Lunedì, 20 Novembre 2023 09:17

Catturato l'assassino di Giulia Cecchettin In evidenza

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Giulia e la Sorella dal profilo facebook di quest'ultima Giulia e la Sorella dal profilo facebook di quest'ultima

L'ex fidanzato non si sarebbe rassegnato all'idea di essere lasciato dalla giovane

Di Francesco Graziano Bologna, 19 novembre 2023 - Filippo Turetta, l’assassino di Giulia Cecchettin, ha terminato la sua fuga su un’autostrada tedesca a nord della Germania vicino Lipsia dove è stato bloccato dalle forze dell’ordine. Un giorno dopo il ritrovamento del corpo della ragazza, stanca di quella relazione l’ex fidanzato ha dovuto così arrendersi.

La ‘dottoressa postuma’ in ingegneria biomedica, come ha tenuto a sottolineare la ministra Bernini (in questo articolo sceglieremo di non soffermarci sulle ennesime dichiarazioni di circostanza, sugli odiosi e ingessati piagnistei di chi ancora non fa nulla pur avendo il potere di cambiare un grave problema culturale che ci fa apparire sempre di più come un paesello arcaico e retrivo), è stata uccisa con diversi fendenti alla testa e al collo.

Due giorni fa un’unità cinofila della Protezione civile che ha perlustrato un canalone tra Piancavallo e il lago di Barcis, in Friuli, ha individuato il corpo che i Carabinieri hanno identificato come quello della ragazza ricercata da giorni.

L’avvocato della famiglia, chiusa nell’intimità del dolore per la perdita di una figlia desiderata e amata fino all’ultimo, Stefano Tigani ha affermato: “ora è il momento di individuare le responsabilità e le dinamiche di questa vicenda”.

In maniera del tutto casuale la svolta nelle indagini è arrivata quasi una settimana fa, quando la telecamera stradale a Piancavallo, rimasta ferma 4 giorni per manutenzione, ha ripreso a funzionare. Il software non si è fermato e ha proseguito nell’attività di registrazione delle immagini; tra queste, nella notte a cavallo tra sabato e domenica, è spuntata la Fiat Punto nera di Filippo. Qualche ora prima, verso le 23.30, i dispositivi di videosorveglianza collocati nella zona industriale di Fossò, avevano registrato la feroce aggressione.

La prima colluttazione è avvenuta fuori dal veicolo con la ragazza che veniva colpita con calci e pugni. Poi la macchina che ripartiva, i disperati tentativi di Giulia di andare il più possibile lontano e Filippo che la riprendeva alle spalle colpendola e mandandola a terra.

Dopo l’esame autoptico si comprenderà se è qui che Giulia è stata ammazzata, più volte accoltellata, o se è stata uccisa quando Filippo è giunto a Piancavallo.

Le uniche parole di buonsenso sono state vergate dal papà di Giulia sui social: “l’amore vero non uccide, non umilia, non delude, non picchia, non calpesta”.

In questi momenti il giovane, interrogato dalle autorità tedesche, si trova in un carcere di Halle.

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha affermato: “In questi casi (da domani, oggi per chi legge, il tribunale regionale di Naumburg esaminerà la richiesta di estradizione) i tempi sono rapidi, e in pochi giorni le autorità italiane potranno riportare il ragazzo in Italia”.   

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