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Sostegno e supporto del sindacato di categoria della Polizia Penitenziaria USPP – Parma In evidenza

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Di Matteo Pio Impagnatiello Pilastro di Langhirano, 30 agosto 2024 - Anche in questa calda estate, il sindacato di categoria della Polizia Penitenziaria USPP – Parma è al fianco degli agenti operanti nella casa circondariale di via Burla, a Parma, stavolta complimentandosi con tutti i poliziotti che hanno portato a termine un’importante operazione, volta al contrasto dell’illegalità.

Qui di seguito, il comunicato del sindacato:

“La segreteria Provinciale della organizzazione sindacale  USSP di Parma, si congratula con il personale di polizia penitenziaria, che nella mattinata di ieri, ha partecipato ad una brillante operazioni di controllo e perquisizioni, in maniera meticolosa, con una precisissima attività di analisi, è stata condotta capillarmente, dal Comandante facente funzioni, del Comando di polizia penitenziaria di Parma. 

L’attività ha portato al sequestro di uno smartphone, con i relativi accessori, una macchinetta utilizzata per fare i tatuaggi, anche con i relativi colori, ed i relativi accessori, le operazioni hanno interessato il settore deputato al contenimento di detenuti rientranti nel circuito alta sicurezza, all’interno di una camera di pernottamento, ed era in uso e nelle disponibilità di un detenuto, in maniera, illecita, poiché previsto dalla nuova norma di riferimento, come reato.

Questo fenomeno dell’illegalità in strutture che sono deputate al reinserimento sociale, è allarmante, perché si provi ad immaginare, in contesti senza limitazioni, quindi nella società civile, cosa potrebbe accadere, quindi, l’attività è importantissima, poichè in presenza di sicurezza, creiamo le giuste condizioni, che consentono agli operatori che interagiscono per ragioni del loro ufficio con i detenuti al raggiungimento delle finalità istituzionali, quello della rieducazione del condannato, quale principio Costituzionale.

Sono gli stessi detenuti, che hanno voglia, e credono di aderire alle offerte trattamentali, per il reinserimento sociale, chiedono di pagare il conto con la Giustizia, secondo principi di legalità e sicurezza.

L’evento è stato messo al vaglio della competente Procura della Repubblica, trattandosi di fatto costituente reato.    

Si ribadisce la complessità e le note carenze di organico in cui operano i poliziotti di Parma, stante la presenza di diversificati circuiti penitenziari, dal 41 bis, AS1, AS3, circuito Z, media sicurezza, detenuti con disabilità motorie e reparto ad intensificata assistenza sanitaria, pertanto, questa Organizzazione sindacale, continuerà a chiedere un intervento risolutivo delle istituzioni di ogni livello, sia locale, che centrale, e fornire gli operatori di polizia di idonei strumenti, per poter raggiungere le finalità istituzionali. Saluti e viva la legalità”.

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