Certamente non può essere stato un gesto d'impulso stando alla ricostruzione delle testimonianze ma una combinazione tra un fattore scatenante impulsivo e probabili antichi dissapori con la vittima, Antonio La Penna. Ancor più incomprensibile la furiosa rabbia rivolta alla barista colpita a sua volta con tre proiettili di quella pistola che aveva poco prima "giustiziato" il calabrese con un colpo alla nuca.
Ieri sera alle 22 ancora nulla era trapelato dagli interrogatori. Quale fosse stato il motivo scatenante, quale la ragione primaria che fece decidere di armarsi e di porre in atto quell'esecuzione e infine per quale ragione l'assassino sia rientrato nel bar per colpire, con l'intenzione di uccide, anche la 41enne barista di origine cinese.
Fatto sta che sono già 4 gli omicidi che si sono consumati nel parmense in questo inizio d'anno.
Dall'avvelenamento dell'anziano a Borgotaro, all'accoltellamento nella stalla di Tizzano per passere all'accoltellamento avvenuto nel parco Falcone-Borsellino. Infine l'omicidio e tentato omicidio di Sorbolo.