Mercoledì, 26 Ottobre 2022 14:41

19 enne finisce in carcere per reati commessi quando era minorenne In evidenza

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Faruki Chaalali, di origine marocchina, per anni aveva terrorizzato le province di Reggio Emiila, Parma e Bologna tra risse, rapine e atti di bullismo. É stato prelevato a San Polo, dove si trovava già ai domiciliari, e trasferito in carcere.

SAN POLO D’ENZA (RE) – Giovanissimo, ma con un lungo curriculum criminale, iniziato quando era ancora minorenne. Per questo Faruki Chaalali, 19 anni, è finito in carcere in esecuzione di un’ordine di arresto emesso dalla Procura dei Minori di Bologna e dovrà scontare una pena di 3 anni e 10 mesi complessivi per un cumulo di pena per due condanne per rapina aggravata diventate esecutive.

La prima risale al 28 settembre 2020 ed è stata commessa a Bologna. Per questo reato il giovane era stato condannato a 2 anni e 6 mesi. La seconda, invece, era avvenuta il 22 settembre 2021 a Parma, quando a farne le spese erano stati due minorenni. La sentenza definitiva per questo reato era arrivata nel febbraio di quest’anno.

Inoltre, il giovane straniero era noto alle Forze dell’Ordine per i suoi atteggiamenti da bullo nei confronti di ragazzi più piccoli di lui e sulle persone fragili. In particolare, si è reso colpevole di avere malmenato un ragazzino portatore di una protesi all’anca, facendolo cadere a terra e infierendo su di lui per sottrargli il portafoglio.

I Carabinieri di San Polo d’Enza lo hanno quindi raggiunto per portarlo in carcere nella sua residenza di San Polo, dove si trovava già ai domiciliari per una rissa scatenata lo scorso 23 luglio in un minimarket tra via Roma e via San Filippo Re, nel centro storico.

In quell’occasione, il titolare si era rifiutato di vendere a lui e ai suoi compari degli alcolici in virtù dell’ordinanza del sindaco che ne vietava la vendita. Da lì la violenza, con urla, botte e minacce a titolare e dipendenti e locale distrutto. Una violenza inaudita che aveva scatenato il panico in tutto il centro, e aveva portato all’identificazione dei responsabili anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.

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