Visualizza articoli per tag: Parma

Gli chef che fanno squadra, una tavolata di 400 metri nel cuore di Parma, i sapori del territorio e invitati a perdita d’occhio: la Cena dei Mille è andata in scena e ha lasciato il segno

Articolo e Foto di Chiara Marando -

Eravamo in mille. Già, proprio in mille. Uno dopo l’altro seduti a formare la suggestiva carrellata di sedie che completava la tavola di 400 metri lungo Strada della Repubblica a Parma. La Cena dei Mille è andata in scena sotto una inaspettata notte stellata di fine estate, addolcita dall’aria morbida e accogliente di inizio settembre.

Parma, Capitale della Cultura, città UNESCO per la Gastronomia, ha celebrato i suoi successi parlando attraverso uno dei linguaggi che maggiormente la rappresenta: l’eccellenza culinaria, la tradizione gastronomica di un territorio che vanta alcuni tra i prodotti più rinomati al mondo, ma soprattutto la creatività di chi vuole mettersi in gioco partendo dai sapori più conosciuti e rassicuranti per arrivare a sperimentarne di nuovi.

cena-deimille-ph-chiara-marando_5.jpg

Ecco quindi che gli chef del Parma Quality Restaurants, coadiuvati da Massimo Spigaroli e alcuni rappresentanti di Chef To Chef come Isa Mazzocchi, Filippo Chiappini Dattilo, Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani, si sono messi ai fornelli per portare in tavola il gusto dell’arte culinaria parmigiana rivisitata in chiave innovativa. Due cucine brulicanti di attività, impegnate nella gestione di una vera e propria impresa. Ed è stato tutto impeccabile, degno risultato di un lavoro corale tra chef uniti dal desiderio di vivere e far vivere un’esperienza da ricordare.

cena-deimille-ph-chiara-marando_4.jpg

Dopo un lungo aperitivo di benvenuto, il fresco “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe, ha aperto la cena preparando il palato al piatto principe tanto atteso: “Lo Scrigno di Parma, simbolo di novità e celebrazione della Città Creativa della Gastronomia Unesco, un fagotto di sfoglia che racchiude un cuore di tortellini ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano e fonduta di caciotta di vacca rossa di Urzano.

cena-deimille-ph-chiara-marando_3.jpg

cena-dei-mille-ph-chiara-marando

Ma l’omaggio all’anima cittadina più vera, quella dei burattini e del personaggio Bargnòcla, è arrivato anche con la Coscia d’oca leggermente stufata, in confit con croccante al Prosciutto di Parma e millefoglie di verdure.

cena-dei-mille-ph-chiara-marando_2.jpg

Poi ecco il gran finale, quello firmato dallo stellato Carlo Cracco, un dolce rimasto segreto fino a poco prima della cena. Lo chef ha scelto di portare una rivisitazione della Zuppa inglese quale “dolce ricordo di Parma”.

“E’ sicuramente il dolce che reputo il più goloso, quello che riporta alla mente tanti ricordi ed è fatto di memoria – ha spiegato lo chef Cracco – ho pensato che fosse giusto rimanere su qualcosa di tradizionale e unico, ovviamente fatto da noi. Abbiamo cambiato la struttura e la forma, l’alchermes è in minima quantità ed esterno. Direi una valorizzazione differente della tradizione”.

cena-deimille-ph-chiara-marando_2.jpg

E a proposito dell’evento Carlo Cracco ha voluto sottolineare: “Questa serata, questa cena, è un modo per celebrare l’aspetto ludico e il piacere di sedersi a tavola ma soprattutto la sua finalità. E’ una cena che ha tanti valori al suo interno, tanti progetti, noi siamo solo dei prestatori d’opera che cercano di fare stare bene chi partecipa, ma anche di coinvolgere il territorio, la città e le persone. Diciamo che cerchiamo di avvicinare e far comprendere cosa vuole dire promuovere i propri prodotti e la propria cultura”.

Un pensiero, il suo, che certamente si sposa con la volontà espressa dalla macchina organizzativa che ha voluto fortemente questo momento di grande impatto, dal significato sempre più radicato nei progetti futuri di Parma e della Food Valley.

Perché spenti i fuochi delle cucine e le luci sulla Cena dei Mille il fermento continua a serpeggiare, insieme al desiderio di trasmettere emozioni, ricordi e cultura.

Pubblicato in Cultura Parma

A Fidenza Village arriva il noto bartender Franco Tucci Ponti: giovedì 30, presenterà quattro freschi drink del futuro con erbe selvatiche, insetti, alghe, essenze profumate e……fulmini nel bicchiere!

Parma 30 Agosto 2018 -

L’evento si chiama “Stranger cocktail” e lui è l’uomo che dietro ai banconi dei locali di mezzo mondo ha macinato migliaia di drink. Vederlo in azione sarà già uno spettacolo ma il bello sarà assaggiare le sue straordinarie creazioni, uniche, tutte da bere. L’International Food Festival di Fidenza Village si chiude giovedì 30 agosto, con la mixologia del futuro, una serata affidata al noto bartender Franco «Tucci» Ponti, attivo tra Parigi, Londra, New York, Los Angeles e Milano. Presenterà quattro cocktail elaborati con il food-hunter Carlo Spinelli esperto di novel food. A partire dalle 20 e fino alle 23, aprirà l’Atomic bar con freschi stranger coctkail tutti da degustare, tra tradizione e innovazione, cui gli appassionati possono ispirarsi.  Ricerca, provocazione e sperimentazione sono alla base di questo evento nel quale saranno presentati drink con ingredienti straordinari quali erbe selvatiche, alghe, essenze profumate e insetti. Ma la curiosità maggiore di pubblico e addetti ai lavori è già rivolta al coktail denominato Tesla dog, di fatto shakerato con la bobina di Tesla, un trasformatore risonante ad alta tensione costruito dal fisico Nikola Tesla nel 1891. In pratica sarà creato un fulmine nel bicchiere.

“Lo userò nella miscelazione per stimolare le molecole profumate ed esaltare il sapore del cocktail nella sua totalità organolettica - spiega Tucci Ponti - La sperimentazione che portiamo a Fidenza è frutto della collaborazione con il fisico quantistico Alberto Tedeschi. Ha scoperto il principio per cui anche nei liquidi ci sono delle parti che non sono idratate. Questa bobina emette delle onde, che vanno ad agire senza alterare il prodotto e spostano l’ idratazione per cui riescono a fare esaltare alcuni sapori che sarebbero nascosti. Quello che si riesce a fare con questa bobina è pressoché infinito nel campo food e beverage. Gli altri ingredienti sono burbon e un infuso a freddo di lemongrass e panda leaf, una bevanda thailandese. Offrirò il mix prima e dopo il trattamento, per dimostrare le fragranze che il procedimento con l’alta tensione riesce a sprigionare”.

Per l’occasione, tra opportunità di cenare, fare shopping e di degustare un drink estivo di Ponti, il Villaggio sarà aperto fino alle 23. Per info: 0524 335556.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Appuntamento a Parma il 4 settembre, nel cartellone di “Settembre Gastronomico”. A firmare il menu della cena gli chef stellati Carlo Cracco e Massimo Spigaroli, affiancati da Parma Quality Restaurants e Chef To Chef.

Di Chiara Marando -

Giovedì 23 Agosto 2018 -

Ancora pochi giorni e il centro storico di Parma verrà imbandito a festa per la tanto attesa “Cena dei Mille”: il prossimo 4 settembre Strada Repubblica si trasformerà in un vero e proprio ristorante sotto le stelle, con la sua tavolata di 400 metri pronta a ospitare mille ospiti.

La prevendita attivata su VivaTicket.it e ParmaCityOfGastronomy.it ha registrato, nelle prime due settimane di agosto, la vendita di oltre 600 i biglietti. Ma la “Cena dei Mille” non sarà solo un momento per gustare delizie in un contesto suggestivo e insolito, servirà anche per raccogliere fondi a favore dell’Emporio Solidale di Parma: un progetto che rappresenta la risposta della collettività parmense alle famiglie in difficoltà economica.

Una serata unica che vedrà la presenza di nomi della cucina del calibro di Massimo Spigaroli e degli chef del Parma Quality Restaurants. A coadiuvarli ai fornelli, Chef To Chef, il consorzio dei 50 migliori chef dell’Emilia-Romagna – in questa occasione rappresentati dai piacentini Isa Mazzocchi e Filippo Chiappini Dattilo e dai reggiani Gianni D’Amato e Andrea Incerti Vezzani - e una guest star d’eccezione come lo chef stellato Carlo Cracco. Al successo del servizio contribuirà una rappresentanza di 25 sommelier di AIS Emilia.

Prima della cena, con inizio alle 20,30, a deliziare i palati dei presenti un aperitivo dal titolo Le delizie di Parma e della Food Valley: appetizer e finger food realizzati con le eccellenze del territorio, accompagnate dallo champagne della maison Ruinart.

Ma quali saranno i piatti della serata? Dopo tante domande ecco svelato il menù!  Ad aprire la cena una rivisitazione parmigiana di un classico della cucina andalusa: il “Gazpacho alla Parmigiana”, con verdure a km zero, servito con un cannolo di tosone ripieno di ricotta e acciughe.

La portata più attesa della “Cena dei Mille” è sicuramente il primo piatto, che mira a diventare, in futuro, un “nuovo classico” della cucina parmigiana: “Lo Scrigno di Parma”, una sfoglia che custodisce ravioli ripieni di pomodoro, Parmigiano Reggiano DOP e fonduta di caciotta di Vacca Rossa di Urzano. A partire dalla sera dall’evento, lo “Scrigno di Parma” entrerà stabilmente nella carta dei ristoranti associati a Parma Quality Restaurants.

Seguirà “Omaggio a Bargnocla” (personaggio dei burattini rappresentativo della Parma dell’Oltretorrente): un cosciotto d’oca in confit, croccante al Prosciutto di Parma DOP e millefoglie di verdura.  Il dessert studiato da Carlo Cracco chiuderà questa carrellata di bontà, ma ancora non è stato svelato nulla in merito. Si sa soltanto che lo chef stellato proporrà “Un dolce ricordo di Parma”, creazione ispirata a Parma e alla sua tradizione culinaria.

Massimo Spigaroli ha voluto spiegare la scelta dei piatti proposti: “Il menu della Cena dei Mille vuole essere un omaggio alla città di Parma e alla Food Valley emiliana: non dimentichiamo che l'Emilia-Romagna detiene, con 44 prodotti, il record europeo di prodotti agroalimentari certificati DOP e IGP - e continua - Vogliamo essere rispettosi della tradizione, con i suoi saperi, ma anche guardare avanti: perché, se è vero che non c’è innovazione senza tradizione, è altrettanto vero che non ci può essere tradizione senza innovazione. Ogni piatto oggi iconico è nato come rottura, come superamento di una convezione: è questa l’idea alla base dello ‘Scrigno di Parma’”.

thumbnail_Settembre-Gastronomico_Massimo-Spigaroli_Foto-2.jpg

La Cena dei Millerappresenterà uno dei momenti più attesi di Settembre Gastronomico”, il progetto promosso da Comune di Parma e Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, sotto la regia di Parma Alimentare e “Parma io ci sto!” e con il supporto di Destinazione Emilia, che si pone l’obiettivo di promuovere la città ducale come destinazione turistica foodie.

Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa, «”Settembre Gastronomico - spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa - è un innovativo progetto di marketing territoriale, reso possibile dalla fattiva collaborazione tra Istituzioni, Consorzi di tutela, importanti aziende alimentari del territorio e operatori della ristorazione, disponibili a mettere in rete il proprio know-how per il successo di Parma. È anche grazie alla forza di questo network che Parma ha saputo conquistare il titolo di Città Creativa UNESCO della Gastronomia”.

Numerose le realtà coinvolte che hanno voluto fornire un contributo per la realizzazione di questo importante appuntamento. Il momento dell’aperitivo sarà offerto dai Consorzi del Prosciutto di Parma DOP, del Parmigiano Reggiano DOP, del Culatello di Zibello DOP, e dalle aziende: Barilla, Coppini Arte Olearia, Delicius Rizzoli, L’Isola d’Oro, Mutti, Parmalat, Rizzoli Emanuelli, Rodolfi Mansueto, Zarotti. Lunga la lista anche dei fornitori tecnici: dalle acque minerali targate S. Pellegrino-Acqua Panna al pane di Panificatori di Parma, passando per i calici e i bicchieri di casa Bormioli Luigi e per i vini di Cantine Palazzo, Casali Viticultori e dei Consorzi di Tutela Vini Colli di Parma DOC, Vini DOC Colli Piacentini e Vini Reggiani DOC. Bormioli Rocco omaggerà tutti gli ospiti della serata con uno speciale piatto ricordo, in edizione limitata. Main sponsor della serata saranno BMW e Credit Suisse, sponsor Acqua di Parma, O’ e Valenti.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Quarto appuntamento con l’International Food Festival del Fidenza Village: l’incontro di giovedì 23 agosto è con gli insetti nel piatto.

Di Chiara Marando -

Mercoledì 22 Agosto 2018 -

Avete presente il binomio insetti e cucina? Si, quello di cui si sente sempre più parlare e che sembra essere il nuovo trend culinario. Diciamo pure il cibo del futuro.

Ecco, proprio a questa “accoppiata” è dedicato il quarto appuntamento dell’International Food Festival di Fidenza Village, in programma per giovedì 23 agosto a partire dalle 20. A parlarne saranno la biologa Giulia Maffei e la food designer Giulia Tacchini esperte dell'Associazione Culturale Entonote, il cui obiettivo è quello di portare questo nuovo concetto gastronomico a tavola per introdurre i temi di sostenibilità e nutrizione. Gli insetti commestibili sono citati tra i novel food grazie al loro potenziale nutrizionale, al bassissimo impatto ambientale e per il sapore delicato ma deciso. Parlando di numeri, ad oggi, è scientificamente dimostrato che nel mondo vengono consumate, quindi possono essere considerate edibili, circa 1.900 specie di insetti.

Ma la domanda sorge spontanea: perché mangiare gli insetti?

A rispondere sono proprio le protagoniste di questo incontro: “I risultati scientifici fino ad oggi ottenuti sugli insetti edibili sono decisamente promettenti – spiegano Tacchini e Maffei - Sono completi da un punto di vista nutrizionale e hanno un basso impatto ambientale. Inoltre, risultano gustosi e rappresentano una risorsa alimentare per l'uomo da più di 10.000 anni. Oggi l'entomofagia è poco diffusa nei paesi occidentali ma è una pratica comune in molti altri paesi come Sud America, Africa, Australia e Asia”.

Ed effettivamente, se si analizzano i nutrienti presenti negli insetti risulta che il contenuto di calcio è paragonabile a quello del latte, poi c’è il ferro pari a quello degli spinaci, e omega3 quasi quanto il pesce. Inoltre, contengono zinco e vitamine soprattutto del gruppo B e minerali. Privi di lattosio rappresentano un alimento adatto ai celiaci.

Quanto è importante il ruolo del consumatore per un approccio al cibo più sostenibile?

“Innovazione e tecnologia sono strettamente legati al mondo del cibo – continuano - Oggi più che mai la ricerca di metodi alternativi e più sostenibili per produrre cibo è necessaria per il nostro futuro. Il consumatore ha un ruolo fondamentale poiché le sue scelte possono incidere in buona parte sull’alimentazione, perciò un’adeguata informazione è importante”

Il menù della serata prevede diversi piatti. Si parte con spaghetti olio e grillo, in alternativa alla tradizionale spolverata di parmigiano, poi polpette di camole, anziché di carne e un dolce fatto con crema di ricotta e locusta al miele. Un percorso gustativo studiato per avvicinare gradualmente all’idea dell’insetto nel piatto, realizzato con materie prime selezionate da allevatori che hanno richiesto la nuova certificazione all’Efsa.

E dopo aver assaporato queste ricette, spazio allo shopping: come ogni giovedì in occasione del Festival il Villaggio rimarrà aperto fino alle 23. Per info tel: 0524 335556.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Sono quattro i walking tour previsti nei venerdì di settembre, all’interno del palinsesto di “Settembre Gastronomico”: l’idea è di scoprire angoli verdi nascosti della città ducale, apprezzando una selezione gastronomica e musicale d’eccellenza. I biglietti sono disponibili in prevendita su VivaTicket.it.

Parma 09 Agosto 2018 -

«Sogniamo tutti giardini incantati al di là dell’orizzonte, invece di goderci la vista delle aiuole in fiore sotto le nostre finestre»: così diceva, nel I secolo a.C. Orazio. E proprio alla massima del poeta romano sembra ispirarsi Angela Zaffignani, paesaggista ed esperta di botanica, nel proporre il progetto “Giardini Gourmet”, che, per quattro venerdì, nel mese di settembre (7, 14, 21 e 28), andrà a impreziosire il palinsesto di “Settembre Gastronomico”, la kermesse voluta dal Comune di Parma e dalla Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy con l’obiettivo di promuovere una cultura gastronomica d’eccellenza e Parma come destinazione turistica.

Alla base del progetto “Giardini Gourmet” sono gli incantevoli giardini di cui la città ducale è disseminata: un patrimonio sconosciuto a molti abitanti della stessa Parma, che merita di essere valorizzato. Il format di “Giardini Gourmet” rappresenta un’evoluzione di “Giardini Aperti”, che già da alcuni anni apre agli abitanti della città i cortili più affascinanti del centro storico: di qui l’idea di Angela Zaffignani di proporre walking tour, puntando sul connubio con cibo di qualità e grande musica per far apprezzare angoli verdi, straordinari per storia e cultura.

Come spiega l’Assessore al Turismo e al Progetto UNESCO Cristiano Casa: «‘Giardini Gourmet’ si inserisce armoniosamente nel programma di ‘Settembre Gastronomico’. È un’iniziativa originale, che propone Parma come meta ideale per foodie, melomani e appassionati del verde, legando insieme tre specificità della nostra città. La vocazione food, che fa di Parma la capitale indiscussa della Food Valley italiana e che le ha permesso, prima città del nostro Paese, di essere nominata da UNESCO Città Creativa della Gastronomia. La sua straordinaria tradizione musicale, perché qui sono nati due geni come Giuseppe Verdi, che celebriamo ogni anno a ottobre con il Festival Verdi, e Arturo Toscanini. E la sua anima green, che la rende una città vivibile e a misura d’uomo».

A partire dal 7 settembre, per quattro venerdì consecutivi, alcuni giardini esclusivi della città di Parma saranno eccezionalmente aperti al pubblico, per momenti di incontro all’insegna dei buoni sapori e della musica. La natura gourmet dell’evento è garantita dalla curatela gastronomica di Parma Quality Restaurants, l’associazione - presieduta da chef Enrico Bergonzi - che è espressione della cucina d’autore parmense, e dal coinvolgimento di alcuni Consorzi di Tutela e di alcune importanti aziende food del territorio, nonché di Monte delle Vigne, che offrirà i propri vini. Ogni serata toccherà tre giardini distinti, in ognuno dei quali verrà officiato un momento diverso della cena: l’aperitivo, poi primo e secondo piatto e, infine, il dessert. La partecipazione alle serate di “Giardini Gourmet”, che si svolgeranno anche in caso di maltempo, è esclusivamente su prenotazione, per un massimo di 100 persone a evento. Il costo è di 35 euro a persona, più diritti di prevendita: i biglietti sono acquistabili online sul circuito VivaTicket. Per informazioni è attivo il numero verde: 800.977925.

Venerdì 7 settembre

La serata inaugurale di “Giardini Gourmet” muoverà dal Giardino di Palazzo Soragna, in passato rifugio cittadino del principe Guido IV Meli Lupi e oggi sede dell’Unione Parmense degli Industriali: uno spazio verde dove spiccano un olmo dalla chioma principesca, un prorompente gelsomino, abeti, mirti, oleandri e, nella stagione della fioritura, splendide rose rosse. Qui il momento dell’aperitivo sarà allietato dalla pianista Serena Fava. Ci si muoverà poi nel giardino - già hortus conclusus - del complesso storico delle Orsoline, nato nel Seicento come educandato e poi trasformato in collegio delle nobili. La selezione musicale sarà a cura dell’arpista Carla They. La serata si concluderà presso l’Orto Botanico dell’Università di Parma, con un Ginkgo biloba del 1791, affascinanti ambienti acquatici e un erbario rinomato. A esibirsi in concerto sarà il Trio Farnese. Il menu della serata avrà come fil rouge il Prosciutto di Parma DOP, in collaborazione con il Consorzio di Tutela.

Venerdì 14 settembre

La seconda serata di “Giardini Gourmet” è in collaborazione con Rodolfi Mansueto e Mutti: il menu studiato dagli chef del Parma Quality Restaurants sarà infatti ispirato all’oro rosso. Quella del pomodoro è infatti una filiera in cui Parma esprime l’eccellenza. Il walking tour partirà dal Giardino dell’Antica Cereria, così chiamato perché, a metà Settecento, il Ministro del Ducato di Parma e Piacenza Guillaume du Tillot decise di far nascere una manifattura di candele, oltre alla Fabbrica reale di Maioliche e Vetri. Si farà poi tappa, nell’ordine, al Monastero della Santissima Annunziata, la cui costruzione fu avviata nel 1566, e, all’interno del Parco Ducale, vero e proprio polmone verde cittadino, con un’estensione di quasi 21 ettari, alle Serre della Limonaia e della Violetta, di inizio Novecento, che presentano caratteri stilistici Art Nouveau e che sorgono vicino al Palazzo Ducale. La colonna sonora della serata sarà a cura della pianista Svetlana Makedon e dei Regipsy Jazzensamble.

Venerdì 21 settembre

La terza serata di “Giardini Gourmet” partirà da un luogo che per la città di Parma ha un elevato valore culturale, essendo da sempre destinato a finalità educative: il Convitto di Maria Luigia, nato già nel 1601 come Collegio dei Nobili, su iniziativa di Ranuccio Farnese, e più tardi annesso al Collegio Ducale proprio da Maria Luigia. Il giardino si caratterizza per le aiuole, ripensate negli anni Trenta, per le siepi di bosso che circondano una fontana tondeggiante e per un tempietto a otto colonne. Qui si esibirà il Quartetto Cosmopolitans. Per l’occasione, grazie alla disponibilità dell’Associazione “Amici del Maria Luigia” e al coinvolgimento degli studenti che qui frequentano il Liceo, sarà possibile effettuare una visita guidata del Convitto.

La serata proseguirà al Giardino Pizzarotti, all’interno del complesso dell’ex Convento San Cristoforo: un giardino nascosto allo sguardo, che deve il suo nome a chi ha saputo restituirlo all’antico splendore. Si caratterizza per le aiuole, i vialetti bordati di rose, gli alberi da frutto, un altissimo lauro, corbezzoli, giuggioli, nespoli, ulivi e noccioli e per un sentore di rosmarino e lavanda, in prossimità del muro di cinta. La selezione musicale sarà curata dal Jumping Jive Quartet Jazz. La serata si concluderà poi negli spazi verdi dell’Orto Botanico, già toccato in occasione della serata inaugurale di “Giardini Gourmet”. L’offerta gastronomica sarà variegata, con gli chef del Parma Quality Restaurants che interpreteranno in modo creativo due eccellenze parmensi come la pasta e le conserve ittiche. La serata è in collaborazione con “Le Alici a Parma”, network che riunisce Delicius Rizzoli, Isola d’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti, protagoniste del momento dell’aperitivo al Convitto di Maria Luigia, e con Barilla, che offrirà invece i momenti gastronomici nel Giardino Pizzarotti e all’Orto Botanico.

Venerdì 28 settembre

La grande chiusura del progetto “Giardini Gourmet” è prevista per venerdì 28 settembre, con una serata che, sotto il profilo gastronomico, vuole essere una celebrazione del Re dei Formaggi, in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP. Il meeting point sarà rappresentato dal Giardino-Cortile di Palazzo Dalla Rosa Prati, affacciato su Duomo e Battistero che della città di Parma rappresentano il cuore sacro. Uno spazio suggestivo, con la sua facciata elegante, le balconate, i giochi di archi e gli affreschi interni. La serata proseguirà poi nei tre chiostri del Monastero di San Giovanni, le cui origini risalgono al X secolo anche se a definirne l’aspetto è oggi la facciata barocca. L’ultima tappa sarà nel cortile, caratterizzato da un bel sistema di chiostrini binati, della Pinacoteca Stuard, che occupa l’ala orientale dell’ex monastero benedettino di San Paolo. A curare i momenti musicali saranno il fisarmonicista Giovanni, I Solisti di Felino e la flautista Stefania Marusi.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

Il 23 Luglio, dalle 20, i Portici del Grano ospiteranno la quarta edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre: oltre 60 tipologie di lievitati preparate dai migliori pasticceri italiani.

Di Chiara Marando -

Parma 03 Luglio 2018 -

Torna la notte più dolce dell’anno, quella in cui la specialità natalizia per eccellenza, simbolo dell’Italia legata alle tradizioni, si trasforma in una golosità da gustare tutto l’anno… anche in estate.

Il 23 Luglio prossimo, dalle 20, Parma profumerà di fragranti bontà, l’aria si riempirà dell’irresistibile aroma dei panettoni realizzati da veri e propri Maestri dell'arte dolciaria. I Portici del Grano ospiteranno la quarta edizione della Notte dei Maestri del Lievito Madre, l’annuale appuntamento dedicato alla degustazione di prodotti lievitati artigianali dei migliori pasticceri italiani.

L’evento nasce da un’idea dell’ormai più che noto Claudio Gatti, proprietario e artista della Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (Parma), per promuovere la destagionalizzazione dei lievitati.

L’appuntamento sarà l’occasione per degustare, fetta dopo fetta, tutta la delizi di oltre 60 eccellenze tra focacce dolci e panettoni, ma anche per conferire a Iginio Massari, padre della pasticceria italiana, il premio come “Maestro dei Maestri del lievito madre” by Belcolade.

A precedere il momento mangereccio, un talk-show presentato da Carla Icardi, Direttore Progetti Food di MN Italia, che spiegherà l’importanza della selezione di materie prime di qualità nella realizzazione dei lievitati come il panettone.

Ma quanto viene apprezzata questa specialità in Italia?

Secondo uno studio Aidepi, associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane, nel nostro Paese vengono prodotti ogni anno circa 50 tonnellate di panettoni, per un giro d’affari pari a 331 milioni di euro. Dati che evidenziano una crescita del 4%.

Ma eccoli i Maestri del Lievito Madre che parteciperanno a questa lunga notte golosa:

Marco Avidano- Pasticceria Avidano a Chieri (TO)

Mario Bacilieri- Pasticceria Bacilieri a Marchirolo (VA)

Luigi Biasetto – Pasticceria Biasetto a Selvazzano Dentro (PD)

Maurizio Bonanomi- Pasticceria Merlo a Pioltello (MI)

Renato Bosco- Saporè di San Martino Buon Albergo (VR)

Roberto Cantolacqua Ripani- Pasticceria Mimosa di Tolentino (MC)

Emanuele e Giancarlo Comi- Pasticceria Comi a Missaglia (LC)

Salvatore De Riso- Sal De Riso a Tramonti (SA)

Denis Dianin- D&G Patisserie di Selvazzano Dentro (PD) e Clusone (BG)

Gino Fabbri- Gino Fabbri Pasticcere a Bologna

Francesco Favorito- specialista del Gluten free

Salvatore Gabbiano- Pasticceria Gabbiano di Pompei (NA)

Fabrizio Galla- Fabrizio Galla a San Sebastiano Da Po (TO)

Claudio Gatti- Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (PR)

Stefano Gatti- Il Fornaio a Viareggio (LU)

Emanuele Lenti- Pregiata Forneria Lenti a Grottaglie (TA)

Daniele Lorenzetti- Pasticceria Lorenzetti a San Giovanni Lupatoto (VR)

Grazia Mazzali- Pasticceria Mazzali a Governolo (MN)

Mauro Morandin- Pasticceria Mauro Morandin a Saint-Vincent (AO)

Alfonso Pepe- Pasticceria Pepe a Sant’Egidio del Monte Albino (SA)

Paolo Sacchetti- Il Nuovo Mondo a Prato

Vincenzo Santoro- Pasticceria Martesana di Milano

Anna Sartori- Pasticceria Sartori a Erba (CO)

Attilio Servi- Pasticceria Attilio a Pomezia (RM)

Valter Tagliazucchi- Il Giamberlano a Pavullo Nel Frignano (MO)

Vincenzo Tiri- Tiri 1957 di Acerenza (PZ)

Andrea Tortora- AT/ Patissier San Cassiano in Badia (BZ)

Carmen Vecchione- DolciArte di Avellino

Achille Zoia- La boutique del Dolce a Cologno Monzese (MI)

Pubblicato in Dove andiamo? Parma

All’assemblea generale a Roma presente anche una delegazione parmigiana.

Parma 26 Giugno 2018 -

Flat tax, sburocratizzazione, formazione adeguata alle reali richieste delle imprese, pagamenti dei debiti della Pa, export, prospettive dell’Unione Europea alla vigilia del rinnovo di diverse cariche, sono tra i principali temi trattati dal presidente Giorgio Merletti all’assemblea nazionale di Confartigianato che si è svolta oggi a Roma, all’Auditorium ‘La Nuvola.

Ai lavori dell’assemblea hanno assistito i delegati del sistema confederale provenienti da tutta Italia e fra questi anche una delegazione di imprenditori e dirigenti di Confartigianato Imprese Parma, accompagnati da Leonardo Cassinelli, presidente provinciale.

«Ci sono alcuni aspetti trattati oggi che mi stanno particolarmente a cuore: mi sembra sia emersa molto chiaramente la volontà dei due vice premier Salvini e Di Maio di prendere come ‘modello’ le piccole imprese e, di conseguenza togliere l’eccessiva tassazione e burocrazia che le soffoca. Se finalmente il Governo si occuperà di questo il paese svolterà – ha commentato Cassinelli - Noi speriamo solo che non siano, come è stato altre volte, solo promesse».

Il presidente nazionale Giorgio Merletti, ha proposto un contratto in sette punti a Luigi Di Maio, ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico che lo ha accolto pienamente dichiarandosi pronto a lavorare insieme. Ecco i temi: modificare la recente normativa sugli appalti pubblici applicando concretamente lo “Small business act’, approvare le nuove tariffe Inail per abbattere il costo del lavoro, rivedere il Sistri a favore di un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti, promozione di tutto il made in Italy e non solo dei prodotti agricoli dell’eccellenza, applicare la stessa tassazione in tutta Europa ai giganti del web (no ai paradisi fiscali europei), ridurre gli oneri generali nelle bollette dell’energia elettrica per le imprese e, infine il più importante: “tenete sempre a modello, quando dovrete fare dei provvedimenti le pmi che sono 4.313.363 e poi eventualmente fate delle deroghe per le altre imprese che sono 24.992, non il contrario – così ha concluso Merletti”.

Pubblicato in Economia Parma
Sabato, 16 Giugno 2018 06:01

Arrestato un nigeriano per rapina impropria

Un nigeriano, classe 1991, con la scusa di farsi offrire una sigaretta, ha sottratto due banconote per un totale di 15 euro, a un malcapitato cittadino tunisino in Piazzale Carlo Alberto Dalla Chiesa. 

Quest'ultimo accortosi di esser stato derubato pretendeva la restituzione del denaro, ma per tutta risposta veniva raggiunto da un pugno al volto. In seguito si accendeva una lite tra i due, ove anche il malfattore si procurava varie escoriazioni al collo. Altri due cittadini Nigeriani, probabilmente ignari delle intenzioni del loro connazionale, cercavano di dividere i due litiganti. Infine il reo scappava in direzione via Trento.

Due equipaggi delle volanti sono immediatamente intervenute e si sono messi alla ricerca del nigeriano il quale ha tentato di sottrarsi all'identificazione cambiandosi gli abiti. Rintracciato in via Palermo, il nigeriano è stato però identificato dalla vittima e arrestato per il reato di rapina improrpia e messo a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.

 

Pubblicato in Cronaca Parma

L’occasione è rappresentata dalla fiera b2b IDDBA, in programma dal 10 al 12 giugno. In vetrina a New Orleans l’azienda porta il suo Parmigiano Reggiano Kosher e il suo Parmigiano Reggiano Biologico.

Parma 05 giugno 2018 -

L’Azienda Agricola Bertinelli, che dal 1895 produce Parmigiano Reggiano DOP sulle colline parmensi, vola a New Orleans: dal 10 al 12 giugno, infatti, sarà protagonista a IDDBA - International Dairy Deli Bakery, la più importante fiera b2b degli Stati Uniti dedicata al mondo lattiero-caseario, alla gastronomia e al settore dei prodotti da forno. IDDBA ha frequenza annuale ed è una manifestazione itinerante: nel 2019 sarà ospitata da Orlando, nel 2020 da Indianapolis. L’edizione 2018 vedrà la partecipazione di oltre 800 aziende.

A New Orleans la Bertinelli sarà presente grazie all’impegno del Consorzio Emilia Alimentari, di cui è Presidente Enrico Zoni: al suo fianco ci sarà Tortellini Soverini, azienda artigianale di pasta fresca e ripiena (produce specialità bolognesi ed emiliane), con cui la Bertinelli ha già collaborato a Taste Firenze e a Cibus.

Come spiega il CEO Nicola Bertinelli, «IDDBA è, per importanza, uno dei primi tre appuntamenti fieristici negli Stati Uniti con un focus specifico sul food. Per noi si tratta di un esordio: abbiamo fatto questa scelta perché IDDBA rappresenta un canale di dialogo privilegiato con la GDO americana. Qualche numero: a New Orleans sono attesi operatori professionali in rappresentanza delle principali 200 catene retail, delle 100 più importanti catene all’ingrosso e dei 100 top minimarket. Tutti target che per la Bertinelli hanno un grandissimo appeal: basti pensare che nel 2017 i primi tre attori della GDO americana (Walmart, Costco e Kroger) hanno fatto registrare un fatturato complessivo di circa 733 miliardi di dollari. E nei primi sette mesi del 2017, negli Usa i prodotti italiani distribuiti in GDO hanno fatto registrare un incremento di fatturato pari a 2,1 miliardi di dollari. Parlare direttamente con questi operatori significa quindi approcciare nel miglior modo possibile un mercato complicato come quello nordamericano».

A New Orleans l’Azienda Agricola Bertinelli porterà in vetrina in particolare due varianti del Re dei Formaggi: quello Kosher, ora disponibile anche grattugiato, in cubetti e in scaglie, nella nuova confezione barattolo, e quello Biologico, proposto in grammature da 300-350 gr. Le motivazioni sono duplici: da un lato, c’è la volontà di distinguersi, ponendo l’accento su produzioni di nicchia. Questo discorso vale soprattutto per il Parmigiano Reggiano DOP Kosher: la Bertinelli è stata la prima azienda al mondo a produrre Parmigiano Reggiano DOP autenticamente Kosher. Ciò, unitamente al fatto che l’azienda gestisca in proprio tutti i comparti della filiera produttiva, a partire dalla produzione dei foraggi (poi usati per il nutrimento delle bovine di proprietà) e del latte, configura un notevole vantaggio competitivo rispetto agli altri produttori di Parmigiano Reggiano. Dall’altro lato, ci sono ragioni di business.

«Secondo i dati diffusi dalla Organic Trade Association americana nel 2017, gli statunitensi spendono quasi 50 miliardi di dollari all’anno per l’acquisto di alimenti bio. Negli Stati Uniti, il 75% dei punti vendita offre a scaffale alimenti bio e l’82% delle famiglie compra prodotti biologici. La vendita di cibi biologici è cresciuta in 12 mesi quasi a doppia cifra, a fronte di un incremento inferiore all’1% di tutte le altre categorie food. Se consideriamo i prodotti lattiero-caseari, l’8% degli acquisti effettuati da consumatori USA corrisponde a referenze biologiche» afferma il CEO Nicola Bertinelli.

Altrettanto significativa è la crescita del segmento del Kosher Food: «L’azienda di consulenza statunitense Persistence Market Research stima che nel periodo 2017-2025 il mercato nordamericano degli alimenti Kosher possa crescere con un tasso annuale dell’11,3%: numeri inferiori soltanto a quelli dell’area mediorientale» conclude Bertinelli.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Coppa di Parma IGP e Salame Felino IGP protagonisti al City of Gastronomy Festival insieme con il Parma Quality Restaurants. A curare il wine pairing il Consorzio per la Tutela dei Vini DOP Colli di Parma

Parma 30 Maggio 2018

È tempo di City of Gastronomy Festival a Parma: l’appuntamento è per sabato 2 e domenica 3 giugno, nel centro storico della città ducale. Tra gli attori protagonisti del Festival, che è fondato sul binomio tra buon cibo e qualità, figurano anche il Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP e il Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP, espressione di due eccellenze dell’arte salumiera della Food Valley parmense.

Come spiega Fabrizio Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP, «Crediamo molto nel format del City of Gastronomy Festival. Siamo infatti convinti che possa essere la vetrina giusta per raccontare ai foodie in arrivo a Parma le peculiarità della Coppa di Parma IGP e del Salame Felino IGP, evidenziando il loro legame con il nostro territorio. La nostra idea è quella di far parlare i sapori, organizzando assaggi e degustazioni per il pubblico negli spazi che avremo a disposizione in Piazza Ghiaia».

Un altro fattore che ha influito sulla decisione dei due Consorzi di partecipare al City of Gastronomy Festival è la sua vocazione internazionale. Come afferma Carletto Ferrari, Presidente del Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP: «Il Festival si configura idealmente come un giro del mondo in chiave enogastronomica: a Parma si sono date appuntamento le Città Creative UNESCO per la Gastronomia, dal Brasile al Giappone, dagli Stati Uniti alla Turchia, passando per la Francia e la Spagna. L’impegno dei due Consorzi di Tutela è quello di diffondere la cultura di prodotto in Italia come all’estero: dobbiamo essere bravi a sfruttare un’opportunità come il Festival per entrare in contatto con foodie e operatori professionali stranieri».

Il momento clou della partecipazione del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP e del Consorzio di Tutela del Salame Felino IGP al City of Gastronomy Festival sarà rappresentato dalla degustazione guidata, per 40 persone, in programma domenica 3 giugno, dalle 13:00 alle 14:00, nell’area Tasting allestita in Piazza Ghiaia. Per valorizzare al meglio Coppa di Parma IGP e Salame Felino IGP, i due Consorzi hanno voluto celebrare un “matrimonio” all’insegna del gusto con il Parma Quality Restaurants: il Consorzio che riunisce una trentina tra i migliori ristoratori della città di Parma e della provincia parmense, con l’obiettivo di fare squadra per valorizzare la cultura culinaria locale. La curatela gastronomica della degustazione sarà affidata al giovane Antonio Basileo, chef patron del Ristorante Ohibò, di Parma: figlio di ristoratori, si è formato in ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, per arrivare nel 2015 ad aprire il proprio locale, diretta espressione di quella che lui stesso definisce “cucina elastica”. Una cucina che, partendo dalle tradizioni e avendo cura delle materie prime, è in grado di adattarsi a tutti, con attenzione alle intolleranze, ai gusti difficili, alle persone delicate, rivisitando la tipicità italiana con sentori dal sapore nipponico e capacità di sintesi caratteristica del Nord Europa. Al pubblico del City of Gastronomy Festival chef Basileo proporrà la Coppa di Parma IGP e il Salame Felino IGP in forma di creativi e golosi finger food: il Panino al Salame in Oriente e la “Coppa” gelato.

«La collaborazione con Consorzi di Tutela, come quello del Salame di Felino IGP e della Coppa di Parma IGP, rappresenta benissimo la filosofia alla base del Parma Quality Restaurants, perché permette di creare sinergie per la valorizzazione dell’enogastronomia locale, che è parte integrante della cultura del nostro territorio - sottolinea Basileo -. Non bisogna però pensare all’enogastronomia come qualcosa di statico e immutabile, bensì come qualcosa di dinamico e creativo. La cucina deve essere capace di raccontare un territorio anche attraverso l’innovazione, arrivando in alcuni casi a provocare o stupire: l’importante è che alla base ci sia conoscenza della tradizione e delle materie prime utilizzate».

La degustazione guidata sarà anche l’occasione per consolidare la collaborazione dei Consorzi di Tutela della Coppa di Parma IGP e del Salame Felino IGP con il Consorzio per la Tutela dei Vini DOP Colli di Parma: quest’ultimo curerà gli abbinamenti cibo-vino. In particolare, protagoniste del wine pairing saranno l’Azienda Agricola Lamoretti, con la sua Malvasia, e l’Azienda Agricola Amadei, con il suo Lambrusco.

Pubblicato in Dove andiamo? Parma
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"