9). Formazioni più ampie l'11 coi funambolici Iswhat?! di Napoleon Maddox (impegnato anche in un workshop di beatbox il 10 e l'11) e il 12 con il trio formato da Raffaele Casarano, Marco Bardoscia e Boris Savoldelli e la loro rivisitazione di The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd.

Appuntamento fuori misura sarà poi quello gratuito in Piazza del Popolo con i duecento giovanissimi musicisti, tra orchestra, percussioni e coro, che daranno vita a "Pazzi di Jazz" Young Project, sotto la direzione di Tommaso Vittorini e Ambrogio Sparagna e con la presenza solistica di Paolo Fresu (il 5).

Il mese di marzo prevede una ininterrotta sequenza di artisti di notevole interesse, a partire dal quartetto del batterista per eccellenza del jazz italiano: Roberto Gatto (Ferrara, 1 marzo, Jazz Club Torrione San Giovanni). L'8 a Massa Lombarda si ascolterà un duo che affianca altre due glorie del jazz nostrano, la cantante Maria Pia De Vito e il bassista Ares Tavolazzi, mentre un'altra cantante di fama planetaria, l'inglese Sarah Jane Morris, sarà il 9 a Gambettola (Teatro Comunale), anche lei in duo, col chitarrista Antonio Forcione. Ancora a Massa Lombarda, due giorni di "Massa Sonora", contenitore per le istanze più innovatrici del jazz italiano: il 14 il gruppo Luminal del pianista Dimitri Sillato, un solo del chitarrista Simone Massaron e il quintetto Rollerball; il 15 l'esaltante e ampia orchestra del Collettivo El Gallo Rojo. Il coinvolgente cantautore statunitense a cavallo tra jazz e soul Raul Midón sarà il 20 a Modena (La Tenda). Jazz singer e chitarrista con la grinta di una vera rocker è la canadese Terez Montcalm, che sarà il 21 a Rimini. Uno spaccato di contemporaneità statunitense risplenderà il 22 a Ferrara con il Baida Quartet del trombettista Ralph Alessi e il 26 a Parma (Casa della Musica) con il trio del pianista Joey Calderazzo. Il jazz più sofisticato e flirtante con l'avanguardia si ascolterà il 28 a Cesenatico (Teatro Comunale), con il quartetto "Special Dish" della cantante Cristina Zavalloni. Il mese si concluderà con gli appuntamenti di "Cassero Jazz" a Castel San Pietro Terme ("Cassero" Teatro Comunale): il 29 con il reading musicale ideato da Paolo Caruso e Franco Costantini, seguito dal duo che vede affiancati improvvisatori di incontenibile esuberanza come Antonello Salis (pianoforte, fisarmonica) e Hamid Drake (batteria e percussioni); il 30 con il quartetto della cantante Ada Montellanico, che affronterà il repertorio di Abbey Lincoln.

Nel mese di aprile si preannunciano momenti di grande espressività musicale: il 3 a Modena col suadente Brasile cantato da Paula Morelenbaum con il suo Bossarenova Trio; il 10 a Fusignano (Auditorium Corelli) con il racconto per voce e strumenti "Musica Semplice" eseguito dall'ottetto del chitarrista Stefano Savini; il 13 al Teatro Rossini di Lugo con le musiche e arie operistiche reinterpretate dal brillante duo che unisce il pianoforte di Danilo Rea e la tromba di Flavio Boltro; il 17 a Modena si esibirà il trio della giovanissima sassofonista cilena Melissa Aldana, che nel giro di pochi anni si è fatta largo sulla scena newyorkese, dove ora viene considerata una delle più sorprendenti rising stars. Un'altra formazione di culto è il Tinissima Quartet del sassofonista Francesco Bearzatti che proporrà il suo rivoluzionario "Monk'n'roll" (Russi, il 30, in occasione della Giornata Internazionale Unesco del Jazz).

Sempre in aprile, ben tre giornate di libera ricerca musicale a Dozza (Teatro Comunale) per "Dozza Jazz": il 4 con il trio formato da Roberto Bartoli, Pasquale Mirra e Danilo Mineo; il 5 con un doppio omaggio al sassofonista sudafricano Sean Bergin che avrà per protagonisti il duo di Daniele D'Agaro e Saverio Tasca e il Re-Union Trio (Roberto Bellatalla, Sandro Satta e Fabrizio Spera); il 6 con Youlook, ovvero Luisa Cottifogli, Aldo Mella e Gigi Biolcati.

Nel mese di maggio, oltre alla maratona di Ravenna Jazz, Crossroads farà una lunga tappa a Correggio di ben undici giorni, dal 14 al 24, per Correggio Jazz, un altro festival nel festival, quest'anno assai internazionale nei contenuti e come sempre aggiornatissimo sulle tendenze jazzistiche più attuali. Oltre al concerto di Enrico Rava il 20, il Teatro Asioli di Correggio ospiterà il trio del chitarrista Federico Casagrande (il 14; la serata sarà aperta dal quartetto della cantante Valentina Preda, classificatasi tra i vincitori del concorso "La musica Libera. Libera la musica" organizzato dalla Regione Emilia-Romagna); un appuntamento in crescendo con Dino Rubino in piano solo, seguito dal duo voce-pianoforte di Barbara Casini e Alessandro Lanzoni, per finire con un inedito trio che riunisce tutti i protagonisti della serata, con Rubino al flicorno (il 15); il pianista Fabrizio Puglisi in solo nella stessa serata con il duo "Soupstar" di Gianluca Petrella al trombone e Giovanni Guidi al pianoforte (il 16); ancora Giovanni Guidi, ma in piano solo, seguito dal duo che affianca Fabrizio Puglisi alla voce di John De Leo (il 17); il quintetto internazionale On Dog, che comprende tra gli altri il chitarrista Mark Solborg e il sassofonista Francesco Bigoni (il 21); il quintetto Overseas del contrabbassista norvegese (ma ormai newyorkesizzato) Eivind Opsvik (il 22); il trio dell'originale chitarrista danese Jakob Bro (il 23); l'omaggio a Charlie Parker in trio del multistrumentista inglese Django Bates, che in questa occasione siederà al pianoforte (il 24).

Sempre in maggio è prevista una produzione originale sulle musiche di Frank Zappa, Charles Mingus e Jimi Hendrix che vedrà coinvolti i Quintorigo assieme all'Italian Jazz Orchestra diretta da Fabio Petretti e con la partecipazione straordinaria di Roberto Gatto alla batteria (Forlì, 1 maggio, Teatro Diego Fabbri).

Informazioni
Jazz Network, tel. 0544 405666, fax 0544 405656,
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., website: www.crossroads-it.org www.erjn.it

(fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

Questa mattina nell'aula Magna del liceo Spallanzani: assieme alla Provincia, all'Usl e al Provveditorato, tutti i 45 comuni e i dirigenti scolastici di tutte le scuole del territorio, comprese le scuole paritarie di ogni ordine e grado -

Reggio Emilia, 18 gennaio 2014 -

È stato firmato questa mattina, nell'aula magna del liceo scientifico Spallanzani, il "Protocollo d'intesa interistituzionale per la somministrazione dei farmaci a minori in contesti extrafamiliari, educativi e scolastici". Oltre cento le firme: assieme alla Provincia, all'Usl, al Provveditorato, i 45 comuni della provincia, i dirigenti scolastici di tutte le scuole di ogni ordine e grado del territorio, cui vanno aggiunti i responsabili delle scuole paritarie di ogni ordine e grado, nonchè FISM, Confcooperative e Legacoop che gestiscono i servizi o-6 anni.
"Abbiamo fatto un lungo percorso insieme – ha spiegato l'assessore provinciale all'istruzione Ilenia Malavasi - Abbiamo risolto dubbi e problemi con un confronto costante, iniziato nel settembre del 2013. In questo lavoro abbiamo avuto a fianco l'Usl, il Provveditorato, gli enti locali, i sindaci e i dirigenti scolastici. Il risultato che abbiamo raggiunto rappresenta un passo avanti per garantire e facilitare l'inserimento scolastico dei bambini che richiedono una somministrazione di farmaci. In questo modo abbiamo cercato di tutelare il diritto alla salute e il diritto allo studio per tutti i nostri ragazzi. Per la prima volta rispetto al 2006, il Protocollo viene esteso anche ai contesti educativi extrascolastici e nelle comunità familiari per tutelare ancora di più i diritti dei minori".
I farmaci che potranno essere somministrati sono quelli per cui non sono richieste competenze specialistiche di tipo sanitario, né l'esercizio di una discrezionalità tecnica da parte dell'adulto che interviene. Il protocollo dà quindi una regolamentazione a questo tipo di necessità, e gli adulti che volontariamente si presteranno a compiere questa attività saranno supportati con una specifica attività di formazione, che sarà curata dall'AUSL.
"Agli Enti locali, spetterà il compito di individuare, in accordo con i dirigenti scolastici e i responsabili delle strutture educative, gli spazi più adeguati per consentire la somministrazione dei farmaci in modo riservato e per garantire l'adeguata conservazione degli stessi. Si potrà inoltre valutare la possibilità di fornire alle scuole collaborazione in orario scolastico attivando il capitale sociale del territorio, organizzando una vera e propria rete anche grazie al volontariato o al personale sanitario in pensione. A sua volta l'AUSL si dovrà occupare di individuare i professionisti e i servizi coinvolti nel percorso integrato per la somministrazione dei farmaci, dalla prescrizione del curante, fino alla corretta trasmissione dell'informazione alla scuola, e farsi carico di supportare la scuola ".
Il protocollo troverà applicazione in questi ambiti specifici: servizi educativi per la prima infanzia (0-3 anni); scuole dell'infanzia comunali, statali e paritarie; scuole statali e paritarie del ciclo primario e secondario; servizi pre e post-scuola; comunità educative e comunità familiari; strutture residenziali e semi residenziali; campi estivi e tutti quei contesti educativi in cui possa presentarsi la necessità di somministrare farmaci a persone minorenni affette da patologia cronica, purchè convenzionati con i soggetti sottoscrittori del protocollo.
"Questo protocollo – afferma la dottoressa Gabriela Gildoni, Direttore del Servizio di Neuropsichiatria Infanzia e Adolescenza dell'Azienda USL di Reggio Emilia – dà una risposta efficace ai diritti del minore di ricevere un'assistenza appropriata, della famiglia di vedere garantito il diritto alla salute del proprio figlio e degli operatori di ricevere una formazione adeguata".
Un buon risultato al quale ha collaborato anche l'Ufficio Scolastico Provinciale che plaude alla firma del Protocollo, come sottolinea il dottor Pierpaolo Cairo, portando il saluto della professoressa Silvia Menabue.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

 

L’appuntamento si inserisce nella programmazione per il Giorno della memoria e sarà presentato venerdì 21 febbraio

Reggio Emilia, 18 febbraio 2014

Uno spettacolo per la memoria, per non dimenticare quello che successe durante la seconda guerra mondiale nei campi di concentramento e fare in modo che una simile barbarie si verifichi mai più. Ruota intorno a questo tema "Un viaggio dentro Le staffette della memoria" per la regia di Mariangela Dosi e la partecipazione degli studenti del Liceo d'Arte Paolo Toschi di Parma, promosso dal Comune di Poviglio - Assessorato alla Cultura e dal Circolo Anpi "Eugenio Curiel" in collaborazione con i circoli ANPI di Boretto, Campegine, Castelnovo Sotto e Gattatico, venerdì 21 febbraio 2014 presso il Centro del Volontariato Kaleidos.

Un appuntamento sull'importanza del ricordo e della conoscenza della storia, inserito nel programma delle Iniziative organizzate dal Comune per il Giorno della Memoria, come spiega l'autrice stessa: «I deportati nei campi di concentramento hanno scritto memorie, diari, lettere; hanno cercato, alcuni, di comunicare il più possibile, di raccontare il lager affinché non si dimentichi quello che l'uomo può fare, quello che uomini, donne, bambini hanno subito. Da anni cerchiamo di capire, di non perdere la memoria, di stare vigili e di riflettere su ciò che è accaduto. Molti dei sopravvissuti non ci sono più, molti sono troppo anziani per continuare a testimoniare. I giovani non hanno memoria e la scuola non basta a far conoscere» afferma Mariangela Dosi.

«Le persone dimenticano, confondono le date, non sanno le motivazioni profonde che stanno alla base dell'orrore. È quasi incredibile che, in un contesto di inconsapevolezza dilagante, ci siano alcuni studenti di liceo che abbiano voluto aderire alla mia richiesta: chi vuole salire sul palcoscenico per la giornata della memoria? Un sopravvissuto ha raccontato a me, io ho raccontato a loro ed essi, questi giovani, raccontano a voi il viaggio fatto a Mauthausen con il treno della memoria, che è anche un viaggio interiore, un viaggio dentro».

«L'Anpi e l'Amministrazione comunale sono ancora una volta promotrici di un progetto culturale che supera la logica della celebrazione per attualizzare il passato, luce imprescindibile per il nostro presente. Gli studenti dell'Istituto "Toschi" permette di dar voce alle staffette della memoria, che vivificheranno gli avvenimenti del passato attraverso il loro vissuto» dichiara Filippo Ferrari, Assessore alla Cultura del Comune di Poviglio.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 21.00 presso la Sala "Sergio Tagliavini" del Centro del Volontariato "Kaleidos" (via Bologna 1). L'ingresso è gratuito.

Per info:

Biblioteca comunale di Poviglio, 0522/960426 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

(Fonte: ufficio stampa comune di Poviglio)

 

L'iniziativa, promossa da GRADE e Hard Rock Beer dopo il sisma del 2012, ha venduto 5.000 t-shirt. La donazione servirà a realizzare due laboratori, uno linguistico e uno informatico, per le Scuole Medie di Reggiolo

Reggio Emilia, 18 febbraio 2014

La notizia è diventata ufficiale nel giorno di San Valentino. Sono state 5.000 le persone che, con un meraviglioso gesto d'amore, hanno acquistato le t-shirt "Sono scosso ma non crollo", permettendo di raccogliere 39.000 euro (al netto delle spese) a favore delle Scuole Medie di Reggiolo.

L'iniziativa - promossa dai volontari GRADE Onlus di Reggiolo, in collaborazione con Hard Rock Beer, Radio Number One, Deus Eventi, Jam For live, Union Sound Acquisti, con il patrocinio del Comune di Reggiolo - è iniziata nel 2012, subito dopo il terribile sisma, con l'obiettivo di raccogliere fondi da destinare alle scuole terremotate, e si è conclusa a gennaio 2014.

L'importo raccolto è stato consegnato al Comune di Reggiolo, che ha provveduto alla realizzazione di un laboratorio linguistico, con 28 postazioni e lavagna multimediale, e un laboratorio informatico dotato di 29 tablet per le Scuole Medie, potenziando così l'attività didattica rivolta ai ragazzi. Inoltre sono stati acquistati anche 4 defibrillatori per le palestre comunali.
L'inaugurazione ufficiale del laboratorio e la consegna dei tablet si svolgerà sabato 1 marzo, ore 11.30, presso la struttura scolastica.

«Questa importante donazione – spiega Paolo Avanzini, Presidente di GRADE Onlus – ci permette di dimostrare la nostra vicinanza alla città di Reggiolo che, da anni, dimostra grande attenzione alla nostra associazione. Dopo il terremoto di maggio 2012, abbiamo ritenuto fondamentale affiancare Hard Rock Beer in un percorso di solidarietà, che ha permesso di mettere a disposizione le strutture della Festa della Birra per un primo supporto agli sfollati e di garantire un contributo economico con l'iniziativa "Sono scosso ma non crollo"».

(Fonte: ufficio stampa Kaiti)

Il presidente Trespidi: "In corso la trasformazione verso una vera e propria cittadella scolastica" -

Piacenza, 17 febbraio 2014 -

Sono stati inaugurati questa mattina i lavori di completamento della nuova palazzina scolastica nel polo medio-superiore di Castel San Giovanni. Dopo l'apertura della nuova struttura all'avvio dell'anno scolastico in corso, la Provincia di Piacenza ha provveduto in questi mesi alla risistemazione dell'area esterna con la predisposizione di 82 posti auto e di un'area verde e alla riqualificazione dell'ingresso della scuola. Al taglio del nastro era presente questa mattina il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi insieme all'assessore provinciale agli Edifici scolastici Sergio Bursi, alla dirigente scolastica del polo Maria Luisa Giaccone, al vicesindaco di Castel San Giovanni Giovanni Bellinzoni, al consigliere provinciale Giovanni Cattanei e ad alcuni studenti dell'istituto.
"I lavori completano l'opera inaugurata nei mesi scorsi – ha detto il presidente Trespidi – e consentono di trasformare il polo in una vera e propria cittadella scolastica. L'intervento dimostra l'attenzione riservata all'edilizia scolastica da parte dell'Amministrazione e al sostegno al diritto allo studio". "Ringrazio – ha aggiunto la dirigente Giaccone – la Provincia per l'impegno e la vicinanza dimostrati in tutti questi anni. Il nostro istituto è pronto ad affrontare il nuovo anno scolastico che offrirà agli studenti un nuovo indirizzo: quello delle scienze umane e delle scienze applicate".
La palazzina inaugurata in settembre, lo si ricorda, ha comportato un investimento complessivo di 2 milioni 300mila euro, interamente a carico dell'Amministrazione provinciale. Il progetto preliminare era stato approvato il 12 dicembre 2011 e i lavori sono iniziati esattamente un anno dopo. La nuova palazzina - che si sviluppa su due livelli più un piano interrato ad uso tecnico e che è realizzata, nel rispetto delle norme vigenti antisismiche, con materiali bio-ecologici - ospita gli studenti dell'istituto Casali, fino allo scorso giugno dislocati in tre diverse sedi. I due piani adibiti ad uso scolastico ospitano, oltre all'area dell'ingresso, aule, laboratori e una sala bar (ad uso degli studenti che il corso di operatore ai servizi di sala/bar e piccola cucina).
Come hanno ricordato Stefano Pozzoli, dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere della Provincia con i tecnici Davide Marchi e Matteo Bocchi è infine in corso un intervento di risistemazione del tetto della vecchia palazzina del polo.
Tutti i lavori sono stati eseguiti dalla ditta Costigliola Antonio Srl di Casarile (Milano).

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

 

"Una passeggiata tra le 166 attività e gli 8 mercati simbolo del territorio". 

Piacenza, 17 febbraio 2014

Una guida che racconta 166 Botteghe storiche e 8 mercati riconosciuti del territorio. Uno strumento che restituisce una fotografia ad oggi del patrimonio storico commerciale, in gran parte ormai perduto. Una guida per il turismo, che attraverso la suddivisione per itinerari pensa e propone 4 possibili tour sul territorio. E' questo il progetto dell'Unione Commercianti Piacenza patrocinato dalla Provincia di Piacenza e presentato questo pomeriggio in Provincia. La pubblicazione si suddivide in diverse sezioni: Gli "Antichi Mestieri Artigiani", gli "Antichi Sapori" in cui si trovano tante Trattorie e Locande, Osterie e Ristoranti, Drogherie e Bar, "Luoghi e Vedute storiche" posti in località, palazzi o borghi del nostro patrimonio storico e culturale, e per finire i "Mercati storici", che rappresentano le origini del commercio e ne rimangono i testimoni.

"La riscoperta e la valorizzazione di queste nostre tradizioni, diventate negli anni eccellenze - ha detto il presidente della Provincia Massimo Trespidi durante la presentazione - rappresentano la strada da percorrere in questi tempi difficili. Grazie per tutto quello che botteghe e mercati storici hanno fatto e faranno per il nostro territorio. La guida verrà resa disponibile sul sito internet della Provincia".

"La pubblicazione - ha aggiunto il presidente dell'Unione Commercianti Piacenza Alfredo Parietti - si prefigge lo scopo di essere una "mappa", unica nel suo genere, pensata per guidare il potenziale turista visitatore tra i vicoli e le piazze più significative dei Comuni della provincia di Piacenza facendo scoprire le autentiche botteghe. E' doveroso un ringraziamento a tutti i soggetti che hanno contribuito a far sì che questa pubblicazione sia stata realizzata, in particolare all'Amministrazione Provinciale di Piacenza, ai sostenitori del progetto e ai titolari delle 166 Botteghe Storiche e agli operatori dei sette mercati storici che grazie al loro impegno arricchiscono il nostro territorio". "Il volume – ha detto infine il direttore del quotidiano Libertà Gaetano Rizzuto, moderatore della presentazione – consente di fare una passeggiata ideale tra i luoghi simbolo del nostro territorio".

La Regione Emilia Romagna (con la legge regionale del 10 marzo 2008 "Promozione e valorizzazione delle botteghe storiche"), ha riconosciuto - lo si ricorda - gli esercizi commerciali/artigianali ed i mercati che sono in possesso di determinati requisiti (50 anni di attività, medesima tipologia merceologica, mantenimento delle caratteristiche originarie del locale) iscrivendoli in appositi Albi Comunali; gli esercizi hanno acquisito lo "status" di Bottega o Mercato Storico, convalidato da un apposito Marchio distintivo. La Provincia di Piacenza, dal 2008 ad oggi, ha svolto un importante ruolo di coordinamento territoriale, provvedendo a diffondere e promuovere l'iniziativa regionale presso i Comuni, fornendo loro supporto nelle diverse fasi del progetto, nonché attivando un minuzioso lavoro di raccolta e classificazione della documentazione delle singole iscrizioni ricevute dai Comuni.
L'analisi delle schede pervenute rileva un interessante risultato: ad oggi sul territorio piacentino sono iscritte ben 166 botteghe storiche e 8 mercati storici. Le più vecchie risalgono alla metà dell'800. Per la maggior parte (44%) si tratta di piccoli negozi di vicinato soprattutto di vendita generi alimentari, ma sono numerosi anche i pubblici esercizi (32%) che, seppur cambiando gestione o insegna, hanno mantenuto l'attività. Una quota minore, ma comunque significativa, è rappresentata dai laboratori artigiani (19%), la cui attività è spesso tramandata di padre in figlio e costituisce un'importante testimonianza di tradizione imprenditoriale a servizio del territorio.

(Fonte: ufficio stampa provincia di Piacenza)

 

Di Chiara Marando – Sabato 15 Febbraio 2014

Cibo come tentazione fatale, goloso richiamo che appaga i sensi. Cibo come dolce veleno a cui è difficile resistere. Il corso della storia e le più note pagine di letteratura traboccano di racconti, notizie e personaggi più o meno reali le cui vite si intrecciano con il misterioso ed affascinante legame che collega il cibo alla morte.

Questo intrigante argomento è il punto di partenza da cui prende le mosse il curioso volume “Ricette Fatali” scritto da Katia Brentani (Damster Edizioni, www.damster.it), non una semplice raccolta di aneddoti e sicuramente nemmeno il classico libro di cucina, difficile catalogarlo ma certamente divertente da leggere e ricco di spunti interessanti. Tra le sue pagine vanno in scena le vite delle più famose “Donne velenose”, note serial killer, streghe ed esperte speziali, con un occhio attento alle pozioni ed ai vari alimenti incriminati,  scaltramente confusi tra i sapori di lussuosi banchetti o sfiziosi manicaretti preparati per le ignare vittime. Racconti leggeri e fluidi che ispirano altrettante appetitose ricette da provare a casa…ovviamente senza il tocco proibito.

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C’è la storia delle simpatiche vecchiette di “Arsenico e vecchi merletti” nel film di Frank Capra, dove le anziane signore offrivano ai malcapitati Sciroppo di Sambuco avvelenato, la cui dolcezza mascherava l’amara fine. Rifacendosi a loro ecco che si può provare qualcosa di invitante come i Biscotti salati all’aneto e sciroppo di sambuco, oppure la Torta di fragole che grazie all’aroma dello sciroppo acquista quel pizzico fruttato in più, due idee particolari con cui “accogliere” gli ospiti.

Tutti noi conosciamo la storia di Biancaneve e della sua mela avvelenata. Un frutto delizioso, dai colori attraenti, perfetto per preparare torte, insaporire arrosti ed arricchire contorni e dolci. L’autrice approfitta di questo ingrediente per consigliare preparazioni come Arrosto di mele e prugne della Strega, fettine di Pollo alle mele, Palline di mela e Crema di mela al curry.

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Poi ci sono le storie le nobildonne del settecento e dell’ottocento, dei loro sotterfugi a corte, vere professioniste nel mestiere di avvelenatrici seriali. E che dire delle figure femminili famose nella mitologia? Donne che di intrighi, amori infedeli e vendette ne hanno fatto il loro pane quotidiano? Medea, passionale ed istintiva, la regina Creusa, avvelenatrice mancata, oppure Deianira, la moglie di Eracle. Scoprire il nesso tra le loro appassionanti vicende e l’arte culinaria sarà stimolante e divertente. Ogni capitolo raccoglie  vicende diverse e consigli gastronomici gustosi, tutti da provare. Ma mi raccomando, non fatevi prendere troppo la mano.

NotteDelleStreghe

 

 

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