Giovedì, 28 Novembre 2024 08:11

La serrata di Parma Repubblica? un altro duro colpo al pluralismo in città In evidenza

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27 Novembre 2024 Gabriele Majo 0 Commenti

(da fnsi.it) – L’Associazione della stampa Emilia-Romagna esprime «solidarietà ai colleghi di Repubblica Parma dopo la decisione unilaterale dell’azienda di chiudere l’edizione online del quotidiano interrompendo il rapporto di lavoro con un giornalista subordinato e alcuni collaboratori».

Repubblica Parma – ricorda il sindacato regionale in una nota diffusa mercoledì 27 novembre 2024 – fu aperta 16 anni fa e fu una delle prime realtà di Repubblica ad avere solo l’edizione online, un progetto editoriale che puntava a radicarsi maggiormente sul territorio. Questa chiusura per motivi non chiari (anche perché la raccolta pubblicitaria ci risulta in salute) impoverisce ancora di più l’informazione locale».

Aser chiede quindi all’azienda «di tornare sui suoi passi e alle istituzioni locali di impegnarsi affinché sia scongiurata la chiusura. Confidiamo in un sussulto della politica – conclude l’Assostampa – che nel corso delle ultime elezioni regionali ha completamente ignorato la grave crisi che il settore dell’editoria sta attraversando anche in Emilia Romagna».


G_Majo.png(Gmajo) – Non so se l’auspicio espresso dal sindacato dei giornalisti nella nota sopra possa favorire un ravvedimento dell’editore: oltre al dramma personale di coloro che stanno per perdere il proprio lavoro, e ai quali va la piena solidarietà del sottoscritto e degli autori di StadioTardini.it, si aggrava ulteriormente la situazione per quanto riguarda il pluralismo in città e nel territorio. A differenza di quanto succede altrove, infatti, Parma ha un solo forte gruppo editoriale che detiene una sorta di monopolio assoluto dell’informazione, declinata come carta stampata, radio, televisione (è solo di pochi anni fa l’operazione di fusione che ha portato alla sparizione di Teleducato, con l’interruzione di un duopolio quasi paritario): solo nei new media prolifica qualche iniziativa in più, ma, come nel nostro caso, si tratta prevalentemente di esperienze  artigianali, dalle scarse potenzialità economiche. Quando si spegne una voce, l’impoverimento è dell’intera collettività e la cosa non può passare inosservata. Pluralismo vuol dire democrazia.

 

Gabriele Majo

Gabriele Majo, 60 anni (giornalista pubblicista dal 1988 e giornalista professionista dal 2002), nel 1975, bambino prodigio di soli 11 anni, inizia a collaborare con Radio Parma, la prima emittente libera italiana, occupandosi dei notiziari e della parte tecnica dei collegamenti esterni. Poi passa a Radio Emilia e quindi a Onda Emilia. Fonda Radio Pilotta Eco Radio. Nel 1990, dopo la promozione del Parma in serie A, è il responsabile dei servizi sportivi di Radio Elle-Lattemiele, seguendo l'epopea della squadra gialloblù in Italia e in Europa, raccontandone in diretta agli ascoltatori i successi. Contemporaneamente è corrispondente da Parma per Tuttosport, Repubblica, Il Messaggero, L'Indipendente, Paese Sera ed altri quotidiani. Dal 1999, per Radio Capital è inviato sui principali campi della serie A, per la trasmissione "Capital Gol" condotta da Mario Giobbe. Quindi diviene corrispondente e radiocronista per Radio Bruno. Nelle estati dal 2000 al 2002 è redattore, in sostituzione estiva, di Sport Mediaset, confezionando servizi per TG 5, TG 4 e Studio Sport. Nel 2004 viene chiamato al Parma F.C. quale "coordinatore della comunicazione" e direttore responsabile del sito ufficiale www.fcparma.com. Nel 2009, in disaccordo con la proprietà Ghirardi, lascia il club ducale. Nel 2010 fonda il blog StadioTardini.com di cui nel 2011 registra in Tribunale la testata giornalistica (StadioTardini.it) divenendone il direttore responsabile. Il rifondato Parma Calcio 1913, nel 2015, gli restituisce l'incarico di responsabile dell'ufficio stampa e comunicazione. Da Luglio 2017 a Dicembre 2023 si occupa dello sviluppo della comunicazione e di progetti di visibilità a favore di Settore Giovanile e Femminile della società. Dal 2010, a conferma di una indiscussa poliedricità, ha iniziato un percorso come attore/figurazione speciale di film e cortometraggi: l'apice l'ha raggiunto con il cammeo (parte parlata) all'interno del pluripremiato film di Giorgio Diritti "Volevo Nascondermi" (con presenza nel trailer ufficiale) e partecipazioni in "Baciato dalla Fortuna", "La Certosa di Parma", "Fai bei sogni" (del regista Marco Bellocchio), "Il Treno dei bambini" di Cristina Comencini, "Postcard from Earth" del regista Darren Aronofsky, "Ferrari" del regista Michael Mann. Apparizioni anche nei cortometraggi nazionali "Tracce", "Variazioni", "L'Assassinio di Davide Menguzzi", "Pausa pranzo di lavoro"; tra i protagonisti (Ispettore Majo) della produzione locale della Mezzani Film "La Spétnèda", e poi nei successivi lavori "ColPo di Genio" e "Franciao".

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