Serata degustazione organizzata da Bubble’s, rivista e movimento che si pone come obiettivo la promozione proprio delle bollicine italiane, e Podere Cadassa, realtà storica di Colorno della famiglia Bergonzi
Foto e articolo di Chiara Marando –
14 Ottobre 2018 -
Bollicine italiane e delizie di maiale nero di Parma, questo è stato il binomio della serata degustazione organizzata da Bubble’s Italia, rivista e movimento che si pone come obiettivo la promozione del Metodo Classico Italiano, e Podere Cadassa, realtà storica di Colorno della famiglia Bergonzi, la cui cantina di stagionatura rappresenta un unicum della zona parmense.
Ed è stata proprio la cantina, scrigno di tesori dall’atmosfera sospesa e magicamente ovattata di profumi, il luogo che ha dato il benvenuto con un aperitivo a base di salumi e finger di maiale nero di Parma, direttamente prodotti dall’azienda. Una eccellenza spiegata dalle mani esperte del norcino Luciano che ha dato dimostrazione di una lavorazione artigiana e rigorosa. Il budello è completamente naturale, la legatura sapiente e attenta a formare la giusta trama che ne permette respirazione e riposo. Sono otto i giri di corda che tengono in piedi il culatello, poi buchi sulla superficie, sale marino e il giusto sonno in un luogo freddo e umido. E pazienza, quell’attesa lunga che fa pregustare l’eccellenza. Perché se ne producono 4 al mese in azienda, il resto è maiale rosa tradizionale.
Il vero fascino, poi, risiede proprio nelle parole e nei gesti del norcino Luciano, nella sua memoria storica che ripercorre gli anni come fossero un racconto. Genuinità pura e contagiosa, quella semplicità che diventa l’ingrediente fondamentale per un prodotto che rispecchia l’amore per le tradizioni contadine e per la propria terra. Solo partendo da qui si può arrivare ad ottenere la vera qualità, la ricercatezza da tramandare e conservare. Non a caso, i bassi corridoi che si susseguono nella cantina del Podere Cadassa sono il forziere di questa ricercatezza, di un metodo, di una passione, di una storia.
Abbinamenti diversi per piatti corposi e saporiti hanno accompagnato la cena nelle sale de “Al Vèdel”, il ristorante che la famiglia Bergonzi ha voluto creare per dare corpo ad una personale ed elegante idea di tradizione parmigiana. Ecco quindi il Risotto con pasta di salame fresca servito con Ribolla Gialla Metodo Classico Puiatti;
Costine di nero sbruciacchiate, Filetto di maiale con salsa al latte e caviale, Coppa di Maiale nero cotta a bassa temperatura con verdure croccanti, il tutto esaltato da Rosè DOC Metodo Classico Magnum Arunda.
Infine, la Teod-Lova (rivisitazione della torta Pav-lova) con fondo di mandorle, meringa e frutta fresca, accompagnata da Dolce Moscato Fior di Arancio.
Primo appuntamento con le serate organizzate dal Bureau du Champagne. La Trattoria i Du Matt è stato il teatro di una degustazione sensoriale: quattro cuvée per altrettante interpretazioni gastronomiche.
Articolo e foto Di Chiara Marando –
04 Ottobre 2018 -
Storie, tradizioni, artigianalità e territori che si incontrano. La prima delle due serate organizzate dal Bureau du Champagne Lab è stata questo: il contatto tra culture lontane nella tipologia dei prodotti che le identificano come unicum nel campo dell’enogastronomia, ma vicine nella ricerca dell’eccellenza. La Trattoria i Du Matt ha ospitato l’appuntamento di degustazione che ha visto lo Champagne e le specialità della Food Valley arricchirsi vicendevolmente di gusto e sentori.
Il racconto è passato attraverso le parole di Chiara Giovoni, Ambasciatrice italiana dello Champagne 2012, che ha spiegato in modo dettagliato le caratteristiche dello Champagne, e della giornalista enogastronomica Jessica Bordoni, voce narrante delle tipicità nostrane.
Chiara Giovoni si è soffermata su aspetti tecnici ma anche emozionali e sensoriali dello Champagne, sulle peculiarità dei vitigni e del terroir, elementi fondamentali per l’ottima riuscita delle diverse annate. Perché è proprio la biodiversità dei paesaggi e dei terreni a definirne le caratteristiche organolettiche e gustative.
E poi l’artigianalità della lavorazione, denominatore comune con i prodotti della Food Valley. Perché è dalla tutela e dalla valorizzazione delle materie prime, proprie di ogni Regione, che si possono ottenere e preservare quei prodotti che costituiscono un patrimonio dell’enogastronomia a livello mondiale.
Chiacchiere di confronto, spiegazione e analisi, meravigliosamente completate dalla degustazione di quattro cuvée per altrettante interpretazioni gastronomiche ad opera dello chef Mariano Chiarelli.
L’inizio con un gustoso assaggio di salumi tipici, in tutta la loro invitante purezza: Prosciutto di Parma Dop, Culatello di Zibello Dop, Salame di Felino Igp e Coppa di Parma Igp, abbinati al Delamotte Brut che ha accompagnato anche la seconda portata, il delizioso gambero avvolto in un vestito di Prosciutto Crudo.
Note intese nella tartare di scampo e Culatello di Zibello addolcita dal Joseph Perrier Blanc de Blancs Brut Royale, dai toni spiccatamente freschi. Poi la sfiziosa alice fritta completata da qualche goccia di aceto balsamico tradizionale, magistralmente esaltata dal un calice di fruttato Devaux Blanc de Noirs.
Infine, una foglia di pera caramellata con fois gras e Prosciutto di Parma dove dolcezza e sapidità hanno trovato la giusta valorizzazione grazie al Fresnet-Juillet Rosé Grand Cru.
Alla Trattoria I Du Matt due tappe speciali di “Gli Incontri del Bureau du Champagne LAB”. In degustazione 4 cuvée e 4 piatti di alta cucina per ognuna delle due tappe
Di Chiara Marando -
28 Settembre 2018 -
Due momenti gourmet che accompagneranno in un viaggio immaginario e gustativo da Parma alla regione dello Champagne, tra eccellenze del territorio della Food Valley e celebri vini di pregiate masion.
Due serate, il 2 e il 4 ottobre, dedicate a “Assaggi di eccellenza: Parma e lo Champagne si incontrano a tavola”, un ciclo di tappe speciali di “Gli Incontri del Bureau du Champagne LAB”, laboratori del gusto pensati per sperimentare l’abbinamento tra piatti e Champagne.
Ad ospitarle la Trattoria i Du Matt che, a partire dalle 20.30, proporrà abbinamenti studiati per l’occasine, capaci di esaltare le caratteristiche gustative di ingredienti e bollicine.
Attraverso la degustazione di 4 cuvée e l’assaggio di 4 piatti per ognuno dei due appuntamenti, i partecipanti affronteranno un percorso sensoriale tra quei segreti in grado di creare armonia, piacere e ricordo sensoriale.
I prodotti del territorio parmense sono messi a disposizione dai rispettivi Consorzi di Tutela.
Il 2 ottobre ad abbracciare il re dei vini saranno i grandi salumi del territorio come il Culatello di Zibello Dop, il Salame Felino Igp, il Prosciutto di Parma Dop e la Coppa di Parma Igp, mentre il 4 ottobre il co-protagonista della serata sarà il Parmigiano Reggiano Dop.
Conduttrici del primo appuntamento Chiara Giovoni, Ambasciatrice italiana dello Champagne 2012, e la giornalista enogastronomica Jessica Bordoni. La seconda tappa avrà le voci di Leonardo Taddei, Ambasciatore italiano dello Champagne 2008, e della giornalista enogastronomica Giorgia Cannarella.
Le due serate anticiperanno il capitolo straordinario dell’Ordre des Coteaux de Champagne, la confraternita fondata da oltre 350 anni, che ha come missione quella di celebrare i vini di Champagne, nel loro insieme e nella loro diversità. La cerimonia d'intronizzazione, che si svolgerà venerdì 5 ottobre presso il Palazzo della Pilotta, vedrà la nomina dei nuovi cavalieri dell'Ordre des Coteaux de Champagne e sarà seguita da una cena di gala a cui prenderanno parte personaggi del mondo del vino, della politica, dei media e professionisti della ristorazione.
Programma
Champagne e salumi di Parma: martedì 2 ottobre – ore 20:30
- Assaggi di: Prosciutto di Parma Dop, Culatello di Zibello Dop, Coppa di Parma Igp e Salame di Felino Igp
- Il gambero con il tabarro di prosciutto di Parma
- L’alice fritta con aceto balsamico tradizionale
- La tartare di scampo e culatello di Zibello
- La pera caramellata con fois gras e prosciutto di Parma
Champagne e formaggi di Parma: giovedì 4 ottobre – ore 20:30
- Fonduta di parmigiano reggiano 12 mesi con tartufo nero
- Il tortello d’erbetta con burro e parmigiano reggiano 24 mesi
- La scaglia di 30 mesi con aceto balsamico tradizionale di oltre 25 anni
- L’anonimo in brodo ripieno di parmigiano reggiano di 36 mesi
Informazioni sull’evento
L’evento è a numero chiuso e prevede il versamento di un contributo di partecipazione di 60 euro a lezione. Per leggere il programma completo e per prenotarsi è sufficiente cliccare qui
Per informazioni è possibile contattare il Bureau du Champagne al numero 02 4399 5767 o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Facebook: www.facebook.com/ChampagneBureauItalia/
Un ricco programma tra degustazioni con il Parma Quality Restaurants e chef ospiti, show cooking, animazioni per grandi e piccoli.
Di Chiara Marando -
Parma -
Torna l’appuntamento con la tradizione, torna la giornata dedicata al Tortel Dols, storico primo piatto della bassa parmense, ripieno di mostarda di frutti antichi, vino cotto e pangrattato.
Domenica 14 ottobre, la piazza principale di Colorno e le vie del centro si animeranno di bontà con la rassegna "Tortél Dòls – Un Tortello… tante storie".
“In questi anni l’amministrazione ha cercato di restituire a Colorno la posizione che merita nel panorama turistico e culturale provinciale – ha spiegato il sindaco Michela Canova- la riscoperta del Tortél Dòls, grazie all’impegno della Confraternita, è diventato un appuntamento che porta a Colorno migliaia di persone a ogni edizione. Per questo, ci siamo impegnati affinché la manifestazione si potesse realizzare anche quest’anno, stavolta in una formula più snella e declinata a favore delle famiglie e del turismo outdoor.“
“La ricetta del Tortél Dòls è registrata in Camera di Commercio dal 2010 e quindi è a disposizione di tutti gratuitamente, purché venga rispettato il regolamento” ha ricordato il Presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari.
Una giornata ricca di sapore e storia durante la quale saranno all’opera anche gli chef del Parma Quality Restaurants, il Consorzio dei ristoratori di città e provincia costituito per valorizzare la cultura culinaria del territorio e i suoi prodotti tipici.
“Il Tortel Dols è un prodotto del territorio che deve diventare un biglietto da visita per i turisti di questi luoghi- sottolinea Enrico Bergonzi, presidente Consorzio Parma Quality Restaurants - Chi viene a Colorno, ma in generale nella Bassa e anche a Parma, deve avere la possibilità di trovare questo primo piatto, simbolo di un sapere gastronomico e della storia di queste terre. È quindi importante che i ristoranti e le attività commerciali si avvicinino al Tortél Dols e lo propongano a loro volta nei menù oppure sui banchi delle gastronomie”.
Durante la giornata sarà quindi possibile degustare e acquistare i Tortél Dòls, pranzare grazie alle proposte culinarie degli chef in piazza e assaggiare il Tortello Amaro di Castel Goffredo, il"tortello ospite” del 2018, in una contaminazione di sapori e saperi. E poi un dessert a sorpresa, preparato con gli ingredienti del Tortél Dòls rivisitati e mixati.
Tante le iniziative in programma anche per bambini e famiglie. Ci si potrà “sporcare le mani”durante i laboratori di cucina con lo chef Cristian Broglia, oppure divertirsi in via Mazzini, trasformata per un giorno in “Tortellandia”: il regno dei giochi antichi, narrazioni e spettacoli teatrali per i più piccoli. In piazza Garibaldi i più grandi potranno invece sfidarsi "A colpi di sfoglia e matterello: il gioco del tortello" che testerà le abilità culinarie dei partecipanti.
Per gli amanti della sostenibilità e del buon cibo immancabile visita al mercato contadino e delle specialità enogastronomiche, allestito con la collaborazione di Pro Loco e dell’Azienda agraria sperimentale Stuard di Parma.
INIZIATIVE COLLATERALI
PER I CAMPERISTI. Anche quest’anno grande attenzione è rivolta ai camperisti, grazie alla proposta di particolari pacchetti, ideati per far assaporare la cucina locale e vivere le bellezze del luogo. Ad esempio si potrà sostare (su prenotazione) in un'area dedicata all'interno del giardino storico della Reggia.
SOCIAL E FOOD BLOGGER. In occasione della manifestazione sono stati aperti il profilo Instagram e la pagina Facebook del Tortel Dols (www.facebook.com/torteldols) dove sono pubblicati tutti gli aggiornamenti della festa e contenute le informazioni per il contest rivolto ai Food Blogger che premierà la migliore ricetta con la foto più bella, presentata in occasione della manifestazione. In palio un fine settimana nella Food Valley.
VISITA SPECIALE IN REGGIA CON “LA CUCINA DEL DUCATO”. Sabato 13 ottobre è in programma una speciale visita guidata a tema alla Reggia di Colorno, tra arte, cultura, curiosità e ricette
(Info e prenotazione: Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica Comune di Colorno Tel. 0521 313790 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
SCUOLA. Nella settimana immediatamente precedente all’evento anche le scuole di Colorno si metteranno in gioco. “Aspettando il tortel dols” vedrà come protagonisti i bimbi dell’Asilo nido comunale con la collaborazione narrante delle Galline Volanti.
Gli chef che fanno squadra, una tavolata di 400 metri nel cuore di Parma, i sapori del territorio e invitati a perdita d’occhio: la Cena dei Mille è andata in scena e ha lasciato il segno
Articolo e Foto di Chiara Marando -
Eravamo in mille. Già, proprio in mille. Uno dopo l’altro seduti a formare la suggestiva carrellata di sedie che completava la tavola di 400 metri lungo Strada della Repubblica a Parma. La Cena dei Mille è andata in scena sotto una inaspettata notte stellata di fine estate, addolcita dall’aria morbida e accogliente di inizio settembre.
Parma, Capitale della Cultura, città UNESCO per la Gastronomia, ha celebrato i suoi successi parlando attraverso uno dei linguaggi che maggiormente la rappresenta: l’eccellenza culinaria, la tradizione gastronomica di un territorio che vanta alcuni tra i prodotti più rinomati al mondo, ma soprattutto la creatività di chi vuole mettersi in gioco partendo dai sapori più conosciuti e rassicuranti per arrivare a sperimentarne di nuovi.
Ecco quindi che gli chef del Parma Quality Restaurants, coadiuvati da Massimo Spigaroli e alcuni rappresentanti di Chef To Chef come Isa Mazzocchi, Filippo Chiappini Dattilo, Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani, si sono messi ai fornelli per portare in tavola il gusto dell’arte culinaria parmigiana rivisitata in chiave innovativa. Due cucine brulicanti di attività, impegnate nella gestione di una vera e propria impresa. Ed è stato tutto impeccabile, degno risultato di un lavoro corale tra chef uniti dal desiderio di vivere e far vivere un’esperienza da ricordare.
Dopo un lungo aperitivo di benvenuto, il fresco “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe, ha aperto la cena preparando il palato al piatto principe tanto atteso: “Lo Scrigno di Parma, simbolo di novità e celebrazione della Città Creativa della Gastronomia Unesco, un fagotto di sfoglia che racchiude un cuore di tortellini ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano e fonduta di caciotta di vacca rossa di Urzano.
Ma l’omaggio all’anima cittadina più vera, quella dei burattini e del personaggio Bargnòcla, è arrivato anche con la Coscia d’oca leggermente stufata, in confit con croccante al Prosciutto di Parma e millefoglie di verdure.
Poi ecco il gran finale, quello firmato dallo stellato Carlo Cracco, un dolce rimasto segreto fino a poco prima della cena. Lo chef ha scelto di portare una rivisitazione della Zuppa inglese quale “dolce ricordo di Parma”.
“E’ sicuramente il dolce che reputo il più goloso, quello che riporta alla mente tanti ricordi ed è fatto di memoria – ha spiegato lo chef Cracco – ho pensato che fosse giusto rimanere su qualcosa di tradizionale e unico, ovviamente fatto da noi. Abbiamo cambiato la struttura e la forma, l’alchermes è in minima quantità ed esterno. Direi una valorizzazione differente della tradizione”.
E a proposito dell’evento Carlo Cracco ha voluto sottolineare: “Questa serata, questa cena, è un modo per celebrare l’aspetto ludico e il piacere di sedersi a tavola ma soprattutto la sua finalità. E’ una cena che ha tanti valori al suo interno, tanti progetti, noi siamo solo dei prestatori d’opera che cercano di fare stare bene chi partecipa, ma anche di coinvolgere il territorio, la città e le persone. Diciamo che cerchiamo di avvicinare e far comprendere cosa vuole dire promuovere i propri prodotti e la propria cultura”.
Un pensiero, il suo, che certamente si sposa con la volontà espressa dalla macchina organizzativa che ha voluto fortemente questo momento di grande impatto, dal significato sempre più radicato nei progetti futuri di Parma e della Food Valley.
Perché spenti i fuochi delle cucine e le luci sulla Cena dei Mille il fermento continua a serpeggiare, insieme al desiderio di trasmettere emozioni, ricordi e cultura.
A Fidenza Village arriva il noto bartender Franco Tucci Ponti: giovedì 30, presenterà quattro freschi drink del futuro con erbe selvatiche, insetti, alghe, essenze profumate e……fulmini nel bicchiere!
Parma 30 Agosto 2018 -
L’evento si chiama “Stranger cocktail” e lui è l’uomo che dietro ai banconi dei locali di mezzo mondo ha macinato migliaia di drink. Vederlo in azione sarà già uno spettacolo ma il bello sarà assaggiare le sue straordinarie creazioni, uniche, tutte da bere. L’International Food Festival di Fidenza Village si chiude giovedì 30 agosto, con la mixologia del futuro, una serata affidata al noto bartender Franco «Tucci» Ponti, attivo tra Parigi, Londra, New York, Los Angeles e Milano. Presenterà quattro cocktail elaborati con il food-hunter Carlo Spinelli esperto di novel food. A partire dalle 20 e fino alle 23, aprirà l’Atomic bar con freschi stranger coctkail tutti da degustare, tra tradizione e innovazione, cui gli appassionati possono ispirarsi. Ricerca, provocazione e sperimentazione sono alla base di questo evento nel quale saranno presentati drink con ingredienti straordinari quali erbe selvatiche, alghe, essenze profumate e insetti. Ma la curiosità maggiore di pubblico e addetti ai lavori è già rivolta al coktail denominato Tesla dog, di fatto shakerato con la bobina di Tesla, un trasformatore risonante ad alta tensione costruito dal fisico Nikola Tesla nel 1891. In pratica sarà creato un fulmine nel bicchiere.
“Lo userò nella miscelazione per stimolare le molecole profumate ed esaltare il sapore del cocktail nella sua totalità organolettica - spiega Tucci Ponti - La sperimentazione che portiamo a Fidenza è frutto della collaborazione con il fisico quantistico Alberto Tedeschi. Ha scoperto il principio per cui anche nei liquidi ci sono delle parti che non sono idratate. Questa bobina emette delle onde, che vanno ad agire senza alterare il prodotto e spostano l’ idratazione per cui riescono a fare esaltare alcuni sapori che sarebbero nascosti. Quello che si riesce a fare con questa bobina è pressoché infinito nel campo food e beverage. Gli altri ingredienti sono burbon e un infuso a freddo di lemongrass e panda leaf, una bevanda thailandese. Offrirò il mix prima e dopo il trattamento, per dimostrare le fragranze che il procedimento con l’alta tensione riesce a sprigionare”.
Per l’occasione, tra opportunità di cenare, fare shopping e di degustare un drink estivo di Ponti, il Villaggio sarà aperto fino alle 23. Per info: 0524 335556.
Appuntamento a Parma il 4 settembre, nel cartellone di “Settembre Gastronomico”. A firmare il menu della cena gli chef stellati Carlo Cracco e Massimo Spigaroli, affiancati da Parma Quality Restaurants e Chef To Chef.
Di Chiara Marando -
Giovedì 23 Agosto 2018 -
Ancora pochi giorni e il centro storico di Parma verrà imbandito a festa per la tanto attesa “Cena dei Mille”: il prossimo 4 settembre Strada Repubblica si trasformerà in un vero e proprio ristorante sotto le stelle, con la sua tavolata di 400 metri pronta a ospitare mille ospiti.
La prevendita attivata su VivaTicket.it e ParmaCityOfGastronomy.it ha registrato, nelle prime due settimane di agosto, la vendita di oltre 600 i biglietti. Ma la “Cena dei Mille” non sarà solo un momento per gustare delizie in un contesto suggestivo e insolito, servirà anche per raccogliere fondi a favore dell’Emporio Solidale di Parma: un progetto che rappresenta la risposta della collettività parmense alle famiglie in difficoltà economica.
Una serata unica che vedrà la presenza di nomi della cucina del calibro di Massimo Spigaroli e degli chef del Parma Quality Restaurants. A coadiuvarli ai fornelli, Chef To Chef, il consorzio dei 50 migliori chef dell’Emilia-Romagna – in questa occasione rappresentati dai piacentini Isa Mazzocchi e Filippo Chiappini Dattilo e dai reggiani Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani - e una guest star d’eccezione come lo chef stellato Carlo Cracco. Al successo del servizio contribuirà una rappresentanza di 25 sommelier di AIS Emilia.
Prima della cena, con inizio alle 20,30, a deliziare i palati dei presenti un aperitivo dal titolo “Le delizie di Parma e della Food Valley”: appetizer e finger food realizzati con le eccellenze del territorio, accompagnate dallo champagne della maison Ruinart.
Ma quali saranno i piatti della serata? Dopo tante domande ecco svelato il menù! Ad aprire la cena una rivisitazione parmigiana di un classico della cucina andalusa: il “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe.
La portata più attesa della “Cena dei Mille” è sicuramente il primo piatto, che mira a diventare, in futuro, un “nuovo classico” della cucina parmigiana: “Lo Scrigno di Parma”, una sfoglia che custodisce ravioli ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano DOP e fonduta di caciotta di Vacca Rossa di Urzano. A partire dalla sera dall’evento, lo “Scrigno di Parma” entrerà stabilmente nella carta dei ristoranti associati a Parma Quality Restaurants.
Seguirà “Omaggio a Bargnocla” (personaggio dei burattini rappresentativo della Parma dell’Oltretorrente): un cosciotto d’oca in confit, croccante al Prosciutto di Parma DOP e millefoglie di verdura. Il dessert studiato da Carlo Cracco chiuderà questa carrellata di bontà, ma ancora non è stato svelato nulla in merito. Si sa soltanto che lo chef stellato proporrà “Un dolce ricordo di Parma”, creazione ispirata a Parma e alla sua tradizione culinaria.
Massimo Spigaroli ha voluto spiegare la scelta dei piatti proposti: “Il menu della Cena dei Mille vuole essere un omaggio alla città di Parma e alla Food Valley emiliana: non dimentichiamo che l'Emilia-Romagna detiene, con 44 prodotti, il record europeo di prodotti agroalimentari certificati DOP e IGP - e continua - Vogliamo essere rispettosi della tradizione, con i suoi saperi, ma anche guardare avanti: perché, se è vero che non c’è innovazione senza tradizione, è altrettanto vero che non ci può essere tradizione senza innovazione. Ogni piatto oggi iconico è nato come rottura, come superamento di una convezione: è questa l’idea alla base dello ‘Scrigno di Parma’”.
La “Cena dei Mille” rappresenterà uno dei momenti più attesi di “Settembre Gastronomico”, il progetto promosso da Comune di Parma e Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e “Parma io ci sto!” e con il supporto di Destinazione Emilia, che si pone l’obiettivo di promuovere la città ducale come destinazione turistica foodie.
Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa, «”Settembre Gastronomico - spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa - è un innovativo progetto di marketing territoriale, reso possibile dalla fattiva collaborazione tra Istituzioni, Consorzi di tutela, importanti aziende alimentari del territorio e operatori della ristorazione, disponibili a mettere in rete il proprio know-how per il successo di Parma. È anche grazie alla forza di questo network che Parma ha saputo conquistare il titolo di Città Creativa UNESCO della Gastronomia”.
Numerose le realtà coinvolte che hanno voluto fornire un contributo per la realizzazione di questo importante appuntamento. Il momento dell’aperitivo sarà offerto dai Consorzi del Prosciutto di Parma DOP, del Parmigiano Reggiano DOP, del Culatello di Zibello DOP, e dalle aziende: Barilla, Coppini Arte Olearia, Delicius Rizzoli, L’Isola d’Oro, Mutti, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto, Zarotti. Lunga la lista anche dei fornitori tecnici: dalle acque minerali targate S. Pellegrino-Acqua Panna al pane di Panificatori di Parma, passando per i calici e i bicchieri di casa Bormioli Luigi e per i vini di Cantine Palazzo, Casali Viticultori e dei Consorzi di Tutela Vini Colli di Parma DOC, Vini DOC Colli Piacentini e Vini Reggiani DOC. Bormioli Rocco omaggerà tutti gli ospiti della serata con uno speciale piatto ricordo, in edizione limitata. Main sponsor della serata saranno BMW e Credit Suisse, sponsor Acqua di Parma, O’ e Valenti.
Quarto appuntamento con l’International Food Festival del Fidenza Village: l’incontro di giovedì 23 agosto è con gli insetti nel piatto.
Di Chiara Marando -
Mercoledì 22 Agosto 2018 -
Avete presente il binomio insetti e cucina? Si, quello di cui si sente sempre più parlare e che sembra essere il nuovo trend culinario. Diciamo pure il cibo del futuro.
Ecco, proprio a questa “accoppiata” è dedicato il quarto appuntamento dell’International Food Festival di Fidenza Village, in programma per giovedì 23 agosto a partire dalle 20. A parlarne saranno la biologa Giulia Maffei e la food designer Giulia Tacchini esperte dell'Associazione Culturale Entonote, il cui obiettivo è quello di portare questo nuovo concetto gastronomico a tavola per introdurre i temi di sostenibilità e nutrizione. Gli insetti commestibili sono citati tra i novel food grazie al loro potenziale nutrizionale, al bassissimo impatto ambientale e per il sapore delicato ma deciso. Parlando di numeri, ad oggi, è scientificamente dimostrato che nel mondo vengono consumate, quindi possono essere considerate edibili, circa 1.900 specie di insetti.
Ma la domanda sorge spontanea: perché mangiare gli insetti?
A rispondere sono proprio le protagoniste di questo incontro: “I risultati scientifici fino ad oggi ottenuti sugli insetti edibili sono decisamente promettenti – spiegano Tacchini e Maffei - Sono completi da un punto di vista nutrizionale e hanno un basso impatto ambientale. Inoltre, risultano gustosi e rappresentano una risorsa alimentare per l'uomo da più di 10.000 anni. Oggi l'entomofagia è poco diffusa nei paesi occidentali ma è una pratica comune in molti altri paesi come Sud America, Africa, Australia e Asia”.
Ed effettivamente, se si analizzano i nutrienti presenti negli insetti risulta che il contenuto di calcio è paragonabile a quello del latte, poi c’è il ferro pari a quello degli spinaci, e omega3 quasi quanto il pesce. Inoltre, contengono zinco e vitamine soprattutto del gruppo B e minerali. Privi di lattosio rappresentano un alimento adatto ai celiaci.
Quanto è importante il ruolo del consumatore per un approccio al cibo più sostenibile?
“Innovazione e tecnologia sono strettamente legati al mondo del cibo – continuano - Oggi più che mai la ricerca di metodi alternativi e più sostenibili per produrre cibo è necessaria per il nostro futuro. Il consumatore ha un ruolo fondamentale poiché le sue scelte possono incidere in buona parte sull’alimentazione, perciò un’adeguata informazione è importante”
Il menù della serata prevede diversi piatti. Si parte con spaghetti olio e grillo, in alternativa alla tradizionale spolverata di parmigiano, poi polpette di camole, anziché di carne e un dolce fatto con crema di ricotta e locusta al miele. Un percorso gustativo studiato per avvicinare gradualmente all’idea dell’insetto nel piatto, realizzato con materie prime selezionate da allevatori che hanno richiesto la nuova certificazione all’Efsa.
E dopo aver assaporato queste ricette, spazio allo shopping: come ogni giovedì in occasione del Festival il Villaggio rimarrà aperto fino alle 23. Per info tel: 0524 335556.
Sono quattro i walking tour previsti nei venerdì di settembre, all’interno del palinsesto di “Settembre Gastronomico”: l’idea è di scoprire angoli verdi nascosti della città ducale, apprezzando una selezione gastronomica e musicale d’eccellenza. I biglietti sono disponibili in prevendita su VivaTicket.it.
Parma 09 Agosto 2018 -
«Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell’orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre»: così diceva, nel I secolo a.C. Orazio. E proprio alla massima del poeta romano sembra ispirarsi Angela Zaffignani, paesaggista ed esperta di botanica, nel proporre il progetto “Giardini Gourmet”, che, per quattro venerdì, nel mese di settembre (7, 14, 21 e 28), andrà a impreziosire il palinsesto di “Settembre Gastronomico”, la kermesse voluta dal Comune di Parma e dalla Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy con l’obiettivo di promuovere una cultura gastronomica d’eccellenza e Parma come destinazione turistica.
Alla base del progetto “Giardini Gourmet” sono gli incantevoli giardini di cui la città ducale è disseminata: un patrimonio sconosciuto a molti abitanti della stessa Parma, che merita di essere valorizzato. Il format di “Giardini Gourmet” rappresenta un’evoluzione di “Giardini Aperti”, che già da alcuni anni apre agli abitanti della città i cortili più affascinanti del centro storico: di qui l’idea di Angela Zaffignani di proporre walking tour, puntando sul connubio con cibo di qualità e grande musica per far apprezzare angoli verdi, straordinari per storia e cultura.
Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa: «‘Giardini Gourmet’ si inserisce armoniosamente nel programma di ‘Settembre Gastronomico’. È un’iniziativa originale, che propone Parma come meta ideale per foodie, melomani e appassionati del verde, legando insieme tre specificità della nostra città. La vocazione food, che fa di Parma la capitale indiscussa della Food Valley italiana e che le ha permesso, prima città del nostro Paese, di essere nominata da UNESCO Città Creativa della Gastronomia. La sua straordinaria tradizione musicale, perché qui sono nati due geni come Giuseppe Verdi, che celebriamo ogni anno a ottobre con il Festival Verdi, e Arturo Toscanini. E la sua anima green, che la rende una città vivibile e a misura d’uomo».
A partire dal 7 settembre, per quattro venerdì consecutivi, alcuni giardini esclusivi della città di Parma saranno eccezionalmente aperti al pubblico, per momenti di incontro all’insegna dei buoni sapori e della musica. La natura gourmet dell’evento è garantita dalla curatela gastronomica di Parma Quality Restaurants, l’associazione - presieduta da chef Enrico Bergonzi - che è espressione della cucina d’autore parmense, e dal coinvolgimento di alcuni Consorzi di Tutela e di alcune importanti aziende food del territorio, nonché di Monte delle Vigne, che offrirà i propri vini. Ogni serata toccherà tre giardini distinti, in ognuno dei quali verrà officiato un momento diverso della cena: l’aperitivo, poi primo e secondo piatto e, infine, il dessert. La partecipazione alle serate di “Giardini Gourmet”, che si svolgeranno anche in caso di maltempo, è esclusivamente su prenotazione, per un massimo di 100 persone a evento. Il costo è di 35 euro a persona, più diritti di prevendita: i biglietti sono acquistabili online sul circuito VivaTicket. Per informazioni è attivo il numero verde: 800.977925.
Venerdì 7 settembre
La serata inaugurale di “Giardini Gourmet” muoverà dal Giardino di Palazzo Soragna, in passato rifugio cittadino del principe Guido IV Meli Lupi e oggi sede dell’Unione Parmense degli Industriali: uno spazio verde dove spiccano un olmo dalla chioma principesca, un prorompente gelsomino, abeti, mirti, oleandri e, nella stagione della fioritura, splendide rose rosse. Qui il momento dell’aperitivo sarà allietato dalla pianista Serena Fava. Ci si muoverà poi nel giardino - già hortus conclusus - del complesso storico delle Orsoline, nato nel Seicento come educandato e poi trasformato in collegio delle nobili. La selezione musicale sarà a cura dell’arpista Carla They. La serata si concluderà presso l’Orto Botanico dell’Università di Parma, con un Ginkgo biloba del 1791, affascinanti ambienti acquatici e un erbario rinomato. A esibirsi in concerto sarà il Trio Farnese. Il menu della serata avrà come fil rouge il Prosciutto di Parma DOP, in collaborazione con il Consorzio di Tutela.
Venerdì 14 settembre
La seconda serata di “Giardini Gourmet” è in collaborazione con Rodolfi Mansueto e Mutti: il menu studiato dagli chef del Parma Quality Restaurants sarà infatti ispirato all’oro rosso. Quella del pomodoro è infatti una filiera in cui Parma esprime l’eccellenza. Il walking tour partirà dal Giardino dell’Antica Cereria, così chiamato perché, a metà Settecento, il Ministro del Ducato di Parma e Piacenza Guillaume du Tillot decise di far nascere una manifattura di candele, oltre alla Fabbrica reale di Maioliche e Vetri. Si farà poi tappa, nell’ordine, al Monastero della Santissima Annunziata, la cui costruzione fu avviata nel 1566, e, all’interno del Parco Ducale, vero e proprio polmone verde cittadino, con un’estensione di quasi 21 ettari, alle Serre della Limonaia e della Violetta, di inizio Novecento, che presentano caratteri stilistici Art Nouveau e che sorgono vicino al Palazzo Ducale. La colonna sonora della serata sarà a cura della pianista Svetlana Makedon e dei Regipsy Jazzensamble.
Venerdì 21 settembre
La terza serata di “Giardini Gourmet” partirà da un luogo che per la città di Parma ha un elevato valore culturale, essendo da sempre destinato a finalità educative: il Convitto di Maria Luigia, nato già nel 1601 come Collegio dei Nobili, su iniziativa di Ranuccio Farnese, e più tardi annesso al Collegio Ducale proprio da Maria Luigia. Il giardino si caratterizza per le aiuole, ripensate negli anni Trenta, per le siepi di bosso che circondano una fontana tondeggiante e per un tempietto a otto colonne. Qui si esibirà il Quartetto Cosmopolitans. Per l’occasione, grazie alla disponibilità dell’Associazione “Amici del Maria Luigia” e al coinvolgimento degli studenti che qui frequentano il Liceo, sarà possibile effettuare una visita guidata del Convitto.
La serata proseguirà al Giardino Pizzarotti, all’interno del complesso dell’ex Convento San Cristoforo: un giardino nascosto allo sguardo, che deve il suo nome a chi ha saputo restituirlo all’antico splendore. Si caratterizza per le aiuole, i vialetti bordati di rose, gli alberi da frutto, un altissimo lauro, corbezzoli, giuggioli, nespoli, ulivi e noccioli e per un sentore di rosmarino e lavanda, in prossimità del muro di cinta. La selezione musicale sarà curata dal Jumping Jive Quartet Jazz. La serata si concluderà poi negli spazi verdi dell’Orto Botanico, già toccato in occasione della serata inaugurale di “Giardini Gourmet”. L’offerta gastronomica sarà variegata, con gli chef del Parma Quality Restaurants che interpreteranno in modo creativo due eccellenze parmensi come la pasta e le conserve ittiche. La serata è in collaborazione con “Le Alici a Parma”, network che riunisce Delicius Rizzoli, Isola d’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti, protagoniste del momento dell’aperitivo al Convitto di Maria Luigia, e con Barilla, che offrirà invece i momenti gastronomici nel Giardino Pizzarotti e all’Orto Botanico.
Venerdì 28 settembre
La grande chiusura del progetto “Giardini Gourmet” è prevista per venerdì 28 settembre, con una serata che, sotto il profilo gastronomico, vuole essere una celebrazione del Re dei Formaggi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP. Il meeting point sarà rappresentato dal Giardino-Cortile di Palazzo Dalla Rosa Prati, affacciato su Duomo e Battistero che della città di Parma rappresentano il cuore sacro. Uno spazio suggestivo, con la sua facciata elegante, le balconate, i giochi di archi e gli affreschi interni. La serata proseguirà poi nei tre chiostri del Monastero di San Giovanni, le cui origini risalgono al X secolo anche se a definirne l’aspetto è oggi la facciata barocca. L’ultima tappa sarà nel cortile, caratterizzato da un bel sistema di chiostrini binati, della Pinacoteca Stuard, che occupa l’ala orientale dell’ex monastero benedettino di San Paolo. A curare i momenti musicali saranno il fisarmonicista Giovanni, I Solisti di Felino e la flautista Stefania Marusi.
Il 23 Luglio, dalle 20, i Portici del Grano ospiteranno la quarta edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre: oltre 60 tipologie di lievitati preparate dai migliori pasticceri italiani.
Di Chiara Marando -
Parma 03 Luglio 2018 -
Torna la notte più dolce dell’anno, quella in cui la specialità natalizia per eccellenza, simbolo dell’Italia legata alle tradizioni, si trasforma in una golosità da gustare tutto l’anno… anche in estate.
Il 23 Luglio prossimo, dalle 20, Parma profumerà di fragranti bontà, l’aria si riempirà dell’irresistibile aroma dei panettoni realizzati da veri e propri Maestri dell'arte dolciaria. I Portici del Grano ospiteranno la quarta edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre, l’annuale appuntamento dedicato alla degustazione di prodotti lievitati artigianali dei migliori pasticceri italiani.
L’evento nasce da un’idea dell’ormai più che noto Claudio Gatti, proprietario e artista della Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (Parma), per promuovere la destagionalizzazione dei lievitati.
L’appuntamento sarà l’occasione per degustare, fetta dopo fetta, tutta la delizi di oltre 60 eccellenze tra focacce dolci e panettoni, ma anche per conferire a Iginio Massari, padre della pasticceria italiana, il premio come “Maestro dei Maestri del lievito madre” by Belcolade.
A precedere il momento mangereccio, un talk-show presentato da Carla Icardi, Direttore Progetti Food di MN Italia, che spiegherà l’importanza della selezione di materie prime di qualità nella realizzazione dei lievitati come il panettone.
Ma quanto viene apprezzata questa specialità in Italia?
Secondo uno studio Aidepi, associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, nel nostro Paese vengono prodotti ogni anno circa 50 tonnellate di panettoni, per un giro d’affari pari a 331 milioni di euro. Dati che evidenziano una crescita del 4%.
Ma eccoli i Maestri del Lievito Madre che parteciperanno a questa lunga notte golosa:
Marco Avidano- Pasticceria Avidano a Chieri (TO)
Mario Bacilieri- Pasticceria Bacilieri a Marchirolo (VA)
Luigi Biasetto – Pasticceria Biasetto a Selvazzano Dentro (PD)
Maurizio Bonanomi- Pasticceria Merlo a Pioltello (MI)
Renato Bosco- Saporè di San Martino Buon Albergo (VR)
Roberto Cantolacqua Ripani- Pasticceria Mimosa di Tolentino (MC)
Emanuele e Giancarlo Comi- Pasticceria Comi a Missaglia (LC)
Salvatore De Riso- Sal De Riso a Tramonti (SA)
Denis Dianin- D&G Patisserie di Selvazzano Dentro (PD) e Clusone (BG)
Gino Fabbri- Gino Fabbri Pasticcere a Bologna
Francesco Favorito- specialista del Gluten free
Salvatore Gabbiano- Pasticceria Gabbiano di Pompei (NA)
Fabrizio Galla- Fabrizio Galla a San Sebastiano Da Po (TO)
Claudio Gatti- Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (PR)
Stefano Gatti- Il Fornaio a Viareggio (LU)
Emanuele Lenti- Pregiata Forneria Lenti a Grottaglie (TA)
Daniele Lorenzetti- Pasticceria Lorenzetti a San Giovanni Lupatoto (VR)
Grazia Mazzali- Pasticceria Mazzali a Governolo (MN)
Mauro Morandin- Pasticceria Mauro Morandin a Saint-Vincent (AO)
Alfonso Pepe- Pasticceria Pepe a Sant’Egidio del Monte Albino (SA)
Paolo Sacchetti- Il Nuovo Mondo a Prato
Vincenzo Santoro- Pasticceria Martesana di Milano
Anna Sartori- Pasticceria Sartori a Erba (CO)
Attilio Servi- Pasticceria Attilio a Pomezia (RM)
Valter Tagliazucchi- Il Giamberlano a Pavullo Nel Frignano (MO)
Vincenzo Tiri- Tiri 1957 di Acerenza (PZ)
Andrea Tortora- AT/ Patissier San Cassiano in Badia (BZ)
Carmen Vecchione- DolciArte di Avellino
Achille Zoia- La boutique del Dolce a Cologno Monzese (MI)
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