Di Emilio Graziuso, 29 marzo 2025 - Questa settimana ci soffermeremo sulla truffa del curriculum la quale, stando alle segnalazioni dei nostri lettori, sembra stia imperversando nell’ultimo mese.
Vediamo insieme in cosa consiste.
Squilla il telefono cellulare ed al momento della risposta dall’altra parte una voce preregistrata comunica: “abbiamo ricevuto il tuo curriculum”.
Subito dopo l’invito a salvare il numero di telefono e proseguire la conversazione su whatsapp.
E così, all’ignaro utente che “abbocca” alla richiesta perviene un messaggio whatsapp contenente un link che rimanda a moduli da compilare per il potenziale e sedicente datore di lavoro.
Ovviamente la truffa non va a segno se la persona non è alla ricerca di lavoro.
Il rischio più grosso lo corrono le persone che effettivamente hanno inviato il proprio curriculum per motivi lavorativi.
In quest’ultimo caso è bene sapere che:
1)i datori di lavoro non contattano per approfondimenti lavorativi attraverso voci preregistrate e non chiedono che la conversazione sia effettuata tramite whatsapp;
2)approfondimenti non vengono effettuati da datori di lavoro attraverso modulistica alla quale si accede tramite link inviati tramite messaggistica whatsapp.
In questi caso è meglio non dar seguito a telefonate come quella indicata e non aprire link inviati tramite whatsapp, in quanto potrebbero contenere virus che potrebbero, oltre che dannegguiare il dispositivo telefonico, carpire dati personali, come ad esempio i contatti sulla rubrica e username e password registrate.
In altri casi, sempre dopo che la conversazione si è trasferita su whatsapp si invita a fare investimenti su piattaforme on line, paventando guadagni di notevole entità ed in beve tempo.
In questo caso, durante le conversazioni whatsapp viene chiesto di passare a telegram, di entrare in un gruppo e contattare una persona dello stesso per avere maggiori informazioni sul come fare.
E dopo questo passaggio, quindi, una volta impartite le informazioni sui passaggi da seguire la truffa ha inizio.
Anche in questo caso il segreto per non cadere in trappola è diffidare.
(*) Autore
avv. Emilio Graziuso - Avvocato Cassazionista e Dottore di Ricerca.
Svolge la professione forense dal 2002 occupandosi prevalentemente di diritto civile, bancario – finanziario e diritto dei consumatori.
Docente ai corsi di formazione della prestigiosa Casa Editrice Giuridica Giuffrè Francis Lefebvre ed autore per la stessa di numerose pubblicazioni e monografie.
Relatore a convegni e seminari giuridici e curatore della collana "Il diritto dei consumatori" edita dalla Key Editore.
Presidente Nazionale Associazione "Dalla Parte del Consumatore".
Per Informazioni e contatti scrivere a: emiliograziuso@libero.it oppure a coordinamentoconsumatori@gmail.com - Rubrica "L'Agorà del Diritto" www.gazzettadellemilia.it"
Sito WEB: www.dallapartedelconsumatore.com