Di Francesco Graziano Bologna, 15 settembre 2022 - La grande paura è terminata nella giornata di ieri intorno alle quattro del pomeriggio, dopo due ore di operazioni da parte dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine nel Tribunale di Bologna di via D’Azeglio, dopo che una busta sospetta era stata recapitata ad un magistrato della sezione penale.
La raccomandata, regolarmente spedita, è stata aperta dallo stesso giudice che dopo averla appoggiata nel tavolo del suo ufficio si è accorto che perdeva una polverina di colore bianco.
Dalle prime informazioni, a quanto si è potuto apprendere, è stata trovata una lunga missiva, non a sfondo minatorio, e il mittente sarebbe un ex imputato condannato all’incirca un anno e mezzo fa dal giudice per corruzione di minore.
Alberto Ziroldi, presidente del Tribunale, ha spiegato: “ Dopo la scoperta della polvere nella busta, si è messa in moto immediatamente ogni precauzione e ogni tipo di controllo”.
Nella stanza del magistrato sono entrati gli artificieri dei carabinieri oltre che i vigili del fuoco del Nucleo Nbcr.
Sono stati esclusi rischi chimici dagli esperti o radioattivi, successivamente la raccomandata è stata posta sotto sigillo e sottoposta ad esami da parte dell’Arpae al fine di scartare anche rischi batteriologici.
Sul posto è intervenuto anche il 118 che, nell’attesa dei risultati, dei test ha consigliato alle tre persone presenti nella stanza - oltre al giudice due sue collaboratrici- di rimanere in isolamento.