I tre indagati sono accusati di avere, agendo in concorso morale e materiale tra di loro, progettato ed attuato una rapina aggravata dall'uso di una pistola in pregiudizio di una donna.
In particolare, l'indagato di 59 anni, dopo aver telefonicamente concordato con la donna un appuntamento finalizzato alla consumazione di una prestazione sessuale, impiegando l'utenza telefonica in uso ad uno dei complici, si introduceva all'interno dell'abitazione della vittima, una donna di 40 anni, e, con minaccia consistita nel mostrare una pistola, si impossessava del denaro contante (150 franchi svizzeri, 400 euro, 100 dollari USA) carte di credito e di altri oggetti di proprietà della persona offesa.
Le indagini hanno consentito di ricostruire anche il ruolo degli altri due complici nella commissione della rapina. In particolare è emerso che gli altri due giovani indagati, non solo avevano accompagnato sul luogo del reato l'esecutore materiale della rapina attendendolo fuori dalla abitazione della vittima, ma avevano altresì individuato la vittima da rapinare sapendo che la stessa custodiva cospicue somme di denaro contante presso la di lei abitazione.
Nella mattinata del 9 agosto due dei tre indagati sono stati rintracciati, arrestati e sottoposti alla misura degli arresti domiciliari.
Sono in corso le ricerche per la cattura del terzo indagato.
f.to Il Procuratore della Repubblica
Luca Masini