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Ristoratori e aziende parmigiane insieme per dare vita a una cena solidale che ha visto 1500 persone sedersi a tavola pr gustare un menù che racconta Parma e le sue eccellenze. Il ricavato a a sostegno dei ragazzi della comunità

Di Chiara Marando –

20 Aprile 2019 -

Parma, con le sue aziende e i ristoratori, arriva a San Patrignano per una serata all’insegna della condivisione, al fianco dei ragazzi che ogni giorno, con fatica e tenacia cercano di disegnare un nuovo futuro, di crearsi un domani con orgoglio e capacità. Loro sono i figli di una Comunità che ormai da quarant’anni porta avanti una missione, quella iniziata da Vincenzo Muccioli alla fine degli anni ’70.

Quella che è andata in scena è stata una cena solidale da 1500 persone per contribuire alla raccolta fondi a favore di questa grande realtà. A deliziare, uno speciale menù di Parma, realizzato dai ristoratori Parma Quality Restaurants con il prezioso supporto delle aziende del territorio.

Capofila dell’iniziativa sono stati gli chef Fabio Romani e Massimo Spigaroli, insieme a Silvano Romani e Roberto Bezzi di San Patrignano, ai quali si sono affiancati con entusiasmo il gruppo del Parma Quality Restaurants. Insieme per dare vita ad una serata unica e gustosa, a partire dagli antipasti di salumi, Parmigiano Reggiano e giardiniera, fino al Gazpacho alla parmigiana. Poi lo Scrigno di Parma, arricchito all’interno dagli anolini e adagiato su crema di Parmigiano Reggiano, per passare alla Punta ripiena accompagnata da lasagnetta di verdure e finire con la Colomba di Claudio Gatti. Nel calice i vini di Ceci, San Patrignano e Monte delle Vigne.

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Gli chef Parma Quality Restaurants hanno lavorato il giorno insieme ai che operano nelle cucine della Comunità, collaborando e aiutandosi reciprocamente, come ha spiegato Fabio Romani: «I ragazzi erano preparatissimi e organizzati, è stato davvero meraviglioso vederli lavorare».

Per il Parma Quality Restaurants erano presenti: Massimo Spigaroli (Antica Corte Pallavicina), Fabio Romani (Ristorante Romani), Enrico Bergonzi e Marco Pizzigoni (Ristorante Al Vèdel), Andrea Nizzi (Ristorante 12 Monaci) Francesco, Barbara e Luca Dall’Argine (Antica Hostaria Tre Ville), Isabella Chiussi (Osteria Il Bersò), Nico Tamani (Vecchia Fucina), Filippo Cavalli (Osteria dei Mascalzoni), Francesca Toma (Vecchio Borgo), Maria Anedda (Les Caves), Michele Buia (Il Cortile), Simone Berzolla (Giorgione’s). Oltre al team de La Tavernetta del Lupo e Carlo Rabaglia de La trattoria di Vigion.

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«Come ristoratori abbiamo subito aderito all’iniziativa, perché crediamo fortemente nel valore sociale e relazionale del cibo – ha commentato il presidente Parma Quality Restaurants Enrico Bergonzi -. Affiancare i ragazzi di San Patrignano, conoscere dall’interno questa realtà, vedere i sorrisi e ascoltare le parole di chi sta affrontando il percorso all’interno della comunità, fa riflettere e aiuta a capire quanto sia importante stargli vicino».

«Con questa cena abbiamo portato in tavola un cibo che parla di Parma, grazie alla partecipazione di una squadra fatta di ristoratori e aziende che si è progressivamente ampliata, unita dalla volontà di sostenere i ragazzi della Comunità – ha spiegato Massimo Spigaroli -. Speriamo di poter tornare presto per realizzare una nuova serata».

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«Possiamo dire che questa cena è nata quasi per gioco, una sera attorno a un tavolo, si parlava di San Patrignano ed ora eccoci qui, fra tutti questi ristoratori e aziende. Grazie a Parma per essere entrata a far parte della nostra famiglia» ha commentato Roberto Bezzi, presidente cooperativa agricola San Patrignano.

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Prodotto editoriale che aggrega prodotti tipici del territorio, punti di interesse artistico-culturali segnalati nella Guida Verde Michelin e ristoranti di qualità selezionati dagli ispettori della Guida Rossa

Di Chiara Marando -

Sabato 06 Aprile 2019 -

Luoghi, bontà, suggerimenti e itinerari, tutti disponibili in un colpo d’occhio, tutti a portata di scelta, di visita e di assaggio. Un concentrato di informazioni utili, una raccolta delle meraviglie culturali e gastronomiche che si intrecciano tra Parma, Reggio Emilia e Piacenza: questa è la nuova Cartoguida Destinazione Emilia, realizzata in collaborazione con Michelin.

Presentata nei giorni scorsi al Teatro Valli di Reggio Emilia, la Cartoguida è studiata per permettere una comprensione immediata, per catturare con disegni, grafiche e nomi da segnare e ricordare per rendere un viaggio ancora più significativo e ricco di esperienze.

Un prodotto editoriale, snello e leggero, che aggrega i prodotti tipici del territorio, i punti di interesse artistico-culturali segnalati nella Guida Verde Michelin e i ristoranti di qualità selezionati dagli ispettori della Guida Rossa Michelin per costruire percorsi inediti e alternativi e per disegnare itinerari non ancora evidenziati sulle mappe del turismo.

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Perché i territori che seguono il disegno di Destinazione Emilia sono storia, radici profonde, paesaggi naturali da scoprire, sapori e profumi da gustare e prodotti tipici diventati eccellenze a livello mondiale. Non a caso, “un quarto delle DOP e IGP italiane vengono prodotte in Emilia – ha voluto ricordare Cristiano Casa, Assessore Commercio e Turismo di Parma, Delegato Unesco - e quello che sta avvenendo in questa terra rappresenta un modello virtuoso da esportare”

“La Cartoguida Travel and Food Map Destinazione Emilia è una risposta alla crescita del turismo enogastronomico in questa area – ha aggiunto Philippe Orain, direttore editoriale e Capo Redattore delle Guide Verdi Michelin – un lavoro coerente con l’obiettivo di Michelin: promuovere la mobilità offrendo nel contempo la miglior esperienza di viaggio”.

Pierangelo Romersi, direttore Destinazione Turistica Emilia, si è soffermato sul concetto che “Destinazione Turistica Emilia è l’epicentro della Food Valley Italiana, il luogo ideale per soddisfare le attese dei gourmet. Con oltre 15 prodotti tipici riconosciuti con il marchio DOP e IGP e circa 500 produttori, tra caseifici, prosciuttifici e cantine pronte ad accogliere i visitatori, Destinazione Turistica Emilia rappresenta il luogo ideale per vivere una esperienza culturale e di scoperta”.

Analisi ed elementi che ben si accordano con i dati attuali, numeri utili a testimoniare quanto stia crescendo il concetto di “turismo enogastronomico”. In particolare i ristoranti di qualità rappresentano una meta turistica, tale da creare un fenomeno definito Taste Tourism, nonché promotori culturali, della gastronomia e delle tradizioni.

Sul territorio di Destinazione Turistica Emilia generato da 8 ristoranti stellati e da 11 bib gourmand è di circa 12 milioni di euro l’anno. Più precisamente nel 2018 gli ospiti di questi 19 ristoranti hanno sfiorato le 200mila unità e un valore indotto complessivo 11Milioni 920mila euro.

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SERATA DI PRESENTAZIONE: 3 STELLATI PER 3 CITTA’

E dopo il momento di presentazione non è potuta mancare una serata all’insegna di quelle tipicità tanto rinomate e raccontate nella cartina della Cartoguida. A interpretarle in chiave gourmet e personale, tre chef stellati, ognuno portabandiera dei territori simbolo di Destinazione Emilia: Massimo Spigaroli, chef e patron de L’Antica Corte Pallavicina a Polesine Parmense; Isa Mazzocchi, chef e patron del Ristorante La Palta – Borgonovo Val Tidone (PC); Andrea Incerti Vezzani, chef e patron del Ristorante Ca’ Matilde a Quattro Castella (RE).

(Foto Gallery a cura di Lorenzo Moreni)

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Venerdì, 05 Aprile 2019 10:25

Al via Cibus Off: tutti gli appuntamenti

Appuntamento a Parma dal 6 al 14 aprile: showcooking stellati, incontri scientifici promossi da Università degli Studi di Parma e CNR, laboratori didattici per educare a una sana alimentazione i più piccoli, a cura di Giocampus – Madegus. Un lavoro di squadra tra realtà pubbliche e private, unite dalla missione di promuovere l’identità gastronomica di Parma.

Di Chiara Marando –

05 Aprile 2019  -

Parma è pronta ad accogliere il ritorno di Cibus Off: dal 6 al 14 aprile 2019, l’vento a corollario e completamento di Cibus Connect, la fiera che si alterna con il biennale Cibus, destinata agli operatori del comparto Food&Beverage e promossa da Fiere di Parma per lo sviluppo internazionale del made-in-Italy alimentare.

Una settimana tra incontri, talk show, degustazioni, visite e show cooking per celebrare l’identità gastronomica di Parma, promuovendo le filiere del territorio, dal Parmigiano Reggiano DOP al Prosciutto di Parma DOP, dalla pasta al pomodoro, passando per le conserve ittiche, il latte e i prodotti lattiero-caseari.

Ed è proprio Cibus Off ad aprire il ricco calendario di eventi di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, che culmineranno con il “Settembre gastronomico” e l’attesa Cena dei Mille in programma per il 3 settembre. Guest star della serata, lo chef tre stelle Michelin Norbert Niederkofler.

La forza di Cibus Off, come di tutti gli eventi inquadrati nel progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, è quella di una collaborazione pubblico-privato che vede uniti il Comune di Parma e la Fondazione Parma UNESCO City of Gastronomy, con la regia operativa di Parma Alimentare e dell’associazione “Parma, io ci sto!”. Insieme a loro, realtà che includono nella loro mission la volontà di portare linfa vitale alla zona di Parma, facendone conoscere eccellenze e peculiarità anche e soprattutto all’estero:  dai Consorzi del Parmigiano Reggiano DOP e del Prosciutto di Parma DOP a Parma Quality Restaurants da ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a importanti aziende alimentari, quali Barilla, Mutti, Rodolfi Mansueto, Parmalat e del network di imprese riunite sotto il brand “Le Alici a Parma”, quindi Delicius Rizzoli, L’Isola D’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti. Importanti sono anche i contributi, sotto il profilo scientifico e didattico, dell’Università degli Studi di Parma, di Giocampus e di Madegus - Maestri del Gusto, e, sotto il profilo musicale, del Teatro Regio di Parma - Verdi Off.

UN CALENDARIO DI SHOWCOOKING STELLATI

Cinque gli chef stellati che si alterneranno ai fornelli di Piazza Garibaldi nei giorni di Cibus Off: parliamo dei bistellati Moreno Cedroni e Matteo Metullio e degli chef Giuliano Baldessari, Terry Giacomello e Massimo Spigaroli. Ad accendere i fuochi nella giornata inaugurale di sabato 6 aprile, alle ore 12:00, sarà Moreno Cedroni, dal 1984 al Ristorante “La Madonnina del Pescatore”, sul litorale marchigiano.

Molto atteso anche lo showcooking di Matteo Metullio, domenica 7 aprile, alle ore 12:00: chef Metullio può essere considerato un “enfant prodige” dell’alta cucina, avendo ottenuto nel 2013 la stella Michelin a soli 24 anni. Quattro anni dopo ecco arrivare la seconda stella per il Ristorante “La Siriola”, che ha lasciato poche settimane fa.

Sabato 13 aprile, ore 12:00, sarà la volta di Giuliano Baldessari, del Ristorante “Aqua Crua” a Barbarano Vicentino.

Domenica 14 aprile, alle ore 11:00, toccherà allo chef Terry Giacomello, di origini friulane ma ormai adottato dalla città di Parma, dove lavora al Ristorante “Inkiostro” dal 2015. A chiudere i momenti culinari lo chef Massimo Spigaroli, principe del Culatello di Zibello DOP, una stella Michelin con il suo Ristorante “Antica Corte Pallavicina”, che alle ore 18:00 proporrà in chiave gourmet tutti i prodotti simbolo dell’eccellenza gastronomica parmense.

Ma non saranno solo i momenti di show cooking a deliziare il pubblico presente. Per tutta la durata di Cibus Off, a promuoverne la cultura di territorio e prodotto saranno gli chef di Parma Quality Restaurants, il Consorzio che riunisce 28 ristoratori espressione della migliore cucina parmense. Il programma completo è disponibile sul sito www.parmacityofgastronomy.it.

ALTRI APPUNTAMENTI DA SEGNALARE

Martedì 9 aprile, a partire dalle ore 17:30, Piazza Garibaldi diventerà un grande laboratorio di arte dolciaria: oltre 50 studenti del Corso Superiore di Pasticceria di ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana presenteranno ognuno una diversa dolcezza regionale del nostro Paese.

Cibus Off vivrà anche di momenti di confronto tra identità gastronomiche differenti, come nel caso della finale del contest “Gastronomic Made in Italy, in programma giovedì 11 aprile, dalle ore 14:00: un concorso culinario che ha coinvolto 26 chef delle Città Creative UNESCO della Gastronomia. Ognuno di loro è stato chiamato a dare una propria interpretazione della cucina italiana. Dopo una prima selezione, sono rimasti in gara tre chef, che si sfideranno proprio a Parma durante Cibus Off: i brasiliani Angela Sicilia, da Belém, e Daniel Paiva, da Florianopolis e lo statunitense Pieter Sypsteyn, da San Antonio. Il vincitore avrà poi l’onore di proporre la sua ricetta a Fabriano, dal 10 al 15 giugno, in occasione della XIII Conferenza Annuale delle Città Creative UNESCO, all’interno del padiglione Gastronomia, di cui Parma avrà la curatela.

L’Università degli Studi di Parma animerà quattro incontri sul tema della sostenibilità. Domenica 7 aprile, alle ore 18:15, dialogo con il prof. Filippo Arfini, dal titolo “I prodotti tipici sono sostenibili?”.

La cooperazione internazionale, con un progetto che ha interessato il cuore dell’Africa, è il tema dell’incontro, “La Pappa di Parma vola in Tanzania e Burundi”, in calendario venerdì 12 aprile, alle ore 11:45. A curare l’intervento saranno la prof.ssa Francesca Scazzina e la prof.ssa Eleonora Carini, che racconteranno la best practice della “Pappa di Parma”.

L’ultimo appuntamento promosso dall’Università degli Studi di Parma, dal titolo “Incontro di boxe su una tazza di caffè: la battaglia tra il rischio e il beneficio relativo al consumo di alimenti”, è in programma sabato 13 aprile, alle ore 11:00.

Altro appuntamento molto atteso è “Cibo Spaziale per una Terra che cambia”, dedicato al Progetto EDEN ISS, previsto giovedì 11 aprile, alle h 17:00, presso il Palazzo del Governatore. L’incontro è promosso dal CNR - Consiglio Nazionale delle Ricerche, in collaborazione con Università degli Studi di Parma e ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Il tema è quello delle ricerche in corso per sviluppare tecnologie spaziali, che permettano di produrre cibo per gli astronauti impegnati in missioni interplanetarie o sulle basi lunari e marziane.

Sabato 13 e domenica 14 aprile “Caseifici Aperti”, evento promosso dal Consorzio del Parmigiano Reggiano, farà scoprire a tutti i foodie il Re dei Formaggi, con visite possibili in oltre 50 caseifici, dislocati tra le province di Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna e Mantova.

Da lunedì 8 a venerdì 12 aprile, Piazza Garibaldi ospiterà laboratori del gusto, organizzati per i bambini delle Scuole primarie da Giocampus in collaborazione con Madegus - Maestri del Gusto, spin off dell’Università degli Studi di Parma che si occupa di educazione alimentare e divulgazione ludico scientifica nel campo della nutrizione.

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Dal 6 al 14 aprile il centro storico ospiterà eventi, talk show, laboratori e showcooking

Di Chiara Marando –

08 Marzo 2019 -   

A Parma torna la rassegna Cibus Off: dal 6 al 14 aprile 2019, il centro storico cittadino ospiterà laboratori, showcooking e talk show. L’evento, giunto alla sua seconda edizione, funge da cornice e completamento a Cibus Connect, la fiera di due giornate destinata agli operatori nata con lo scopo di spingere lo sviluppo internazionale del made-in-Italy alimentare. A muovere questa macchina organizzativa è il desidero di celebrare l’identità gastronomica di Parma, promuovendo le filiere del territorio.

Cibus Off aprirà il calendario di eventi di Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, che proseguiranno con Giardini Gourmet, nei mesi di maggio e settembre, Settembre Gastronomico, la cui massima espressione è rappresentata dall’attesa Cena dei Mille (martedì 3 settembre), e un ciclo di cene gourmet organizzate presso i Musei del Cibo e altre istituzioni museali parmensi.

Come spiega Cristiano Casa, Assessore al Turismo del Comune di Parma, «Cibus Off, che si inserisce nel quadro del progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy, è una conferma di come il metodo Parma sia vincente. Abbiamo consolidato la gestione e il ruolo della cabina di regia che unisce la realtà pubblica a quelle private in un unico obiettivo, quello di tutelare e valorizzare le nostre filiere. Il territorio, il mondo produttivo e turistico e l’aspetto culturale continuano a essere al centro del nostro lavoro: ci avviciniamo velocemente al traguardo del 2020, quando Parma avrà l’onore di essere Capitale Italiana della Cultura».

Una strada intrapresa con convinzione, supportata dalla premessa insita nel “Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano”, promosso dall’Università degli Studi di Bergamo e dalla World Food Travel Association, che indica l’enogastronomia quale motivazione di viaggio importante per l’86% degli italiani. Non solo: il 98% dei turisti italiani ha partecipato ad almeno un’esperienza enogastronomica nel corso di un viaggio compiuto negli ultimi tre anni.

Tutto ruoterà intorno agli spazi di Piazza Garibaldi e dei Portici del Grano, nel cuore di Parma: qui verranno allestiti spazi per degustazioni, un temporary restaurant, postazioni per showcooking e uno spazio dedicato a incontri e presentazioni. Tra gli appuntamenti, gli showcooking organizzati da ALMA - La Scuola internazionale di Cucina Italiana, che vedranno coinvolti chef stellati come Moreno Cedroni, Ristorante “Madonnina del Pescatore” (sabato 6 aprile), e Giuliano Baldessari, Ristorante “Aqua Crua”, apprezzato anche per la partecipazione come giurato al cooking show “Top Chef Italia” (domenica 7 aprile). Molto atteso è anche l’appuntamento di sabato 13 aprile: protagonista sarà il giovane chef Matteo Metullio, nel 2013 il più giovane chef stellato d’Italia, che nel giro di quattro anni ha saputo conquistare la seconda stella. Solo recentemente ha comunicato la sua decisione di lasciare i fornelli per dedicare più tempo alla famiglia.

Cibus Off avrà anche una dimensione internazionale, con momenti di confronto tra identità gastronomiche di vari Paesi: in particolare, l’11 aprile Parma ospiterà la finale del contest “Gastronomic Made in Italy, aperto alla partecipazione di 26 chef provenienti dalle città che fanno parte del network delle Città Creative UNESCO della Gastronomia. Sempre per rimanere in ambito showcooking, lunedì 8 aprile protagonista sarà l’Unione Ristoranti del Buon Ricordo, che dal 1964 è portabandiera della migliore cucina regionale italiana: da poco, la direzione dell’associazione è stata trasferita da Milano a Parma.

Cibus Off darà poi spazio alla cultura, con tavole rotonde curate dall’Università degli Studi di Parma, alla musica, con momenti di intrattenimento sotto la regia di Verdi Off, e a laboratori didattici, da lunedì 8 a venerdì 12 aprile, per i bambini delle Scuole primarie curati da Giocampus e da Madegus - Maestri del Gusto.  Un’occasione anche per scoprire i segreti della produzione del Re dei Formaggi, grazie all’evento “Caseifici Aperti” organizzato dal Consorzio del Parmigiano Reggiano nel weekend del 13 e 14 aprile. Verrà poi allestito un temporary restaurant, animato dai 29 chef del Consorzio Parma Quality Restaurants, che si alterneranno ai fornelli interpretando le eccellenze made-in-Parma.

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Marzo mese dell’Endometriosi, se ne parla in una Conferenza pubblica a Traversetolo: ENDOMETRIOSI: cos’è, come si diagnostica, alimentazione e stile di vita aiutano? Centro Civico “La Corte”, via F.lli Cantini 8, Traversetolo // 4 marzo ore 20.45

03 Marzo 2019 -

Aiutare ogni giorno giovani donne a dare un nome alla loro malattia cronica, a farle sentire meno sole, più consapevoli, a vivere meglio. Questo fa da 14 anni A.P.E.  Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di volontarie affette da endometriosi che si basa sul reciproco sostegno, conforto e aiuto. Il 5% delle donne in Italia ha l’endometriosi, il picco si verifica tra i 25 e i 35 anni, ma la patologia può comparire anche in fasce d’età più basse. La diagnosi arriva dopo un percorso lungo e dispendioso, spesso di oltre dieci anni, il più delle volte vissuto con gravi ripercussioni psicologiche. A.P.E. Onlus è impegnata in un’importante campagna di sensibilizzazione per informare e aiutare ad affrontare una malattia dolorosa e invalidante, che può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali e colon irritabile.

Per saperne di più appuntamento a Traversetolo (PR), lunedì 4 marzo, per assistere alla conferenza pubblica dal titolo “Parliamo di ENDOMETRIOSI:cos’è, come si fa la diagnosi, quale aiuto arriva da una corretta alimentazione e da uno stile di vita sano” che s’inserisce tra le iniziative organizzate da A.P.E. Onlus nell’ambito della Settimana (poi divenuto mese) della Consapevolezza Europea dell’Endometriosi istituita nel 2005 dalla EEA (European Endometriosis Alliance), che si ripete ogni anno a marzo per accendere i riflettori su una malattia subdola, che affligge in Italia oltre 3 milioni di donne in età fertile e nel mondo circa 150 milioni.Appuntamento aperto a tutti e gratuito organizzato dal Gruppo A.P.E. onlus di Parma alle 20.45 presso il Centro Civico La Corte in via F.lli Cantini 8 a Traversetolo, grazie all’Assessore alla Sanità e Servizi Sociali Miriam Amatore e al Sindaco Simone Dall’Orto, che porteranno il saluto dell’Amministrazione Comunale e che si sono dimostrati sensibili alla tematica dell’endometriosi, offrendo ai cittadini un momento di informazione e confronto.

Si parla di endometriosi con il Dr. Martino Rolla, Ginecologo, Dirigente Medico e Responsabile dell’Ambulatorio Endometriosi dell’Azienda Ospedaliero °Universitaria di Parma e il Dr. Massimo Gualerzi, Cardiologo e Direttore Sanitario di Terme di Salsomaggiore, che affronterà il tema dell’infiammazione legata all’alimentazione per capire come migliorare la propria salute attraverso una dieta alimentare appropriata e un corretto stile di vita. La Vicepresidente dell’A.P.E. Jessica Fiorini introdurrà la serata per parlare dell’associazione, delle attività e dei progetti in corso.

Per info e adesioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Presentato il calendario 2019 del progetto Parma Unesco City of Gastronomy, un lavoro corale che coinvolgerà pubblico e privato nella promozione del territorio: eventi, cucina gourmet, arte e cultura.

Di Chiara Marando –

Parma 13 Febbraio 2019 -

Parma, Città creativa Unesco per la Gastronomia, si prepara a vivere un anno ricco di cultura, arte, buona tavola e progetti. Un anno di crescita, condivisione, apertura e accoglienza. Un anno che coinvolgerà tutta la città e il territorio parmense, per creare e dare valore a un sistema fatto di storia, tradizioni ed eccellenze.

E’ il progetto Parma UNESCO Creative City of Gastronomy che prende forma: proprio ieri, martedì 12 febbraio, è stato svelato ufficialmente il calendario degli eventi che si snoderanno lungo tutto il 2019. L’inizio sarà con il Cibus Off, dal 6 al 14 aprile, che si muoverà intorno a Cibus Connect; tornano i Giardini Gourmet, gli incontri che fondono la scoperta di angoli verdi cittadini con musica, arte e cucina d’autore, quest’anno saranno divisi tra primavera e autunno; immancabile l’appuntamento con la dolce Notte dei Maestri del Lievito Madre, prevista per il 22 luglio, momento che raccoglie i più grandi maestri pasticceri italiani; e il Settembre Gastronomico, un mese ricco di eventi, visite guidate, gusti e profumi del Made in Parma.

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“Un programma ambizioso sviluppato in un anno e mezzo di lavoro – ha spiegato l’Assessore Progetto Unesco e Turismo del Comune di Parma Cristiano Casaun programma che parte dalle filiere, dal territorio, che vuole unire musica, cibo, cultura e sport, ma anche accogliere meglio chi arriva nella nostra città”.

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Ad aprire idealmente questa kermesse autunnale sarà l’attesa Cena Dei Mille, con il suo “colpo d’occhio” su tutta Strada della Repubblica, con la bellezza della condivisione, della tavola gourmet, della sorpresa sotto le stelle. Lo chef tristellato Norbert Niederkofler raccoglierà lo scettro che fu di Carlo Cracco nella scorsa edizione. La sfida che lo attende? Quella di coniugare il suo “Cook the Mountain”, la cucina etica e sostenibile, con il contesto e la cultura della città ducale.

Martedì 3 settembre, il centro storico si trasformerà in un suggestivo ristorante all’aperto pronto ad accogliere mille ospiti. Anche quest’anno il menù verrà studiato dagli chef del Parma Quality Restaurant, diretti da Massimo Spigaroli, Presidente della Fondazione Parma UNESCO Creative City of Gastronomy.

“Questo riconoscimento vuol dire tanto per Parma – ha sottolineato Massimo Spigarolisignifica che ci è stata riconosciuta non solo l’eccellenza, ma la creatività, il movimento delle idee. Ma vuol dire anche mettersi insieme per collaborare, sappiamo cosa significa aggregarsi per far crescere il territorio. E ora dobbiamo mettere in valore tutto ciò che ci permette di essere e fare sistema”

SETTEMBRE GASTRONOMICO

Per tutto il corso del mese di settembre Parma aprirà le sue porte agli amanti della cultura e ai foodies con itinerari organizzati tra arte e gusto, tra Festival del Prosciutto, “Giardini Gourmet”, “Tomaca Fest”, “Pastaria” e i weekend di “Finestre Aperte” per andare a scoprire la produzione e la nascita di alcuni tra i migliori prodotti alimentari al mondo. Il calendario sarà completato da showcooking, talk show, presentazioni, momenti culturali e di intrattenimento a cura dell’Università di Parma e Verdi Off, insieme a laboratori didattici in collaborazione con Giocampus e Madegus - I maestri del Gusto.

PARMA CITY OF GASTRONOMY: SINERGIA TRA PUBBLICO E PRIVATO

Un progetto corale quindi, una cooperazione che porta su un cammino comune dove tutti sono chiamati a partecipare e dare il proprio contributo. A promuoverlo sono Comune di Parma e Fondazione UNESCO Parma City of Gastronomy, con la regia operativa di Parma Alimentare e Associazione “Parma, io ci sto!”

Un dialogo tra pubblico e privato al fianco delle istituzioni per un impegno a livello di promozione territoriale e gastronomica. Partecipano: Consorzi del Parmigiano Reggiano DOP e del Prosciutto di Parma DOP, Parma Quality Restaurant, ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, Barilla, Mutti, Rodolfi Mansueto, Parmalat, Delicius Rizzoli, L’Isola D’Oro, Rizzoli Emanuelli e Zarotti. Importante anche il contributo di Università di Parma.

“Questa presentazione è una ulteriore conferma di come il metodo Parma sia vincente – ha affermato il Sindaco Federico PizzarottiAbbiamo consolidato la gestione e il ruolo della cabina di regia che unisce la realtà pubblica a quelle private con l’obiettivo di tutelare e valorizzare le nostre filiere”.

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La chef de Il Bersò di Sorbolo, socia Parma Quality Restaurants, ha vinto nella categoria Professionisti del concorso promosso dalla rete RicibiAMO

Di Chiara Marando -

08 Febbraio 2019 -

Isabella Chiussi, del ristorante Il Bersò di Sorbolo, con il suo Raviolo di cotechino e zucca, con crema di patate e porri e bucce di patate croccanti ha conquistato la giuria tecnica per la categoria Professionisti del contest “Sei uno chef sostenibile?”, promosso dalla rete RicibiAMO.

Due i momenti del concorso: il primo incentrato sulle preferenze dei diversi piatti espresse sui canali social, il secondo sulla prova pratica di assaggio da parte di una giuria tecnica d’eccezione, riunitasi nella Giornata nazionale della prevenzione dello spreco alimentare.

Il compito di valutare le proposte in gara è andato allo chef stellato Giancarlo Morelli del Pomiroeu di Seregno, l’assessore regionale all’Ambiente Paola Gazzolo, il critico enogastronomico Paolo Massobrio, l’executive chef di Palato Italiano Filippo Sinisgalli, la presidente dell’Istituto Alberghiero di Salsomaggiore Terme Luciana Rabaiotti, la preside dell’Istituto Alberghiero di Piacenza Teresa Andena, il preside Facoltà di Scienze Agrarie Alimentari ed Ambientali dell’Università Cattolica di Piacenza Marco Trevisan e la vincitrice dello scorso anno, la chef fidentina Cristina Cerbi.

 “Per realizzare la ricetta siamo partiti dal cotechino che già avevamo in menù in altre versioni e lo abbiamo riutilizzato come ripieno dei nostri classici tortelli – racconta la Chiussia questo abbiamo poi aggiunto un purè rigenerato con porri stufati, arricchendo il piatto con le bucce delle patate, spesso sono elementi di scarto, in questo caso trasformate in gustose chips fritte a completare l’assaggio – e conclude - Questo riconoscimento mi rende felice, perché dà valore all’aspetto del non spreco e della sostenibilità in cucina, temi da sempre a me molto cari e che tutti noi, anche nella ristorazione, possiamo promuovere, partendo da piccole prassi che possono diventare esempi virtuosi per tanti”.  

Isabella Chiussi è uno degli chef del Consorzio Parma Quality Restaurants, così come altri due finalisti del concorso: Dario Pasetti del Ristorante 12 Monaci e Francesca Saporito della Locanda del Sale, che hanno aderito all’iniziativa di Piace Cibo Sano per il non spreco nella filiera ristorativa.

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Sei le aziende parmensi che, sotto la guida di Parma Alimentare, parteciperanno al Salone francese dedicato alla ristorazione e alla hotellerie. Un’occasione per incontrare oltre 207.000 visitatori professionali, di fare cultura sulle nostre produzioni d’eccellenza, ma anche per fare il punto sulle principali tendenze food.

Parma, 25 Gennaio 2019 –

Missione a Lione per Parma Alimentare: dal 26 al 30 gennaio sarà presente a Sirha - World Hospitality & Food Service Event, il salone dedicato alla ristorazione e alla hotellerie più importante a livello europeo, come testimoniano gli oltre 207.000 visitatori professionali accorsi nel 2017 per incontrare 2.980 espositori, suddivisi in 12 settori. Parma Alimentare capitanerà una collettiva composta da sei aziende del nostro territorio: Devodier Prosciutti, Fratelli Galloni, Pomodoro 43044, San Nicola Prosciuttificio del Sole, Zuarina e Zuccato.

Come spiega Alessandra Foppiano, Executive Manager di Parma Alimentare: «Come Parma, Lione rappresenta uno dei centri nevralgici dell’alta gastronomia europea e mondiale: basti pensare che la città, che conta poco più di 500.000 abitanti, ospita ben 19 ristoranti stellati, tra cui quattro due stelle e un tre stelle Michelin. Si tratta quindi di una vetrina perfetta per promuovere le eccellenze parmensi. Non dimentichiamo che il pubblico dei visitatori del Sirha è composto da professionisti: oltre a ristoratori, hotelier, importatori, distributori e food & beverage manager, nel 2017 il Salone ha visto la presenza di oltre 25.400 chef, un dato in crescita del 30%. Si tratta di un pubblico sensibile all’appeal del made-in-Italy alimentare, rispetto al quale possiamo spendere anche la forza del brand Parma UNESCO Creative City of Gastronomy».

La missione di Parma Alimentare al Sirha di Lione ha anche motivazioni business: «La Francia rappresenta storicamente il primo mercato export per l’industria alimentare parmense. È un mercato che va presidiato con attenzione e sostenuto. A Lione avremo la possibilità di incontrare anche numerosi operatori stranieri: nel 2017 hanno sfiorato le 30.000 unità, arrivando soprattutto da Svizzera, Spagna, Belgio, Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Germania, tutti partner strategici per la bilancia commerciale parmense. Il compito di Parma Alimentare è quello di fungere da facilitatore, creando, le condizioni ottimali per stringere nuove alleanze di business».

Inoltre, il 29 e 30 gennaio, Sirha ospiterà la finale del Bocuse d’Or, la più prestigiosa competizione di arti gastronomiche al mondo: presente in gara anche il Team Italia, un momento importante per la valorizzazione del made-in-Italy alimentare.

Nel suo spazio, Parma Alimentare ospiterà anche una delegazione di Parma Quality Restaurants, guidata dal Presidente Enrico Bergonzi, affiancato dagli chef Roberto Paoletti e Filippo Cavalli: coerentemente con la mission del Consorzio, che riunisce 23 ristoranti considerati i migliori ambasciatori della cucina parmigiana, al Sirha gli chef di Parma Quality Restaurants offriranno in degustazione una selezione di eccellenze made-in-Parma.

Pubblicato in Agroalimentare Parma

Mercoledì 23 Gennaio 2019 -

Si sono conosciuti e reciprocamente apprezzati. Poi Giuseppe Fiorini, collezionista-contadino (come ama definirsi) li ha eletti suoi artisti prediletti. Luigi Pastori, maestro d’arte di grande esperienza, se n’è andato qualche anno fa, lasciando un‘eredità imponente in termini di qualità e quantità di opere, mentre Dario Rossi di Canneto sull’Oglio prosegue il suo percorso di pittura travolgente e tutt’uno con la sua vita, inscindibile da essa. Dopo essersi lasciato sedurre dai grandi maestri Van Gogh, Soutine, Kiefer, ha creato un linguaggio inconfondibile, fatto di spessori, d’esorbitanti sovrapposizioni di cose e colore, dove tutto diventa altro per turbare e confondere, per prendere per i capelli il mondo con le sue viltà, le sue violenze, l’assurda banalità del male. E scuoterlo, mostrandone le contraddizioni e la sua bellezza senza pace.

Siamo di fronte a due espressionisti diversi, come li potevano essere De Vlaminck  e Van Gogh. Ma tra i contorni marcati, le linee essenziali di Pastori e la straripante materia di Rossi, tra la quiete bucolica dell’uno e la furia magmatica dell’altro, tra la terra e il cielo c’è un denominatore comune: l’uomo. E’ l’uomo inquieto, straziato, disarticolato, eccessivo nelle forme, condannato ad esistere di Dario Rossi, ma è anche l’uomo ritrovato nell’armonia con la natura, rasserenato nell’abbraccio affettuoso, che ha superato il dolore e coltiva la speranza come mostra Pastori. E ancora questa speranza è un figlio, un sentimento, un seme deposto per l’uno, mentre è uno squarcio di sole, di luna, il bagliore che vibra tra i flutti di un’ondata di fango, l’alba che insinua l’orizzonte cupo per l’altro.

Il colore in entrambi è preponderante e innaturale. Più simbolico in Pastori, esasperato e ridondante in Rossi. La loro pittura è un fatto emozionale, sentito intimamente in ogni pennellata, un percorso dentro e fuori di sé per trovare risposta, il grido che si placa, ma infine lascia lo stesso la domanda sospesa, malinconica o ironica, assertiva o provocatoria. Allora il punto interrogativo tra terra e cielo si può sciogliere in un cerchio di tenerezza, come nelle due maternità scelte per la mostra. Qui è dunque la soluzione, la verità. E’ questo che porta il profondo silenzio del vento, in paesaggi dove le ombre non ci sono più. Perché sono dentro. Di noi. In loro invece è ormai solo la luce.

Come dice il titolo del quadro di Rossi: Dalla pietà all’amore.

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Pubblicato in Arte Parma
Mercoledì, 21 Novembre 2018 09:58

“Il Ristorante degli Chef”: in premio un corso ALMA

Prima puntata del nuovo talent di Rai 2 "Il Ristornate degli Chef": tra i concorrenti la parmigiana Ilaria Bertinelli. Il premio finale: un Corso Tecniche di Cucina presso ALMA.

Di CM -

21 Novembre 2018 -

Rai 2 ha lanciato il suo nuovo talent culinario "Il Ristorante degli Chef" e ieri sera è andata in onda la prima puntata. Tra i concorrenti in gara anche la parmigiana Ilaria Bertinelli, appassionata di cucina e autrice del libro "Uno Chef per Gaia" focalizzato su preparazioni gourmet per celiaci e diabetici.

Dopo le selezioni iniziali, saranno 10 gli aspiranti chef a sfidarsi sotto gli occhi attenti di tre giudici stellati d'eccezione: la giovanissima Isabella Potì e gli chef Andrea Berton e Philippe Léveillé.

L'obiettivo è quello di diventare professionisti. Per questa ragione, a essere valutate saranno, oltre alla qualità delle proposte gastronomiche, anche la capacità di costruire un menu equilibrato, di gestire una brigata in cucina e di occuparsi delle spese.

ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana sarà il prestigioso premio del vincitore, ovvero la possibilità di frequentare il Corso Tecniche di Cucina: un percorso  intensivo, della durata di nove settimane, che rappresenta la scelta ideale per chi vuole iniziare la propria carriera in cucina. Il programma del Corso è studiato per permettere di acquisire nozioni e capacità di base per entrare in una brigata professionale di cucina: i focus spaziano dai tagli dei vegetali alla conoscenza delle materie prime, dalla preparazione di paste fresche e fino alla lavorazioni di carni e pesci.

È lo chef Matteo Berti, Direttore Didattico di ALMA, a spiegare perché ALMA abbia deciso di sposare il progetto di Rai2: «Questo format ha destato il nostro interesse poiché le prove si svolgono all’interno di un ristorante, con i ragazzi impegnati a servire la clientela, di fatto un’affinità importante è rappresentata dal fine professionalizzante: la nostra Scuola nasce per formare professionisti in tutti gli ambiti dell’ospitalità, in grado di affrontare con successo il mondo del lavoro. Siamo poi contenti che alla guida del programma ci siano tre chef come Potì, Leveillè e Berton che collaborano con ALMA da diverso tempo come visiting professor, giurie e con i loro ristoranti come sedi di stage".

Pubblicato in Food
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